NUOVE PIANTE ORGANICHE
I RISULTATI DELLA RIUNIONE DI OGGI

Si è svolto in data odierna il previsto incontro in tema di nuove piante organiche dell’amministrazione per la giustizia minorile e di comunità. Alla riunione hanno partecipato per la parte pubblica il Direttore Generale del personale delle risorse e per l’attuazione dei provvedimenti del giudice minorile Starita ed il Direttore Generale dell’Esecuzione Penale Esterna Castellano.
Il DG Starita, dopo i saluti, ha illustrato la proposta dell’amministrazione già oggetto di informazione preventiva in favore delle oo ss. Lo stesso in particolare ha precisato che: è stato incrementato l’organico degli uffici del dipartimento, anche in vista della istituzione di una sezione concorsi, al fine di migliorare la funzionalità dell’intera macchina amministrativa del dipartimento; le modifiche alle piante organiche hanno riguardato essenzialmente le strutture minorili, rimaste ferme per circa vent’anni, mentre le piante organiche degli uffici dell’esecuzione penale esterna sono rimaste sostanzialmente quelle definite nel 2017 secondo il parametri ed i coefficienti all’epoca illustrati; le modifiche hanno tenuto conto dell’aumento del carico di lavoro negli uffici minorili del centro nord; si è proceduto a ridurre l’organico dei funzionari di area pedagogica negli UDEPE. Alla fine del suo intervento il DG Starita ha auspicato una revisione triennale delle piante organiche, ha informato dell’inoltro al Gabinetto del Ministro del nuovo piano assunzionale ed ha preannunciato l’assunzione entro fine anno di 144 assistenti sociali.
CGIL CISL e UIL nel loro intervento hanno espresso forti perplessità in merito alla proposta dell’amministrazione, poiché le carenze di organico di tutte le sedi del Dipartimento non possono essere superate se non aumentando la dotazione organica complessiva di tutti i profili professionali, adeguandoli ai reali carichi di lavoro. In particolare è stato rappresentato: il sottodimensionamento dell’organico delle figure contabili degli UDEPE; il sottodimensionamento dell’organico dei funzionari di servizi sociali, degli operatori amministrativi degli UIEPE e di tutti gli Uffici dell’Esecuzione penale esterna; il ridimensionamento delle dotazioni degli II.PP.MM. dirigenziali; il sottodimensionamento dell’organico dell’area trattamentale di alcuni CPA/CDP; il sottodimensionamento dell’organico dei funzionari di servizio sociale e delle figure amministrative in taluni USSM.
Più in generale CGIL CISL e UIL hanno lamentato la carenza dei dati forniti alle oo ss ed in particolare il mancato invio dei dati relativi al personale attualmente in servizio (quelli generali ossia relativi a ciascuna area ed a ciascuna figura professionale, e quelli particolari ossia relativi alla distribuzione dei lavoratori nei singoli uffici) ed ai carichi di lavoro. CGIL CISL e UIL hanno poi posto il problema dei lavoratori della polizia penitenziaria che, dichiarati inidonei alle attività di istituto, sono stati inquadrati ex artt. 75 D.L.vo 443/92 nei ruoli del personale delle Funzioni Centrali. Infatti l’immissione nei ruoli di questi lavoratori ha determinato la saturazione dei posti nell’area seconda e addirittura posizioni soprannumerarie sì bloccando i concorsi per le figure
professionali di assistenti amministrativo e di operatore. Inoltre CGIL CISL e UIL hanno chiesto di dare corso alle tante istanze di flessibilità (cambio di profilo) avanzate dai lavoratori nel corso degli anni. Su quest’ultimo punto il DG Starita ha garantito che, dopo la definizione delle piante organiche, si procederà a dare attuazione all’istituto della flessibilità mediante l’accoglimento delle istanze di cui innanzi. Infine CGIL CISL e UIL hanno chiesto la trasmissione di tutti i dati sul personale in servizio, sui carichi di lavoro ed i criteri utilizzati per l’elaborazione della riformulazione della pianta organica ed hanno denunciato con forza il grave sottodimensionamento degli organici dell’intera amministrazione. Per tale motivo hanno ribadito che la risposta al forte disagio vissuto dai lavoratori, non è da ricercare in ambito amministrativo, ossia tagliando su un profilo professionale per aumentarne un altro, ma in ambito politico, al fine di incrementare le dotazioni organiche di tutto il dipartimento e valorizzare concretamente le diverse professionalità.
Al termine della riunione la delegazione di parte pubblica si è dichiarata disponibile ad affrontare le criticità segnalate fornendo, all’uopo, tutte le informazioni richieste dalle oo ss. (comprese quelle relative ai prossimi pensionamenti). Per tale motivo i lavori sono stati aggiornati ad una prossima riunione che si terrà il prossimo 14 ottobre.

