Corona virus

Le Organizzazioni Sindacali sono state convocate per il giorno 20 marzo 2020, in collegamento videoconferenza, per aggiornamento in merito all’emergenza epidemiologica COVID 19

Pubblichiamo l’informativa della Direzione Centrale per la Formazione in merito la ricognizione per aspiranti unità cinofile in programma per il mese ottobre/novembre 2020

“Tutelare le lavoratrici e i lavoratori impiegati nel ciclo dei rifiuti e garantire la continuità di un servizio pubblico essenziale”. È in estrema sintesi quanto prevede il protocollo d’intesa sottoscritto oggi dai sindacati Fp Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Fiadel con le parti datoriali Utilitalia, Cisambiente, LegaCoop Produzione e Servizi, A.G.C.I. Servizi, Confcooperative e Fise Assombiente.

Il protocollo, infatti, spiegano i sindacati, “in linea con l’intesa raggiunta tra governo e parti sociali lo scorso 14 marzo, mette in campo misure concrete per prevenire il contagio da Coronaviurs rivolte agli operatori dell’igiene ambientale. L’obiettivo è tutelare la salute dei lavoratori, garantire la continuità del servizio e offrire un contributo fattivo al superamento dell’emergenza sanitaria. Abbiamo voluto così rafforzare nel settore dell’igiene ambientale quanto previsto dal protocollo del 14 marzo scorso, per tenere insieme salute e sicurezze e continuità del servizio”.

Ora, proseguono, “con le parti datoriali, chiediamo ai soggetti interessati, ovvero Governo, Ministeri competenti, Protezione Civile, Regioni e Anci, di garantire il necessario approvvigionamento, costante e continuo su tutto il territorio nazionale, dei dispositivi di protezione individuale e di ogni altro bene necessario al pieno funzionamento della raccolta e degli impianti. Il settore dei rifiuti ha una valenza cruciale e come tale andrebbe inserito nella rosa dei settori strategici ed essenziali”, concludono.

Cgil e Fp lanciano una petizione a sostegno degli operatori del Sistema sanitario nazionale, alle prese con l’emergenza Coronavirus, per rivendicare nuove assunzioni e risorse.Da settimane le lavoratrici e i lavoratori del nostro Servizio sanitario nazionale sono alle prese con la battaglia per contrastare l’epidemia del virus Covid-19 – recita il testo della petizione della Cgil che si può firmare a questo indirizzo http://chng.it/JZzDxGt9Mw -. Turni massacranti, esposizione della propria salute ma anche spirito di servizio pubblico e grande professionalità: questo hanno dimostrato gli operatori del Servizio sanitario nazionale”.

Il Paese, spiega il sindacato, “ha il dovere morale di riconoscere questo sacrificio e questa dedizione alla cura delle persone. Il personale, principalmente (ma non solo) quello delle zone rosse, sta lavorando senza pause, a volte in carenza degli strumenti e dei dispositivi di protezione individuali necessari, operando in un contesto di assoluta emergenza e a rischio per la propria incolumità personale”.

Per queste ragioni, osservano Cgil e Fp, “c’è bisogno di un gesto concreto che testimoni agli operatori del Sistema sanitario quanto il nostro Paese riconosca il loro valore. Come Cgil e Funzione Pubblica Cgil chiediamo che alle prime assunzioni autorizzate si affianchi subito un nuovo provvedimento che a regime riporti l’organico del Ssn a un fabbisogno adeguato e che stanzi risorse tali da incrementare la retribuzione di quei lavoratori per ogni settimana di lavoro svolto in emergenza, oltre il valore dello straordinario per ogni ora lavorata. Chiediamo il riconoscimento di un’indennità specifica oraria Covid-19 per chi ha lavorato e lavora in questa battaglia per salvare la nostra salute. Servono assunzioni e il riconoscimento adeguato per chi lavora in sanità”, concludono.

