Pubblichiamo la convocazione e il decreto riguardo il settore specialista nautico inviata dalla Direzione Centrale per l’Emergenza ,il Soccorso Tecnico e l’Antincendio Boschivo

Pubblichiamo la convocazione inviata dalla Direzione centrale per l’Emergenza, il Soccorso Tecnico e l’Antincendio Boschivo, la quale viene anticipata per impegni istituzionali

La Direzione Centrale per le Risorse Umane informa le OO.SS che sta procedendo agli avvicendamenti del personale in servizio presso i presidi VVF degli Organi costituzionali per termine mandato biennale rinnovabile una sola volta e per sostituzione di personale collocato in quiescenza, in riferimento agli esiti della circolare ricognitiva pro. n. 6565 del 5 febbraio 2018 del personale operativo disponibile a prestare servizio

 

Il giorno 23 u.s. a Milano si è tenuto il secondo incontro di negoziato per il rinnovo del contratto Avis
2017/19.
La trattativa nasce in salita in quanto come OO.SS. CGIL FP, CISL FP e UIL FPL avevamo chiesto ad
Avis, già dal precedente e primo incontro del 7 novembre, di esplicitare le disponibilità economiche,
dato che sono stati chiusi CCNL nel settore con un aumento contrattuale medio nel triennio superiore al 5% e, nel caso di Avis, siamo in presenza di un rinnovo contrattuale già prossimo alla scadenza del
2019.
La delegazione Avis, di rimando, ha argomentato le difficoltà legate alla diminuzione dei rimborsi da
parte dei committenti di circa il 25% sulle sacche di sangue, passato dai precedenti 52,5 euro agli
attuali 39,50, pur essendo ancora in atto un confronto in sede ministeriale. Questo ha generato forti
perdite a bilancio in molti comitati territoriali. Per questi motivi, a loro dire, il Consiglio Nazionale Avis ha dato mandato alla delegazione per un rinnovo contrattuale con una disponibilità economica compresa tra l’1,5% e il 3%.
Per quello che ci riguarda, nel confermare la piena volontà di arrivare alla firma del CCNL in tempi
brevi, abbiamo invitato l’Associazione a rivedere le proprie posizioni ed a valutare la nostra proposta,
dichiarando altresì la piena disponibilità a proseguire comunque i lavori della giornata entrando nel
merito del testo contrattuale, in particolare per ciò che riguarda la normativa sul mercato del lavoro,
ferma al 2012.
Ci sono state avanzate richieste riguardo una gestione estremamente flessibile del part time,
l’introduzione del lavoro intermittente e una revisione delle declaratorie professionali, in particolare con l’accorpamento della cat. F in E, con mantenimento della retribuzione acquisita e introducendo un
range per l’attribuzione alle figure professionali ex Cat. F di una indennità legata al tipo di
responsabilità.
Su quest’ultimo punto, in particolare, che presenta molte incongruenze, abbiamo invitato l’Avis a
rivederne l’impostazione. Allo stesso modo sul part time come sul lavoro intermittente abbiamo
espresso il nostro giudizio negativo.
Abbiamo, infine, sospeso l’incontro e pur da punti di vista ancora molto lontani, in particolare sulla parte economica, ci siamo dati un ulteriore appuntamento per il 18 gennaio 2020.

p.Fp Cgil Nazionale                        il Segretario Nazionale             il Segretario Nazionale
Area Sanità e SSAEP                         CISL FP                                                  UIL FPL
Simona Ricci                                    Franco Berardi                                  Bartolomeo Perna

Al Segretario generale della Corte dei conti
Cons. Franco MASSI

Al Vice Segretario generale
Cons. Saverio GALASSO

Al Dirigente Generale delle Risorse Umane
Dott. Pasquale LE NOCI

All’Ufficio Relazioni Sindacali
e.p.c. Al Presidente della Corte dei conti
Pres. Angelo BUSCEMA

