Pubblichiamo la nota della Fp Cgil VVF con la quale chiede un incontro per le problematiche concernenti il trattamento economico spettante al personale del per riconoscimento Causa di Servizio e P.P.O.

On.le Guido CROSETTO

Ministro della Difesa

On.le Matteo PEREGO di CREMNAGO

Sottosegretario di Stato alla Difesa

Gen. C.A Luciano PORTOLANO

Segretario Generale Difesa DNA

Dott. Lorenzo MARCHESI

Direttore Generale in s.v. di Persociv

Le scriventi OO.SS. hanno più volte rappresentata la necessità che alcune circolari e direttive emanate anche dalla Direzione Generale per il Personale Civile, fossero ritirate e/o sospese per consentire ulteriori approfondimenti.

Ultima, solo in ordine di tempo, è quella relativa al personale militare che transita all’impiego civile sulla quale FPCGIL – CISLFP – UILPA hanno anche rappresentato tratti di illegittimità.

Ebbene, a distanza di mesi non solo non c’è stata alcuna iniziativa da parte dell’Amministrazione ma non è stato fornito alcun riscontro.

Le scriventi OO.SS. apprendono invece, non senza sorpresa, che è stato sufficiente un post sui social per far sospendere la circolare sull’identità “Alias”, emanata da Persociv il 10 gennaio scorso in applicazione dell’art. 21 del C.C.N.L. FC.,circolare che, peraltro, era stata vagliata dal CUG con parere favorevole.

FPCGIL – CISLFP – UILPA ritengono inaccettabile – oltre che estremamente pericoloso ed antidemocratico, consentire ingerenze sull’applicazione del C.C.N.L. FC a soggetti che, oltre a non conoscere il dettato contrattuale, sono del tutto avulsi dalle logiche e dai percorsi interni all’A.D.

Sarebbe fin troppo semplice per chi scrive, concludere con una presa d’atto circa il fatto che il metodo del confronto previsto dal Contratto deve ritenersi “spostato” dai tavoli previsti ai social.

Invece, facendo appello al senso di responsabilità da sempre dimostrato, FPCGIL – CISLFP – UILPA, invitano a ripubblicare la circolare sull’identità “Alias” e sollecitano nel contempo le risposte a quanto nel tempo rappresentato ritenendo che la dignità del Sindacato e dei lavoratori rappresentati sia almeno pari a quella di chi esprime pareri impropri senza peraltro averne titolo.

Si resta in attesa di tempestivo riscontro.

Distinti saluti

FP CGIL                       CISL FP           UIL PA

Marco Campochiaro   Massimo Ferri   Carmela Cilento

Roberto De Cesaris    Franco Volpi


– Sottosegretario alla Difesa On.le Matteo Perego di Cremnago

– Ufficio di Gabinetto

– A Direzione Generale Personale Civile –

– OGGETTO: Sentenza Corte Costituzionale n 4/2024 – Retribuzione Individuale di Anzianità.

Applicazione agli aventi diritto e richiesta incontro Come è noto la Corte Costituzionale, con sentenza n 4/2004, ha dichiarato l’illegittimità della norma che, in via retroattiva, aveva escluso il riconoscimento della retribuzione individuale di anzianità (RIA) ai sensi dell’art.9, commi 4 e 5 del Dpr 17 Gennaio 1990 n 44, maturata negli anni 1991, 1992 e 1993. Tanto premesso, le scriventi OO.SS. alfine di procedere ad applicare il provvedimento della Consulta, riconoscendo gli arretrati a tutti gli aventi diritto ed evitando inutili contenziosi, chiede apposito incontro per definire il numero dei destinatari e il relativo costo economico. Si rimane in attesa di urgente riscontro. Distinti saluti

FP CGIL                    CISL FP            UIL PA

Marco Campochiaro  Massimo Ferri  Carmela Cilento

Roberto De Cesaris  Franco Volpi

Pubblichiamo l’accordo relativo i nuovi criteri di mobilità volontaria nazionale per il personale del ruolo Vigile del Fuoco.

Nel merito, avendo più volte rappresentato all’Amministrazione e alle Organizzazioni Sindacali firmatarie la nostra perplessità normativa e costituzionale (da due Organizzazioni Sindacali favorevoli sono, inspiegabilmente, diventate tre a conferma che la coerenza non è una virtù per tutti), un accordo che sarà soggetto inevitabilmente a ricorsi legittimi da parte di coloro i quali usufruiranno delle cosiddette “leggi speciali”(42 bis, 1o4 e 267), esprimiamo grande disappunto per le nuove modalità introdotte dall’accordo che di fatto frammentano ulteriormente il personale, mettendolo uno contro l’altro.

