Coinvolti comparti Funzioni Centrali, Locali e Sanità Pubblica

Troppe incertezze sul fronte dei rinnovi contrattuali e delle politiche occupazionali relative al pubblico impiego, Cgil, Cisl e Uil proclamano lo stato di agitazione nei comparti delle Funzioni Centrali, Locali e nella Sanità Pubblica. Uno stato di agitazione nel pubblico impiego, proclamato da Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl e Uil Pa per rivendicare, “viste le carenze in legge di Bilancio, adeguate risorse economiche per il rinnovo dei contratti per il triennio 2019-2021, al netto della stabilizzazione dell’indennità di vacanza contrattuale e dell’elemento perequativo, insieme ad un necessario stanziamento per finanziare un nuovo sistema di classificazione del personale”.

Sul fronte del ricambio generazionale, i sindacati chiedono “un piano straordinario di assunzioni, insieme a interventi per gli idonei e alla proroga delle procedure di stabilizzazione previste dalla legge Madia”. Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl e Uil Pa rivendicano, tra le altre cose, “anche la rimozione dei vincoli imposti alla contrattazione integrativa unilateralmente da parte del Mef relativamente alla percentuale di destinatari delle progressioni economiche orizzontali e la restituzione della piena autonomia della contrattazione al riguardo”. Su quest’ultimo punto, i sindacati hanno deciso di “procedere con delle diffide formali poiché dai confronti sin qui avuti non vi è alcuna certezza di una risoluzione che assegni alla contrattazione le titolarità di tradurre e applicare le previsioni normative che non fissano alcuna soglia”.


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Al Ministro delle Infrastrutture e Trasporti
On. Paola De Micheli

Al Presidente ENAC
Dott. Nicola Zaccheo

Con riferimento alla nota del Presidente Zaccheo prot. n.014178-P del 11-12-2019, si rappresenta che nessun tono fuorviante o falsità è stato usato nella nota unitaria inviata al Ministro nella quale, al contrario, abbiamo espresso fondate e legittime preoccupazioni generate dalle recenti notizie, dichiarazioni e/o iniziative assunte da esponenti della politica e dal management dell’Ente, con cui si sta cercando di far passare la trasformazione in EPE come unica strada percorribile verso un destino ineluttabile cui rassegnarsi. E lo sfilarsi ufficialmente da parte del Presidente dal confronto, peraltro abbondantemente superato dagli eventi di queste ultime settimane, pretestuoso e immotivato non fa che confermare e aumentare l’opacità che segna l’intera vicenda, fin qui gestita a nostro giudizio come in un gioco di sponda dove tutti si guardano bene dal dire al paese, al governo, al parlamento, alle lavoratrici e ai lavoratori dell’ENAC e a tutto il settore del trasporto aereo quale sia la vera posta in gioco, ovvero la pretesa uscita dell’Ente dal perimetro della Pubblica Amministrazione e la perdita del ruolo di terzietà che deve sempre caratterizzate un ente regolatore dello Stato. E a quale scopo? Per questa ragione abbiamo chiesto al Ministro di fare chiarezza e di convocarci, e ne rivendichiamo con forza il diritto, perché tentare di imporre decisioni su un tema così delicato senza aver prima ascoltato anche la voce dei lavoratori coinvolti e delle loro rappresentanze sindacali marca un inaccettabile tratto di grave e antidemocratico unilateralismo contro cui ci opporremo sempre, e con tutti gli strumenti a nostra disposizione, nessuno escluso, senza tuttavia negarci ad un confronto con l’Ente che dovrà però assumere ben altro indirizzo. Cordiali saluti.

FP CGIL

F. Quinti – M. Barberis

CISL FP

A. Marinelli

FIT-CISL

S. Pellecchia- S. Ingrassia 

UIL-PA

S. Colombi – C. Conti

UILTRASPORTI

I. Viglietti –  R. Giametta

Pubblichiamo l’informativa della Direzione Centrale per la Formazione nella quale specifica le prove e i relativi punteggi assegnati alle prove selettive per l’ammissione al corso di formatore SAF Basico

Pubblichiamo la nota della Direzione Centrale per la Formazione con la quale riapre straordinariamente la ricognizione per aspiranti Formatori SAF Basico, in quanto nella precedente  risulta  evidenziato una
significativa percentuale di personale non in regola con i mantenimenti previsti

