Insieme per difendere i diritti dei lavoratori e il sistema pubblico della sanità

“Nasce un’alleanza con il sindacato americano Seiu Health Care. Uniamo le nostre forze per difendere insieme i diritti dei lavoratori e il sistema pubblico della sanità dalla strategia internazionale delle privatizzazioni”. È quanto emerso dopo l’incontro che si è svolto oggi a Palermo tra Fp Cgil e Seiu Health Care, il sindacato della sanità della Pennsylvania per fare il punto sulla gestione della sanità e costruire strategie comuni.

Palermo 8 gennaio 2020 – Il sistema UPMC, University of Pittsburgh Medical Center, che a Palermo è rappresentato dall’Ismett, al centro di un incontro che si è svolto oggi tra il sindacato della Fp Cgil e il Seiu Health Care, il sindacato della sanità della Pennsylvania.
Obiettivo comune: fare il punto sulla gestione della sanità in Italia e negli United States per costruire un’alleanza tra il sindacato italiano e quello americano, creare strategie comuni in nome della solidarietà e del rispetto dei diritti dei lavoratori, garantire canali trasparenti di accesso alle strutture per tutti e il mantenimento degli standard d’eccellenza nei servizi.
Al confronto, che si è svolto presso la Cgil Palermo, hanno partecipato la Fp Cgil Palermo, la Fp Cgil Sicilia, il dipartimento internazionale della Fp Cgil, delegati sindacali di Ismett e i sindacalisti americani del Seiu Health Care.
Durante l’incontro, fari accesi anche sul tema delle relazioni sindacali all’interno delle strutture targate UPMC. “Siamo venuti in Italia per condividere l’esperienza di Upmc, una delle più grandi imprese americane ‘non-profit’ per la salute, e confrontarla con l’esperienza di Upmc in Sicilia, anche dal punto di vista della sindacalizzazione nei confronti dei lavoratori, con l’obiettivo di costruire una sinergia per superare i tanti ostacoli che ancora incontriamo – ha detto Matthew W.Yarnell, presidente del Seiu Helthcare di Pennsylvania – L’adesione dei lavoratori al sindacato viene ancora ostacolata e l’altro aspetto che ci interessa è rendere per i pazienti l’accesso trasparente alla salute negli United States”. Ha aggiunto Nila Payton, che lavora nell’ospedale Upmc Presbyterian di Pittsburgh, dove da 5 anni svolge attività sindacale: “Chiediamo che i lavoratori all’interno di Upmc vengano trattati con la stessa dignità e lo stesso rispetto con cui vengono trattati i pazienti e che la possibilità di avere l’assistenza sanitaria sia accessibile per tutti”.
Anche l’Fp Cgil Palermo ha evidenziato le stesse difficoltà, sul terreno del dialogo tra azienda e sindacati. “Rileviamo analoghe resistenze nel corretto sistema di relazioni sindacali che si tramutano nel silenzio totale di Upmc alle nostre richieste – dichiara il segretario generale Fp Cgil Palermo Giovanni Cammuca – Vogliamo unire le forze con Seiu Health Care per un’azione comune che affianchi a servizi eccellenti una altrettanto eccellente qualità del lavoro, obiettivi che devono passare attraverso il rispetto dei diritti dei lavoratori e delle lavoratrici”.
“Si è trattato di un confronto proficuo – dice Gaetano Agliozzo, segretario generale Fp Cgil Sicilia – che ha permesso di definire un percorso comune di collaborazione con il sistema sanitario degli Stati Uniti, soprattutto in Pennsylvania, dove vige il monopolio Upmc. L’obiettivo comune di Fp Cgil Sicilia, Fp Cgil Palermo e dipartimento Internazionale Fp Cgil è di elaborare con il sindacato degli Stati Uniti un percorso che assicuri la piena affermazione dei diritti, affinché nelle aziende, a partire da Ismett, si apra una discussione per garantire le tutele ai lavoratori e rendere trasparente l’accesso pubblico all’utenza, anche con l’apertura di un pronto soccorso, senza canali preferenziali”.
“Come Fp Cgil nazionale – aggiunge Nicoletta Grieco, responsabile dell’ufficio internazionale della Fp Cgil – riteniamo fondamentale l’incontro e continueremo a supportare incontri internazionali sul tema nel resto d’Italia per evitare che una strategia internazionale di privatizzazione metta a rischio l’universalità del sistema sanitario pubblico italiano”. Domani l’Fp Cgil avrà un incontro analogo con l’Upmc Salvator Mundi, a Roma.

