02.07.2011 – ERRATA CORRIGE – Allegato, di seguito, il comunicato ai lavoratori di CGIL CISL UIL VVF con il quale si contesta aspramente la convenzione sottoscritta dal Direttore Regionale, ritenendola lesiva della dignità e professionalità dei VVF.
LETTERA APERTA A TUTTI I LAVORATORI
In data 29/6/2011 siamo stati convocati dal Direttore Regionale VF per discutere l’organizzazione della Campagna Estiva Antincendi 2011.
Il Direttore Regionale, all’inizio della riunione, ci comunicava di aver già sottoscritto la convenzione con la Regione Sardegna con la quale, i quattro Comandi Provinciali VF vengono, di fatto, impegnati a dare il proprio contributo per la lotta agli incendi boschivi con le stesse identiche modalità del 2010. Il Direttore Regionale ha ritenuto opportuno sottoscrivere una convenzione, già criticata aspramente dalle scriventi, il cui contenuto è fortemente lesivo della dignità e della professionalità dei Vigili del Fuoco.
Ha sottoscritto nuovamente una convenzione nonostante, dai quattro Comandi Provinciali, siano arrivati forti segnali di malessere anche per il mancato pagamento di quanto dovuto ai lavoratori per le prestazioni straordinarie rese nel 2010.
Ha sottoscritto una convenzione nonostante le OO.SS. Regionali, nella riunione tenutasi in data 31-05-2011 abbiano manifestato le proprie lamentele, oltre per la grave carenza di personale, anche per le carenze di idonei mezzi di soccorso per far fronte agli incendi boschivi e per il ruolo marginale riservato ai Vigili del
Fuoco ancora una volta sottomesso al personale del Corpo Forestale Regionale.
Il Direttore Regionale, con questo suo atto unilaterale e prevaricatorio, ha fatto comprendere che i Vigili del Fuoco non possono e non devono esprimere il proprio pensiero.
Ha deciso che i Vigili del Fuoco devono obbedire in silenzio e poco importa, per lui, se dopo le ore 20,00 siamo l’unica forza in campo che, per far fronte anche al più semplice incendio di sterpaglia, le nostre sedi rimangono sguarnite non consentendoci così di poter dare risposte alle richieste di soccorso tecnico urgente.
Poco importa, sempre per il Direttore Regionale, se siamo costretti ad operare con mezzi vecchi di 25 anni. L’importante era portare a casa un risultato, a qualsiasi costo.
L’importante era prestare fianco alla politica che si accorge che esistono anche i Vigili del Fuoco solo quando gli incendi estivi sono già iniziati.
Anziché discutere sulle problematiche inerenti la Campagna Estiva 2011 per tempo, è stata adottata la tecnica di informare i rappresentanti dei lavoratori a cose fatte e con grave ritardo.
A causa di questo comportamento abbiamo deciso, in segno di protesta e poiché i giochi erano già stati fatti, di abbandonare la riunione.
Queste Segreterie Regionali, rispettando il ruolo delle Strutture Territoriali e dei lavoratori, sentono il dovere di denunciare quanto accaduto perché, in coscienza ognuno prenda la decisione migliore.
Mucelli (CGIL) Manca (CISL) Morgera (UIL)
07.07.2011 – Dopo la decisione unilaterale e senza preavviso dell’ATAC, che a Maggio ha sospeso la convenzione con i Vigili del Fuoco in 5 delle 6 stazioni metro, giustificandola con l’avvenuto adeguamento della sicurezza nelle stazioni, domenica 3 luglio, su REPUBBLICA è apparso un articolo sull’argomento.
Alla denuncia di “scelta assurda ” l’azienda ha risposto con dichiarazioni che non trovano riscontro nella normale attività di vigilanza del Comando di Roma.
Abbiamo replicato con un volantino che denuncia quello che sembra l’ennesimo taglio ad un servizio pubblico che pagheranno i cittadini per contenere bilanci dei quali si è ampiamente occupata la stampa: è allegato di seguito, unitamente all’articolo di Repubblica e ad una richiesta di chiarimenti al Comandante.
LA SEGRETERIA PROVINCIALE FP CGIL VF ROMA
07.07.2011 – Dopo il comunicato unitario CGIL CISL UIL VVF regionali e la presa di posizione del Coordinamento FP–CGIL VVF di Nuoro, anche il Coordinamento di Sassari esprime il proprio parere sulla convenzione CEA 2011: lo alleghiamo di seguito.