INL DEVE FUNZIONARE!
IL DOCUMENTO APPROVATO DALL’ASSEMBLEA

L’assemblea del personale dell’INL, riunitasi a Roma il 13 dicembre 2019, dopo aver a lungo discusso sui problemi di quella che avrebbe dovuto essere l’agenzia unica delle ispezioni, dichiara la sua totale insoddisfazione per lo stato in cui INL si trova.
Sin dall’inizio era stato evidenziato da più parti che la creazione di un nuovo soggetto, a costo zero, avrebbe provocato una serie di problemi. A distanza di ormai tre anni dall’avvio effettivo delle attività e a cinque dall’approvazione del d.lgs. 149/2015 emerge con lampante chiarezza che, senza un consistente e stabile investimento di risorse economiche, quel progetto, pur condivisibile nelle sue finalità ideali, stia miseramente naufragando.
Le risorse economiche sono indispensabili per affrontare e superare una serie di questioni poste anche all’attenzione della Ministra del Lavoro e delle Politiche Sociali, sen. Nunzia Catalfo:
1- superare il gap salariale esistente con il personale dell’Inps e dell’Inail.
È inaccettabile che lavoratori chiamati ad avere pari responsabilità, abbiano retribuzioni considerevolmente diverse.
2- dare adeguato riconoscimento a tutte le professionalità presenti
nell’Inl: al personale ispettivo, ai colleghi chiamati a difendere e rappresentare l’Amministrazione in giudizio, ma anche a tutti i lavoratori dell’Inl impegnati a svolgere compiti amministrativi, senza i quali non si potrebbero erogare tutte le essenziali funzioni svolte quotidianamente in tutti gli uffici d’Italia.
3- Assunzione di nuovo personale amministrativo. In moltissimi uffici, le numerose e indispensabili funzioni amministrative sono ormai svolte da personale ispettivo, che viene pertanto distolto dalla propria attività, con conseguente riduzione dei controlli sui territori e quindi del contrasto all’il-legalità. È, pertanto, urgente utilizzare qualunque strumento per reclutare personale amministrativo, non solo attraverso concorsi ma anche av-viando interlocuzioni con altre Amministrazioni, per facilitare processi di mobilità volontaria. Si auspica, poi, l’immediata attivazione delle progres-sioni verticali, per soddisfare la legittima aspirazione dei lavoratori alla progressione di carriera.
4- Assunzione di ispettori tecnici. Non possiamo più tollerare che l’INL non eserciti più, su tutto il territorio nazionale, la vigilanza in materia di salute e sicurezza sul lavoro. Anche in questo caso, oltre allo strumento del concorso, si ritiene possibile verificare urgentemente processi di mo-bilità volontaria, anche intercompartimentale.
5- È urgente dotarsi di una propria struttura informatica e tecnologica per liberare definitivamente l’INL dalla cosiddetta fase di avvalimento dell’apparato ministeriale. A tale scopo, si rende necessario valorizzare le professionalità con profilo informatico presenti ma anche reclutare, con la massima urgenza, un numero adeguato di personale informatico.
6- La reale condivisione delle banche dati con tutte le Amministrazioni che possano fornire informazioni utili per lo svolgimento delle attività dell’INL.
7- Garantire maggiore autonomia gestionale e organizzativa, in linea con quanto avviene per le Agenzie fiscali e gli Enti pubblici non economici.
8- Rivedere l’assetto territoriale, che in alcuni casi ha anche prodotto un peggioramento della qualità dei servizi erogati a cittadini.
Per poter fare tutto quanto sopra elencato occorre quello che finora è mancato: una seria e forte volontà politica di far funzionare l’INL.
Per questo, l’assemblea ribadisce oggi, alla Ministra del Lavoro, di ascoltare la forte richiesta che le viene rivolta dai suoi dipendenti: INL DEVE FUNZIONARE SUBITO!
Chiede, pertanto, che nella legge di stabilità in discussione in Parlamento, siano previste adeguate risorse, così come chiesto da rappresentanti del suo stesso movimento politico. In questo senso, chiede alla Ministra del Lavoro di porre subito in essere tutte le azioni necessarie.
I lavoratori dell’Inl rivendicano la dignità del proprio lavoro e l’essenzialità della propria funzione, unica nel panorama della Pubblica Amministrazione.
Se tale dignità dovesse essere, anche stavolta, calpestata, porranno in essere tutte le azioni di lotta necessarie per affermarla, tra cui: informazione ai mezzi di comunicazione sullo stato in cui verte l’INL e sulle relative responsabilità po-litiche, presidio sotto la sede del Ministero del Lavoro, eventuale riconsegna delle tessere ispettive, fino alla proclamazione dello sciopero.

