‘Oltre le sbarre, il lavoro delle donne in divisa’, questo il titolo dell’iniziativa promossa dalla Funzione Pubblica Cgil che si terrà domani, martedì 11 giugno, nella Casa Circondariale di San Vittore, a Milano, in Piazza Gaetano Filangieri 2, dalle 9.30 alle 13. Al centro il tema della parità di genere nel personale di Polizia Penitenziaria e per tutte le donne in divisa. Nell’occasione verrà nuovamente illustrata la piattaforma per le pari opportunità tra uomini e donne negli istituti di reclusione, ideata e proposta dalla Fp Cgil e già presentata lo scorso 5 marzo al Capo Dipartimento Amministrazione Penitenziaria, Francesco Basentini, che interverrà durante l’iniziativa.
Il programma. Presiede Manuela Vanoli (Segretaria Generale Fp Cgil Lombardia). È previsto inoltre il saluto di Giacinto Siciliano (Direttore della Casa Circondariale di San Vittore). Ad intervenire, oltre a Francesco Basentini (Capo Dipartimento Amministrazione Penitenziaria), sono Pietro Buffa (Provveditore Dap Regione Lombardia) e Elena Lattuada (Segretaria Generale Cgil Lombardia). Dopo la relazione introduttiva di Lorella Brusa (Responsabile Politiche di Genere Fp Cgil nazionale), sono previsti contributi e testimonianze. Coordina Simona Ravizza (giornalista Corriere della Sera). Partecipano Francesca Bagni Cipriani (Consigliera Nazionale di Parità), Barbara Campagna (Coordinatrice Dap Ministeri Fp Cgil Lombardia), Paola Cassani (agente di Polizia Locale), Lucia Covello (agente di Polizia Penitenziaria). Manuela Federico (Comandante Reparto Casa Circondariale San Vittore), Pierfrancesco Majorino (Assessore Politiche Sociali Comune di Milano), Jacopo Morrone (Sottosegretario Ministero Giustizia), Mauro Palma (Garante Nazionale per i Diritti dei Detenuti), Michela Pascali (Segretaria Nazionale Silp Cgil), Serena Sorrentino (Segretaria generale Fp Cgil nazionale) e infine Laura Testa (delegata Silf).
“Da tempo crediamo che la parità di genere nel personale degli istituti penitenziari e per tutte le donne in divisa sia una questione civile non più rinviabile – fa sapere la Fp Cgil -. Presenteremo nuovamente la nostra piattaforma, le nostre proposte e idee, per chiedere alle istituzioni competenti un riscontro concreto e costruttivo. Vogliamo favorire uno scambio, un momento di confronto, importante per arrivare insieme a soluzioni possibili”, conclude.
Si è svolto mercoledì il previsto incontro con il nuovo DG Aics Dott. Luca Maestripieri : così si è presentato, sottolineando volutamente la differenza dal Ministro Plenipotenziario Maestripieri e la forte volontà con cui ha ricercato questo incarico, segnale del suo impegno per il decollo e la piena operatività dell’Agenzia.
Ci ha informato rispetto alle sue prime azioni, volte a conoscere più approfonditamente le problematiche dell’ente, ed ha indicato quelle che ritiene nell’immediato le priorità della sua azione :
incrementare l’organico (comandi e concorso), definire la logistica delle sedi (Roma e Firenze) e stabilire un contatto più stretto con le sedi estere di AICS, mancato a suo giudizio negli anni precedenti. Ha precisato di voler – per il momento – soprassedere rispetto a modifiche organizzative, poiché senza il popolamento dell’Agenzia non ha senso pensare a nuove articolazioni degli Uffici : a tempo debito, sarà lui ad elaborare un nuovo modello, tenendo informati i lavoratori e i loro rappresentanti.
Ci ha poi chiesto un’esplicitazione delle richieste contenute nella nota unitaria del 29 maggio, rispetto
alle quali non si era ancora pronunciato.
Questo ha dato modo a noi tutti, tramite interventi di sigla che si sono mossi nel solco di quella nota,
di entrare nel merito dei singoli problemi e di presentare le relative richieste, che possiamo riportare
ad un fatto comune : cambiare passo, dimostrare attenzione verso il personale interno, portare a
conclusione quanto era stato contrattato o comunque condiviso fino al marzo 2018.
