Roma, 3 marzo 2020
Alla c.a.
Sig. Ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo
On.le Dario Franceschini
Sig. Capo di Gabinetto del MiBACT
Dott. Lorenzo Casini
Sig. Segretario Generale MiBACT
Dott. Salvatore Nastasi
Sig. Consigliere del Ministro
Prof. Giampaolo D’Andrea
E, p.c. Direttore Generale Organizzazione
Dott.ssa Marina Giuseppone
Dirigente Servizio II – Relazioni Sindacali
Prof. Alessandro Benzia
Oggetto: Emergenza Corona Virus. Richieste urgenti.
Vista l’emergenza in atto dovuta alla diffusione del Corona Virus, visto l’art. 4 c.1 lett. a) del
DPCM del 1 marzo 2020, che prevede la possibilità di applicare il lavoro agile ai lavoratori
dipendenti per la durata dello stato d’emergenza e le numerose sollecitazioni avanzate negli
ultimi giorni, considerate le disposizioni in tale senso adottate già da numerose Pubbliche
Amministrazioni e attese le richieste già formulate negli ultimi incontri sindacali, le scriventi
OO.SS chiedono un intervento urgente affinché il MiBACT emani una direttiva che permetta ai
dirigenti di attuare il lavoro agile nelle regioni in cui è stata dichiarata l’emergenza con
precedenza ai lavoratori afferenti alle categorie indicate a rischio dal Ministero della salute e
per i dipendenti con figli minori a carico e di prorogare i progetti di lavoro agile attualmente in
essere.
Contestualmente si deve segnalare che, anche in riferimento alla decisione di aprire i Musei in
forma contingentata nelle Regioni interessate dalle Ordinanze del Ministero della Salute, non
risultano allo stato emanate direttive, e di conseguenza in molti casi vi è assenza delle stesse
misure di prevenzione finalizzate alla tutela di lavoratori e cittadini.
Infine le scriventi segnalano la necessità di procedere ad un opportuno rinvio della prova
concorsuale prevista per il 19 marzo p.v. in considerazione del numero elevato di concorrenti
in affluenza in un unico sito, coerentemente a quanto sta avvenendo per procedure
concorsuali in atto nelle Pubbliche Amministrazioni
Confidando in un pronto riscontro, in assenza del quale le scriventi si riservano ogni opportuna
valutazione conseguente, si porgono cordiali saluti.
FP CGIL CISL FP UIL PA FLP CONFSAL UNSA
Meloni Nolè/Di Stefano Trastulli Satolli Urbino
Pubblichiamo l’ aggiornamento del Capo del Corpo del 02 marzo 2020 riguardo l’emergenza COVID 19 che sta interessando gli allievi corsisti presso le strutture didattiche del CNVVF
Pubblichiamo la nota della Direzione Centrale per la Formazione riguardo il personale inviato in missione presso le strutture della DCF
Pubblichiamo la circolare emanata dall’Ufficio di Coordinamento delle Attività Sanitarie e di Medicina Legale, riguardo le misure di profilassi che i Comandi dovranno effettuare per il personale che rientra dalle strutture delle SCA e delle SFO a seguito dell’emergenza epidemiologica COVID 19
Pubblichiamo la convocazione riguardo l’illustrazione degli schemi di provvedimento normativo attuativo art 1 comma 133 e 138 della legge 27 dicembre 2019 n.160
Roma, 2 marzo 2020
Al Capo del Dipartimento A.P.
Pres. Francesco Basentini
Al Capo del Dipartimento G.M.C.
Pres. Gemma Tuccillo
Oggetto: D.A.P. e D.G.M.C. – prevenzione del contagio da Coronavirus
Egregi Presidenti,
le indicazioni da voi emanate sulla prevenzione del contagio da Coronavirus non vengono applicate in
modo uniforme su tutto il territorio nazionale e spesso vengono fornite interpretazioni delle stesse che vanno a nocumento dei diritti soggettivi e della tutela della salute del personale che opera
nell’amministrazione penitenziaria, nella giustizia minorile e nell’esecuzione penale esterna.
