MEF: Incontro del 25 febbraio con l’On.le Giorgietti

18 Luglio 2011

Incontro del 25 febbraio con Giorgietti

 
Si è svolto ieri pomeriggio un incontro tra la parte “politica” del Mef e le OO.SS. nazionali.

La riunione, convocata d’urgenza dall’Amministrazione, era presieduta dall’On. Giorgetti, Sottosegretario di Stato, e recava all’odg.: “informativa riorganizzazione Ministero”.

L’On. Giorgetti, in apertura ha voluto subito riferirsi, partendo da una recente sentenza del Tar Lazio (n.1402/09), al tema della riorganizzazione ministeriale, affermando che,a parte un prevedibile ricorso al Consiglio di Stato (ricorso che andrà effettuato entro 60 gg. dalla notifica sentenza Tar), da parte dell’Amministrazione sussiste la decisa intenzione di procedere al cosiddetto riassetto degli uffici periferici.
Entro un paio di settimane, verrà quindi prodotta un’ipotesi relativa al riassetto periferico; al riguardo è stato sollecitata dal Sottosegretario la disponibilità ad un confronto, purché “propositivo”.

Tutte le OO.SS. hanno ribadito la necessità di mantenere vivo il confronto con la parte politica, e, con accenti diversi, fino anche alla contrarietà, hanno espresso la necessità di porre grande attenzione alla “riorganizzazione”.

Per parte nostra abbiamo sottolineato alcune essenziali questioni:
– quale che sia lo strumento di “traduzione normativa” della riorganizzazione stessa interessa soprattutto la reale disponibilità ad un fattivo confronto tra le parti;
– l’estrema delicatezza e la necessità di condivisione nella costruzione del modello organizzativo che genererà il riassetto. Per la FP CGIL non è infatti accettabile o un qualsiasi modello organizzativo o, ancor più, un modello che si traduca in realtà esclusivamente in un taglio indiscriminato di personale e (conseguentemente) di servizi all’utenza;
– solo con queste indispensabili premesse potremo approcciare la gestione concreta del riassetto periferico laddove, ulteriormente, la nostra azione punterà a salvaguardare sia l’elemento della volontarietà, sia il rispetto della territorialità (di quanti dovessero affrontare processi di mobilità);
– ancora, non sarà ininfluente, rispetto ad una (il più possibile) serena gestione, l’individuazione delle amministrazioni che riceveranno lavoratrici e lavoratori che vengono già da un taglio generalizzato sulle retribuzioni, e sono in presenza di un rinnovo contrattuale da molti non condiviso.
– abbiamo infine voluto sottolineare la necessità di non correre alla chiusura, purché sia, degli uffici, nella logica di un risparmio “cieco”, poiché oggi si pone anzi si impone, oltre che alla salvaguardia del servizio pubblico, una più delicata questione: ogni ufficio statale che si chiude nelle diverse province si configura un’ ulteriore assenza dello Stato sul territorio; e questo può talvolta generare o aumentare fenomeni non propriamente contigui alla legalità e serenità sociale.

La replica finale ed alcuni degli accenti espressi nell’introduzione dall’On. Giorgetti hanno adombrato un possibile terreno di confronto, ma non hanno ovviamente spazzato via le perplessità specifiche e generali che l’attuale situazione politica presenta.
Non è sfuggita l’oggettiva accelerazione che (non necessariamente in conseguenza) a seguito della sentenza Tar (di cui sopra) si è impressa ad un riassetto peraltro già in iter. E’ stato assicurato un rinnovato impegno ad una maggiore “presenza politica” al tavolo negoziale, purché, è stato affermato, si scelgano prioritarie tematiche di lavoro, da risolvere in un tempo adeguato, e che non è così scontato che ci sia già una disponibilità (di chi?) a riconoscere le specificità del Mef.
Un discorso che ha presentato il pregio della chiarezza, ma che non è stato affatto rassicurante.
Noi faremo la nostra parte, se ci sarà un vero terreno propizio ad un confronto reale.
Certo non possiamo dimenticare quel che oggi è già sul piatto: una fortissima decurtazione retributiva sul salario accessorio, una aperta linea di tendenza manifestata dal Governo a decisioni che per il nostro Sindacato si presentano come unilaterali nel merito, insidiose nel metodo, chiaramente teso a spaccare il fronte sindacale, oltraggiose rispetto al mondo dei lavoratori pubblici che nelle ultime 24 ore hanno visto approvare il disegno di legge Brunetta, ieri comunemente diffuso, grazie all’incessante lavoro del Ministro contro i dipendenti pubblici, come decreto antifannulloni.

Roma, 26 febbraio 2009

Il Coord. Funzioni Centrali
Vincenzo Di Biasi
 
FP CGIL Il Coord. FP CGIL Mef
Daniele Nola

 
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