Quindi :
– trasparenza degli atti dell’Agenzia
– chiusura della partita “progressioni economiche 2018” con risposta alle richieste di chiarimento
avanzate dal collegio dei sindaci revisori
– ripresa e definizione dei bandi per i passaggi di Area
– valutazione del personale per l’anno 2018 così da poter procedere al pagamento del Fondo
– costituzione del Fondo 2019 ed apertura della contrattazione relativa
– revisione del sistema di valutazione
– costituzione del Comitato Unico di Garanzia e dell’Organismo paritetico per l’innovazione
– definizione della delegazione trattante di parte pubblica
– nuovo clima nelle relazioni sindacali
– attribuzione degli incarichi tramite interpelli che valorizzino il personale interno.
Abbiamo colto l’occasione per “aggiornare” l’elenco con gravi elementi emersi dopo il 29 maggio: ad
esempio informandolo sulla vicenda dei C.U. modificati e riemessi senza che il personale fosse
avvisato, sull’annullamento di atti di stabilizzazione di personale comandato, su proroghe di incarichi
in contrasto con deliberazioni della Sezione di Controllo della Corte dei Conti e sul pagamento di
emolumenti accessori al personale dirigente avvenuto senza che, per il 2016, 2017 e 2018, fosse
costituito il relativo Fondo (distinto da quello del personale delle Aree) e fosse attivata la relativa
contrattazione.
Il Dott. Maestripieri si è riservato di approfondire i temi proposti, ma ha assicurato le prime risposte (a
partire dalle progressioni economiche e dai bandi per quelle di area) nel giro di 2 settimane.
Il risultato “politico”, a situazione data, ci appare positivo : restiamo in attesa di fatti concreti.
CGIL/FP CISL/FP UIL/PA UNSA FLP
G.Oberosler A. Fanfani E. M. Ponti V. DI Biasi R. Cefalo
“In piazza per cambiare, perché c’è bisogno di migliori servizi pubblici per tutti. Questo l’obiettivo della manifestazione unitaria di domani 8 giugno a Roma”. Così il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, in un video messaggio a sostegno della manifestazione nazionale ‘Il futuro è servizi pubblici’ promossa da Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl e Uil Pa e in programma domani a Roma con corteo da piazza della Repubblica alle ore 9 e comizi conclusivi in piazza del Popolo.
“Perché – aggiunge – per avere il diritto alla salute e all’istruzione, per avere più sicurezza sui luoghi di lavoro e un sistema pubblico che funzioni meglio, c’è bisogno che chi ci lavora abbia dei diritti: non sia precario, abbia uno stipendio adeguato e contratti adeguati”. Così come, prosegue Landini, “c’è bisogno anche che ci lavorino più persone, che si facciano assunzioni, che si investa, con meno privatizzazioni e più servizio pubblico, e che si rinnovino tutti i contratti”. Per queste ragioni, “la battaglia che facciamo è per tutto il paese, perché uniamo la lotta per i diritti nel lavoro alla qualità dei servizi che debbono essere garantiti a tutte le persone. Venite in piazza del Popolo a Roma perché abbiamo bisogno di cambiare tante cose”, conclude Landini.
Al Direttore Generale del Personale e delle Risorse A.P.
Dott. Massimo Parisi
R o m a
E, p.c.
Al Direttore dell’Ufficio Relazioni Sindacali
Dott.ssa Ida Del Grosso
R o m a
Alle Segreterie regionali e territoriali FP CGIL
Ai Delegati ed iscritti Fp Cgil
Polizia Penitenziaria
Oggetto: pagamento spettanze FESI 2018.
Egregio Direttore,
giunge notizia che altre Forze di Polizia si apprestino a pagare le spettanze dovute al personale, relative all’accordo sul F.E.S.I. 2018, nel mese di giugno.
Non avendo ricevuto notizie da codesta amministrazione su quando saranno pagate le suddette spettanze al personale di Polizia Penitenziaria, la FP CGIL Le chiede di attivarsi al più presto per verificare che non vi siano ritardi nei pagamenti e comunicare al personale quando avverrà la corresponsione di quanto dovuto.
Si resta in attesa di un cortese riscontro.
Distinti saluti.
Il Coordinatore Nazionale Fp Cgil
Polizia Penitenziaria
Massimiliano Prestini
COMUNICATO SULL’INCONTRO DEL 6 GIUGNO 2019
CON IL DOTT. AMATO, CAPO DELLA SEGRETERIA
TECNICA DEL MINISTRO DELLA SALUTE GRILLO
Nella mattinata del 6 giugno 2019, alle ore 11.00, nella sede di Lungotevere Ripa, si è tenuto l’incontro con il Dr. Amato, Capo della Segreteria Tecnica del Ministro Grillo, dove sono state affrontate tutte le problematiche dei lavoratori delle aree funzionali del Ministero della Salute.