Al Presidente della Commissione Alte Professionalità
Pres. Maurizio GRAFFEO

Al Presidente della Commissione PEO
Cons. Bruno TRIDICO

Al Personale della Corte dei conti

Oggetto: Alte Professionalità – Progressioni Economiche (PEO): chiarimenti e richiesta urgente di incontro.
È noto come il personale della Corte si sia misurato nelle ultime settimane in prove molto impegnative, dimostrando, come ha sempre fatto in numerose occasioni anche del passato, massima competenza e professionalità.
In questi giorni, non appena terminate le procedure selettive relative tanto alle Alte Professionalità quanto alle PEO 2019, le scriventi OO.SS. sono state messe a conoscenza, da parte del personale operante presso tutte le sedi dell’Istituto, di alcune problematiche che si sintetizzano come segue.
In relazione alle Alte Professionalità, numerosi colleghi che hanno superato la prova selettiva ed utilmente collocati in graduatoria, hanno evidenziato, a seguito della verifica dei propri elaborati, il mancato riconoscimento di alcune risposte esatte, con penalizzazioni
in termini di punteggio rispetto alla graduatoria provvisoria e con conseguenti ripercussioni negative in sede di definizione della graduatoria finale, in cui saranno cumulati i punti della selezione a quelli dei titoli. Queste OO.SS., pur apprezzando la volontà – ribadita anche il giorno della prova – del Segretario generale di garantire in ogni fase della procedura la massima trasparenza, considerano inaccettabile che una seconda graduatoria della prova selettiva (quella “definitiva”), pubblicata in intranet dopo più di 10 giorni dalla prima, riporti una così elevata percentuale di errori. Le scriventi, a difesa delle legittime aspettative dei lavori, e al fine di fugare tutti i dubbi, evitando che si generi ulteriore confusione, chiedono che, a tutela di tutti i partecipanti, l’intera fase di verifica degli elaborati sia accentrata presso la Commissione di esame Alte Professionalità, affinché sia effettuato un controllo puntuale di tutte le schede di risposta e dando finalmente certezza ai risultati ottenuti da ciascun candidato.
Sempre in merito alle Alte Professionalità, il personale esprime grande preoccupazione per le voci che si rincorrono in merito alle modalità con cui sarà realizzata la fase attuativa che dovrà portare all’assegnazione delle funzioni e al riconoscimento dell’indennità. Numerosi sono i dubbi, così come grande è l’incertezza. Queste OO.SS., in considerazione delle grandi aspettative nutrite dal personale a seguito dell’istituzione degli istituti incentivanti di cui alla Delibera n. 82/2019 del Consiglio di Presidenza, chiedono alle SS.LL. un urgentissimo incontro per ottenere chiarimenti, ritenuti fondamentali in un momento così delicato e ribadiscono fin da subito il massimo impegno nel fornire un contributo costruttivo, attraverso la formulazione di proposte dirette a risolvere in anticipo le problematiche che potrebbero manifestarsi soprattutto all’interno dell’organizzazione degli uffici. Infatti, stante la preoccupazione che si percepisce tra il personale e al fine di completare il percorso iniziato, si ritiene quanto mai necessario ed urgente un intervento da parte del vertice dell’Amministrazione che renda note con chiarezza le modalità operative alle quali i responsabili degli uffici saranno tenuti a conformarsi.
In riferimento alle PEO 2019, le scriventi, sottolineando che la tempistica così stretta ha comportato che le banche dati relative alla prova fossero manifestamente sproporzionate per una procedura interna come quella delle Progressioni Economiche Orizzontali, ritengono doveroso stigmatizzare la presenza, nei giorni delle prove, di così tanti “vigilanti” e agenti della Polizia penitenziaria. Nel corso di tutti questi anni, avendo avuto modo di conoscere in maniera diretta la correttezza del personale, riteniamo che la scelta adottata, trattandosi di una riqualificazione del personale interno dopo dieci anni e non di un concorso pubblico, sia stata irrispettosa nei confronti dei lavoratori e, a voler essere gentili, eccessiva nelle modalità. A tal proposito chiediamo di tener conto di ciò, anche nel prosieguo del confronto con l’Amministrazione per il futuro percorso delle riqualificazioni.
Sempre con riferimento alle PEO, queste OO.SS. chiedono che si compiano tutti gli sforzi affinché siano portate a termine nel più breve possibile le procedure dirette alla definizione delle graduatorie che, come è noto, dovranno essere pubblicate entro il prossimo 31 dicembre per garantire la decorrenza delle progressioni a partire dall’01/01/2019. A tal proposito, ai fini della corretta valutazione dell’esperienza professionale maturata restano confermati, e ad avviso delle scriventi non esistono differenti interpretazioni, i criteri previsti dal punto 1.1 del Decreto del Segretario generale n. 170/2019, vale a dire che ai fini del calcolo dell’anzianità di ruolo Corte dei conti (punti 0,50) deve essere valutato l’intero periodo, dall’immissione in ruolo fino al 31/12/2018. A tale punteggio va poi
aggiunto quello del periodo di permanenza di ciascun lavoratore nella fascia retributiva di appartenenza (punti 1,50).
Si chiede, altresì, che al pari di quanto già accaduto per la prova selettiva delle Alte Professionalità, anche per il questionario delle PEO sia consentita al più presto la possibilità, per ciascun partecipante, di accedere alla propria scheda risposte, al fine di verificare la presenza di eventuali errori interpretativi che potrebbero arrecare ingiuste penalizzazioni.
Si ritiene inoltre necessaria l’emanazione di una circolare esplicativa in cui siano forniti chiarimenti utili a garantire l’uniformità di trattamento per ogni sede territoriale dell’Istituto in merito al conteggio delle ore riconosciute per motivi di servizio, per raggiungere le sedi dei corsi di formazione e/o di esame, al fine di evitare eventuali disparità di interpretazione.
In attesa di un sollecito riscontro alla presente, e nel ribadire l’urgenza dell’incontro richiesto nonché l’osservanza delle regole a tutela delle relazioni sindacali, si saluta cordialmente.

