Roma, 11 Ottobre 2021
Comunicato sull’informativa della riunione dell’11 dicembre 2021 sul prosieguo dell’attività lavorativa a seguito dell’emanazione del decreto-legge del 21 settembre 2021, n. 127 e del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, 23 settembre 2021.
Nella giornata odierna le OO.SS. hanno incontrato l’Amministrazione per un’informativa in merito alle linee da adottare a seguito del DPCM del 24 settembre scorso, che ha disposto che dal 15 ottobre il lavoro in presenza costituisce la modalità ordinaria di svolgimento delle attività lavorative nelle Pubbliche Amministrazioni.
A seguito di tale DPCM le Amministrazioni con gradualità sono pertanto chiamate a far rientrare i lavoratori nelle rispettive sedi di lavoro. Tuttavia, ad oggi, le Amministrazioni sono ancora in attesa del DM della Funzione Pubblica che deve emanare le linee guida per il rientro in presenza del personale.
In attesa delle linee guida, l’intenzione dell’Amministrazione MiSE sarebbe di prevedere il graduale rientro in presenza, a partire dal 15 ottobre e fino a fine mese, esclusivamente del personale impegnato in attività di front office o in attività strettamente connesse a queste ultime, ancorché di back office, anche in base alle indicazioni pervenute dai Direttori Generali.
Il resto del personale potrebbe continuare a godere dello smartworking cd semplificato o emergenziale, che non necessità di accordo individuale fino a fine ottobre e comunque l’orientamento dell’Amministrazione sarebbe quello di lasciare la procedura semplificata fino a fine anno (fine pandemia, definizione dello smathworking per via contrattuale) sebbene dal mese di novembre potrebbe iniziare anche il rientro graduale di altri lavoratori in misura non inferiore al 15% al netto dei lavoratori fragili e di quelli in telelavoro salvo diverse indicazioni da Funzione pubblica l’Amministrazione.
Dal 15 ottobre, inoltre, i controlli sul possesso della certificazione verde, avverranno in entrata, e potranno avvenire, a campione, in fase successiva all’ingresso in ufficio.
Da ultimo, il mobilty manager ha rappresentato le gravi criticità connesse ad un eventuale rientro di percentuali significative di lavoratori, anche in termini di maggiori rischi
di contagio connessi alla mobilità e agli assembramenti . Al riguardo ha ipotizzato, come una delle possibili soluzioni, la definizione di turni per il personale in servizio.
Per quanto attiene il personale in condizione di fragilità, come previsto per alcune categorie indicate dalla norma (art. 26, comma 2 bis, D.L. 18/2021), lo smartworking emergenziale prosegue fino al 31 dicembre 2021. Il Medico competente, attraverso le certificazioni dei singoli casi, provvederà ad esentare dalla modalità del lavoro in presenza il personale avente diritto.
L’Amministrazione ha nuovamente evidenziato che le indicazioni sulle modalità di svolgimento delle attività lavorative a partire dal 15 ottobre potrebbero subire sostanziali modifiche a seguito dell’emanazione del DM della Funzione Pubblica con le relative linee guida.
Le scriventi, in replica alle linee ipotizzate dall’Amministrazione, hanno evidenziato l’esigenza di mantenere una significativa percentuale dei lavoratori in smartworking emergenziale fino a fine anno, come peraltro previsto dalle vigenti normative, al fine di evitare problemi logistici e di rispetto delle norme sulla sicurezza previste anche dai protocolli firmati dalle parti.
Al riguardo, hanno evidenziato la necessità di un nuovo confronto per un aggiornamento dei protocolli in relazione all’evoluzione delle normative e dell’epidemia.
Hanno inoltre chiesto chiarezza e omogeneità dei criteri, tra le varie Direzioni, in merito alla identificazione delle attività di front office e di back office connesse.
Pertanto hanno rappresentato che sarebbe contradittorio identificare come attività di front office quelle in cui opera personale che non gode dell’indennità di sportello.