La parte pubblica era composta dal Dott. Amato, dal Dott. Celotto, dalla D.ssa Chiurato (Ufficio di Gabinetto), dal Dott. Milonis e dalla Dott.ssa Salbitani, mentre le OO.SS. presenti erano la FP CGIL, la USB, la UIL, la CISL, la FLP e Confintesa.
Nel nostro intervento abbiamo ringraziato il Dr. Amato per avere tenuto un separato incontro per le aree funzionali, così da focalizzare i problemi senza disperdere l’attenzione, come avevamo richiesto .
Ciò, in quanto, la situazione delle Lavoratrici e dei Lavoratori del Ministero della Salute delle aree funzionali merita una profonda riflessione da parte dell’Amministrazione che non può pensare di avere un Ministero d’elite e un ministero di rincalzo .
Il nostro Ministero sta morendo di consunzione; le Lavoratrici e i Lavoratori delle aree funzionali sono ridotti ai minimi termini sia per numero che per incentivi professionali ed economici, con meno prospettive di crescita e di opportunità
rispetto al passato dovendo dividersi fra i tanti dirigenti che li circondano, continuando a tenere testa con competenza al sistema perverso che tenterà di scaricare su di loro le proprie inadempienze.
L’unico minimo riconoscimento è stato quello collegato alle progressioni economiche previste dal contratto del 2009, bloccate per anni dai governi spending review, e pagate con le consistenze di parte fissa contenute nei Fondi Unici di Amministrazione e quindi già nella disponibilità delle lavoratrici e dei lavoratori.
Pertanto, abbiamo chiesto con forza quanto stiamo chiedendo da più di un anno : il rifinanziamento del Fondo Unico di Amministrazione del Ministero della Salute per permettere l’erogazione di un salario accessorio dignitoso per le lavoratrici e i lavoratori. Le proposte operative sono state già inviate alla Ministra più volte ma non abbiamo avuto nessun riscontro.
Il numero delle lavoratrici e i lavoratori delle aree funzionali è ormai ad un rapporto imbarazzante rispetto a quello dei Dirigenti di seconda fascia e a quelli sanitari. Appaiono necessarie, dunque, le assunzioni di giovani in numero importante e non si può essere soddisfatti da quanto previsto dalla ultima legge di bilancio di 108 persone per le aree funzionali, a fronte di un piano assunzionale presentato nel mese di agosto 2018 dall’Amministrazione al Dipartimento della Funzione Pubblica di
470 persone complessive. Pertanto abbiamo chiesto CONCORSI, CONCORSI E CONCORSI .
Collegata alla necessità dei concorsi esterni sono parimenti necessarie le selezioni per le progressioni verticali per tutte le aree funzionali, per recuperare tutti quei Lavoratori che sono “condannati” a vita nella seconda area funzionale pur svolgendo un lavoro di responsabilità per l’Amministrazione con profili importanti di rilevanza esterna.
Abbiamo chiesto di recuperare le professionalità mortificate da questa immotivata situazione con la pianificazione delle progressioni verticali per tutte le aree dell’Amministrazione.
La piena applicazione degli istituti previsti dal nuovo CCNL 12.02.2018 (smart working, banca delle ore ecc.) sono stai richiesti con forza anche in relazione al recupero delle ore tagliate a novembre 2018; abbiamo ricordato al Dr. Amato di aver consegnato a lui più di 400 firme il 5 febbraio 2019 che chiedevano il ripristino dello scippo. L’unico effetto che è stato posto in essere dall’Amministrazione è stato quello di mandare una mail ai dirigenti degli Uffici per segnalare i casi particolari per “la mancata fruizione nei termini sia da ricollegare a situazioni oggettive quali, ad esempio, assenze per maternità
o lunghi periodi di malattia”. Abbiamo ribadito che le ore tagliate vanno ripristinate TUTTE in quanto le ore stesse sono state autorizzate e validate dai singoli dirigenti.
O I lavoratori dovevano essere in servizio o stavano in Ufficio per loro piacere personale . Basta con le finzioni per far vedere che si fa qualcosa senza risolvere nulla.
Dopo di che abbiamo portato all’attenzione del Dr. Amato la insostenibile situazione degli Uffici periferici, che sono in perenne stato di sofferenza per la carenza di personale, di mezzi e di strutture.