Roma, 28 novembre 2019

S. Di Folco  F. Amidani  U. Cafiero  A. Benedetti

“Bene l’aumento dei contratti di formazione specialistica, ma ancora non basta”. Ad affermarlo è il segretario nazionale della Fp Cgil Medici e Dirigenti Ssn, Andrea Filippi, in merito all’aumento delle borse di specializzazione previsto dalle modifiche alla manovra, aggiungendo che: “La questione è nota e il problema annoso: da due anni si è evidenziato un grave problema di carenza di medici specialisti dovuto alla cronica errata programmazione dei fabbisogni di personale medico, che sta mettendo in crisi in particolare i servizi di emergenza urgenza di tutte le Regioni”.

“Abbiamo stimato con certezza – prosegue il dirigente sindacale – che il fabbisogno è di 11 mila specialisti per anno, con i 900 contratti in più previsti per questa legge di bilancio arriveremmo a 9 mila, ne mancano 2 mila all’appello. Il costo è minimo: 200 milioni di euro spalmati in 4 manovre di bilancio. Chiediamo al governo questo piccolissimo investimento per coprire il gap che consentirebbe di porre le fondamenta per salvare il Servizio sanitario nazionale, oggi seriamente a rischio di non riuscire a garantire i livelli essenziali di assistenza. Ce lo chiedono i cittadini, gli operatori, le Aziende sanitarie e le Regioni: non possiamo permetterci di sbagliare la programmazione”, conclude Filippi.

Pubblichiamo la nota unitaria di chiarimenti delle strutture regionali di Fp Cgil VVf, Fns Cisl e Uil Pa VVF riguardo la mancata attivazione del personale specialista Sommozzatore per intervento SAR presso l’isola di Lampedusa

Pubblichiamo la risposta inviata alle OO.SS. VVF a seguito della richiesta delle stesse,riguardo la mancata assegnazione di organici

È ora di dare concretezza ai proclami: c’è bisogno di maggiori risorse in legge di Bilancio o nel decreto fiscale per dare concretezza all’esigenza di valorizzare sul versante economico e previdenziale i Vigili del Fuoco. Abbiamo una grande professionalità, pagata con pochi euro, ed è urgente adeguare la nostra busta paga al lavoro svolto e al rischio che corriamo, senza troppi giri di parole”. Ad affermarlo è il coordinatore nazionale della Fp Cgil Vigili del Fuoco, Mauro Giulianella, nel ricordare i due grandi fronti su cui sono schierati oggi i Vigili del Fuoco: maltempo in Italia e terremoto in Albania.

“Mentre i nostri colleghi partiti per l’Albania – prosegue il dirigente sindacale – scavano con le mani tra le macerie, rischiando la vita in un altro paese tra una scossa di assestamento e l’altra, l’Italia conta i danni procurati dal maltempo, fronteggiato con una dotazione organica per il corpo dei Vigili del Fuoco al di sotto di circa 6.000 unità, sempre in emergenza, e in più oggi con 175 pompieri fuori nazione. Il governo torni a parlare, e le rende immediatamente operative, di assunzioni per il Corpo nazionale, proponendo l’aumento della dotazione organica fino a 40.000 unità”.

Inoltre, aggiunge Giulianella, “serve assicurare la nostra vita con un sistema, quello Inail, in grado di riconoscere malattie professionali e infortuni sul lavoro alla pari del restante mondo del pubblico impiego. Riconosciamo il lavoro dei Vigili del Fuoco e rendiamogli il giusto riconoscimento. E soprattutto ringraziamoli: sono professionisti del soccorso che con determinazione, e senza fare troppe storie, si mettono a disposizione dei cittadini”, conclude.

