Delegazione nazionale trattante – Coordinamento Dap

  
Vi comunico che presso la Federazione Nazionale FpCGIL il giorno 13 ottobre p.v. è stata convocata la delegazione trattante del coordinamento nazionale DAP.
Il confronto e la discussione  verterà, tra gli altri punti all’ordine del giorno, sui DdL riguardanti l’istituzione dei “ruoli tecnici della polizia penitenziaria” che coinvolgono anche il personale penitenziario afferente al comparto Ministeri.
In considerazione dell’intenso e vivace dibattito, on-line e non solo,  che si è sviluppato tra i lavoratori del comparto, iscritti e non a questa O.S., soprattutto a seguito dell’audizione alla Commissione Lavoro della Camera dello scorso 20 settembre delle parti sociali rappresentative del settore  e vista la peculiarità dell’argomento nonché l’interesse  che lo stesso determina, si è ritenuto necessario ed opportuno avviare sulla questione un confronto urgente con i delegati ed iscritti a questa O.S. attraverso la convocazione a breve del coordinamento nazionale DAP.
L’incontro della delegazione trattante del prossimo 13 ottobre risulta, pertanto,  propedeutico alla convocazione dell’assemblea nazionale del coordinamento la cui data sarà decisa in quel contesto ed in  seguito comunicata ai territori e agli interessati.
  
Roma, 3 ottobre 2011

La coordinatrice nazionale DAP
Lina Lamonica

 
 

 
 
 

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La Fp Cgil denuncia: detenuti e poliziotti penitenziari rischiano di restare a piedi.

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Nota Fp Cgil su addestramento al tiro.

La Fp Cgil richiede informazioni sul disciplinare di addestramento al tiro divulgato dall’INSPT.

Pa-Brunetta: su svendita patrimonio pubblico e certificazioni uno spot stanco e pericoloso. Comunicato stampa di Rossana Dettori, Segretaria Generale Fp-Cgil Nazionale

 
“Il Ministro Brunetta, messa in soffitta la sua controriforma della pubblica amministrazione, cerca di ritagliarsi uno spazio mediatico con annunci improvvisati.
Questa volta se la prende con i certificati antimafia, fraintendendo un sacrosanto principio, quello della semplificazione, sul quale ci piacerebbe vedere un progetto organico che, al contrario di quanto fatto con il pasticcio dei certificati on-line, tenga conto della realtà e si confronti con operatori ed esperti. Il certificato antimafia è una garanzia che, per quanto perfettibile, non può essere travolta dal populismo di chi ha smarrito una prospettiva politica e pensa di poter vivere di espedienti e annunci. Una strategia pubblicitaria stanca e che purtroppo ha prodotto solo disastri”. Con queste parole Rossana Dettori, Segretaria Generale dell’Fp-Cgil Nazionale, commenta le dichiarazioni del Ministro della Pubblica Amministrazione e dell’Innovazione Renato Brunetta.

“Pensare che il controllo di legalità sia un impedimento allo sviluppo è quantomeno paradossale. Il Ministro inverte l’ordine dei fattori, ma in questo caso il risultato cambia e drammaticamente. Un Paese come il nostro, con territori ad alta densità mafiosa e infiltrazioni negli apparati dello Stato, dovrebbe al contrario investire energie e risorse per rendere sempre più trasparente il rapporto tra le imprese e le proprie articolazioni. Purtroppo – aggiunge Dettori – il Ministro è in pessima compagnia, viste le campagne sull’oppressione fiscale e il generale allentamento delle maglie dei controlli che questo esecutivo ha scientemente perseguito”.

“Quanto al motto “vendere, vendere, vendere” e al tentativo, ormai palese, di consegnare il patrimonio pubblico alla speculazione, non possiamo che sperare che questo Governo cambi in fretta – conclude la Segretaria Generale Fp-Cgil – prima che i suoi ennesimi spot diventino provvedimenti legislativi”.

Roma, 26 settembre 2011

 

Riunione del 30 settembre rinnovo CCNL 01-10-2010/30-09-2011

 Si è tenuto nella giornata di venerdì 30 settembre  l’incontro con l’Amministrazione avente all’O.d.G. il rinnovo del secondo biennio  del CCNL.
 