Abbiamo ricordato come le segnalazioni che ci giungono dai singoli Uffici operativi (Genova, Bologna, Taranto) scoprono una realtà inquietante : la mancanza del personale causa l’impossibilità di rispettare le percentuali di campionamento minime stabilite dalla Comunità Europea per le merci sotto controllo accresciuto, né quelle stabilite dalla stessa Amministrazione: ossia il 5% sul totale delle merci in ingresso e il 3% sulle matrici con possibili pesticidi, con gravi ricadute sulla tutela della Salute pubblica.
Anche per questo abbiamo ribadito la necessità di tenere un confronto serrato per la risoluzione della problematica correlata alla normale attività di istituto degli Assistenti di prevenzione e sanità e dei Funzionari tecnici della prevenzione, in servizio sia negli uffici centrali dell’Amministrazione che presso gli Uffici periferici . Non è più tollerabile che le Lavoratrici e i Lavoratori del Ministero della Salute solo per svolgere il proprio lavoro rischino delle denunce penali .
Per quanto attiene al rinnovo dell’ACN del personale SASN non medico, abbiamo portato a conoscenza della controparte del blocco della contrattazione per una risposta dell’Ufficio legislativo che non arriva. La DGPREV ha inoltrato un quesito all’Ufficio legislativo a marzo 2019 ed ancora non ha avuto risposta. Si tratta del quesito riguardante l’erogazione anche ai lavoratori a convenzione dei SASN delle tutele sociali che abbiamo sempre richiesto con forza sul tavolo ma sono state sempre negate.
Per questo motivo abbiamo ribadito la nostra vecchia richiesta di superare l’attuale situazione con l’istituzione di un tavolo tecnico per arrivare a strutturare i lavoratori a convenzione dei SASN nei ruoli del Ministero della Salute .
Infine, abbiamo posto di nuovo al Dr. Amato la questione della verifica organizzativa della DGPREV ed in particolare dell’Ufficio X DGPREV.
La storia infinita dell’Ufficio X della DGPREV è stata segnalata all’Amministrazione in numerose occasioni a partire dalla bozza di Regolamento del Ministero del 2015, senza che la paradossale situazione nella quale versa tutta l’organizzazione del lavoro e del servizio reso, abbia avuto il benché minimo cambiamento .
Le lavoratrici e i lavoratori assegnati all’Ufficio X sono ormai da anni protagonisti di una farsa che non può più essere perpetrata sine die come se niente fosse.
Sono anni che mettiamo in luce un sistema logistico organizzativo senza capo né coda con un Ufficio che sulla carta è centrale con sedi sparse su tutto il territorio nazionale in una strana “comunione” con gli Uffici USMAF, che crea soltanto disagio e problemi sia ai lavoratori che all’espletamento del servizio di tutti giorni .
Abbiamo chiesto che venga affrontato e risolto il caso dell’Ufficio X con tutta l’urgenza che la situazione merita.
Il Dr. Amato ha risposto alle sollecitazioni delle OO.SS. assicurando che – Per l’Ufficio X della DGPREV non saranno più prese misure tampone che precarizzano il rapporto lavoratori / amministrazione ed ha preso l’impegno di convocare le OO.SS. per vagliare una proposta operativa prima delle ferie
estive ;
– Per quanto attiene ai piani assunzionali i contatti con il Dipartimento della Funzione pubblica sono costanti e ci sono ottime possibilità di portare a termine i concorsi entro l’anno ; in particolare per la figura di Tecnico dell’ambiente e dei luoghi di lavoro, vista la cronica carenza degli Uffici periferici, i concorsi/selezioni verranno banditi per primi già dal mese di luglio 2019. Le assunzioni serviranno
anche a riequilibrare l’insostenibile rapporto numero dirigenti/aree funzionali ormai completamente squilibrato.
– La questione delle ore tagliate sarà riesaminata per cercare di recuperare al massimo quanto indebitamente “riallineato” lo scorso anno.
– Relativamente al rifinanziamento dei fondi e alla eventuale stabilizzazione di parte dell’articolo 7, sono stati presi degli impegni precisi ad approfondire le possibilità con il MEF facendo riferimento da un lato, ad una norma di rifinanziamento come già fatto da altre Amministrazioni e dall’altro al fatto che
le somme dell’art. 7 sono ormai fisse e ricorrenti di fatto .
