Pubblichiamo la circolare della Direzione Centrale per le Risorse Umane in merito la scelta sede di servizio degli AA.VV.F. in prova del 90° corso
Pubblichiamo lo schema di decreto Ministero Interno recante modalità di separazione delle funzioni di formazione svolte dal CNVVF da quelle di attestazione di idoneità a norma dell’articolo 26 bis comma 5 del dl 8 marzo 2006 n. 139
Dott. Alessandro Leopizzi
Direttore Generale del personale e della formazione
e per conoscenza
On.le Anna Macina
Sottosegretario alla Giustizia
Dott. Raffaele Piccirillo
Capo di Gabinetto
Dott.ssa Barbara Fabbrini
Capo Dipartimento dell’organizzazione Giudiziaria
Il vigente accordo sui criteri di mobilità del personale dell’organizzazione giudiziaria, sottoscritto il 15 luglio 2020, prevede all’art. 26 (“Monitoraggio ed eventuale revisione dell’Accordo”) la facoltà per le organizzazioni sindacali (e per l’Amministrazione) di richiedere una nuova sessione di incontri sulla mobilità, decorsi almeno dodici mesi dalla sottoscrizione dell’accordo, al fine di verificare l’adeguatezza dell’articolato e valutare l’opportunità di concordare eventuali correttivi: “l’Amministrazione e ciascuna delle Organizzazioni firmatarie hanno la facoltà di richiedere una nuova sessione di incontri tra la parte datoriale e la parte sindacale, decorsi almeno dodici mesi dalla sottoscrizione del presente Accordo, al fine di verificarne la persistente adeguatezza e valutare se del caso l’opportunità di eventuali modifiche”.
Orbene, il predetto accordo, come a tutti noto, è stato completamente disatteso da codesta Direzione Generale: non tutti gli interpelli di assestamento sono stati pubblicati e quelli pubblicati, in ogni caso con grave ed ingiustificato ritardo rispetto alle scadenze concordate, hanno riguardato un numero di posti irrisorio, di gran lunga inferiore a quello convenuto; gli interpelli ordinari, nazionale e di sede, non sono stati ancora pubblicati; l’interpello relativo alla stabilizzazione dei distaccati non è stato pubblicato.
Non solo, alle organizzazioni sindacali non è stata fornita dall’amministrazione alcuna informazione utile a verificare il rispetto nel concreto delle norme specie in tema di mobilità endodistrettuale ad onta delle richieste inoltrate anche ai vertici del Ministero, rimaste tutte inevase (allegati 1 e 2). Il sindacato è ancora in attesa di conoscere i dati sugli organici degli uffici giudiziari e sui nulla osta
rilasciati da codesta Direzione Generale in tema di applicazione distrettuale per esigenze dell’amministrazione, alcuni dei quali, secondo quanto risulta, hanno avallato l’adozione di provvedimenti da parte dei Capi di Corte in palese violazione delle norme dell’accordo.
Tanto premesso, CGIL CISL e UIL reiterano la richiesta delle informazioni in premessa specificate, da acquisire anche mediante accesso agli atti relativi ai provvedimenti di mobilità endodistrettuale autorizzati da codesta Amministrazione Centrale, e chiedono l’attivazione della procedura di monitoraggio prevista dall’art. 26 del vigente accordo sulla mobilità.
Con riserva di ogni ulteriore azione in caso di negativo riscontro, si porgono distinti saluti.
Roma, 9 settembre 2021
FP CGIL CISL FP UIL PA
Russo Marra Amoroso
Pubblichiamo la nota di riferimento della Direzione Centrale per la Formazione riguardo il XXIX° Corso basico per sommozzatori
Nell’incontro di oggi per la prosecuzione delle trattative per il rinnovo del CCNL 2019/2021 del Comparto Funzioni Centrali si è affrontato il tema del nuovo sistema di classificazione del personale sulla base di una traccia di lavoro presentata dall’Aran.
In apertura dell’incontro il presidente dell’Aran ha voluto però lamentare la “fuga di notizie” relativamente alla pubblicazione sulle pagine del Sole 24Ore, in anticipo rispetto all’incontro con le organizzazioni sindacali, del testo inviato alle stesse.
