Al Dott. Marcello Minenna
Direttore dell’Agenzia
delle Dogane e dei Monopoli

Al Dott. Rocco Flore
Direttore del Personale
Agenzia delle Dogane e dei Monopoli

Oggetto: Richiesta di incontro su Contratto Integrativo di Agenzia, processi di acquisizione di personale in mobilità e/o comando e mobilità volontaria nazionale del personale.

Le scriventi OO.SS., nel rammentare che, ad oltre un mese dalla sottoscrizione dall’intesa programmatica restano ancora non definiti il Contratto Integrativo d’Agenzia ed i percorsi per l’acquisizione di personale in mobilità e/o comando, con la presente sono a sollecitare la ripresa delle trattative, ritenendo – in particolare per quanto riguarda il CCNI – che istituti non secondari quali le indennità previste per legge, l’indennità di Agenzia e le turnazioni, debbano essere oggetto di approfondimento conclusivo tra le parti, se non altro perché impattano sulla determinazione dell’utilizzo delle risorse del Fondo di cui al CCNL Funzioni Centrali.
Rappresentano altresì la necessità di concludere quanto prima l’intesa sulle procedure di mobilità volontaria nazionale del personale che non vengono attivate oramai da cinque anni.
In attesa di sollecito riscontro porgono distinti saluti

Roma 23 febbraio 2021

FPCGIL                      CISLFP                          UILPA
Iervolino                   De Caro-Fanfani          Procopio

Al Capo Dipartimento per le Risorse Umane, Finanziarie e Strumentali
Dott.ssa Giovanna Boda
dppr.segreteria@istruzione.it

Al Direttore delle Risorse Umane, Finanziarie e Strumentali
Dott. Jacopo GRECO
dgruf@postacert.istruzione.it

Al Dirigente Ufficio I – DGRUF
Dott. Vito Abbadessa
vito.abbadessa@istruzione.it

Al Segretario generale
Dott.ssa Maria Letizia Melina
sg.segreteria@miur.it

Oggetto: Risorse salario accessorio dipendenti MI e MUR.

I lavoratori dei Ministeri Istruzione e Università e Ricerca subiscono da anni una irragionevole e
ingiustificata disparità di trattamento rispetto a lavoratori di altri Ministeri. Ci riferiamo in particolare
agli aspetti retributivi che riguardano il salario accessorio, resi ancor più insopportabili dalla circostanza
che da anni a questi lavoratori viene chiesto di far fronte alla cronica carenza di personale che,
ancora oggi, si attesta sul 50% rispetto agli organici previsti.
Ad esasperare la situazione si aggiungono i ritardi nella corresponsione di quanto dovuto, tanto
che i lavoratori sono tuttora in attesa del pagamento del FRD 2018, con un ritardo di 2 anni rispetto
a quanto potrebbe essere considerato fisiologico.
Riteniamo quindi non più rinviabile un cambio di passo rispetto alla garanzia nei tempi e nelle risorse
del salario accessorio per i suddetti lavoratori. In particolare si chiede:
– di conoscere con la dovuta sollecitudine la tempistica prevista per il completamento delle
procedure che permetteranno l’erogazione ai lavoratori di quanto dovuto a titolo di pagamento
del FRD 2018.
– di prevedere un confronto serrato, a partire dall’incontro previsto per il prossimo 25 febbraio,
per definire in tempi brevi l’accordo sul FRD 2019.
– di procedere contestualmente alla definizione dell’accordo per le progressioni economiche
2021, in modo da giungere all’emanazione del relativo bando in tempi utili ad evitare ritardi
nella predisposizione della graduatoria che, ricordiamo, dovrà essere definita entro il
31/12/2021.
– di prevedere la definizione dell’accordo per il FRD 2020 entro il corrente anno in modo
da ristabilire la corretta tempistica nell’erogazione delle retribuzioni legate al salario accessorio
Inoltre, sempre nell’ottica di una puntuale definizione delle risorse del salario accessorio si chiede:
– di essere messi a conoscenza dell’entità dei risparmi derivanti dalle risorse non utilizzate
nel corso del 2020 per la remunerazione di prestazioni di lavoro straordinario e per i buoni
pasto non erogati nel medesimo esercizio finanziario che, a mente della Legge 30 dicembre
2020, n. 178, comma 870, art. 1 possono finanziare nell’anno successivo, nell’ambito della contrattazione
integrativa relativa al 2021, in deroga al citato articolo 23, comma 2, i trattamenti
economici accessori correlati alla performance e alle condizioni di lavoro, ovvero agli istituti del
welfare integrativo.
–  di conoscere, se disponibile, la previsione sulla quota che sarà destinata ai Ministeri dell’Istruzione
e dell’Università e della Ricerca a fronte di quanto previsto dalla legge 160/2019 che con
l’articolo 1 commi 143 e 144 ha istituito un fondo con una dotazione pari a 80 milioni di euro a
decorrere dal 2021 di cui il 90% (72 milioni) destinato alla graduale armonizzazione delle indennità
di amministrazione del personale dei Ministeri. Per la ripartizione delle risorse del fondo
è prevista l’emanazione di uno o uno o piu’ decreti del Presidente del Consiglio dei ministri,
su proposta del Ministro per a pubblica amministrazione e del Ministro dell’economia e delle finanze.
Si chiede in ogni caso di prevedere un confronto con le OO.SS. sulle modalità di attribuzione
di tali risorse.