L’Agenzia ha avanzato la seguente  proposta:
·        Aumento pari all’1,5% dei tabellari previsti nel CCNL (circa 28 euro lordi mensili per il quinto livello) per il primo anno e pari aumento non liquidabile per il secondo anno essendo in vigore dal 1 gennaio 2011 il blocco degli aumenti contrattuali previsto dalle recenti  manovre finanziarie.
·        Disponibilità, dopo aver sottoscritto il CCNL,  a  rivedere  alcuni istituti normativi su richiesta  delle  OO.SS.
 
Nel corso della riunione sono state consegnate schede riassuntive che fotografano la suddivisione per livelli dei lavoratori al 30 settembre 2010, la massa salariale al netto di valorizzazioni individuali delle prestazioni lavorative e l’elenco degli istituti contrattuali con dirette ricadute economiche che, stando all’interpretazione data dall’Agenzia alle novità normative in tema di pubblica amministrazione, non possono essere oggetto di confronto.
 
Come già dichiarato più volte al tavolo di contrattazione la FP CGIL ritiene che non essendoci impedimenti  legislativi,  si possa avviare il confronto anche sulla parte normativa per estendere ed ampliare la tutela dei diritti come ad esempio i permessi studio, la rimodulazione dei congedi parentali, la flessibilità oraria.
 
Nel 2009 in fase di rinnovo del CCNL alcune sigle valutarono opportuno sottoscrivere la proposta economica per poi rinviare  ad un secondo tempo la contrattazione riguardante alcuni istituti normativi. Scelta legittima – altrettanto legittimamente non condivisa dalla FP CGIL–  ma  già al tempo palesemente controproducente.
Pur nella consapevolezza che in questa fase gli aumenti economici siano  importanti per i lavoratori, riteniamo  opportuno tenere aperta una vertenza più complessiva finalizzando gli interventi  sindacali ad ottenere un aumento delle risorse per il rinnovo sia della parte economica sia  della parte  normativa.
 

Roma 3-ottobre-2011                                                
 

          Per la Delegazione Nazionale                                     CGIL FP Nazionale
Daniele Gamberini- Anna Maria Scarpati                             Agenzia del Demanio
                                                                                         Luciano Boldorini

Biotestamento: inviato il parere della Cgil in Commissione Igiene e Sanità. Il Ddl è oscurantista, contrario ai diritti dei pazienti e alla norme deontologiche. Comunicato Stampa Cgil Nazionale – Fp-Cgil Nazionale

 
Il Disegno di Legge 10b, che dovrebbe normare il testamento biologico, è diventato oggetto di una battaglia ideologica che rischia di travolgere la garanzia di libera
espressione della volontà dei pazienti e le norme deontologiche, prima tra tutte l’alleanza terapeutica medico-paziente, vera base di un sistema scevro da condizionamenti e oscurantismi.

Il richiamo al codice penale per i medici e per chi presta cure non “esclusivamente finalizzate alla tutela della vita e della salute”, così per come è formulato nell’art 1, è un’inaccettabile ideologizzazione, prevedendo l’accusa di omicidio, omicidio del consenziente, istigazione o aiuto al suicidio. Una vera e propria criminalizzazione della deontologia professionale.

Qualora il ddl diventasse legge, non si potranno far valere le volontà del cittadino e il medico sarà costretto a intervenire. Affermare, ad esempio, che
alimentazione e idratazione non possano essere oggetto di dichiarazione anticipata di trattamento, presuppone che non siano trattamenti sanitari, come invece viene riconosciuto dalla comunità scientifica nazionale e internazionale. Il fatto stesso che il medico possa contravvenire alle dichiarazioni anticipate di trattamento e che non possa “prendere in considerazione orientamenti volti comunque a cagionare la morte del paziente”, è in netto contrasto con gli articoli 35 e 38 del Codice deontologico dei medici, nonché degli articoli 2, 13 e 32 della Costituzione.

Per dare una risposta a questo testo, a febbraio 2011 l’Fp Cgil nazionale e l’Fp Cgil Medici hanno lanciato l’Appello “Io non costringo, curo” per la libertà di scelta sul testamento biologico e contro l’accanimento terapeutico, primi firmatari Ignazio Marino e Umberto Veronesi. Oltre 11mila le adesioni raccolte tra i medici e operatori sanitari, a testimonianza dell’indignazione vissuta nel settore.
 
