Corona virus

Pubblichiamo la circolare emanata dal Ministero dell Salute riguardo la gestione dovuta all’emergenza sanitaria in atto, in ambiente scolastico

Roma, 19 gennaio 2022

Al Capo di Gabinetto del Ministro della Difesa
Gen. S.A. Antonio Conserva

OGGETTO: Nota M_D GUDC REG2021 0061962 21-12-2021, richiesta incontro autorità politica.-

Con la nota in riferimento e, in particolare, sul tema in oggetto, codesto gabinetto, rispondendo
alla lettera del 2 dicembre scorso inviata dalle scriventi organizzazioni sindacali, affermava che
“omissis… verrà convocata una riunione alla presenza dell’autorità politica nei primi giorni di
gennaio, subito dopo la pausa natalizia”.
In proposito, tenuto conto del protrarsi delle criticità riassunte nella nota inviata lo scorso 2
dicembre, a cui nel frattempo si sono aggiunte anche l’insufficienza delle risorse economiche
necessarie all’attuazione delle misure di prevenzione destinate a fronteggiare l’emergenza
sanitaria tuttora in corso e in continua evoluzione, la mancata conferma nella legge di bilancio
2022 dello stanziamento dei 21 milioni di euro da destinare, come per gli anni trascorsi, ai
lavoratori civili della Difesa, si chiede a codesto Gabinetto di confermare urgentemente l’impegno
assunto a suo tempo nei confronti delle scriventi OO.SS. e convocare quanto prima possibile una
riunione sui temi proposti.
Tra questi, andrà inoltre annoverata la questione non ancora definita relativa all’assicurazione
sanitaria integrativa stipulata per il solo personale militare, sulla quale, in ultimo, codesto ufficio di
gabinetto con la nota M_D GUDC REG2021 0052118 27-10-2021 aveva comunicato alle scriventi
OO.SS. di aver “provveduto ad avviare un’istruttoria con i competenti organi dell’amministrazione
allo scopo di valutare la praticabilità di tale estensione”.
Si resta in attesa di convocazione.
Cordiali saluti

FP CGIL                    CISL FP                      UIL PA
Francesco Quinti             Massimo Ferri            Carmela Cilento
Roberto De Cesaris           Franco Volpi

Roma, 18.01.2022

– ESITI RIUNIONE RINNOVO SMART WORKING –

come è noto, in data 23/12/2021, tenuto conto dell’imminente pubblicazione in
gazzetta ufficiale del decreto di proroga dello stato di emergenza nazionale, è stata tra
l’altro sottoscritta un’intesa che estende al 31/03 p.v. gli effetti dell’accordo del
28/10/2021 rivolto a contemperare la piena ripresa delle attività produttive con le
prescrizioni legate alla stessa emergenza epidemiologica da Covid-19.
Con l’obiettivo di contenere la nuova ondata di contagi registratasi nel corso
della pausa natalizia, a seguito di un incontro tenutosi, su nostra richiesta, il 14/01
u.s., è stato sottoscritto un verbale di accordo che, oltre a confermare il contenuto
dell’intesa del 28/10/2021, impegna i datori di lavoro ad attenersi, fino al 31/03 p.v.,
alle indicazioni fornite con la circolare DFP/MLPS del 5/01 u.s.; circolare che, con
particolare riferimento al settore privato, raccomanda il massimo utilizzo della
modalità di lavoro agile.
Con l’occasione comunichiamo che, come da convocazione pervenuta nel
pomeriggio di oggi, il 26/01 p.v. alle ore 15:00 in sala Giunta si terrà un incontro per
la stipula definitiva delle ipotesi di CCNL relative al personale dirigente e non
dirigente sottoscritte in data 23/12/2021.

FP CGIL            CISL FP                 UILPA               CISAL FIALP
F. Quinti        A. Bruni               P. Liberati               D. Carola

A seguito del perdurare delle non corrette relazioni sindacali da parte dell’Amministrazione, le strutture territoriali Fp Cgil VVF, Uil Pa VVF, Usb VVF e Conapo hanno proclamato lo stato di agitazione

On.le Anna Macina
Sottosegretario alla Giustizia

Dott. Raffaele Piccirillo
Capo di Gabinetto

e per conoscenza
Dott.ssa Barbara Fabbrini
Capo Dipartimento dell’organizzazione Giudiziaria

Dott. Alessandro Leopizzi
Direttore Generale del personale e della formazione

Dott. Lucio Bedetta
Direttore Generale del bilancio e della contabilità

Dott. Bernardo Petralia
Capo Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria

Dott. Massimo Parisi
Direttore Generale del personale e delle risorse

Dott.ssa Gemma Tuccillo
Capo Dipartimento per la Giustizia Minorile e di Comunità

