Pubblichiamo la lettera Unitaria inviata al Ministro della Giustizia On.Bonafede.

RIUNIONE 21.03.2019 SU ROTAZIONE DEL PERSONALE DEL DAP
CGIL CISL E UIL NON ACCETTANO LA DISCUSSIONE
DI MERITO E LASCIANO IL TAVOLO

Si è svolto oggi il programmato incontro in ordine alla rotazione del personale con assegnazione
ultra decennale in servizio presso la sede dipartimentale di Largo Luigi Daga.
Preliminarmente il Capo Dipartimento nel salutare le rappresentanze sindacali presenti, ha ribadito
la ferma volontà dell’amministrazione di procedere alla movimentazione del personale con incarichi
ultradecennali al fine di evitare “incrostazioni” che potrebbero nuocere il buon andamento
dell’amministrazione, per tale motivo si provvederà all’avvio del meccanismo di fungibilità che, a
suo dire, restituirebbe maggiore funzionalità all’amministrazione.
Il Capo Dipartimento ha poi dichiarato di voler ascoltare l’opinione delle O.O.SS. ma di non essere
disponibile a transigere su tale determinazione. Immediatamente dopo, il Capo Dipartimento ha
lasciato l’incontro per impegni istituzionali affidando al Direttore Generale del personale il compito
di proseguire.
CGIL CISL e UIL hanno contestato l’intento dell’amministrazione che così come illustrato dal
Capo Dap assume con evidenza una connotazione punitiva nei confronti del personale delle F.C.
confermata, ancor più, dalla assenza di una informativa che rappresenti chiaramente il progetto
che intende perseguire l’amministrazione, le motivazioni alla base dell’intento, i criteri e le modalità
con le quali lo si vuole applicare.
CGIL CISL e UIL hanno espresso con fermezza il proprio dissenso ad aprire, in assenza di tali
presupposti, qualsiasi discussione di merito. Hanno evidenziato che le competenze professionali,
il know how acquisito dal personale del dipartimento, ciascuno nel proprio ambito operativo, non
può essere cancellato in virtù di una scelta illogica, ingiusta e soprattutto pericolosa per la
funzionalità dell’amministrazione.
Hanno rappresentato, inoltre, che non v’è nessuna norma contrattuale che impone siffatta
movimentazione per il personale delle Funzioni centrali. Piuttosto, le norme che vengono
insistentemente richiamate dall’ANAC, esistono per i dirigenti e per i dirigenti generali, operazione
che presso il DAP pur essendo stata avviata non risulta ancora conclusa.
CGIL CISL e UIL , nel confermare la disponibilità ad avviare sulla questione un confronto dialettico
con l’amministrazione purché venga superato il principio della movimentazione “selvaggia” così
come proposto, antistorico e pericoloso e purché vi siano gli anzidetti presupposti, nonché criteri
obiettivi e trasparenti da definire e concordare con le rappresentanze sindacali, hanno consegnato
all’amministrazione il documento di proclamazione dello stato di agitazione del personale del DAP
e di tutto il Ministero della Giustizia, e hanno ribadito che in assenza di una inversione di rotta
dell’amministrazione e di un confronto con la parte politica ossia con il Ministro Bonafede,
proseguiranno le iniziative di lotta e di protesta già avviate.
CGIL CISL e UIL esauriti gli interventi hanno lasciato il tavolo.

 

FP CGIL                                      CISL FP                                UIL PA
Lina Lamonica                             Eugenio Marra                Domenico Amoroso