SOTTOSCRITTO L’ACCORDO PER LA DISTRIBUZIONE DELLE
RISORSE DEL 2019

Intesa sulle progressioni economiche
Sottoscritto a Persociv, da tutte le OO.SS., l’accordo sulla distribuzione delle risorse per
l’anno 2019.
L’accordo prevede, oltre il pagamento delle varie indennità e delle posizioni organizzative, il
pagamento:
– Della Performance Organizzativa 2019, pari ad € 636,85 pro capite lorde, di cui il 50%
da assegnare come acconto nel corrente anno;
– Della Performance individuale 2019, pari ad € 75,82 pro capite lorde, da attribuire nel
2020;
– Del Fondo Unico di Sede pari ad € 176,89 lorde, da attribuire nel 2020;
L’accordo sottoscritto è pressoché identico al 2018 (tranne alcune variazioni migliorative
per il personale imbarcato e adibito ai mezzi navali), anche per favorirne la rapida
approvazione dagli organi di controllo e consentire il pagamento delle prestazioni già rese
(turni, rischio, reperibilità, ecc.), del saldo della performance organizzativa 2018 e l’acconto
della performance organizzativa 2019, con un cedolino straordinario a dicembre.
In riferimento alle progressioni economiche è stata poi firmata una intesa, nella forma di
nota congiunta OO.SS. /Amministrazione che, muovendo dalla nota del Ministro della Difesa
formalizzata nell’incontro del 21 novembre u.s., a rendere presto disponibili le risorse dei
risparmi della legge 244/12, impegna OO.SS. e Amministrazione ad impiegarle per gli
sviluppi economica, previa verifica della loro decorrenza, e a realizzare un ulteriore
valorizzazione economica dei dipendenti con particolare riferimento anche al personale
della 1^ area.
Vi terremo informati

p. la FP CGIL Ministero Difesa
Francesco Quinti
Roberto De Cesaris

MAECI: sottoscritta sequenza contrattuale per personale con contratto
a legge italiana presso le Rappresentanze diplomatico-consolari all’estero

Abbiamo sottoscritto ieri presso l’ARAN la sequenza contrattuale relativa al personale a
contratto a legge italiana in servizio presso le Rappresentanze diplomatico-consolari
all’estero, come da esplicita previsione del CCNL 2016-2018 delle Funzioni Centrali.
Il contratto prevede per il citato personale non destinatario degli art. 73 e 75 del CCNL, un
incremento del fondo risorse decentrate a loro destinato, pari alla media degli aumenti procapite
del restante personale dei ministeri (aumento del tabellare ed elemento
perequativo).
Per la prima volta dal 2001, una parte di tale fondo, viene destinata ad incrementare i
compensi differenziati attribuiti sulla base del Paese di impiego del personale.
L’accordo prevede inoltre, con una dichiarazione congiunta, di affrontare il tema della
revisione complessiva delle disposizioni dei previgenti CCNL applicati al personale in
questione per armonizzarne il contenuto alla evoluzione normativa e contrattuale pur nel
rispetto delle specificità che caratterizzano questo personale.
In particolare, ARAN ha accolto la nostra proposta di istituire, entro 30 giorni dalla
sottoscrizione definitiva, tavoli tecnici, con l’ausilio di rappresentanti del MAECI, anche al
fine di identificare e dare immediata applicazione a quelle disposizioni di parte normativa
del CCNL 2016-2018 che risultino pienamente ed integralmente applicabili senza
necessità di ulteriori adeguamenti contrattuali.
Con questo accordo abbiamo dato una risposta coerente, per la parte del rapporto di
lavoro contrattualizzato di questo personale, alle dinamiche retributive e normative dei
lavoratori del comparto anche valorizzando la capacità di intervento della contrattazione
integrativa in ordine all’utilizzo delle risorse del rinnovo.