La legge garantisce ai figli, al malato e ai cittadini di poter essere assistiti per le singole esigenze avvalendosi di un diritto legittimo, non un beneficio come qualcuno vuole far apparire.

Per la prima volta è stato messo in discussione l’unico criterio che ha sempre funzionato, trasparente e di pari opportunità quale è stato fino a ieri quello della mobilità nazionale.

Per la prima volta viene cancellato il ruolo di anzianità aprendo una voragine per il futuro. L’Amministrazione dopo questo accordo potrà sostenere che l’anzianità di ruolo non ha più alcun valore e sarà nelle condizioni di affermarlo grazie a coloro i quali hanno sostenuto, sottoscrivendolo, un accordo peggiorativo, incontrollabile dal punto di vista della trasparenza, discriminatorio in grado di favorire le clientele.

La storia ci ha insegnato che a perdere diritti ci vuole veramente poco.

Al Direttore Generale

Dott. Vincenzo Caridi

Al Direttore Centrale Risorse Umane

Dott. Giuseppe Conte

per il tramite del Dirigente Area Relazioni Sindacali

Dott. Salvatore Ponticelli

OGGETTO: VERIFICA URGENTE ANOMALIE BUONI PASTO

Nelle ultime ore diverse segnalazioni sono giunte alla scrivente organizzazione in merito a delle ingenti trattenute in busta paga operate dall’Amministrazione con riferimento all’erogazione dei buoni pasto.

L’importo varia tra i 200 e i 350 euro e non è stato preceduto da alcuna comunicazione alle lavoratrici e ai lavoratori interessati. A essere colpiti sembrano principalmente i dipendenti che hanno usufruito della mobilità.

Su tale onere la FP CGIL ritiene essenziale sia fatta tempestiva chiarezza a livello nazionale, constatata l’apparente estensione del fenomeno e il coinvolgimento di diverse sedi territoriali.

L’impatto delle trattenute sulle colleghe e sui colleghi non ammette tentennamenti.

Va chiarito in particolare:

1. come sia maturato tale indebito;

2. se siano stati considerati gli storni effettuati da parte degli interessati al momento della

restituzione delle tessere;

3. se ha inciso, eventualmente, la distanza tra buoni pasto maturati e buoni pasto caricati sulle schede.

La FP CGIL, pertanto, richiede una verifica immediata per risolvere la problematica in oggetto e chiede all’Amministrazione di fornire una spiegazione su quanto verificatosi.

Coordinatore nazionale FP CGIL INPS

Giuseppe Lombardo

Pubblichiamo la nota di sollecito del Coordinamento territoriale Fp Cgil VVF in merito il riequilibrio personale autista NBCR

Pubblichiamo il bando di concorso ruolo Capo squadra 2023 emanato dalla Direzione Centrale per l’Amministrazione Generale

Il 19 gennaio si è tenuto l’incontro con l’amministrazione su Piao e il piano triennale sul lavoro agile, che vi alleghiamo, al fine di pianificare la performance 2024 e per il triennio 2024-2026 e consolidare gli spazi operativi.

La documentazione presentata non si discosta molto dalla documentazione presentata lo scorso anno, ed attualizza i risultati ottenuti lo scorso anno, dopo il periodo pandemico, e quindi con una attività di smart working strutturale, sicuramente molto migliorata rispetto alle esperienze iniziali.

Dall’analisi presentata, come FP CGIL abbiamo precisato che, malgrado l’utilizzo del lavoro agile sia ormai diventata una realtà consolidata, le problematiche più volte evidenziate sono lontane dall’essere risolte:

– manca ancora un monitoraggio delle attività smartabili e delle criticità organizzative;

– necessario il superamento delle difficoltà di coloro che non hanno ancora la possibilità di accedere a tale forma di lavoro;

– urgente l’accesso alla rete per molti uffici del Dipartimento di P.S.al momento non autorizzati allo smart working;

– esigenza di accelerare il processo di informatizzazione delle attività e dei servizi ed implementazione del servizio di assistenza tecnica agli Uffici.

– carenza nella fornitura di strumenti informatici assegnati dall’amministrazione ai lavoratori Su tutti rimane la necessità di avviare un cambio culturale di tanti dirigenti ancora restii ad autorizzare il lavoro agile nei propri uffici, se l’amministrazione deve stare al passo con i tempi è necessario che vengano date precise indicazioni a tutti i dirigenti per un cambio di passo, non più procrastinabile. L’amministrazione si è riservato di valutare quanto evidenziato dalle OO.SS. per eventuali modifiche alla bozza presentata.

