FASE 2 E VERIFICHE COVID

Nella giornata del 4 maggio è proseguita l’interlocuzione con l’Amministrazione per fornire chiarimenti in merito alle verifiche “COVID” ed alla parziale ripresa dell’attività degli uffici nella cd Fase 2.
In primo luogo è stato ribadito che queste specifiche verifiche riguarderanno esclusivamente il rispetto delle norme di sicurezza, previste nei protocolli sottoscritti dalle parti sociali e governo e che per l’espletamento dell’attività saranno previsti idonei DPI.
L’amministrazione ci ha poi anticipato i contenuti della nota uscita in tarda serata in merito alle tematiche oggetto dell’incontro e sulle quali abbiamo sollevato diverse osservazioni. Quanto alle specifiche attività da svolgere in supporto alle Prefetture è stato chiarito che le verifiche avranno un ambito limitato, considerando che – al di fuori dell’edilizia – INL non ha competenze in materia di salute e sicurezza e che verrà privilegiata la composizione di nuclei integrati con forze di polizia ed ASL.
Nel caso si rilevino inadempienze, il personale ispettivo riferirà al Prefetto a cui è demandato il compito di assumere l’eventuale provvedimento finale. Nell’edilizia, invece, si svolgerà la consueta attività di vigilanza, nel cui ambito si effettueranno anche le verifiche “Covid”. Le nuove disposizioni chiariscono inoltre che prima dell’attività di verifica, sarà anche possibile svolgere attività di informazione e predisposizione di materiale divulgativo per le imprese, secondo quanto già previsto dall’art. 8 del D.lgs. 124/2004.
Consapevoli che il quadro normativo e amministrativo finora delineatosi, non sempre ha indicato chiaramente limiti e competenze di chi è chiamato a svolgere queste attività di verifica, necessiti di norme di riferimento che stabiliscano ambito e competenze entro cui ci si dovrà muovere. Per questo, oltre a ribadire l’importanza di un’interlocuzione organica con il Ministero dell’Interno, abbiamo altresì evidenziato la necessità di un intervento sul legislatore perché ponga rimedio alla confusione determinatasi, anche per evitare che in tutto ciò si possano creare interferenze con l’autonomia organizzativa dell’INL.
Accanto alle verifiche Covid, abbiamo anche chiesto – ricevendo rassicurazioni in tal senso – di predisporsi per la vigilanza in agricoltura e sugli ammortizzatori sociali, e altri settori meritevoli di particolare attenzione.
Siamo stati informati che l’Amministrazione ha ottenuto la presentazione di due emendamenti a provvedimenti di prossima approvazione ed emanazione, attualmente in discussione in Parlamento, che prevedono l’assunzione di funzionari in favore di INL, e la possibilità di dotarsi di autovetture a noleggio.
Sul primo punto, abbiamo chiesto che le assunzioni riguardino sia funzionari ispettivi e sia amministrativi e che si possano adottare procedure semplificate in modo da consentire una rapida immissione in servizio. Considerata la grave carenza di personale – che da tempo denunciamo – è di fondamentale importanza mettere l’INL nelle condizioni di svolgere appieno il suo ruolo in questa delicata fase, anche alla luce delle nuove incombenze che sarà chiamato ad assolvere. Per questo, tutte le iniziative in tal senso ci appaiono importanti e chiediamo alla Ministra del Lavoro di sostenerle con forza. Sul secondo punto, invece, abbiamo chiesto di evitare possibili soluzioni a svantaggio dei lavoratori.
Riguardo alla “Fase 2”, ci sono state anticipate le direttive date alle strutture territoriali su come prevedere una graduale ripresa delle attività in presenza. Si tratta di linee guida che consentono di ampliare gradualmente la presenza di personale in ufficio, come anche il numero di giornate di lavoro in presenza.
Il rientro sarà previsto prioritariamente su base volontaria, tenendo conto delle reali necessità operative e del rispetto delle misure di sicurezza, per questo si è stabilito di fissare il limite massimo della presenza di una persona per stanza.