Come da comunicato unitario, abbiamo anche noi stigmatizzato tale comportamento irresponsabile che può avere il solo scopo di rendere più complicata una trattativa già difficile, su un tema delicato come quello dell’ordinamento del personale, che richiederà ulteriori approfondimenti e avanzamenti per trovare giusti e complessi equilibri, al fine di rendere le amministrazioni centrali più riconoscenti nei confronti del personale già in servizio e più attrattive nei confronti dei giovani che vogliono in essa investire il proprio futuro lavorativo.
Sul merito della proposta Aran abbiamo già condiviso il giudizio nel comunicato unitario. In particolare, abbiamo apprezzato lo spirito di realizzare un modello unico per tutto il comparto (va salvaguardato però, a nostro giudizio, sia il maturato giuridico ed economico dei singoli lavoratori sia l’esperienza contrattuale consolidata negli enti). Pur evidenziando una serie di criticità e, quindi, richiedendo ulteriori approfondimenti e disponibilità a valutare ipotesi diverse, in particolare su alcuni aspetti.
Innanzitutto, abbiamo ribadito la necessità di costruire un sistema di valorizzazioni economiche all’interno delle nuove aree che impedisca la discrezionalità delle amministrazioni con meccanismi e procedure poco trasparenti. Abbiamo perciò riaffermato l’idea di un meccanismo di valorizzazione che sappia riconoscere concretamente, oltre la valutazione meritocratica imposta dalla legge, la maggiore esperienza professionale acquisita nel tempo dai lavoratori, soprattutto dopo tanti anni di blocco del turn over e di trasformazione delle attività lavorative.
Abbiamo poi ribadito la necessità di confrontarci sul quadro contrattuale complessivo anziché su singoli aspetti del sistema di classificazione, perché solo avendo esatta conoscenza di tutti i meccanismi di inquadramento (per esempio: l’effettiva esigibilità a regime delle progressioni tra le aree; la disponibilità a riconvertire voci di retribuzione accessoria nel nuovo sistema di classificazione; il rapporto tra contrattazione di comparto e contrattazione integrativa, sia nella determinazione delle risorse da mettere a disposizione delle progressioni economiche sia nella definizione dei criteri e delle procedure dei sistemi di valutazione) e di riconoscimento anche economico (il sistema indennitario; la natura e gli effetti delle voci retributive sul trattamento previdenziale) è possibile capire se il sistema funziona e realizza gli obiettivi che ci siamo dati.
Non è poi indifferente quale norma di prima applicazione, soprattutto dopo le innovazioni legislative della legge 113/2021 (ripristino progressioni tra le aree, riconoscimento dell’anzianità a compensazione della mancanza del titolo di studio richiesto per l’accesso dall’esterno), si definirà per portare tutto il personale dal vecchio al nuovo sistema di classificazione.
Sono questi solo alcuni dei temi che abbiamo evidenziato e su cui abbiamo chiesto di continuare il confronto anche serrato nei prossimi giorni, ottenendo la disponibilità del presidente di Aran in tal senso.
Il prossimo incontro è ora calendarizzato per il prossimo 15 settembre, quando si entrerà nel merito del confronto sulla disciplina del lavoro agile.
Il Segretario nazionale
Florindo Oliverio
Roma, 9 settembre 2021
Al Ministro della Salute
On. Roberto Speranza
Al Presidente della Conferenza delle Regioni e
delle province autonome di Trento e Bolzano
Dott. Massimiliano Fedriga
Alla Presidente di AIOP Dott.ssa Barbara Cittadini
Via Lucrezio Caro, 67
00193 Roma
Al Presidente di ARIS Padre Virginio Bebber
Largo Sanità Militare, 60
00184 Roma
Oggetto: Sollecito incontro apertura trattativa CCNL RSA
Egregi Presidenti, On.le Ministro
Siamo a rappresentare, ancora una volta, la situazione del personale delle RSA in attesa del contratto scaduto con un ritardo ormai intollerabile che diventa un vero e proprio affronto nei confronti di lavoratori e lavoratrici che continuano ogni giorno a prodigarsi in attività indispensabili e delicate.
Piu di un anno fa Aris e Aiop avevano affermato la volontà di procedere in tempi brevi alla chiusura del contratto ma è trascorso un altro anno senza che siano state neanche avviate le trattative, né abbiamo avuto piu riscontro alle richieste di interessamento ed intervento da noi rivolte alle rappresentanze di Governo e delle Regioni. Con questa nota dichiariamo lo stato di agitazione dell’ intero settore e rivolgiamo un ultimo appello alle SS.LL. perché., ciascuno per la parte di propria competenza, mettano in campo tutte le iniziative necessarie a sbloccare la situazione e ad avviare subito il tavolo negoziale.