Ci giungono notizie di dipendenti che, dopo essere entrati in contatto per motivi di servizio con persone che provengono dalle cosiddette “zone rosse”, ricevono come disposizione dai Direttori quella di chiedere periodi di ferie. Se tali notizie fossero confermate, saremmo in presenza di una violazione della norma contrattuale e, ancor di più, delle indicazioni del D.P.C.M. 1.3.2020 relativamente alle misure da adottare al fine di accertare le condizioni di salute dei lavoratori direttamente entrati in contatto con persone provenienti dalle “zone rosse” o a tutela di colleghi e cittadini con cui, per motivi di lavoro, potrebbero avere contatti.
Inoltre, in merito alla tutela della salute degli operatori, ci risulta che i dispositivi di protezione
individuale tardino ad essere messi a disposizione del personale e che le disposizioni sulla salubrità
degli ambienti di lavoro non vengano affatto rispettate. I locali ove opera il personale, infatti, continuano ad essere sovraffollati, impedendo in tal modo il rispetto delle direttive dell’Iss, ribadite nel DPCM del 1 marzo 2020, laddove si consiglia, ai fini del contenimento del contagio, di mantenere una distanza tra le persone di almeno un metro. Inoltre, la pulizia degli ambienti, già evidentemente critica nel suo espletamento ordinario, ci risulta non adeguatamente incrementata da alcuna opera di disinfezione e/o sanificazione, né tantomeno ci risulta che siano stati resi disponibili erogatori di liquido igienizzante necessario per l’igiene delle mani.
Non ci risulta, inoltre, che siano state date disposizioni sulla possibiltà di utilizzare forme di lavoro agile che, come recentemente disposto, possono essere applicate anche in assenza degli accordi individuali ivi previsti.
Per quanto sopra esposto, si chiede di fare una verifica su tutto il territorio nazionale dell’effettiva
applicazione delle disposizioni date fino ad oggi e di fornire ulteriori diposizioni sulle problematiche
evidenziate.
Distinti saluti.
Il Segretario nazionale
Florindo Oliverio
Pubblichiamo la Circolare emanata dall’Opera Nazionale di Assistenza in merito alla proroga assicurativa
L’Epsu (Federazione Europea Sindacati dei servizi pubblici) ha scritto una nota alla Commissione Europea per condividere le preoccupazioni sulla situazione dei lavoratori del servizio pubblico in prima linea nella gestione dell’emergenza COVID-19.
Sottolinenando e ribadendo l’importanza della difesa del servizio pubblico, anche alla luce dei tagli imposti dai Governi Europei a causa della crisi, sul quale occorre tornare ad investire al più presto, Epsu chiede un incontro per discutere 5 punti cruciali:
1) Garantire la piena e tempestiva disponibilità dei dispositivi di protezione individuale;
2) Rafforzare il coordinamento e l’applicazione uniforme dei protocolli di sicurezza e delle linee guida sanitarie;
3) Affrontare la carenza di personale sanitario;
4) Affrontare i fattori critici relativi alla salute e al benessere del personale medico;
5) Rafforzare il coordinamento e la comunicazione tra gli Stati membri.
Epsu, inoltre, elenca nella nota le problematicità che si stanno rilevando e chiede un forte coordinamneto tra i governi europei affinché si mettano in atto tutte le misure per migliorare la cura degli operatori sanitari e indirizzare le innovazioni verso il personale sanitario. Si chiede da parte di Epsu un maggior sostegno per tutti gli operatori e si dà disponibilità ad un incontro con la Commissione per fornire sostegno agli sforzi in corso per garantire che tutte le misure siano in atto per superare questa e qualsiasi futura epidemia.
Il prossimo 6 marzo il Segretario Nazionale Fp Cgil, Michele Vannini, responsabile per la sanità, sarà in collegamento in videoconferenza con Bruxelles durante il Gruppo di lavoro del Comitato Sanità per il Dialogo Sociale della Commissione per fare un report della situazione in Italia; alla riunione sarà presente il responsabile per la Commissione dell’Unità di Crisi della DG, Santé Wolfgang Philipp.