L’orario di attività in presenza sarà comunque ridotto – dalle 8 alle 16 – consentendo al personale che si reca in sede, la possibilità di completare l’orario di lavoro, sia all’inizio che alla fine dell’attività lavorativa, in smart-working.
Prima dell’operatività di queste disposizioni, fissata per l’11 maggio, sarà necessario, e questo è ben precisato, un preventivo coinvolgimento di Sindacati ed RSU, RLS, RSPP e medico competente, mediante apposite riunioni in videoconferenza, per un confronto sulle misure di sicurezza adottate o da adottare, che potrebbero diversificarsi secondo le necessità territoriali. Vi invitiamio, pertanto, ad attivarvi sul percorso già delineato, nei precedenti comunicati per richiedere urgentemente la convocazione di appositi incontri e assicurarsi che la ripresa di qualsivoglia attività sia preceduta da specifica formazione ed informazione al personale.
Al momento, non risulterebbero problemi nell’approvvigionamento di DPI, comunque incrementabili se necessario e per questo stanno per essere stanziati altri cinque milioni allo scopo.
Ovviamente abbiamo chiesto che le misure di sicurezza siano rispettate non solo dai dipendenti dell’INL, ma anche dai lavoratori delle aziende di pulizia e manutenzione, che si recano negli uffici.
Inoltre, in vista della futura ripresa delle attività in presenza, occorre approntare al più presto pannelli in plexiglass, che consentano protezione e distanziamento fisico dagli interlocutori esterni, e ragionare sulle modalità di svolgimento di tutte quelle attività che richiedono la partecipazione dell’utenza (ad es. turno, commissioni di conciliazione, conciliazioni monocratiche, audizioni etc.) anche valutando la possibilità di implementazione telematica di queste procedure ed il loro svolgimento da remoto.
Per questo, appare essenziale proseguire nell’opera di consolidamento dell’infrastruttura tecnologica, così da rendere fruibili da remoto tutti gli applicativi e creare una vera e propria scrivania virtuale.
A questo fine, abbiamo appreso – con piacere e con l’augurio che sia davvero così – che da luglio sarà finalmente operativa una piattaforma INL in cloud, accessibile tramite connessione a internet, che consentirà di avere uno spazio di archiviazione personale, in qualsiasi momento ed in ogni luogo, ma anche altri utili servizi applicativi offerti. Questo, con enorme sollievo, consentirà di affrancarsi dall’avvalimento dei servizi informatici del Ministero del lavoro.
Ci è stato inoltre comunicato che sono in consegna gli attesi nuovi pc portatili in dotazione agli ispettori, ed a seguito delle nostre richieste e in ragione della sperimentata attività in smart-working, che si provvederà a una nuova gara CONSIP per l’acquisto di pc analoghi, da destinare al restante personale per continuare a svolgere l’attività in smart-working.
Considerato che lo smart-working ha dato buoni risultati – come avevamo ripetutamente, ampiamente e inutilmente evidenziato già all’epoca della sperimentazione dell’orario di lavoro – abbiamo chiesto, alla luce dell’esperienza maturata, di sottoscrivere finalmente un accordo nazionale che lo disciplini prevedendo, ad es., il diritto alla disconnessione e il diritto al buono pasto. Accogliendo la nostra richiesta, l’Amministrazione si è resa disponibile ad aprire il confronto sul tema. Abbiamo anche sollecitato che l’Amministrazione dia le opportune disposizioni in relazione alle previsioni dell’art. 63 DL n.18/2020, che riconosce a ciascun lavoratore, con un reddito complessivo da lavoro dipendente non superiore a 40.000 euro, un premio di cento euro, da rapportare ai giorni di presenza in ufficio nel mese di marzo. Attendiamo, perciò, una convocazione dedicata a questi argomenti. Da ultimo confermiamo che la nostra richiesta di prevedere una apposita assicurazione “Covid” per tutto il personale è stata definitivamente accolta con la sottoscrizione della relativa polizza che verrà nei prossimi giorni inviata a tutto il personale.
Attendiamo, perciò, una convocazione dedicata a questi argomenti.