 

FP CGIL
Esecutivo Funzioni Centrali
Anna Andreoli

FP CGIL
Coordinatore Ministero  Istruzione
Davide Perrelli

FP CGIL
Coordinatrice Ministero Università e Ricerca
Carmen di Santo

Dott. Alessandro Leopizzi
Direttore Generale del personale e della formazione

Dott. Massimo Parisi
Direttore Generale del personale e delle risorse

Dott. Giuseppe Cacciapuoti
Direttore Generale del personale, delle risorse
e per l’attuazione dei provvedimenti del giudice minorile

Dott. Renato Romano
Direttore Generale degli Archivi Notarili

Le scriventi Organizzazioni Sindacali hanno ricevuto il Piano Organizzativo del Lavoro Agile redatto da codeste amministrazioni centrali in attuazione dell’art. 14 comma 1 L. 124/2015. Ritenuto che in sede di prima applicazione il POLA dovrà essere inserito come sezione del Piano della performance 2021-2023 (a regime costituirà una sezione del Piano della performance che va adottato e pubblicato entro il 31 gennaio di ogni anno e che va aggiornato secondo una logica di scorrimento programmatico) e considerato che lo stesso costituisce un documento di programmazione organizzativa che, secondo il citato art. 14 della legge 124/2015, siccome richiamato anche nelle linee guida diramate dalla Funzione Pubblica, dovrà essere adottato “sentite le organizzazioni sindacali”, CGIL CISL e UIL chiedono la convocazione con urgenza di un apposito incontro in call conference.
Distinti saluti

Roma, 23 febbraio 2021

FP CGIL                    CISL FP            UIL PA
Meloni / Prestini            Marra              Amoroso

Pubblichiamo la nota di risposta della Direzione Centrale per l’Emergenza, il Soccorso Tecnico e l’Antincendio Boschivo, in seguito alla richiesta unitaria Fp Cgil VVF, Fns Cisl e Confsal VVF  sulla nuova struttura per il reparto volo

Pubblichiamo la nota unitaria della Fp Cgil VVF, Fns Cisl e Confsal VVF , in merito la richiesta di idonei locali, da assegnare alle OO.SS. durante i lavori di ristrutturazione degli Uffici del  Ministero tenendo conto anche dell’emergenza sanitaria in atto.

NUOVI DECRETI INCENTIVI ISPETTORI

Nella giornata del 18 febbraio ci sono stati presentati gli schemi dei nuovi decreti destinati a disciplinare gli incentivi per il personale ispettivo, per avviare la discussione sul punto.
Ci è stato anzitutto ribadito, come già anticipatoci in precedenza, che l’intera procedura dovrebbe essere centralizzata presso la DC Risorse Umane, così da garantire in tutti gli uffici una omogenea applicazione dei criteri e il pagamento delle somme nello stesso periodo. Per il 2021 ci dovrebbe essere ancora l’utilizzo di un sistema che prevede invio di prospetti dalle sedi verso la DC Risorse Umane, ma ci è stato garantito che sta continuando l’implementazione di un applicativo che consenta l’inserimento di questi dati una sola volta. Questa procedura dovrebbe essere rilasciata entro gennaio 2022.
Abbiamo comunque fatto presente che, vista la grave carenza di personale nelle Sedi, è fondamentale non aggravarne il carico di lavoro, con continue richieste di dati. Per questo, abbiamo chiesto che questa procedura sia consegnata alle Sedi con la massima urgenza.
Venendo al merito delle bozze presentateci, la prima riguarda la determinazione della quota fissa, ossia una “indennità correlata all’esercizio della funzione di vigilanza”. A tal proposito, abbiamo chiesto di eliminare il riferimento alle assenze equiparate, sia perché appare incongruo rispetto alla qualifica indennitaria riconosciuta a questa quota, sia perché il Sistema di Misurazione e Valutazione della Performance in discussione non prevede più alcun riferimento alle presenze e alle assenze. Gli importi

