Pa: Cgil Cisl Uil, Governo scippa soldi produttività dei dipendenti ministeriali

02 Settembre 2015

Pa: Cgil Cisl Uil, Governo scippa soldi produttività dei dipendenti ministeriali


COMUNICATO STAMPA FPCGIL CISLFP UILPA 

Pa: Cgil Cisl Uil, Governo scippa soldi produttività dei dipendenti ministeriali 
“Inaudito. Il 29 luglio in piazza: ripristinare immediatamente le risorse o andremo avanti anche a Ferragosto” 

Roma,
23 luglio 2015.

“Un vero e proprio scippo ai danni dei lavoratori e dei
servizi ai cittadini. Nel disegno di legge di assestamento del bilancio
dello Stato sono sparite le risorse contrattuali per i lavoratori dei
ministeri che servono a retribuire la produttività. Risorse stanziate
ogni anno, per finanziare il prolungamento dell’orario di apertura degli
uffici e l’ampliamento dell’offerta di servizi. Ma anche l’allungamento
dei turni di lavoro e i festivi”. Rossana Dettori, Giovanni Faverin e
Nicola Turco – segretari generali di Fp-Cgil Cisl-Fp Uil-Pa – denunciano
l’ennesimo gioco di prestigio dell’esecutivo. “Trucco che affosserebbe
definitivamente la fiducia degli stessi lavoratori nello Stato, e
soprattutto servizi strategici per il Paese: beni culturali, tribunali,
prefetture, sicurezza del lavoro”.

“E’ la prima volta nella
storia della Repubblica che il governo, non solo tiene ancora bloccati i
contratti fermi da 6 anni, ma mette le mani nelle tasche dei
lavoratori, scippando risorse contrattuali per 80 milioni di euro”
rimarcano i segretari delle tre federazioni. “Chiediamo al presidente
del Consiglio Matteo Renzi e al ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan
l’immediata restituzione dei soldi dei lavoratori, ripristinando lo
stanziamento nel ddl di assestamento per l’anno 2015 attualmente in
discussione in Senato”.

“Altro che riforma epocale della
pubblica amministrazione. Con questo sistema si bloccano i servizi.
Scriveremo a tutti i ministri e i capigruppo di Camera e Senato
chiedendo un incontro immediato per spiegare loro il danno che si
farebbe ai cittadini tagliando le retribuzioni dei lavoratori pubblici”,
annunciano Dettori, Faverin e Turco. “Il 29 luglio porteremo in piazza
anche queste ragioni. Saremo a Palazzo Vidoni, davanti al Ministero
della Funzione Pubblica, con una grande manifestazione di protesta. E se
non avremo risposte, siamo pronti ad andare avanti anche a Ferragosto”,
concludono. 

 
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