Si informa che lo schema di decreto ministeriale in materia di assunzioni straordinarie riservate al personale volontario del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, previste sia dalla legge di bilancio n. 205 del 2017, sia dall’articolo 19-bis del decreto-legge 9 febbraio 2017, n. 8 (cinofili), è stato firmato dal Ministro dell’Interno in data 26 ottobre 2018 ed è in corso di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale.

A Roma l’assemblea nazionale di quadri e delegati per fare il punto sul settore e sulla trattativa. I racconti degli operatori da Nord a Sud del Paese. Sabato (Fp): “Servono aumenti salariali”. Bozzanca: emerge con forza la richiesta del contratto

Una sala strapiena e nell’aria una sana rabbia, costruttiva e con una gran voglia di cambiamento. Diversi interventi, tante storie, personali e collettive, tutte riconducibili a una forte richiesta di dignità, che solo il contratto può riconoscerti. Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl hanno promosso oggi (6 novembre) l’assemblea nazionale quadri e delegati della cooperazione sociale: quel pezzo di privato che garantisce servizi pubblici. Un appuntamento importante, nato per fare il punto della situazione, specie in relazione alla trattativa per il rinnovo del contratto che, come ricorda il responsabile delle cooperative sociali della Fp Cgil nazionale, Stefano Sabato, “non solo riguarda una platea enorme di lavoratrici e lavoratori, che stimiamo essere intorno alle 350 mila unità, ma che soprattutto attendiamo da oltre sei anni”.

Diverse le questioni sul tappeto, legate ad un settore che, nella profonda crisi che ha colpito in modo radicale il sistema dei servizi pubblici, ha rappresentato l’anello più debole. Come è emerso da subito dalle storie che le lavoratrici e i lavoratori hanno raccontato oggi. Come quella di Gaia Bandini, da Gorizia e nella vita educatrice professionale. “Mi occupo di minori disabili – ha raccontato Gaia -. Creiamo per i nostri ragazzi un progetto educativo, per la loro autonomia e integrazione. Ma abbiamo bisogno di diritti. Lavoriamo per l’inclusione ma siamo i primi a non essere riconosciuti”. Da qui la richiesta forte di Gaia di dignità, possibile attraverso il rinnovo del contratto: “Ridiamo dignità a questo lavoro – ha affermato – ridiamo dignità al lavoro delle donne. Dignità e lavoro non possono essere separati”. Nello stesso segno l’intervento di Emanuele Fontana, operatore al Centro unico di prenotazione a Latina. “Vogliamo il rinnovo del contratto nazionale, vogliamo che ci sia riconosciuta la giusta retribuzione”, rilanciando il bisogno della mobilitazione per raggiungere il rinnovo: “Al mio polso porto ancora il braccialetto della mobilitazione che promuovemmo il 25 maggio del 2016. È ora di rimetterci in campo. È ora di mobilitarci di nuovo. Noi siamo caldi: vogliamo il rinnovo del contratto”.

Scendendo ancora più a sud, Roberto Valestra, operatore socio sanitario a Napoli, ha raccontato come nella città partenopea “siamo passati da un appalto unico che riguardava tutto il Comune a una suddivisione in dieci lotti che ha rotto il monopolio ma che ha favorito, allo stesso tempo, le cooperative spurie, che non pagano gli stipendi e che non riconoscono i contratti nazionali”. Da qui il bisogno di garantire adeguati servizi ai cittadini ma, allo stesso tempo, di tutelare coloro che li rendono possibili. “Bisogna reinternalizzare i servizi ma vanno internalizzati anche i lavoratori – ha spiegato Roberto -. Non si possono lasciare soli, riprendiamo la mobilitazione, anche per garantire lo stesso livello di assistenza in tutto il Paese”.

Risalendo al nord, il racconto di Antonino Campaniolo, anch’egli operatore socio sanitario ma a Torino. “Siamo sotto un ricatto morale – ha fatto sapere Antonio -. Chi ha un contratto precario ma anche chi ha il tempo indeterminato. A lavoro lotto sempre, faccio quasi 200 ore di lavoro al mese per circa 1.300 euro. Ma siamo stanchi, tutti. Ora basta. Sappiamo che da soli non andiamo da nessuna parte e che abbiamo bisogno del sindacato per riacquistare dignità. Il sindacato ha il dovere di raccogliere gli assoli e avviare una mobilitazione corale per riaffermare il diritto al rinnovo del contratto”. Ad elencare per esteso alcuni dei problemi che gravano sulle lavoratrici e i lavoratori della cooperazione sociale è stato invece Manuel Mesoraca, educatore di strada a Bologna. “Un uso spasmodico del part time verticale, nessuna tutela nei cambi di appalto, le notti passive e altro ancora. E alla fine siamo noi a pagare la crisi. A noi è richiesto di fare le veci del pubblico, perché sempre più depotenziato, solo perché ‘garantiamo’ orari flessibili e meno diritti. Sono stanco di sentir parlare di qualità dei servizi e poi sono le stesse cooperative a non essere disponibili a investire soldi nella nostra professionalità. Bisogna riconoscere il nostro valore, che dà risposte alle fasce deboli. Chiediamo dignità, chiediamo il contratto e se non ci ascoltano: sciopero!”.