CAMPAGNA ESTIVA ANTICENDIO 2011 – COMUNICATO AI LAVORATORI
Cari colleghi come ogni anno è arrivato il momento di parlare della ” Campagna estiva antincendio ” che sino a qualche anno fà ci vedeva impegnati e protagonisti per almeno tre mesi nelle varie sedi stagionali, ( alcune delle quali diventate con il tempo sedi permanenti), protagonisti sia nella lotta agli incendi che caratterizzano la stagione estiva ma sopratutto nell’opportunità , di dislocare sul territorio provinciale ,risorse umane straordinarie specializzate nel fornire il “”soccorso tecnico urgente”” ottimale, sia per i nostri concittadini che per le migliaia di turisti che con le loro famiglie scelgono il nostro territorio per trascorrere le vacanze.
Tutto questo ormai con gli anni si è trasformato in una pseudo “” Campagnetta estiva con ruderi”; pseudo perche ormai il periodo in cui i Vigili del Fuoco presidiano il territorio si è ridotto ad una ventina di giorni, periodo che coincide in molti casi anche con le nostre ferie programmate e dove i ruderi sono i mezzi che vengono ( alcuni hanno raggiunto la venerabile età di 25 anni) rimessi in moto con un po stucco quà e là; strappati ancora per qualche mese da morte certa ai vari sfasciacarrozze e musei nazionali, dove troverebbero il loro giusto riposo.
Per non dimenticare i pagamenti del servizio reso che, hanno raggiunto ritardi abbissali di ben 12 mesi e per quanto riguarda il futuro, se non ci saranno imprevisti, il periodo di pagamento previsto sarà Aprile 2012 .
Altro aspetto critico , evidenziato nella nota unitaria delle segretrie regionali CGIL–CISL–UIL , il ruolo marginale riservato ai Vigili del Fuoco ancora una volta sottomesso al personale del Corpo Forestale Regionale.
Forse l’unico aspetto positivo, della convenzione, è che per i prossimi due mesi il distaccamento già decretato di Arzachena potrà contare su una squadra operativa quasi completa , liberando dalla responsabilità i colleghi che in questo periodo prestano servizio,”” nel presidio””, dove in caso di intervento in prossimità della sede si trovano a dover valutare se è più sbagliato non intervenire o viceversa operare con una squadretta di 3 unità, pur sapendo che in quel caso le responsabilità di eventuali imprevisti o infortuni durante l’intervento ricadranno sul capo partenza.
Nell’incontro avuto con il comandante, il giorno 4 luglio, per definire l’organizzazione, seguendo le linee guida fornite dal direttore regionale, abbiamo avuto garanzie che le squadre di soccorso che opereranno sul territorio avranno la composizione minima 4+1 ed soltanto la squadra notturna AIB (si occuperà esclusimante di interventi collegati alla CEA) che presterà servizio in sede centrale sarà composta da 3+2 ed avrà competenze su tutto il territorio provinciale e regionale.( quest’ultimo passo essendoci sfuggito all’atto della riunione ci vede fortemente contrari nella composizione di una squadra composta da soli 3 permanenti e 2 vv.d che vanno a sopperire in pratica all’assenza del corpo forestale durante le ore notturne, con l’opportunità non troppo remota di essere chiamati in provincie limitrofe per operare in contesti altamente pericolosi dal punto di vista della sicurezza).
In funzione di quanto esposto si ricorda che, nonostante queste “proposte dell’amministrazione” alle quali da parte nostra non è possibile essere d’accordo serenamente; la partecipazione alla CEA resta ed è del tutto volontaria.
IL COORDINATORE PROVINCIALE FP–CGIL VVF
BENIAMINO ROBERTO MANINCHEDDA
07.07.2011 – Allegato, di seguito, il comunicato stampa congiunto FP CGIL/Coordinamento VVF CGIL mirat a sollecitare i vari livelli istituzionali affinchè si discuta della convenzione per il 2011, nonchè del saldo delle comptenze di quella el 2010.
COMUNICATO STAMPA CAMPAGNA ANTINCENDI BOSCHIVI 2011
ANCHE QUEST’ANNO CI APPRESTIAMO AD AFFRONTARE IN CALABRIA IL DRAMMA DEGLI INCENDI BOSCHIVI.
PUNTUALMENTE IN QUESTO PERIODO DELL’ANNO CI TROVIAMO COSTRETTI AD ESERCITARE PRESSIONI PER SENSIBILIZZARE I VARI LIVELLI ISTITUZIONALI
PUNTUALMENTE REGISTRIAMO RITARDI SULLA CONCRETA APERTURA DI UN TAVOLO DECISIONALE CHE TRAMITE UNA CONVENZIONE CON LA REGIONE DIA IN TEMPI UTILI GLI STRUMENTI NECESSARI PER AFFRONTARE L’EMERGENZA ORMAI ALLE PORTE, OLTRE NATURALMENTE A SALDARE IL DOVUTO PER LA CAMPAGNA AIB 2010, SALDO CHE ERA PREVISTO PER FINE NOVEMBRE 2010.