Art. 25 Disposizioni di competenza del Ministero della salute 
1. All’articolo 1 della legge 27 dicembre 2017, n. 205, dopo il comma 435 e’ inserito il seguente: «435-bis. Per le medesime finalità di cui al comma 435, in deroga alle disposizioni di cui all’articolo 23, comma 2, del decreto legislativo 25 maggio 2017, n. 75, le risorse relative ai fondi contrattuali per il trattamento economico accessorio della dirigenza medica, sanitaria, veterinaria e delle professioni sanitarie sono incrementate di 14 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2020 al 2025 e di 18 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2026. Agli oneri derivanti dal presente comma si provvede nell’ambito delle risorse del Finanziamento sanitario nazionale, senza ulteriori oneri a carico della finanza pubblica, fermo restando il rispetto del limite relativo all’incremento della spesa di personale di cui al secondo periodo, del comma 1 dell’articolo 11 del decreto-legge 30 aprile 2019, n. 35, convertito, con modificazioni, dalla legge 25 giugno 2019, n. 60.». 2. All’articolo 41, comma 2, del decreto legislativo 4 marzo 2014, n. 26, dopo la lettera c) e’ aggiunta la seguente: «c-bis) con un importo annuale pari ad euro 1.000.000 per ciascuno degli anni del triennio 2020-2022, di cui: 1) per il 20 per cento da destinare alle regioni ed alle province autonome sulla base di apposito riparto da effettuare con decreto del Ministro, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, e d’intesa con la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano per il finanziamento di corsi di formazione ed aggiornamento per gli operatori degli stabilimenti autorizzati ai sensi dell’articolo 20, comma 2; 2) per l’80 per cento da destinare agli istituti zooprofilattici sperimentali per l’attività di ricerca e sviluppo dei metodi alternativi.». 3. Agli oneri di cui al comma 2, pari a euro 1.000.000 per ciascuno degli anni dal 2020 al 2022, si provvede mediante corrispondente riduzione del Fondo per il recepimento della normativa europea di cui all’articolo 41-bis della legge 24 dicembre 2012, n. 234.
4. All’articolo 1, comma 432, della legge 27 dicembre 2017, n. 205, dopo le parole «che abbia maturato» sono inserite le seguenti: «, alla data del 31 dicembre 2019, fatti salvi i requisiti maturati al 31 dicembre 2017»; e le parole «negli ultimi cinque» sono sostituite dalle seguenti: «negli ultimi sette».

Al Presidente
Prof. Pasquale Tridico

Alla Direttrice Generale
Dott.ssa Gabriella Di Michele

Alla D.C. Risorse Umane
Dott.ssa Maria Grazia Sampietro

OGGETTO: RICHIESTA RINVIO ENTRATA IN VIGORE CIRC. 103/2019

Questa O.S. scrive in relazione al msg. Hermes n. 3885 del 25 ottobre 2019, con cui
si dispone l’entrata in vigore della circolare n. 103 – relativamente alle aperture
pomeridiane degli sportelli a partire dal mese di febbraio.
Dal 10 ottobre 2019 – giorno in cui i vertici dell’Istituto comunicarono ufficialmente
la sospensione dell’efficacia della Circolare – si sarebbero dovuti tenere dei tavoli,
per avviare un percorso condiviso con le organizzazioni sindacali. Nonostante le
nostre ripetute richieste, l’Amministrazione si è dimostrata sorda a questa esigenza
e sembra voler procedere ugualmente alle aperture pomeridiane, non considerando
le difficoltà ancora persistenti e le possibili ricadute negative sui lavoratori e sul
servizio.
Per questo motivo, la scrivente O.S. chiede l’urgente avvio di un confronto sul tema
e un ulteriore rinvio dell’entrata in vigore della suddetta disposizione.