Roma, 5 ottobre 2020

FP CGIL                 CISL FP                         UIL PA
Macigno/Fuselli              Marra                           Amoroso

’23 mila aspiranti medici in difficolà, Mur risolva problema’

“Sbloccare le graduatorie del concorso per le scuole di specializzazione in medicina”. A chiederlo è il segretario nazionale della Fp Cgil Medici e Dirigenti Ssn, Andrea Filippi, spiegando che: “Abbiamo appreso con sconcerto, ma soprattutto con preoccupazione, la notizia pubblicata sul sito del Ministero dell’università e della ricerca (Mur) relativa al blocco della graduatoria dei 23 mila medici aspiranti specializzandi che attendevano per oggi la tanto attesa pubblicazione per l’accesso alle scuole”.

“A causa dei numerosi ricorsi arrivati, infatti, – prosegue il dirigente sindacale – il Mur ha ritenuto necessario bloccare la pubblicazione per un principio di autotutela, mettendo in grave difficoltà 23 mila famiglia che dovranno attendere non si sa per quanto prima di conoscere i risultati per i quali hanno lavorato e studiato per mesi”.

In questo modo, continua Filippi, “si bloccano i medici e si paralizzano le scuole. Per noi è inaccettabile: il Miur ha il dovere di pubblicare le graduatorie formulate secondo le regole stabilite dal bando. Prima di tutto va tutelato lo stato di diritto, poi se i ricorsi daranno ragione ai ricorrenti, si dovrà riparare allargando i posti che peraltro sono comunque necessari, come dimostrano le gravi carenze di medici specialisti. Un problema che il Miur deve risolvere non può ricadere su 23 mila professionisti”, conclude.

Roma, 2 ottobre 2020

Alla c.a.

Direttore Generale Organizzazione
Dott.ssa Marina Giuseppone

Dirigente Servizio I
Dott. Antonio Francesco Artuso

Dirigente Servizio II
Dotto.ssa Sara Conversano

Dirigente Servizio III
Dott. Roberto Bernardi

E, p.c.

Al Capo di Gabinetto del MiBACT
Prof. Lorenzo Casini

Al Segretario Generale
Dott. Salvatore Nastasi

Al Consigliere del Ministro
Prof. Giampaolo D’Andrea

Egregi Dirigenti,
leggiamo con profondo stupore la comunicazione comparsa sulla Home di accesso ad
EuropaWeb e di una identica inviata agli istituti con la quale viene tolta dalla disponibilità
del sistema la pausa breve di cui alla Circolare 146/2015 a firma dell’allora Direttore
Generale Gregorio Angelini. Rimaniamo sconcertati ancor di più dalla precisazione con cui
si suggerisce al lavoratore di chiedere spiegazioni al Servizio III della DG-OR.
Nel merito riteniamo in prima battuta irricevibile che una “mera” comunicazione di un
Ufficio di Supporto tecnico possa cancellare di punto in bianco, tra l’altro con retroattività,
quanto disposto con circolare da un Direttore Generale. Siamo alla follia amministrativa!
Per di più la Circolare 146/2015 interpreta una precisa disposizione contrattuale,
riproposta in termini quasi identici dall’art. 23 comma 3 del CCNL Funzioni Centrali, oltre
che esplicitamente riferita all’art. 8 del D. Lgs. 66/2003. E in ogni modo il luogo deputato
alla disquisizione di questi temi, come ribadisce il contratto stesso è il tavolo sindacale
nazionale, non le “secrete” stanze di un supporto tecnico o di un Servizio, I o III che sia.
Decisione tanto più inaccettabile perché attuata nel contesto di emergenza Covid, dove la
flessibilità d’orario, più volte richiamata nelle Direttive e Circolari della Funzione Pubblica,
fa esplicito riferimento alle tipologie di tutela sociale maggiormente interessate dalla
fruizione della pausa nelle modalità previste dalla Circolare di codesta Amministrazione,
ad esempio genitori con figli minori di 14 anni.
Se questo è il metodo di lavoro che questa Direzione Generale vuole intrattenere con le Organizzazioni sindacali e nei confronti dei lavoratori, vuol dire che non sono state ben comprese le richieste formulate alla parte politica la scorsa settimana e questo metodo non può che portare ad uno stato di agitazione del personale del MIBACT.
Chiediamo pertanto con urgenza che venga annullata la comunicazione in questione e venga convocato un tavolo di confronto urgente.
Nel frattempo invitiamo tutti i lavoratori del MiBACT, tutti, ad inviare dalla propria posta elettronica una comunicazione all’indirizzo dg–or.servizio3@beniculturali.it con cui si chiedono spiegazioni sulla modifica all’applicativo sulla pausa ridotta.