– La situazione degli Assistenti di prevenzione e sanità e dei Funzionari tecnici della prevenzione verrà affrontata a breve con l’emanazione dell’apposito decreto collegato alla previsione della legge di bilancio 2018.
– I progetti del telelavoro in essere verranno prorogati fino alla fine dell’anno, per pianificare dal 2020 lo smart working e gli altri istituti .
– E’ stata accettata la proposta sindacale di superare l’attuale situazione dei lavoratori a convenzione dei SASN con l’istituzione di uno specifico tavolo tecnico già dalla prima settimana di luglio .
Vi terremo informati sugli sviluppi delle questioni affrontate .
La delegazione FP CGIL
Fabio Lupi
Danilo Munno
Al Direttore Generale del Personale e delle Risorse A.P.
Dott. Massimo Parisi
e, p.c.
Al Direttore dell’Ufficio Relazioni Sindacali
Dott.ssa Ida Del Grosso
R o m a
Alle Segreterie regionali e territoriali FP CGIL
Ai Delegati ed iscritti Fp Cgil
Polizia Penitenziaria
Oggetto: visite mediche di controllo per il personale di Polizia Penitenziaria.
Egregio Direttore,
si susseguono nel tempo i messaggi dell’INPS che ribadiscono che l’ente non può effettuare visite mediche di controllo d’ufficio per il personale delle Forze Armate e dei Corpi Armati dello Stato, ma che tali visite possono essere richieste dalle amministrazioni interessate.
Tale previsione è stata applicata in modo corretto da gran parte delle Direzioni degli istituti penitenziari del nostro Paese, che per il personale di Polizia Penitenziaria richiedono le visite mediche di controllo all’INPS solo per le malattie su cui l’ente in questione ha competenza per gli accertamenti medico legali, ossia quelle ordinarie.
Purtroppo, alcune Direzioni, in particolare nel PRAP per il Lazio, Abruzzo e Molise, stanno richiedendo le suddette visite non solo in caso di malattia ordinaria, ma anche in caso di malattia riconosciuta dalla commissione medico ospedaliera e dal comitato di verifica come dipendente da causa di servizio, su cui l’ente non ha alcuna competenza.
Infatti, come ribadito proprio dall’INPS nel messaggio 3265 del 9 agosto 2017, l’ente non può procedere ad effettuare accertamenti domiciliari medico legali richiesti dai datori di lavoro per i casi di infortunio e malattia professionale, in quanto non può interferire con il procedimento di valutazione medico-giuridica di tali tipologie di eventi.
Per quanto sopra esposto e anche considerato che le visite mediche di controllo comportano un esborso per l’erario dello stato, si chiede di emanare una direttiva che dichiari l’illegittimità della richiesta di applicazione ed estensione delle disposizioni che regolano le visite mediche fiscali per la malattia ordinaria alla malattia professionale, ossia quella dipendente da causa di servizio per il personale di Polizia Penitenziaria.
Il Coordinatore Nazionale Fp Cgil Il Segretario Nazionale
Polizia penitenziaria Fp Cgil
Massimiliano Prestini Florindo Oliverio
A Gabinetto del Ministro della Difesa
e, p.c.
Stato Maggiore Difesa
Direzione Generale personale civile
Segretariato Generale della Difesa
R O M A
Oggetto: Graduatorie mobilità ordinaria 2019 – Richiesta convocazione.
Come noto, nel corso della riunione del 25 febbraio 2019 presso la Direzione Generale per il personale civile
(tavolo tecnico sul bando di mobilità ordinaria 2019) emerse con chiarezza:
1. gli Organi programmatori, con la sola eccezione di Stato Maggiore Difesa, avevano del tutto disatteso gli accordi raggiunti nel 2018, sia per le percentuali di scopertura che sui posti da mettere a bando, che avrebbero dovuto essere tutti quelli disponibili, mentre a fronte di 6.486 vacanze organiche ne sono state rese disponibili solo 2.200.
2. una interpretazione distorta del cosiddetto “grado di scopertura” concordato; infatti, quest’ultimo doveva essere usato esclusivamente per consentire l’uscita dall’Ente in cui presta servizio l’eventuale vincitore della graduatoria.
Pertanto le scriventi Organizzazioni Sindacali, esigendo rispetto dell’accordo, chiesero che la compilazione delle graduatorie rispettasse il principio che tutti gli Enti non presentanti posti in entrata dovevano essere considerati con l ’organico coperto al 100% ed i dipendenti che vi prestavano servizio, risultanti vincitori nella graduatoria finale, avrebbero dovuto essere trasferiti col solo vincolo del rispetto
dei gradi di scopertura concordati.
