Roma: Sit-in Vigili del Fuoco

 

22.11.2011 – Allegato, di seguito, il volantino del sit-in dei Vigili del Fuoco di Roma programmato il 30 novembre, dalle ore 10 alle ore 14, a Largo Goldoni.

 

Passaggi di qualifica CS CR: LA STORIA SI RIPETE.

 

24.11.2012 – Nel pomeriggio di ieri, presso la sala riunioni del Viminale, si è tenuto l’incontro sulle procedure per i nuovi passaggi di qualifica, richiesto con nota unitaria del 5 ottobre u.s..
 
Il Direttore Centrale per gli Affari Generali, Dott.ssa Roberta PREZIOTTI, ha ufficialmente informato le OO.SS., presenti al tavolo, su talune difficoltà rilevate nell’applicazione della norma, in deroga alle disposizioni del D.Lgs. 217/05, tali da indurre gli uffici preposti a richiedere il parere del Consiglio di Stato in ordine allo sviluppo delle procedure in discussione.
 
Soltanto ieri, l’Amministrazione sembrerebbe aver ravvisato che i prossimi passaggi di qualifica a Capo Reparto, decorrenza 2007, produrrebbero una risulta ulteriore di posti a disposizione per il concorso CS 2008, già svolto con la doppia procedura prevista dal D.Lgs. 217/05.
 
A tale riguardo, la delegazione trattante FP CGIL VVF – Mario Mozzetta e Danilo Zuliani – ha rammentato a tutti i presenti che, non solo, tale discussione era stata precedentemente affrontata, in una riunione analoga nel lontano 1 aprile 2008, ma che l’Amministrazione aveva predisposto consapevolmente, circa un anno fa, le disposizioni inserite nel decreto-legge 13 maggio 2011, n. 70, convertito, con modificazioni, dalla legge 12 luglio 2011, n. 106, proprio per superare i succitati aspetti rimasti tuttora irrisolti.
 
Allora, in entrambe le occasioni, avevamo espresso la nostra netta contrarietà sia nel metodo, che nel merito, poiché le decisioni assunte apparivano penalizzanti e palesemente discriminanti per i Vigili del Fuoco e le loro aspettative.
 
Ieri, abbiamo chiaramente esternato tutti i nostri dubbi circa la natura strategica che sembrerebbe governare la totale confusione in cui, attualmente, la Direzione Centrale per gli Affari Generali tenta di avviare il nuovo concorso interno per qualificati.

Non riuscendo a trovare una soluzione definitiva, l’Amministrazione propone al Consiglio di Stato – osservate bene, non ai rappresentanti delle lavoratrici e dei lavoratori – una serie di misure alternative nella speranza di intravedere la via di uscita da un tunnel che appare sempre più buio.
 
Purtroppo, è oramai di tutta evidenza che i passaggi di qualifica dei Vigili del Fuoco sono regolati, non più da un rapporto di tipo contrattuale, bensì dalle decisioni della giustizia amministrativa e che il CNVVF è paralizzato – in tutte le proprie attività tecniche, amministrative ed operative – dal sistema burocratico centralizzato.
 
La pubblicizzazione del rapporto di lavoro, imposto dalla legge di riforma del Corpo, ha determinato un netto peggioramento delle condizioni economiche e professionali dei pompieri i quali, oltretutto, sempre più spesso, sono costretti a ricorrere al Tribunale Amministrativo per veder riconosciuti i propri diritti lesi da una serie infinita di errori gestionali.
 
Confidiamo nella lunga esperienza maturata sul territorio del nuovo Ministro dell’Interno, Anna Maria Cancellieri, ed auspichiamo un Suo decisivo intervento affinché, finalmente, possa essere accordata, al Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, la facoltà di poter prendere autonomamente le proprie decisioni, con la rapidità ed il dinamismo richiesto, necessariamente, da una organizzazione votata all’emergenza ed al soccorso che intende offrire un servizio efficace ed efficiente ai cittadini.