FP CGIL                                        FP CGIL
Antonella Trevisani               Matteo Ariano

Sottoscritto il contratto nazionale Fabbricerie relativo al triennio 2018-2020. Un accordo che interessa circa un migliaio di dipendenti degli enti che gestiscono, conservano e valorizzano un pezzo importante del patrimonio monumentale: opere che vanno dalla Torre di Pisa alla Basilica di San Marco a Venezia, da Santa Croce a Firenze al Duomo di Orvieto, passando per la Cattedrale di Siena. A darne notizia sono Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl.

L’accordo raggiunto, spiegano i sindacati, “garantisce un aumento contrattuale tabellare medio del 3,6% a cui si aggiunge un aumento del premio di risultato dello 0,3% calcolato sulla massa salariale del 2017. L’aumento tabellare decorre per lo 0,9% dal primo gennaio del 2018, per l’1,3% dal primo gennaio del 2019 e per l’1,4% dal primo gennaio di quest’anno. Per quel che riguarda il premio di risultato, l’elemento minimo di garanzia viene innalzato da 20 a 25 euro dal primo gennaio 2019”.

Dal punto di vista normativo, aggiungono Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl, “abbiamo aumentato le materie riconducibili alla contrattazione aziendale: la prima, estremamente importante per la qualità della vita dei lavoratori, riguarda l’individuazione di un tetto alle giornate festive mensili da lavorare; inoltre, è stata prevista la possibilità di ampliare le casistiche del contratto nazionale in merito ai permessi per motivi personali; in ultimo, è stata introdotta la possibilità di regolare le modalità e la tempistica di presentazione delle domande degli stessi. Inoltre, sempre in merito ai permessi personali, abbiamo innovato prevedendone anche la fruizione ad ore. Infine abbiamo regolato le assenze per visita medica che durino l’intera giornata”.

Per Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fel, “il contratto Fabbricerie sottoscritto rappresenta un buon accordo che, pur nelle difficoltà prospettate da parte datoriale, riesce a trovare una sintesi utile per la tutela del potere di acquisto dei lavoratori e rilancia dal punto di vista delle acquisizioni dei diritti. Ricordiamo di avere ancora aperta la questione che riguarda la previdenza complementare. Sarà nostra cura sollecitare che il tavolo tecnico termini il proprio lavoro, al fine di raggiungere questo ulteriore risultato”, concludono.

Cari Colleghi,
ci sembrano necessari alcuni chiarimenti in merito all’accordo sottoscritto il 30 dicembre 2019.
Va innanzitutto ricordato che a fronte delle giuste istanze evidenziate dai colleghi dell’Area B, già nel CCI 2018 I Sindacati hanno ottenuto dall’Amministrazione l’impegno di “attivare  nel 2019 attività  progettuali che prevedono il coinvolgimento delle Aree A e B per il maggior impegno richiesto nella gestione del cambiamento organizzativo ed operativo legato all’introduzione del documento unico e il cui finanziamento troverà giustificazione nell’art.10, comma 2 del “Regolamento per l’adeguamento ai principi di razionalizzazione e contenimento della spesa in ACI”.
Come sapete, i ritardi nella approvazione del CCI 2018 non ci hanno consentito di poter concretizzare questa previsione, dal momento che solo ora possiamo cominciare le trattative per il CCI 2019 .
Il giorno 13 gennaio p.v. avremo la prima riunione sul CCI 2019 e sicuramente questo aspetto sarà  tra le priorità  da affrontare.
Va ricordato  inoltre che in concomitanza con il percorso di progressioni iniziato nel 2015, i contratti integrativi hanno riconosciuto, in mancanza di altri strumenti, l’art.32 che indennizza l’impossibilità contrattuale del passaggio tra Area B e Area C, con una quota che per i B3 più anziani equipara al secondo livello economico dell’Area C.
Inoltre, nel 2019 abbiamo sottoscritto un accordo sulla organizzazione del lavoro in base al quale si chiarisce quali sono le attività  che i B possono svolgere.

