Richieste unitarie all'Amministrazione

 
Circolare n. 135 del 12.10.2011 sul “Nuovo assetto organizzativo e funzionale del servizio di informazione e consulenza dell’Istituto”. Informativa sul “Nuovo sistema di Customer Care”
 
Sollecito corrette relazioni sindacali
 


 
 
 

 
 

Comunicato stampa di Claudio Meloni, Coordinatore Nazionale Mibac Fp-Cgil

Utenti privati di un servizio pubblico, organizzatori criminalizzati

Sconcertante episodio alla Biblioteca Nazionale Centrale di Roma: varie associazioni, tra cui l’Associazione Bibliotecari Italiani, gli autori che si riconoscono nella “Generazione TQ”, i lavoratori che hanno occupato il Teatro Valle e numerosi esponenti del mondo della cultura si erano dati appuntamento oggi alla Biblioteca Nazionale Centrale per un’assemblea pubblica di protesta dal titolo esemplificativo “Carta contro forbice: contro i tagli alla cultura, per le biblioteche come bene comune, per una rivolta del sapere”.
Al loro arrivo in Biblioteca si sono trovati ben 5 blindati della Polizia che hanno impedito l’ingresso sia ai partecipanti all’iniziativa che all’utenza.
La decisione è stata presa dal Direttore della Biblioteca Nazionale, pare per motivi di “ordine pubblico”, evidentemente scambiando gli organizzatori dell’iniziativa per pericolosi estremisti.
La Fp-Cgil esprime piena solidarietà agli organizzatori della civilissima manifestazione di protesta, agli utenti a cui è stato impedito l’accesso a un pubblico servizio e ai lavoratori della Biblioteca, costretti ad assistere a un episodio squalificante e incredibile, vergognoso per una Amministrazione che dovrebbe difendere la cultura e che invece ha paura della protesta civile.

Roma, 11 Ottobre 2011


 
 
 

 
 

ANCORA SUI LAVORI INSALUBRI: ISTRUZIONI PER LA VERTENZA

                                                COMUNICATO
 

dopo un approfondimento con i nostri legali di fiducia, che hanno verificato la percorribilità della vertenza, riteniamo utile fornire un vademecum per la vertenza che i lavoratori interessati possono attivare presso i nostri Uffici Legali Territoriali.
Intanto va sottolineata la capziosità dell’interpretazione dell’Amministrazione che assimila la fruibilità del beneficio ad una sola condizione professionale, quella operaia. Ancora una volta va ribadito che non può essere la condizione professionale quella che dà diritto al riconoscimento del beneficio, ma l’effettiva esposizione alle sostanze contenute nell’elenco di cui al Decreto 1100/1919. Quindi  l’applicazione della normativa riguarda tutti coloro che si sono trovati nella condizione di esposizione continua a queste sostanze, tra cui sicuramente i restauratori ed i fotografi. Pertanto le condizioni della vertenza sono le seguenti:
le normative da cui discende l’applicabilità del beneficio sono l’art.25 del DPCM 1092/1973 e il citato Decreto Luogotenenziale n.1100/1919. Il DPR 146/1975, che contempla il diritto alla percezione dell’indennità di rischio, che di per sé non da diritto al beneficio previdenziale, è utile per dimostrare l’effettiva esposizione alle sostanze insalubri contenute nell’elenco del 1919. Inoltre la circolare n. 243 del 17 giugno 2011, del Mibac, pur restringendo il campo dei possibili beneficiari al personale con qualifica operaia, è utile per dimostrare che il Mibac comunque applica la normativa al personale del Ministero. Tutta questa documentazione istruttoria deve essere portata in visione agli uffici legali.
Inoltre:
coloro i quali hanno avuto il decreto di pensione poi annullato, possono seguire la strada del ricorso straordinario al Capo dello Stato contro il decreto di annullamento;
coloro i quali sono ancora in servizio possono seguire la via del ricorso ordinario al Giudice del Lavoro.
Per attivare la vertenza i lavoratori interessati devono essere in possesso di ogni utile documentazione che certifichi l’effettiva esposizione alle sostanze in questione. Da questo punto di vista non è sufficiente solo dimostrare di aver percepito l’indennità di rischio. Occorre avere le certificazioni  che attestano il percepimento corredate dalla dichiarazione del dirigente  che attesta l’esposizione alle sostanze. Quindi certificazioni redatte ai sensi del DPR 146/197, che contiene l’elenco delle sostanze nelle Tabelle allegate, che a loro volta contengono  alcune delle sostanze contenute nell’elenco del 1919 per le quali è necessario dimostrare l’esposizione.
In assenza di dette certificazioni, perché non più reperibili, e per i periodi successivi al 1999, data ultima di erogazione dell’indennità di rischio, vanno prodotti tutti gli atti (ordini di servizio, dichiarazioni dei dirigenti, testimonianze dei colleghi, piani di prevenzione, ecc) che consentono di dimostrare l’esposizione continua alle sostanze in questione.
I lavoratori interessati possono rivolgersi alle nostre strutture  territoriali che offrono i servizi legali ai nostri iscritti sulla base delle forme convenzionali previste.
Restiamo a disposizione per ogni eventuale ulteriore chiarimento.
Roma, 13 ottobre 2011 

