“L’Italia fa incetta di medaglie ma le lavoratrici e i lavoratori interessati sono sempre senza contratto”. A denunciarlo sono Fp Cgil, Cisl Fp, Uilpa e Cisal Fialp, che affermano: “Chi legittimamente si aspettava che il ricco medagliere dell’Italia ai giochi olimpici e paraolimpici avrebbe portato con sé anche i nuovi contratti di lavoro, scaduti ormai da molti anni, e l’impegno a riconoscere e valorizzare la professionalità delle lavoratrici e dei lavoratori, delle dirigenti e dei dirigenti di Sport e Salute Spa e delle Federazioni Sportive Nazionali che hanno sostenuto e reso possibile il perfetto funzionamento dell’apparato organizzativo complessivo, essenziale a garantire agli atleti italiani la partecipazione alle gare, è purtroppo rimasto ancora una volta deluso”.
“In recenti infruttuosi incontri – osservano – è apparsa evidente la volontà della delegazione di parte datoriale di continuare a prendere tempo, sottraendosi al confronto di merito e sfuggendo da qualsivoglia ragionamento sulla necessaria quantificazione delle risorse economiche da destinare al rinnovo dei contratti scaduti (dal 31/12/2017 quello del personale delle aree e, rispettivamente, dal 31/12/2009 e dal 31/12/2012, quelli di parte normativa ed economica della dirigenza). Per giunta, tentando di ascrivere ai sindacati il mancato rinnovo dei contratti relativi ai trienni precedenti, come pure di non aver sinora indicato in modo chiaro gli interventi di manutenzione della parte normativa dei contratti. Proposte che in realtà sono state puntualmente illustrate e discusse, per il personale delle aree, anche in sede tecnica, ed elencate in apertura del tavolo negoziale per la dirigenza”.
Fp Cgil, Cisl Fp, Uilpa e Cisal Fialp fanno inoltre sapere: “Ovviamente comprendiamo che in una fase, come quella attuale, caratterizzata da rilevanti mutamenti di natura organizzativa e istituzionale, vi sia, da parte della delegazione di parte datoriale, l’esigenza di sciogliere internamente i nodi politici che allo stato si frappongono ad una rapida accelerazione dei due negoziati. Ma ciò non significa, e non abbiamo mancato di evidenziarlo con tutta la determinazione che il caso richiede, che debbano essere le lavoratrici, i lavoratori, le dirigenti ed i dirigenti di Sport e Salute Spa e delle Federazioni Sportive Nazionali a pagarne le conseguenze”.
“Ora basta, chiediamo chiarezza e dimostrazione concreta della reale volontà di Sport e Salute e delle Fsn di realizzare per via contrattuale adeguati investimenti sul riconoscimento dell’impegno e sulla valorizzazione professionale di quanti operano alle loro dipendenze e ricoprono ruoli manageriali. È davvero arrivato il momento di scrivere una parola di definitiva chiarezza sulla questione. Ma se così non fosse, allora verrebbero a mancare le condizioni per conferire allo sviluppo dei negoziati aperti la necessaria continuità, e con essa di conseguenza anche l’apertura di una stagione conflittuale. Le lavoratrici, i lavoratori, le dirigenti ed i dirigenti dello Sport meritano ben altra considerazione”, concludono Fp Cgil, Cisl Fp, Uilpa e Cisal Fialp.
Al Segretario generale
Cons. Franco Massi
Sede
OGGETTO: Procedura di interpello interno finalizzata all’assunzione delle funzioni di Alta Professionalità
Egregio Sig. Segretario generale,
abbiamo appreso della pubblicazione del bando per le funzioni di Alta Professionalità del 1° ottobre u.s. sulla pagina Intranet, senza che ci sia stata una propedeutica informativa alle OO.SS..
Siamo ben consapevoli che non sia materia di contrattazione, ma considerando che alla vigilia dell’emanazione del primo bando di due anni fa, le Organizzazioni Sindacali furono convocate per un confronto, ci saremmo aspettati anche in questo caso, un incontro informativo.
