Pubblichiamo la nota della DCESTAB  con la quale avvia la sperimentazione sulle procedure operative di decontaminazione e pulizia dei Dispositivi di Protezione Individuale, a seguito del Decreto del Capo del Corpo n° 198 del 19/06/2019

Pubblichiamo la nota con la quale il Capo del Corpo tramite l’Ufficio per la Medicina del Lavoro e la Formazione Sanitaria intende effettuare una ricognizione per il personale del CNVVF per la partecipazione alle attività formative per il supporto psicolosociale e sanitaria indirizzata al  personale operativo VF

Trattativa rinnovo CCNL UNEBA

Venerdì 6 settembre 2019, presso la sede Uneba di Roma, è proseguita la trattativa per il rinnovo
del contratto collettivo nazionale di lavoro.
In apertura, in merito alle proposte della controparte, abbiamo ribadito unitariamente che:
• il CCNL deve essere autorità salariale e deve prevedere aumenti uniformi ed omogenei che siano in linea con gli altri rinnovi del terzo settore; rifiutiamo l’idea che, alla fine del percorso, si possa prefigurare una situazione per la quale ci possano essere quantitativi economici differenti a seconda del territorio; questo senza sconfessare la nostra volontà più volte dichiarata di valorizzare la contrattazione di secondo livello
• va ripensato l’approccio alla volontà di rivedere alcuni importanti istituti contrattuali, tra i quali gli scatti di anzianità e i R.O.L.
• la scansione degli incrementi contrattuali è pensata troppo in là nel tempo e non è congrua con gli altri contratti che abbiamo sottoscritto
• vanno declinate con attenzione le materie da demandare al secondo livello di contrattazione, anche ai fini di una sua implementazione
Al termine di un’articolata discussione, abbiamo registrato l’apertura della controparte a ridiscutere i temi evidenziati, in tempi rapidi, per verificare se ci siano le condizioni per poter produrre un’accelerazione a tutto il percorso del rinnovo contrattuale.
A tale fine, abbiamo concordato un prossimo incontro in ristretta, per il prossimo 24 settembre, presso la sede UNEBA di Milano.
Vi terremo informati dei successivi sviluppi.

FP CGIL            CISL FP           FISASCAT CISL          UIL FPL               UILTUCS
M. Vannini           F. Berardi             F. Ferrari                  B. Perna           P. Proietti

Pubblichiamo la circolare emanata dalla Direzione centrale per le Risorse Logistico Strumentali in merito alla ricognizione con scadenza il 16 settembre 2019, per la procedura di gara di gara per l’affidamento del servizio di ristorazione per il triennio 2021-2024.

Pubblichiamo la nota inviata alla Direzione Centrale per la Formazione a seguito della richiesta del Direttore a tutte le OO.SS. presenti al tavolo, per l’individuazione del percorso per la prosecuzione dei lavori del Tavolo Tecnico

Informazioni inerenti l’avvio dell’assistenza sanitaria integrativa prevista dal CCNL AGIDAE

In questi giorni abbiamo avuto la conferma della concreta attivazione del fondo di assistenza sanitaria integrativa affidata all’ente bilaterale AGIDAE SALUS – SOCIO SANITARIO.
Ricorderete che, il 20 novembre 2018, al termine del confronto, come Fp Cgil abbiamo scelto di non
sottoscrivere l’accordo di avvio, perché eravamo e rimaniamo contrari alla scelta di andare alla costituzione di un ulteriore nuovo ente, con funzioni anche diverse da quelle demandate dal CCNL, anziché pensare a un apposito fondo o ad aderire a un fondo già esistente (anche a vantaggio della sostenibilità finanziaria), come già scelto in altri contratti.
Anche i compagni di FLC CGIL hanno fatto la medesima scelta per quel che riguarda il comparto di
competenza.
Continueremo il nostro lavoro, anche sul piano politico, per modificare una scelta che riteniamo essere sbagliata e non in grado di assicurare una prospettiva di servizi adeguati alle lavoratrici ed ai lavoratori.
L’accordo, quindi, è stato sottoscritto solo da AGIDAE, FISASCAT CISL e UILTUCS ma è valido per tutte le strutture e per la totalità dei dipendenti.
Nel materiale informativo, reperibile sul sito http://www.agidaesalussociosanitario.life/, si legge
che la decorrenza del fondo è a partire dal 1 gennaio 2019 e l’operatività delle prestazioni sanitarie integrative per le lavoratrici ed i lavoratori dipendenti è dalle ore 24 del 30 giugno 2019.
È anche previsto che le adesioni da parte delle strutture AGIDAE e, conseguentemente, dei dipendenti
interessati, sono previste entro il corrente mese di settembre, termine prorogato poiché inizialmente
era previsto entro il mese di luglio.

