Pubblichiamo il decreto Ministeriale 21 agosto 2019 n° 127 di applicazione al D.Lgs 9 aprile 2008 n° 81 in materia di salute e sicurezza per il Dipartimento VVF destinate per finalità istituzionale alle attività degli organi con compiti di ordine e sicurezza pubblica

Pubblichiamo il Decreto a firma del  Capo Dipartimento 17 ottobre 2019 concernente la disciplina del corso di formazione per Vice Direttori ai sensi art 144 del D.Lgs. 13 ottobre 2005 n° 217

Pubblichiamo la nota informativa riguardo la richiesta prodotta dall’Amministrazione per la  convenzione acquisti agevolati con Trenitalia S.P.A

FATTI, NON CHIACCHIERE

La proclamazione dello stato di agitazione, unitamente alla richiesta di incontro alla Ministra
del Lavoro, sembra sortire i primi effetti: è arrivata, infatti, una convocazione da parte della
Ministra del Lavoro e delle Politiche Sociali per il prossimo 6 novembre, per discutere
sulle problematiche che attengono alla piena operatività dell’INL.
Sarà, quindi, una prima occasione per poter finalmente illustrare all’organo politico le troppe
criticità che impediscono all’Ispettorato di funzionare sul serio.
Ci spiace constatare che purtroppo ancora una volta c’è chi, non avendo nulla da proporre,
trova la maniera per farsi notare, screditando e dileggiando le altrui scelte e posizioni. Ci
riferiamo al comunicato del 29 ottobre, divulgato dalla FLP.
Questa sigla sindacale ha osteggiato sin dal suo esordio il progetto politico dell’Ispettorato
e, coerentemente, non ha mai fatto nulla per farlo funzionare – al punto di aver abbandonato
il tavolo nazionale per mesi.
Al contrario, noi non abbiamo mai avuto remore a evidenziare tutti i problemi che l’istituzione
dell’INL portava con sé, ma abbiamo contemporaneamente provato a proporre soluzioni che
consentissero all’”Agenzia unica delle ispezioni” di essere sul serio un’Agenzia e non una
brutta copia del Ministero.
Il modo volgare di fare sindacato di questa e di altre organizzazioni, fatto di fandonie e fango,
non le ha aiutate ad avere l’exploit che speravano di avere alle ultime RSU, eppure insistono.
Inventano, ora, che noi avremmo firmato un CCNI vuoto, pur sapendo che gli organi di con-trollo esterno stanno bloccando i CCNI sinora firmati nelle Funzioni Centrali (… anche quelli che la stessa FLP ha firmato in altre Amministrazioni!!).
Francamente ci siamo stancati di questi battibecchi e ricordiamo alle altre OO.SS., se an-cora non lo avessero capito, che non siamo noi la loro controparte; ciò che ci interessa davvero è continuare a lavorare per provare a migliorare le condizioni di lavoro dei colleghi e rendere maggiormente efficaci i servizi resi alla collettività.
Tornando a cose più serie e importanti: quello che chiederemo alla Ministra del Lavoro saranno impegni realistici e scadenze precise, perché i lavoratori dell’INL sono ormai logorati dalle attese e dalle tante (troppe) promesse non realizzate. L’esperienza insegna che se c’è la seria volontà politica di far funzionare la macchina amministrativa non ci sono ostacoli che tengano e la tecnostruttura si deve adeguare.
Confidiamo molto nella Ministra Catalfo: i lavoratori e i cittadini non possono più at-tendere oltre, esigono risposte certe e concrete.
Per questo, se non avremo, in un tempo certo, le risposte che da anni chiediamo invano, proseguiremo con la mobilitazione, non escludendo, a quel punto, nessuna strada …

Roma, 31 ottobre 2019

 

FP CGIL                           CISL FP                                   UIL PA
Matteo Ariano               Michele Cavo                                  Bruno Di Cuia