Per la delegazione trattante
Mario Mozzetta

 
 

SHOPPING PER IL MINISTERO DELLA DIFESA

 

COMUNICATO AI LAVORATORI DIFESA
 

La Commissione Difesa della Camera dei Deputati ha deciso ieri di autorizzare il finanziamento di 500 milioni di euro per l’acquisto di armi e mezzi per le forze terrestri.
IL VOTO, PER0′, LEGGIAMO DAL RESOCONTO DEI LAVORI DELLA IV COMMISSIONE DIFESA (allegato) E’ VINCOLATO AD UNA NUOVA RISOLUZIONE, CHE IMPEGNA IL NUOVO GOVERNO A RIMODULARE LE SPESE MILITARI MEDIANTE FINANZIAMENTI SELETTIVI CHE TENGANO CONTO DELLE PRIORITA’ DELLE FORZE ARMATE. E MENO MALE!!!!!
Senza nulla togliere alla necessità di non esporre i contingenti militari impegnati sui diversi fronti, a rischi dovuti ad equipaggiamenti inadeguati, , rammentiamo che la spesa militare ha raggiunto per il 2011 i 20,5 miliardi!!
L’Europa ci chiede di recuperare 30 miliardi, riducendo secondo l’ultima manovra finanziaria i servizi pubblici.
Al nuovo governo, chiederemo che a fronte di richiesta di sacrifici, di riduzione di personale, segua un altrettanto finanziamento del bilancio della Difesa in quei capitoli, necessari all’efficientamento dello strumento militare.
Investimenti quindi, del settore tecnico industriale della Difesa, dove neanche il minuto mantenimento con le esigue risorse riesce a coprire le esigenze quotidiane, consentendo al personale civile lì impiegato di operare correttamente.
L’aumento delle spese militari per armamenti, è argomento tabù, per tutte le forze politiche ma, persino il nuovo Presidente del Consiglio, in una nota della Presidenza, afferma, di seguire l’evolversi della situazione di FINMECCANICA, implicata in uno scandalo, (una delle industrie belliche produttrici) auspicando una “rapida e responsabile soluzione”.
La manovra finanziaria che taglia 8 miliardi alla scuola e ai servizi sociali ma che aumenta il parco armamenti, laddove persino gli Stati Uniti riducono le spese militari, ci induce a riflettere. .
In attesa delle deleghe dei Sottosegretari, auspichiamo che il nuovo Ministro ci renda nota quella “Riforma delle Forze Armate”  che riguarda anche i dipendenti civili, visto che dalla stampa apprendiamo la necessità di un “intervento urgente che riduca lo strumento militare – riduzione di personale e strutture…”
Roma, 24 novembre 2011

                         FPCGIL DIFESA
                          Noemi Manca

 
 
 
 

 
 

Governo Monti: sbagliata la soppressione del Ministero della Funzione Pubblica. Necessaria apertura di un confronto – Comunicato Stampa di Rossana Dettori, Segretaria Generale Fp-Cgil Nazionale

“Con sorpresa abbiamo appreso che la lista dei Ministri del nuovo esecutivo non prevede la presenza del dicastero della Funzione Pubblica”, con queste parole Rossana Dettori, Segretaria Generale Fp-Cgil Nazionale, commenta la composizione del nuovo Governo Monti.

“Troviamo incomprensibile tale scelta, in quanto riteniamo necessario un tavolo di confronto che permetta di affrontare con serietà le questioni attinenti al lavoro pubblico e alla Pubblica Amministrazione – aggiunge Dettori – consapevoli come siamo del fatto che pubbliche amministrazioni e qualità del lavoro pubblico sono un elemento non secondario per dare sostegno alla crescita”.

“Dopo la stagione conflittuale generata dall’ex Ministro Brunetta con i suoi provvedimenti, che non hanno migliorato di una virgola la situazione anche perché improntati a una pura logica punitiva nei confronti dei lavoratori – aggiunge la sindacalista – occorre ora superare questa fase e ricostruire un disegno di riforma condiviso che metta da parte la controriforma della Pubblica Amministrazione, il blocco dei contratti e delle retribuzioni”.