Ansfisa… attendiamo gli esiti…

La storia di Ansfisa è innanzitutto un’occasione mancata. Prima di tutto, nel metodo, poi, ovviamente,
nel merito. Come è noto, a seguito del crollo del Ponte Morandi, il Governo ha emanato il c.d. “Decreto
Genova” del 28 settembre 2018, convertito successivamente in Legge n. 130, del 16 novembre 2018, il quale, all’articolo 12 ha previsto l’istituzione, a decorrere dal 1° gennaio 2019 dell’Agenzia Nazionale
per la sicurezza delle ferrovie e delle infrastrutture stradali e autostradali (Ansfisa).
Ancora, il comma 19 del citato articolo 12, prevede che, in sede di prima applicazione, entro 90 giorni dalla data del 1° gennaio, vengono adottati statuto e regolamenti della costituenda Agenzia.
Da ultimo si determina che l’Ansf è soppressa e l’esercizio delle relative funzioni è attribuito all’Agenzia che ne acquisisce le risorse umane, strumentali e finanziarie (comma 2) e che, in fase di prima attuazione e per garantire l’immediata operatività di Ansfisa, l’Agenzia provvede al reclutamento di 61 unità di personale di ruolo mediante apposita selezione del personale dipendente di pubbliche amministrazioni.
Ferme restando le critiche già esposte circa lo spostamento di funzioni da strutture che si vedono private di competenze, ora affidate ad Ansfisa (in particolare Ustif e DGVCA), ci saremmo aspettati che, di fronte ad una operazione complessa quale quella di gestire funzioni e personale Ansf e garantire trasparenza circa la selezione dei 61 dipendenti di pubbliche amministrazioni, il MIT ponesse in essere una serie di incontri con le OO.SS. per confrontarsi circa le decisioni da assumere. Nulla di tutto questo… Anzi… Solo ed esclusivamente un assordante silenzio…
Gli incontri che si sono svolti, il primo il 29 gennaio, il secondo il 19 marzo, si sono tenuti solo ed esclusivamente perché richiesti dalle OO.SS.
E se nel primo incontro ci era stato detto che (sic!) si stava lavorando, oggi veniamo a conoscenza che il frutto di cotanto lavoro non ha ancora prodotto alcuna certezza circa tempi e modalità relativi alla messa in sicurezza dei lavoratori Ansf e alle procedure di selezione relativa ai 61.
E nel vuoto di notizie ufficiali, qualcuno, evidentemente, si sente autorizzato a proporre incarichi o assunzioni: insomma, di porre in essere, una vera e propria campagna acquisti incautamente aperta al di fuori di qualsiasi impianto regolatorio.
Noi, per conto nostro, abbiamo ribadito:
– circa il personale Ansf,
a) la necessaria continuità amministrativa e di gestione e il mantenimento delle sedi periferiche oggi presenti;
b) l’avvio e la conclusione dei bandi concorsuali già emanati e che tali assunzioni siano parte integrante della dotazione della costituenda Ansfisa;
c) la garanzia della tenuta salariale sia sul tabellare che sull’accessorio;
– circa la selezione dei 61, che essa debba essere in linea con la normativa vigente e con il CCNL Funzioni Centrali e che il bando debba essere portato a conoscenza delle OO.SS.
Il Direttore Ansfisa designato ha dato ampie assicurazioni in merito. Attendiamo, ovviamente, i necessari sviluppi, auspicando, nel frattempo, che anche il MIT levi la propria voce a difesa delle regole contrattuali e delle normativa vigente.

IL Coordinatore Nazionale
FP CGIL MIT
Paolo Camardella

Blocco del salario accessorio dal 2016 ma nessuna risposta

“Sono più di 30 mila i lavoratori dell’Agenzia delle Entrate in attesa dell’erogazione del salario accessorio 2016 e 2017 e che da tempo attendono risposte che non sono mai arrivate. I confronti e lo stato di agitazione non sono serviti. A questo punto non ci resta che proclamare lo sciopero nazionale per il prossimo 2 aprile“. Commentano così Fp Cgil, Cisl Fp, Uilpa, Confsal/Unsa e Flp la situazione che da mesi si protrae nel confronto con l’Agenzia delle Entrate.

“Dopo lo stato di agitazione, oggi al Ministero del Lavoro si è tenuto il tentativo di conciliazione obbligatorio. Incontro nel quale l’Agenzia non ha fornito alcun nuovo elemento sul blocco del salario accessorio dal 2016, limitandosi a chiedere ulteriore tempo e con spiegazioni e posizioni sempre troppo vaghe e inspiegabili” spiegano i sindacati. “I brillanti risultati raggiunti dai lavoratori sono dovuti all’impegno e alla professionalità di cui sono capaci. Per questo lo sblocco delle risorse dei Fondi 2016 e 2017 sono necessari”.