Vertenza tirocinanti: la mobilitazione continua

Il 29 ottobre si è tenuto il presidio dei precari tirocinanti della Giustizia davanti alla sede del Ministero
per protestare contro i contenuti dell’Avviso ministeriale che avvia la selezione per 616 operatori
giudiziaria, contenuti giudicati fortemente penalizzanti rispetto alle legittime aspirazioni di circa
2500 lavoratori che ormai da 10 anni garantiscono il funzionamento dei servizi per la Giustizia,
tramite l’improprio utilizzo dei tirocini formativi senza sbocco lavorativo.
Un presidio composto di delegazioni numerose provenienti da varie Regioni ha manifestato in
modo civile contro la mancata assunzione di responsabilità politica di fronte ad una situazione abnorme
dal punto di vista del non rispetto di diritti fondamentali di cittadini che si verifica proprio
all’interno del Ministero che amministra la Giustizia.
Nel corso della mattina una delegazione, con all’interno la rappresentanza diretta dei tirocinanti, è
stata ricevuta da una delegazione ministeriale, composta dal Capo di Gabinetto e dai vertici del Dipartimento Organizzazione Giudiziaria. Dal confronto è emersa una posizione di sostanziale conferma
della validità del bando, ritenuto dall’Amministrazione un utile strumento all’assorbimento di
parte del bacino dei tirocinanti, giustificando la mancata presenza di alcune Regioni con problematiche
attinenti la situazione di copertura degli organici di profilo in quei territori.
Rispetto agli scenari già noti l’Amministrazione ha comunicato di avere inviato alle Regioni,
nell’ambito delle procedure di avvio della selezione, un prospetto contenente la declaratoria professionale dell’operatore giudiziario, al fine evidente di definire un criterio più stringente da attuare in sede di prima selezione e ha minimizzato l’impatto numerico effettivo della riserva del 30% ai militari
in congedo. Ha inoltre informato di avere avuto una riunione interna con i Presidenti delle Corti
di Appello, che dovranno gestire direttamente le selezioni sul territorio, al fine di fornire linee guida
rispetto ai criteri da adottare, chiedendo di avviare una interlocuzione diretta con Regioni e Centri
per l’impiego, sempre nell’ottica di garantire l’obiettivo di assorbimento del personale formato con i
tirocini.
L’altra novità è l’annunciato concorso a 800 posti a tempo determinato, derivante dal decreto sicurezza
bis, che ha già copertura finanziaria e sarà programmato a breve. Posti che avranno tempi
brevi di assorbimento in quanto autorizzati in soprannumero e che pertanto potranno interessare
anche le Regioni escluse.
La delegazione sindacale, prendendo atto dei chiarimenti avuti, ha ribadito le proprie forti perplessità
sull’efficacia degli strumenti sinora individuati, rimarcando in particolare l’esiguità della quantificazione
dei punteggi aggiuntivi, corrispondenti a quelli quantificati nel concorso per Assistenti Giudiziari,
definendo discriminatoria la scelta di esclusione di alcune Regioni e ritenendo che tali decisioni
non potranno dare garanzie di un assorbimento dei tirocinanti se non in minima parte.
Si è di conseguenza sottolineata la necessità di trovare, da subito con la legge di Stabilità
2020, soluzioni normative che rafforzino i criteri di selezione per i futuri bandi e promuovano
un’azione del Governo, tramite l’iniziativa congiunta dei Ministri di Funzione
Pubblica e Giustizia, volta a trovare una soluzione complessiva tramite una previsione di accesso
preferenziale ai concorsi pubblici.
Infine si è chiesto di avere contezza della esatta dimensione del piano assunzioni del Ministero,
con riferimento ai piani di revisione delle dotazioni organiche e del loro fabbisogno professionale, a
partire dalla possibile drastica riduzione dell’organico previsto in prima area e alla luce del trend
massiccio di uscite per cessazioni e quota 100.
Il confronto pertanto ha registrato risposte parziali e non soddisfacenti, rimane l’incognita di una
selezione il cui esito è ancora molto condizionato dalla modalità attuative che adotteranno i Centri
per l’Impiego e lo scarso punteggio aggiuntivo non produce effetti concreti nel rapporto con i criteri
previsti dalla legge 56/87. Per questo è necessario proseguire con la mobilitazione e nei prossimi
giorni si valuteranno ulteriori iniziative a livello territoriale di sensibilizzazione dell’opinione pubblica
e dei Prefetti.
Appare altresì necessario e urgente, in presenza di un processo ormai avviato, avviare una interlocuzione
diretta con i soggetti che sul territorio dovranno gestire la selezione, Regioni, Centri per
l’Impiego e Corti di Appello, al fine di garantire l’applicazione piena del requisito di professionalità
richiesto dal Ministero con l’invio della declaratoria del profilo di operatore, l’unico requisito che potrebbe essere in grado di restringere il campo dei possibili concorrenti e vedere valorizzato il percorso
formativo specifico. Anche in questo caso si tratta di chiedere un esercizio di responsabilità a
Enti che hanno fortemente contribuito al formarsi del bacino dei tirocinanti.
La vertenza continua e continua il nostro impegno ad una soluzione che riconosca la dignità del lavoro
pubblico al servizio dei cittadini.