Quello che ci preme segnalare, inoltre, è che abbiamo potuto notare che non è stato previsto il Diploma di Laurea Triennale, quale titolo di studio per poter accedere; ciò in antitesi con il concorso pubblico a 12 posti di Dirigente presso la Corte dei conti e l’Avvocatura dello Stato, in fase di conclusione, in cui lo stesso Diploma di Laurea Triennale era previsto per la partecipazione, ovvero in tutti i concorsi pubblici per il ruolo di Dirigente nella Pubblica Amministrazione.
Questa incongruenza e stortura, già segnalata dalla scrivente Organizzazione Sindacale nel precedente bando per le AA.PP., avrebbe potuto trovare una modifica al bando attuale, in virtù che il Personale dotato di tale titolo di studio, è altrettanto preparato professionalmente, rispetto a chi possiede un diploma di laurea magistrale. Ciò ha prodotto che, non solo quel Personale sta perdendo un’opportunità professionale per la propria valorizzazione, ma anche l’Istituto non potrà avvalersi della sua valida preparazione.
Rimaniamo comunque a disposizione per dare ogni nostro possibile contributo costruttivo al miglioramento della valorizzazione del personale della Corte dei conti e per porre rimedio a questa che noi riteniamo una disparità di trattamento.
In attesa di un Suo riscontro, inviamo cordiali saluti.
Roma, 11 ottobre 2021
FP CGIL Corte dei conti
Susanna Di Folco
Pubblichiamo il decreto emanato dalla Direzione Centrale per la Formazione riguardo il corso Capo Squadra decorrenza 2020
CONTRATTAZIONE (PEO 2021 – FONDO 2020 – SUSSIDI – POLIZZA INTEGRATIVA) E NOVITA’ SUL RIENTRO IN PRESENZA E SUL PERSONALE “FRAGILE”
Il 6 ottobre u.s. si è tenuto, in videoconferenza, l’incontro con l’Amministrazione sul seguente ordine del giorno:
– Ipotesi di accordo PEO 2021:
– Ipotesi Fondo Risorse Decentrate 2020;
– Sussidi 2020;
– Integrazione polizza sanitaria a carico del capitolo dei sussidi.
Di seguito una breve sintesi relativa ad ogni tema affrontato.
PROGRESSIONI ECONOMICHE 2021
La discussione si è aperta con le PEO 2021. L’amministrazione ha presentato un’ipotesi di accordo in linea con quelle del 2019 e 2020. Abbiamo rappresentato al tavolo negoziale alcune proposte di modifica dirette a correggere le criticità manifestatesi in occasione delle esperienze passate, con l’obiettivo di permettere a tutti coloro che nel precedente biennio non sono riusciti a riqualificarsi (circa 430 unità), di ottenere al termine dell’anno in corso lo sviluppo economico nella fascia superiore. Tra le proposte formulate:
a) Valutare l’opportunità di sostituire, o di attribuire minor rilievo, alla prova selettiva a quiz, dando parallelamente un maggiore peso alla valutazione;
b) Valorizzare anche l’anzianità di servizio prestato nella P.A. a tempo determinato;
c) Aumentare il punteggio del diploma superiore per l’Area III, riducendo l’attuale differenziale di 6 punti rispetto alla laurea;
d) Considerare 2 anni, anziché 3, di appartenenza ai ruoli e di permanenza nell’attuale fascia retributiva per prendere parte alla procedura;
e) Garantire a chi è portatore di gravi disabilità di prendere parte alla selezione avendo le medesime possibilità di successo di tutti gli altri partecipanti, ricorrendo se possibile a differenti criteri.
Queste OO.SS. si sono impegnate nella preparazione di una proposta organica da sottoporre, all’inizio della prossima settimana, all’Amministrazione che si è riservata di valutarla operando, in tempi altrettanto brevi, i dovuti approfondimenti.