Roma 3 ottobre 2011

 

Dematerializzazione cartacea e ricollocamento del personale (Stabilimento di Gaeta)

 Roma 03.10.2011           
 
Direzione Generale Agenzia Industrie Difesa
On.le Ing. Marco AIRAGHI

 

Oggetto: Dematerializzazione cartacea e ricollocamento del personale. (Stabilimento di Gaeta)

 

Egregio Direttore,

 

In relazione, alla presentazione avvenuta in data 28 Settembre 2011, presso lo Stabilimento di Gaeta, del progetto citato in oggetto, questa Organizzazione Sindacale, nel ritenere che i confronti avvenuti con la Sua Direzione siano sempre stati improntati ad un corretto rispetto dei ruoli di ciascuna parte, ritiene doveroso farLe presente alcune considerazioni.

Nel leggere dalla stampa, Le riporto alcuni frammenti:” L’Agenzia Industrie Difesa ha presentato presso lo Stabilimento Grafico di Gaeta il progetto riguardante la realizzazione del Centro Unico di Conservazione (CUC) per la sostituzione e dematerializzazione dell’archivio cartaceo del CeDoc della caserma Manara di Roma. E’ stato garantito al personale dello stabilimento il mantenimento dello stato giuridico di dipendenti del Ministero della Difesa e le eventuali riconversioni professionali riguarderanno poche unità saranno su base volontaria. Il progetto pilota è quello di liberare infrastrutture oggi destinate ad archivio – si parla finora di 32 mila metri quadrati, soprattutto in caserme situate in zone abitative – così da rendere gli spazi disponibili o valorizzabili in altro modo e di ridurre ”in modo drastico” (dichiarazione del Direttore Airaghi) il personale utilizzato a questo scopo. …………… L’effetto immediato dovrebbe essere quello del recupero degli spazi di servizio e del relativo personale, in primo luogo la riduzione delle guardianie……”.

A tal proposito, Le rammento che nell’ultimo incontro avvenuto con il Responsabile delle Risorse Umane (Dr. Dai notti) e alla presenza dell’Ing. Benedetti, chiedemmo che rispetto al progetto dello Stabilimento di Gaeta, avremo voluto essere informati dei dettagli del progetto e che influenza avrebbe avuto sul personale dipendente.

Nel ringraziarLa anticipatamente, questa Organizzazione Sindacale Le chiede un URGENTE incontro per Informazioni in merito a quanto rappresentato.

Si resta in attesa di un sollecito riscontro.

 

Distinti Saluti.

 

                                                                          FPCGIL DIFESA

                                                                          Noemi MANCA

Documento gruppo di lavoro FP CGIL Roma e Lazio

Comunicato stato agitazione personale

MINISTERO ISTRUZIONE UNIVERSITA’ E RICERCA
 
PROCLAMATO LO STATO DI AGITAZIONE DEL PERSONALE

 

Insieme a UIL, Confsal-Unsa e UGL-Intesa abbiamo proclamato lo stato di agitazione del personale del MIUR.
 
Su una serie di questioni avevamo ripetutamente chiesto incontri alla parte politica:
immissione nei ruoli della PA dei 5000 docenti inidonei all’insegnamento, contemporanea alla ulteriore riduzione del 10% dell’organico prevista dalle ultime norme governative, che potrebbe perfino nel nostro Ministero determinare esuberi;ulteriore riduzione del numero degli uffici dirigenziali centrali e periferici da attuare entro l’anno e che segue quella da poco prevista dall’ultimo regolamento di organizzazione, ancora da formalizzare con appositi DM, che potrebbe portare alla chiusura e/o accorpamento di uffici periferici;applicazione del decreto legislativo 150, per quanto riguarda la valutazione del personale, sul FUA 2011, nonostante l’Amministrazione non abbia attuato nei tempi previsti le procedure previste dalla stessa norma. 

Il non essere nemmeno stati informati su come il Ministro intende affrontarle, oltre a ledere le relazioni sindacali, ci fa seriamente temere ripercussioni negative sugli uffici e sul personale di questo Ministero.
 
Nei prossimi giorni insieme alle altre Organizzazioni Sindacali firmatarie dello stato di agitazione  definiremo modalità e iniziative, oltre a insistere con la parte politica per un incontro in cui illustrare le nostre posizioni nel merito dei problemi.
 