FP CGIL
Matteo ARIANO

CISL FP
Michele CAVO

UIL PA
Bruno DI CUIA

Roma, 05 maggio 2020

Al Ministro della Giustizia
On. Alfonso Bonafede
Roma

E, p.c.
Vice capo D.A.P.
Dott. Roberto Tartaglia
Roma

Capo Dipartimento per la giustizia minorile e di comunità
Dott.ssa Gemma Tuccillo
Roma

Oggetto: colloqui dei detenuti con i familiari – Emergenza epidemiologica Covid-19 –Fase 2

Egregio,
come da disposizioni impartite dal Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, in questa prima fase di emergenza sanitaria i colloqui dei detenuti sono stati garantiti attraverso videochiamate effettuate con telefoni cellulari, ma ad oggi, con la fine di questa prima fase potrebbe verificarsi il ripristino dei colloqui visivi.
A tal proposito, riteniamo opportuno che prima di ripristinare i colloqui sarebbe necessario adeguare i locali adibiti a tale servizio alle linee guida emanate dal Ministero della salute per la prevenzione del contagio da Covid-19 e impartire linee guida per regolare l’ingresso e l’uscita dalle sale colloqui, gli interventi di sanificazione dei locali e quant’altro ritenuto utile per assicurare che detto servizio possa essere svolto in sicurezza.
Con l’occasione ricordiamo che al momento non sono stati ancora stipulati protocolli d’intesa con le organizzazioni sindacali riguardanti le norme da attuare all’interno degli istituti penitenziari per la prevenzione del contagio, come invece è previsto.

In attesa di un cortese cenno di riscontro, porgiamo cordiali saluti.

Il Coordinatore Nazionale
FP CGIL Polizia Penitenziaria
Stefano BRANCHI

Se avessero consentito di negoziare le risorse, questa sarebbe stata la proposta avanzata dalla Cgil.

La destinazione delle risorse stanziate in legge di Bilancio sugli istituti fissi e ricorrenti della retribuzione. Purtroppo il diritto pubblico, l’arroganza dell’Amministrazione e del governo non ce lo hanno permesso.

La Fp Cgil VVF è in stato di agitazione, sarebbe quindi nelle condizioni di mettere in campo ogni iniziativa di lotta a partire dallo sciopero.

Tuttavia riteniamo inopportuno utilizzare energie laddove abbiamo avuto segnali di poca collaborazione da parte sia del governo, sia dell’Amministrazione e riteniamo di stringerci vicini alla collettività senza provocare ulteriori disagi in questo particolare momento di rilancio delle attività produttive del nostro Paese. Lo facciamo anche seguendo le indicazioni date alle Parti Sociali dalla Commissione di garanzia dell’attuazione delle legge sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali che alleghiamo per opportuna conoscenza.

Saremo però disponibili ad una interlocuzione qualora si ponessero le condizioni, più di quanto fatto in questo ultimo periodo con tutte le forze politiche a partire da quelle di maggioranza; lo faremo soprattutto con quelle che più hanno a cuore la difesa dei principi democratici del nostro Paese.

Una proposta che guarda al futuro, rivota a tutto il personale del Corpo.

N.B. * Le cifre riportate in tabella sono lorde

Pubblichiamo la nota della Direzione Centrale per le Risorse Umane, riguardo le modalità di esecuzione dei colloqui per la ricognizione del personale disponibile a prestare servizio presso gli Organi Costituzionali. Il calendario delle  sessioni dei colloqui, che presumibilmente inizieranno nel pomeriggio del 25 maggio 2020, sarà emanto successivamente dalla DCRU.