Concludono: “A fronte della totale chiusura dell’Agenzia, dichiariamo fallito il tentativo di conciliazione e proclamiamo una giornata di sciopero nazionale che vedrà il massimo coinvolgimento delle lavoratrici e dei lavoratori”.

Firmati gli accordi sui passaggi di fascia e sull’individuazione
delle PO e Incarichi di Responsabilità
In data 21/03/2019 si è tenuto l’incontro con l’Agenzia per trattare gli argomenti relativi ai passaggi di
fascia, incarichi di responsabilità e posizioni organizzative.
In premessa l’amministrazione ha comunicato che è imminente la nomina delle 11 Commissioni per le
prove orali relative alle POER, per la cui conclusione l’Agenzia auspica di poter rispettare i termini
previsti dalle disposizioni di merito.
A seguire sono stati sottoscritti l’Accordo sulle Progressioni economiche con decorrenza 01/01/2019 e
l’Accordo per l’individuazione dei nuovi Incarichi di responsabilità e le Posizioni Organizzative.
Per quanto concerne le progressioni economiche saranno effettuati n. 2565 passaggi così suddivisi:
Terza Area n. 1.555
Seconda Area n. 1.004
Prima Area n. 6
Tali passaggi riguarderanno tutti i dipendenti con più di 2 anni di servizio al 31/12/2018.
Successivamente saranno definiti i criteri di partecipazione.
L’accordo sugli incarichi prevede anche una intesa che istituisce 90 Posizioni Organizzative con
indennità di 8000 o 9000 euro, oltre all’indennità di risultato del 15% che graverà tuttavia sulle
somme variabili del Fondo.
Le Posizioni Organizzative sono previste nelle Direzioni Regionali e Interregionali e nella Direzione
Centrale sia delle Dogane che dei Monopoli.
Gli Incarichi di Responsabilità, circa 600, sono individuati in tutti i tre livelli organizzativi dell’Agenzia e
riconosceranno funzioni gestionali e operative sia delle Dogane che dei Monopoli con indennità
differenziate rispetto all’incarico che sarà ricoperto.
L’Accordo prevede inoltre che gli incarichi sia delle P.O. che degli I. di R. siano assegnati – con
procedura che sarà pubblicizzata tra il personale – dai singoli dirigenti. Ai fini del conferimento si terrà
conto dei requisiti culturali ed delle esperienze acquisite nonché di un principio di rotazione.
La fase di individuazione delle P.O. e degli Incarichi di responsabilità inizierà subito dopo l’attivazione
della nuova riorganizzazione, dunque a partire dal 01 maggio 2019.
Abbiamo inoltre chiesto all’amministrazione di continuare la fase di contrattazione sulla individuazione
di ulteriori responsabilità di funzione nell’ambito del budget di sede, sulla attuazione definitiva del
Fondo 2017, nonché sugli altri argomenti del CCNI quali turnazioni, individuazione delle sedi
destinatarie del confine e della disagiata e ulteriori sviluppi concernenti il reclutamento di personale.

21/03/2019

FPCGIL                CISLFP               UILPA            Confsal/UNSA                   FLP
Iervolino                    Fanfani         Procopio                Veltri                               Cefalo