A tirare le fila di questa intensa giornata, il segretario nazionale della Fp Cgil, Federico Bozzanca. “Da questa sala strapiena – ha sintetizzato – emerge con forza il bisogno di un rinnovo del contratto che certifichi un incremento salariale e il rafforzamento del sistema dei diritti, a partire dalla esigibilità delle clausole sociali. Serve uno scatto rispetto al passato, facendo uscire la sana rabbia che abbiamo registrato oggi, condizionando la strategia dei prossimi mesi. Chiedete normalità, che oggi diventa straordinarietà: lavoriamo per ottenerla e prepariamoci a mettere in campo tutte le necessarie forme di lotta”. Questo l’impegno unitario del sindacato, mentre in vista tra questo e il prossimo mese sono calendarizzati diversi appuntamenti della trattativa con l’obiettivo di arrivare ad un accordo entro la fine dell’anno.

Un accordo che, come ha spiegato Stefano Sabato, anche alla luce delle questioni in campo, “certifichi aumenti salariali adeguati e retribuzioni stabili. In termini di qualità del lavoro lavoriamo per inserire nel contratto più tutele nei cambi di gestione e il contrasto al part time verticale usato come strumento di precarizzazione del lavoro. Ma ci sono altri, tra i tanti, punti che vanno affrontati, come il corretto inquadramento del personale e il freno da porre al tema delle notti passive”.

GLI ILLUSIONISTI

In questi giorni una sigla sindacale sta trasmettendo una raffica di comunicati con cui si illudono i colleghi, prospettando loro – tramite una serie di ricorsi – la possibilità di partecipare alle selezioni per le progressioni orizzontali.
Come ogni anno, entro dicembre, ogni sigla sindacale deve comunicare il proprio numero di iscritti ai fini del calcolo della rappresentatività e dei relativi permessi; per questo, alcuni hanno interesse, ora, a rastrellare tessere.
Invitiamo tutti i lavoratori a stare bene attenti a dar credito alle “Wanna Marchi” che promettono risultati miracolosi, perché dietro ogni imbonitore si può nascondere un raggiro…
Andiamo con ordine: con informativa sindacale scritta del 29 ottobre, l’Amministrazione comunicava quanto segue: “[…] si rappresenta che alcuni dipendenti inquadrati nella posizione economica C3, risultati idonei alle selezioni per la posizione economica C4 con decorrenza 31/12/2006 in virtù della previgente disciplina contrattuale che consentiva di fare domanda sia per la posizione immediatamente superiore che per quella successiva (cd. doppio passaggio), sono stati ammessi con riserva alle ultime selezioni per la posizione C5 con decorrenza 2016/2018.
Tale ammissione con riserva è avvenuta soltanto per coloro che avevano incardinato un contenzioso entro la data di presentazione della domanda di partecipazione (1/7/2016).
La permanenza in graduatoria di tali dipendenti è condizionata all’esito dei relativi contenziosi in essere che, al momento, risultano tutti favorevoli all’Istituto fatta eccezione per la sentenza di merito di Parma avverso la quale l’Istituto ha proposto ricorso in appello.
Pertanto, ai fini della individuazione di possibili soluzioni per tutti i dipendenti che vertono nella medesima condizione, risulta necessario attendere gli esiti delle sentenze definitive passate in giudicato.
Per quanto attiene la richiesta di scorrimento delle ultime graduatorie per la posizione C1 (2010/2011), la circolare del Dipartimento della Funzione pubblica prot. n. 11786 22/02/2011, ha precisato che, per effetto dell’art. 24, comma 1, del d.lgs. 150/2009, l’utilizzo delle graduatorie delle progressioni verticali è ammesso al solo ed esclusivo fine di assumere i vincitori, e non anche gli idonei, delle procedure selettive interamente riservate al personale dipendente.
Quindi, per effetto di tale disposizione, le suddette graduatorie hanno esaurito la loro efficacia.”
L’Amministrazione ha, quindi, preso una precisa posizione scritta su questioni pendenti da tempo.
Ancora: con messaggio Hermes n. 4014/2018 l’Amministrazione ha chiarito che la selezione è riservata: – al personale comandato da altra Amministrazioni, stabilizzato in INPS successivamente al 1° luglio 2016, termine di presentazione delle domande di partecipazione alle sessioni ordinarie delle ultime progressioni orizzontali; – al personale che, pur avendo partecipato alle prove nel 2016, non abbia acquisito l’idoneità (punteggio minimo 36/60) nelle sessioni ordinarie; – al personale escluso dalla partecipazione alla sessione ordinaria in quanto destinatario, nel biennio precedente alla pubblicazione del relativo bando, di provvedimenti disciplinari, sospeso dal servizio, destinatario dei precitati provvedimenti sanzionatori e/o cautelari nelle more della definizione della procedura di selezione ordinaria.
Ci appare, pertanto, totalmente scorretto illudere i colleghi di area B circa la possibilità di fare domanda per la posizione economica C2, con una modulistica creata ad arte dalla stessa sigla sindacale e quindi non conforme a quella allegata al msg Hermes n. 4014, sulla base dell’assunto che avere incardinato un contenzioso prima del 9 novembre p.v., per il riconoscimento della posizione C1, legittimi gli interessati a partecipare alla selezione straordinaria di recupero, per la posizione economica C2.
Da ultimo: considerando che il bando attuale è frutto dell’accordo siglato nel 2015, eventuali ulteriori integrazioni che ci vedrebbero d’accordo – come il passaggio dei colleghi A2 e B2 verso l’A3 e B3 –, non sono al momento giuridicamente possibili, ma è nostro preciso intento ottenerle.
Attenzione, quindi, a non farvi abbindolare!