Comunicato riunione 4 maggio 2020

Ieri alle ore 11.00 è proseguito il confronto, in videoconferenza, tra le OO.SS. e l’amministrazione sull’ipotesi di decreto incarichi dirigenti sanitari.
Hanno partecipato il Dr. Milonis per l’amministrazione e i rappresentanti di FPCGIL, UILPA, UNADIS, CISLFP, ASSOMED – SIVEMP, ANMI – FERMEPA E FLEPAR.
La discussione sulla circolare applicativa del CCNL non è stato oggetto della riunione ma l’amministrazione ha riferito che verrà svolto apposito incontro in data da definire.
Nonostante non fosse oggetto dell’incontro la FP CGIL, ha chiesto l’applicazione dell’art. 75 del nuovo
CCNL, relativamente all’esenzione dal periodo di prova, per i dirigenti sanitari recentemente assunti; tale richiesta è stata peraltro condivisa anche dalle altre sigle sindacali e, l’amministrazione, ritenuta valida e plausibile tale istanza si è impegnata a proporre al DG del personale gli eventuali atti tesi a rendere applicabile il citato art. 75 del CCNL vigente.
Per quanto riguarda il DM incarichi FP-CGIL ha ribadito quanto già rappresentato nella nota di commento al DM, accentuando il principio che le posizioni da prevedere nel nuovo decreto incarichi devono rispecchiare quanto stabilito dal CCNL quindi oltre alla struttura complessa, la struttura semplice e i due incarichi professionali di cui uno con più di 5 anni di servizio e l’altro con meno di 5 anni di sevizio. In questo modo vengono rispettate le situazioni economiche previste dal CCNL con la diversificazione delle rispettive retribuzioni di posizione fissa. Successivamente alla quantificazione del fondo e alla definizione dei criteri per la graduazione delle posizioni variabili si potrà effettivamente attribuire, sulla base dei reali profili di responsabilità e di complessità dei singoli incarichi attribuire una diversificata retribuzione di posizione variabile entro i limiti di capienza del fondo e nel rispetto delle disposizioni del CCNL.
Tale posizione è stata peraltro condivisa dalla quasi totalità delle altre OO.SS. seppur con qualche distinguo.
La scrivente OS ritiene comunque necessario e propedeutico la costituzione del fondo specifico per la dirigenza sanitaria al fine di quantificare sia il numero sia le posizioni degli incarichi effettivamente attribuibili nonché la quantificazione della retribuzione variabile attribuibile ai singoli incarichi.
Risulta oltremodo necessario prevedere il confronto per i criteri e le procedure di conferimento degli incarichi superando di fatto il precedente atto datoriale del 2010.
A queste richieste l’amministrazione si è dimostrata disposta ad inserire nel decreto in esame alcune clausole di salvaguardia che impegnano la stessa amministrazione ad aggiornare il DM incarichi all’esito della quantificazione del fondo e dell’aggiornamento dell’atto datoriale.
Relativamente alla questione delle strutture complesse di cui come O.S. abbiamo chiesto l’inserimento nel decreto in esame e alla loro individuazione in termini numerici l’amministrazione ha comunicato che nei mesi scorsi con apposito atto datoriale, non comunicato alle OO.SS., sono stati individuati gli incarichi di struttura complessa nonché gli uffici di II fascia attribuiti a sanitari che sono stati equiparati agli incarichi di struttura complessa.
A conclusione dell’incontro l’’amministrazione ha comunicato che procederà a rivedere il DM incarichi sulla base delle risultanze del confronto informando le OO.SS.
Infine, l’amministrazione ha informato che il pagamento del risultato 2017 potrà essere erogato, quasi sicuramente a luglio, pur lasciando speranze per giugno.
Per quanto riguarda gli arretrati del CCNL gli stessi dovrebbero essere corrisposti nel mese di maggio, con una emissione speciale del cedolino, mentre gli adeguamenti stipendiali previsti dal nuovo CCNL dovrebbero avvenire con il cedolino di giugno.
VI TENIAMO AGGIORNATI

Coordinatore nazionale dirigenza
Area Funzioni Centrali
Domenico Mancusi

Corona virus

Pubblichiamo la nota della Direzione centrale per le Risorse Umane nella quale proroga, a domanda dell’interessato, fino al 23 Maggio 2020 le assegnazioni temporanee ai sensi dell’art 12 del D.P.R. 07/05/2008

Roma, 04 maggio 2020

Vice capo D.A.P.
Dott. Roberto Tartaglia
Roma

Al Direttore generale del personale e delle risorse A.P.
Dott. Massimo Parisi
Roma

E, p.c.

All’Ufficio relazioni sindacali – D.A.P.
Dott.ssa Ida DEL GROSSO
Roma

Oggetto: traduzioni da e verso istituti penitenziari.

Egregio,
più volte sono giunte segnalazioni a questo Coordinamento nazionale di traduzioni di detenuti
da istituti di una regione ad un’altra apparentemente senza una motivazione che rientri tra
quelle disposte con la nota del 13 marzo 2020 recante ulteriori indicazioni operative per la prevenzione
del contagio da coronavirus negli istituti penitenziari, secondo la quale sono ammissibili
le traduzioni/trasferimenti per motivi di salute, per motivi di sicurezza e per motivi di giustizia.
In aggiunta, tali spostamenti sembrerebbe siano avvenuti senza che i detenuti siano stati sottoposti
al tampone faringeo per l’esclusione del contagio dal COVID-19 sempre nel rispetto della
succitata nota con la quale si comunica che “il Dipartimento della Protezione Civile, al fine di
tutelare al massimo la salute all’interno degli istituti penitenziari, ha espresso parere favorevole
all’effettuazione, prima di ogni spostamento ed a cura del personale sanitario territorialmente
competente, di tamponi nasofaringeo -orofaringeo, in modo da accertare compiutamente le
condizioni sanitarie di ciascun detenuto, destinatario del provvedimento di trasferimento ad altra
sede penitenziaria”.
Pertanto, chiediamo un suo interessamento al fine di ottenere una maggiore chiarezza degli
spostamenti avvenuti.
In attesa, di un cortese cenno di risposta le porgiamo distinti saluti.