Nella giornata del 20 Marzo abbiamo affinato ulteriormente alcuni punti normativi di rilievo rimasti ancora aperti nel confronto che deve portare al rinnovo del contratto.
Per quanto attiene l’inquadramento del personale e più specificatamente dei profili professionali afferenti ai servizi 0/6 è stato raggiunto un importante risultato, che vede per la prima volta nel contratto collettivo il riconoscimento , che stiamo ancora quantificando, dell’orario di lavoro per le attività di predisposizione dei materiali didattici ed educativi necessari all’espletamento della mansione, della programmazione delle attività e progettazione dei percorsi di continuità educativa.
In merito alla conservazione del posto di lavoro, nei casi di assenza per malattie superiori ai 12 mesi
nell’ultimo triennio, abbiamo ottenuto che le giornate per le terapie salvavita e di ricovero ospedaliero
per gravi patologie oncologiche, cronico degenerative ingravescenti, comprovate da documentazione
medica, siano escluse dal periodo di comporto.
Anche sull’orario di lavoro è stata raggiunta un’importante intesa, ovvero quella di riportare per tutte le lavoratrici e tutti i lavoratori il diritto a 11 ore di riposo consecutive, riducendo le eccezioni attualmente previste dal contratto a poche e circostanziate tipologie .
Nella seconda parte della giornata si è entrati nel merito della discussione sui contenuti economici del
contratto, con una prima proposta delle controparti – che abbiamo unitariamente respinto – in quanto complessivamente lontana dalla nostra richiesta sia per quanto riguarda l’una tantum sia per quanto riguarda i tempi di erogazione e la quantità complessiva degli incrementi retributivi.
La discussione serrata che ne è seguita ha consentito di smuovere le centrali cooperative portandole a modificare parzialmente la propria posizione in modo ritenuto – unitariamente – non ancora sufficiente, motivo per il quale, in tarda serata, abbiamo ritenuto utile sospendere l’incontro e deciso di aggiornare la discussione al 27 Marzo prossimo.
Vi terremo prontamente informati

Comparto Sanità/SSAEP                                          Il Segretario Sanità/SSAEP
Fp Cgil Nazionale                                                                 Fp Cgil Nazionale
Stefano Sabato                                                                       Michele Vannini

2 APRILE 2019
SCIOPERO NAZIONALE DEI LAVORATORI DELL’AGENZIA DELLE ENTRATE

In data odierna, presso il Ministero del Lavoro, si è tenuto il tentativo di conciliazione obbligatorio, attivato dalle scriventi nell’ambito dello stato di agitazione per la mancata definizione ed erogazione dei Fondi 2016 e 2017.
In tale occasione, l’Agenzia non ha fornito alcun nuovo elemento in relazione alla paventata decurtazione delle risorse afferenti ai citati Fondi, limitandosi a chiedere ulteriore tempo per risolvere dubbi interpretativi, a nostro giudizio incomprensibili anche a causa di una reiterata reticenza sui motivi e sulla reale portata dei dubbi stessi.
A fronte della totale chiusura dell’Agenzia, le scriventi hanno dichiarato fallito il tentativo di conciliazione e, in data odierna, hanno già proclamato una giornata di sciopero nazionale dei lavoratori dell’Agenzia delle Entrate per il prossimo 2 APRILE
Al fine di prevedere il massimo coinvolgimento delle lavoratrici e dei lavoratori per la migliore riuscita dello sciopero, invitiamo tutte le nostre strutture ad indire, unitariamente, assemblee nonché eventuali altre iniziative di sensibilizzazione che si renderanno necessarie.

 

FP CGIL                CISL FP                       UILPA                CONFSAL/UNSA               FLP
BOLDORINI              SILVERI               CAVALLARO          SEMPREBONI         CEFALO/PATRICELLI

Pubblichiamo la nota inviata all’ Amministrazione dove si chiede l’apertura della discussione sulla formazione al contrasto degli incendi in ambienti confinati, presso il tavolo tecnico della Formazione.

Pubblichiamo il comunicato Unitario inviato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento Funzione Pubblica –  proclamazione dello sciopero nazionale del personale.