FP CGIL
Anna Andreoli
Silvia Scarinci

CISL FP
Andrea Nardella
Aldo Migani

UIL PA
Valeria Cantelmo
Alfredo Di Lorenzo

Roma, 27 Novembre 2019

RIORGANIZZAZIONE/SOPPRESSIONE CENTRI DOCUMENTALI
In data odierna si è tenuto l’incontro sollecitato da FP CGIL CISL FP e UIL PA, con
Stato Maggiore Esercito con all’ordine del giorno i provvedimenti di riorganizzazione/
soppressione dei Centri Documentali (CEDOC), dei relativi Comandi Militari Esercito
(CME) e l’Ospedale Militare Lungodegenti di Anzio.
CENTRI DOCUMENTALI
Nel corso della riunione l’Amministrazione ci ha fornito le informazioni sulla riorganizzazione
in corso che, come anticipato nel comunicato del 1 agosto 2019, prevede:
– Sedi in cui verranno costituiti gli Uffici Documentali all’interno dei CME (laddove
i CEDOC si trovano nella stessa sede del CME).
– Sedi in cui verranno costituite strutture organizzative, per il tempo necessario
alla digitalizzazione degli archivi, dipendenti dall’ Ufficio documentale
principale (es. l’Ufficio documentale presso il COMFOP Napoli avrà alle sue dipendenze
le articolazioni costituite su Salerno e Caserta). In merito alla digitalizzazione
degli archivi, per il suo completamento, è prevista una tempistica sul
lungo termine (oltre dieci anni).
– Nell’ eventualità che i CEDOC soppressi fossero situati in città dove non sia presente
il CME, le attività saranno svolte da CME regionale tramite la sede distaccata,
con dotazione organica ridotta e ricollocazione di parte del personale (es.
Catania).
Saranno costituiti gli Uffici documentali (UDOC) all’interno dei CME o in sedi distaccate
nelle seguenti regioni:
– Marche con sede Ancona
– Sardegna con sede Cagliari
– Lombardia con sede Milano
– Sicilia con sede Palermo
– Friuli V.G. con sede Udine
– Abruzzo – Molise (in quanto il CME Abruzzo assumerà le competenze del Molise)
con sede Chieti.
Poiché il provvedimento ordinativo avrà efficacia dal 31 dicembre 2019, mentre le procedure
per il reimpiego saranno attuate successivamente, in un primo momento tutto
il personale in servizio presso i CEDOC sarà ricollocato nei relativi Uffici Documentali.
Di seguito il reimpiego dei dipendenti civili in servizio presso i CEDOC sarà attuato tramite:
–  Procedura ordinaria per le sedi di Caserta, Salerno, Catania, Verona, Roma (in
quanto l’UDOC sarà costituito presso la caserma Slataper e non nella caserma
“Manara” attuale sede del CEDOC);
–  Procedura semplificata per le sedi di Como, Brescia, Cagliari, Milano, Palermo,
Chieti, Udine, Lecce, Ancona.
Per quanto attiene le TT.OO. dei costituendi Uffici Documentali e le procedure di reimpiego
l’Amministrazione, recependo le nostre osservazioni fatte nella riunione del 31 luglio
scorso, ha assicurato che a breve saranno aperti tavoli di confronto con le RSU ed
OO.SS. territoriali, concordando altresì che:
a) Sarà valorizzato il ruolo del personale civile, il cui reimpiego dovrà essere coerente
alla Direttiva SMD sulle funzioni del personale civile e che saranno salvaguardate
tutte le posizioni organizzative, riservando ai Funzionari civili gli incarichi di
Capo Sezione e non di Capo Nucleo, così come inizialmente proposto;
b) Il personale sarà reimpiegato presso Enti insistenti nella stessa provincia;
c) Saranno valorizzate le richieste di transito presso altre Amministrazioni, anche
fuori regione;
d) Laddove si evidenzieranno criticità nel reimpiego il personale sarà mantenuto in
sovrannumero presso il costituito Ufficio Documentale;
e) Il confronto proseguirà per la definizione delle tabelle organiche anche a seguito
dei dati aggiornati sui pensionamenti.
OSPEDALE MILITARE LUNGODEGENTI
L’Amministrazione ha riferito che non ha intenzione di perdere/modificare la capacità
operativa dell’Ente (intesa anche come organici) e che il bando di gara non vincolava la
Forza armata alla cessione ma aveva esclusivamente carattere esplorativo per l’eventuale
concessione in gestione di una parte della struttura.
Fuori ordine del giorno è stato consegnato il documento inviatoci dalla RSU dell’Istituto
Geografico Militare di Firenze e dalle OO.SS. Territoriali, con la richiesta di urgente convocazione
di un tavolo specifico per il confronto sulla problematica rappresentata.
Infine, allo scopo di evitare inutili incomprensioni nei territori interessati, è stata sollecitata
la riattivazione delle periodiche sessioni informative sui provvedimenti di riorganizzazione
e di soppressione.
L’Amministrazione recependo le nostre osservazioni ha assicurato che ne valuterà le
possibilità di attuazione.
Vi terremo informati.

Il Coordinatore Nazionale FP CGIL
Ministero Difesa
Roberto De Cesaris

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