Il Coordinatore Nazionale
FP CGIL Polizia Penitenziaria

Stefano Branchi

Pubblichiamo la nota della Direzione Centrale per l’Amministrazione Generale, in merito al bando di concorso pubblico, per esami, a 87 posti per la qualifica di Vice Direttore per il Corpo Nazionale Vigili del fuoco

Nella serata di ieri il Ministro Dadone ha pubblicato la nuova Direttiva (3/2020) dedicata alle modalità di svolgimento della prestazione lavorativa nelle PA con l’evolversi della situazione epidemiologica. Nel DPCM del 26 aprile 2020 l’attività svolta dalle PA continua ad essere tra le attività non sospese, fermo restando il richiamo all’art.87 del D.L. 18/2020 che definisce il lavoro agile come modalità ordinaria di svolgimento della prestazione lavorativa fino alla cessazione dell’emergenza. Le PA possono tuttavia rivedere o ampliare le attività individuate come indifferibili se vi sono procedimenti a supporto delle aziende che riaprono, assicurandone la compatibilità con la tutela della salute e sicurezza dei lavoratori
Il Ministro Dadone auspica che la reazione positiva mostrata dalle PA nella fase emergenziale, attraverso il massiccio ricorso al lavoro agile, possa portare finalmente ad una innovazione tramite la digit a li z z a-
zione dei processi e il potenziamento della strumentazione informatica, ma soprattutto attraverso la formazione che diventa indispensabile per poter accompagnare il personale nel cambiamento. Se gli atti de l la PA sono dematerializzati e quindi accessibili da remoto, il lavoro agile può essere la mod a lità di svolgimento della prestazione lavorativa anche in periodi non emergenziali.
Vi alleghiamo, inoltre, la nota del Capo Dipartimento Trasporti del 30/4 u.s. che sostituisce la circolare n.2394 del 16 aprile scorso con la quale sono state aggi ornate le attività indifferibili per il ramo Trasporti.
Infine vi evidenziamo che è molto importante chiedere l’attivazione del confronto per condividere con i  datori di lavoro le misure del protocollo di sede in vista della delicata fase di ripresa che ci aspetta.

la coordinatrice Fp Cgil Mit                                                           p.la Fp Cgil Nazionale
Carmen Sabbatella                                                                              Paolo Camardella

Pubblichiamo la nota sullo stato di agitazione unitario, proclamato dalle OO.SS. territoriali Fp Cgil VVF, Fns Cisl, Uil Pa VVF, Confsal VVF, Usb e Conapo  in merito alla mancata gestione organizzativa e di sicurezza per il personale, intrapresa dal Comando per il contrasto all’emergenza epidemiologica COVID 19, tale situazione era stata evidenziata già nell’incontro con il Direttore Regionale 