Distinti saluti.
FP CGIL CISL FP UIL FPL
Serena Sorrentino Maurizio Petriccioli Michelangelo Librandi
IL LAVORO AGILE E I SUOI DETRATTORI
In questi giorni stiamo assistendo all’ennesimo attacco contro il lavoro pubblico portata avanti dal Ministro Brunetta, il quale ha affermato in più sedi – da ultimo anche ieri in Parlamento – di voler ridurre drasticamente le percentuali dello smart-working, proposta motivata dal fatto che il lavoro agile, secondo lui, abbia prodotto “lungaggini ed inefficienze”, invece che una spinta alla digitalizzazione nella Pubblica Amministrazione.
Quali sono le cifre e i dati a sostegno di questa tesi? Non si sa: il Ministro si è “limitato” a dire che “il lavoro agile non ha garantito i servizi pubblici essenziali. Quelli li hanno garantiti i lavoratori della sanità, medici e infermieri, i lavoratori della sicurezza, carabinieri e poliziotti, in progress i lavoratori della scuola. I lavoratori in smart-working non hanno affatto garantito questi servizi”.
Un bel tacer non fu mai scritto…
Il Ministro Brunetta non sa che gli ispettori del lavoro sono stati chiamati per legge a svolgere, in pieno periodo pandemico, verifiche sul rispetto delle misure di sicurezza da parte delle aziende per garantire che l’attività lavorativa si svolgesse nel rispetto della tutela dei lavoratori. Il Ministro Brunetta non sa che molti dipendenti dell’INL sono stati adibiti a svolgere altre mansioni, eseguibili da remoto, come ad esempio lo smaltimento di pratiche arretrate degli uffici legali delle varie ITL. Il Ministro Brunetta non sa che nei mesi scorsi l’INL ha dotato il proprio personale di personal computer per poter lavorare da remoto.
Tutto questo, sia chiaro, è avvenuto grazie alle continue pressioni di parte sindacale, e non per gentile concessione datoriale. Il dubbio che non si voglia far evolvere l’organizzazione del lavoro pubblico traghettandola nella modernità è molto forte, anche perché se non si può più attaccare presunti furbetti del divano, cos’altro resta da fare al reazionario Ministro?
Roma, 9 settembre 2021
Il Coordinatore nazionale FP CGIL INL
Matteo Ariano
La Cgil promuove una campagna a favore della vaccinazione contro il Covid-19 che vedrà lo svolgimento di numerosissime assemblee nei luoghi di lavoro sul valore e sull’utilità dei vaccini e dei Protocolli Covid.
Per la Cgil, come si legge nel materiale predisposto per la campagna, il vaccino è uno strumento che salva se stessi e gli altri; una responsabilità sociale e collettiva e un diritto che deve essere garantito ai cittadini e alle cittadine di tutto il mondo.
Per queste ragioni, per sconfiggere la pandemia è necessaria una legge sull’obbligo vaccinale; la piena applicazione dei protocolli Covid nei luoghi di lavoro e il potenziamento delle misure di tracciamento, gratuità dei tamponi se obbligatori, contenimento e sorveglianza sanitaria.
Leggi anche: Cgil: l’odg approvato dal Comitato Direttivo Cgil Nazionale
Pubblichiamo la nota territoriale della Segreteria Fp Cgil e del Coordinamento Fp Cgil VVF, con la quale vengono chiesti chiarimenti in merito al rientro in servizio del personale dopo una malattia
Pubblichiamo la nota unitaria Fp Cgil VVF, Fns Cisl e Confsal VVF con la quale a seguito della nota del Dipartimento sull’organizzazione del neo settore di specialità Elisoccorritore, si chiede un dedicato incontro
DOGANE E MONOPOLI
INCONTRO DELL’08 SETTEMBRE 2021
In data odierna si è tenuto l’incontro con l’Amministrazione a seguito della nostra richiesta di confronto a fronte dell’informativa sulla rimodulazione di alcune POER.
Al riguardo abbiamo rappresentato la necessità di avere delucidazioni sui criteri che hanno portato alla soppressione e all’istituzione delle POER elencate nell’informativa.