Adelaide Benvenuto

Fp Cgil Ministero Interno

“Tutto il Coordinamento della Fp Cgil Polizia Penitenziaria esprime profondo cordoglio alla moglie e alla figlia piccola del collega e nostro rappresentante sindacale Bruno P. che oggi ha deciso di togliersi la vita gettandosi all’esterno di un centro commerciale di Milano. Era in servizio nella Casa di Reclusione di Milano Bollate”.

“Siamo addolorati. Il gesto tragico di Bruno ci impegna a perseguire con tenacia il compito di ascolto delle lavoratrici e dei lavoratori”, affermano Fp Cgil Milano, Fp Cgil Lombardia e il Coordinamento Polizia Penitenziaria Fp Cgil Lombardia.

Mirko Manna, Coordinatore nazionale: “Il collega era anche il Vice Coordinatore per la Fp Cgil Polizia Penitenziaria della Lombardia, per questo avvertiamo un peso maggiore e una avvertiamo la responsabilità del dubbio di non aver fatto tutto il possibile. Le motivazioni di un gesto così estremo sono sempre imperscrutabili, ma è dovere di tutti noi appartenenti al Corpo di Polizia Penitenziaria cercare di prevenire e sostenere i nostri colleghi nei momenti difficili che la vita propone e che il nostro lavoro esaspera. Fino ad ora l’amministrazione penitenziaria non è riuscita a portare avanti alcuna procedura di monitoraggio, prevenzione e sostegno per casi come quello di oggi che ci lascia sgomenti e ci colpisce come Poliziotti, come sindacalisti e come esseri umani”.

Milano, 21 gennaio 2024

“Questa mattina, nel reparto di diagnosi e cura dell’ospedale ‘De Lellis’ di Rieti, un detenuto ricoverato per problematiche psichiatriche, ha aggredito alcuni operatori sanitari e il personale di Polizia Penitenziaria che è subito intervenuto”.

Lo riferiscono Francesco Frabetti, Segretario per la FP CGIL di Rieti Roma EVA e Ciro Di Domenico, Coordinatore regionale per la FP CGIL Polizia Penitenziaria.

“Il detenuto, è uscito dalla sua stanza di ricovero e ha colpito con diversi pugni il personale di Polizia. Un medico lì presente è intervenuto ma ha ricevuto una testata al volto e morsi. Solo con l’intervento di altro personale sanitario si è riusciti a contenere la furia del detenuto”.

“Questa Organizzazione Sindacale, ha più volte evidenziato la difficoltà nella gestione di persone con patologie psichiatriche che in carcere non trovano adeguata assistenza e se ricoverate negli ospedali, diventa molto difficile garantire la sicurezza degli operatori sanitari per l’esigua disponibilità numerica di personale di Polizia Penitenziaria da dedicare a tale servizio”.

Concludono i due sindacalisti: “Per affrontare efficacemente tali situazioni, si possono implementare soluzioni già previste dalla legislazione italiana, come la collaborazione tra le strutture sanitarie e penitenziarie, l’adozione di protocolli di sicurezza specifici, la formazione del personale, il monitoraggio regolare, il supporto psicologico per gli operatori e la collaborazione con specialisti. La CGIL oltre a dare solidarietà agli operatori aggrediti, chiede un urgente impegno e maggiore attenzione per garantire la sicurezza di tutti i lavoratori coinvolti in reparti e servizi ad alto rischio di aggressione e nel caso specifico nella cura dei detenuti con problemi psichiatrici”.

Rieti, 21 gennaio 2024

Pubblichiamo il resoconto Fp Cgil VVF riguardo l’ argomento di convocazione Circolare Nuoto Salvamento VF   e l’aggiornamento sulle circolari dei Formatori elisoccorritori e quelli aeroportuali

In data odierna è stato  pubblicato il bando per accedere al Coworking per il personale dell’Amministrazione Civile, di cui avevamo già  dato informazione nel corso dell’incontro sindacale avuto con l’amministrazione.

Pubblichiamo la documentazione
              Adelaide Benvenuto
Fp Cgil Ministero interno

In data 12 gennaio u.s. si è svolto un incontro tra le OO.SS. e l’Amministrazione con il seguente O.d.G.:

– Ipotesi accordi di ripartizione dei fondi 2023

L’incontro si è reso necessario a seguito di una proposta dell’Amministrazione che non incontrava il favore delle OO.SS..

Tale proposta individuava nella misura del 26% la quota di Eccellenza, destinataria di una maggiorazione del 30% sul premio di risultato, per la dirigenza in Enac.