Dott. Giuseppe Cacciapuoti
Direttore Generale del personale, delle risorse
e per l’attuazione dei provvedimenti del giudice minorile

Dott. Renato Romano
Direttore Generale degli Archivi Notarili

Il 22 dicembre scorso le scriventi organizzazioni sindacali hanno sottoscritto, con altre sigle sindacali e con la parte pubblica, le ipotesi di accordo relative ai criteri di pagamento del Fondo Risorse Decentrate per gli anni 2020 e 2021. La ipotesi di accordo relativa al FRD 2021 contempla, fra l’altro, un impegno di spesa per la realizzazione della terza tornata di progressioni economiche per tutte le articolazioni del Ministero.
A seguito della firma della predetta ipotesi di accordo, e coerentemente con quanto affermato all’atto della stipula, il Dipartimento dell’organizzazione giudiziaria ha convocato le organizzazioni sindacali per il giorno 17 gennaio per definire, per i soli lavoratori giudiziari, i criteri delle progressioni economiche di cui al cennato impegno di spesa (allegato 1). Al fine di consentire alle delegazioni di parte pubblica e sindacale di confrontarsi sulla materia, con profitto e in maniera celere, CGIL CISL e UIL hanno chiesto la trasmissione in via preventiva di una proposta di accordo da parte dell’amministrazione nonché “i dati relativi a tutti i lavoratori, distinti per figura professionale e posizione economica, che non hanno beneficiato della progressione economica in occasione delle procedure definite negli anni 2017 e 2018 nonché i dati relativi
ai cancellieri esperti ed agli ufficiali giudiziari utilmente collocati nelle graduatorie formate in attuazione dell’art. 21 quater L. 132/15, al netto dei pensionamenti intervenuti nelle more, non ancora inquadrati rispettivamente nelle figure del funzionario giudiziario e del funzionario NEP” (allegato 2). Invece di trasmettere la proposta di accordo e le informazioni richieste dalle scriventi sigle sindacali il Dipartimento dell’organizzazione giudiziaria, a circa tre ore dall’inizio della riunione, ha rinviato la stessa al prossimo 31 gennaio ossia di due settimane… “per sopravvenuti impegni non prorogabili del capo dipartimento” (allegato 3).
Sul delicato argomento delle progressioni economiche è opportuno formulare alcune precisazioni.
La definizione dei criteri delle progressioni economiche investe non soltanto l’organizzazione giudiziaria ma tutti i dipartimenti e gli achivi notarili tant’è che, da sempre, sull’argomento si sottoscrive un unico accordo il quale può contenere criteri anche diversificati a seconda dei dipartimenti. La imminente sottoscrizione in via definitiva del CCNL del comparto funzioni centrali 2019/2021 impone di definire i criteri delle progressioni con la massima urgenza in quanto, a decorrere dalla predetta sottoscrizione, si applicherà alle progressioni economiche (cd progressioni orizzontali) solo la disciplina prevista dal nuovo CCNL e non più quella previgente con la conseguenza che non si potranno più utilizzare le somme accantonate con la ipotesi di accordo FRD 2021 stipulata nel dicembre scorso.
Tanto premesso, al fine di evitare che una ingiustificata dilazione dei tempi della trattativa possa pregiudicare la stessa, tenuto conto del breve lasso di tempo a disposizione per concludere l’accordo (la firma del CCNL è infatti prevista nelle prossime settimane all’esito della certificazione della ipotesi di CCNL da parte degli organi di controllo), ritenuto che il negoziato coinvolge tutti i dipartimenti e gli archivi notarili e che lo stesso riveste particolare complessità proprio nelle articolazioni ove minori sono le risorse a disposizione per le progressioni (DAP, DGMC ed Archivi Notarli), considerato infine che la esigenza primaria delle scriventi organizzazioni sindacali è quella di assicurare la progressione economica a tutti quelli che non hanno beneficato della stessa in occasione delle procedure 2017 e 2018, CGIL CISL e UIL chiedono che codesti superiori uffici avochino a sé la trattativa di cui premessa, ratione materiae, e convochino con la massima urgenza un incontro con la partecipazione delle delegazioni trattanti di tutti i dipartimenti al fine di definire, prima della firma del nuovo CCNL comparto funzioni centrali, i criteri che garantiscano la progressione economica a tutti i lavoratori rimasti fermi al palo negli ultimi anni. Vorranno inoltre codesti superiori uffici disporre la trasmissione, in via preventiva, alle organizzazioni sindacali di una ipotesi di accordo nonché l’inoltro alle stesse delle informazioni relative a tutti i lavoratori, distinti per figura professionale e posizione economica, che non hanno beneficiato della progressione economica in occasione delle procedure definite negli anni 2017 e 2018 nonché, per la sola organizzazione giudiziaria, l’invio dei dati relativi ai cancellieri esperti ed agli ufficiali giudiziari utilmente collocati nelle graduatorie formate in attuazione dell’art. 21 quater L. 132/15, al netto dei pensionamenti intervenuti nelle more, non ancora inquadrati rispettivamente nelle figure del funzionario giudiziario e del funzionario NEP.
Distinti saluti