FONDO RISORSE DECENTRATE 2020
Ricordando che le scriventi OO.SS. non hanno sottoscritto l’accordo sul FRD 2019, che l’ipotesi di accordo per l’anno 2020 ricalca quello precedente e che non sono presenti novità in merito al pagamento dell’indennità di preposizione, totalmente o parzialmente, con i fondi di bilancio dell’Istituto, queste sigle si sono espresse negativamente, riservandosi di proporre modifiche in grado di trovare soluzioni alle attuali problematiche, nel rispetto delle regole del sistema delle relazioni sindacali, fortemente compromesso dalle decisioni dell’Amministrazione che, in occasione della contrattazione sul Fondo 2019, hanno portato quest’ultima ad emanare, dapprima, un atto unilaterale e poi, a sottoscrivere l’accordo con una sola sigla sindacale.
SUSSIDI 2020
Per quanto riguarda i Sussidi abbiamo appreso che per il biennio 2018/2019 sono stati realizzati risparmi per 400.000 euro rispetto a 1.200.000 euro stanziati. Queste OO.SS. hanno chiesto che, così come già accaduto per i Sussidi 2018 e 2019, i risparmi vadano ad incrementare il budget previsto.
Al fine di riuscire ad impiegare tutte le risorse disponibili, ci siamo impegnati a proporre nuove tipologie di contributi relativi ad altre fattispecie meritevoli di essere inserite ex novo, in considerazione che l’anno 2020 è stato caratterizzato dalla pandemia che, come è noto, ha recato crescenti difficoltà ed importante nocumento economico a molte famiglie.
Come sottolineato, anche su questo tema ci siamo impegnati a formulare una proposta dettagliata all’Amministrazione nel più breve tempo possibile.
INTEGRAZIONE POLIZZA SANITARIA
Queste OO.SS., firmatarie dell’accordo precedente, non essendo intervenuta alcuna novità, si sono rese disponibili alla sottoscrizione dell’accordo che prevede un sussidio per chi abbia aderito all’integrazione della polizza sanitaria, sostenendone il relativo costo.
L’Amministrazione ha preferito non addivenire immediatamente all’accordo, riservandosi di compiere approfondimenti su una problematica sollevata da una delle altre sigle sindacali presenti al tavolo negoziale concernente le categorie di personale assicurato.
L’incontro è stato occasione per chiedere notizie su altre questioni di interesse per il personale, quali ad esempio il RIENTRO IN PRESENZA A PARTIRE DAL 15 OTTOBRE P.V..
Nelle more della pubblicazione delle circolari ministeriali, avendo raccolto alcune segnalazioni provenienti dal personale in servizio presso le sedi centrali e territoriali dell’Istituto, abbiamo chiesto se fossero già state impartite dai vertici istituzionali direttive nei confronti dei dirigenti/preposti. Abbiamo chiesto se fosse in corso di predisposizione una circolare ad hoc per il rientro graduale in presenza, insistendo sul fatto che nessuno avrebbe dovuto prendere iniziative autonome fino alla pubblicazione della stessa, nel rispetto delle regole a tutela della sicurezza e della salute dei lavoratori.
L’Amministrazione ha risposto che sta predisponendo la circolare e ha garantito che non ci sarà nessuna iniziativa da parte di alcun vertice fino alla pubblicazione della stessa.
Infine, per il PERSONALE “FRAGILE”, grazie all’introduzione dell’art. 2-ter nella Legge di conversione n. 133 del 24 settembre del decreto n. 111 del 6 agosto, i lavoratori fragili possono ricorrere allo Smart Working fino al 31 dicembre 2021, mentre l’assenza dal lavoro viene equiparata al ricovero ospedaliero.
Viene così prorogata la disposizione che prevede, per i dipendenti pubblici e privati in possesso del riconoscimento di disabilità di cui art. 3, comma 3 della L. 104/92, nonché per i lavoratori in possesso di certificazione rilasciata dal medico competente, la condizione di rischio ed il periodo di assenza dal servizio che è equiparato al ricovero ospedaliero, di cui all’art. 87, comma 1 dello stesso decreto.
Come sempre, vi terremo aggiornati sugli sviluppi della trattativa nonché su tutte le altre novità riguardanti le principali tematiche di interesse dei lavoratori.