Vi invio l’ultima nota, che risale a quasi un mese fa,  con cui abbiamo chiesto un incontro al Ministro e il comunicato unitario sullo stato di agitazione.
 
La CISL, dopo aver firmato la richiesta di incontro dell’ 8/9/2011 cui non è stata data alcuna risposta, ed aver concordato su tutti i punti del comunicato che indice lo stato di agitazione, inspiegabilmente (???????)  poi si è ritirata e non lo ha sottoscritto.
 
 
                                                                                                             FP CGIL MIUR
                                                                      Angelo Boccuni


 

CHE FINE FAREMO (7)?

 Siamo arrivati alla settima “puntata” e il vertice politico/amministrativo continua “ufficialmente” a tacere.  A nostro avviso le ipotesi sono due: o neanche loro hanno risposte oppure hanno così poco rispetto dei lavoratori  da non considerarli degni di una spiegazione rispetto al grave momento che stiamo attraversando.
 

Il vertice politico/amministrativo non può rimanere in silenzio nei confronti di tutti i quesiti che stiamo ponendo.
 

Quale modello organizzativo verrà applicato: quello del DPR o quello del DM  “poli integrati del welfare”?
 

Su quale modello organizzativo sarà attivato Il “bellissimo” sistema di valutazione predisposto dall’OIV?
 

In base alla manovra economica predisposta dal Governo saranno soppresse con legge costituzionale tutte le province: è “lecito” conoscere il futuro dei nostri uffici operanti nelle suddette province? E il futuro dei lavoratori e dei dirigenti? E il futuro dell’attività di vigilanza sul territorio?
 
Quanti sono i consulenti del Ministro Sen. M. Sacconi e del suo Gabinetto? Quanto costano alla collettività?
Come mai il Dr. F. Verbaro è “uscito dalla porta” come ex Segretario Generale del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ed è “rientrato dalla finestra” come consulente? Quanto ci costa questo “giochino” considerato che ha molteplici incarichi in altre amministrazioni?
 

Quanti e quali sono i tagli previsti nel nostro Ministero, su quali capitoli e su quali centri di costo?
 In particolare qual è il “contributo” sui tagli del centro di costo del Gabinetto del Ministro?  
A quanto ci risulta i tornelli da installare nella sede del Gabinetto del Ministro (via Veneto) sono stati acquistati; come mai dopo tanto tempo non sono stati installati?
 

Come mai nonostante la pubblicazione del decreto “taglia auto blu” il parco macchine del nostro Ministero sembra essere in piena attività?
 

Perché fino ad oggi il vertice politico/amministrativo non ha mai voluto prendere in considerazione l’apertura della contrattazione al fine di garantire la copertura assicurativa per la responsabilità civile del personale interessato del Ministero?
 

Nelle manovre economiche di luglio e di agosto sono previsti forti tagli al bilancio dei Ministeri, tanto da metterne in difficoltà il funzionamento stesso, mentre nel DPR di riorganizzazione del Ministero del Lavoro e Politiche Sociali (art. 6) sono previsti finanziamenti da parte del Ministero stesso per Italia Lavoro Spa. A tal proposito vorremmo sapere: a quanto ammonta il finanziamento? Anche per questo finanziamento a Italia Lavoro Spa sono   previsti tagli? Quante delle risorse messe in campo per rinnovare questa convenzione saranno utilizzate per la stabilizzazione dei “precari” creati dalla stessa Italia Lavoro Spa?
 

La FP CGIL ritiene vergognose ed odiose le scelte del Governo di cui fa parte anche il Sen. M. Sacconi.
 

La FP CGIL, chiede, in buona sostanza, di sapere quale futuro ha questo Ministero, ma soprattutto gradirebbero saperlo i lavoratori.
 

Diamo appuntamento al prossimo lunedì per le nuove domande.
 

