Pubblichiamo la nota del Coordinamento Territoriale Fp Cgil VVF in merito all’incontro con l’Amministrazione, sull’emergenza epidemiologica COVID 19 in atto

Pubblichiamo la nota del Coordinamento territoriale Fp Cgil VVF in merito alla gestione degli allievi dell’88° corso al termine del percorso formativo del modulo patenti

Comunicato

A seguito della piega sfavorevole degli eventi, che vanno sempre più complicandosi, nel segno
di una pandemia che tende ad essere di nuovo invasiva, proviamo a fare il punto della situazione,
in merito a casi di coronavirus che hanno a che fare con lavoratori, oppure con utenti/cittadini
che dovessero essersi recati presso gli uffici pubblici.

Innanzitutto bisogna fare riferimento a quanto previsto dalla Circolare del Ministero della Salute n.
5443 del 22.2.2020 che, al punto PULIZIA DI AMBIENTI NON SANITARI, prescrive che negli uffici
pubblici, dove abbiano soggiornato casi confermati di Covid 19, i luoghi e le aree potenzialmente
contaminati da Sars Cov 2, devono essere sottoposti a completa pulizia e debbono essere decontaminati
prima di essere nuovamente utilizzati.

Successivamente, con il Protocollo sottoscritto in data 3 aprile 2020 dalle Organizzazioni Sindacali
e dal Ministro per la Pubblica Amministrazione, al punto 9), si è convenuto “sull’esigenza di procedere,
laddove si verifichi un caso di positività al Covid 19 di un dipendente o di un eventuale cittadino/
utente che ha avuto recente accesso agli spazi di una amministrazione, alla chiusura della stessa
amministrazione per almeno 24 ore ai fini dello svolgimento delle operazioni di pulizia e di sanificazione
dei locali interessati secondo quanto previsto dalla Circolare 5443 del 22 febbraio 2020
del Ministero della Salute, nonché alla loro ventilazione e all’adozione di tutte le misure prescritte in
caso di esposizione al contagio “.

E’ appena il caso di ricordare come, nel caso di specie, ricorrano i presupposti normativi previsti
dall’articolo 19, comma 3, del Decreto Legge n. 9 del 2020, per cui in caso di chiusura delle sedi
per sanificazione, il periodo di assenza dal servizio, a meno che non sia già coperto da diversi istituti
contrattuali, costituisce servizio prestato a tutti gli effetti di legge.
Si ricorda che a mente dello stesso articolo, comma 1, il periodo trascorso in malattia o in quarantena
con sorveglianza attiva o in permanenza domiciliare fiduciaria con sorveglianza attiva, è equiparato
al periodo di ricovero ospedaliero.

Giova sottolineare, ancora, come anche nel Protocollo sottoscritto il 24 luglio 2020 tra OO. SS e
Ministro per la Pubblica Amministrazione – cd Protocollo Quadro “Rientro in sicurezza” -, al punto
7, secondo alinea, viene ribadito che, nel caso di presenza di persona affetta da Covid 19 all’interno
dei locali dell’amministrazione, si procede alla pulizia e alla sanificazione secondo le disposizioni
della Circolare 5443 del 22 febbraio 2020 del Ministero della Salute.

Infine, il Protocollo applicativo sottoscritto al Mit in data 22.4.2020, al punto 11) prevede che, “nel
caso in cui un lavoratore presente in ufficio, sviluppi febbre e sintomi di infezione respiratoria quali
la tosse, lo dovrà dichiarare immediatamente al competente ufficio di appartenenza e si procederà
al suo isolamento in base alle disposizione dell’autorità sanitaria. Successivamente, con le autorità
sanitarie saranno definiti gli eventuali “contatti stretti” della persona presente che sia stata riscontrata
positiva al tampone Covid 19 per applicare le necessarie e opportune misure di quarantena”.

 

La Coordinatrice Fp Cgil Mit                                               p. la Fp Cgil Nazionale
Carmen Sabbatella                                                               Paolo Camardella

Per l’assegnazione dei neo Vigili del Fuoco proponiamo all’Amministrazione un percorso più trasparente che garantisca pari opportunità.