Roma, 11 ottobre 2021
S. Di Folco F. Amidani U. Cafiero A. Benedetti M. Centorbi
Roma, 8. 10. 2021
Ai Delegati ed iscritti
Alle lavoratrici e ai lavoratori, alle/ai Dirigenti di
Sport e Salute – FSN – CONI
– IL ROVESCIO DELLA MEDAGLIA, E IL SUO LATO NASCOSTO –
Chi legittimamente si aspettava che il ricco medagliere conquistato dall’Italia ai giochi olimpici e paraolimpici di recente avrebbe portato con sé anche il nuovo e meritato contratto di lavoro per i dipendenti, e con esso l’impegno a riconoscere e valorizzare la professionalità delle lavoratrici e dei lavoratori, delle/dei dirigenti di Sport e Salute Spa e delle Federazioni Sportive Nazionali che hanno sostenuto e reso possibile il perfetto funzionamento dell’apparato organizzativo complessivo, necessario a garantire agli atleti italiani la partecipazione alle gare olimpiche, è rimasto purtroppo ancora una volta deluso. Difatti, non solo dopo la pausa estiva la ripresa dei negoziati per il rinnovo dei contratti del personale delle aree professionali e di quello con qualifica dirigenziale non hanno fatto registrare alcun passo in avanti, ma addirittura nel corso dei due ultimi infruttuosi incontri svolti oggi è apparsa finalmente evidente la volontà della delegazione di parte datoriale di voler continuare a prendere tempo, sottraendosi al confronto di merito e sfuggendo da qualsivoglia ragionamento che attiene alla quantificazione delle risorse economiche da destinare al rinnovo dei contratti scaduti rispettivamente, il 31/12/2017 quello del personale delle aree, e il 31/12/2009 e 31/12/2012 quelli di parte normativa ed economica della dirigenza. Per giunta, tentando anche di ascrivere alla corresponsabilità delle scriventi OO.SS. il mancato rinnovo dei contratti relativi ai trienni precedenti, come pure di non aver sinora indicato in modo chiaro gli interventi di manutenzione della parte normativa dei contratti per assicurare adeguata risposta alle legittime aspettative di tutela delle lavoratrici e dei lavoratori dello Sport. Proposte che in realtà sono state da noi puntualmente illustrate e discusse per il personale delle aree, anche in sede tecnica, come pure evidenziati in apertura del tavolo negoziale per la dirigenza.
Le scriventi organizzazioni sindacali comprendono che in una fase come quella attuale, caratterizzata da rilevanti mutamenti di natura organizzativa ed istituzionale vi sia, da parte della delegazione datoriale, l’esigenza di sciogliere internamente i nodi politici che allo stato si frappongono ad una rapida accelerazione dei due negoziati. Ma ciò non significa, e non abbiamo mancato di evidenziarlo stamani con tutta la determinazione del caso, che debbano essere le lavoratrici, i lavoratori, e le/i dirigenti di Sport e Salute Spa e delle Federazioni Sportive Nazionali a pagarne le conseguenze. Ora basta, dopo un così lungo periodo di blocco dei rinnovi, quei dirigenti e quei lavoratori hanno diritto di vedersi finalmente rinnovati i propri contratti di lavoro, perché lo straordinario impegno profuso da questi negli anni e, come spesso abbiamo fatto rilevare, anche durante la fase più difficile e critica della pandemia, merita rispetto, oltre che essere debitamente riconosciuto. Non possiamo accettare, come peraltro già accaduto in occasione degli ultimi tavoli negoziali, di continuare a vedere messa in discussione la disponibilità delle risorse economiche necessarie a rinnovarli – risorse che tutti i datori di lavoro avrebbero dovuto accantonare, malgrado la recente cancellazione, da sempre duramente criticata dalle scriventi, del vincolo di destinazione di parte dei contributi al finanziamento delle spese per il personale -. Perché c’è il rischio che in assenza di investimenti sulle persone e sulla loro professionalità, i processi riformatori che più di recente hanno interessato e tuttora coinvolgono il mondo dello Sport, restino su carta. Per questo, misureremo presto la reale volontà di Sport e Salute e delle FSN di realizzare per via contrattuale adeguati investimenti sulla concreta valorizzazione professionale di quanti operano alle loro dipendenze, e ricoprono anche ruoli manageriali. È giunto il momento di scrivere una parola di chiarezza definitiva sulla questione. Ma se così non fosse, come puntualmente fatto rilevare dalle scriventi alla delegazione dei datori di lavoro nel corso degli odierni incontri, allora verrebbero davvero a mancare le condizioni di base per conferire allo sviluppo dei negoziati aperti la necessaria continuità, e di conseguenza si aprirebbe inevitabilmente una stagione di conflitto. Siamo convinti che le lavoratrici, i lavoratori, le/i dirigenti dello Sport meritano ben altra considerazione! Vi terremo come sempre tempestivamente informati