 
FP CGIL MIBAC
Claudio Meloni


 
 
 

Igiene Ambientale : rottura trattative CCNL Igiene Ambientale privata – Fise/Assoambiente – Comunicato Unitario

Ennesima rottura delle trattative CCNL Igiene Ambientale aziende private – Fise/Assoambiente
 
Alle lavoratrici e ai lavoratori del comparto igiene ambientale
 

Nel pomeriggio di ieri si è nuovamente interrotta la trattativa per il rinnovo del CCNL del comparto dell’Igiene Ambientale privata.
Infatti, durante l’incontro, la delegazione datoriale, dopo averci comunicato di essere in possesso di un preciso mandato da parte del consiglio Direttivo di Assoambiente, ha delineato in maniera dettagliata la propria proposta per il rinnovo del Contratto.
I diversi punti illustrati chiariscono quella idea, di alcuni appaltatori, che nelle liberalizzazioni dei servizi dell’igiene  ambientale ci si può stare solo abbattendo drasticamente il costo del lavoro.

Assoambiente, pur ribadendo formalmente di essere disposta a rinnovare il CCNL, anche nell’impianto previsto dal CCNL Federambiente del 17 Giugno, nei fatti ha poi ribaltato il tutto attraverso delle proposte inaccettabili e provocatorie. In sintesi: spostamento di tutte le decorrenze di aumento contrattuale a dicembre di ogni anno, taglio delle quote destinate al TFR, indebolimento delle maggiorazioni notturne, ampliamento della flessibilità oraria, taglio delle quote sulle ore straordinarie diurne, taglio della retribuzione tabellare nel trattamento per malattia, parziale riduzione dell’indennità integrativa, delle quote destinate all’assistenza sanitaria integrativa e quelle destinate a salute e sicurezza. In sostanza se volete il Contratto Nazionale dovete pagarvelo!

In questo contesto le Segreterie Nazionali hanno ritenuto inaccettabili le proposte di Assoambiente e conseguentemente hanno preso atto dell’impossibilità di proseguire il negoziato, anche nel rispetto delle piattaforme rivendicative e del mandato ricevuto dall’attivo Nazionale Unitario di Bologna.

In data odierna abbiamo consegnato la lettera con cui si è apre la mobilitazione nazionale dell’igiene ambientale privata e, nelle more della procedura, ribadiremo che la conclusione del CCNL dovrà esserci solo attraverso il recepimento degli elementi contenuti nell’accordo di rinnovo sottoscritto in Federambiente dove, attraverso lo sviluppo dei livelli d’efficienza, produttività e qualità delle imprese, si è tenuto insieme aziende, lavoratori e qualità delle condizioni di lavoro.