CONFRONTO DEL 30 APRILE 2020

A seguito di espressa richiesta da parte di queste OO.SS. in data 30 aprile si è svolto un incontro del tavolo sindacale per affrontare il tema delle iniziative da porre in essere per il proseguimento dell’attività a partire dal il 4 maggio.
In primo luogo, dopo aver ribadito il nostro apprezzamento per la tempestività e la correttezza con cui è stata affrontata questa prima fase dell’emergenza e considerando l’impegno del personale e le positive risultanze sullo svolgimento del lavoro agile, abbiamo rappresentato all’amministrazione la necessità di proseguire con questa modalità anche per il prossimo futuro
Dovendo far fronte alla oramai nota “fase 2”, infatti, FP CGIL, CISL FP e UIL PA hanno richiesto un ulteriore e doveroso sforzo programmatico al fine di assicurare la tutela dei lavoratori sia sotto l’aspetto della sicurezza che della tutela socio-economica, garantire il corretto svolgimento delle attività lavorative e scongiurare potenziali rischi per i dipendenti.
Abbiamo quindi proposto di avviare un confronto per arrivare alla definizione di un protocollo d’intesa con le OO.SS. per un futuro graduale rientro del personale con regole comuni a tutti i CDR, del quale ad oggi non ci è stata comunicata nessuna data e comunque sembra non essere a breve. Sempre in previsione di un futuro rientro graduale è stato chiesto di rivedere il modello organizzativo e l’accordo sull’orario di lavoro con riguardo ad una maggiore flessibilità.
L’amministrazione dopo aver confermato di voler proseguire con la modalità “agile” anche nelle prossime settimane ha concordato sulla opportunità di definire con le OO.SS. un apposito protocollo d’intesa.
Inoltre, queste Organizzazioni Sindacali, tenuto conto della eccezionalità della situazione e delle previsioni contenute nella circolare n.2/2020 del Dipartimento della Funzione Pubblica, hanno richiesto di corrispondere i buoni pasto al personale impegnato in attività “smart” sin dall’avvio dello stato emergenziale, considerando che sia il Ministro della Funzione Pubblica che il Segretario Generale del Ministero del Lavoro, l’hanno definita “modalità
ordinaria di lavoro”. Per ovviare alla rilevazione oraria della presenza, queste OO.SS. hanno proposto che ogni lavoratore possa autocertificare le ore di lavoro svolto nella giornata.
Considerando la possibilità che il lavoro agile possa continuare ad essere anche per il prossimo futuro la modalità ordinaria di effettuazione della prestazione lavorativa, abbiamo richiesto di implementare le forniture di pc portatili e di dispositivi di connessione per consentire a tutto il personale di lavorare da casa e migliorare le prestazioni delle piattaforme informatiche.
Abbiamo, inoltre, sollecitato l’Amministrazione ad attivarsi per consentire di definire rapidamente il bando e le procedure necessarie per le “progressioni economiche 2020” frutto di accordo sindacale attualmente in corso di certificazione da parte degli enti preposti così come il FRD (ex FUA) 2019, certificazione che dovrebbe arrivare entro il corrente mese.
Nel corso dell’incontro ci è stato inoltre comunicato che sono in via di definizione i lavori sull’impianto di condizionamento di via Flavia, che dovrebbero concludersi entro il mese di giugno, approfittando anche dell’assenza della maggior parte dei lavoratori.
In attesa del protocollo sulla sicurezza, abbiamo chiesto particolare attenzione per il personale che è chiamato a svolgere la propria attività in presenza attraverso l’attuazione delle disposizioni impartite dall’INAIL ed il coinvolgimento degli RLS e del medico competente. Da ultimo, è stata chiesta l’applicazione dell’art. 63 del DL 18/2020, che al primo comma, riconosce a ciascuno lavoratore, entro un limite di reddito complessivo da lavoro dipendente di 40.000 euro, un premio di cento euro, non concorrente alla formazione del reddito, da rapportare ai giorni di presenza in ufficio nel mese di marzo.
Per quanto sopra abbiamo definito la prossima data di confronto per il giorno 12 maggio c.a.