Roma, 23 ottobre 2020
Al D.G.P.R.  D.A.P.
Dott. Massimo PARISI
Roma

E, p.c. Al Direttore dell’Ufficio Relazioni Sindacali
Dott.ssa Ida DEL GROSSO
Roma

Oggetto: Fruizione dei permessi previsti dall’art.33 della legge 5 febbraio 1992 n.104 anche nelle giornate già programmate per il godimento del congedo ordinario

Egregio
a seguito di ricorso giurisdizionale , il TAR Puglia ha avuto modo di esprimersi affermando che non emerge alcuna lesione all’organizzazione del servizio a causa della sostituzione dell assenza dal servizio per ferie /riposo con l assenza per assistenza al disabile.
Il provveditorato Puglia e Basilicata ha già diramato una disposizione con la quale viene garantita al personale in servizi o negli istituti del PRAP la possibilità di fruire dei permessi in oggetto anche nelle giornate già programmate per la fruizione del congedo o del riposo.
Al fine di evitare disparità tra il personale, le chiediamo la possibilità di di rama re tali disposizioni anche agli altri istituti penitenziari del territorio nazionale.
Certi di un celere riscontro, si porgono cordiali saluti.

Il coordinatore nazionale
Fp Cgil Polizia penitenziaria
Stefano BRANCHI

Mobilità del personale Comparto Funzioni Centrali DAP
4° incontro

Si è svolta oggi al DAP il previsto quarto incontro tra l’Amministrazione e le OO.SS., per la definizione di un nuovo accordo sulla mobilità del personale del Comparto Funzioni Centrali.
Preliminarmente CGIL, CISL, UIL hanno puntualizzato le richieste di modifiche già proposte sui primi sette articoli; queste proposte, sono state infine accolte dall’Amministrazione.
Successivamente, si è svolto il confronto sui successivi quattro articoli, quelli che riguardano i criteri ed i diritti da tutelare.
CGIL, CISL, UIL hanno avanzato, quindi, diverse, approfondite ed articolate proposte di modifiche all’articolato proposto volte a rendere il testo quanto più aderente possibile alle esigenze contemporanee dei colleghi e delle loro famiglie.
In questo senso CGIL, CISL, UIL hanno proposto anche la stabilizzazione dei distaccati ed applicati da lungo tempo, così come fatto anche per il Corpo di P.P., così da rispondere ad esigenze che si sono “cronicizzate” da tempo e che, se risolte, consentiranno di poter svolgere gli interpelli in maniera fluida, con la possibilità di ottenere una mobilità reale e concreta.
L’Amministrazione ha espresso l’interesse in questa soluzione, che consente di affrontare con un duplice strumento il complesso tema della mobilità nel suo complesso, ferma ormai da più di un decennio, assicurando la formulazione di una norma di rinvio nel presente accordo e la proposta a breve di una bozza di accordo sulla stabilizzazione, da definire in continuità con i lavori sulla mobilità
La riunione riprenderà prossimamente, con la messa a punto delle modifiche proposte al testo e l’analisi degli ultimi articoli.
Vi terremo aggiornati

Roma, 22/10/2020

 

FPCGIL                        CISLFP                                  UILPA
Turbati                         Marra                                 Amoroso

PROGRESSIONI VERTICALI: SI VADA AVANTI!

A seguito dell’aumento del numero dei contagi in tutto il Paese legittimo era il timore di una sospensione delle selezioni per le progressioni verticali, che si avvieranno dalla giornata di domani.
Questa ipotesi è stata scongiurata e, ove si fosse materializzata, ci avrebbe visto fortemente contrari. Peraltro, già la bozza del DPCM che circolava ieri sui social faceva salve le procedure concorsuali già autorizzate e avviate; ad eliminare ogni incertezza residua, tale disposizione è stata ora del tutto eliminata dal DPCM emanato poche ore fa.
Non vi è, dunque, alcun dubbio: la procedura “s’ha da fare”, sebbene nel pieno rispetto delle norme di sicurezza contemplate nel Protocollo del 3 giugno, garantendo la sanificazione dei locali e delle postazioni ed evitando assembramenti così come ribadito nei giorni scorsi dai Direttori regionali e dai Direttori di coordinamento metropolitano con specifici messaggi Hermes. Su questo, chiediamo all’Amministrazione – cui va il nostro ringraziamento per lo sforzo organizzativo profuso in queste settimane a livello centrale e periferico – impegno e responsabilità.
Non ci resta che augurare buona fortuna alle colleghe e ai colleghi!