 

Gianluca Mezzadri
Comparto Sanità/SSAEP

Pubblichiamo la nota inviata all’Amministrazione per sollecitare il trasferimento temporaneo del personale qualificato avente diritto alla legge 104/92 art. 33 comma 5.

E’ bene sottolineare che l’Amministrazione ha rispettato quanto aveva comunicato al tavolo del 3 settembre u.s.

Tutti sapevano, nessuno escluso.

Rispettare il diritto dei Capo Squadra e dei Capo Reparti richiede di uno sforzo aggiuntivo. L’Amministrazione lo faccia.

 

Ancora nodi da sciogliere, prossimo appuntamento mercoledì 11

Riparte la trattativa per il rinnovo del contratto nazionale dell’area della dirigenza e dei professionisti delle Funzioni centrali dello Stato. Restano nodi importanti da sciogliere, prossimo incontro mercoledì”. A farlo sapere è il segretario nazionale della Fp Cgil, Florindo Oliverio, aggiungendo che: “Il nuovo presidente di Aran, Antonio Naddeo, ha ribadito la volontà di accelerare la trattativa con l’obiettivo di firmare il contratto dopo oltre un anno di confronto con stop-and-go non attribuibili alla responsabilità del sindacato confederale ma ai tatticismi che hanno caratterizzato, fin qui, l’azione di Aran e dei sindacati autonomi e professionali”.

Per questo, prosegue il dirigente sindacale, “abbiamo ribadito che per noi è fondamentale rinnovare il contratto per valorizzare ruolo e funzione della dirigenza pubblica e dei professionisti. È questa la condizione per migliorare la qualità dei servizi della Pa e renderla visibilmente utile a cittadini e imprese”. Nel dettaglio della trattativa, aggiunge Oliverio, “restano però nodi importanti da sciogliere. Innanzitutto va cancellata la previsione di definire l’orario di lavoro per lavoratori che devono poter rispondere alle rispettive amministrazioni della funzione che svolgono e della capacità di raggiungere gli obiettivi loro assegnati”.

Così come, continua, “vanno date risposte chiare e visibili ai professionisti degli enti pubblici non economici che chiedono una maggiore valorizzazione della professione, maggiore trasparenza nell’affidamento degli incarichi. Resta ancora da completare la proposta di Aran sulla parte economica. Quello che non potremmo accettare è una distribuzione delle risorse disponibili non equilibrata tra tutte le categorie di dirigenti e professionisti che rientrano nel campo di applicazione di questo contratto. Al termine dell’incontro il presidente di Aran ha aggiornato la riunione a mercoledì 11 settembre a partire dalle 10”, conclude Oliverio.

Pubblichiamo il Decreto  emanato dalla Direzione Centrale per le Risorse Umane di riferimento al ruolo del personale del CNVVF al 01 gennaio 2019