Cordiali saluti.

FP CGIL       CISL FP                 UIL PA               FLP           CONFSAL
Meloni       Nolè – Di Stefano      Trastulli        Satolli         UNSA Urbino

CCNL Presidenza del Consiglio dei Ministri: eppur si muove?

Dopo l’incontro del 24 settembre scorso, in cui si sono esaurite le parti del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro nella definizione delle proposte inziali di Aran e nel primo giro di osservazione delle organizzazioni sindacali, ci si è riuniti nuovamente oggi per il prosieguo della trattativa con una nuova proposta di testo da parte dell’Agenzia e alcune prime indicazioni di recepimento o meno delle proposte avanzate nel corso di questi mesi.

Un nuovo incontro dovrebbe tenersi il prossimo lunedì 12 ottobre e, per quella data, ci aspettiamo da parte di Aran un passo avanti più deciso e convinto verso le proposte sindacali, avendo chiarito oggi che non è più tempo di giocare al rilancio sulle questioni economiche, perché fuori tempo massimo per la ricerca di nuove e ulteriori risorse da mettere a disposizione del CCNL della Presidenza del Consiglio.

Le risorse complessivamente disponibili sono utili a riconoscere arretrati medi per il periodo 1.1.2016 – 31.12.2020 pari a 5.577, 87 euro, in ragione di incrementi contrattuali medi mensili a regime (per 13 mensilità) di 125 euro. Oltre questa cifra non è più possibile andare e lo sappiamo. Ma continuiamo a ritenere che la totalità di queste risorse, anche per il fatto che questo rinnovo contrattuale arriva dopo ben due anni dalla sua scadenza naturale (31.12.2018), debbano essere distribuite a incremento delle retribuzioni tabellari e non, come proposto da Aran, lasciando ad esse solo 73 euro per invece incrementare di 19 euro l’Indennità di Presidenza e di 33 euro il Fondo per la contrattazione integrativa, entrambe quote di salario “accessorio”.

La nostra richiesta, oltre a far gravare meno sulle spalle delle lavoratrici e dei lavoratori i ritardi della politica e dell’amministrazione (stiamo ancora discutendo oggi di un contratto che fu sbloccato nel novembre 2016!), tornerebbe utile a permettere alcune risposte che non possono attendere oltre.

Abbiamo chiesto, infatti, di dare finalmente risposta a chi da oltre dieci anni non ha incrementato le proprie retribuzioni perché bloccato da un sistema di classificazione ormai vetusto. Proponendo il riconoscimento, nelle more della definizione del nuovo sistema (rinviato al prossimo ccnl), di una indennità specifica di funzione per i cosiddetti “apicali” di area.

Così come insistiamo nel rivendicare la soluzione di alcune problematiche legate a oggettive condizioni di specificità organizzative che non trovano le necessarie tutele e compensazioni economiche in base all’attuale impianto normativo. È il caso delle attività di allertamento, monitoraggio e coordinamento del sistema di protezione civile, per le quali chiediamo di istituire la pronta disponibilità (l’istituto della reperibilità non riesce a comprenderne le peculiarità), con il riconoscimento di un trattamento anche economico dedicato.

Queste proposte vanno ulteriormente ad arricchire quelle che, come Funzione Pubblica CGIL, abbiamo voluto dare dall’inizio della trattativa (si leggano in proposito le comunicazioni di oltre un anno di confronto), per dare finalmente un contratto degno di questo nome alla generalità delle lavoratrici e dei lavoratori della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Continueremo a fare la nostra parte senza tirarci indietro dalle nostre responsabilità di rappresentanza. All’Aran chiediamo di fare altrettanto, per ben onorare la sua funzione.

