Si terrà a Bucarest il 18-19 ottobre 2011 presso il RIN Grand Hotel la Conferenza europea del settore della sanità e dei servizi sociali.
Nell ambito della conferenza verranno trattate e discusse tre grandi tematiche:
1) europeizzazione delle politiche e dei sistemi sanitari: ruolo delle parti sociali del settore;
2) finanziamento dell’assistenza sanitaria nel contesto della crisi e delle politiche di austerità in Europa;
3) mobilità transfrontaliera del personale sociosanitario: sfide in materia di assunzione, qualifiche, condizioni di lavoro e garanzia dei diritti collettivi dei lavoratori
Nella conferenza saranno elaborati documenti di riferimento sui tre grandi temi trattati nel corso della conferenza, alcuni dei quali commissionati a ricercatori (è previsto un cofinanziamento della Commissione europea per l’organizzazione dell’evento e per la realizzazione di alcuni studi e di una pubblicazione). Si lavorerà, altresì, su una dichiarazione/risoluzione della FSESP relativa, ad esempio, ad un finanziamento sostenibile dei sistemi e dei servizi sanitari in Europa.
Alla Conferenza la FP CGIL parteciperà con una sua delegazione.
La conferenza sarà preceduta dalla 35a Riunione del Comitato permanente Sanità e servizi sociali , prevista nella mattinata del 18 ottobre 2011 dalle ore 8.30 alle ore 10.15.
Cari Colleghi,
nella giornata di ieri 6 ottobre 2011, durante lo svolgimento delle interpellanze urgenti presso la Camera dei Deputati, sono stati trattati alcuni temi di particolare interesse per il Corpo Nazionale Vigili del Fuoco, allegati alla presente.
I contenuti dell’interpellanza dell’On. Ettore Rosato, peraltro più volte denunciati dalle scriventi OO.SS., hanno evidenziato uno scenario raccapricciante, determinato dal sistema dei tagli lineari non selettivi, tale da compromettere fortemente l’operatività del Corpo Nazionale.
Riteniamo le risposte del sottosegretario Sonia Viale approssimative e sconcertanti: “il Ministero dell’interno porrà in essere, con forte impegno, ogni possibile azione nel perseguimento di quegli obiettivi ritenuti strategici per il mantenimento delle capacità operative del Corpo e del suo ruolo centrale tra gli apparati dello Stato chiamati a garantire la sicurezza del Paese”.
Al sottosegretario Viale, al Ministro dell’Interno Maroni, al Presidente del Consiglio Berlusconi ed a tutto il governo vorremmo chiedere: “Ma quando la finirete di prendere in giro i Vigili del Fuoco? “.
Se davvero questo Governo ritiene strategici gli obiettivi volti al mantenimento delle capacità operative del Corpo e del suo ruolo centrale nel sistema di protezione e soccorso della popolazione e del Paese, per quale ragione i Vigili del Fuoco non sono stati direttamente ed espressamente esclusi dai tagli ed inseriti nell’elenco di cui all’articolo 10 del D.L. n. 98 del 2011, come abbiamo più volte richiesto?
Come possiamo fidarci di un generico impegno del Ministero dell’Interno, quando quello dell’Economia ha già predisposto ulteriori tagli per 80 milioni di euro che, sommati ai 29 milioni di euro di debiti pregressi, paralizzeranno di fatto l’operatività del Corpo?
Il sottosegretario Viale afferma che “anche con risorse assai limitate, il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco svolge con efficacia la missione di preminente interesse pubblico finalizzata alla sicurezza della vita umana e all’incolumità delle persone”: significa forse poter continuare a tagliare indiscriminatamente?
Ebbene, si sappia che l’impegno, il sacrificio ed il senso di responsabilità dei Vigili del Fuoco non è infinito e che si rischia di superare un limite invalicabile a scapito dei cittadini e del Paese!
Se davvero questo Governo ritiene strategiche le capacità operative del Corpo, lo dimostri davvero, non rispondendo semplicemente con formula di rito ad una interpellanza parlamentare, ma con fatti concreti, ovvero, zero tagli per i Vigili del Fuoco.
Innanzitutto il Ministro dell’Interno blocchi le proposte relative ai tagli sul Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco ed indirizzi le decurtazioni di bilancio sulle attività non operative del Dipartimento VV.F..