Al Segretario Generale
Cons. Franco MASSI
SEDE
Al Vice Segretario Generale
Cons. Saverio GALASSO
SEDE
Al Dirigente Generale delle Risorse Umane
Dott. Pasquale LE NOCI
SEDE
Alla Dirigente del Servizio Disciplina Rapporto di Lavoro
Dott.ssa Laura CICCHETTI
SEDE
Alla Presidente del CUG
Dott.ssa Oriana CALABRESI
SEDE
Al Servizio Relazioni Sindacali
SEDE
e, p.c. A tutto il personale
Oggetto: Attivazione Smart Working.
La scrivente Organizzazione Sindacale, in riferimento all’oggetto, sollecitata dal personale, chiede che venga applicato il DPCM del 1° marzo 2020, il quale, tra l’altro, prevede l’estensione a tutto il territorio italiano la possibilità di fruire di tale modalità lavorativa, finalizzata a prevenire la diffusione di infezioni.
Si fa presente, inoltre, che nella comunicazione del Segretario generale del 26 febbraio u.s., in merito ai requisiti per poter inoltrare l’istanza di “lavoro agile”, si fa riferimento esclusivamente al personale su cui gravi la cura dei figli a seguito dell’eventuale contrazione dei servizi dell’asilo nido e della scuola d’infanzia”, mentre devono essere favorevolmente accolte anche tutte quelle istanze che riguardino i figli che frequentano le scuole primarie e secondarie.
Cordiali saluti
La Coordinatrice FP CGIL Corte dei conti
Susanna Di Folco
A TUTTO IL PERSONALE
A seguito della richiesta avanzata da CGIL CISL UIL CISAL il 24 febbraio, venerdì 28 febbraio si è tenuto un primo incontro con la delegazione trattante dell’amministrazione in merito alle azioni da intraprendere, anche in forma preventiva, per limitare l’impatto determinato dal corona virus sui lavoratori.
L’Amministrazione ha aperto la discussione illustrando sostanzialmente i contenuti delle misure adottate diffuse con la circolare del 26 febbraio u.s., fornendo una serie di dati sulle presenze/assenze delle regioni del nord Italia interessate dal virus riferiti al periodo dal 23 al 26 di febbraio, dalla lettura dei quali emerge un tasso medio di presenza del personale Coni, Sport e Salute e Federazioni Nazionali Sportive che ammonta a circa l’80% del totale. Un dato che segnala attenzione al fenomeno, senza voler trascendere in atteggiamenti emergenziali, che testimonia, laddove ve ne sia ancora bisogno, il senso di responsabilità, la professionalità e la dedizione manifestata anche in quest’occasione dalle lavoratrici e dai lavoratori dello Sport Italiano.
Nel richiamare l’attenzione dell’amministrazione sulla necessità di integrare la predetta direttiva
adeguandola alle ultime disposizioni emanate dagli organi di governo relativamente alla considerazione deiparticolari bisogni manifestati dai lavoratori impiegati presso le Regioni del nord del Paese (pendolari,fruitori di mezzi pubblici, genitori con figli in asili nido e/o scuola dell’infanzia, portatori di patologie mediche che li rendono maggiormente esposti a rischio contagio ecc.), anche con riferimento ad un maggiore utilizzo del telelavoro e del lavoro Agile-smart working, così come indicato nel DCPM del 23 e del 25 febbraio 2020, abbiamo chiesto ed ottenuto dall’amministrazione – dalla quale abbiamo registrato ampia disponibilità – di aumentare l’efficienza del sistema di monitoraggio territoriale al fine di poter offrire pronta e adeguata risposta all’evolversi dei provvedimenti che il governo/istituzioni riterranno di dover mettere in campo per fronteggiare l’emergenza.