Roma, 5 ottobre 2020

Il Segretario nazionale

Florindo Oliverio

Vorremmo raccogliere le esperienze del personale della polizia penitenziaria, per conoscere a fondo la realtà degli istituti penitenziari italiani, con le sue complessità, le cose che non funzionano e che è necessario migliorare.

Perché? Perché stiamo sostenendo una battaglia per i diritti della polizia penitenziaria all’interno del carcere, affinché si possano trascorrere le ore lavorative con dignità. STARE BENE “DENTRO” è il nome della nostra campagna. Le vostre risposte ci aiuteranno a raccogliere dati e testimonianze sulla realtà degli istituti penitenziari. Testimonianze che porteremo alla politica affinché si impegni una volta per tutte a migliorare le condizioni degli istituti penitenziari italiani.

Sostieni anche tu questa campagna per la dignità della polizia penitenziaria. Rispondi alle domande del questionario e condividilo con i tuoi colleghi e le tue colleghe.

GRAZIE PER IL TUO CONTRIBUTO!

Scopri le nostre rivendicazioni

La FP CGIL non sottoscrive l’ipotesi di accordo sulle progressioni economiche.

Si è svolta nella giornata di venerdì 2 ottobre la prevista riunione per la sottoscrizione dei criteri per le progressioni economiche decorrenza 01.01.2020. La scrivente O.S., coerentemente a quanto precedentemente espresso nelle progressioni 2017 e 2018, non ha firmato l’accordo.

In dettaglio, pur condividendo un maggior impegno finanziario per soddisfare quanto più possibile il maggior numero dei lavoratori coinvolti, la scrivente O.S ha segnalato al tavolo sindacale l’esiguità del fondo ed ha chiesto verifiche tecnico contabili affinché si possa procedere a precisi raffronti con le altre amministrazioni. Inoltre, abbiamo chiesto di avviare le procedure per i concorsi riservati tra le aree sia dalla prima alla seconda che dalla seconda alla terza. Per quanto attiene all’ipotesi di accordo essa ripresenta gli stessi criteri e lo stesso identico impianto degli anni precedenti:

  1. esperienza professionale a causa del meccanismo previsto, che fissa a 18 punti il massimo punteggio valutabile, il periodo di servizio superiore a circa 33 anni risulta “non utile” e pertanto azzerato, provocando un danno ingiusto;

  2. appare inaccettabile inserire tra i criteri valutabili gli incarichi di posizione organizzativa, già retribuiti con il fondo, e non previsti assolutamente dalle norme contrattuali in materia;

  3. La definizione di incarichi, estremamente generica, non consente di appurare se davvero esistono o siano individuabili disposizioni normative o contrattuali alle quali ricondurre la fattispecie di incarico, così da fornire almeno una garanzia di certezza e trasparenza. Viceversa, ancora una volta si è aperta la strada alla più ampia, incontrollata e soprattutto incontrollabile discrezionalità da parte dell’Amministrazione nell’attribuire punteggi anche ad attività del tutto improbabili ai fini delle progressioni.

  4. Infine, non è stato previsto nessun meccanismo, nonostante che le nostre proposte in merito fossero tutte legittime e conforme alle normative di riferimento, che favorisse i lavoratori che sono stati esclusi dalle ultime riqualificazioni.

Per tutti questi motivi abbiamo ribadito il nostro NO!!!

Per la Delegazione trattante CGIL FP

Il coordinatore nazionale Vincenzo Malatesta

Pubblichiamo la nota di sollecito della strutura territoriale Fp Cgil VVF in merito alla sorveglianza sanitaria per il personale

Pubblichiamo i Decreti a firma del Capo Dipartimento in merito all’individuazione dei titoli professionali per marittimi e sommozzatori, così come previsto dal D.Lgs. 217 del 03 ottobre 2005 art 50 e 52

La Segreteria della FP CGIL della Calabria ha comunicato che si è proceduto alla delibera del nuovo coordinatore di Crotone  VVF.

Si tratta di Francesco Lavigna a nome del Coordinamento nazionale, le più sincere congratulazioni  per l’assunzione dell’incarico di responsabile provinciale e ed il sincero augurio di buon lavoro ricco di risultati e soddisfazioni.