EPPURE IL 18 APRILE 2008 E’ STATO SIGLATO AL VIMINALE UN’INTESA,CHE OGNI ANNO VIENE RIBADITA, LA CUI DIRETTIVA EMANATA DALLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO STABILISCE LINEE DI INDIRIZZO PER CONVENZIONI REGIONALI ATTRAVERSO UNA DIRETTIVA UNIVOCA E VALIDA PER AGGREDIRE IN TEMPI UTILI IL GRAVE FENOMENO DEGLI INCENDI CHE HA CAUSATO IN PASSATO FERITI E MORTI OLTRE AD INGENTI DANNI AL PATRIMONIO BOSCHIVO.
FORSE NON TUTTI SONO A CONOSCENZA CHE I VIGILI DEL FUOCO A CAUSA DELL’ORMAI CRONICA CARENZA DI PERSONALE PRESSO TUTTE LE SEDI DI SERVIZIO, NEL 2011 HANNO QUASI DIMEZZATO LA CONSUETA RISPOSTA OPERATIVA IN SOCCORSO ALLE POPOLAZIONI, ED I POCHI E USURATI MEZZI CHE PER MANCANZA DI FONDI SPESSO NON POSSONO NEANCHE ESSERE RIPARATI, NON POTRANNO SOSTENERE A LUNGO LA SITUAZIONE CHE COMINCIA A DELINEARSI.
GIA’ OGGI COMINCIANO LE DIFFICOLTA’ NEL SOSTENERE LE RICHIESTE D’INTERVENTO CHE ARRIVANO NELLE SALE OPERATIVE, RICHIESTE CHE SPAZIANO FRA GLI INNUMEREVOLI COMPITI ISTITUZIONALI, A BREVE L’AUMENTO SOSTANZIALE DELLE RICHIESTE A CAUSA DEGLI INCENDI BOSCHIVI SE NON SUPPORTATO DA UN AUMENTO DELLE SQUADRE OPERATIVE METTERA’ DA SUBITO IN GINOCCHIO L’OPERATIVITA DELLE SEDI PRESENTI SU TUTTO IL TERRITORIO ED A SUBIRNE LE CONSEGUENZE SARANNO LE POPOLAZIONI, CHE NON VEDRANNO ARRIVARE LE SQUADRE DI SOCCORSO IN TEMPO UTILE E GLI OPERATORI VIGILI DEL FUOCO CHE VEDRANNO INNALZARE A DISMISURA IL LIVELLO DI RISCHIO PERCHE’ COSTRETTI A LAVORARE SOTTO NUMERO E SOTTO STRESS.
PER QUANTO SOPRA SOLLECITIAMO I VARI LIVELLI ISTITUZIONALI, POLITICI REGIONALI E NAZIONALI INVITANDOLI AD ATTIVARSI RESPONSABILMENTE.
AUSPICHIAMO INOLTRE CHE IL DIRETTORE REGIONALE VIGILI DEL FUOCO CALABRIA SI ATTIVI CON DETERMINAZIONE SIA PER RECUPERARE LE SOMME IN SOSPESO DOVUTE AL PERSONALE CHE PER DARE VITA, ANCHE QUEST’ANNO, AD UN PROGETTO DI PIENA OPERATIVITA’, “UOMINI E MEZZI”, PRIMA CHE LE SOLLECITAZIONI SIANO DI BEN ALTRA NATURA.
IL SEGRETARIO F.P. C.G.I.L. REGIONALE Alfredo IORNO – IL COORDINATORE F.P. C.G.I.L. REGIONALE VV.F. Luciano MAURO
03.05.2011 – In allegato la nota delle OO.SS. provinciali che lamentano il persistente mancato rispetto, da parte del Dirigente, della normativa vigente concernente la composizione delle squadre d’intervento, nonostante l’argomento in oggetto rientra tra i punti della dichiarazione dello stato di agitazione già indetto al fine di tutelare l’incolumità dei lavoratori nei confronti di tali reiterati comportamenti.
04.05.2011 – In data 28/04/2011 si è tenuto, con il patrocinio della Funzione Pubblica CGIL Foggia, il 1° Convegno provinciale CGIL VVF Foggia, presso la Sala Mensa della sede Centrale con il seguente tema:
Vigili del Fuoco tra passato e futuro: aspettative e criticità.
Il Convegno è stato un momento di incontro e partecipazione rivolto a tutto il Personale, per un’analisi del difficile momento storico del Corpo Nazionale, investito anch’esso dalla profonda crisi economica e finanziaria del paese.