Dall’esame delle graduatorie finali, pubblicate il 3 giugno u.s., rileviamo che l’Amministrazione, pervicacemente ha proseguito sulla strada del non rispetto degli accordi quasi avesse come obbiettivo il fallimento di un sistema di mobilità volontaria che garantisce la piena trasparenza delle procedure, per un ritorno al preesistente sistema “clientelare”.
Per quanto sopra, si chiede la convocazione di urgente specifico incontro in merito.
Fp Cgil Cisl Fp Uil Pa Confsal Unsa
Francesco Quinti Massimo Ferri/Franco Volpi Sandro Colombi Gianfranco Braconi
“I Vigili del fuoco, purtroppo, volano bassi. Su 76 aeromobili a disposizione, di cui 55 ad ala rotante e 21 ad ala fissa, solo 31 risultano efficienti ed operativi. Il Ministro Salvini si ponga obiettivi seri per garantire alla collettività il soccorso tecnico urgente in tempi brevi”. A dirlo è il Coordinatore Nazionale della Fp Cgil Vigili del Fuoco, Mauro Giulianella.
“Risulterebbe inoltre – fa sapere Giulianella – che il 50% dei mezzi di soccorso Aps siano fuori servizio, così come il 40% circa delle autoscale. Se così fosse, a sostenere i costi di questo disservizio sarebbero i cittadini”. Aggiunge la Fp Cgil Vigili del Fuoco: “Oltre agli uomini e ai mezzi bisogna rispondere alle esigenze salariali dei professionisti del soccorso che necessiterebbero di uno stanziamento pari a 213 milioni di euro per vedersi adeguare lo stipendio a quello di altri Corpi dello Stato. L’assicurazione Inail contro gli infortuni e le malattie professionali non può più essere rinviata”. Per tutte queste ragioni sabato 8 giugno i Vigili del Fuoco saranno in piazza, conclude Giulianella.
Nella giornata di ieri si è svolto l’incontro con l’Amministrazione per la sottoscrizione sul Fondo Risorse
Decentrate per il personale del comparto e per i dirigenti e per l’attuazione dell’accordo sulle progressioni economiche.
Per quel che attiene il fondo, si è proceduto alla sottoscrizione dell’accordo, posto che i criteri di distribuzione
sottesi erano identici a quelli dell’anno precedente; più nello specifico nel merito della composizione
economica del FRD lavoratori si è registrato un aumento della quota variabile da € 974.926 a € 1.136.411. Sul fondo dirigenti abbiamo richiesto ed ottenuto che l’Amministrazione ponga esplicito quesito all’IGOP per l’adeguamento del fondo a seguito del trasferimento del personale dell’ex IVCA.
Si è passati successivamente alla discussione circa l’attuazione dell’accordo PEO 2019 che, come FP CGIL, abbiamo fortemente voluto e sostenuto. L’Amministrazione ci ha comunicato che si sta completando l’iter della certificazione e che lo stesso dovrebbe terminare entro il mese di giugno. Questo permetterà la pubblicazione del bando che verrà comunicato per circolare a tutto il personale con cui, concretamente, si darà avvio a tutta la procedura concorsuale.
Le domande saranno prodotte dai lavoratori interessati, via intranet e la prova di esame prevista si svolgerà fra fine settembre e inizio ottobre, sempre su piattaforma. Ovviamente i quiz somministrati saranno diversificati a seconda dei profili.
Come FP Cgil abbiamo preso atto delle comunicazioni avvenute sottolineando che:
1) sarà importante, per l’Amministrazione, utilizzare il tempo tra la presentazione delle domande e la somministrazione delle prove d’esame, per individuare il punteggio relativo ai titoli di studio e all’anzianità di servizio. Questo al fine di imprimere la massima velocità alla procedura concorsuale posto che tutto deve terminare nel corso dell’anno al fine di individuare il beneficio economico da gennaio 2019;
2) si tenga conto dei lavoratori cessati dal servizio in corso d’anno a cui bisognerà consegnare una postazione per permettere l’espletamento della prova d’esame.
Esaminati i punti all’ordine del giorno, l’Amministrazione ha inteso informare le OOSS circa lo stato di
avanzamento relativo ai passaggi di area che, come FP CGIL abbiamo già richiesto all’atto dell’informativa
sui piani di fabbisogno e, successivamente, in tutte le occasioni utili di incontro con l’amministrazione.