Roma, 13 dicembre 2019

FP CGIL
M. ARIANO

CISL FP
M. CAVO

UILPA
B. DI CUIA

FLP
A. PICCOLI

CONFINTESA FP
N. MORGIA

CONFSAL-UNSA
V. DI BIASI

Pubblichiamo i documenti relativi all’incontro tenutosi con le Organizzazioni Sindacali dei Vigili del Fuoco Europei in merito le conseguenze del cambiamento climatico sui servizi di soccorso e di emergenza

INCONTRO DI VENERDÌ 6 DICEMBRE U.S. per la sottoscrizione definitiva dell’addendum sulle PEO
L’AMMINISTRAZIONE HA COMUNICATO CHE IL FONDO È STATO INCREMENTATO A € 7.500.000

L’impegno di queste OO. SS.
• I suggerimenti pervenuti dai lavoratori saranno al centro dei prossimi incontri con l’Amministrazione che deve tener conto dello sforzo compiuto e delle difficoltà affrontate dal personale!
• per la tutela di tutti i lavoratori è fondamentale un confronto preliminare AMMINISTRAZIONE – OO.SS su tutti i temi che necessitano di soluzioni condivise
• scongiurare che ritardi nelle procedure (vedi quanto accaduto per le alte professionalità) mettano a rischio la grande opportunità derivante dalle aumentate disponibilità economiche.
• MONITORAE LA DELICATA FASE ESECUTIVA DEI PROGETTI RELATIVI ALL’INDENNITÀ INCENTIVANTE PERCHÉ NESSUNO RESTI ESCLUSO
• AVVIARE AL PIÙ PRESTO I TAVOLI DI CONTRATTAZIONE:
o FONDO RISORSE DECENTRATE 2019
o SUSSIDI 2019
o ACCORDO PEO 2020
o ADEMPIMENTI DELLE LIQUIDAZIONI DEL FONDO 2018
ANCHE LA PAZIENZA UNITARIA STA PER FINIRE
Nell’incontro di venerdì 6 dicembre u.s., convocato per la sottoscrizione definitiva dell’addendum all’accordo PEO 2019, l’Amministrazione ha riferito che il fondo 2019, con il nulla osta del collegio dei revisori, È STATO INCREMENTATO DI CIRCA € 1.800.000 PER UN TOTALE NETTO DA CONTRATTARE DI CIRCA € 7.500.000. Ciò consentirà di accrescere gli importi dei vari istituti e contare su NUOVE RISORSE PER PROGRAMMARE LA RIQUALIFICAZIONE ECONOMICA DEL RESTANTE PERSONALE. Queste OO.SS.
si impegnano fin da subito a portare al tavolo contrattuale tutti i suggerimenti che sono pervenuti dal personale e a trovare le migliori soluzioni per porre rimedio a quel MALCONTENTO, derivante dallo sforzo compiuto e dalle relative difficoltà con cui il personale si è confrontato, e che “STRUMENTALMENTE” viene alimentato da chi ha FIRMATO GLI ACCORDI PER POI, “ALL’OCCORRENZA”, DIMENTICARSI DEL CONTENUTO DEGLI STESSI O DA CHI NON APPONE FIRME MA DA MESI PROMETTE INTERVENTI RISOLUTORI CHE SPESSO NON TENGONO CONTO DELLE NORME DI LEGGE o del fatto che gli accordi PER ESSERE VALIDI DEVONO ESSERE SOTTOSCRITTI ANCHE DALLA PARTE PUBBLICA.
L’affermazione della piena autonomia finanziaria dell’Istituto, e i cambiamenti che ne deriveranno a livello organizzativo, se da un lato richiederanno il consolidamento delle competenze professionali per la realizzazione della mission di Istituto, dall’altro renderanno necessario sia per le OO.SS., sia per i vertici di amministrazione, un necessario e preliminare confronto su tutti i temi più importanti, con l’adozione di soluzioni condivise tese ad evitare in anticipo l’insorgere di criticità che potrebbero derivare dall’adozione di atti unilaterali. Le aumentate risorse disponibili nel bilancio per il personale, come abbiamo sempre detto, sono una grande opportunità che NON PUÒ E NON DEVE ESSERE MESSA A RISCHIO DA INGIUSTIFICATI RITARDI, COME QUELLI RELATIVI ALLE PROCEDURE DELLE ALTE PROFESSIONALITÀ, o a causa della mancanza di chiarezza circa la fase applicativa delle stesse. Come si ricorderà, queste sigle, con nota del 28 novembre u.s., hanno chiesto un urgente incontro per conoscere, prima dell’emanazione della circolare del Segretario generale, le modalità attuative per l’assegnazione e l’esercizio delle funzioni delle Alte Professionalità e per l’esecuzione dei progetti a cui si lega l’indennità incentivante per i mesi di ottobre/novembre/dicembre 2019. Allo stesso modo, si ritiene non più differibile la calendarizzazione di incontri per arrivare a definire un’ipotesi di accordo per il Fondo 2019, per programmare le PEO 2020, PER RIMODULARE I CRITERI DEI SUSSIDI (accordo 2019 in riferimento ad eventi 2018), per avviare il confronto sul SISTEMA DI VALUTAZIONE (come previsto dall’accordo sul Fondo 2018), lavorare sull’adeguamento dei PROFILI GIURIDICI del personale, ecc..
Riteniamo che il nostro impegno per giungere quanto prima alla sottoscrizione degli accordi, e realizzare le legittime aspettative dei lavoratori, rischi di veder vanificati i propri effetti se continuano a slittare nel tempo le liquidazioni degli importi.
È per questo che, in diverse circostanze, ABBIAMO CHIESTO CON URGENZA L’AVVIO DI TUTTI GLI ADEMPIMENTI AMMINISTRATIVI PER IL PAGAMENTO DEL FONDO 2018, in particolare per gli accordi territoriali, al fine di corrispondere entro il più breve tempo possibile i differenti emolumenti a PARTIRE ALL’INIZIO DEL PROSSIMO ANNO, NON SOLO CON LE CONTRATTAZIONI SUL FONDO 2019, MA ANCHE CON QUELLE RELATIVE ALLA SECONDA TRANCHE DI PROGRESSIONI ECONOMICHE. Altri ingiustificati ritardi continueranno ad accrescere il malcontento e PORTERANNO QUESTE OO.SS. AD ASSUMERE INIZIATIVE a tutela degli interessi dei lavoratori e dell’impegno e della serietà con cui, unitariamente, ci siamo adoperate in favore di tutto il personale per un giusto riconoscimento professionale ed economico.
SENZA SE E SENZA MA, SEMPRE DALLA PARTE DEL PERSONALE!!