Il contratto nazionale deve essere lo strumento regolatore del mercato, certo nelle dinamiche dei costi, per le future gare del comparto e certo nel sistema dei diritti. Qualità, investimenti, sviluppo, ciclo integrato e clausole sociali sono elementi imprescindibili per sviluppare il settore nei prossimi anni.

Come Segreterie Nazionali abbiamo anche deciso di convocare l’attivo nazionale dei delegati il giorno 25 Ottobre p.v. per decidere le forme di mobilitazione, anche sul piano politico, da attivare nelle prossime settimane.
 

Fraterni Saluti

                                                                                                                
Roma 13 ottobre 2011
      
 

Le Segreterie Nazionali

FP CGIL
FIT CISL
UILTRASPORTI
FIADEL
Sgrò/Cenciotti
Paniccia/ Curcio
Tarlazzi/Modi
Verzicco/D’albero
 
 

FLP: L'ennesima provocazione nei confronti della CGIL

 Non avevamo dubbi. Il fantomatico ufficio stampa di FLP, sempre a corto di argomenti e di un pensiero originale, pur di riempire il proprio sito di comunicati  continua nella sua estenuante provocazione nei confronti della CGIL.
Non sappiamo se questa acredine derivi da un problema personale o se, come Berlusconi, che vede perfidi comunisti dappertutto, odia tutto ciò che è di sinistra.
L’accusa più ricorrente che ci rivolge è quella di “buttarla in politica”, dimostrando tutta la sua miopia e incapacità di analisi della società. L’ufficio stampa di FLP non riesce a capire che la politica rappresenta il campo all’interno del quale tutti i soggetti sociali sono obbligati a giocare la partita. Non è possibile essere neutrali: destra e sinistra non sono uguali, come afferma FLP.
È un discorso chiaro a moltissimi  lavoratori, non a chi ha una visione qualunquista della politica.
Non è colpa della CGIL se i dirigenti sindacali di FLP non riescono  a distinguere i valori e i programmi  che differenziano i partiti politici. Ricordiamo a FLP che il 6 settembre hanno scioperato con la CGIL FP  il 28% dei lavoratori dell’Agenzia delle Entrate,con il 60% raggiunto in alcune regioni: un risultato eccezionale a dimostrazione della  consapevolezza da parte dei lavoratori dell’attacco ai loro diritti e ai loro salari, attacco portato avanti dal governo Berlusconi, Tremonti. Non è tempo di stare in mezzo, o si contrasta con scioperi e manifestazioni o si condivide: TERTIUM NON DATUR.
Rispetto al presunto silenzio sui problemi dei CAM, ci sono i nostri comunicati nel sito nazionale, il resto è pura provocazione.
 E, per provocazione che certamente rimarrà tale, sfidiamo l’ufficio stampa o chi lo personifica, a pubblicare il verbale redatto dall’Agenzia sull’incontro, magari accanto ai “puntuali” comunicati che interpretano liberamente quanto avviene al tavolo. Forse così, i lavoratori dei CAM, che sanno distinguere fra Organizzazioni Sindacali e sedicenti salvatori della patria, potranno decidere da soli chi ha detto cosa. E di certo lo farebbero anche i lavoratori delle Aree Servizi e dei Front Office…
Ma tant’è, lo stile urlato identifica e caratterizza alcuni in ogni occasione; ma autorevolezza e peso ai tavoli lo danno i risultati alle RSU e gli iscritti. Non altro. Meno che mai i desideri repressi di FLP.
Riguardo al Fondo complementare Sirio, per dovere d’informazione, ricordiamo che i lavoratori delle Agenzie Fiscali sono stati esclusi dal Fondo Pensione Complementare, in attesa di un successivo accordo, se si farà. Ricordiamo sempre per onestà intellettuale che l’adesione è facoltativa: nessuno può utilizzare il TFR dei lavoratori contro la loro volontà. I Fondi pensione complementari sono rivolti essenzialmente ai lavoratori entrati in servizio dopo il 1995 per permettere loro di avere, a fine carriera, una pensione degna di questo nome. Saranno i lavoratori a scegliere, non il sindacato né tanto meno FLP.
MA,  se a volte, ai tavoli delle trattative, abbiamo nutrito qualche perplessità sulle capacità di qualcuno che, per carità, non citiamo, poi, a sentirne o a leggerne le esternazioni, qualsiasi dubbio ci viene fugato.
 