Ci è stata ribadita l’intenzione di procedere, in tempi rapidi, all’attivazione delle procedure per 85 passaggi dalla II alla III area a cui si dovrebbero aggiungere almeno altri 20 rispetto all’aggiornamento
dei dati che si sta predisponendo. Come FP Cgil abbiamo ribadito per l’ennesima volta la necessità e l’urgenza di rispondere alle giuste rivendicazioni dei lavoratori in termini di attivazione dei passaggi di
area avendo cura di procedere anche ad una ricognizione complessiva dei titoli di studio posseduti dai
possibili aventi titolo, al fine di consentire accessi diversificati rispetto ai profili professionali di destinazione.
Inoltre, visto che il MIT ha già chiesto alla Funzione Pubblica l’autorizzazione a porre in essere concorsi per assunzioni di Assistenti Amministrativi, Informatici, Tecnici e Geometri, abbiamo chiesto che, all’atto dell’emanazione degli stessi, venga riservata la quota del 20% al personale di I area, in possesso del titolo di studio previsto per il passaggio alla II area.
Ricordando a tutti che il tema dei passaggi di area è uno degli elementi a base dello stato di agitazione proclamato, come FP CGIL porremo in essere tutte le iniziative necessarie affinché il risultato venga
colto nel più breve tempo possibile, ricordando che siamo disponibili a qualsiasi iniziativa di denuncia e
di sollecitazione che i lavoratori coinvolti intenderanno perseguire .
la coordinatrice Fp Cgil Mit p.la Fp Cgil Nazionale
Carmen Sabbatella Paolo Camardella
Firmato l’accordo sui festivi. Arrivano i passaggi dalla prima alla seconda area. Progressioni 2018 le Commissioni ancora al lavoro
Queste sono le risultanze dell’incontro di ieri a livello nazionale.
In sostanza l’Amministrazione si è impegnata ad attuare lo scorrimento dalla prima alla seconda area, sulla base della norma approvata in legge di stabilità, della graduatoria del 2007, in concomitanza con l’indizione del bando per l’assunzione del personale di seconda area di imminente emanazione.
Una buona notizia, certamente, anche se noi al tavolo abbiamo rappresentato la necessità di utilizzare anche l’altro strumento, quello previsto dalla legge Madia, per consentire anche al personale escluso per vari motivi dalla prima selezione (personale proveniente da mobilità o da assunzioni ex legge 68/99) il passaggio ed arrivare al pressoché totale svuotamento della prima area, necessario ai fini dellarideterminazione degli organici previsionali con il corrispondente incremento di posizioni previste nelle due aree superiori.
Per quanto riguarda le progressioni 2018 le Commissioni stanno ancora procedendo alla verifica della graduatoria provvisoria e ancora non sono stati in grado di definire una data di conclusione dell’intero processo. Naturalmente non sono mancate le sollecitazioni della parte sindacale al riguardo, anche tramite un opportuno rafforzamento delle Commissioni.
È stato posto il problema delle riunificazione dei profili di operatore e assistente nella seconda area: l’argomento sarà oggetto di approfondimento nel corso della prossima riunione, a seguito del quale offriremo le nostre valutazioni su un passaggio complicato, per via delle norme che disciplinano gli accessi dall’esterno che non sono modificabili in sede di contrattazione integrativa. Di conseguenza non è una operazione che si può fare a monte: si può operare con i passaggi orizzontali, rivedendo i contenuti dei profili interessati. Vedremo se ci sarà una proposta dell’amministrazione e ci confronteremo sul merito.
Abbiamo infine definito la necessità di procedere immediatamente al confronto sul FUA 2019, al fine di evitare i ritardi nell’erogazione del quantum dovuto ai lavoratori che abbiamo verificato lo scorso anno.
Per quanto riguarda i pagamenti degli arretrati (rimasto da pagare 2018, conto terzi 2018 e progetti di valorizzazione) abbiamo chiesto informazioni e ci è stato detto che sono in attesa dell’assegnazione delle risorse da parte del MEF, che dovrebbero arrivare in questo mese. Al riguardo precisiamo che anche le somme relative al Piano di Valorizzazione 2018 saranno pagate tramite cedolino unico per effetto di una norma contabile che ne ha definito una imputazione specifica su un capitolo dispesa dell’amministrazione.
TUTTI IN PIAZZA SABATO 8 GIUGNO ALLA MANIFESTAZIONE NAZIONALE DEI LAVORATORI
PUBBLICI!