della quota fissa saranno stabiliti semestralmente dalla DC Risorse Umane, nei mesi di ottobre e marzo, in relazione alle risorse disponibili. Nella bozza presentataci, tali importi sono attualmente fissati nel 60% delle risorse disponibili; di questo 60%, il 50% andrà a finanziare l’adibizione alla funzione ispettiva. Nella logica di implementare e consolidare il sistema indennitario che abbiamo più volte proposto, abbiamo chiesto di aumentare le percentuali destinate a finanziare questa quota.
Con un secondo decreto – della DC Tutela, Sicurezza e Vigilanza del Lavoro – saranno fissati criteri e importi della quota variabile che, nella proposta dell’Amministrazione dovrebbero costituire il 40% del totale. Questo decreto sarà emanato su base annuale entro il mese di marzo. La quota variabile per il 2020, a sua volta viene suddivisa, nella proposta dell’Amministrazione, in due ulteriori parti: per il 40% si prevede una serie di indicatori cui far riferimento. Così, si individuano settori merceologici oggetto di ispezione, tramite i codici ATECO, graduandoli a seconda del rilievo assegnato dall’Amministrazione per quell’anno. Per il 2020, i principali settori premianti, come si era già stabilito in precedenti incontri, sono Edilizia, Agricoltura, Trasporto e Magazzinaggio. La nostra proposta è di non considerare solo i Codici ATECO, perché potrebbe trattarsi di criterio troppo rigido, ma di prevedere anche le fattispecie che comportano concretamente un maggior impegno ispettivo. Un’ulteriore graduazione è data anche dall’organico dell’azienda oggetto di ispezione, riconoscendo un valore più alto in proporzione al numero di addetti.
Il restante 60% di questa quota è destinato a incentivare l’esito delle ispezioni (riconoscendo un punteggio più alto alle irregolari) e il numero di lavoratori oggetto di specifica tutela da parte dell’ispezione, a prescindere dall’organico aziendale.
Si è poi valutata la possibilità – da noi sostenuta – di considerare, nell’ambito delle attività incentivate, non solo le ispezioni in senso stretto, ma anche le verifiche svolte dal personale ispettivo, al fine di far emergere tutte le altre attività che, solo

apparentemente possono essere considerate “minori”. Nello stesso senso, si è convenuto sulla necessità di considerare oggetto di tutela non solo i lavoratori rientranti in un verbale ispettivo, ma anche tutti quelli tutelati da diffide accertative o conciliazioni monocratiche, ad esempio. Si è chiesto anche, in ordine ai macro-fenomeni inquinanti il mondo del lavoro (ad es., appalti illeciti e somministrazione fraudolenta), di centrare il focus “incentivante” sul concetto dell’accertamento, sull’esito sanzionatorio, sul risultato anche civilistico ottenuto per ripristinare la fisiologia dei rapporti di lavoro. Questo andrebbe nella direzione di evidenziare maggiormente il ruolo di “tutela sociale” dell’attività ispettiva, che non si riduce al mero potere sanzionatorio.
Pur esprimendo apprezzamento per l’intenzione di coprire nel modo più ampio possibile il ventaglio di situazioni da incentivare abbiamo, al tempo stesso, espresso perplessità riguardo a un impianto così complesso, che – nonostante le intenzioni dell’Amministrazione – dovrà essere monitorato in una situazione di carenza di organico e priva, al momento, di strumentazione tale da acquisire in modo pressoché automatico i dati richiesti. Per questo, abbiamo chiesto che, prima della liquidazione delle relative somme, si provveda a inviare a ciascun ispettore un prospetto recante il dettaglio dei calcoli, così che si possa fare una verifica preventiva.
Alla luce di queste riflessioni, abbiamo pertanto ribadito la necessità di ampliare la quota fissa almeno al 70% e, all’interno di detta quota, di aumentare quelle relative al riconoscimento della funzione ispettiva dal 50% al 60%.

Roma, 23 febbraio 2021

FP CGIL
Matteo Ariano

CISL FP
Michele Cavo

UIL PA
Bruno Di Cuia

Pubblichiamo la nota della struttura territoriale Fp Cgil VVF, riguardo la mancata liquidazione dell’indennità del personale nautico

Pubblichiamo la nota in riferimento la richiesta di rettifica  della disposizione in merito all’attività di screening con tamponi rapidi, presso le strutture della Direzione Centrale per la Formazione

Al Presidente dell’INPS
Prof. Pasquale Tridico

Al Direttore Generale
Dott.ssa Gabriella Di Michele

Al Direttore Centrale Risorse Umane
Dott.ssa Maria Grazia Sampietro

per il tramite del Dott. Aldo Falzone
Dirigente Area Relazioni Sindacali

Oggetto: Piano strategico nazionale dei vaccini per la prevenzione delle infezioni da SARS-CoV-2.