Interventi previsti: CIANI Vincenzo Dirigente Provinciale; MOREO Vincenzo Coordinatore Provinciale CGIL VVF Foggia; LANZA Michele Coordinatore Provinciale CISL VVF Foggia; OCCULTO Luigi Coordinatore Provinciale UIL VVF Foggia; GESUALDO Michele Coordinatore Provinciale CONAPO Foggia; PESOLA Carmelo Coordinatore Regionale CGIL VVF Puglia; SALVATORE Nicola Segretario Provinciale CGIL FP Foggia; CLEMENTE Vincenzo Moderatore.
Alleghiamo di seguito la relazione del Coordinatore Provinciale Moreo e quella del Coordinatore Regionale Pesola.
Il Coordinatore Provinciale FP–CGIL VVF MOREO VINCENZO
Alle ore 10.00 del 28/04/2011 ha avuto inizio il I Convegno Provinciale CGIL VVF, patrocinato dalla FP CGIL Foggia.
Il collega Gesualdo non ha potuto partecipare per precedenti impegni personali.
Questo Coordinamento ha inteso aprire i lavori di un tema così ampio dando la parola a tutte le componenti del Comando Provinciale con lo sviluppo di tale discussione secondo la propria sensibilità ed esperienza personale e professionale.
La pluralità infatti è stata riconosciuta non tanto quanto pericolosa diversità ma quale valore aggiunto per la crescita di tutta la componente VVF.
L’apporto di ogni relatore ha evidenziato il comune ed unitario riconoscimento di tutte le criticità che assillano il CNVVF.
Ritengo particolarmente importante menzionare il passaggio in cui il Dirigente ha fatto notare, in una particolare e forte congiuntura economica, quanto difficile risulta l’attenzione del Governo Centrale per quello che con un termine anglosassone possiamo definire la “safety “, rispetto a quello che si può identificare quale ” attenzione per l’Ordine Pubblico”.
Se mi si permette, direi la stessa cosa, circa l’attenzione per il valore supremo della democrazia e del rispetto della dignità di ogni singolo lavoratore.
Il Coordinatore UIL e CISL hanno rappresentato le difficoltà del Personale per le mancate spettanze arretrate così come anche una più attenta gestione delle risorse umane ed organizzazione del Lavoro.
Nel riconoscimento unanime di quanto finora espresso, ho ritenuto opportuno aggiungere che la tutela dell’operatore VVF si raggiunge attraverso la salvaguardia del servizio di soccorso.
Riconoscendo la logica del soccorso, l’operatore VVF acquisisce la dignità della sua professionalità ed acquisisce il diritto alla sua tutela.
Occorre un distinguo tra l’esperienza di riunioni del Personale cariche di tensioni per le problematiche di volta in volta affrontate, da “la carica di tensione” che deve nascere ed emergere da una approfondita analisi delle aspettative e criticità del ns. lavoro.
Il Coordinatore Regionale CGIL, il compagno Pesola, ha posto all’attenzione le criticità di una riforma, quella del 217, che non è mai decollata e che sin dall’inizio ha evidenziato i suoi limiti.
Il risultato finale non è stato altro che una ingabbiatura del sistema VVF, con logiche che da sempre abbiamo definito lontane da noi.
Le criticità per il mondo del lavoro riscosso dalla recente finanziaria è stato oggetto di riflessione da parte del Segretario Provinciale di Funzione Pubblica SALVATORE Nicola che ha ricevuto riconoscimento e credibilità dalla stessa platea.
Per come anche la Base ha risposto a tali analisi ed iniziative, ritengo di poter addivenire alle seguenti conclusioni:
1. A livello periferico ed a livello di discussione in cui la base rimane coinvolta, più difficili sono le diversità di veduta e di pensiero rispetto all’analisi delle Aspettative e Criticità del CNVVF, di quanto non avviene stranamente a livello Centrale e Nazionale;
2. Perseguire una unitarietà di intenti è possibile nella misura in cui ogni compagine sindacale è capace di sacrificare parte della sua linea politico-aziendale a favore della complementarietà delle idee e dei percorsi;
3. Le motivazioni di dissenso della ns. linea sindacale rispetto all’azione di Governo sono più condivise di quanto non possa apparire in un contesto di corporativismo di tesseramento sindacale.
4. Auspico che a livello periferico, sia condivisa tale esperienza che renda soggetto principale la Base e le sue logiche ed aspettative.
Foggia, lì 03/05/2011.