Tra le motivazioni la necessità di reclutare medici per l’emergenza sanitaria

“Accogliamo con favore il pronunciamento del Consiglio di Stato che accoglie i ricorsi di 50 medici per l’ammissione ai posti delle scuole di specializzazione vacanti da anni e mai riassegnati. Tra le motivazioni l’emergenza Covid-19 e la necessità di reclutare immediatamente medici”. Così la Fp Cgil Medici e Dirigenti Ssn in merito al pronunciamento del Consiglio di Stato che, con decreto 1210/2020 e altri decreti che si stanno susseguendo, ha accolto i ricorsi di 50 medici patrocinati dagli Avvocati Michele Bonetti e Santi Delia.

“Parliamo di circa 300 posti persi ogni anno – precisa Andrea Filippi, segretario nazionale della Fp Cgil Medici e Dirigenti Ssn -. Fondamentale è rilevare che tra le motivazioni si legge un chiaro riferimento all’emergenza Covid-19 e alla necessità del reclutamento immediato dei medici riassegnando i posti delle specializzazioni che anno dopo anno non sono stati coperti e che oggi contribuiscono a determinare i problemi che sono sotto gli occhi di tutti. Il Consiglio di Stato, con un provvedimento illuminato a firma del Presidente Sergio Santoro della sesta sezione, ha quindi compreso la necessità urgente di aumentare gli specializzandi”.

“Auspichiamo che presto il Governo proceda nella direzione di questa importante sentenza, dopo che nel decreto Cura Italia approvato ieri è scomparso l’articolo che prevedeva l’aumento dei posti di formazione specialistica dei medici. Un provvedimento che attendevamo già prima dell’esplosione dell’emergenza Covid-19 e che oggi si rivela ancora più necessario per dare ossigeno al SSN”, conclude Filippi.

“Bisogna attuare in maniere stringente le norme di contenimento alla propagazione del virus all’interno della struttura del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria”. A sostenerlo è il coordinatore nazionale della Fp Cgil Polizia Penitenziaria, Stefano Branchi, in merito alle notizie” che circolano, e che vogliamo siano verificate, di uno o più operatori di Polizia penitenziaria del servizio di vigilanza al Dap positivi al Covid-19″.

Per il dirigente sindacale, “preso atto della presenza di possibili contagiati all’interno della struttura del Dap, si deve rendere necessaria l’attuazione delle norme di contenimento della propagazione del virus emanate dal Ministero della Salute. Ci riferiamo alla distribuzione dei dispositivi di protezione individuali, alla fornitura di sapone nei bagni, alla sanificazione degli ambienti, al rispetto delle distanze all’interno degli uffici”.

Ancor prima, prosegue Branchi, “il Dap è in dovere di informare tutto il personale che, a qualsiasi titolo, presta servizio all’interno del palazzo affinché sia consapevole di ciò sta accadendo e possa con maggiore scrupolo seguire le linee per la prevenzione della diffusione del corona virus. È ora, più che mai, indispensabile la verifica della temperatura corporea, con apposita pistola termometrica, a tutti coloro che entrano all’internano della struttura con lo scopo di isolare il prima possibili ulteriori contagiati e arginare la diffusione virale”, conclude.

Corona virus

Pubblichiamo la nota del Capo del Corpo nella quale impartisce misure urgenti riguardo l’organizzazione per la gestione dell’emergenza epidemiologica COVID 19

Pubblichiamo la nota inviata all’Amministrazione nella quale chiediamo che tipo di sorveglianza sanitaria intende adottare al fine di garantire la salute e la sicurezza al personale.

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Pubblichiamo la nota dell’ Ufficio Coordinamento Attività Sanitarie e di Medicina Legale nella quale proroga la validità delle visite mediche per il personale operativo

Pubblichiamo la nota unitaria delle OO.SS. territoriali Fp Cgil VVF, Fns Cisl e Uil Pa VVF nella quale richiedono il lavoro agile per il personale presenti nella struttura e una maggiore informazione e comunicazione.

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Pubblichiamo la nota della Direzione Centrale per le Risorse Umane in riferimento all’emergenza epidemiologica COVID 19 in atto, per l’ assegnazione provvisoria del personale, ai sensi del DPR del 7 maggio 2008

Corona virus

Pubblichiamo le direttive del Ministero dell’Interni e la a nota del Capo del Corpo,  nella quale emana le misure generali da adottare per il contrasto al contagio epidemiologico COVID 19

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