Per quanto riguarda la turnazione in presenza, come soluzione prospettata dal mobility manager, le scriventi hanno convenuto che non sia opportuno rivedere l’accordo quadro sull’orario di servizio e di lavoro, firmato il 28 luglio 2009, e che il vigente CCNL disciplina la turnazione con evidenti ricadute anche in merito alle relative indennità da riconoscere ai lavoratori turnanti.
Con riferimento alla mobilità per raggiungere la sede di lavoro, le scriventi hanno invitato l’Amministrazione ad effettuare convenzioni con garage con sedi vicine a via Molise e Viale America, nonché a ricercare spazi specifici finalizzati a implementare una mobilità alternativa, come quella a mezzo bicicletta a questo proposito è stato invitato il mobility manager ad individuare l’impatto della distanza casa lavoro anche per il traffico, l’inquinamento atmosferico e non ultime le difficoltà del trasporto pubblico.
Il confronto tra le parti proseguirà anche nei prossimi giorni, per tenere conto delle linee guida emanate dalla Funzione Pubblica.
Vi terremo aggiornati
FP CGIL MISE CISL FP MISE UILPA
Roberto Copioli Carlo Filacchioni Stefano Fricano
Roma, 12 ottobre 2021
Alla c.a.
Capo di Gabinetto
Prof. Lorenzo Casini
Segretario Generale del MiC
Dott. Salvatore Nastasi
Consigliere per le Relazioni sindacali
Prof. Giampaolo D’Andrea
E, p.c.
Direttore Generale Organizzazione
Dott.ssa Marina Giuseppone
Dirigente Servizio Relazioni Sindacali
Dott.ssa Sara Conversano
Oggetto: Decreto legge 127/2021 “Green pass” e DPCM 23 settembre 2021 “Smart
working”.
Le Scriventi OO.SS. segnalano l’urgenza di un tavolo di confronto in merito alle
disposizioni delle norme in oggetto la cui entrata in vigore è prevista il 15 ottobre p.v. In
attesa della pubblicazione delle linee guida sugli argomenti in questione da parte della
Funzione pubblica si sollecita la definizione di una data per il confronto richiesto.
Distinti saluti.
FP CGIL CISL FP UIL PA
Claudio Meloni Giuseppe Nolè/Valentina Di Stefano Federico Trastulli
Roma 12 ottobre 2021
Al Ministero dell’Economia e delle Finanze
Capo Dipartimento DAG
D.ssa Valeria VACCARO
capodipartimento.dag@pec.mef.gov.it
E, p.c.
Al Ministero dell’Economia e delle Finanze
DAG – Ufficio Relazioni Sindacali
Dott. Ernesto PERNA
relazionisindacali.dag@mef.gov.it
Oggetto: DPCM 23 settembre 2021 in tema di lavoro agile nella P.A.
Il recente DPCM del 23 settembre 2021 ha stabilito che «a decorrere dal 15 ottobre 2021
la modalità ordinaria di svolgimento della prestazione lavorativa nelle amministrazioni di cui all’articolo
1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n.165 è quella svolta in presenza».
Al riguardo, occorre da subito precisare che simile previsione non esclude di poter continuare
a svolgere le attività lavorative anche in modalità agile, ma solamente che quest’ultima
cessa di essere la modalità ordinaria di svolgimento della prestazione lavorativa.
Il lavoro agile al MEF è un esempio di eccellenza per tutta la P.A. e in quanto tale deve
essere preservato e migliorato attraverso la contrattazione collettiva. Inoltre, il lavoro agile è a
tutt’oggi uno strumento cruciale per il contrasto alla pandemia, specialmente per i lavoratori
che non hanno ancora potuto accedere ad un percorso vaccinale (circa il 10% su base nazionale)
e per i c.d. lavoratori fragili -comunque tutelati fino al termine dello Stato emenrgenziale fissato al
31 dicembre p.v.- e, come recenetemente portato all’attenzione di codesto Ministero dalla Scrivente
FP CGIL, per i conviventi o facenti assistenza di soggetti fragili.