STATO DI AGITAZIONE – INCONTRO A SEGUITO DELL’ASSEMBLEA/PRESIDIO

Nella giornata del 20 marzo 2019, durante la partecipata manifestazione svoltasi sotto la sede del Ministero del Lavoro di via Veneto, le RSU e una delegazione delle OO.SS. sono state ricevute dalla Consigliera Dott.ssa Fabia D’ Andrea, vice Capo di Gabinetto con delega al personale.
Dopo lunga ed ampia discussione su tutte le tematiche esposte dai rappresentanti dei lavoratori, così come già riportate nei precedenti comunicati, la Dott.ssa D’ Andrea ha assunto numerosi impegni in relazione alle problematiche che hanno dato luogo allo stato di agitazione del personale di questa Amministrazione.
Di seguito è bene ribadire le criticità per le quali è stato proclamato lo stato di agitazione:
– Ripristino delle relazioni sindacali, in quanto di fatto sono ormai troppi mesi che il vertice politico amministrativo risulta assente al normale e dovuto confronto con i rappresentanti dei lavoratori su legittimi interessi . Ci preme rammentare all’on. Ministro l’impegno preso, di un confronto periodico, mai mantenuto. Allo stesso tempo è il caso di sottolineare che la contrattazione con l’Amministrazione, dovere istituzionale , è praticamente scomparsa da mesi;
– Buoni pasto – La stragrande maggioranza del personale del Ministero non percepisce i buoni pasto, sostitutivi del servizio di mensa, da 9 mesi e ciò va ulteriormente ad impattare economicamente sui lavoratori costretti ad anticipare di tasca propria quello che dovrebbe essere garantito contrattualmente.
– Nuovo CCNI di Ministero – FDR (ex FUA) Orario di lavoro – progressioni economiche, fondo benessere del personale( ex sussidio) etc. In particolare sulla costituzione del Fondo per la contrattazione integrativa ,vogliamo evidenziare ancora una volta la totale mancanza di trasparenza e comunicazione da parte dell’Amministrazione. A tale riguardo si sottolinea come le Amministrazioni abbiano l’obbligo di rendere disponibile la composizione puntuale del fondo così come previsto dalla circolare 25 del 19/7/2012 del Ministero dell’Economia e Finanze – Dipartimento Ragioneria Generale dello Stato. Non solo, abbiamo avuto l’amara sorpresa che nelle previsioni di bilancio triennale è prevista un’ulteriore contrazione delle risorse per un ammontare di 300.000,00, senza aver avuto ad oggi nessuna spiegazione.
– Sospensione del sistema HCM Fusion. Si chiede la sospensione immediata dell’utilizzo del sistema considerato che risulta essere una inutile duplicazione del sistema di gestione del personale. Inoltre tale applicativo non risulta aderente in molte parti sia alle norme in vigore che al dettato contrattuale, creando grossi problemi di gestione. Peraltro siamo venuti a conoscenza che L’Ispettorato Nazionale del Lavoro non ha rinnovato il contratto di licenza d’uso del predetto applicativo e che pertanto l’utilizzo è stato sospeso dal 1/3/2019.
– Smart Working. Considerato che il lavoro svolto sia dall’Amministrazione che dall’Organismo paritetico è sostanzialmente concluso, si chiede l’avvio immediato della sperimentazione del Lavoro agile, atteso da troppo tempo e da tanti lavoratori, come forma di benessere organizzativo.
– Sicurezza delle sedi. Ormai tutte le sedi del Ministero hanno necessità immediata e urgente di verifica sul rispetto di tutte le normative in materia di sicurezza e igiene nei luoghi di lavoro. Vorremmo inoltre sottolineare che ormai da tempo sono tutti a conoscenza che la sede di via Fornovo dovrà essere dismessa, ma ancora non è dato sapere formalmente quale sarà la destinazione dei numerosi lavoratori e tantomeno i tempi di attuazione del trasferimento. Di fatto sembra che via Fornovo sia lasciata in uno stato di abbandono.
– Struttura organizzativa del Ministero. Ultimo in elenco ma non ultimo in importanza, è il tema della struttura organizzativa. Il primo nodo da sciogliere è sicuramente l’assenza ormai da svariati mesi della nomina del Segretario Generale, con tutto ciò che ne consegue nella gestione amministrativa quotidiana.
Oltre a quanto già emerso nelle assemblee dei lavoratori è stato specificatamente richiesto una particolare attenzione nei riguardi dell’ acquisizione ( nella prossima finanziaria) di adeguati fondi aggiuntivi con i quali implementare il Fondo di Sede al fine di adeguare il salario accessorio alle altre Amministrazioni di comparto e per poter provvedere, in un prossimo futuro, ad auspicabili accordi che permettano, in tempi brevi, l’utilizzo di tali fondi per la programmazione, in particolare, delle progressioni economiche del personale escluso dalle precedenti.
Inoltre per quanto riguarda i buoni pasto, abbiamo evidenziato, che oltre ad non essere stati erogati a tutto il personale sono state già fatte le ritenute su i buoni pasto non percepiti. In particolare è stata fatta presente la difficoltà di utilizzo presso la grande distribuzione dei ticket già consegnati ad una parte di lavoratori, che spesso non vengono accettati neanche negli esercizi segnalati come convenzionati. In fine è stato evidenziato il problema della non spendibilità dei buoni pasto della Repas al di fuori del Lazio, ciò implica l’enorme disagio per tutti i colleghi pendolari
Sempre nella giornata di ieri è giunta alle RSU e OO. SS. la convocazione dell’ Amministrazione per il 27 marzo di un tavolo relativo al Fondo di Sede 2018 e ad un eventuale nuovo accordo sull’orario di lavoro. Al riguardo abbiamo chiesto al vice Capo di Gabinetto Cons. Fabia D’ Andrea di presentare all’apertura dell’incontro un cronoprogramma con le date e gli argomenti da affrontare in sede di contrattazione.
Attendiamo risposte concrete alle nostre richieste da parte della parte politica e amministrativa, confermiamo lo stato di agitazione del personale perché riteniamo, come dimostrato nella giornata di ieri, che solo tenendo alto il livello di attenzione verso le problematiche dei lavoratori si possa giungere a risultati concreti.