Claudio Meloni                                                                       Felicia Russo
FP CGIL Nazionale                                            Coordinamento Nazionale FP CGIL Giustizia

Pubblichiamo la nota a firma della Segreteria Fp Cgil Emilia Romagna e del Coordinamento Regionale Fp Cgil VVF, dove  evidenziano le croniche problematiche che continuano a perdurare nella gestione regionale VF

Pubblichiamo la nota unitaria delle strutture regionali della Fp Cgil VVF, Snc Cisl e Uil Pa VVF nella quale viene richiesta la sospensione del corso regionale TAS 2. Ancora una volta viene evidenziato come la mancanza di direttive lascia ad interpretazioni nella scelta della formazione del personale

Pubblichiamo la nota del Coordinamento territoriale Fp Cgil VVF, nella quale chiede chiarimenti per il perdurare dei ritardi del pagamento degli straordinari spettanti al personale

Pubblichiamo il Decreto Ministeriale dell’Ufficio Sanitario concernente i requisiti psico-fisici ed i relativi parametri inerenti le imperfezioni e le infermità non sanabili che costituiscono causa di inidoneità ai sensi dell’art 234 del D.Lgs 13 ottobre 2005 n° 217

Contratti, assunzioni e risorse, aspettiamo a breve convocazione

“Abbiamo apprezzato il metodo e la volontà di dialogo del ministro Dadone, attendiamo a breve il merito delle scelte, a partire dalle risorse da investire nei servizi pubblici. La vera sfida è l’innovazione, come abbiamo detto oggi: il rinnovamento delle pubbliche amministrazioni. Una sfida da cogliere e vincere intervenendo su alcune questioni nodali. In estrema sintesi: il rinnovo dei contratti, un piano straordinario di nuove assunzioni, la stabilizzazione dei precari e il nuovo sistema di classificazione. Su questi, e altri punti, facendo seguito alle parole del ministro, ci attendiamo a breve una convocazione”. Ad affermarlo sono i segretari generali di Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl e Uil Pa, Serena Sorrentino, Maurizio Petriccioli, Michelangelo Librandi e Nicola Turco, in merito all’incontro di oggi con il ministro della Pubblica Amministrazione, Fabiana Dadone, in occasione del presidio unitario ‘Rinnoviamo la Pa – Contratti, Assunzioni, Risorse’.

Ascolta le parole di Serena Sorrentino dopo l’incontro con il ministro Dadone

Leggi anche: Cgil, servono investimenti, da contratti a assunzioni

Guarda le foto:

Presidio unitario in piazza Vidoni

– Attivo untiario: prima parte e seconda parte

“Apprezziamo l’impegno del ministro dell’Interno Lamorgese che ha annunciato modifiche ai decreti sicurezza entro fine anno. Abbiamo sempre contestato quei provvedimenti e le dichiarazioni di oggi del nuovo Ministro sono coerenti con quanto da lei stessa affermato nell’incontro di Malta tra i ministri dell’Interno dell’Unione Europea”. Così il segretario nazionale della Fp Cgil, Florindo Oliverio, in merito alle dichiarazioni della titolare del Viminale, nel chiedere un intervento anche a sostegno dei lavoratori del Ministero che si occupano delle domande di richiesta d’asilo.

“Sappia il Ministro – prosegue il dirigente sindacale – che per il cambio di passo che sta compiendo nei confronti del suo predecessore troverà in noi dei convinti sostenitori. Come abbiamo già avuto modo di rappresentarle, apprezzeremo ancor più le modifiche ai decreti sicurezza se conterranno anche la previsione di rendere strutturali le attività oggi svolte dal suo dicastero attraverso le Commissioni e le Sezioni Territoriali per il riconoscimento della protezione internazionale perché siamo fermamente convinti che il tema dei richiedenti asilo non può essere gestito come mera azione emergenziale. Specie per un paese come il nostro che fa del rispetto della libertà e della dignità della persona umana un suo principio fondativo”.

Per questo, aggiunge, “le chiediamo di voler anche abrogare l’articolo 8 quater del cosiddetto decreto sicurezza bis che mortifica e disperde, attraverso la dismissione, le importanti professionalità che oggi hanno fatto proprio delle Commissioni Territoriali del Ministero dell’Interno una eccellenza da imitare in Europa”, conclude Oliverio.

Al Segretario generale della Corte dei conti
Cons. Franco MASSI

Al Vice Segretario generale
Cons. Saverio GALASSO

Al Dirigente Generale delle Risorse Umane
Dott. Pasquale Le NOCI

e p.c. All’Ufficio Relazioni Sindacali

Oggetto: Problematiche sollevate dal personale: Liquidazione trattamento accessorio (Fondo 2018) – Alte Professionalità – PEO 2019.