Roma, 18 gennaio 2022

FP CGIL              CISL FP          UIL PA
Russo/Prestini      Marra             Amoroso

Pubblichiamo la nota delle strutture Fp Cgil VVF, Fns Cisl e Confsal con la quale chiedono chiarezza sull’edizione integrativa del corso Capo Squadra decorrenza 2020. Ancora una volta, molti sono i limiti dimostrati nella gestione  e nell’organizzazione del passaggio di qualifica

Pubblichiamo la nota unitaria delle strutture Fp Cgil VVF, Fns Cisl e Confsal VVF  dove si ribadisce il disappunto su quanto appreso dall’ Amministrazione e al contempo  chiedono ai sensi della L.
241/1990 e ss.mm.ii., l’accesso agli atti con i quali la Direzione Centrale per le Risorse Finanziarie, ovvero il Dipartimento, ha avviato e condotto le interlocuzioni a riguardo l’INPS

Pubblichiamo la bozza di accordo inviata dalla Direzione Centrale per le Risorse Finanziarie, riguardo il Fondo di Amministrazione anno 2019

IL LAVORO RIGIDO È SERVITO!

Nei giorni scorsi avevamo chiesto di applicare la circolare dei Ministri della Pubblica Amministrazione e del Lavoro e delle Politiche Sociali in merito al lavoro agile in questa fase di forte ripresa dei contagi.
Purtroppo, la nota che l’INL ha emanato non ci appare congrua rispetto al contesto, per varie ragioni, anzitutto per il periodo di tempo considerato: dal 17 gennaio al 18 febbraio, nonostante lo stato di emergenza sia stato dichiarato fino al 31 marzo – evidentemente perché si ritiene che i contagi non diminuiranno perlomeno fino a quella data. Ci appare molto probabile, se non certo, che entro il 18 febbraio l’INL dovrà emanare una nuova nota con cui darà ulteriori indicazioni. Tanto valeva farne una valida almeno per il primo trimestre dell’anno, no?

Venendo al merito delle indicazioni, esse non ci appaiono fare “il più ampio ricorso alla flessibilità”, come indicato nella premessa della nota. In particolare, non comprendiamo il motivo per cui ci si ostini a prevedere per tutto il personale, senza alcuna eccezione, la necessaria presenza per due giorni settimanali, addirittura stabilendo che “nel mese successivo sarà effettuata l’attività in presenza per quattro giorni settimanali”. Quattro giorni settimanali dal 19 febbraio, quindi? Come se nel frattempo il Covid evaporasse…

E che dire della parte in cui si prevede che la stessa regola debba valere anche per i genitori di figli minori? Si è considerata o no la possibilità che vi siano casi con figli minori (negativi o positivi) in quarantena e che quindi, nel relativo periodo, per normativa ancora vigente, occorre riconoscere il lavoro agile 5 giorni su 5 in alternativa al congedo straordinario covid, (che comporta una decurtazione retributiva del 50%)? Nessuna previsione in proposito.

Per di più, in tal modo, si trattano allo stesso modo situazioni diverse: si impone l’obbligo di recuperare i giorni di lavoro agile sia a chi è costretto a farlo cinque giorni a settimana sia a chi volontariamente riduce la propria presenza in ufficio.
Evidentemente la condanna per discriminazione collettiva comminata dal Tribunale di Firenze proprio a INL non ha insegnato alcunché, poiché ancora una volta nella gestione del personale ci si dimentica, pur essendo l’Ispettorato Nazionale del Lavoro e in violazione della normativa, di individuare una tutela differenziata per i genitori rispetto alle “situazioni ordinarie”.

Ciliegina sulla torta: nei giorni scorsi, il Ministero del Lavoro ha emanato una nota, con cui prevede che – fatto salvo l’andamento del contagio – il proprio personale sia collocato in lavoro in presenza per un giorno a settimana fino al 13 febbraio e che dal 14 febbraio al 31 marzo le giornate di lavoro in presenza diventino due. Inoltre, non solo si ribadisce il riconoscimento dei buoni pasto al personale in lavoro agile – già avvenuto da mesi – ma si prevede anche nelle giornate in cui la prestazione lavorativa viene svolta da remoto, la possibilità di fruire, qualora ne ricorrano i presupposti, di riposi, pause e permessi orari previsti dai contratti collettivi o dalle norme di legge, nonché degli istituti della flessibilità dell’orario di lavoro e di effettuare lavoro straordinario, a seguito dell’autorizzazione del Dirigente di riferimento, utilizzando i sistemi digitali in uso.