UN SETTEMBRE VERAMENTE NERO

Pessima ripresa dopo la pausa estiva: l’Amministrazione dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro ha convocato una riunione per comunicare la bocciatura del CCNI del 19 giugno 2019 da parte degli organi di controllo esterno (MEF e Dipartimento della Funzione Pubblica). I motivi dello “stop” sono gli stessi per cui anche altri contratti integrativi (INPS e ACI, ad es.) sono stati bocciati, in questi mesi: il Contratto Collettivo Integrativo di Ente non può né integrare le disposizioni del CCNL del 12/2/2018, né disciplinare materie non espressamente demandate al suo livello.
Per quanto ci riguarda, non possiamo far altro che stigmatizzare questa posizione, che ha un sapore chiaramente politico, con un obiettivo ben preciso: tagliare le unghie alla contrattazione, vietando ad un contratto integrativo di svolgere la sua naturale funzione, che è proprio quella di integrare in meglio le disposizioni del livello superiore.
Questo blocco, inoltre, non solo avrà ripercussioni sulla data del pagamento delle somme del FRD 2018, ma determinerà quasi certamente anche un allungamento dei tempi delle progressioni economiche, considerando che nel 2018 è previsto lo stanziamento di fondi per il loro avvio.
Noi non ci stiamo e valuteremo tutte le iniziative necessarie, anche di mobilitazione – se necessario – per tutelare l’autonomia contrattuale e il ruolo sindacale.

 

FP CGIL                        CISL FP                             UIL PA
Matteo Ariano               Michele Cavo                    Bruno Di Cuia

‘Non c’è più tempo, su questi temi misureremo svolta’

“Le priorità da affrontare sono il varo di un piano straordinario di occupazione nel lavoro pubblico, come rivendicato dalla Cgil, che parta dal dare risposte a precari e idonei, insieme al tema degli investimenti nella Pa, che vuol dire rinnovo dei contratti e risorse per migliori servizi ai cittadini”. Così la segretaria generale della Fp Cgil, Serena Sorrentino, nel rivolgersi al neo ministro della Pubblica Amministrazione, Fabiana Dadone.

La dirigente sindacale ricorda come, nel corso dell’ultimo anno, “ci siamo mobilitati contro un governo in cui erano presenti anche i Cinque stelle, i quali hanno sostenuto fino ad adesso politiche punitive nei confronti delle lavoratrici e dei lavoratori pubblici, dai controlli biometrici alle telecamere negli asili nido, senza allo stesso tempo stanziare risorse adeguate per il rinnovo dei contratti. Ricordiamo che nella legge di Bilancio ci sono meno della metà delle risorse destinate per il rinnovo dei passati contratti”.

In più, rammenta ancora Sorrentino, “non c’è stata alcuna sensibilità per la nostra richiesta, quella della Cgil, per il varo di un piano straordinario dell’occupazione nelle pubbliche amministrazioni che comprendesse, tra le priorità, la proroga dei criteri previsti dalla legge Madia per la stabilizzazione di tutti i precari e di tutte le graduatorie in essere, dando una risposta agli idonei e ai vincitori di concorso. Queste sono priorità da mettere in agenda subito, le prime risposte rispetto alle quali misurare se questo sarà o meno un reale governo di svolta”.

Inoltre, aggiunge, “pensiamo come Cgil che ci sia il bisogno di invertire una tendenza al disinvestimento strutturale nelle pubbliche amministrazioni. Se diciamo insieme, come abbiamo letto nel programma di governo, che bisogna rimettere al centro i beni comuni e valorizzare la qualità dei servizi ai cittadini, a partire da scuola, sanità e assistenza, oltre al piano per l’occupazione serve far ripartire gli investimenti nel sistema pubblico, che vuol dire maggiori risorse e grandi e importanti cambiamenti organizzativi. Questo si può realizzare attraverso la contrattazione”.

Per la segretaria generale della Funzione Pubblica Cgil, “auspichiamo che il ministro Dadone in tempi celeri renda noto il suo programma di azione e si misuri con la sfida del rinnovo dei contratti. La Pa non ha più tempo. Come denunciamo da anni, la riduzione strutturale del perimetro pubblico sta progressivamente aumentando il costo dell’accesso ai servizi per i cittadini, svalorizzando allo stesso tempo la funzione dei lavoratori pubblici. Oggi questa è un’evidenza sotto gli occhi di tutti. Ripartiamo da qui per far ripartire il paese”, conclude Sorrentino.

Pubblichiamo la nota inviata dal Coordinamento territoriale all’ Amministrazione, dove si chiede la sospensione dell’indagine conoscitiva dei modelli gestionali servizio di mensa triennio 2021/2024

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