Richiesta urgente adozione soluzioni.

Queste OO.SS., in riferimento alla liquidazione del trattamento accessorio di cui al Fondo 2018 (sottoscritto in via definitiva da queste sigle in data 26 luglio u.s.) rilevano con preoccupazione che ad oggi non sono ancora partite le contrattazioni di sede preliminari alla distribuzione delle risorse tanto per la premialità (20% della performance organizzativa ed individuale), quanto per le indennità di disagio e/o rischio. Queste sigle, al fine di tutelare le aspettative dei lavoratori ed evitare che i pagamenti slittino al 2020 a causa dell’approssimarsi delle scadenze previste dalle vigenti procedure contabili, ritengono che non si possa più attendere e, pertanto, chiedono l’immediata emanazione della circolare che detti le regole e scandisca la tempistica delle procedure da compiersi presso le sedi territoriali.
In relazione alle procedure attualmente in corso rivolte alla riqualificazione economica e professionale del personale, queste OO.SS., sentono la necessità di rappresentare alle SS.LL. l’apprensione dei lavoratori per la difficoltà della prova selettiva prevista per le Alte Professionalità e chiedono, a tale proposito, di valutare l’opportunità di eliminare il punteggio negativo previsto per gli errori, in analogia con quanto concordato nella messa a punto delle procedure PEO. Sempre in riferimento alle Alte Professionalità, le scriventi esprimono, inoltre, grandi perplessità per il fatto che, ad oggi, vale a dire a pochi giorni dal 7 novembre, il simulatore più volte richiesto in tutte le note precedenti nonché pubblicizzato, creando inevitabili aspettative, nelle varie sessioni del corso di formazione da qualcuno dei docenti intervenuti, non sia stato ancora realizzato e reso fruibile.
Le scriventi, oltre a richiedere di conoscere le motivazioni che hanno condotto a tale ritardo o che hanno spinto i vertici di Istituto a differenti decisioni, con la presente, in linea con le note precedenti, chiedono nuovamente che l’Amministrazione sia sensibile di fronte alle sollecitazioni che provengono dai lavoratori, attivandosi nel più breve tempo possibile, vista anche l’elevata
difficoltà dei quesiti delle PEO e tenendo conto dell’imminenza delle prove (come da calendario di recente pubblicazione), a predisporre uno strumento ritenuto molto utile da tutto il personale al fine di facilitare l’apprendimento, valutando a tal fine l’opportunità di affidare l’incarico direttamente agli uffici informatici interni.
In merito alle procedure per le PEO, queste OO.SS., raccogliendo le istanze dei lavoratori, chiedono che si verifichi la possibilità di incrementare la durata della prova selettiva, passando dagli attuali 90 a 120 minuti (due minuti per domanda); contestualmente, al fine di rendere oggettiva ed omogenea la difficoltà della prova per tutti i candidati, si propone la somministrazione di un unico questionario composto dalle stesse domande, distribuite in modalità random, così come le relative risposte. In riferimento all’elaborazione dei questionari della prova selettiva, al fine di evitare il possibile contenzioso, queste OO.SS. rinnovano la richiesta di procedere alla preventiva eliminazione dal data-base tanto dei quiz che per effetto delle segnalazioni dei lavoratori e dei lavori della Commissione a ciò nominata si riveleranno errati, sia di quelli che afferiscono a materie diverse da quelle contenute nel bando (Organizzazione e Funzioni dell’Istituto, Cultura generale).
Dal punto di vista organizzativo, si coglie l’occasione per chiedere che, così come è stato fatto in occasione delle varie sessioni del corso di formazione per le Alte Professionalità tenutesi presso la stessa sede scelta per gli esami delle PEO (Via di Brava, 99), si continui a garantire, in favore dei lavoratori che provengono dalle sedi territoriali, il servizio navetta che li faciliti nel recarsi alla stazione ferroviaria Termini per rientrare nei luoghi di provenienza o recarsi in aeroporto.
Queste OO.SS. chiedono infine che si comunichi al più presto al personale l’orario di inizio delle prove, al fine di consentire anche ai lavoratori che non intendano usufruire del servizio navetta, e che quindi intenderanno avvalersi dei mezzi pubblici o dei mezzi propri, di arrivare in tempo utile e di pianificare nella maniera più adeguata gli spostamenti.
In attesa di un urgente riscontro alla presente, si saluta cordialmente.

Roma, 30 ottobre 2019

S. Di Folco F. Amidani U. Cafiero A. Benedetti F. Stefanangeli

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