A Maroni ed al Governo, di cui è autorevole esponente, chiediamo di non assumersi la responsabilità di ridurre ulteriormente gli standard operativi dei Vigili del Fuoco:
sarebbero ingiustamente penalizzati gli operatori, ma soprattutto, non ci sarebbe il minimo rispetto per i bisogni dei cittadini e le esigenze del Paese.
F.P. CGIL NAZIONALE VVF FED. NAZ. SICUREZZA CISL UIL NAZ. VVF
M.Mozzetta – A.Forgione Pompeo Mannone Alessandro Lupo
07.10.2012 – Nelle ultime settimane, a partire dall’iniziativa che si è svolta a San Piero a Sieve lo scorso 22 settembre, abbiamo sollecitato più volte l’attenzione degli esponenti dei maggiori partiti di opposizione nei confronti delle insostenibili condizioni di difficoltà che affliggono il Corpo Nazionale.
A seguito del nostro intervento, nella giornata del 5 settembre, sono stati rilasciati alcuni comunicati stampa relativi agli effetti devastanti causati dalla manovra finanziaria sul servizio erogato dai Vigili del Fuoco.
Ieri, l’On. Ettore Rosato, già Sottosegretario di Stato con delega ai VVF, ha presentato alla Camera dei Deputati un’interpellanza urgente che riguarda i tagli alle risorse in bilancio e la drammatica carenza di personale.
Di seguito, in allegato, pubblichiamo i file con l’interpellanza e la risposta del Sottosegretario Sonia Viale.
FP CGIL
Vigili del Fuoco
Reggio Emilia
Lettera aperta ai parlamentari del centro sinistra
Leggiamo con grande piacere e favore, le note a firma dell’onorevole Lolli e del già sottosegretario con delega ai vigili del Fuoco del governo Prodi, onorevole Rosato; i tagli che si annunciano, come osservato nelle due note, metteranno in ginocchio il Corpo Nazionale, pregiudicando fortemente i livelli di sicurezza sino ad oggi erogati dagli uomini e donne del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco.
La sciagurata legge di riforma, promulgata dal precedente governo Berlusconi, non modificata e quindi confermata, dal governo Prodi, ci ha consegnato la situazione insostenibile che conosciamo e che è ormai sotto gli occhi di tutti.
Questi tagli, se attuati così come preannunciato, non saranno altro che il colpo di grazia ad un corpo già da tempo fortemente minato, da una legge, come detto, non adeguata e da un potere prefettizio che rende tutto più difficile e gerarchico se per gerarchico leggiamo quanto di peggio si possa immaginare.
In questo grave momento di crisi, crisi economica politica e sociale, occorre che le forze migliori di questo paese, si preparino ad attuare soluzioni coraggiosi ed innovative; ma soprattutto che abbiano una visione chiara del futuro per correggere con coraggio e determinazione gli errori del passato.
Questo Corpo Nazionale gravemente malato, necessita di atti di coraggio e lungimiranza; occorre svincolarlo sin da subito dal controllo prefettizio, dando alla guida tecnica, capo del corpo la piena autonomia, opportunamente controllata dal Ministro dell’Intero o ancor meglio dal consiglio dei Ministri, occorre far si, che il Corpo Nazionale, trovi un forte decentramento sul territorio dando ai Comandanti provinciale autonomia di spesa che si traduca in imprenditoria e quindi in risparmi che i capitoli di spesa non permettono, su questa base si potranno giudicare i Dirigenti; sulle capacità di creare reali sinergie sul territorio con gli altri enti e corpi dello stato in un ottica di reale razionalizzazione della spesa e miglior servizio reso alla collettività.
Occorre mettere in reale sinergia la protezione civile col Corpo Nazionale indirizzando ed ottimizzando le risorse.
Per fare tutto ciò occorre che la politica si esponga, metta in campo progetti innovativi, per questo ci permettiamo di invitare i signori politici a schierarsi ed a farci capire quale sia il loro progetto per il Corpo Nazionale.
Con una frase che in questi giorni ha fatto scalpore, occorre fare presto, prima che ci scappi il morto, ed il morto in questo caso è il Corpo Nazionale.
Vi chiediamo di conoscere, non le vostre lagnanze, che pur ci fanno piacere nei confronti di questa sciagurata condotta della crisi, ma i progetti e le idee per il futuro e soprattutto se è lecito per noi sperare in un futuro per questo Corpo.
