È iniziato il nostro tour per le elezioni RSU 2025, che ci porterà ad incontrare le lavoratrici e i lavoratori di funzioni centrali, funzioni locali e sanità di tutto il Paese.
Ieri a Lamezia e a Venezia con la nostra segretaria generale, Serena Sorrentino, e il segretario nazionale, Florindo Oliverio, abbiamo incontrato e ascoltato centinaia di candidate e candidati alle prossime RSU. Abbiamo parlato di diritti e dignità del lavoro, di contratti e condizioni di lavoro, di cosa significhi essere Sindacato Per Davvero.
Prosegue il nostro tour, da nord a sud, in giro per l’Italia. Oggi saremo a Bari e Palermo. Domani a Brescia, Firenze e Roma.
14, 15 e 16 alle elezioni Rsu vota FP CGIL, aiutaci a dare forza ai tuoi diritti!
Aiutaci a difendere i tuoi diritti!
Alle elezioni Rsu25 VOTA FP CGIL, il Sindacato Per Davvero.
Giusto orario.
Difesa del salario.
Lotta alla precarietà.
Difesa dei servizi pubblici contro le privatizzazioni.
Ascolta le parole di Serena Sorrentino e fai partire la campagna elettorale.
Il 14, 15 e 16 aprile alle RSU vota i candidati e le candidate FP CGIL.
Oggi sono partiti la campagna e il nostro tour in giro per l’Italia per presentare le candidate e i candidati alle RSU.
Ecco i primi 6 appuntamenti, che toccheranno, da nord a sud, Veneto, Lombardia, Liguria, Toscana, Lazio, Puglia, Calabria.
Questo per noi significa fare il Sindacato Per Davvero: incontrare le lavoratrici e i lavoratori, ascoltare le loro esigenze, lottare per i diritti sui posti di lavoro.
14, 15 e 16 alle elezioni RSU vota FP CGIL.
“Il rapporto semestrale sulle retribuzioni e i contratti pubblici presentato oggi dall’Aran non può negare l’evidenza: le retribuzioni dei dipendenti pubblici crescono meno di quelle dei dipendenti privati. Nel periodo preso a riferimento 2014/2024, infatti, gli stipendi dei lavoratori pubblici sono aumentati del 12,2% mentre nel privato del 16,3%, come la stessa ARAN ha dichiarato. Ed è questo il risultato di un’altra differenza tra contratti pubblici e quelli privati: i contratti privati continuano a rinnovarsi nel rispetto del principio secondo cui il contratto di primo livello deve almeno garantire il recupero del maggiore costo della vita mentre, con l’accordo separato per il rinnovo del CCNL delle Funzioni Centrali 2022/2024, questo principio è stato messo in discussione con la complicità di sindacati che si sono piegati alla volontà del governo anziché tutelare fino in fondo gli interessi dei lavoratori, con il risultato di un aumento del 6% a fronte di una inflazione al 16,5”.
Lo dichiara in una nota il Segretario nazionale Fp Cgil, Florindo Oliverio.
“Per questo, aldilà delle mirabolanti cifre esposte come somma di ben tre CCNL dal 2024 fino al 2030 – prosegue – continuiamo a ritenere che la sottoscrizione di un ipotetico contratto per il 2025/2027 sulla base delle risorse stanziate e, come ricordato dall’Aran, utile a riconoscere aumenti degli stipendi dell’1,8% per il 2025 per finire al 5,4 nel 2027, a maggior ragione con la previsione di nuove e ulteriori impennate inflazionistiche facilmente prevedibili per i piani di riarmo che si decide di finanziare per i prossimi anni, sarebbe una nuova e più pesante cambiale in bianco offerta ai sindacati”.
“Per addolcire la pillola si cita poi la parte normativa di un contratto, quello delle Funzioni Centrali, che aumenta l’insindacabile discrezionalità nelle mani delle amministrazioni per quelli che si spacciano come diritti. Come nel caso della settimana corta su quattro giorni che, oltre a essere vanificata dalla mancata riduzione dell’orario di lavoro settimanale, lascia alla assoluta decisione del dirigente sia la scelta dei beneficiari sia quella dell’ulteriore giorno di riposo”, conclude Oliverio.
Più tutele normative per oltre 17mila lavoratrici e lavoratori, aumento economico di 175 euro per il livello medio
Roma, 13 mar – Dopo un intenso percorso di confronto tra le parti sociali e una fase di consultazione sui luoghi di lavoro conclusa con esito positivo, è stato ufficialmente sottoscritto il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) Agidae per il triennio 2023-2025 applicato agli oltre 17mila lavoratrici e lavoratori degli Istituti Socio-Sanitari, Assistenziali ed Educativi Dipendenti dall’Autorità Ecclesiastica. L’accordo, sottoscritto dai sindacati di categoria Fp Cgil, Fisascat Cisl, Uiltucs e dall’Associazione datoriale introduce significativi miglioramenti sul piano economico, normativo e del welfare, rafforzando le tutele per i lavoratori del settore.
