Pubblichiamo la nota dello stato di agitazione proclamato dalle OO.SS. territoriali FpCgil VVF  FNS Cisl e Confsal VVF per la grave carenza di personale in cui versa il Comando

Primo report, appuntamento al Policlinico Umberto I in viale Regina Elena 287b ore 9

Le patologie di origine professionale nelle lavoratrici e nei lavoratori della sanità. Questo il tema del primo report, prodotto dalla Fp Cgil Nazionale e dall’Inca, elaborato dalla Fondazione Di Vittorio, dal titolo ‘Abbi Cura Di Te’ e che verrà presentato mercoledì 29 maggio a Roma presso l’Aula George Eastman del Policlinico Umberto I in viale Regina Elena 287b dalle ore 9 alle 14.

Uno studio che indaga sulle condizioni di salute e di sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori della sanità, come strumento per l’elaborazione di percorsi di tutela, sia a livello individuale che collettivo. Il programma della giornata prevede la presentazione del rapporto a cura di Silvino Candeloro (Inca Cgil nazionale), Daniele Di Nunzio (Fondazione Di Vittorio), Gianluca De Angelis (Ricercatore Fondazione Di Vittorio), Fabio Manca (Medico Patronato Inca Cgil). Interverranno poi Marco Bottazzi (Medico Inca Nazionale), Marta Clemente (Sovraintendenza sanitaria centrale Inail), Francesco Ripa di Meana (Presidente Fiaso – Dg Ifo di Roma). Insieme a Morena Piccinini (Presidente Inca) e Serena Sorrentino (Segretaria generale Fp Cgil).

Pubblichiamo l’accordo, con la firma definitiva,  per l’utilizzo delle risorse del fondo risorse decentrate per l’anno 2018 sottoscritto dall’Amministrazione e dalle OO.SS. in data 15 maggio ed ora trasmessa dall’amministrazione
p. la Fp Cgil nazionale
   Adelaide Benvenuto 

Pubblichiamo la nota a firma del Capo del Corpo in cui ribadisce l’inquadramento del personale appartenente al ruolo dei capi squadra e dei capi reparto

Pubblichiamo il bollettino ufficiale emanato dal Dipartimento del Vigili del Fuoco, in riferimento alla graduatoria finale del concorso pubblico, per titoli ed esami, a 250 posti nella qualifica di vigile del fuoco del Corpo nazionale dei vigili del fuoco

Pubblichiamo il bollettino della graduatoria finale  della procedura speciale di reclutamento a
domanda, nella qualifica di Vigile del Fuoco nel Corpo nazionale dei vigili del fuoco da destinare alle unità cinofile, riservata al personale volontario utilizzato nella sezione cinofila del Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco, emanata dalla Direzione Centrale per gli Affari Generali

Pubblichiamo la nota ed il relativo elenco emanato dalla Direzione Centrale per le Risorse Umane riguardo la mobilità del personale Vigile del Fuoco non specialista

Chiusa la fase di consultazione tra i lavoratori, firmata definitivamente l’intesa raggiunta il 28 marzo scorso.
Il nuovo contratto della Cooperazione Sociale, relativo al triennio 17-19, prevede aumenti medi del 5,95% su tutti i livelli, una tantum di 300 Euro, inderogabilità del contratto da parte dei regolamenti, più contrattazione territoriale, nuovi diritti e maggiori tutele.
Chiudiamo oggi un capitolo che ha segnato una lunga stagione di impegno sindacale.
Vogliamo ringraziare tutte le organizzazioni sindacali per il lavoro unitario e la nostra delegazione trattante.
Ma vogliamo soprattutto ringraziare le lavoratrici e i lavoratori della Cooperazione Sociale: abbiamo sentito forte il loro sostegno durante tutta questa lunga fase di trattativa per il rinnovo del contratto ed è per noi un grande riconoscimento il giudizio favorevole espresso da loro, a larghissima maggioranza, nelle consultazioni alla pre intesa del 28 marzo.
Chiudiamo un capitolo e ne apriamo uno nuovo.
Al lavoro, e come sempre: noi #CiSiamo!