Reggio Emilia 10/10/2011
Per la FP CGIL
Vigili del Fuoco Reggio Emilia
Luca Incerti
Torino, lì 7 ottobre 2011
Al Capo del Dipartimento dei Vigili del Fuoco
del soccorso pubblico e della difesa civile
Pref. Francesco Paolo TRONCA
Capo del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco
Ing. Alfio PINI
Direttore centrale per le Risorse Umane
Pref. Carla CINCARILLI
Direttore Regionale dei Vigili del Fuoco per il Piemonte
Ing. Bruno NICOLELLA
e p.c. Comandante Provinciale VV.F. Torino
Dott. Ing. Silvio SAFFIOTI
OO.SS. Segreterie Regionali
Oggetto: OdS 94/34 del 05/10/2011 – Funzionari Tecnici Antincendi . Volontari(F.T.A.V.)- compiti e mansioni.
Dichiarazione stato di agitazione
Prendiamo atto che, nonostante le rassicurazioni fornite nell’incontro del 22/09 u.s, la S.V. ha comunque deciso di emanare l’ordine di servizio di cui all’oggetto.
Le OO.SS. scriventi ritengono che la disposizione emanata, oltre che inopportuna e foriera di nuove tensioni tra le componenti del Corpo, anche illegittima per l’estensione interpretativa che la S.V., senza averne titolo, ha voluto al DPR 6 Febbraio 2004 n. 76.
Infatti se il regolamento in questione avesse voluto prevedere l’impiego operativo dei Funzionari Volontari, ne avrebbe articolato, al pari delle altre qualifiche, le modalità di impiego e la funzione.
Al contrario l’articolo 18 che determina le Modalità di impiego del personale volontario impiegato presso i distaccamenti volontari, e ne determina anche i compiti operativi, inizia al comma 2 con la seguente frase “Il personale volontario, ad eccezione del Funzionario Tecnico Antincendi, .. omissis ..”
Ma ancora, e palesemente in contrasto con quanto disposto nella disposizione da Lei emanata, al successivo comma 5 dispone che “L’attivazione del Funzionario Tecnico Antincendi volontario avviene esclusivamente su disposizione del Comandante Provinciale per specifiche esigenze, compreso il coordinamento di due o più distaccamenti volontari.”
La disposizione non chiarisce neppure i livelli di gerarchia nel caso di intervento misto ma neppure evidenzia l’elenco nominativo del personale FTAV.
Ed ancora, ma non per ultimo, non siamo a conoscenza di attività di verifica delle condizioni di cui all’articolo 8 del DPR.
Come a Vostra conoscenza, sono ben altre le urgenze del Corpo e del Comando di Torino e pertanto le scriventi OO.SS. dichiarano lo stato di agitazione delle lavoratrici e lavoratori del Comando Provinciale di Torino e chiedono l’attivazione nei termini di legge, della preventiva procedura di raffreddamento e conciliazione delle controversie di cui alla Legge 146/90 e successive modificazioni ed integrazioni.
Distinti saluti
CGIL CISL UIL USB
G. NIGRO A. ANGIOLINO A. MARANGONI V. DURANDO
COORDINAMENTI VVF E FEDERAZIONE NAZIONALE DELLA SICUREZZA
Roma, 11 ottobre 2011
Capo Dipartimento Vigili del Fuoco,
Soccorso Pubblico e Difesa Civile
Dr. Francesco Paolo TRONCA
Capo del CNVVF
Dott. Ing. Alfio PINI
Ufficio Garanzie e Diritti Sindacali
Dott. Giuseppe CERRONE
Oggetto: Effetti manovra finanziaria sul CNVVF e programmazione delle attività di confronto sindacale.
Egregi,
come vi è certamente noto, CGIL, CISL e UIL, sia di categoria che confederali, stanno manifestando con estrema chiarezza la loro contrarietà nei confronti dei contenuti della manovra finanziaria, ritenendola inadeguata per fronteggiare la crisi economica e sociale del Paese.
In particolare, per ciò che concerne il Corpo Nazionale, nel ribadire la condizione di difficoltà già derivante dai tagli subiti nel corso degli ultimi anni, le scriventi sottolineano anche l’impossibilità di procedere con un’ulteriore riduzione del bilancio, poiché ciò comprometterebbe in modo irreversibile il servizio di protezione e soccorso alla popolazione.