Uno degli aspetti più rilevanti dell’intesa riguarda l’incremento retributivo, che prevede un aumento complessivo di 175 euro al livello medio C2, pari a oltre il 10% della retribuzione attuale. Questo incremento verrà erogato in due tranche: la prima, di 100 euro, a partire da febbraio 2025, con il pagamento degli arretrati maturati nella busta paga di marzo, e la seconda, di 75 euro, che sarà corrisposta a ottobre 2025.
Importanti novità riguardano il lavoro part-time e le indennità. La maggiorazione per il lavoro supplementare nei contratti a tempo parziale sale al 15%, mentre il consolidamento dell’orario supplementare dovrà essere garantito almeno per il 70% delle ore lavorate. Migliora anche il trattamento economico per il lavoro notturno: la maggiorazione passa al 20%, con un incremento del 5%, mentre per le ore notturne lavorate nei giorni festivi la percentuale sale al 40% con un incremento del 10%. Viene inoltre aumentata l’indennità per la presenza notturna nelle strutture socioassistenziali educative per minori, che passa da 35 a 45 euro.
Un altro aspetto importante dell’accordo è l’introduzione della previdenza complementare, con la nascita del fondo Previfonder. A partire dal 1° febbraio 2025, i datori di lavoro saranno tenuti a versare per ogni dipendente una quota pari all’1,5% della retribuzione, salvo esplicita rinuncia scritta da parte del dipendente, e i lavoratori potranno versare una quota a proprio carico e il Tfr.
Il rinnovo contrattuale guarda anche alla crescita professionale dei lavoratori, prevedendo nuove opportunità di formazione e progressione di carriera; i dipendenti potranno accedere a corsi di formazione ECM, con il 50% dei costi a carico del datore di lavoro.
In materia di inquadramento professionale, segnatamente all’area socio-assistenziale educativa, per il personale senza titolo specifico impiegato nell’attesa notturna nelle comunità per minori a far 1° marzo 2025 viene inoltre istituita la nuova posizione economica A1. Cambia anche la categoria e la posizione economica per gli autisti.
Grande attenzione è stata riservata anche al tema della maternità, con il diritto al riconoscimento di un’indennità pari al 100% della retribuzione durante il periodo di astensione obbligatoria.
Aggiornato anche l’articolato sul premio di merito e la progressione orizzontale di carriera; la maternità obbligatoria e i permessi sindacali saranno computati in ore di effettiva presenza.
Soddisfazione in casa sindacale. Per Fp Cgil, Fisascat Cisl, Uiltucs “il rinnovo del Contratto nazionale Agidae segna un traguardo significativo per il terzo settore socio-sanitario assistenziale educativo, rafforzando le garanzie economiche e normative per i lavoratori e introducendo strumenti innovativi per il welfare e la formazione professionale”. “Il contratto siglato – concludono le tre sigle – pone le basi per un futuro contrattuale più equo e inclusivo, introducendo elementi ad alta valenza sociale anche volti a stimolare la natalità nel nostro Paese”.
Chi si prende cura delle persone merita di sentirsi al sicuro.
Per Davvero.
Per questo all’interno dell’Osservatorio ministeriale sul fenomeno delle aggressioni al personale sanitario e sociosanitario portiamo da tempo le nostre denunce e le nostre proposte.
Perché è necessario mettere in campo ogni misura possibile per prevenire e contrastare questa piaga.
Questo è ciò che fa un Sindacato Per Davvero.
“Le lavoratrici e i lavoratori della Sanità Privata e delle RSA incroceranno le braccia il prossimo 22 maggio. Dopo il mancato accordo in sede di conciliazione, le associazioni datoriali AIOP e ARIS continuano a condizionare l’avvio delle trattative per il rinnovo contrattuale alla copertura integrale dei costi da parte di Ministero e Regioni. Una posizione inaccettabile, che non tiene conto dei diritti di oltre 200mila professionisti del settore, lasciati senza contratto da 6 e 13 anni”.
Lo dichiarano, in una nota congiunta, i segretari nazionali di FP CGIL, CISL FP e UIL FPL, Barbara Francavilla, Roberto Chierchia e Ciro Chietti, annunciando la mobilitazione nazionale per sbloccare il rinnovo del CCNL Sanità Privata e l’avvio della trattativa per un contratto unico delle RSA.
“Quello delle strutture sanitarie private accreditate è a tutti gli effetti un servizio pubblico, che integra il Servizio Sanitario Nazionale in base all’articolo 32 della Costituzione. Per questo motivo deve essere regolato da criteri chiari e vincolanti: chi riceve accreditamenti e fondi pubblici deve garantire salari e diritti ai lavoratori e dotazioni organiche adeguate e alle stesse condizioni della sanità pubblica, e stiamo chiedendo a tutte le regioni regole chiare sugli accreditamenti che li vincolino. Non permetteremo che il diritto al contratto sia ostaggio di un ricatto economico. AIOP e ARIS stanno scaricando il rischio d’impresa sulle spalle delle lavoratrici e dei lavoratori e, indirettamente, sull’intera collettività. Senza diritti e salari dignitosi, si mette a rischio la qualità delle cure e dell’assistenza”.
