COMUNICATO
Oggi abbiamo avuto il primo incontro con l’Amministrazione sul FUA 2014, nel corso del quale ci è stato fornita una prima ipotesi di accordo sulla quale naturalmente ci siamo riservati i dovuti approfondimenti. Lo schema di accordo ricalca sostanzialmente quello degli anni precedenti, su cui intervengono alcuni correttivi relativi ad alcune incongruenze riscontrate negli anni scorsi.
La dotazione del fondo 2014 ammonta a 7.762,452 euro, con una prima ripartizione, ancora provvisoria, che prevede l’accantonamento di 151.814, 67 euro per l’indennità per i centralinisti non vedenti e 49.169,81 euro per le turnazioni. Per la a restante somma, pari a 7.525.635,52, viene prevista la ripartizione al 30% per la produttività collettiva e al 70% per quella individuale. Per definire la quota di produttività individuale, alla formula prevista dall’accordo precedente, che viene relativizzata a un periodo di servizio uguale o superiore ai sei mesi, viene aggiunta una ulteriore formula che calcola la quota con riferimento ai periodi di servizio inferiori al semestre. Le quote non attribuite per effetto di questo correttivo rientrano nel budget previsto per i periodi di servizio superiori, sempre per l’attribuzione della quota di produttività individuale.
Nel merito della proposta, ancorchè ci siamo riservati gli opportuni approfondimenti, abbiamo svolto delle considerazioni di tipo generale che sono partite da una valutazione critica sulla ripartizione percentuale tra produttività collettiva e individuale. Noi continuiamo a ritenerla ingiustificata proprio in considerazione delle gravi e note difficoltà organizzative in cui versano gli Uffici del Ministero, in particolare gli Uffici periferici il cui livello di produttività può essere facilmente desunto dal rapporto tra il personale in servizio e le incombenze previste. Sul punto abbiamo registrato la netta opposizione, diremmo quasi pregiudiziale, del Capo Dipartimento ad ogni eventuale modifica dello schema di ripartizione. Mentre per quello che riguarda l’individuazione dei periodi utili alla retribuzione individuale abbiamo rappresentato la necessità di salvaguardare i part time forzati, per i quali la ridotta prestazione lavorativa è solo conseguente alla mancata attribuzione del full time,. Ed abbiamo concordato con la Cisl sulla proposta di individuare una ulteriore possibilità di contraddittorio, in caso di valutazione negativa, alla presenza del Direttore Generale e la riduzione dei tempi di contrattazione locale da 120 a 90 giorni. In ogni caso ci siamo riservati congiuntamente un ulteriore approfondimento della proposta alla luce delle considerazioni sorte sul tavolo negoziale; l’Amministrazione, in vista della prossima riunione programmata per il 3 giugno p.v., ha comunicato che invierà una ulteriore proposta e noi valuteremo unitariamente nei prossimi giorni le posizioni da portare sul tavolo.
Resta l’esigenza di chiudere in breve tempo l’accordo 2014, sia per consentire il pagamento del salario accessorio in tempi non biblici, sia perchè appare necessario l’avvio della contrattazione sul Fua 2015 alla luce delle novità normative introdotte dall’ultima legge di stabilità. Che, come è noto, ha sbloccato le carriere individuali dei lavoratori, e di conseguenza la possibilità di attivare nuove progressioni economiche e, come è meno noto, ha interrotto la spirale micidiale dei tagli previsti dal D.L. 78/2010, consentendo il reintegro delle somme utili al finanziamento FUA facendo riferimento al limite soglia del FUA 2004. In soldoni questo consente il recupero di somme importanti al FUA, ovvero quelle spese per le riqualificazioni fatte successivamente al 2004, relative a lavoratori usciti successivamente per pensionamento, e le somme variabili indicate dall’art.31 del CCNL. Il recupero di dette risorse è fondamentale ai fini del finanziamento delle nuove progressioni economiche e, dal nostro punto di vista, appare quanto mai opportuno avviare sin da subito dopo la sottoscrizione del FUA 2014 il confronto sul 2015 in modo da arrivare a definire in breve tempo i criteri e le risorse utili alle nuove progressioni.
L’altro ragionamento sulle risorse, introdotto dalla UIL , riguarda il possibile utilizzo dei fondi europei ad integrazione delle risorse FUA, prendendo a modello un accordo sottoscritto al MISE sulla materia. Sul punto l’Amministrazione, ci ha comunicato che tale criterio non è più possibile adottarlo sulla programmazione dei fondi 2014/2020, in quanto non previsto. In ogni caso avremo, sempre nella riunione del 3 giugno, una informativa da parte dei Direttori Generali interessati (Istruzione e Ricerca) sull’utilizzo dei fondi POIN legati ai progetti che interessano il Ministero. Vedremo.
Mobilità.
Sulla mobilità l’Amministrazione ci ha fornito una proposta, per il momento ancorata al metodo, che tendeva ad escludere dal novero delle possibilità la mobilità interna dei lavoratori. Individuando delle procedure di mobilità in entrata che dovranno prevedere sia la stabilizzazione del personale comandato che l’emanazione di bandi specifici, rivolte esclusivamente alla amministrazioni assoggettate al blocco del turn over. Questo perchè la mobilità proveniente dai comparti extra blocco del turn over (ad esempio dal comparto Scuola) equivale in tutto e per tutto a nuove assunzioni con relativa spesa da sostenere a valere sul budget assunzionale. Rispetto all’impostazione dell’Amministrazione noi, unitariamente, abbiamo posto come condizione pregiudiziale la necessità di arrivare ad un accordo che definisca i criteri di mobilità volontaria interna del personale, per i motivi noti e relativi alla carenza di un accordo che garantisca al personale interno possibilità di spostamento geografico. Concordando invece sulla necessità di limitare i processi di mobilità dall’esterno ai soli settori inseriti nel blocco del turn over e di mantenere il più possibile ampie le facoltà assunzionali. L’Amministrazione si è riservata una proposta operativa che ci sottoporrà in una riunione specifica e che conterrà pure l’individuazione dei fabbisogni in ambito regionale e territoriale.
Vi manterremo puntualmente informati sull’evoluzione del confronto.
Roma, 19 maggio 2015
FP CGIL NAZIONALE
Claudio Meloni