 

                                                                  Il Coordinatore nazionale FP CGIL   
                                                            Ministero del lavoro e delle politiche sociali 
                                               Giuseppe Palumbo

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Biotestamento: inviato il parere della Cgil in Commissione Igiene e Sanità. Il Ddl è oscurantista, contrario ai diritti dei pazienti e alla norme deontologiche

Il Disegno di Legge 10b, che dovrebbe normare il testamento biologico, è diventato oggetto di una battaglia ideologica che rischia di travolgere la garanzia di libera espressione della volontà dei pazienti e le norme deontologiche, prima tra tutte l’alleanza terapeutica medico-paziente, vera base di un sistema scevro da condizionamenti e oscurantismi.
Il richiamo al codice penale per i medici e per chi presta cure non “esclusivamente finalizzate alla tutela della vita e della salute”, così per come è formulato nell’art 1, è un’inaccettabile ideologizzazione, prevedendo l’accusa di omicidio, omicidio del consenziente, istigazione o aiuto al suicidio. Una vera e propria criminalizzazione della deontologia professionale.
Qualora il ddl diventasse legge, non si potranno far valere le volontà del cittadino e il medico sarà costretto a intervenire. Affermare, ad esempio, che alimentazione e idratazione non possano essere oggetto di dichiarazione anticipata di trattamento, presuppone che non siano trattamenti sanitari, come invece viene riconosciuto dalla comunità scientifica nazionale e internazionale. Il fatto stesso che il medico possa contravvenire alle dichiarazioni anticipate di trattamento e che non possa “prendere in considerazione orientamenti volti comunque a cagionare la morte del paziente”, è in netto contrasto con gli articoli 35 e 38 del Codice deontologico dei medici, nonché degli articoli 2, 13 e 32 della Costituzione.
Per dare una risposta a questo testo, a febbraio 2011 l’Fp Cgil nazionale e l’Fp Cgil Medici hanno lanciato l’Appello “Io non costringo, curo” per la libertà di scelta sul testamento biologico e contro l’accanimento terapeutico, primi firmatari Ignazio Marino e Umberto Veronesi. Sono oltre 11mila le adesioni raccolte tra i medici e operatori sanitari, a testimonianza dell’indignazione vissuta nel settore.
 

Croce Rossa Italiana: prima i più deboli, domani Open Day al Cem di Roma No alla chiusura del centro. Comunicato stampa Fp-Cgil Nazionale

 
Domani, 4 ottobre 2011, a partire dalle ore 11:00, la Fp-Cgil terrà l’Open Day al Centro di Educazione Motoria della Croce Rossa Italiana, via Ramazzini 31, Roma.
 
L’iniziativa si è resa necessaria per contrastare le voci di chiusura di un centro che rappresenta un punto di eccellenza nell’assistenza alla disabilità grave e gravissima, chiusura che porterebbe drammatiche conseguenze per gli assistiti, per le loro famiglie e per gli operatori.

Un’iniziativa di denuncia e di confronto sulle prospettive del Cem e più in generale della Cri, perché a essere in gioco è il modello di assistenza e d’integrazione del servizio pubblico, modello che rischia di essere piegato a interessi privati che non garantiscono i livelli di assistenza e la qualità dei servizi offerti ai cittadini, in primo luogo a quelli più deboli.

Hanno assicurato la loro presenza:
Francesco Rocca, Commissario nazionale Croce Rossa Italiana
Flavio Ronzi, Commissario comitato provinciale Roma
Maurizio Barone, Medico responsabile Progetto Archimede
Mina Welby, associazione Luca Coscioni
Anna Maria Malato, imprenditrice e finanziatrice dei lavori del centro diurno e della casafamiglia Archimede
Claudio Gustavino, Senatore membro della XII commissione
Raffaele Ranucci, Senatore del Partito Democratico
Carlo Bossi, rappresentante dei genitori
Rolando Proietti, forum ex art. 26
Renzo Foschi, Consigliere regionale Lazio commissione sanità
Giulia Rodano, Consigliere regionale Lazio commissione sanità
Fabio Nobile, Consigliere regionale Lazio commissione affari sociali
Daniele Ozimo, Comune di Roma Vice Presidente commissione politiche sociali
Fabio Bellini, Presidente XVI municipio
Daniela Cirulli, Consigliera XVI municipio
Tiziana Capriotti, Consigliera XVI municipio
Gianni Paris, Presidente XV municipio
Nina Daita, responsabile area disabilità Cgil
Rossana Dettori, segretaria generale Fp-Cgil
L’invito è stato esteso alla Presidente Renata Polverini

Roma, 3 ottobre 2011

 
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