CCNI, SOLO UN TASSELLO

A seguito della firma del primo Contratto Integrativo dell’INL abbiamo saputo che diversi colleghi non lo ritengono sufficiente.
Ci riferiamo, in particolare, agli ispettori di vigilanza, che aspettavano il riconoscimento di una indennità ispettiva all’interno del CCNI. A queste colleghe e a questi colleghi vogliamo dire, con estrema franchezza, che il CCNI 2018 non poteva istituire una indennità di funzione e chi vi dice il contrario vi sta prendendo in giro per l’ennesima volta.
L’indennità non era possibile semplicemente perché il CCNI appena siglato era ancora prigioniero – per la parte economica – della logica del “costo zero”, contro cui noi ci siamo battuti sin dalla nascita dell’INL.
A partire dal 2019, invece, grazie all’inserimento nella Legge di stabilità per il 2019 di risorse specifiche per l’INL – che potranno arrivare fino a 15 milioni di euro e si aggiungeranno a quelle già presenti – sarà contrattato un sistema indennitario che – come recita l’art. 77, comma 2, lettera d) del CCNL, non a caso espressamente richiamato nel CCNI dell’INL – preveda “indennità correlate allo svolgimento di attività implicanti particolari responsabilità, anche di natura professionale”. Tra queste “attività implicanti particolari responsabilità” riteniamo debba esserci anzitutto quella ispettiva: basti pensare alle responsabilità che gli ispettori si assumono nell’esercizio delle funzioni di polizia giudiziaria ovvero per la sospensione di un’impresa, per ritenere ci siano tutti gli estremi per tale riconoscimento.
Dato che non è nostro costume illudere i lavoratori, ma parlare chiaramente con loro, vogliamo precisare che, al momento, anche con le somme inserite nella Legge di stabilità 2019 non ci pare possibile arrivare alla medesima indennità riconosciuta agli ispettori di vigilanza dell’INPS, prevista dal relativo contratto integrativo, pari a 414,94 € mensili per dodici mensilità, perché le grandezze degli Enti e dei rispettivi Fondi Risorse Decentrate sono molto diverse e anche in questo caso chi non ve lo dice vi sta prendendo in giro per l’ennesima volta. Per intenderci: l’INPS ha 5 volte il numero di dipendenti dell’INL e un FRD pari a circa 320 milioni di euro, mentre quello dell’INL dovrebbe arrivare a 30 milioni circa, per effetto dell’aumento previsto.
Il nostro obiettivo è arrivare a una equiparazione tra lavoratori che hanno simili responsabilità ma, nel frattempo, ci sembra comunque essenziale sancire a livello
contrattuale un principio: quello per cui certe attività sono meritevoli di una specifica indennità per le responsabilità ad esse connesse e iniziare a stabilire queste specifiche somme.
C’è ancora molto da fare? Certamente!
Difatti, il prossimo 8 giugno si terrà una manifestazione nazionale unitaria con cui chiederemo al Governo ulteriori risorse – economiche e umane – anche per l’INL e invitiamo tutte le lavoratrici e i lavoratori dell’INL a partecipare, per rivendicare il valore del proprio lavoro e del proprio ruolo.

Il Coordinatore nazionale FP CGIL INL
Matteo Ariano

“No all’uso strumentale della divisa dei Vigili del Fuoco a scopo elettorale”. A chiederlo sono la Cgil nazionale e la Funzione Pubblica Cgil Vigili del Fuoco, nel denunciare due recenti casi. “La propaganda di Salvini fa scuola”, denunciano Cgil e Vigili del Fuoco, aggiungendo che: “Non solo il ministro, il ‘vizio’ di indossare divise a fini propagandistici influenza altri esponenti della Lega. Al comune di Spinea, in provincia di Venezia, infatti, il candidato della Lega al consiglio comunale, Marcello Gavagnin, a sostegno della candidatura a sindaco di Martina Vesnaver, diffonde santini e video elettorali indossando la divisa di Vigile del Fuoco”.