FP CGIL/INPS    CISL FP/INPS       UIL PA/INPS   CONFINTESA/INPS     CONFSALUNSA/INPS
Matteo ARIANO  Paolo SCILINGUO  Sergio CERVO  Francesco VIOLA   Piergiuseppe CIARALDI

Incontro Anffas 5 novembre

Nelle giornate del 31 ottobre scorso, e di ieri, 5 novembre, è proseguito il confronto con Anffas, finalizzato al rinnovo del CCNL.
Abbiamo ultimato la revisione della parte normativa, ottenendo anche un importante risultato sulla
regolamentazione della malattia. Si è infatti condiviso la modifica del testo vigente, laddove prevedeva che Anffas non fosse tenuta ad integrare la parte non corrisposta da Inps, quando l’indennità è prevista in misura ridotta, ed è stata introdotta l’esclusione dal periodo di comporto per le malattie gravi e le terapie salvavita.
Abbiamo poi affrontato gli aspetti economici, ottenendo che Anffas recedesse dalla richiesta di spostare la vigenza contrattuale al triennio 2019/2021, e riallineandola con gli altri contratti sottoscritti (2017/2019). Per quanto riguarda le risorse da destinare agli incrementi tabellari, il confronto ha registrato alcuni passi in avanti, prevedendo anche delle risorse da destinare, come Una Tantum, al riconoscimento del periodo pregresso.
Abbiamo condiviso di aggiornare la discussione al 4 dicembre prossimo, per provare a chiudere anche
sugli aspetti economici, in coerenza con le richieste avanzate.
Vi terremo informati

 

Il Capo area Sanità SSAEP                    p. FP CGIL
Michele Vannini                                Denise Amerini

Sindacati lanciano proposte ‘Contrattiamo Diritti’, 8 novembre tre attivi interregionali

 

Avviare formalmente il confronto per il rinnovo dei Contratti nazionali 2019-2021 delle Funzioni Locali, della Sanità Pubblica e delle Funzioni Centrali”. A rivendicarlo sono Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl e Uil Pa in una lettera inviata al presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e al ministro della Pubblica Amministrazione, Giulia Bongiorno, insieme al presidente della Conferenza delle Regioni e Province Autonome, Stefano Bonaccini, al presidente dell’Anci, Antonio Decaro, e alla controparte, il presidente dell’Aran, Sergio Gasparrini.

Le categorie del lavoro pubblico di Cgil, Cisl e Uil chiedono così l’avvio di un confronto sul rinnovo dei contratti nazionali relativi al prossimo triennio e avanzano, in un documento unitario approvato dagli esecutivi unitari dal titolo ‘Contrattiamo Diritti’, undici punti per una Pa migliore, mettendo al centro un maggiore investimento pubblico per la crescita e lo sviluppo del Paese, passando per più occupazione e più risorse.