Tutto questo, avviene anche alla luce della recente sottoscrizione dell’ipotesi di CCNL delle Funzioni Centrali, secondo cui “il dipendente conserva i medesimi diritti e gli obblighi nascenti dal rapporto di lavoro in presenza, ivi incluso il diritto ad un trattamento economico non inferiore a quello complessivamente applicato nei confronti dei lavoratori che svolgono le medesime mansioni esclusivamente all’interno dell’amministrazione”. Ci fa piacere che altre sigle che non hanno sottoscritto l’ipotesi di CCNL e anzi la contestano, riconoscano tali aspetti nei loro comunicati al personale, perché è la migliore riprova che si tratti di un buon contratto collettivo.
Resta tuttavia da capire perché ciò che appare scontato per il Ministero del Lavoro continui a non esserlo per l’Agenzia del Ministero.
Fino a quando dovrà durare questa rigidità sempre a danno di lavoratrici e lavoratori?

Roma, 17 gennaio 2022

FP CGIL INL
Matteo Ariano

Roma, 17 gennaio 2022

Al Ministero dell’Economia e delle Finanze
Capo Dipartimento DAG
D.ssa Valeria VACCARO
capodipartimento.dag@pec.mef.gov.it

E, p.c.
Al Ministero dell’Economia e delle Finanze
DAG – Ufficio Relazioni Sindacali
Dott. Ernesto PERNA
relazionisindacali.dag@mef.gov.it

Oggetto: Corretta interpretazione della circolare DAG n. 3404 del 12 gennaio 2022
contenente Ulteriori indicazioni in materia di lavoro agile per il personale delle Strutture
centrali e territoriali del Ministero dell’economia e delle finanze.

A seguito dell’incontro con le Organizzazioni sindacali del 12 gennaio,
l’Amministrazione ha fornito ulteriori indicazioni in materia di lavoro agile per il personale
del Ministero, stabilendo che i dipendenti già ammessi al lavoro agile possono svolgere la
prestazione lavorativa in tale modalità prescindendo dal limite mensile previsto nella
nota del Capo Dipartimento dell’amministrazione generale, del personale e dei servizi n.
136928 del 29 novembre 2021, a condizione che sia garantita, su base semestrale, la
prevalenza dell’esecuzione della prestazione lavorativa in presenza.
Le indicazioni di cui sopra – compreso il suo fulcro, ovviamente, cioè il superamento
del limite mensile- sono, per esplicita previsione DAG, immediatamente applicabili.
Ciò nonostante, a soli 3 giorni dalla diramazione di queste linee guida giunge notizia
di una interpretazione contrastante fornita da alcuni dirigenti secondo cui il limite mensile
fissato dalla nota del 29 novembre è a tutt’oggi da intendersi come “media mensile su
base semestrale”. Secondo questa interpretazione, il limite indicato nella nota del 29
novembre (8 o 10 giorni a seconda delle casistiche) non è affatto superato, come invece
scrive espressamente il Capo Dipartimento.
La differenza è di non poco conto.
Secondo questa interpretazione, infatti, il limite massimo di giornate di lavoro agile
è di 48 giorni fruibili nei 6 mesi. Al contrario, calcolare la prevalenza su una reale base
semestrale -come da corretta interpretazione della circolare in questione- garantisce una
media di 65 giorni di lavoro agile in 6 mesi, da organizzare secondo necessità e flessibilità
per fronteggiare l’emergenza pandemica, come peraltro disposto dalla circolare del
Dipartimento della Funzione Pubblica e del Ministero del Lavoro.
Nel segnalare che questa Organizzazione sindacale avvierà immediatamente una
mappatura sull’effettiva applicazione della nuova circolare, chiediamo che anche il Capo
Dipartimento prenda i necessari provvedimenti per garantire che le indicazioni della
circolare stessa non vengano disattese da interpretazioni contraddittorie provenienti dalle
strutture dell’Amministrazione.
Nel mezzo di questa nuova ondata pandemica è infatti fondamentale facilitare e
rendere effettivo il ricorso al lavoro agile per limitare la trasmissione del virus, a vantaggio
della salute dei lavoratori e delle lavoratrici e della continuità dei servizi offerti.

FP CGIL Nazionale
Daniele Gamberini

Pubblichiamo la nota del Coordinamento provinciale con la quale chiede un incontro per le problematiche mensa

« Pagina precedentePagina successiva »
X
Questo sito usa i cookie per offrirti la migliore esperienza possibile. Procedendo con la navigazione sul sito o scrollando la pagina, accetti implicitamente l'utilizzo dei cookie sul tuo dispositivo. Informativa sull'utilizzo dei cookie Accetto