“E’ necessario ridare dignità e responsabilità al lavoro riaprendo un percorso contrattuale che ricostruisca un sistema trasparente di relazioni sindacali. Siamo pronti a fare la nostra parte – conclude la Segretaria Generale – ma  per farlo abbiamo bisogno di un interlocutore”.

Roma 16 Novembre 2011

Maxiemendamento-legge di stabilità: c'è bisogno di discontinuità. Sul lavoro pubblico, sugli spazi pubblici, sui diritti dei cittadini. Comunicato stampa di Rossana Dettori, Segretaria Generale Fp Cgil Nazionale

Confermiamo il nostro giudizio negativo sui contenuti del maxiemendamento che la maggioranza si appresta ad approvare al Senato.

Perseverare nell’idea che per affrontare la crisi bisogna deprimere il lavoro pubblico, riducendone gli spazi, limitandone la capacità di assicurare diritti e servizi ai cittadini, a cominciare da  quelli più esposti, e prefigurando cassa integrazione e licenziamenti, è un grave errore e al tempo stesso evidenzia una pericolosa sottovalutazione della situazione attuale e delle ragioni che hanno portato il Paese sull’orlo del baratro.

Su due dei principali punti del maxiemendamento la Funzione Pubblica Cgil continuerà a opporsi, qualunque sia la situazione politica e il contesto nel quale si proverà a metterli in atto.

Non indietreggiamo nel difendere il sistema dei servizi pubblici locali dall’ennesimo attacco, da liberalizzazioni e privatizzazioni feroci, senza un progetto, che come abbiamo imparato sul campo producono spesso maggiori costi per cittadini e pubblica amministrazione e minori servizi. Difendiamo i servizi collettivi ancor più consapevoli del fatto che con l’acuirsi della crisi il sistema di welfare e di protezione sociale va rafforzato e non smantellato, che non è possibile bypassare lo straordinario pronunciamento dei cittadini nei referendum di giugno.

Contrasteremo operazioni di licenziamento o messa in mobilità dei lavoratori pubblici, non solo perché, dopo il blocco del turn over operato in questi anni dal Governo Berlusconi, non è realistica l’idea di lavoratrici e lavoratori pubblici in esubero, ma soprattutto perché il tema non può e non sarà sottratto, così come prevede il maxiemendamento, al confronto con le rappresentanze sindacale.

L’unico fatto positivo del maxiemendamento è che è l’ultimo atto di questo Governo.

Roma, 11 Novembre 2011

 

Lettera all'UE: nel lavoro pubblico si apre la stagione dei Licenziamenti. Necessaria unità. Comunicato stampa di Rossana Dettori, Segretaria Generale Fp-Cgil Nazionale

 
La lettera recapitata dal presidente del Consiglio Berlusconi a Bruxelles rafforza il nostro giudizio di totale inadeguatezza del Governo nazionale nella gestione di un così delicato passaggio per il Paese.

Per la prima volta, come successe in Grecia qualche mese fa, il Governo prevede un’ulteriore riduzione salariale, l’azzeramento delle dotazioni organiche e l’introduzione della cassa integrazione per il lavoro pubblico. In una parola: licenziamenti.

Un attacco mosso parallelamente ai diritti dei lavoratori del settore privato per i quali, in piena crisi economica, si introduce lo strumento del licenziamento facile per “motivi economici”. Il modo migliore per spingere la crisi socioeconomica alle sue peggiori conseguenze. Un capolavoro.

La conferma della liberalizzazione dei servizi pubblici locali rafforza l’offensiva ai danni dei diritti dei cittadini e dello spazio pubblico.

Di fatto una smentita del risultato referendario che, al contrario di quanto si è lasciato intendere in questi mesi, non coinvolge il solo servizio idrico, ma l’intero settore dei servizi pubblici locali.

Siamo di fronte a un ulteriore indebolimento delle fasce sociali più esposte, la strada opposta a quella condivisa da tutte le parti sociali per una patrimoniale che permetta di affrontare la crisi nel segno dell’equità. È ormai evidente che l’unica riforma fiscale in campo è quella clausola di salvaguardia che impoverirà famiglie, lavoratori dipendenti e pensionati.