Proposte sulle quali le lavoratrici e i lavoratori pubblici si stanno esprimendo votandole sul sito www.contrattiamodiritti.it, così come raccogliendo firme in tutti i luoghi di lavoro pubblici, determinando il massimo del coinvolgimento e della partecipazione. Obiettivo di Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl e Uil Pa, in vista dell’approvazione della legge di Bilancio, è mettere al centro, tra le altre cose, il tema delle risorse, del rinnovo del contratto e del varo di un piano straordinario di assunzioni nella Pa per rispondere all’emergenza occupazionale e contrastare le esternalizzazioni.

A sostegno delle proposte, e della richiesta di avvio del confronto, le categorie del pubblico di Cgil, Cisl e Uil, promuoveranno nella giornata di giovedì 8 novembre tre grandi attivi interregionali. A Milano, alla presenza del segretario confederale della Cgil, Roberto Ghiselli, e del segretario generale della Uil Fpl, Michelangelo Librandi, presso la Sala Valente del Tribunale Civile in via Freguglia 14 a partire dalle ore 10. A Roma, dove sarà presente la segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan, la segretaria generale della Fp Cgil, Serena Sorrentino, e il segretario generale della Cisl Fp, Maurizio Petriccioli, presso la Sala della Protomoteca del Campidoglio in piazza del Campidoglio 55 dalle ore 10. E, infine, a Napoli, con il segretario confederale della Uil, Antonio Focciollo, e il segretario generale della Uil Pa, Nicola Turco, presso l’Auditorium Regione Campania al Centro Direzionale di Napoli, Isola C3, in viale della Costituzione 80, sempre dalle ore 10.

Pubblichiamo il segno di solidarietà espresso dal segretario generale di Fp Cgil di Belluno nei confronti del personale del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco.

Uno stralcio del comunicato:  “condividiamo appieno il comunicato del Coordinamento Regionale dei VVF Cgil che pone in evidenza, oltre ai deficit organizzativi a livello regionale, la grave carenza di personale dei Vigili del Fuoco che ha costretto gli uomini del Comando di Belluno a turni continui anche e oltre le 24 h, spesso senza la possibilità di potersi fermare per riposare o per assumere un pasto caldo

Pubblichiamo la richiesta di chiarimenti, inviata dal Coordinatore provinciale Fp Cgil VVF al Dirigente provinciale del Comando di Messina, sul dispositivo di soccorso messo in campo nella zona del messinese durante l’ondata di maltempo che ha colpito l’intera la regione.

‘Facciamo il punto sulla cooperazione sociale’, appuntamento a Roma in in via Ferruccio 9

‘Cooperative Sociali, facciamo il punto!’. Domani (martedì 6 novembre) Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl promuovono l’Assemblea nazionale quadri e delegati della Cooperazione Sociale. L’appuntamento è a Roma in via Ferruccio 9 (sede della Cisl Fp Roma e Lazio, nella sala riunioni al secondo piano) dalle ore 9.30 alle ore 14. Un momento per fare il punto su alcune questioni in campo: il rinnovo del contratto nazionale, il contrasto ai contratti pirata, le risposte per gli educatori professionali, le clausole sociali e il potenziamento dell’articolo 37 del contratto, la certezza dell’assistenza sanitaria integrativa.

“Un momento di incontro con le lavoratrici e i lavoratori delle cooperazione sociale, con l’obiettivo di arrivare insieme ad un rinnovo del contratto atteso da sei anni”, spiega il responsabile delle Cooperative Sociali della Fp Cgil Nazionale, Stefano Sabato. Il contratto nazionale è di fatti scaduto nel 2012 e interessa una platea di lavoratrici e lavoratori stimata in circa 350 mila unità. “È ora di arrivare ad un rinnovo contrattuale – spiega Sabato – che certifichi aumenti salariali adeguati e retribuzioni stabili. In termini di qualità del lavoro lavoriamo per inserire nel contratto più tutele nei cambi di gestione e il contrasto al part time verticale usato come strumento di precarizzazione del lavoro. Ma ci sono altri, tra i tanti, punti che vanno affrontati, come il corretto inquadramento del personale e il freno da porre al tema delle notti passive”.