Facendo leva sulla sua professione, fanno sapere Cgil e Fp Cgil Vvf, “Gavagnin viola il regolamento di servizio piegando il Corpo a propaganda politica”. Ma non solo, il sindacato punta il dito anche contro una recente iniziativa che ha visto coinvolto il sottosegretario agli interni, Stefano Candiani. “Sempre in termini di speculazione politica – affermano – il sottosegretario al Viminale Candiani, nonché esponente della Lega, ha partecipato lunedì scorso a Torino ad un convegno, organizzato dal carroccio, radunando intorno ad un tavolo Vigili del Fuoco in divisa”.

Per queste ragioni, proseguono Cgil e Vigili del Fuoco, “sosteniamo le iniziative parlamentari assunte dal Pd e da Leu che hanno depositato due interrogazioni parlamentari, indirizzate al Ministro dell’Interno Salvini, per denunciare quanto accaduto a Spinea. Il ‘Regolamento di servizio del Corpo nazionale dei vigili del fuoco’ richiama, infatti, tra i doveri generali del personale, la massima diligenza nell’uso e nella custodia dei dispositivi di protezione individuale, tra i quali rientra l’uniforme da intervento, e dispone di non avvalersi di quanto è di proprietà dell’Amministrazione per ragioni che non siano di servizio. Quando a noi viene impedito di manifestare in piazza per denunciare lo stato in cui versa il corpo, c’è chi utilizza l’uniforme a scopi elettorali e inevitabilmente di parte”, concludono Cgil e Fp Cgil Vvf.

“Da Tridico parole sconcertanti nei confronti dei medici fiscali, serve un incontro urgente”. Ad affermarlo sono la Fp Cgil Medici Fiscali e Sinmevico, in merito a recenti dichiarazioni del presidente dell’Inps che, in occasione di un incontro presso la commissione Lavoro della Camera, ha affermato che, riportano i sindacati, ‘Oggi Inps fa anche le visite fiscali, non era così fino a qualche anno fa, e lo facciamo con medici che prendiamo per strada, a contratti che rinnoviamo di anno in anno’.

I sindacati esprimono “il loro completo disappunto per la grave disinformazione in tema di visite fiscali, manifestata proprio da chi Inps dovrebbe dirigerla”. Per Fp Cgil Medici Fiscali e Sinmevico, “difronte a tale confusione che annulla 30 anni di attività di professionisti Medici che con sacrifico e dedizione garantiscono un servizio fondamentale come quello deputato della vigilanza sanitaria dei lavoratori pubblici e privati, siamo costretti a fare chiarezza per tutelare i 1.000 Medici fiscali in una fase delicata in cui è in corso una travagliata trattativa per la stesura di una nuova convezione di lavoro”.

L’Inps, infatti, ricordano i sindacati, “effettua le visite fiscali da 30 anni, ai sensi della legge 638/83, con circa 1.000 medici che sono, da oltre 25 anni, inseriti in una lista speciale resa ad esaurimento ai sensi della legge 125/2013 e ricorre ad essi in via prioritaria, ai sensi della legge 147/2013 e del decreto legislativo 75/2017. Sono già disponibili, peraltro, ai sensi della normativa vigente, le risorse destinate esclusivamente per lo svolgimento delle visite fiscali, pari a euro 68 milioni/anno e sono in corso trattative con i sindacati per una stabilizzazione che possa porre fine ai 30 anni di precariato della stessa categoria di medici fiscali”.

Il presidente dell’Inps Tridico, proseguono, “non può non sapere quanto sia prioritario, nella costituzione del Polo Medico Inps, partire dalla valorizzazione e dalla stabilizzazione di questi 1.000 professionisti. Il presidente, appena arrivato al vertice della struttura, è evidentemente molto male informato da chi nell’Istituto da anni pervicacemente conduce una ingiustificata battaglia contro la categoria dei Medici Fiscali, la cui unica colpa è rintracciabile nell’aver dedicato la propria attività in modo esclusivo a beneficio dell’Istituto, chiediamo un incontro urgente al Presidente di Inps per informarlo di una situazione che perdura da anni e che evidentemente conosce in modo molto approssimativo”, concludono Fp Cgil Medici Fiscali e Sinmevico.

Pubblichiamo la richiesta unitaria inviata al Commissario Liquidatore EsaCri, Dr.ssa Patrizia Ravaioli, il 14 maggio 2019.

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