Nell’ambito del CCI 2020, il 30 dicembre 2019, insieme all’accordo per le progressioni economiche, i sindacati hanno firmato una dichiarazione di intenti per una revisione della scala parametrica per un riequilibrio economico tra le aree.
Con molto senso di responsabilità i Sindacati cercato di dare risposte ai colleghi bloccati non dalla nostra volontà ma da normative contro le quali ci siamo battuti in passato e ci stiamo battendo.
La nostra battaglia per un ordinamento professionale che risponda effettivamente ai gravosi compiti che i colleghi svolgono non si è  fermata.
Vi ricordiamo che a dicembre, nei giorni  10, 12 e 17, eravamo  in piazza per chiedere le risorse per il rinnovo contrattuale e che si arrivi alla tanto attesa riforma del nuovo ordinamento professionale.
Noi non ci fermiamo e chiediamo il vostro sostegno per ottenere nelle prossime iniziative che verranno promosse.risultati tangibili.
CGIL FP – CISL FP – UILPA

Corso formazione Coordinamento donne Pol. Pen. – il tesseramento
come intervento collettivo/individuale.
14 gennaio 2019, sede Fp CGIL – 4° piano, via Leopoldo Serra, Roma.

è stata organizzata una giornata formativa per le delegate della Polizia penitenziaria
che si terrà nella giornata del 14 gennaio 2019.
I lavori, a cui parteciperanno il coordinatore nazionale della Polizia Penitenziaria
Stefano Branchi e il coordinatore delle funzioni centrali Massimiliano Prestini,
avranno inizio alle ore 09.30 del giorno 14 gennaio, per terminare alle 17.00 del 14
gennaio.
L’iniziativa si terrà presso la sede Fp CGIL – 4° piano, via Leopoldo Serra in Roma.
Considerata l’importanza dell’evento si auspica la massima presenza pertanto si
chiede laddove il partecipante abbia necessità del pernotto di provvedere direttamente alla
prenotazione.

La Coordinatrice Coordinamento donne                             Il Coordinatore nazionale Fp Cgil
Fp Cgil Polizia penitenziaria                                                                 Polizia penitenziaria
Filomena Rota                                                                                              Stefano Branchi

Pubblicato in Gazzetta Ufficiale n° 2 del 3 gennaio 2020 il DM. 20 novembre 2019 n° 164 ” Regolamento recante valutazione del personale della ricerca sanitaria”

Pubblichiamo la nota del Coordinamento territoriale Fp Cgil VVF Frosinone nella quale evidenzia la problematica oramai cronica situazione, in cui desta il Comando, riguardo la situazione automezzi ed attrezzature, che di fatto pregiudica la sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori e della cittadinanza.

Pubblichiamo la lettera del Ministero della Difesa.