Detta quota deve essere concordata annualmente tra Amministrazione e OO.SS. (CCNL Funzioni Centrali Area Dirigenti 2019 – 2021)

La CGIL ha sempre ritenuto iniqua la differenza tra la quota di Eccellenza prevista per i Dirigenti (26% da svariati anni) e quella prevista per il resto del personale tutto (20%).

Questa è la ragione per cui, da quando la quota è oggetto di contrattazione integrativa, la CGIL non ha mai apposto la propria firma sull’ipotesi di accordo sul fondo Dirigenti in ENAC, eccezion fatta per l’ipotesi di accordo sui fondi del 2022 dove è stato necessario prendere in esame anche altri elementi.

Nel 2022 infatti, la disponibilità alla sottoscrizione di un’ipotesi di accordo sulla ripartizione del fondo dei Dirigenti, avrebbe dovuto consentirci di traguardare l’obiettivo delle Progressioni Economiche Orizzontali, l’adozione dei regolamenti sullo smart working e sugli incentivi per le funzioni tecniche previsti dal Codice degli Appalti allora vigente (ex art. 113).

L’Amministrazione, nel corso dell’ultimo incontro, ha ritenuto che il famoso 26% potesse essere considerato un dato acquisito, presentandolo nuovamente nell’ipotesi di accordo sul fondo dei Dirigenti 2023. Alla proposta dell’Amministrazione, il fronte sindacale, fatta eccezione per UNADIS, ha espresso la propria contrarietà alla dimensione del 26%, chiedendo che fosse ridotta al 20%, e ha sottolineato che la questione non poteva essere data per scontata perché rientra nella contrattazione integrativa annuale.

La resistenza espressa dalle OO.SS. ha indotto l’Amministrazione a dichiarare la volontà di bloccare l’iter previsto per la sottoscrizione definitiva di tutte le altre ipotesi di accordo (riguardanti personale TAO e ispettori di volo, Professionisti 1a qualifica e Professionisti di 2a qualifica) per le quali, invece, le OO.SS. si erano già dichiarate disponibili alla firma.

Sollecitata a cogliere l’arbitrarietà, oltreché l’aspetto gratuitamente vessatorio, della propria decisione, l’Amministrazione è scesa a più miti consigli, accettando di ripristinare la contrattazione per arrivare a concordare con le OO.SS. l’individuazione della quota di Eccellenza per i Dirigenti dell’Enac nella misura del 23%.

Quanto è accaduto nel corso dell’ultimo incontro con l’Amministrazione è, dal nostro punto di vista, emblematico di una modalità di gestione delle relazioni sindacali tesa a esautorare le OO.SS. del proprio ruolo, non più ascrivibile solamente a mera maldestrezza o a banali dimenticanze. Almeno da un anno a questa parte, ci troviamo ad avere a che fare con una Delegazione di parte datoriale evidentemente impossibilitata, per ragioni a noi non note, a vestire il proprio ruolo istituzionale in modo credibile e a onorare gli impegni presi.

Nel dicembre del 2022 la CGIL, pur con molte riserve, ha sottoscritto un’ipotesi di accordo sul fondo dei Dirigenti Enac che consentiva a questa Amministrazione di ottenere determinati risultati in cambio di specifiche condizioni di maggior favore per le lavoratrici e i lavoratori. Da allora, l’Amministrazione ha intascato interamente la propria parte dell’accordo, mentre i lavoratori sono ancora significativamente in attesa di avere parti importanti di quanto pattuito.

L’atteggiamento padronale e paternalistico di una Amministrazione che assume unilateralmente decisioni ove è previsto, invece, il coinvolgimento di chi è titolato a rappresentare i lavoratori, agisce fuori da un perimetro normativo posto a tutela di tutte le parti interessate, compromette l’equilibrio fondamentale nelle relazioni sindacali, peggiora la condizione lavorativa di tutti e penalizza l’azione amministrativa minando in modo importante il suo buon andamento.

Le rivendicazioni del fronte sindacale e della CGIL, sui temi rimasti in sospeso per un tempo indecoroso, sono note e chiare da mesi e ci riferiamo, principalmente, alle procedure di mobilità interna, all’applicazione del Regolamento incentivi per le funzioni tecniche e del Regolamento sul lavoro agile, al confronto e alla contrattazione sulle posizioni organizzative della nuova microstruttura.

Quello che invece deve essere evidente da subito è che le relazioni sindacali devono essere ripristinate correttamente, affinché non siano solamente una vuota rappresentazione in un inutile gioco delle parti.

Diversamente, la CGIL intraprenderà le azioni necessarie affinché alle OO.SS. sia restituito quel ruolo sostanziale, ove previsto, nella relazione con la parte datoriale.

Il Coordinamento FP CGIL          Il Segretario Nazionale
Enac                                            Florindo Oliverio

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