FP CGIL

Giuseppe Palumbo – Francesca Valentini

CISL FP

Michele Cavo – Marco Sozzi

UIL PA

Bruno Di Cuia – Orlando Grimaldi

Confronto sul Fondo 2019: gli esiti della prima riunione

Abbiamo avuto oggi il primo confronto, alla presenza del Sottosegretario Ferraresi, del Capo di Gabinetto e dei Capi Dipartimento, sulla ripartizione del Fondo 2019, per il quale è stata fornita una ipotesi di accordo generale, preceduta da confronti solo per due dei tre Dipartimenti, DAP e DGMC.
Relativamente alla proposta presentata noi abbiamo espresso le seguenti obiezioni sull’impianto generale:
Abbiamo rilevato preliminarmente l’abbassamento degli importi destinati al Fondo, che perdono circa 4,5 milioni di euro rispetto agli anni precedenti. Pur essendo un taglio giustificato dalle risorse spese per le progressioni economiche appare di tutta evidenza che il loro detrimento è riferibile alla presenza del tetto limite, disposto dalla norma, alla disponibilità del fondo, che non consente il recupero delle risorse variabili, ed al mancato incremento dello stesso per effetto di mancati interventi legislativi finalizzati a tale scopo.
Progressioni economiche: la bozza contiene un generico richiamo all’accordo programmatico sottoscritto in occasione della sigla dell’accordo 2018. Per quanto ci riguarda deve essere rinnovato l’accordo programmatico ed incrementato in modo consistente l’importo attualmente previsto per gli sviluppi economici, pari a 5 milioni di euro (per il solo DOG). In modo da consentire, nell’anno in corso, l’avvio di una nuova fase di progressioni per l’anno 2020, da avviare nell’immediato, consentendo la partecipazione di un adeguato numero di lavoratori, in numero almeno pari al numero delle progressioni effettuate negli anni precedenti. Al riguardo abbiamo richiesto un impegno preciso all’Amministrazione come condizione per sottoscrivere l’accordo.
Valutazione della performance individuale: abbiamo rilevato l’estrema criticità nell’applicazione del sistema adottato con il DM del marzo 2018, tale da inficiare la regolarità del processo così come declinato nelle linee guida approvate dal Ministero. Sul punto ci è stato comunicato che il processo di valutazione nel DOG è stato sospeso a seguito di valutazione dell’OIV dei risultati ancora molto parziali rispetto al monitoraggio avviato sul territorio nazionale. Questo naturalmente comporta una riflessione sulla quota del 20% destinata a tale istituto e per quanto ci riguarda la possibile soluzione può essere la confluenza di questa risorse nei fondi destinati alla performance collettiva.
Per tali motivi la riunione ha avuto un esito interlocutorio, e nelle more della prossima riunione, sarà nostra cura concordare una proposta unitaria, che ponga anche le premesse per gli sviluppi successivi legati agli sviluppi economici ed al confronto sul Fondo 2020, nell’esclusivo interesse dei lavoratori della Giustizia, a maggior ragione in una fase delicata come quella che si sta vivendo.
A margine ci sono pervenuti alcuni chiarimenti da noi richiesti nel corso della riunione. Per quanto riguarda la vigenza temporale delle graduatorie ex 21 quater ci è stato comunicato che la stessa è riferibile al 31 dicembre 2022, che è il termine di vigenza contabile delle risorse previste per il finanziamento della norma. Una notizia che rassicura sul prosieguo del confronto su questa delicata materia e su tutto quello che riguarda l’applicazione dell’accordo del 26 aprile 2017.
Il Sottosegretario Ferraresi nel suo intervento ha rinnovato l’impegno a suo tempo assunto circa l’integrazione delle risorse da assegnare al Fondo del salario accessorio, ma al momento ha solo esplicitato due possibili soluzioni, una di tipo amministrativo ed una con un intervento legislativo ad hoc. Entrambe però al momento non hanno un risvolto concreto se non, appunto, nel rinnovato impegno della parte politica. Noi consideriamo certamente lodevole tale impegno ma al momento lo stesso non ha prodotto risultati per cui ci attendiamo risposte effettive anche a fronte degli impegni che l’Amministrazione vuole assumere sul piano della riorganizzazione del lavoro.
Infine il Capo Dipartimento DOG ha ribadito la disponibilità al confronto sul Protocollo Sicurezza. Peccato che, come abbiamo rilevato, ci troviamo di fronte al fatto compiuto: l’emanazione di una Circolare che ricalca esattamente la proposta presentata al tavolo di negoziazione e quindi di un atto unilaterale che mortifica la possibilità del confronto. Per quanto ci riguarda è e deve rimanere un impegno cogente per l’Amministrazione l’applicazione del Protocollo di Intesa del 3 aprile u.s. sottoscritto con il Ministro della Pubblica Amministrazione. Tale atto negoziale infatti impegna il Governo e le Pubbliche Amministrazioni Centrali tutte al confronto con le parti sociali. Da questo punto di vista valuteremo a tutti i livelli di contrattazione le misure adottate, esercitando tutte le prerogative in tema di rispetto dei diritti contrattuali dei lavoratori, di applicazione rigorosa di tutte le misure di sicurezza previste dalla normativa vigente e di puntuale denuncia di ogni violazione eventualmente riscontrata.
I lavori sono stati rinviati ad una prossima riunione che si terrà fra due settimane circa. In tale incontro si discuterà dei criteri di pagamento del FUA 2019 e di numeri e criteri della terza procedura di progressione economica con riferimento a tutti i dipartimenti ed agli archivi notarili.
Vi terremo puntualmente informati sugli sviluppi.

FP CGIL                                       CISL FP                                      UIL PA
Meloni Prestini                                  Marra                                          Amoroso

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