Credo sia giunto il momento per una grande riflessione unitaria, per provare a riunificare le piattaforme rivendicative sul lavoro pubblico di Cgil, Cisl e Uil e contrastare queste politiche. Non credo siano più comprensibili per i lavoratori le attuali divisioni sindacali.

Sta a noi tutti riconnettere tali rivendicazioni e provare ad avanzare una piattaforma unitaria di contrasto alle politiche del Governo.

È per questi motivi che auguro alla Uil-Fpl la buona riuscita dello sciopero generale del lavoro pubblico indetto per domani.

Roma, 27 ottobre 2011

 

 
 

Lettere unitaria ai Presidenti

 

  
Roma, 24 novembre 2011
 

Al Presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome
On.le Vasco Errani
Via Parigi, 11 – Roma
 

Al Presidente dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani
On.le Graziano Delrio
Via dei Prefetti, 46 – Roma
 

 
 

Oggetto: riorganizzazione Croce Rossa Italiana.
 

Gentili Presidenti, 

le scriventi organizzazioni sindacali Le chiedono un urgente incontro relativamente al decreto legislativo predisposto in attuazione della delega di cui all’art. 2 co. 1 della legge 183/2010 (c.d. collegato lavoro) relativamente alla riorganizzazione della Croce Rossa Italiana.
Tale atto, assunto l’ultimo giorno del Governo Berlusconi, a parere delle scriventi OO.SS. è incorso in un grave eccesso di delega quando ha privatizzato i Comitati Provinciali e Locali della CRI.
Queste OO.SS. temono, inoltre, che il nuovo assetto organizzativo che il decreto istituisce possa comportare un forte abbassamento dei livelli di servizio-salute-sicurezza per la cittadinanza, sul territorio e nelle comunità locali, non garantendo una adeguata capacità operativa ed una gestione trasparente come imposto dalla normativa pubblica.  
Le scriventi OO.SS. sono convinte che sia possibile garantire una efficace sinergia del mondo dei volontari con la natura e le risorse -umane quanto materiali- dell”Ente Pubblico per il raggiungimento della missione della CRI.
Le stesse OO.SS. non possono sottacerLe neppure le pesanti perplessità per i gravi rischi di tenuta dei livelli occupazionali, segnatamente nelle situazioni locali, che il testo decretizio suscita.
Chi scrive è convinto che la Sua sensibilità ai problemi dei cittadini e a quelli dei sindaci che amministrano le città- in una fase così difficile per gli EE.LL. e le loro finanze ,- sindaci che non potranno non essere investiti dagli effetti negativi dell’approvazione definitiva del decreto, farà in modo che le scriventi OO.SS. abbiano modi di illustrarLe nel richiesto incontro il dettaglio delle motivazioni che motivano le gravi preoccupazioni e perplessità che le animano.
E’ gradita l’occasione per inviare i migliori saluti.
 

Roma, 23 novembre 2011

   

FP CGIL    CISL FP    UIL PA    SINADI      FIALP CISAL   USB    UGL INTESA
DETTORI      BONOMO     PONTI    PALMINI         VELARDI       PERA       MARRO
 

 
 

 
 

Lombardia – Nota unitaria su relazioni sindacali

 Al Direttore del personale della
Agenzia delle Entrate
Dr. Girolamo PASTORELLO
 

E, p.c.     Alla FP CGIL, CISL FP, UIL PA,
SALFI,  FLP e USB della Lombardia

 