Si rappresenta, altresì, che i protocolli sottoscritti con le OO.SS in tema di “Salute e Sicurezza”
sono tuttora vigenti e che pertanto ogni disposizione inerente l’organizzazione del lavoro
che abbia riflessi anche sulla sicurezza è oggetto di informazione preventiva e conseguente
confronto sindacale.
Ad ogni modo, non appena saranno rese note dalla Funzione Pubblica le linee guida del
piano graduale di rientro, sin da ora si chiede una convocazione urgente allo scopo di concordare
le relative misure organizzative volte alla salvaguardia della salute e sicurezza di tutti i lavoratori.
In particolare si chiede il confronto sulle modalità di rotazione della prestazione in presenza,
che dovrà garantire la sicurezza dei lavoratori anche in relazione alle modalità di controllo del
green pass, attualmente non definite al MEF e che dovranno essere attuate in tutela dei lavoratori
considerando la maggiore presenza prevista, non consentendo a nostro avviso nessun “rientro di
massa”.
Inoltre si dovrà a nostro avviso proseguire nella organizzazione della prestazione tramite lavoro
agile, considerato che la maggior parte delle prestazioni erogate dal MEF sono effettuabili
in modalità agile senza pregiudizio alcuno per l’efficacia e l’efficienza del servizio. A questo fine,
in via preventiva al rientro, dovranno essere oggetto di confronto sindacale i criteri degli accordi individuali per il lavoro agile.
Infine dovranno essere oggetto di confronto sindacale le flessibilità orarie di ingresso, sempre
nell’ottica di garanzia della sicurezza.
Si invita sin da ora l’amministrazione a non dare seguito a previsioni di rientro del personale MEF
in assenza del richiesto confronto sindacale a livello nazionale.
Si resta in attesa di riscontro e con l’occasione si porgono distinti saluti.
FP CGIL Nazionale
Daniele Gamberini
Pubblichiamo l’informativa della Direzione Centreaòe per l’Emergenza, il Soccorso Tecnico e l’Antincendio Boschivo riguardo la terza esercitazione nazionale di attuazione della circolare 17120 per posti di comando e mediante specifiche manovre operative in campo. individuazione della struttura excon e calendario seminari in videoconferenza di cui al punto 4 della nota dcemer n. 32324 del 29 settembre 2021.
NON SI TORNI INDIETRO!
Nei giorni scorsi abbiamo chiesto un incontro con l’Amministrazione per affrontare il tema del rientro in sede, come disposto dalle recenti normative.
La nostra opinione è che non si possa e non si debba disperdere il patrimonio acquisito nei mesi di pandemia, che ha visto il Ministero del Lavoro come una delle Amministrazioni all’avanguardia nell’impiego del lavoro agile. Tutti i lavoratori sono stati dotati di una “scrivania informatica”, per poter lavorare da remoto con strumentazione messa a disposizione dall’Amministrazione, tutti hanno continuato a ricevere il buono pasto.
Risultato? La produttività è rimasta a livelli alti, se non è addirittura aumentata, nessun disservizio si è verificato nell’erogazione delle prestazioni alla cittadinanza.
Non vorremmo, ora, tornare indietro solo per assecondare i diktat del Ministro della Pubblica Amministrazione.
Nel caso del Ministero del Lavoro, poi, c’è un aspetto che non possiamo assolutamente sottovalutare: la situazione logistica non è ancora in grado di garantire un rientro prevalente dei lavoratori, posto che il quinto piano di via Flavia non è ancora agibile e i lavori non ci risultano ancora mai avviati e che della nuova sede di San Nicola da Tolentino non si sa ancora quando sarà consegnata.
Proprio per questo, non crediamo che un rientro massivo dei lavoratori sia possibile e immaginabile!