 

S. Di Folco                      F. Amidani          U. Cafiero                    A. Benedetti

Pubblichiamo l’accordo collettivo nazionale per la disciplina dei rapporti convenzionali tra il Ministero della Salute ed il personale sanitario non medico.

“Girandola di incarichi all’Inps. Tutto cambia, tranne l’autoreferenzialità del presidente”. A denunciarlo è la Fp Cgil Nazionale, spiegando che: “Apprendiamo che dal prossimo 16 dicembre decorrono nuovi incarichi dirigenziali di prima fascia all’Inps”. Secondo il sindacato, “ciò accade a valle di un interpello effettuato sulla base di una determinazione presidenziale ‘con i poteri del consiglio di amministrazione’, che solo a breve dovrà comunque essere nominato, e senza alcun confronto con le organizzazioni sindacali sul progetto organizzativo che il presidente Tridico intende affidare ai nuovi nominati. Progetto le cui coordinate sfuggono alla nostra comprensione e che forse avrebbero potuto meglio decifrarsi solo con un reale coinvolgimento delle rappresentanze dei lavoratori e della stessa dirigenza dell’Istituto”.

Le nuove nomine, riferisce il sindacato dei servizi pubblici della Cgil, “così appaiono motivate unicamente dall’obiettivo di mettere in atto una generale girandola di incarichi secondo la logica del ‘cambiare tutto per non cambiare nulla’, sicuramente non i difetti che negli anni le diverse gestioni hanno evidenziato, quali l’autoreferenzialità del ‘vertice politico’ ancorché privo di una strategia e di una visione utile a restituire quel senso di appartenenza e l’orgoglio dell’insieme dei lavoratori nel sentirsi parte attiva del soggetto pubblico più importante delle politiche di welfare del paese, utile a cittadini, lavoratori, pensionati e imprese, piuttosto che alle ambizioni e al protagonismo dei presidenti di turno”.