 Le scriventi Segreterie Nazionali hanno preso atto, con rammarico, che – nonostante ogni espressione di buona volontà da parte dei sindacati locali della Lombardia – non è stato possibile evitare l’ennesima rottura delle relazioni sindacali in ordine, stavolta, alla trattativa sull’orario di lavoro della DP I e II di Milano.
Gli stessi sindacati locali, nel denunciare un crescente clima di esasperazione e malcontento dei lavoratori milanesi, hanno chiesto – ai sensi dell’art.10 del vigente CCNI di Agenzia – l’attivazione del tavolo nazionale per la composizione del conflitto atteso che neanche l’incontro del 21 novembre u.s. presso la Prefettura di Milano ha sortito gli effetti sperati.
Per tale motivo, dal momento che risultano impercorribili ulteriori tentativi di raffreddamento del conflitto da esperire in sede territoriale, si chiede con urgenza, per la delicatezza di una situazione che si trascina da troppo tempo in un territorio importante per i fini istituzionali dell’Agenzia, la convocazione del tavolo nazionale per la quale le scriventi sigle si dichiarano disponibili fin da subito.
Si resta in attesa di cenno di riscontro.
 

Roma, 24 novembre 2011
 

           FPCGIL            CISLFP            UILPA            SALFI            FLP  
          Boldorini            Silveri            Cavallaro      Sempreboni      Patricelli    

 
 

Circolari Persociv

 
 
 

Si comunica che sul sito di Persociv sono state pubblicate le seguenti circolari:

       17 novembre 2011
       Fondo Unico di Amministrazione 2010 : saldo per il Fondo Unico di Sede (euro 183,50).
        

       17 novembre 2011
       CCNI per la distribuzione del FUA 2011 – Sottoscrizione definitiva.
       16 novembre 2011
        

       Proroga del termine per l’immatricolazione all’università “La Tuscia” per l’anno accademico 2011-2012.
        

       16 novembre 2011
       PERLA P.A. – Pubblicazione dei dati sulla dirigenza –
        

       16 novembre 2011
       Liquidazione certificati di viaggio rilasciati al personale civile
        
Roma, 24.11. 2011

 
FPCGIL DIFESA
Noemi MANCA

 
 

 
 

Sulmona – Verbale assemblea del personale del 23/11/2001

 Direzione Provinciale de L’Aquila
Ufficio di Sulmona
Verbale assemblea del personale del 23/11/2001

 

 A seguito dell’ormai certo orientamento dei vertici dell’Agenzia sia regionali che provinciali di attuare, in modo categorico e senza alcuna gradualità,  l’accorpamento dell’Ufficio Controlli presso il nuovo edificio nella città di L’Aquila, il personale esprime tutto il suo dissenso nei confronti delle scelte aziendali e fa presente che insieme ai rappresentanti dei lavoratori ed ai responsabili sindacali  porranno in essere tutte le azioni atte ad impedire tale scelta.
In sede di attivazione delle Direzioni provinciali, gli accordi sindacali vigenti prevedono che nessun esodo di massa sia attuato per accorpare le attività presso le neo istituite sedi delle Direzioni Provinciali e che il personale può essere spostato solo e soltanto in quelle sedi  per cui tale spostamento non costituisca un pesante onere sul personale stesso o, in alternativa, sulla base di scelte volontarie dei singoli.
La decisione di accorpare in modo così immediato e traumatico il personale delle aree controllo presso la città di L’Aquila non trova alcuna giustificazione tale da derogare a questi principi già sanciti in sede di accordi, anzi rappresenta una  forzatura estrema vista la particolare realtà presente sul territorio soggetto a numerose deroghe legislative proprio in virtù del disagio estremo ancora derivante dagli eventi sismici.
Infine con il presente documento si vuole mettere bene in chiaro i seguenti punti:
 
1.      Il personale dell’Ufficio di Sulmona non accetta di fare da capro espiatorio al fine di giustificare inefficienze organizzative e gestionali celate dietro presunte problematiche derivanti dalla delocalizzazione;
 
2.      Non accetta di  pagare il costo di scelte inopportune né di farle pagare alle proprie famiglie ed all’uopo  si rammenta che la maggior parte dei colleghi viene da anni di pendolariato e che il tanto agognato avvicinamento ha dato luogo ad inderogabili scelte di vita familiare;
 
3.      Non rappresenta alcun abbattimento dei costi di per l’Agenzia e per la collettività in considerazione dei contratti di locazione in essere con il F.I.P. e delle particolarità del territorio che, tra l’altro, vede ogni anno nuovi e pesanti tagli sui  trasporti pubblici non verso la costa ma, soprattutto, nell’entroterra.
 