Infine,  una  domanda all’Ufficio Stampa FLP:
OLTRE CHE PROVOCARE, INSULTARE E DENIGRARE LA  CGIL, SAPETE FARE ALTRO?
 

Roma, 12 ottobre 2011  
                                                                                                 
   

            Per la delegazione Trattante                     CGIL FP Nazionale 
                Agenzia delle Entrate                       Comparto Agenzie Fiscali    
                   Carmine Ruocco                           Luciano Boldorini
 

Enasarco: atteggiamento antidemocratico del presidente Brunetto Boco – Comunicato stampa Fp-Cgil, Cisal-Fenasalc e USB lavoro privato

Questa mattina, sul marciapiede antistante la Sede della Fondazione Enasarco, si è svolta l’Assemblea dei lavoratori Portieri e Pulitori indetta da Fp-Cgil, Usb Lavoro Privato, Cisal-Fenasalc, per richiedere la riapertura della trattativa a seguito del risultato del referendum indetto da queste OO.SS. che ha visto respinta, da gran parte dei lavoratori, l’ipotesi di accordo sottoscritta in data 13 settembre da Cisl, Uil e Ugl.

Le scriventi OO.SS. denunciano l’atteggiamento irresponsabile del Presidente Brunetto Boco, che a fronte del rischio della perdita del posto di lavoro di circa 300 portieri e pulitori degli stabili della Fondazione, non ha voluto ricevere una delegazione formata dai Sindacati e dai lavoratori.  Il Presidente aveva già negato, pretestuosamente, i locali, per lo svolgimento dell’assemblea all’interno dello stabile della Fondazione, richiesta regolarmente presentata dalle Federazioni Nazionali delle OO.SS. scriventi.

Le OO.SS. denunciano, inoltre, l’atteggiamento antidemocratico e antisindacale del Presidente Boco che evidentemente, nonostante la sua estrazione sindacale, non tiene nella giusta considerazione la sorte di lavoratori che vedono venire meno le proprie certezze di futuro, scaricando il problema occupazionale sugli inquilini.

Le OO.SS. denunciano che da alcuni giorni, mentre è in atto la vertenza, i lavoratori, che sono parte della vertenza stessa, sono assoggettati a
incomprensibili e continui controlli da parte degli ispettori della Fondazione ai limiti della sopportazione.

Queste OO.SS. continueranno la battaglia per la difesa dei posti di lavoro fino a che non verrà fatta chiarezza sull’intera vicenda che ha portato alla dismissione dell’intero patrimonio della Fondazione e alla conseguente “dismissione” del personale, che si ribadisce essere dipendenti della Fondazione a tutti gli effetti.

Fp-Cgil, Crispi
Cisal-Fenasalc, Castaldi
USB lavoro privato, Fofi

Roma,13/11/2011
 

 

news dal territorio

Scuola Monastir: conferenza stampa FpCgil il 17.10.2011.

Manifestazione 8 ottobre: Podcast Forum Radio Articolo 1 con Rossana Dettori e Domenico Pantaleo

Podcast del  forum di Radio Articolo 1 con Rossana Dettori, Segretaria generale della Funzione Pubblica Cgil e Domenico Pantaleo, Segretario generale Sindacato Lavoratori della Conoscenza CGIL, sulla manifestazione nazionale dell’8 ottobre “Pubblico è Futuro”.
 