FP CGIL CISL FP UILPA CISAL FIALP
Francesco Quinti Alessandro Bruni Paolo Liberati Dino Carola
Pubblichiamo la nota unitaria delle strutture regionali Fp Cgil VVF, Fns Cisl Uila Pa VVF, Confsal VVF e Conapo con il quale esprimono la massima solidarietà per gli eventi vandalici che hanno colpito la sede Nazionale Cgil di Corso Italia
Pubblichiamo la nota della Direzione Centrale per la Formazione riguardo i poli didattici, la nuova graduatoria corsisti e i nuovi possibili convocabili per il Corso di formazione alla qualifica di Capo Squadra decorrenza 2020
Pubblichiamo la nota della Direzione centrale per la Formazione riguardo la nuova graduatoria per le convocazioni per il Corso di formazione alla qualifica di Capo Squadra decorrenza 2020
Pubblichiamo il resoconto dell’incontro tenutosi presso il Dipartimento, riguardo la certificazione verde che sarà obbligatoria dal 15 ottobre 2021.
Richieste direttive che non lascino ad interpretazioni e che non discriminino il personale
COMUNICATO
Nella giornata di ieri si è tenuta la riunione per l’accordo su turni/reperibilità e sul Fondo Risorse Decentrate anno 2020. Nel primo caso abbiamo chiesto e ottenuto di inserire nella reperibilità gli RSPP che, per le peculiarità dell’anno trascorso, sono stati sempre coinvolti nelle attività relative alla gestione della sicurezza per la pandemia.
Per quanto attiene al FRD 2020 la discussione si è focalizzata sulla distribuzione del premio di differenziazione previsto dall’articolo 78 del CCNL. Nel 2020 circa il 50% del personale ha raggiunto le valutazioni più elevate: pertanto l’Amministrazione ha portato al tavolo una proposta di individuazione di criteri per definire il 5% a cui attribuire il premio. Come FP CGIL abbiamo riaffermato la nostra posizione secondo cui, a fronte di colleghi che hanno conseguito la valutazione massima, non è assolutamente possibile procedere ad ulteriori differenziazioni. Si è avviata una lunga discussione e al termine della quale si è addivenuti alla decisione di individuare i seguenti criteri: valutazioni del triennio, complessità del lavoro svolto e flessibilità d’impiego. Come Fp Cgil abbiamo manifestato il nostro disaccordo sui criteri individuati; abbiamo però deciso di firmare solo ed esclusivamente per consentire l’erogazione del fondo.
Durante l’incontro abbiamo inoltre chiesto di valutare la possibilità di effettuare nuove progressioni orizzontali da esplicarsi preferibilmente entro l’anno in corso mantenendo così fede agli impegni assunti del 2019.
Successivamente sono stati affrontati diversi problemi tra i quali: la revisione del sistema di valutazione dei dirigenti, l’emanazione del regolamento per l’incentivo e le elezioni CPA. In merito a queste ultime l’Amministrazione ci ha comunicato di aver accolto la nostra richiesta di rinvio e di aver fissato le elezioni per il 14, 15 e 16 dicembre.
Alla nostra istanza di conoscere le modalità di effettuazione delle prove per il passaggio di area l’Amministrazione ci ha detto che, nella prossima settimana, valuterà se è il caso di diffondere preventivamente una banca dati. A tal proposito abbiamo chiesto un incontro preventivo per affrontare la questione e per discutere anche della graduatoria dei passaggi dalla prima alla seconda area.
Sul tema assunzioni del personale, l’Amministrazione ci ha comunicato che sta assumendo in II area attraverso graduatorie di idonei. Per quanto attiene alla terza area, invece, sono in corso due concorsi: quello per funzionario ingegnere e quello per funzionario amministrativo contabile. A breve, inoltre, sarà pubblicato un bando per dirigenti tecnici.
