Pubblichiamo il comunicato stampa delle Strutture territoriali Fp Cgil e Fp Cgil VVF in merito la mancanza di organici
Primo maggio, festa dei lavoratori ma per i lavoratori e le lavoratrici dei servizi mensa delle caserme dei Vigili del Fuoco di Genova e del Tigullio non c’è proprio nulla per cui far festa. Per molti di loro, infatti, questo primo maggio coincide con il taglio del proprio posto di lavoro. Insieme a loro, poi, protestano anche gli stessi vigili del fuoco che, proprio a causa del nuovo appalto, hanno visto chiudere il servizio mensa in molte sedi distaccate, sostituito dall’erogazione di buoni pasto che, come se non bastasse, inizieranno ad arrivare solo dal mese di giugno. Fino ad allora, i vigili del fuoco di turno dovranno anticipare le spese di tasca propria.
“La nuova gara d’appalto stabilita dall’amministrazione centrale – ci spiega Luca Infantino, coordinatore regionale FP Cgil Vigili del Fuoco – non garantisce la copertura di un diritto contrattuale come il pasto gratuito. Oggi non sono garantiti poi nemmeno i buoni pasto ai colleghi delle sedi distaccate che si troveranno a dover anticipare i costi. Senza contare che questo cambio di appalto ha generato licenziamenti di lavoratori che, fino a ieri sera, erano nelle nostre mense. Di fatto non abbiamo un servizio ma dovremo tornare a cucinare o confezionare i pasti ma non siamo qui per cucinare“.
“E’ stata una macelleria sociale – ci spiega anche Simona Nieddu, segretario regionale di Filcams Cgil – E’ una situazione gravissima. A livello regionale su 43 lavoratori mantengono il posto solo 17 persone con tagli delle ore. Una lavoratrice qui in centrale da 32 ore settimanali di contratto è passata a 10 ore appena. La gara d’appalto è stata fatta solo per tagliare dei costi, snaturando anche il senso del pasto di un vigile del fuoco che deve avere determinate caratteristiche in termini di valori nutrizionali”.
“Una situazione che ormai non ci stupisce più – chiosa Igor Magni, segretario generale della Cgil di Genova – E’ da molti anni che abbiamo problemi sui lavori meno tutelati proprio come quelli degli appalti. Qui poi si unisce anche il non rispetto dei diritti dei vigili del fuoco, che fanno un lavoro essenziale per la comunità. Quello che stupisce è il non rispetto di regole nei cambi d’appalto, volendo sempre risparmiare sulla pelle di questi lavoratori che già vivono nell’incertezza ad ogni cambio d’appalto”.
Ancora una volta le Organizzazioni Sindacali sono costrette a denunciare al Ministro dell’Interno il mancato rispetto delle corrette relazioni sindacali.
Fp Cgil Vvf, Fns Cisl e Confsal Vvf scrivono al ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, per rivendicare corrette relazioni sindacali da parte del Dipartimento dei Vigili del Fuoco, “sordo alle nostre legittime richieste, denotando una gravissima mancanza di rispetto nei confronti dei lavoratori e delle Organizzazioni Sindacali che li rappresentano”.
Le tre categorie, le maggiormente rappresentative nel corpo, denunciano, infatti, “come il Dipartimento non rispetti la funzione e il ruolo dei sindacati, convocando più riunioni a distanza ravvicinata e su temi che necessitano non solo di maggiore approfondimento e condivisione ma soprattutto su questioni di natura contrattuale. È un metodo, quello praticato dall’Amministrazione, totalmente sbagliato, fondato sul ‘prendere o lasciare’, e che risulta essere provocatorio alla vigilia dell’apertura del tavolo per il rinnovo del contratto”.
“Riteniamo inaccettabile il perpetrarsi del clima di tensione artatamente creato dall’Amministrazione in vista della trattativa sul rinnovo contrattuale. Se queste sono le intenzioni si sappia che queste organizzazioni sindacali non retrocederanno di un millimetro e metteranno in campo ogni utile iniziativa, anche di carattere legale, a tutela delle lavoratrici e dei lavoratori del Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco”, concludono Fp Cgil Vvf, Fns Cisl e Confsal Vvf.