NON CI STANCHIAMO DI RIPETERLO: UNA PRESENZA FORTE, VISIBILE E MASSICCIA DEI
LAVORATORI DEI BENI CULTURALI È LA MIGLIORE RISPOSTA POSSIBILE A CHI ANCORA
NON VUOLE RICONOSCERE IL DIRITTO AL RINNOVO DEL CONTRATTO NAZIONALE, ALLA
PIENA OCCUPAZIONE NEI CICLI LAVORATIVI, AL RICONOSCIMENTO DELLA QUALITÀ ED
ESSENZIALITÀ DEL LAVORO PUBBLICO.
VI ASPETTIAMO TUTTI!
FP CGIL Nazionale
Claudio Meloni
“Basta con le chiacchiere e le illusioni da campagna elettorale, ora servono i fatti: risorse per il rinnovo del contratto di lavoro, per il riordino delle carriere, per mettere in sicurezza gli istituti penitenziari e per le assunzioni“. Ad affermarlo è la Fp Cgil Polizia Penitenziaria annunciando la presenza in piazza a Roma sabato 8 giugno per la manifestazione ‘Il futuro è servizi pubblici’.
“Fino ad oggi – afferma il responsabile della Fp Cgil Pol Pen, Massimiliano Prestini – il Governo non ha fatto altro che illudere i Poliziotti Penitenziari con una serie di promesse non mantenute. Siamo stanchi di sentire chiacchiere da campagna elettorale permanente: se il governo ha intenzione di investire risorse nel comparto sicurezza lo dimostri con i fatti”.
Ad oggi, infatti, aggiunge, “le risorse stanziate non consentono di rinnovare il contratto di lavoro, scaduto dal primo gennaio di quest’anno, di garantire adeguati correttivi al riordino delle carriere del personale, di colmare una carenza in organico che supera le 4.000 unità, di garantire la sicurezza sui luoghi di lavoro, gli istituti penitenziari del nostro Paese sono datati e malsani, e sui mezzi di trasporto, che hanno alle spalle centinaia di chilometri fatti. Non ci interessano Ministri che indossano le magliette delle Forze di Polizia, abbiamo bisogno di politici in grado di garantire investimenti che ci consentano di fare il nostro lavoro in modo dignitoso“, conclude Prestini.
POSIZIONI ORGANIZZATIVE EX ARTT. 17 E 18
Ieri, 4 giugno 2019, il confronto tra le OO.SS. e l’Amministrazione si è focalizzato sulla questione delle posizioni organizzative ex artt. 17 e 18, previste dal CCNL e dal CCNI, ormai in prossima scadenza il 30 giugno p.v.
L’Amministrazione ci ha presentato una proposta comprensiva di criteri di conferimento e di ipotesi di stanziamento economico-finanziario per la relativa remunerazione delle figure in questione.
E’ stato inevitabile aprire la discussione partendo non già dai criteri di conferimento, ma dalla valutazione economica della proposta, atteso che le risorse messe in campo per l’operazione prevedono, oltre all’annuale utilizzo di risorse del Fondo dei lavoratori, un ulteriore ricorso ad una parte di quelle risorse stanziate con l’ultima legge di bilancio (circa 8,5 milioni) assegnate per incentivare le politiche per il personale dell’Agenzia delle Entrate.
La necessità di avere maggiore disponibilità economica nasce da una serie di considerazioni fatte sull’intera partita delle posizioni di responsabilità (poer e p.o.), nonché a seguito di quelle criticità emerse in questi anni sulla gestione economica delle p.o. artt. 17 e 18 relativamente alla liquidazione dei FPS. Da ciò, l’ipotesi prevede di aumentare le indennità di posizione e, nel contempo, recuperare quell’eccessivo divario economico tra posizioni poer (4° fascia) e queste nuove P.O.
Se questo è il progetto, l’Amministrazione deve fare la sua parte! Non è pensabile che tutto il peso dell’operazione possa ricadere sul Fondo dei lavoratori.
Alla nostra richiesta di trovare le risorse in capo all’Amministrazione, la riunione è stata rinviata a lunedì prossimo. Un tempo tutto sommato breve, ma necessario probabilmente per poter avere una risposta esaustiva. Da quest’ultima potrà ripartire il confronto che sarà inevitabilmente conseguenziale alla prospettiva data.
FP CGIL NAZIONALE FP CGIL NAZIONALE
Elena Ciola Luciano Boldorini