Il presente documento viene redatto a tutela della professionalità e della dignità degli uomini e delle donne, uniche risorse dell’Agenzia, le cui famiglie verrebbero stravolte da tali scelte.
 
Chiudiamo con una domanda: chi risarcisce i costi che dovremmo sobbarcarci?

 
 

Comunicato – Note e Accordo

 
COMUNICATO UNITARIO

 

 
Integrativo 2011 a passo di gambero.
 

 

Passi avanti? A noi sembra piuttosto che le proposte dell’amministrazione per la costituzione del Fondo di ente seguano il percorso del gambero. In pochi giorni sono stati “bruciati” 826.553 euro. La “borsa della contrattazione INPS” segna quindi un netto peggioramento rispetto alla proposta di Fondo consegnata appena una settimana fa. Il motivo? I pensionamenti annunciati per dicembre (aumentati a seguito degli annunci di nuovi interventi sulle pensioni). E non è detto finisca qui. Da quest’anno, infatti, a seguito di uno dei numerosi tagli decisi dal precedente governo, alcune competenze che all’atto del pensionamento confluivano nel Fondo di ente non sono più disponibili.

 

Ci lascia inoltre molto perplessi l’aumento di 15.000.000 di euro del sistema indennitario del 2011 rispetto al 2010, passando da 70.378.000 a 85.300.000 (guarda caso proprio i 15 milioni che nel 2010 avrebbero dovuto finanziare i passaggi con decorrenza 1° gennaio 2010). Che senso ha aumentare il capitolo delle indennità e non usare quella somma per stabilizzare una quota di salario accessorio, adeguando gli attuali istituti economici? Ci si limita, invece, a prevedere nuove posizioni organizzative, il cui costo comunque ci appare nettamente inferiore ai 15 milioni di euro stanziati. A tale proposito abbiamo chiesto nel corso dell’incontro di conoscere il costo complessivo di ciascuna posizione organizzativa attualmente erogata (specifica posizione per numero di posizioni erogate sul territorio).

 

Riguardo invece la misurazione della produttività, la nuova proposta dell’amministrazione prevede, già per il 2011, l’introduzione di un indicatore denominato “produttività efficace” che è il risultato della valutazione combinata della produttività ordinaria e della qualità raggiunta nelle aree di produzione. Il risultato porta a tre parametri per il pagamento della produttività ordinaria: 95 – 100 – 110. Apparentemente sembrerebbe una soluzione migliorativa rispetto all’attuale parametrazione, tuttavia permangono dubbi sia sull’effettiva possibilità per il sindacato di controllare in modo trasparente i dati, sia sul mantenimento per i dirigenti della possibilità di giustificare, in modo ovviamente oggettivo, eventuali scostamenti negativi.

 

Nel corso dell’incontro di ieri abbiamo sollecitato l’amministrazione ad attivare le selezioni previste dall’Accordo triennale di programma per il 2011 e riproposto la questione relativa all’aumento della trattenuta per gli ex insegnanti. L’amministrazione ha ascoltato, ma da qui ad illudersi in una risposta il passo non è breve e soprattutto non è scontato quando si cammina col passo del gambero.

 

Roma, 24 novembre 2011
 
FP CGIL INPS                     FILP FIALP-CISAL                   USB PI INPS
O. Ciarrocchi                         A. Giambelli                       L. Romagnoli


 

Richiesta dati relativi alla ripartizione del Fondo di Ente 2010
 

 

Nota di commento Fp Cgil

 
Di seguito  l’ipotesi di CCNI 2011 che contiene modifiche rispetto al testo precedente.
 