Lo scorso 2 gennaio, con Decreto del Ministro della Salute è stato adottato il Piano strategico nazionale dei vaccini per la prevenzione delle infezioni da SARS-CoV-2 (d’ora in poi Piano strategico nazionale) a seguito di un percorso istituzionale che ha visto pronunciarsi prima il Parlamento, dopo le comunicazioni rese dal Ministro Speranza il 2 dicembre 2020, attraverso l’approvazione di specifiche risoluzioni e successivamente la Conferenza Permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province Autonome.
Nell’ambito del citato Piano strategico nazionale sono identificate delle categorie da vaccinare in via prioritaria nelle fasi iniziali del programma di somministrazione (operatori sanitari e sociosanitari, residenti e personale dei presidi residenziali per anziani ed anziani over 80 anni per una stima complessiva di circa 6.500.000 di persone) e si stabilisce che “con l’aumento delle dosi di vaccino si inizierà a sottoporre a vaccinazione le altre categorie di popolazioni, fra le quali quelle appartenenti ai servizi essenziali (ricordiamo che l’erogazione di assegni e indennità con funzioni di sostentamento rientrano nei servizi pubblici essenziali) … quali anzitutto gli insegnanti ed il personale scolastico, le forze dell’ordine, il personale delle carceri e dei luoghi di comunità, etc.”. È di tutta evidenza che l’indicazione da parte dell’autorità di Governo delle categorie da vaccinare nella cosiddetta “Fase 2” della somministrazione dei vaccini non sia esaustiva, ma semplicemente esemplificativa e tale da ricomprendere anche personale di pubbliche amministrazioni non riconducibili agli ambiti dell’istruzione, della tutela dell’ordine pubblico o dell’amministrazione penitenziaria come dimostra la chiusura del periodo che si conclude con il termine “eccetera” (etc.).
In tale quadro si chiede al Vertice politico ed amministrativo dell’Istituto di valutare l’opportunità, a nostro avviso un’iniziativa più che fondata, di attivarsi presso le autorità preposte all’attuazione del Piano strategico nazionale e di far inserire il personale dell’INPS nel novero delle categorie di dipendenti pubblici da coinvolgere nella “Fase 2” di somministrazione dei vaccini per la prevenzione delle infezioni da SARS-CoV-2.

Roma, 23 febbraio 2021

FP CGIL
Matteo Ariano Antonella Trevisani

CISL FP
Paolo Scilinguo

UIL PA
Sergio CERVO

CONFSAL/UNSA
Francesco Viola

Al Direttore generale del Personale
e delle Risorse
Dott. Massimo PARISI
Roma

E, p.c. :

Al Capo D.A.P.
pres. Bernardo PETRALIA
Roma

Al Vice Capo D.A.P.
cons.Roberto TARTAGLIA
ROMA

Al Direttore dell’Ufficio Relazioni Sindacali
Dott.ssa Ida DEL GROSSO
Roma

Oggetto: personale di Polizia Penitenziaria. Accertamenti sanitari in tema di idoneit à al
servizio, presso le competenti CC.MM.OO.

RICHIESTA INTERVENTO URGENTE.

Egregio Direttore Generale,
corre l’urgente obbligo, da parte della scrivente Organizzazione Sindacale,
rappresentarle considerevoli e partecipate doglianze che ci pervengono da più territori.
Nella fattispecie, diversi poliziotti penitenziari (in lungo stato di malattia) si trovano in una situazione del tutto delicata e necessaria di opportune valutazioni.
Sembrerebbe, infatti, che gli stessi sono ancora in attesa di essere convocati dagli organismi sanitari di cui sopra, pur tenendo conto delle recenti disposizioni in materia, con compromissione del proprio status giuridico (visto il possibile comporto).
Pertanto, in considerazione della normativa contrattuale e previdenziale vigente in materia, appare indispensabile un Suo ulteriore intervento teso ad armonizzare un maggior numero di invii de qui bus con le varie esigenze interistituzionali, onde esautorare consequenziali alterazioni a danno dei lavoratori.
In conclusione, basti assicurare che, terminato il periodo di convalescenza (riconoscendo le  difficoltà correlate al periodo storico), ci siano dovute definizioni amministrative.

Certo in un Suo apprezzabile interessamento, invio i più cari saluti.

Coordinatore Nazionale  FP CGIL
Polizia Penitenziaria
Stefano BRANCHI

Pubblichiamo la nota della Direzione Centrale per la Formazione in merito la ricognizione per formatori TPSS per l’anno 2021

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