Abbiamo rappresentato che molti uffici, pur in presenza delle disposizioni che congelano fino al 15 ottobre la situazione prevista nel protocollo di giugno, stanno emanando disposizioni che riguardano il rientro dei lavoratori in presenza. Il Direttore del Personale ha preso atto di quanto comunicato, interverrà nei casi segnalati e ci ha rappresentato che, successivamente alla pubblicazione delle linee guida della Funzione Pubblica, prima di procedere all’emanazione di qualsiasi atto convocherà le OO.SS.
La Coordinatrice nazionale MIMS per la Fp Cgil Nazionale
Carmen Sabbatella Paolo Camardella
Nella giornata di martedì 28 settembre si sono interrotte le trattative per il rinnovo dei CCNL del comparto dell’igiene ambientale.
Tale decisione è scaturita dalla profonda insoddisfazione per l’andamento del negoziato, sia nel merito che per i tempi che lo stesso sta avendo.
Negli ultimi mesi abbiamo tenacemente provato a sviluppare – anche nel dettaglio – i temi della piattaforma sindacale e i bisogni dei lavoratori affinché si potesse sottoscrivere un rinnovo contrattuale di prospettiva, più coerente con l’indispensabile sviluppo industriale delle aziende, ma soprattutto come necessario strumento rinnovato nelle regole e nelle tutele per lavoratrici e lavoratori.
Le Associazioni datoriali sia pubbliche che private, nonostante il senso di responsabilità mostrato dai lavoratori del comparto durante tutta la fase pandemica, in questi mesi hanno solo mantenuto degli atteggiamenti spesso ondivaghi e con pregiudiziali varie, che hanno poco a che vedere con il rinnovo del CCNL, se non nella logica di abbattimento del costo del lavoro.
Evidentemente, si ha anche la necessità di perdere tempo e di condurre delle battaglie ideologiche senza considerare i reali bisogni delle imprese e dei lavoratori.
Ovviamente, la breve riunione di martedì 28 settembre – nei termini della procedura di legge – si è chiusa con un nulla di fatto e ha sancito la rottura del tavolo delle trattative con il conseguente recapito, alle Associazione datoriali e alla Commissione di Garanzia, della dichiarazione di sciopero per tutte le imprese pubbliche e private, da svolgersi per tutta la giornata di lunedì 8 novembre 2021.
Lo sciopero nazionale sarà per l’intera giornata e riguarderà tutti i turni di lavoro con inizio nella medesima giornata.
La rottura delle trattative, oltre al grave ritardo di 27 mesi di mancato rinnovo, si è consumata – come più volte ricordato – sulle mancate risposte alle istanze presentate dal Sindacato e su delle proposte datoriali che noi riteniamo inaccettabili:
La conclusione del rinnovo contrattuale non può prescindere da obiettivi come:
Il Sindacato non torna più indietro, perchè la sfida alla modernizzazione del settore, anche attraverso le risorse dal PNRR, è solo una: ciclo integrato dei rifiuti e crescita dimensionale delle aziende, qualità ambientale a tariffe contenute per i cittadini, economia industriale e nuove tutele contrattuali per lavoratrici e lavoratori in un rinnovato contratto unico del lavoro.
Non vogliamo e non possiamo davvero pensare che il contratto nazionale possa essere immaginato come strumento di precarizzazione e flessibilità senza regole, capace di concorrere solo con delle brutte pratiche che accadono sempre più spesso in alcune aree del Paese.
Non possiamo permettere che si mettano in discussione le tutele per lavoratrici e lavoratori, il sistema di relazioni industriali e la rappresentanza sindacale, che non si condividano strumenti contrattuali per migliorare le condizioni e i carichi di lavoro, ma che si voglia la precarizzazione e lo sfruttamento di lavoratrici e lavoratori come unico modello per competere.
La mobilitazione sarà lunga e dura certi che il rinnovo contrattuale, come sempre, sarà frutto delle idee e della determinazione di tutte le lavoratrici e di tutti i lavoratori.