E’ il caso di ricordare che un ritorno dell’attività in presenza andrà ad impattare sulla salute e sicurezza dei lavoratori, materia oggetto di contrattazione collettiva, per cui non sarà possibile prevedere il rientro dei lavoratori senza prima aver contrattato con le organizzazioni sindacali le misure a garanzia della salute e sicurezza dei dipendenti.
Su tutto questo aspettiamo di essere convocati dall’amministrazione e avere risposte di buon senso.
Roma, 11 ottobre 2021
FP CGIL
Matteo Ariano
Francesca Valentini
CISL FP
Michele Cavo
Marco Sozzi
UIL PA
Bruno Di Cuia
Orlando Grimaldi
Pubblichiamo il comunicato stampa della struttura Fp Cgil VVF riguardo all’aggressione subita durante le operazioni di soccorso dai lavoratori della sede di Ostia
Pubblichiamo il comunicato stampa delle strutture regionali Fp Cgil VVF, Fns Cisl Uila Pa VVF, Confsal VVF e USB VVF, con il quale esprimono la massima solidarietà per gli eventi vandalici che hanno colpito la sede Nazionale Cgil di Corso Italia
Pubblichiamo la circolare della Direzione Centrale per le Risorse Umane in merito l’elenco del personale appartenente al ruolo di Vigile del Fuoco non specialista avente titolo al trasferimento (Circolare n. 39047 del 21.07.2021)
Al Direttore Generale ENAC
Dott. Alessio Quaranta
SEDE
e, p.c.
A tutto il Personale ENAC
SEDE
Oggetto: smart working.
Egregio Direttore,
prendiamo atto della risposta alla richiesta di interpretazione autentica della nota da Lei
adottata il 13/10/2020, presentata dalle scriventi OO.SS. con lettera del 6/10/2021.
Nonostante la puntuale sollecitazione, espressa con la citazione precisa di specifiche parti
della nota, che qualora fossero state riferite alla stessa tipologia di personale, sarebbero in
contraddizione, le scriventi OO.SS. ritengono che la risposta fornita dall’Amministrazione
non sia da ritenersi pertinente.
Infatti, non viene sciolto il dubbio su come le parti della nota, menzionate dalle scriventi,
debbano essere interpretate, bensì vengono elencate e somministrate nuove regole che
creano ulteriore disagio e confusione per i lavoratori.
Nella risposta che ci fornisce, inoltre, si fa riferimento a quella parte della normativa vigente
in cui il legislatore dimensiona al 15% le attività che andrebbero svolte in modalità di lavoro
agile. Tuttavia, si omette di precisare che quel 15% è riferito al POLA e a un’applicazione
della norma (DL. 56/2021) fuori contesto emergenziale, e quindi dal 2022 in quanto
l’emergenza epidemiologica è stata prorogata, salvo nuove indicazioni, al 31/12/2021.
Ricordiamo, peraltro, che ad oggi lo stesso legislatore stabilisce che, stante lo stato di
emergenza, la decisione di ricorrere al lavoro in presenza (più rischioso) rinunciando al
lavoro agile (più protetto), è possibile solamente se non sono garantite l’efficienza, l’efficacia
o la capacità di soddisfare l’utenza tramite il lavoro in remoto.
Prendiamo atto del fatto che Lei, nel fornire una risposta alle scriventi chiarisce che le
giornate in presenza a carico delle lavoratrici e dei lavoratori esclusi dalla lista che Lei stesso
definisce, dovranno essere tre su cinque nella settimana lavorativa.
Rileviamo però che la risposta da Lei fornita solamente alle OO.SS., non è un atto
amministrativo dispositivo diretto a tutto il personale in merito alla nuova modalità.
Prendiamo atto del fatto che il datore di lavoro, in anticipo di una settimana rispetto a quanto
disposto dal legislatore, stabilisce nei fatti che la modalità di lavoro ordinaria è quella in presenza.