Radio Articolo 1 trasmetterà anche la diretta del corteo e della manifestazione di sabato a partire dalle 14.00.
 
Roma, 6 ottobre 2011

Crisi: il mediterraneo epicentro, serve risposta sindacale e politica europea sabato in Piazza del Popolo per difendere welfare e servizi pubblici – Comunicato stampa di Rosa Pavanelli, responsabile esteri Fp-Cgil e vice presidente Epsu (Sindacato Europeo Servizi Pubblici)

“Il mediterraneo è l’epicentro della crisi, qui la speculazione sta mostrando il suo vero volto, aiutata dalla cosiddetta troika, Fmi, Bce e Commissione Europea, che spinge sul fronte della destrutturazione del welfare europeo per mutare il nostro modello sociale e aprire alla definitiva privatizzazione dei servizi pubblici. Uno scenario che vede i lavoratori, i pensionati e le giovani generazioni come i destinatari di un conto salatissimo.
 
L’unica via di uscita possibile è una proposta congiunta delle forze euro-mediterranee, una risposta politica in grado di ridisegnare una strategia sindacale europea basata sui valori della solidarietà e dell’equità, che sappia interpretare il disagio sociale che oggi è già forte, ma che nei prossimi anni raggiungerà il suo apice”, queste le parole di di Rosa Pavanelli, responsabile esteri Fp-Cgil e vice presidente Epsu (Sindacato Europeo Servizi Pubblici), nel suo intervento alla 33ma riunione dei sindacati mediterranei dei servizi pubblici aderenti all’Isp (Internazionale dei Servizi Pubblici) e alla Epsu, tenutasi stamane presso la sala della biblioteca del Cnel.

“Sabato Fp-Cgil ed Flc-Cgil scenderanno in piazza con il mondo del lavoro pubblico e della conoscenza e con tutti coloro che con noi vorranno difendere non solo il valore simbolico e politico dei servizi pubblici e il lavoro di chi li offre, ma soprattutto il loro valore economico, quel sostegno che rappresentano per le famiglie italiane, per lavoratori e pensionati. Il welfare è un volano per la crescita, un sostegno ai consumi e uno strumento di equità irrinunciabile in una fase di crisi che colpisce i redditi e accentua le diseguaglianze, che in parte sono alla base della crisi stessa e che ne hanno causato la pesante ricaduta sociale. L’8 ottobre saremo in Piazza del Popolo per fare la nostra parte.
 
Ma per difendere il modello sociale europeo e per rilanciarlo serve uno sforzo congiunto. Dalla crisi non si esce senza un progetto e un’azione politico-sindacale europea. Dalla crisi – ha concluso Pavanelli – non si può uscire in solitudine”.

Roma, 5 ottobre 2011
 

 

FRANCIA: 11 OTTOBRE, GIORNATA DI MOBILITAZIONE NAZIONALE

Contro il pacchetto di austerità presentato dal governo in Agosto

Cinque organizzazioni sindacali francesi – CGT, CFDT, UNSA, FSU e Solidaires – hanno indetto una giornata di mobilitazione nazionale l’11 ottobre, con manifestazioni in tutto il paese, per protestare contro il pacchetto di tagli annunciato  dal governo francese in agosto. Tra le altre richieste chiedono la fine dei tagli per i servizi pubblici, la difesa del potere d’acquisto dei salari e l’apertura della nuova tornata contrattuale nei settori pubblici. E’ forte la critica la governo accusato di non aver fatto nella per intervenire sui paradisi fiscali e sulle tasse per i più ricchi.

NEWS

Camici bianchi domani in piazza Montecitorio, colpiti 16 volte,stipendi più bassi rispetto a Regno Unito, Francia e Germania. Le Agenzie e il web.