“La legge 335/95 ha stabilito – precisa il sindacato -, per coloro che non hanno raggiunto i 18 anni di contribuzione al 31/12/95, il calcolo della pensione con il sistema contributivo. La legge ha quindi previsto una forma pensionistica complementare ad integrazione del sistema pubblico, ma questa possibilità non è stata ancora data al personale del comparto sicurezza/difesa. Siamo stanchi di sentire parole di ringraziamento per il prezioso lavoro svolto dai lavoratori in divisa per poi vedere ignorate le loro richieste. Servono risposte concrete e quella dell’adesione ad un fondo di previdenza complementare è una delle più importanti”.
Per questo, prosegue la Fp Cgil, “al tavolo con la Funzione Pubblica abbiamo ribadito, ancora una volta, la necessità di consentire ai Poliziotti Penitenziari e a tutto il personale del comparto di poter aderire al fondo Perseo Sirio, come è già consentito al resto delle lavoratrici e dei lavoratori del pubblico impiego. Non siamo disposti a tollerare ulteriori rinvii, è proprio il caso di dire: ora o mai più”, conclude.
DISFUNZIONI SIN!
Riceviamo in queste settimane ripetute segnalazioni dal personale impegnato nell’utilizzo dell’applicativo informatico SIN, procedura informatica utilizzata per la lavorazione dei prodotti della gestione pubblica, in ordine al suo cattivo funzionamento che si traduce in un blocco quasi totale del sistema con la continua apertura di tickets per la relativa assistenza.
Tutto ciò si traduce per i colleghi nell’impossibilità, di fatto, di lavorare e quindi di raggiungere gli biettivi assegnati. Infatti, oltre al danno prodotto ai cittadini utenti destinatari delle prestazioni che “girano” con l’applicativo SIN, si aggiunge la beffa di subire gli effetti perversi del suo malfunzionamento sia sul piano della produttività efficace legata alla “quantità” delle prestazioni erogate (incentivazione ordinaria) sia sul piano della qualità (incentivazione speciale) vista la dilatazione dei tempi che tutto ciò
produce.
Alleghiamo, per comodità, una breve nota, elaborata da un gruppo di colleghi del territorio quotidianamente alle prese con i problemi generati dal SIN, un promemoria sullo stato dell’arte con l’indicazione di suggerimenti che potrebbero attenuare in parte gli effetti “perversi” di tale applicativo e chiediamo all’Amministrazione di inserire il punto all’ordine del giorno di una delle prossime riunioni del Tavolo nazionale per capire dalla Tecnostruttura se:
– esista, nel medio termine, un progetto di migrazione del SIN verso una nuova procedura che non ripresenti le problematiche vissute quotidianamente in questi anni dai colleghi;
– si stia provvedendo, in attesa di un’eventuale migrazione verso altri applicativi, con eventuali interventi di manutenzione ordinaria, ad implementare il SIN considerata la contingenza delle lavorazioni della gestione pubblica da cui medio tempore è impossibile prescindere.
Roma, 30 aprile 2021
FP CGIL
Matteo Ariano
Antonella Trevisani
CISL FP
Paolo Scilinguo
UIL PA
Sergio Cervo
CONFSAL/UNSA
Francesco Viola
Pubblichiamo la nota di richiesta delle strutture territoriali Fp Cgil VVF e Uil Pa VVF riguardo i chiarimenti per l’attività formativa del corso NBCR di III° livello
L’Ufficio di Coordinamento delle Attività Sanitarie Legale ha trasmesso la circolare del Ministero della Salute prot. n. 29763 del 23/04/2021 e il relativo aggiornamento riguardo i vaccini disponibili contro SARS CoV2/COVID 19 e l’ aggiornamento sulle informative del consenso.
La Direzione Centrale per le Risorse Umane ha nominato il ruolo dei Vigili del Fuoco dell’88° corso
Pubblichiamo la nota della Direzione Centrale per la Formazione riguardo il giuramento dell’89° corso Allievi Vigili del Fuoco
Pubblichiamo il bando dell’O.N.A. in merito al II° concorso letterario dedicato alla memoria dei Caduti in servizio del C.N.VV.F.