Nonostante tutto ciò sia ben noto, ci risulta che codesta Amministrazione stia ipotizzando interventi tali da non salvaguardare il Corpo, sia in termini organizzativi che nella sua piena operatività, pertanto, riteniamo necessario un immediato confronto per poter chiarire le reciproche posizioni.
Nel contempo crediamo sia altrettanto urgente un ulteriore incontro nel quale analizzare i singoli elementi di criticità, sia attuali che pregressi, nell’attività ordinaria dei Vigili del Fuoco, per definire congiuntamente le priorità sulle quali programmare le future attività sindacali.
Distinti saluti.
F.P. CGIL NAZIONALE VVF FED. NAZ. SICUREZZA CISL UIL NAZ. VVF
M.Mozzetta – A.Forgione Pompeo Mannone Alessandro Lupo
11.10.2011 – Come noto, da gennaio 2010, presso la Fp CGIL Nazionale, si è insediata la Consulta Permanente Fp CGIL della Protezione Civile, di cui fanno parte i rappresentanti CGIL di tutte le strutture operative: Volontariato, CRI, Sanità, Vigili del Fuoco, Forze dell’ordine, polizia municipale, Ambiente e Territorio e i rappresentanti delle Regioni, Aree Metropolitane, Province, Comuni.
Gli obiettivi della Consulta sono molteplici, come ad esempio: la salvaguardia e la tutela del territorio, l’individuare e sostenere la resilienza organizzativa e istituzionale locale di protezione civile, il rapporto intenso con il Volontariato e i Sindaci, la promozione della cultura di protezione civile nel Paese.
Un osservatorio permanente sulle ordinanze di protezione civile e le sue ricadute sui CCNL, un laboratorio politico-sindacale per contribuire a ridisegnare un nuovo modello di protezione civile quest’ultimo volto, in via esclusiva, alla prevenzione, pianificazione, formazione, preparazione, gestione delle emergenze e avvio della ricostruzione, che fonda il suo operato esaltando il ruolo del territorio e delle varie componenti tecniche nazionali, regionali e provinciali.
In occasione del convegno del convegno ANCI, recentemente svoltosi a Brindisi, la Consulta NPC ha presentato un documento con una serie di proposte che pubblichiamo, di seguito, in allegato.
Comunicato
Si sono concluse la settimana scorsa le prove per le selezioni giuridiche per i C1 e i B1.
Tantissimi lavoratori sono stati impegnati per mesi nello studio, affrontandone tutti i disagi e i sacrifici, non ultimo quello della prova finale.
MA i posti messi a bando, già peraltro pochissimi (133 per il C1 e 33 per il B1), dopo l’ulteriore manovra di luglio del Ministro Tremonti ( altro taglio del 10% alla dotazione organica delle PP.AA.) rischiano di non poter essere tutti coperti.
Secondo quanto l’ultima manovrina stabilisce, infatti, l’INPDAP, già in esubero dopo il primo taglio del 10% della dotazione richiesto nel 2009, si vede aumentare l’ esubero e il nuovo potrebbe rallentare ancora di più o cancellare l’immissione nel nuovo ruolo giuridico di chi ha fatto questo concorso.
Su tutto questo l’Amministrazione tace mentre cerca di capire quali sono gli spazi d’azione.
Ma i vincitori hanno diritto a sapere se e quando potranno essere inquadrati nella nuova qualifica.
Non meno diritti ad essere informati ce l’hanno gli idonei alle prove, giacchè, diversamente dal passato, l’amministrazione ha ritenuto di inserire una soglia di idoneità non facilmente da tutti raggiungibile (cosi come in realtà è successo).
La Cgil chiede, quindi, all’Amministrazione:
– di procedere immediatamente all’approvazione delle graduatorie;
– di immettere nelle nuove posizioni i vincitori sia per il C1 (la cui area presenta già vacanze in organico), sia anche per il B1 (perchè, anche se l’area di B è in sovrannumero, le autorizzazioni ad assumere si riferiscono alla dotazione organica degli anni passati).
La spesa per gli inquadramenti previsti dalle selezioni, infatti, è stata regolarmente autorizzata a suo tempo in conto 2008 e 2009 e a quegli anni vanno fatte risalire tutte le condizioni necessarie e sufficienti per l’inquadramento.