Il Coordinatore Regionale FP–CGIL VVF Carmelo PESOLA
Inizio ringraziando il compagno Moreo per la possibilità che ci dà di poter affrontare l’argomento in oggetto, anche perché questo momento ci permette di confrontare i diversi pensieri, se pur a livello regionale, su una organizzazione importante per il Paese come è quella dei Pompieri in termini di servizi e principalmente in termini di soccorso.
A mio parere si inizia a parlare seriamente di una riforma per il Corpo Nazionale solo quando, alla fine degli anni 90-inizio del 2000, a fronte di una serie di eventi calamitosi, gestiti diversamente dal passato, si aprì una discussione forte sulla riforma del sistema di protezione civile; il pensiero dominante fu quello dell’Agenzia di PC alle dirette dipendenze della Presidenza del Consiglio, al cui interno i Vigili del Fuoco (fuori dal Ministero Interno) avrebbero dovuto assumere una funzione trainante, in stretta sinergia con gli altri soggetti che a vario titolo si occupano di PC, quali gli Enti Locali, i Servizi Tecnici Nazionali, il Volontariato etc.
Tutti sappiamo come andò a finire, i Vigili del Fuoco non entrarono nell’Agenzia, ma ne dipesero solo funzionalmente; il Governo di centro sinistra (Ministro Interno Bianco) non fece nulla per consolidare l’Agenzia e il Governo Berlusconi appena vinse le elezioni la abrogò definitivamente e iniziò a caratterizzarla sul fronte dei grandi eventi che nulla hanno a che vedere con la gestione delle calamità e dei grandi rischi.
SI, COLLEGHE E COLLEGHI, noi della CGIL pensavamo e pensiamo che quella fosse una riforma giusta che si basava sul decentramento delle risorse e funzioni al territorio, valorizzando Direzioni regionali e Comandi con l’alleggerimento della struttura centrale che si dovrebbe solo occupare di armonizzazione e coordinamento, valorizzando la Dirigenza Tecnica.
Ho sempre pensato ad una protezione civile CON AL CENTRO I POMPIERI, una protezione civile GESTITA DAI POMPIERI, noi a capo e quindi, anche del controllo di tutte le numerose associazioni di volontariato presenti nel Paese, che se continuano ad impegnarsi così come ora e contemporaneamente a farsi aiutare dalla politica – lo dico con parole povere- finiranno con toglierci il lavoro e sapete perché: perché costano di meno e sono presenti capillarmente su tutto il territorio e quindi , in questa amministrazione, e delle altre che verranno, con risorse nella gestione sempre più esigue per i servizi, servono a far quadrare i bilanci.
Nel 2004/2006 arrivò Morcone e insieme a Cisl e Uil, (questa è storia), caratterizzano la loro attività ponendosi come obiettivo la riforma del rapporto di lavoro, attraverso la ripubblicizzazione dello stesso. Parte del centro sinistra fece sua una opposizione di sola facciata, la riforma passò e riconsegnò un sistema regolato rigidamente da norme e non dalla contrattazione, nel quale il sindacato conta molto meno (fa comodo a tutta la politica avere un sindacato debole, differenza norma e contrattazione) le condizioni economiche e professionali peggiorano (tanti nella qualifica in cui vanno ad essere collocati percepiranno un inquadramento economico minore, delle trecento euro promesse neanche l’ombra ma c’è il riassorbimento dell’assegni ad personam previsti allora per rispondere a chi andava a prendere di meno).
Insomma è una cattiva copiatura dell’ordinamento della Polizia di Stato.
Ma quello che più mi sconcerta sulla questione economica è che il tutto lo si poteva leggere, infatti era già scritto nelle risorse previste che sarebbe andata così… Ma c’è da arrabbiarsi per la propaganda che in questi ultimi anni ancora parla ancora di centinaia di euro ai pompieri se entrano nel comparto sicurezza.
Nessuno nega che forse la polizia percepisce un salario maggiore di un centinaio di euro. Ma abbiamo verificato a quali competenze istituzionali corrispondono quei soldi in più? E senza svolgere certe altre funzioni in più oltre a quelle istituzionali, è automatico che quei soldi in più li prenderemo? Si è verificato che pur nel comparto sicurezza altre forze percepiscono meno della polizia? Vi risulta che forze appartenenti al comparto sicurezza hanno firmato contratti con disparità economiche? Ma poi perché non ci battiamo per un salario maggiore o riconoscimenti specifici, restando al di fuori di competenze che non ci riguardano e che non abbiamo la formazione e la forma mentis per assolvere?