Sparisce l’elencazione presente ALL’ART. 2 E SI CITA SOLO QUANTO PREVISTO NEL CCNI 2010 IL FONDO PERDE ULTERIORI 800.000 EURO RISPETTO ALLA PRECEDENTE BOZZA (PER EFFETTO DELL AUMENTO DELLE DOMANDE DI PENSIONAMENTO) NELLA RIPARTIZIONE DEL FONDO L’UNICA VOCE CHE AUMENTA è QUELLA DELLE P.O. (GUARDA CASO DI 15 MILIONI GLI STESSI CHE SAREBBERO SERVITI A PAGARE I PASSAGGI 2010 ) ALL’ART. 9 COMMA 5 VIENE INSERITO L’INDICATORE DELLA PRODUTTIVITA’ EFFICACE. TALE INDICATORE DOVREBBE, A DETTA DELL’AMMINISTRAZIONE, CONSENTIRE N PIù FACILE RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI.
RESTA L’ART. 10 QUESTO è QUELLO CHE C’E’ QUELLO CHE MANCA SONO : I SOLDI, I CRITERI PER L’ATTRIBUZIONE E VALUTAZIONE P.O. PASSAGGI DI CONFRONTO SUI PIANI A LIVELLO TERRITORIALE, NESSUNA POLITICA A FAVORE DEL PERSONALE PER QUANTO RIGUARDA AD ESEMPIO TELELAVORO. NON SOTTOVALUTIAMO QUEST’ULTIMO ELEMENTO, LA CRISI, GLI EVENTUALI TAGLI AI SERVIZI A CUI SARANNO COSTRETTI I COMUNI, COMPORTERANNO SICURAMENTE UNA MAGGIORE ESIGENZA DA PARTE DEI COLLEGHI (SOPRATTUTTO COLLEGHE E QUI ENTRA IN BALLO ANCHE LA TOTALE ASSENZA DI POLITICHE DI GENERE) DI AVERE MODALITA’ PIU ELASTICHE PER LO SVOLGIMENTO DELLA PROPRIA ATTIVITà LAVORATIVA CHE CONSENTA LORO ANCHE DI FAR FRONTE ALL’ EVENTUALE ELIMINAZIONE DI SERVIZI FIN QUI GARANTITI DAL PUBBLICO (ASILI, ASSISTENZA ANZIANI).
 
FP CGIL INPS
ORESTE CIARROCCHI

 

 
 

NEWS

Piattaforma Web Inail per i tumori professionali: uno strumento utile per i medici

Comunicato stampa congiunto Fp-Cgil Medici, Inca-Cgil
 

La pubblicazione on line da parte dell’Inail (ex Ispesl) di una piattaforma dedicata al tema della prevenzione dei tumori nei luoghi di lavoro è un fatto positivo per l’attività di ricerca e di sorveglianza portata avanti dai medici.

Sul sito http://tumoriprofessionali.ispesl.it i medici potranno accedere all’area riservata S.E.RI.C.O. (Sorveglianza Epidemiologica dei Rischi Cancerogeni Occupazionali), strumento utile per l’identificazione di un tumore di origine professionale che permette di avviare una ricerca per sede della neoplasia, attività economica ed agente cancerogeno. Si potranno consultare la letteratura scientifica, le normative, gli elenchi degli agenti cancerogeni e una raccolta ragionata di link.

E’ un buon servizio – commenta Massimo Cozza, segretario nazionale Fp-Cgil Medici – per tutti i medici e in particolare per chi opera nella prevenzione e nella medicina legale. C’è la necessità di implementare le conoscenze in questo settore fondamentale per la tutela della salute dei lavoratori e la piattaforma dell’Inail va in questa direzione“.
 
Abbiamo sempre sostenuto – afferma Marco Bottazzi, medico-legale dell’Inca Cgil – che il numero dei tumori professionali è sottostimato e poco conosciuto a causa delle difficoltà nella loro identificazione in quanto patologie multifattoriali. La lunga latenza tra esposizione e malattia fa sì che i tumori si manifestino quando il lavoratore è fuoriuscito dal sistema di controllo“.

Come Inca Cgil abbiamo pubblicato le matrici di rischio e di esposizione, costruite sulla base delle conoscenza scientifiche – ha concluso il dr. Bottazzi e questa piattaforma rappresenta una implementazione degli strumenti a nostra disposizione”.

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