Roma, 1 ottobre 2020

Si è chiuso da pochi minuti l’incontro da noi richiesto sui bandi per i passaggi di area. Abbiamo rappresenta-to all’Amministrazione una serie di criticità in parte già fatte rilevare nei precedenti incontri. Prima di tutto, pur comprendendo i vincoli dell’attuale ordinamento professionale che prevede titoli di accesso ben distin-ti, abbiamo chiesto all’Amministrazione di valutare l’ampliamento a lauree attinenti ai profili, quali per esempio quelle in matematica per il profilo di funzionario statistico, quelle in psicologia per funzionario del-la comunicazione, quelle in farmacia per il profilo di funzionario geologo. Per quanto attiene il sostenimen-to delle prove, abbiamo chiesto un bilanciamento tra le materie previste, in particolare per concorso per il profilo di funzionario ingegnere-architetto. L’amministrazione si è riservata di valutare la proposta preci-sando che le due domande scritte saranno di carattere teorico e che, invece, la terza prova teorico-pratica avrà attinenza con le specifiche attività lavorative svolte dal candidato. Le prove si terranno in presenza nel mese di gennaio; per quanto ci riguarda abbiamo ribadito l’opportunità, anche alla luce della ripresa del fenomeno Covid, dell’effettuazione delle stesse a distanza. L’amministrazione si è riservata di decidere.
Da ultimo abbiamo ribadito la necessità di escludere la valutazione relativa all’anno 2019 considerato che, sulla base dell’interpretazione autentica del 19/2/2020, la stessa non ha valore giuridico. Questo per noi è un punto dirimente posto la vicenda assolutamente deplorevole che ha portato alla revoca del sistema di valutazione adottato per l’anno 2019.
In coda alla riunione, si è ribadito che il pagamento delle PEO 2019 avverrà per tutti con decorrenza 1 gen-naio 2019.
Sullo Smart Working l’amministrazione ci ha comunicato che il richiesto parere alla Funzione Pubblica sa-rebbe in arrivo. Sul punto la posizione della nostra organizzazione è chiara: così come abbiamo fatto ad aprile con la sottoscrizione del protocollo anti contagio Covid 19, lo stesso sarebbe utile avvenisse con il protocollo del 24 luglio “Rientro in sicurezza”.
Da ultimo abbiamo chiesto conto di una nota del 24/9/2020 a firma del Direttore Generale del Personale in cui si fa riferimento ad un “imminente trasferimento delle Direzioni Generali presso la sede di Via dell’Arte”. Per quanto ci riguarda, non esiste alcun imminente trasferimento posto che della questione non se n’è mai parlato negli ultimi due anni non essendosi mai attivata alcuna informativa sindacale in merito. In ogni caso, sin d’ora possiamo affermare, con nettezza, che saremo in prima linea per non consentire al-cuno spostamento di personale in nome di miopi razionalizzazioni.

La Coordinatrice Fp Cgil Mit                                 p. la Fp Cgil Nazionale
Carmen Sabbatella                                               Paolo Camardella

Pubblichiamo la nota inviata al Sottosegretario On. Carlo Sibilia, dalle Organizzazioni Sindacali regionali Fp Cgil VV, Fns Cisl e Uil Pa VVF. Nella nota è rappresentata la problematica situazione logistica/igienico sanitaria della sede di Pantelleria ed invitano il Sottosegretario ad avere un un rapporto colloquiale con le stesse

Pubblichiamo il protocollo sicurezza da Covid 19 integrativo, sottoscritto ieri.

Possiamo affermare che rispetto  alla prima bozza, dopo forte pressioni sindacali siamo riusciti ad inserire alcune importanti modifiche al testo finale, anche se avremmo voluto maggiore apertura da parte dell’amministrazione.

A seguito del mancato accoglimento di alcuni temi, quali la tutela dei diritti ed il rispetto del CCNL vigente, che come FP CGIL abbiamo proposto al tavolo, abbiamo presentato una nota a verbale, e ci ripromettiamo di rpresentarli  quali elementi rivendicativi nelle prossime fasi del confronto che si riaprirà a breve sulla definizione di un regolamento sullo smart working a regime.

Ora la parola passa alla contrattazione decentrata di posto di lavoro che dovrà definire i protocolli applicativi.

FP Cgil Ministero Interno

 Adelaide Benvenuto
« Pagina precedentePagina successiva »
X
Questo sito usa i cookie per offrirti la migliore esperienza possibile. Procedendo con la navigazione sul sito o scrollando la pagina, accetti implicitamente l'utilizzo dei cookie sul tuo dispositivo. Informativa sull'utilizzo dei cookie Accetto