Roma, 25 ottobre 2020

FP CGIL
Matteo Ariano Antonella Trevisani

CISL FP
Paolo Scilinguo

CONFSAL/UNSA
Francesco Viola

“L’ennesimo episodio criminale ai danni delle donne e degli uomini della Polizia Locale impegnati a far rispettare la legge”. Così la Fp Cgil in merito a quanto accaduto nella notte a Napoli, esprimendo solidarietà e vicinanza, rivendicando interventi a tutela di questi lavoratori.

La Polizia Locale, osserva la Funzione Pubblica Cgil, “in questa fase di pandemia è stata ed è in prima linea sul territorio per tutelare i cittadini, far rispettare le leggi e le ordinanze emesse da Sindaci e Presidenti di regione impattando, come è avvenuto a Livorno qualche giorno fa e a Napoli questa notte, in reazioni, se non agguati organizzati, che sono veri atti criminali e che possono determinare gravi rischi per gli operatori in servizio. Nel frattempo, questi lavoratori, continuano ad essere gli unici operatori tra le forze di polizia senza alcuna tutela rispetto alle esposizioni ed ai rischi cui vanno incontro”.

La Fp Cgil Nazionale esprime “la propria solidarietà alla Polizia Locale di Napoli, così come a quella di Livorno, e la vicinanza agli operatori fatti oggetto di tali atti criminali e conferma decisamente il proprio impegno a far si che vengano conquistate tutte le tutele assistenziali, infortunistiche e previdenziali a tutt’oggi inesistenti. Allo stesso tempo si fa appello al Governo ed al Parlamento di fornire alle Polizia Locali i mezzi e gli strumenti legislativi che possano garantire e tutelare gli operatori”.

Misure, continua il sindacato, “che possono essere conseguite sia accelerando l’iter della legge di riforma della Polizia Locale ma anche cogliendo l’opportunità del primo decreto utile per inserire e dare soluzione ad alcune priorità come le tutele, l’adeguamento della indennità di vigilanza  al livello di quella per la polizia di stato e prevedere le risorse per assicurare e remunerare i servizi di controllo di pubblica sicurezza e ordine pubblico. Vanno poi approntati interventi immediati in merito alla stabilizzazione dei lavoratori precari, al rifinanziamento dello straordinario per l’emergenza Covid, all’indennità di ordine pubblico, allo sblocco delle risorse per il salario accessorio. Ma bisogna fare presto, le lavoratrici ed i lavoratori delle Polizie Locali non possono più aspettare”, conclude.

Pubblichiamo il comunicato stampa unitario delle Organizzazioni regionale Fp Cgil VVF, Fns Cisl e Uil Pa VVF nel quale invitano le Amministrazioni ad effetuare la corretta sorveglianza sanitaria per il personale del Corpo, visto il riacutizzarsi dell’ emerenza sanitaria COVID 19.

NUOVE MISURE DI CONTRASTO AL COVID

Il 22 ottobre si è tenuto un incontro al fine di integrare il protocollo di sicurezza dello scorso settembre e di discutere un accordo specifico sulle fasce di flessibilità, alla luce dell’evolversi della situazione epidemiologica.

Riguardo al primo punto, nella bozza presentataci si prevede, tra l’altro: un forte ampliamento dello smart-working fino ad arrivare alla possibile istituzione dei presidi, in caso di peggioramento del quadro epidemiologico; riduzione della presenza in sede per i lavoratori conviventi con persone immunodepresse; obbligo di riunioni in videoconferenza. Si stabilisce, inoltre, che tali misure dovranno essere condivise in sede locale con le OO.SS.

Abbiamo evidenziato la necessità di introdurre alcuni correttivi:
– per il lavoro agile, abbiamo chiesto di fissare la percentuale minima, come previsto dal Decreto Dadone, al 50% per ufficio;
– la possibilità di concludere in smart-working la prestazione svolta in presenza per tutti: personale ispettivo e non ispettivo;
– per i conviventi con persone immunodepresse abbiamo chiesto che sia previsto un rientro non più di un giorno a settimana;
– la regolamentazione dei rientri in ufficio del personale ispettivo, al fine di evitarne la compresenza.

