INL: un pò di chiarezza

05 Giugno 2018

UN PO’ DI CHIAREZZA

La scorsa settimana si è finalmente riunito il tavolo per discutere di: orario di lavoro, formazione del personale, profili professionali dell’INL. L’Amministrazione ci ha fatto avere le sue proposte e noi ci siamo riservati di presentare le nostre al tavolo, esattamente come accade nella normale fisiologia delle relazioni sindacali. Dunque, niente di deciso, sia chiaro, nonostante qualcuno in mala fede avesse interesse a far credere altro!
In quella sede, come Cgil abbiamo, tra l’altro, chiesto a che punto si fosse con l’accesso alle banche dati – sia per il personale ispettivo che per gli uffici legali – e se si stesse valutando di creare sedi integrate con gli Enti – previo accordo con gli stessi, naturalmente – posto che in alcune realtà territoriali questo già accade.
In merito all’orario di lavoro, non abbiamo apprezzato la scelta dell’Amministrazione di voler partire dalla “coda” (orario di lavoro del personale ispettivo in Servizio Esterno), senza considerare la “testa” (orario di lavoro di tutto il personale). Abbiamo comunque affermato che la proposta dell’Amministrazione sul personale ispettivo rappresenti un passo indietro rispetto alla sperimentazione in atto, che sembra quasi cancellata.
Noi continuiamo a credere nella filosofia dell’accordo di sperimentazione siglato nel giugno dello scorso anno: uno scambio tra flessibilità e produttività, e crediamo che si debba proseguire su questa strada di svecchiamento culturale della nostra Amministrazione, fermo restando che la flessibilità non implica totale libertà, considerando che siamo pur sempre in regime di lavoro dipendente e non autonomo o parasubordinato.
Per questo, non abbiamo condiviso: il passo indietro sul lavoro “destrutturato”; l’obbligo delle 7h e 12’; il limite dei 48’ per la pausa in Servizio Esterno; il limite che questo orario sia consentito solo al personale adibito in via esclusiva all’attività ispettiva – dimenticando il personale ispettivo
adibito contestualmente ad altre attività –; il limite troppo stretto dei 60’ per il completamento dell’orario di lavoro dal proprio domicilio.
Giovedì 7 la discussione proseguirà e noi continueremo a presentare le nostre proposte su questo e sugli altri temi all’ordine del giorno.
La campagna elettorale per le RSU è finita da oltre un mese, eppure c’è ancora chi è con la testa rivolta all’indietro. Sarebbe più utile, invece, cercare di stare tutti con la testa ben piantata sul collo e soprattutto guardare tutti in avanti: le divisioni danneggiano solo i lavoratori e le lavoratrici. Chi le persegue ha, evidentemente, interessi “diversi”.

Coordinatore nazionale FP CGIL
INPS, INL e ANPAL
Matteo Ariano

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