NO ALLO SCONTRO GENERAZIONALE

Il 2019 si è chiuso con alcune situazioni che rischiano seriamente di creare criticità
nelle Sedi territoriali.
Ci riferiamo alla discriminazione che si sta determinando in merito alla
maggiorazione oraria legata allo svolgimento dell’attività di sportello che viene
riconosciuta solo al personale di qualunque area (A, B, C) con profilo amministrativo,
escludendo così i colleghi di altri profili, in quanto non rientranti nel profilo
amministrativo. Ciò vuol dire che i lavoratori che svolgono attività di sportello per
una Sede avranno diritto alla maggiorazione oraria, solo se inquadrati in un profilo
invece che in un altro.
Già al tavolo nazionale abbiamo espresso – in modo pressoché isolato – la nostra
contrarietà a questa assurda disparità di trattamento e data la nostra disponibilità
alla proposta dell’Amministrazione di allargare la maggiorazione oraria.
Chiediamo, quindi nuovamente un incontro per discutere della maggiorazione
oraria per lo sportello ed evitare discriminazioni tra colleghi e ricadute
organizzative nelle Sedi.
Chiaro è, che se l’Amministrazione non può riconoscere la maggiorazione oraria a
tutti i profili allora non può pretendere attività di sportello da tutti, con grave
ricadute anche sui colleghi del profilo amministrativo su cui ricadrà l’onere dello
sportello delle Sedi.
Simile illogica discriminazione si è creata, per le stesse identiche ragioni, nel caso di
due interpelli rivolti esclusivamente a funzionari di profilo amministrativo, da cui
sono stati esclusi analisti e consulenti. Anche in questo caso, chiediamo che simili
episodi non accadano più.
Nel frattempo, grazie al nostro impegno, sono stati risolti i problemi legati alla
procedura informatica, che impedivano ai nuovi colleghi aderenti al credito di
poter dare domanda di prestito.
Francamente troviamo schizofrenico il comportamento dell’Istituto: dopo aver fatto
tanti sforzi per riuscire a incamerare migliaia di giovani, e dare così respiro ai
colleghi delle Sedi esausti per la continua riduzione del personale, ora queste
situazioni rischiano di annullare gli effetti delle assunzioni creando penalizzazioni per
tutto il personale.
Riteniamo simili comportamenti anacronistici: la moderna Pubblica Amministrazione
deve essere capace di attirare e trattenere le nuove energie, non limitarsi a bandire
concorsi nella speranza che il maggior numero di neoassunti resti al suo interno.

FP CGIL                                           FP CGIL
Antonella Trevisani                Matteo Ariano

stato agitazione Entrate e Dogane e Monopoli

Gravissime carenze di personale e mancate risorse per salario accessorio

“È stato di agitazione per il personale dell’Agenzie delle Entrate e delle Dogane e Monopoli, a causa delle gravissime carenze di personale e delle mancate risorse per il salario accessorio, oltre che per diversi problemi organizzativi”. È quanto dichiara la Funzione Pubblica Cgil in merito alle criticità delle due agenzie, insieme a Cisl Fp, Uil Pa, Confsal Unsa e Flp.

“Gravissime carenze di personale, con carichi di lavoro oramai non più sostenibili, deficit di risorse finanziarie da destinare al salario accessorio accompagnato da ritardi intollerabili nell’erogazione, significative difficoltà organizzative sono solo alcune delle gravi problematiche esistenti e su cui il Governo ha scelto di non intervenire”, fa sapere la categoria dei servizi pubblici della Cgil.

“La situazione ha superato ampiamente i limiti della tollerabilità traducendosi in pesanti criticità operative che, oggettivamente, impediranno alla macchina fiscale il raggiungimento dell’obiettivo della lotta all’evasione ed elusione fiscale nonché le funzioni basilari per la Ue e per la sicurezza del nostro Paese. Per questo insieme agli altri sindacati proclamiamo lo stato di agitazione del personale dell’Agenzia delle Entrate e dell’Agenzia delle Dogane e Monopoli”, conclude la Fp Cgil.

« Pagina precedentePagina successiva »
X
Questo sito usa i cookie per offrirti la migliore esperienza possibile. Procedendo con la navigazione sul sito o scrollando la pagina, accetti implicitamente l'utilizzo dei cookie sul tuo dispositivo. Informativa sull'utilizzo dei cookie Accetto