Tutte queste proposte sono state accolte.
Nel protocollo l’Amministrazione si impegna, inoltre, a completare in tempi rapidi la fornitura di pc portatili anche al personale amministrativo e a trovare misure e soluzioni idonee per consentire l’erogazione del buono pasto al personale.

Abbiamo anche segnalato che parrebbe l’INL non sia compreso nell’elenco delle Amministrazioni cui le ASL possono fornire tamponi, test, etc. È necessario, quindi, fare una verifica in tal senso e, nel caso, attivarsi perché l’INL vi rientri. Su questo, l’Amministrazione ha detto che si attiverà presso il Ministero della Salute o le Regioni, per far inserire l’INL in questi elenchi.

Rispetto al secondo punto, la bozza di accordo presentata prevede ulteriori fasce temporali di flessibilità, rispetto a quelle già indicate nel CCNI 2019. In particolare, saranno aumentate le fasce di flessibilità posticipando l’orario di entrata fino ad un massimo di 180 minuti rispetto all’inizio dell’orario di servizio e anticipando l’orario di uscita fino ad un massimo di 120 minuti rispetto al termine dell’orario di lavoro d’obbligo giornaliero. Visto che la bozza prevedeva tale flessibilità solo per gli uffici più grandi, abbiamo chiesto di togliere questo riferimento, considerato che la materia è oggetto di contrattazione integrativa e che in questo modo si pone un limite alla contrattazione di sede. La nostra richiesta è stata accolta.

L’applicazione dell’accordo sarà rimandata alla contrattazione integrativa di sede territoriale.
In allegato vi trasmettiamo il testo definitivo dell’integrazione al protocollo sulla sicurezza e quello dell’accordo sulle fasce di flessibilità.
Considerata la gravissima carenza di personale, abbiamo chiesto di procedere, intanto, alla stabilizzazione del personale comandato. Su questo, l’Amministrazione si è detta disponibile e ha chiarito che si attiverà in tale direzione.

Al termine dell’incontro, abbiamo chiesto di convocare a breve un apposito incontro per avere aggiornamenti sull’iter delle progressioni orizzontali, sullo svolgimento in sicurezza delle selezioni per le PO e per le progressioni verticali e per verificare la possibilità di rimodulare le attività di vigilanza e dei rapporti con l’utenza, senza abdicare ai compiti istituzionali e alla propria mission, ma nel pieno rispetto della salute dei lavoratori.

Roma, 23 ottobre 2020

FP CGIL
Matteo Ariano

CISL FP
Michele Cavo

UIL PA
Bruno Di Cuia

‘Rapporto Ca’ Foscari segnala profonda crisi enti’

“Il sistema delle autonomie soffre già da molti anni di una crisi finanziaria che rischia di compromettere gravemente la garanzia di servizi essenziali. Servono interventi urgenti, a partire dall’assunzione di personale”. Così la Fp Cgil commenta quanto emerge dal Rapporto Ca’ Foscari sui Comuni presentato oggi e che, per il sindacato, “offre uno spaccato drammatico di ciò che denunciamo da tempo”.

Per la Funzione Pubblica Cgil, “se non si interviene subito, molti Enti saranno costretti a chiudere i servizi. Alle condizioni finanziarie drammatiche in cui versano tanti Enti si aggiunge purtroppo una dato drammatico che riguarda la carenza di personale. Negli ultimi dieci anni, infatti, si sono persi centomila lavoratori per effetto dei diversi blocchi delle assunzioni e tardano a mettersi in moto le procedure di selezione anche a causa della crisi sanitaria che stiamo attraversando”.

Per queste ragioni, prosegue, “riteniamo urgente rimuovere con il primo provvedimento utile tutti i vincoli sulle assunzioni che oggi gravano sul sistema e che rischiano di ridurre le capacità assunzionali a causa delle minori entrate che, inevitabilmente, si riscontreranno nel corso del 2020. Servono risorse e personale per rendere efficaci le tante competenze demandate agli enti locali”, conclude la Fp Cgil.

Pubblichiamo la nota n.0375802.U del 23.10.2020 di cui all’oggetto.

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