Insomma, una mole notevole di temi da affrontare – che la Fp Cgil ha esplicitato in un volantino – parallelamente al resoconto sull’andamento della trattativa per il rinnovo del contratto (tutti gli aggiornamenti nella sezione ‘Punto Contratti’ sul sito della Fp Cgil Nazionale). “Il 29 ottobre, nel corso dell’ultimo appuntamento della trattativa – racconta Sabato – abbiamo chiesto un’accelerazione dei lavori per arrivare ad una intesa entro la fine dell’anno. Per questo abbiamo individuato, in maniera serrata, prossime date, tra novembre e le prime due settimane di dicembre”. Un impegno forte con un obiettivo preciso: un giusto ‘contratto subito’, da raggiungere entro dicembre, per le lavoratrici e i lavoratori della cooperazione sociale.

Pubblichiamo la circolare del Ufficio Attività Sportive riguardo il 18° Campionato Italiano VVF di Maratona che si svolgerà il 09 Dicembre 2018 a Reggio Emilia, la gara sarà l’ultima del circuito VVF podistico anno 2018.

IL NULLA

Come avevamo ampiamente previsto e detto all’incontro del 31 ottobre il protagonista è stato il nulla. Infatti si è trattato di mera informativa. Dopo tante parole e proclami vogliamo risposte concrete!!!
Quello che avevamo da dire noi lo abbiamo ribadito nella richiesta di incontro alle autorità politiche e amministrative del 30 ottobre scorso.
Pur mostrando soddisfazione per l’arrivo di nuove risorse per i lavoratori del MEF, è indiscutibile che non si può accettare incondizionatamente l’esclusione delle OO.SS. rappresentative quanto meno dalla concertazione dei criteri di distribuzione delle risorse stanziate; così come non si può non esprimere un netto disappunto nei confronti della totale vaghezza dei criteri previsti dalla bozza del D.M. ricevuta.
Non si tiene nella giusta considerazione il lavoro svolto da tutto il resto dei colleghi non ricompresi dalla norma, (parte dei centrali e dei territoriali).
D’altra parte, non è possibile neanche ignorare quale sia stato l’effetto più dirompente di questa manovra normativa, ovvero una spaccatura difficilmente sanabile tra i colleghi, non solo delle diverse Direzioni, ma anche all’interno di un medesimo ufficio. Per non parlare poi del crescente malcontento nelle sedi territoriali (vedasi la copiosa documentazione inviata) che si sentono sempre più dimenticati pur svolgendo un lavoro prezioso per la nostra amministrazione.
La nostra storia come Confederali parla chiaro, abbiamo sempre lavorato per unire e mai per dividere i lavoratori.
Non abbiamo mai cavalcato il malcontento che legittimamente montava a seguito di quanto suddetto ne tantomeno fatto promesse che difficilmente si potevano mantenere.
Altri giocano, pensando di raccogliere frutti da questa vicenda, senza pensare neppure per un attimo che sia dall’una che dall’altra parte ci sono comunque dei lavoratori. Attenzione ad illudere i colleghi che poi ci rimette la credibilità di tutto il sindacato. E non perdono mai occasione di tirarci in ballo (tirando anche in ballo un giorno speciale per noi italiani) con l’unico scopo di nascondere i loro insuccessi, nessuna proposta, nessuna idea, solo la solita bagarre dietro cui c’è il nulla e partecipano alle riunioni solo per salire in passerella.
All’Amministrazione diciamo che non possiamo in alcun modo avallare questo modo di procedere, è necessaria una netta inversione di rotta: più trasparenza e più equità.
Attendiamo risposte concrete sugli impegni presi uno dei quali riguarda la “perequazione”, in che modo l’Amministrazione intende attuarla?
Per tutti i motivi suddetti restiamo in attesa di convocazione.
Ai colleghi assicuriamo il nostro massimo impegno per raggiungere gli obiettivi di miglioramento economico e professionale per tutti.

FP CGIL                  CISL FP                         UILPA
Americo FIMIANI      Walter DE CARO    Andrea G. Bordini

Pubblichiamo la nota unitaria delle OO.SS. VVF territoriali in cui si chiede al Governo e all’Amministrazione di intervenire in maniera immediata in un territorio ormai martoriato da anni da condizioni lavorative che mettono a repentaglio la sicurezza e la salute dell’intero personale del C.N.VV.F.

Pubblichiamo la nota del Coordinamento Regionale Fp Cgil VVF  Veneto dove si mette in evidenza la criticità gestionale del soccorso a seguito dell’ emergenza maltempo che ha colpito la regione. Questa criticità è dovuta ad una mancata organizzazione da parte dei  vertici della nostra Amministrazione nel gestire l’ evento e denuncia inoltre la cronica carenza di personale che ormai attanaglia da tempo  l’intero C.N.VV.F.

 

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