“Oltre alle mobilitazioni nei luoghi di lavoro e alle assemblee, chiederemo agli Ispettorati Territoriali del Lavoro di verificare che le strutture accreditate rispettino realmente i contratti collettivi, le condizioni di lavoro e i requisiti professionali del personale. È un passaggio essenziale non solo per tutelare chi lavora, ma anche per garantire la qualità del servizio agli utenti. Non ci fermeremo: la dignità di chi lavora nella sanità privata e nelle RSA va difesa con forza ed è ora di dare un segnale chiaro alle controparti”, concludono Barbara Francavilla, Roberto Chierchia e Ciro Chietti.
Assistiamo al solito teatrino dell’amministrazione
“Lo scorso 10 marzo, senza alcun coinvolgimento delle organizzazioni sindacali, il Dipartimento dei Vigili del Fuoco ha emanato una circolare di mobilità senza regole certe, basate su criteri poco chiari e modificati da poco per rispondere ad esigenze politiche, certamente non indirizzate al benessere del personale”: lo dichiara Mauro Giulianella, Coordinatore nazionale di FP CGIL VVF.
“Sappiamo perfettamente che l’unica soluzione è quella di ritirare la circolare così come sapevamo perfettamente che cambiare i criteri di mobilità come avvenuto lo scorso 19 dicembre 2023 avrebbe solo peggiorato la situazione, tant’è che la FP CGIL VVF, coerentemente, non ha sottoscritto quell’accordo. Per risolvere il problema, il governo ritiri la circolare e convochi chi rappresenta le lavoratrici e i lavoratori, poi intervenga per modificare la norma che prevede il blocco di due anni del personale Vigile del Fuoco presso la Sede di prima assegnazione e applichi l’accordo sottoscritto da tutte le Organizzazioni Sindacali il 19 aprile 2016. Necessario tutelare il personale anziano e riconoscere il diritto al beneficio del riconoscimento di legge speciali”, conclude il coordinatore nazionale.
Da sempre sosteniamo le elezioni delle RSU come scelta democratica, difendiamo i diritti di lavoratrici e lavoratori e il valore del CCNL.
Lottiamo per garantire che la Cura sia un diritto universale, difendiamo lo Stato Sociale dalle privatizzazioni, crediamo nel valore sociale dei servizi pubblici e per questo lottiamo per aumentare i salari e affinché il lavoro pubblico non sia precario e abbia giusti strumenti di valorizzazione professionale.
Oggi più che mai ci battiamo per un piano straordinario di assunzioni, giusto orario di lavoro, salari dignitosi.
Perché siamo il Sindacato Per Davvero.
Il 14, 15 e 16 aprile, alle prossime RSU vota FP CGIL per dare forza ai tuoi diritti.
“Apprendiamo con stupore delle parole di gratitudine espresse dal Governo nei confronti dei vigili del fuoco intervenuti in queste ore per salvare la donna rimasta sotto le macerie del palazzo crollato a Bari. Sarebbe auspicabile ricevere le stesse attenzioni e la stessa cura nelle occasioni in cui il Governo ha la possibilità di ringraziarli concretamente, valorizzandoli per la loro professionalità e rispondendo ai loro bisogni”. Questo il commento di Mauro Giulianella, Coordinatore nazionale Vigili del Fuoco Fp Cgil, Ileana Remini, Segretaria generale Fp Cgil Bari e Bat, Dario Capozzi Orsini, Segretario regionale Fp Cgil Puglia a seguito dei complimenti e ringraziamenti ricevuti dal Governo per il lavoro svolto nelle scorse ore a Bari.
“Non ce ne facciamo nulla di ringraziamenti che arrivano puntuali solo quando si verifica l’ennesima situazione drammatica. Le parole non bastano, servono i fatti. E quando il Governo ha avuto la possibilità di ringraziarli concretamente, ha scelto una strada molto diversa e mortificante. Stiamo parlando – spiegano i sindacalisti – del rinnovo del contratto firmato dalle altre organizzazioni sindacali, in accordo con il Governo, che taglia gli stipendi reali dei vigili del fuoco di oltre 280 € medi, che elimina il limite massimo di 4 turni di pronta disponibilità, che non prevede alcuna tutela legale per chi rimane coinvolto in un procedimento giudiziario, e che non ha avviato la possibilità di accedere alla previdenza complementare e all’Inail per assicurare i vigili del fuoco da infortuni sul lavoro e malattie professionali”.
“Noi, al contrario, i professionisti del soccorso, che hanno scavato tra le macerie per 24 ore consecutive, vogliamo ringraziarli per davvero. Continueremo a lottare per garantire loro di operare nel miglior modo possibile e in sicurezza, e una valorizzazione degna di questo nome, in barba alle sfilate politiche svuotate di senso”, concludono.
Hai a cuore i tuoi diritti sul lavoro?
CANDIDATI per rappresentare te e i tuoi colleghi.
Noi ti accompagneremo passo passo.
E il 14, 15 e 16 aprile alle RSU vota Fp Cgil.
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