RSU FP CGIL            CISL FP               UIL PA             CONFSAL-UNSA        USB-PI               FLP

CONTINUA LA BATTAGLIA PER IL RICONOSCIMENTO DEI BENEFICI PENSIONISTICI
LAVORI INSALUBRI E POLVERIFICI.
– INDISPENSABILE UNA SOLUZIONE! –

Sono drammaticamente note le disastrose conseguenze generate dalla circolare diffusa in
data 14 Marzo 2016 dalla Direzione generale del personale sulle lavoratrici e sui lavoratori civili
della Difesa impiegati in lavori insalubri e nei polverifici.
Una iniziativa improvvida ed unilaterale, a nostro giudizio, che ha sconvolto le certezze del
personale a cui sono stati inopinatamente cancellati, parzialmente o totalmente, i benefici pensionistici maturati e derivanti da supervalutazione di periodi di servizio prestati in lavori insalubri,
polverifici e imbarchi previsti dagli artt. 19 e 25 del D.P.R. 1092/1973.
Disposizioni che abbiamo immediatamente contestato, nella forma e nel merito, opponendo
tali e tante argomentazioni, anche di natura legale, che non sono mai state realmente e volutamente
confutate dalla Direzione Generale del Personale Civile al tavolo di confronto tra le parti.
Rammentiamo perfettamente il respingente atteggiamento di chiusura tenuto dalla D.G. di
Persociv nei confronti delle rappresentanze sindacali del personale sull’applicazione di quella circolare, che ci costrinse a spostare la problematica verso il vertice politico del Ministero con la nota
del successivo 14 giugno e a chiedere di aprire un tavolo di confronto tecnico allo scopo di
ripristinare la corretta osservanza della citata normativa. Richiesta in seguito accolta, anche se la
questione fu definita dall’allora Sottosegretario delegato un “atto amministrativo dovuto” della Direzione Generale del Personale.
Eppure, il 12 luglio 2016 fummo nuovamente costretti ad inviare una nota di sollecito a Persociv
con la richiesta di apertura del tavolo, alla quale – considerato il silenzio opposto dalla predetta
direzione generale – il successivo 4 agosto seguì l’inoltro di una nota al Ministro che evidenziava
il mancato rispetto dell’impegno assunto dal vertice politico. Discussione poi attivata il 12 ottobre
2016, che non portò ad alcun risultato tangibile per l’intransigente atteggiamento di chiusura
nuovamente manifestato dalla stessa Direzione Generale nel corso della riunione.
L’esito della predetta riunione tecnica fu portato nuovamente al tavolo di confronto politico
il 1° dicembre 2016, ma ancora una volta le speranze dei lavoratori vennero tradite dal momento
che la riunione si concluse con l’impegno del predetto Sottosegretario a modificare la norma, cosa
che in realtà non è poi mai avvenuta.
Il 1° febbraio 2017, con una lunga ed esaustiva nota trasmessa dalle scriventi segreterie
nazionali al Ministro che delineava il quadro sconfortante di una vicenda grottesca consumata nel
silenzio assordante di un’amministrazione e di un vertice politico incapaci di sostenere una discussione
di merito sugli argomenti proposti dalle rappresentanze sindacali del personale. Di qui l’interruzione
delle relazioni sindacali e l’avvio delle manifestazioni unitarie, tra le quali quella svolta
sotto il palazzo di Persociv e nelle maggiori sedi della Difesa tenuta il 19 ottobre 2017.
Questione da noi sottoposta all’attenzione della Ministro Elisabetta Trenta lo scorso 19
luglio 2018, nell’ambito del primo incontro avuto tra le parti presso il Ministero.