Inoltre, si tratta di selezioni interne che comportano soltanto uno spostamento dall’area inferiore a quella superiore con l’ulteriore effetto, positivo, che il passaggio di 133 dipendenti dall’Area B all’Area C farà diminuire di molto l’attuale sovrannumero della stessa Area B.
I lavoratori hanno diritto all’inquadramento guadagnato con fatica svolgendo un regolare e trasparente concorso bandito con le vecchie regole ante Riforma Brunetta, e questo diritto diventa sacrosanto visto che purtroppo, sempre per le leggi illuminate di questo Governo- che si dimostrano un danno più che un bene all’efficienza e alla produttività della pubblica amministrazione (dalla valutazione della performance individuale allo stravolgimento degli istituti e delle prerogative sindacali), non ci saranno aumenti di stipendio per il triennio 2011-2013, e, quindi, i passaggi tra le aree potranno avere effetti esclusivamente giuridici e non anche economici.
Sul rispetto delle regole, sulla trasparenza e sul merito, tutti i lavoratori sono mobilitati e la CGIL è sempre, con coerenza e concretezza, al loro fianco
Roma, 11 ottobre 2011
Il Coordinatore FPCGIL INPDAP
Marinella Perrini
(ANSA) La crisi economica, a colpi di tagli al servizio sanitario, sta deteriorando rapidamente la salute dei greci: oltre all’aumento di ricoveri ospedalieri, si riscontra l’aumento dei suicidi, l’aumento dei casi di infezione di Hiv e contemporaneamente la riduzione consistente del numero di indennità per malattia concesse dallo stato. È quanto emerge dall’analisi pubblicata sulla rivista Lancet e condotta da Alexander Kentikelenis, David Stuckler della University of Cambridge e Martin McKee della London School of Hygiene and Tropical Medicine. Sono tantissime le problematiche che saltano all’occhio in questa dettagliata analisi che mostra come la crisi stia infierendo anche sulla salute, oltre che sui portafogli, dei vessati greci: non vanno più dal medico (si registra un -15% di visite dal 2007 al 2009), perchè probabilmente non credono di poter ottenere i servizi di cui hanno bisogno, infatti l’offerta di servizi sanitari è stata drasticamente tagliata (-40%) in Grecia per ripianare il debito. Ai tagli del budget destinato alla salute seguono tagli di personale, occasionale carenza di approvvigionamento di materiali medici, persone che riferiscono di aver dovuto dare «bustarelle» allo staff medico per saltare le liste d’attesa per una visita allungate dai tagli alla salute.
In Grecia, si legge su Lancet, si è registrato un aumento dei ricoveri (+24% nel 2010 rispetto al 2009, +8% nella prima metà del 2011 rispetto allo stesso periodo del 2010). L’analisi mostra che è cresciuto del 14% dal 2007 al 2009 la quota di cittadini greci che dicono di essere in cattiva o pessima salute. I suicidi sono cresciuti del 17% dal 2007 al 2009 e dati non ufficiali relativi al 2010 indicano un aumento del 25% rispetto al 2009. Il Ministero della Salute ha riportato un aumento del 40% nella prima metà del 2011 rispetto allo stesso periodo del 2010. Sono aumentati pure i casi di Hiv (+52% nel 2011 rispetto al 2010 – ovvero 922 nuovi casi contro i 605 del 2010), soprattutto tra i tossicodipendenti. L’uso di eroina, non a caso, è aumentato del 20% nel 2009. Una situazione analoga si potrebbe verificare in Italia, spiega in un commento alla notizia Francesco Moscone, docente di economia sanitaria presso la Brunel University, in Gran Bretagna: «anche in Italia come in Grecia assisteremo a una riduzione nell’accesso ai servizi sanitari da parte dei cittadini. Il forte indebitamento di molte regioni ha portato a forti tagli nel budget del settore sanitario, provocando allungamento delle liste d’attesa, mancanza di personale e situazioni caotiche in diversi ospedali. In alcune regioni, quali l’Abruzzo, è prevista la chiusura di un gran numero di ospedali, e si sta assistendo al taglio delle risorse per il trasporto dei pazienti. Tutto questo certamente influisce sull’accesso ai servizi sanitari da parte dei cittadini, specialmente coloro che hanno difficoltà a spostarsi». (ANSA).