Difatti, riteniamo che contestualizzare la “flessibilità” di un modello organizzativo di intervento sia una delle chiavi di volta indispensabili a limitare fortemente l’eventuale ulteriore diffusione del virus. L’altra è sicuramente rappresentata dal mantenere una comunicazione tempestiva e trasparente che indichi con
chiarezza i comportamenti che le lavoratrici e i lavoratori devono in ogni caso tenere alla luce delle
prescrizioni dettate dal Ministero della salute.
Abbiamo inoltre rappresentato che il contratto di lavoro vigente si applica senza eccezione alcuna al
personale del CONI, di Sport e Salute S.p.A. e delle Federazioni Nazionali Sportive. Il tema della uniformità delle azioni e della responsabilità del monitoraggio è infatti, a nostro avviso, un punto dirimente e centrale di cui l’amministrazione deve responsabilmente farsi carico, specie nell’attuale situazione.
In tal senso, le scriventi hanno offerto disponibilità a predisporre e far pervenire quanto prima
all’amministrazione una proposta per il lavoro Agile -smart working, segnalando comunque la necessità di approfondire il tema delle assenze dei lavoratori.
L’occasione è stata anche utile per rammentare all’amministrazione che i contratti di lavoro dei dirigenti e dei dipendenti sono scaduti da tempo e, che quindi, tenuto anche conto dell’imminente insediamento del Presidente e Amministratore Delegato – Avv. Vito Cozzoli – ci aspettiamo che si riaprano, con la massima sollecitudine possibile, gli incontri concordati al tavolo tecnico.
Ci rendiamo perfettamente conto dello stato di disagio e di preoccupazione che attraversa le lavoratrici e i lavoratori in questo particolarissimo momento, proprio per questo riteniamo che il miglior modo di
sostenerne le ragioni/bisogni sia quello di lavorare rapidamente per costruire un modello di riferimento
chiaro e possibilmente esaustivo che indichi con chiarezza cosa fare e quali comportamenti assumere nella circostanza con le strutture deputate a dare le necessarie risposte.
Vi terremo costantemente aggiornati.
FP CGIL CISL FP UILPA CISAL FIALP USB
Francesco Quinti Alessandro Bruni Paolo Liberati Dino Carola Carla Degano
Al Direttore Agenzia delle entrate
Avv. Ernesto Maria Ruffini
Oggetto: conciliazione lavoro e vita privata a seguito della chiusura delle scuole – Previsione di permessi a recupero lungo
Gentile Direttore,
il protrarsi delle misure preventive al contagio adottate nel territorio nazionale ed in particolare nelle Regioni Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna – riferendosi in particolare alla chiusura degli istituti
scolastici – impongono a tutti un supplemento di riflessione.
In diverse occasioni e sedi questa Organizzazione ha rappresentato l’estrema difficoltà di molti lavoratori nel sopperire alle rigidità negoziali di parte datoriale utilizzando gli attuali giustificativi contrattualmente previsti per “coprire” le giornate nelle quali, a seguito dell’applicazione delle misure contenitive richiamate, non sia stato possibile rendere la prestazione lavorativa.
Rinnoviamo, pertanto, la richiesta di discutere – considerato il contesto di emergenza acclarata – la previsione di giustificativi per le assenze a recupero lungo da utilizzare in questa fase.
FP CGIL Nazionale – Coordinamento Agenzia delle Entrate
La Segreteria della FP CGIL della Puglia ha comunicato che si è proceduto alla delibera del nuovo coordinatore di Lecce VVF.
Si tratta di Pasquale Cirillo che succede al compagno Demetrio Mattia che si è reso disponibile a ricoprire il complicato incarico per un lungo periodo. A lui, a nome del Coordinamento nazionale, un ringraziamento particolare per la preziosa e proficua collaborazione.
Esprimiamo, inoltre, le nostre più sincere congratulazioni al neo Coordinatore Pasquale Cirillo per l’assunzione dell’incarico di responsabile provinciale e ed il sincero augurio di buon lavoro ricco di risultati e soddisfazioni.