Ma anche qui, verificato il notevole lasso di tempo inutilmente trascorso e l’inerzia registrata
sull’argomento, lo scorso 21 settembre 2018 siamo stati costretti a sollecitare la Ministro per
iscritto, rivendicando una soluzione praticabile al problema.
Di seguito, e purtroppo ancora, constatata la perdurante inattività registrata, il 23 ottobre
2018 decidemmo di inviare una nuova lettera molto articolata alla Ministro Trenta, con osservazioni
e anche proposte di soluzione al caso.
Finalmente, a seguito delle forti pressioni esercitate dal sindacato confederale con la
proclamazione dello stato di agitazione nazionale – reso pubblico con il comunicato stampa del 7
dicembre scorso -, il Gabinetto del Ministro incaricava lo Stato Maggiore della Difesa di promuovere
un incontro interministeriale sulla questione, allo scopo di individuare una soluzione accessibile.
Riunione che a tutt’oggi, però, non ci risulta sia stata ancora mai convocata da SMD.
Il 20 dicembre 2018, nell’ambito della manifestazione di protesta svolta unitariamente nella
piazza limitrofa al Ministero della Difesa, la questione fu una delle priorità avanzate all’attenzione
dell’opinione pubblica e, successivamente, alla Ministro nell’incontro da questa convocato mentre
era in corso l’iniziativa pubblica.
Nel mentre, tutt’altra apertura e disponibilità alla ricerca di soluzioni condivise è stata manifestata
alle proprie rappresentanze sindacali da parte di un altro importante Ministero che impiega
quotidianamente il proprio personale in lavori insalubri.
Al Ministero dei Beni e Attività Culturali e del Turismo ci si è infatti adoperati per individuare
soluzioni interpretative ed amministrative a beneficio del personale dipendente che il Ministero
della Difesa ha fino ad ora sempre ostinatamente rifiutato di percorrere.
E’, quindi, anche in ragione di quanto appena segnalato che riteniamo inspiegabile si determini
una situazione per la quale su un problema analogo, legittimamente avvertito dai lavoratori
coinvolti in egual misura, vi sia una visione di soluzione amministrativa diametralmente opposta
nella P.A. Ovvero, l’una ancora immotivatamente negazionista, mentre l’altra sensibile e aperta alla
discussione, che dimostra di avere a cuore il percorso lavorativo e la tutela della salute dei propri
dipendenti.
E allora, così come è stato possibile per il MIBACT individuare per via amministrativa
adeguate soluzioni, pretendiamo che ciò debba avvenire anche per le lavoratrici ed i lavoratori
civili del Ministero della Difesa.
In ragione di quanto poc’anzi richiamato sul tema, constatata la perdurante assenza di attenzione
e risposte ai bisogni dei lavoratori coinvolti fin qui dimostrata, invitiamo le lavoratrici e i
lavoratori civili della difesa a sostenere le iniziative che le scriventi organizzazioni sindacali decideranno
presto di avviare per contrastare gli effetti di quelle insopportabili disposizioni.

Fp Cgil                            Cisl Fp                                                  Uil Pa                                 Confsal Unsa
Francesco Quinti       Massimo Ferri/Franco Volpi   Sandro Colombi          Gianfranco Braconi

Pubblichiamo il resoconto del Tavolo Tecnico Formazione, tenutosi il 20 Marzo 2019 riguardante l’ integrazione Circolare Cinofili

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