Infatti nei prospetti presentati abbiamo riscontrato la soppressione di alcune posizioni a nostro avviso strategiche (DID Lombardia, Gioia Tauro, Malpensa e Fiumicino) mentre per alcuni Uffici non risulta chiara la rimodulazione delle precedenti POER che di fatto cambiano solo definizione ma non attribuzioni.
In questo quadro abbiamo ribadito la nostra perplessità sulla procedura di selezione recentemente adottata, in quanto potrebbe rivelarsi troppo discrezionale.
L’Agenzia ha precisato che le posizioni soppresse riguardano solo posizioni attualmente non ricoperte e che la soppressione e la nuova individuazione di POER è avvenuta sulla base del parere dei rispettivi Direttori Territoriali.
L’Amministrazione si è comunque impegnata a valutare alcune delle nostre proposte evidenziate durante la discussione e indirizzate ad un miglioramento organizzativo delle attività operative e strategiche. Inoltre a seguito di nostra specifica richiesta, l’Agenzia valuterà l’attivazione al più presto di un tavolo di confronto che, ad ampio raggio anche in prospettiva del prossimo riassetto organizzativo, riveda l’intero impianto della POER, delle PO e degli IdR.
In coda alla riunione, in merito alle procedure del Sistema di Valutazione 2019, abbiamo richiesto di poter effettuare, su richiesta del dipendente, la fase conciliativa di secondo livello (presso il Direttore di Vertice) anche a mezzo di colloquio con l’assistenza di un delegato sindacale.
Sull’argomento il Direttore del Personale ha dato disponibilità a verificare la fattibilità di tale richiesta.
Infine è stato annunciato che è in fase di definizione la pubblicazione della graduatoria dei passaggi dalla Seconda a Terza Area.
Il prossimo incontro è stato programmato entro la fine di questo mese nel quale saranno definite il numero delle posizioni per attivare la Mobilità nazionale volontaria e per iniziare un ampio confronto sulle PO e IDR oltre che riprendere gli argomenti ancora in sospeso .
Roma 08 settembre 2021
FPCGIL CISLFP UILPA
Iervolino De Caro Procopio
BASTA BUGIE SUL LAVORO AGILE
In questi giorni stiamo assistendo all’ennesima vulgata contro il lavoro pubblico portata avanti dal
Ministro Brunetta, il quale ha affermato di voler riportare la Pubblica Amministrazione all’era pre-
Covid riducendo drasticamente le percentuali dello smart-working, proposta motivata dal fatto che
il lavoro agile, secondo lui, abbia prodotto “lungaggini ed inefficienze”, invece che una spinta alla
digitalizzazione nella Pubblica Amministrazione.
Crediamo non sia accettabile l’ennesimo attacco tout court alla categoria del pubblico impiego senza
che questo sia supportato da dati incontrovertibili ma solo infarcito di luoghi comuni e chiacchiere
da bar, come quello per cui “il lavoro agile non ha garantito i servizi pubblici essenziali. Quelli li
hanno garantiti i lavoratori della sanità, medici e infermieri, i lavoratori della sicurezza, carabinieri e
poliziotti, in progress i lavoratori della scuola. I lavoratori in smart-working non hanno affatto garantito
questi servizi”.
Lo stesso Ministro è stato costretto a correggere subito il tiro, dopo l’enorme baggianata sopra riportata,
dovendo ammettere che Amministrazioni come l’INPS hanno pienamente garantito i servizi.
Forse il Ministro non sa o dimentica che il Presidente della Repubblica Mattarella ha pubblicamente
rivolto ai dipendenti dell’INPS un ringraziamento per lo sforzo profuso…
Al riconoscimento a denti stretti del ruolo dell’Istituto, si accompagna un’altra affermazione falsa o
quantomeno non verificata dal signor Ministro: il lavoro agile avrebbe funzionato in INPS solo perché
“l’INPS già lavorava con una organizzazione da remoto”. Qualcuno informi il Ministro che è
stato proprio grazie alle insistenti pressioni e denunce di parte sindacale durante i primi mesi del
lockdown, nonché grazie al Protocollo su salute e sicurezza che l’Istituto ha provveduto a riorganizzarsi
per garantire in tempi rapidi i servizi alla cittadinanza, perché non è con improvvisate forzature
unilaterali che si può migliorare la Pubblica Amministrazione, i suoi servizi e la sua organizzazione,
ma con il costante dialogo sociale.
Roma, 9 settembre 2021
FP CGIL
Antonella Trevisani
Matteo Ariano