Domani alle ore 12 a piazza Montecitorio a Roma i sindacati medici – confederali ed autonomi, dipendenti e convenzionati – manifesteranno in camice bianco con lo slogan “La sanità non si tocca”.
“Questo Governo – sostiene Massimo Cozza, segretario nazionale Fp-Cgil Medici – dopo averci insultato con il Ministro Brunetta, definendoci macellai e fannulloni, ci ha colpito 16 volte: taglio delle risorse per la sanità, congelamento della retribuzione, blocco del contratto e delle convenzioni, stop al turn over, precari dimezzati, spesa per la formazione al 50%, precarietà degli incarichi, pensioni posticipate e allungamento dei requisiti di età, pensione a 65 anni per le donne, TFR dopo due anni e poi diluito in tre, rottamazione per chi ha 40 anni di contributi, trasferimenti regionali unilaterali, prelievo forzoso oltre i 90mila euro, decurtazione per malattia, limitazione al diritto al part time, aumento dell’IVA a carico dei medici di famiglia”.
L’Epsu (Sindacato Europeo dei servizi Pubblici) sta effettuando una ricerca sui salari del personale ospedaliero in Europa, e i primi dati che ci giungono vedono i medici italiani retribuiti meno dei loro colleghi francesi, tedeschi e inglesi. A fronte di una retribuzione media annua dei medici italiani che al 2009 si attesta sui 75.179 euro (senza l’indennità di esclusività, valore medio 10.338 euro, per chi opera solo nel pubblico, che non viene percepita da tutti i medici), in Germania il contratto base valido dal maggio 2010 prevede un salario lordo medio di 86.464 euro; lo stipendio base medio annuo di uno specialista (consultant) del sistema sanitario nazionale britannico, dopo 10 anni di carriera, dal 1 aprile 2010 è di 102.790 euro (89.370 sterline); in Francia la media annua di un medico ospedaliero a tempo pieno (dati 2008) è di 115.727 euro.
“Comprendiamo che in una fase di crisi si debba chiedere uno sforzo ha chi guadagna di più. E i medici non si sottraggono certo a questa necessità, nonostante siano già sottopagati rispetto ai colleghi francesi, inglesi e tedeschi. Le manovre del Governo – aggiunge Cozza – hanno reso sempre più difficile il nostro lavoro, dequalificandolo e assoggettandolo a logiche politiche e ragionieristiche. Domani saranno 25 le sigle promotrici della manifestazione, un fatto che dovrebbe far comprendere quanto sia diffuso il malessere della categoria. Senza modifiche non ci fermiamo”.
 

 

Ancona: Salta la delocalizzazione della sede centrale.

Coordinamenti e Segreterie Vigili del Fuoco Ancona  
 
COMUNICATO STAMPA

 

 
Salta l’ipotesi di delocalizzare la sede centrale dei Vigili del Fuoco nella nuova area individuata in zona stadio del conero. 
 
I Vigili del Fuoco Anconetani secondo l’Amministrazione VVF devono rimanere nell’attuale area nonostante ciò comporti  enormi difficoltà, sia per gestire un periodo transitorio in attesa del completamento della ristrutturazione, sia perché il prodotto finale avrà numerosi punti deboli visti gli spazi disponibili e gli accesi che continueranno ad innestarsi su una viabilità molto complicata. 
 
Nonostante le promesse quindi, la sede principale dei Vigili del Fuoco rimarrà al proprio posto! 
 
A nulla sono valsi gli sforzi fatti per “stimolare” un’operazione che avrebbe avuto solo punti positivi, spazi adeguati e una sede idonea alla delicata funzione dei VVF, rivalutazione di una zona della città molto complicata, e soprattutto si sarebbero spesi in maniera più oculata soldi pubblici, che di questi tempi a quanto pare sono rimasti veramente pochi! 
 
Anche questa volta la classe politica e dirigente di questo paese sta dando il peggio di se dimostrando  inadeguatezza, superficialità, e bassissimo senso dello stato. 

 
 

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