Ma quello che più mi fa ridere è che le finanziarie prevedono sempre meno per i contratti in genere e noi crediamo – io e tanti altri no! – che basta entrare nel comparto sicurezza e che oggi, Berlusconi o chissà chi altro nel futuro, preveda soldi così, a “babbo morto” per i pompieri… scusatemi, malgrado il rispetto che ho delle idee altrui… questa mi fa ridere…
Arriviamo al 2006/2011 – Il Corpo, malgrado le promesse della politica, compreso il centro sinistra che vince le elezioni, è sempre più in crisi: il 217 non viene modificato strutturalmente come necessario, il mancato recupero del turn over fa aumentare a dismisura le carenze di organici, il servizio è sempre più in difficoltà, il modello organizzativo rimane profondamente accentrato ed ingessato, poco conforme alle esigenze dei cittadini e del Paese.
2007/2008 – Si discute il primo contratto di natura pubblicistica i cui contenuti, malgrado le promesse di altre OO.SS., sono al di sotto delle attese; la CGIL in un primo momento non firma, ma nella successiva sessione è costretta a firmare per non essere estromessa dalle contrattazioni successive.
Poi il 2009 – Il terremoto in Abruzzo riporta all’ordine del giorno la necessità di rivedere il sistema di protezione civile; la dirigenza del Corpo non riesce a cogliere l’opportunità di rilanciare un progetto di riforma che caratterizzi e valorizzi il lavoro dei pompieri in quell’ambito.
2010/2011 – Inizia e prosegue una deriva che tende ad identificare sempre più i VVF con il comparto sicurezza, quasi fossero il 6° corpo dello stato; ciò li allontana dal sistema di protezione civile e li relega in un ruolo comprimario di semplice manovalanza. La firma del biennio economico contrattuale porta notevoli risorse, ma non per similitudine con comparto sicurezza – come continuano a sostenere CISL UIL CONFSAL e CONAPO – bensì per il lavoro fortemente identitario svolto nelle grandi emergenze che riafferma, qualora ce ne fosse bisogno, l’unicità dei VVF che non devono essere confusi con nessun altro, a partire dai compiti di soccorso e protezione civile, in opposizione a quelli di ordine e sicurezza pubblica, come è avvenuto anche recentemente con l’allestimento ed il controllo dei campi profughi.
ADESSO – Bisogna rilanciare un progetto di riforma (252/217) che a partire dal modello organizzativo, autonomo nella gestione e decentrato, valorizzi gli operatori, attraverso un nuovo ordinamento, sia professionalmente che economicamente; serve potenziare il Corpo portandolo agli standard europei (1 VF ogni 1500 abitanti = 45.000 pompieri); bisogna prendere le distanze dal comparto sicurezza e rilanciare il ruolo nel sistema di protezione civile.
Grazie per l’attenzione
10.08.2011 – Allegata, di seguito, la nota FNS CISL, F.P. CGIL VVF, UIL PA VVF, USB PI VVF, CONFSAL VVF, CONAPO VVF, APVVF, SINDIR-UGL VVF, DIRSTAT VVF, con la quale si mantiene lo stato di agitazione sindacale per la tematica in parola, invitando i soggetti comptenti ad avviare ogni utile iniziativa atta a risolvere la situazione di grave sofferenza degli organici dei Funzionari, e adesso anche dei Dirigenti, in cui versano i Comandi VV.F. del Piemonte.
14.07.2011 – CGIL UIL CONAPO VVF, a seguito delle vertenze già aperte nei Comandi di Catanzaro, Cosenza, Reggio Calabria e Crotone, nonchè di una serie di problematiche di carattere locale e complessivo che tardano a trovare soluzione, hanno proclamato lo stato di agitazione, di seguito allegato.
On. Roberto MARONI – Ministro dell’Interno
On. Francesco Nitto PALMA – Sottosegretario agli Interni
Prefetto Francesco Paolo TRONCA – Capo Dipartimento dei VVF del soccorso Pubblico e Difesa Civile
Sign.ri. Prefetti della Calabria
Dott. Ing. Alfio PINI – Capo del Corpo Nazionale VVF
Dott. Ing. Luigi DE ANGELIS – Direttore Regionale VVF “Calabria”
Sig.ri Comandanti Provinciali VVF
Commissione di Garanzia Legge 146/90
Organi di Stampa e TV
OGGETTO: Proclamazione stato di Agitazione del personale Vigili del Fuoco della CALABRIA.
