Roma, 10 giugno 2015
In data odierna siamo stati convocati
dall’Amministrazione con all’ordine del giorno l’informativa sul piano di
formazione 2015-2017.
Nel merito del piano presentato abbiamo espresso
apprezzamento per l’impostazione metodologica del documento, che tiene conto in
maniera adeguata della complessità degli intrecci sul piano formativo dal punto
di vista organizzativo e del fattivo coinvolgimento di tutto il personale nelle
attività formative.
A fronte di questa impostazione metodologicamente corretta
abbiamo però rilevato la povertà dei temi e delle materie che vengono individuate
nel piano, nel senso che a nostro parere andrebbero arricchite con interventi
formativi coerenti con i processi di innovazione organizzativa, con particolare
riferimento alle attività di front office che pure vengono citate come
strategiche sul piano, ma senza conseguenze evidenti rispetto al pacchetto
offerto di attività formativa.
Solo per fare un esempio, se si pensa di
incrementare l’istituzione di Uffici relazioni con il Pubblico nelle sedi
periferiche, andrebbe considerata una offerta formativa direttamente
finalizzata alla costituzione degli stessi e non limitata alla semplice
comunicazione rapportata all’indice di gradimento dell’utenza. Inoltre abbiamo
ribadito che la partecipazione alla formazione deve essere disciplinata dai
criteri contenuti nell’accordo nazionale di riferimento, e che tali criteri
debbono essere richiamati nella trasmissione del piano agli Uffici del
Ministero. In aggiunta è stata evidenziata sul tavolo la scarsità della risorse
economiche a disposizione, effetto di limiti normativi derivanti dalla
famigerata manovra sulla spending review.
Abbiamo ricevuto poco prima della riunione anche
il rapporto sull’andamento del piano formativo 2014, sul quale ci siamo
riservati un approfondimento ulteriore.
Vi alleghiamo pertanto sia il Piano di
formazione 2015 che il rapporto sul piano 2014, utile per una vostra
valutazione specifica sull’impatto del piano formativo sui territori e per una
verifica sull’applicazione dei criteri di cui all’accordo nazionale
integrativo. Su questi punti sono utili vostre segnalazioni e suggerimenti ai
fini dei dovuti approfondimenti sulla materia.
Claudio Meloni
FP CGIL Nazionale