L’attuale rimescolamento di incarichi, per la Fp Cgil, “non supportato da una effettiva valutazione di merito dei dirigenti precedentemente assegnati nei rispettivi ruoli, finirà per incrementare ulteriormente il senso di smarrimento e di assoggettamento dei diretti interessati al solo principio della fedeltà al capo di turno, con grave e pesante nocumento della più complessiva immagine dell’ente agli occhi del paese. Da ultimo, ma non per ultimo, stigmatizziamo, solo a titolo di esempio di una riorganizzazione più orientata a sfasciare che a ricostruire senso e efficacia operativa, lo smembramento in tre direzioni centrali ciò che invece avrebbe potuto e dovuto essere ricondotto a unità organizzativa e di responsabilità con l’assegnazione dei distinti incarichi in tema di organizzazione, formazione, gestione e sviluppo delle risorse umane. Ma, si sa, la logica organizzativa spesso cozza con l’obiettivo di rendere meno leggibile la logica dei capi”, conclude la Fp Cgil.

REPORT

EPSU Prison Network del 6 dicembre 2019

In data 6 dicembre 2019 si è svolto un incontro presso la Federazione Europea dei Sindacati dei Servizi Pubblici (EPSU) in Brussels per discutere le condizioni di lavoro negli istituti penitenziari e mettere in risalto le possibili alternative sindacali utili verso un cambiamento positivo.

Questo è stato il primo incontro a cui io personalmente ho partecipato e ho avuto la possibilità di confrontare da vicino la situazione delle carceri italiani con quelle degli altri stati europei. A tal proposito è stato stretto un “gemellaggio” con la Spagna e la Norvegia. Nel confronto con gli spagnoli sono emerse problematiche simili che affliggono gli istituti penitenziari italiani e spagnoli, primo fra tutti la sicurezza sul lavoro e la gestione delle persone prive di libertà con problemi psichici, da qui l’idea di presentare un progetto comune per far fronte alla situazione. Inoltre, si è discusso sul lavoro delle donne nella Polizia penitenziaria, di come vengono trattate in modo impari e delle molestie che sempre più spesso subiscono nel luogo di lavoro. In questo contesto, ho raccontato della nascita e dello sviluppo del Coordinamento donne e di come si sia rivelato uno strumento utile a rafforzare la figura della donna all’interno dell’Amministrazione penitenziaria italiana

Pubblichiamo la graduatoria emanata dalla Direzione Centrale per le Risorse Umane riguardo la mobilità per il ruolo Vigile del Fuoco al fine di verificare eventuali errori

[Da Cgil.it] – Prosegue la ‘Settimana di mobilitazione per il lavoro’ indetta da Cgil, Cisl e Uil a sostegno delle proposte contenute nella piattaforma unitaria per una manovra economica che sia dalla parte dei lavoratori.
Oggi (12 dicembre), per il secondo appuntamento nazionale a Roma in piazza Santi Apostoli hanno partecipato alla manifestazione/assemblea centinaia di lavoratori e le lavoratrici per chiedere il rinnovo dei contratti pubblici e privati, il superamento dei contratti pirata, la riforma e alle assunzioni nella Pubblica Amministrazione e la defiscalizzazione degli aumenti contrattuali. (continua a leggere).

Rimettere al centro la questione salariale, la cronaca di Rassegna Sindacale.


Serena Sorrentino ai microfoni di RadioArticolo1 dalla piazza di #FuturoAlLavoro.


Il rinnovo dei contratti per dare dignità ai lavoratori, l’intervento di Tania Scacchetti.


Giancarlo, un infermiere a difesa della Costituzione.


Il saluto di Jan Willem Goudriaan, segretario generale di Epsu.


Piazza Santi Apostoli a Roma per i servizi pubblici, la galleria fotografica della manifestazione.

📸 Da piazza Santi Apostoli le foto della seconda delle tre giornate di mobilitazione, dedicata ai Servizi Pubblici, promossa da Cgil, Cisl e Uil.#FuturoAlLavoro#CiSiamo

Pubblicato da Funzione Pubblica Fp-Cgil Nazionale su Giovedì 12 dicembre 2019

 

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