Le scriventi Organizzazioni Sindacali Regionali VV.F. : F.P. CGIL, UIL PA, CO.NA.PO. in esito:
* Alle condivise problematiche evidenziate dalle OO.SS. Provinciali negli stati di Agitazione Unitari (a firma – FP CGIL, FNS CISL, UIL PA, CONFSAL, CONAPO, USB) nei Comandi di Catanzaro – Reggio Calabria – Cosenza e Crotone, che richiamano anche questioni che investono problematiche regionali e sulle quali a nostro parere il Direttore Regionale dei Vigili del Fuoco Ing. De Angelis non solo ha qualche responsabilita’ sulle cause che le hanno generate, ma alle giuste rivendicazioni sindacali non ha fatto seguire alcuna disponibilita’ nel ripristinare corrette applicazioni di regole oltre a persistere nel non voler rispettare corrette relazioni sindacali cosa che in piu’ occasione abbiamo avuto modo di lamentare verbalmente e per iscritto. Si evidenzia che e’ ormai uso frequente da parte del Direttore Regionale che seppure negli incontri con le OO.SS. regionali si fossero concordate e riportate nei verbali di contrattazione alcune azioni da intraprendere, poi puntualmente, nelle applicazioni quelle decisioni, senza alcuna informativa o giusta causa, sono state stravolte. Denunciamo inoltre che proprio a causa di questo strano modo di gestire la cosa pubblica a farne le spese sono stati, come al solito, i lavoratori che in qualche caso si sono trovati costretti a far valere le proprie ragioni davanti al Tribunale Amministrativo Regionale e forse altri ne seguiranno.
* Al responsabile ritardo nell’attivazione della convenzione AIB 2011 che rischia di mettere in ginocchio, in Calabria, tutto il sistema del soccorso alle popolazioni per l’annunciato imminente arrivo del caldo torrido che si tradurrà in un aumento sostanziale delle richieste d’intervento a causa degli incendi boschivi evidenziando una profonda disconoscenza del territorio. Sistema che se non potenziato immediatamente ed adeguatamente con uomini e mezzi, mettera’ a rischio le popolazioni che non vedranno arrivare con tempestività le squadre di soccorso e gli stessi operatori Vigili del Fuoco che vedranno innalzare a dismisura il livello di rischio perche’ costretti a lavorare sotto numero e sotto stress.
* Alla precarieta’ e carenza dei mezzi e delle attrezzature in dotazione oramai inidonei ed obsoleti ed alla mancanza di fondi per le necessarie manutenzioni e riparazioni.
* Alla carenza di organico, alla ormai cronica carenza della qualifica di Capo Reparto e Capo Squadra, alla presenza in organico del personale art. 134 che di fatto diminuisce ancora l’organico reale.
* Al gravissimo ritardo nella corresponsione delle somme dovute al Personale che deve ancora percepire le spettanze relativamente ai servizi COP e AIB 2010, ai servizi espletati a seguito di Convenzioni Presidi ed Emergenze ” A/3″, Giampilieri, Maierato, Iano’, Manduria, L’Aquila, Messina ‘” ecc. ecc. ecc.
Per tali motivazioni, stante la situazione di stallo protrattasi ormai a dismisura le su indicate OO.SS.
P R O C L A M A N O
Lo stato di agitazione del personale Vigili del Fuoco della CALABRIA, riservandosi di intraprendere ulteriori iniziative di lotta più incisive, ivi compreso lo sciopero. Contestualmente, ai sensi della vigente normativa sull’esercizio dello sciopero nei servizi essenziali, informano e invitano gli Uffici in indirizzo, per quanto di competenza, a convocare entro i termini stabiliti il tavolo di conciliazione.
A N N U N C I A N O
Per le motivazioni in premessa, l’intenzione di indire una manifestazione di protesta, con contestuale informativa agli organi di stampa e tv, secondo tempi e modalità che si riservano di comunicare.
I M P E G N A N O
Le Segreterie Nazionali di categoria, a sostegno della vertenza in argomento e a tutela dei lavoratori.
PER LE SEGRETERIE REGIONALI
L. Mauro F.P. CGIL-VV.F – M. Todarello UILPA-VV.F – M. Conforti CONAPO-VV.F
14.07.2011 – Allegata, di seguito, la nota del Coordinamento Regionale FP–CGIL VVF relativa a talune problematiche operative sorte con l’applicazione della convenzione AIB 2011.
15.07.2011 – Dopo il comunicato unitario CGIL CISL UIL VVF regionali e la presa di posizione del Coordinamento FP–CGIL VVF di Nuoro e del Coordinamento FP–CGIL VVF di Sassari, anche Cagliari esprime il proprio parere sulla convenzione CEA 2011: lo alleghiamo di seguito.
AL Comandante Provinciale dei Vigili del Fuoco Cagliari – Ing. Salvatore Spanò
Oggetto: Campagna estiva antincendi 2011
Sin dalla fine degli anni novanta questo sindacato ha rivendicato il diritto di vedere riconosciuta la totale tipicità dell’isola.