Prendiamo atto che Lei, incrementando con questo nuovo provvedimento il numero di
giornate da garantire in presenza, con un passaggio che le porta da una a tre almeno, si
assume formalmente la responsabilità di esporre i lavoratori a un incremento del rischio di
contagio, senza che esistano, per quanto ci risulti, ragioni valide e documentate che lo
richiedano e prima che il Green Pass sia obbligatorio sul luogo di lavoro.
In vista dell’imminente e graduale rientro previsto dal legislatore per il 15 ottobre p.v., le
scriventi OO.SS., con la presente, chiedono l’apertura immediata di un tavolo di
contrattazione ai sensi dell’art.7, comma 6 lettera K del CCNL Funzioni Centrali 2016-2018,
anche per la revisione del Protocollo già sottoscritto in data 22/05/2020 finalizzato a
garantire la massima sicurezza sanitaria presso le varie sedi di lavoro.
Si resta in attesa di una urgente convocazione per le materie di salvaguardia della salute
dei lavoratori di cui sopra.
Distinti saluti
Roma, 11 ottobre 2021
F.to F.to F.to F.to F.to F.to
FP-CGIL FIT-CISL/CISL-FP UIL-PA UIL-Trasporti USB-PI CIDA –FLP
Billi Ingrassia Conti Giametta Del Villano Concilio
A seguito dell’entrata in vigore sull’obbligatorietà della certificazione verde pubblichiamo la nota unitaria delle strutture territoriali Fp Cgil VVF, Fns Cisl, Uil Pa VVF, Conapo e Usb in merito la gratuità dei tamponi per il personale e la risposta dell’ Amministrazione
“Lo sfascio della Giustizia: non saranno i lavoratori a pagare”. Dietro questo messaggio Fp Cgil, Cisl Fp e Uilpa promuovono per mercoledì 13 e giovedì 14 ottobre una due giorni di mobilitazione delle lavoratrici e dei lavoratori del sistema giustizia. Coinvolti tutti e quattro i dipartimenti della Giustizia: Dap, Dgmc, Dog e Archivi notarili. Gli appuntamenti sono il 13 ottobre a Napoli dove si terrà un presidio dalle ore 10 alle ore 12 in piazza Giovanni Porzio nei pressi del Palazzo di Giustizia, con assemblea all’interno. Stesso giorno, stessa ora, anche a Milano in corsa di Porta Vittoria con presidio e assemblea all’interno. Inoltre, sempre mercoledì 13, si terrà l’assemblea nazionale degli archivi notarili in streaming dalle ore 12 alle ore 14. Il giorno dopo, 14 ottobre, a Roma dalle ore 10 alle ore 12 in piazza Cavour davanti alla Cassazione.
Al centro della protesta, fanno sapere Fp Cgil, Cisl Fp e Uilpa: “Le gravi carenze di personale nelle dotazioni organiche, i carichi di lavoro insopportabili, le progressioni economiche e di carriera inesistenti, i gravi ritardi nel pagamento delle risorse decentrate, la mancata applicazione degli accordi sulla mobilità, le strutture inadeguate e strumentazioni carenti. Sono solo alcune delle criticità che ci hanno portato a proclamare la mobilitazione e rispetto alle quali rivendichiamo risposte da parte della ministra Cartabia”. Inoltre, aggiungono, “si tratta solo dell’inizio di una mobilitazione che terminerà quando avremo risposte concrete da parte dei vertici dei quattro dipartimenti e del Ministero della Giustizia. Mentre il mondo politico guarda alla riforma dei codici, i lavoratori sono gli unici a pagare per la scarsa attenzione che gli è stata riservata. Non consentiremo che questo accada. Coloro che portano avanti il sistema della giustizia, l’esecuzione penale interna ed esterna meritano rispetto e considerazione”, concludono Fp Cgil, Cisl Fp e Uilpa.