E’ evidente che in quest’ottica si devono considerare le esigenze poste dal territorio; la Sardegna ha una sua unicità, data obbligatoriamente dalla sua insularità, da un territorio vastissimo nel quale le popolazioni sono insediate in centri collegati da un tessuto viario assolutamente inadeguato a rispondere ai più moderni standard di sicurezza e tempestività del soccorso, da soli quattro capoluoghi di provincia distanti tra loro non meno di 100Km.
Nonostante ciò il Capo Dipartimento, nel suo ultimo incontro avvenuto nel lontano 2010 dinanzi al sottosegretario di stato, al Direttore Regionale e alle organizzazioni sindacali regionali, rassicurava sull’interesse per l’isola e che l’impegno fosse assolutamente presente e forte tanto da ipotizzare numeri di gran lunga superiori rispetto a quelli contenuti nell’ultima mobilità nazionale.
Tali dichiarazioni sono state puntualmente disattese; a questo punto ci aspettavamo almeno una convenzione che affrontasse l’annosa emergenza incendi della nostra regione, improntata ed organizzata nei tempi, cioè a partire dai primi incendi del mese di giugno per arrivare fino al mese di settembre, che coprisse efficacemente e capillarmente nell’arco di tutte le 24 ore, zone nevralgiche per la lontananza dal capoluogo come Pula e Villasimius, essendo in questo periodo centri turistici meta di migliaia di persone residenti e non.
Si ritiene che si dovesse programmare un servizio di soccorso con standard eccellenti e professionali, studiati sulla base di dati oggettivi raccolti in anni di eventi negativi che hanno devastato l’isola e messo a repentaglio l’incolumità di tantissimi sardi e turisti, che contemplasse il potenziamento delle sedi esistenti ed in particolare la sede centrale soprattutto nelle ore notturne nelle quali i vigili del fuoco sono l’unica struttura operativa presente.
Ripensando a campagne estive di qualche anno fa ci accorgiamo che siamo andati velocemente peggiorando nella qualità del soccorso mentre la prevenzione è in forte caduta libera; se prima potevamo vantare una presenza sul territorio capillare con personale qualificato permanente, una organizzazione della campagna estiva seria e studiata, ora vediamo svendute sia la componente professionale sia la sicurezza nostra e di tutti i cittadini ai quali è dovuto un servizio di prevenzione e di soccorso tecnico urgente.
Ne è dimostrazione il fatto che oramai si firma una convenzione che non tiene conto della presenza sul territorio della componente VVF, del relativo soccorso offerto alla popolazione e la salvaguardia dei beni, ma si barattano pochi soldi con la regione facendoli passare per “convenzione” soltanto per compiacere al politicante di turno!!! solo dopo si pensa all’organizzazione sul territorio sacrificando il diritto al soccorso in tempi celeri dei cittadini di Pula o Villasimius e garantendolo ovviamente solo nelle giornate a rischio mentre per i cittadini di Mandas la garanzia è solo nelle ore diurne.
I soldi non bastano nemmeno per sistemare i mezzi che oramai sono giunti alla massima vita utile, ma come i cittadini sanno bene i vigili del fuoco arrivano sempre sul luogo dell’intervento e se necessario lo risolvono anche utilizzando i secchi pieni d’acqua.
E’ proprio di questo spirito che i politici approfittano costringendo i Dirigenti con le spalle al muro ad accettare la loro “elemosina” senza dargli nemmeno il tempo di sentire il parere delle organizzazioni sindacali.
Ora però noi diciamo basta, non accettiamo più questo metodo di gestione della CEA, innanzitutto perché tutti i lavoratori pur essendo solidali al problema, lamentano un malcontento generale e preoccupazione, per i tempi biblici nei pagamenti di tutte le competenze accessorie, per la popolazione alla quale non viene garantito il servizio di soccorso e per questa nostra regione a cui vengono negate tutte le risorse possibili per la lotta contro la piaga degli incendi estivi.
Facendoci portavoce, come giusto che sia, delle problematiche sopra descritte, lasciamo ad ogni singolo lavoratore la volontà di poter partecipare.
Torniamo a dare un servizio serio, organizzato e che non esponga sia gli operatori del soccorso sia i cittadini a rischi inutili, che dia ai vigili del fuoco il ruolo che gli compete, ponendoli al vertice nella lotta contro gli incendi e di tutti gli interventi tecnici essendo gli unici professionisti del soccorso a garanzia di un’organizzazione seria su tutto il territorio con presidi fissi che ricoprano tutte le 24 ore; facendo in modo che i pagamenti avvengano in tempi accettabili e non dopo dodici- quattordici mesi!!!
Soltanto in questo modo crediamo si possa essere costruttivi e tornare a mettere in primo piano il soccorso e la pre-venzione.
Per il coordinamento provinciale
MARCELLO CARDIA