Parere a regione Veneto per stabilizzazione personale dipendente

Protocollo n. 462/U-FP 2007

Alla Presidenza del Consiglio dei Ministri
Dipartimento della Funzione Pubblica
UPPA
Servizio programmazione assunzioni e reclutamento
Corso Vittorio Emanuele n.116
00186 ROMA

In merito al parere espresso da codesto Servizio, lo scorso 3 agosto, alla richiesta della Regione Veneto di concedere una proroga successiva al 29 settembre 2006, al personale in servizio a tempo determinato,

si esprime da parte degli scriventi la piena contrarietà al suindicato giudizio; ciò sia rispetto allo spirito della richiesta della Regione Veneto, che riguardo al diverso impatto che le norme della legge 296/2007, in tema di stabilizzazione del lavoro precario, hanno su Enti quali le Regioni, la cui autonomia è sancita anche dalla Costituzione.

In questo modo, da parte del Dipartimento della Funzione Pubblica, si smentisce non solo l’impianto politico della Finanziaria 2007 in termini di lotta alla precarietà, ma anche gli stessi contenuti del punto 5 del Memorandum d’intesa sul lavoro pubblico e riorganizzazione delle Amministrazioni Pubbliche, siglato lo scorso mese di marzo, che pongono come obiettivo primario dell’azione del Governo e del Sistema delle Autonomie la “scomparsa del precariato nell’ambito della legislatura”.

Per giunta, con quest’interpretazione, che circoscrive pesantemente i beneficiari della norma, chi non avrà il requisito richiesto, anche se per pochi mesi e con effetti paradossali, non potrà essere recuperato; per questo l’assurdo di assunti per la prima volta prima del 29 settembre 2006, con un contratto di tre anni, che potranno essere stabilizzati a differenza di altri lavoratori, con alle spalle anni di precarietà e di contratti diversi e sempre con la stessa amministrazione, perché privi dei tre anni richiesti alla data del 29 settembre, e pertanto nella necessità di una proroga che consenta il completamento del triennio richiesto, laddove, come recita la lettera della Regione, ” vi sia la richiesta espressa della struttura di assegnazione del dipendente che attesti la sussistenza delle condizioni per la prosecuzione del rapporto”.

Il tutto fa pensare che, nonostante le affermazioni della Finanziaria e del Memorandum sul lavoro pubblico, sia presente la convinzione che il superamento del precariato non rappresenti uno degli obiettivi primari da perseguire per rendere più efficiente e moderna la pubblica amministrazione, nell’ambito di un processo di riordino che consenta allo Stato, ed alle sue diverse articolazioni, di svolgere con pienezza il suo ruolo di garante dello sviluppo sociale ed economico del paese.

Per tutte queste ragioni le scriventi chiedono con la presente un urgente incontro di chiarimento al fine di giungere ad una positiva soluzione della problematica in oggetto i cui effetti, se non risolti, potrebbero determinare pesanti ricadute negative all’azione di ammodernamento della pubblica Amministrazione su cui Governo e Sindacati sono impegnati.
Cordiali saluti

p. Segreteria Nazionale FP CGIL CGIL Nazionale
Mauro Beschi
Dipartimento Welfare Dipartimento Settori Pubblici
Michele Gentile

Roma, 13 settembre 2007

Welfare – Emendamento maggioranza per stabilizzazione precari

E’ stato raggiunto in seno alla Maggioranza l’accordo per modificare l’art. 92 della Finanziaria in modo da spingere verso la stabilizzazione del precariato pubblico, in coerenza con quanto stabilito dal Memorandum Governo-Sindacati.

 

Finanziaria e Precariato pubblico

Come è noto il disegno di legge sulla Finanziaria 2008 è ora all’esame della Camera dei Deputati; il testo approvato fa importanti passi in avanti rispetto le proposte originarie.

Tuttavia, le procedure attuative previste dal testo della Finanziaria licenziato dal Senato sembrano riproporre una logica tesa a limitare il numero degli stabilizzandi .

Ciò è conseguenza di una visione del lavoro pubblico sbagliata e forviante, in aperta contraddizione con il Memorandum Governo-Sindacati in cui l’assunzione del precariato, mediante piani occupazionali triennali, è invece parte integrante di una azione di riordino più ampia, volta a rendere la Pubblica Amministrazione l’asse portante per dare efficacia all’azione pubblica, nel quadro di imparzialità buon andamento e legalità, per lo sviluppo sociale ed economico del paese.

Per questa ragione la CGIL FP, nell’ambito della sua azione volta a richiamare il Governo ed i partiti della maggioranza ad agire in coerenza con gl’impegni assunti con il sindacato sui temi del lavoro pubblico, ha riproposto le osservazioni già avanzate in precedenza in sede di discussione della Finanziaria al Senato nonché l’ulteriore richiesta di una norma che riconosca l’ ultrattività dell’ intese di stabilizzazione stipulate in vigenza della legge 296/2006.

Si tratterà ora di verificare come il Governo e le forze della Maggioranza opereranno sul piano della concretezza per consentire nel proseguo della discussione alla Camera di approvare le correzioni che il Sindacato ha chiesto per dare certezza di diritti e speranza a migliaia di lavoratrici e lavoratori impiegati nella pubblica amministrazione. 

p. Segreteria Nazionale
Mauro Beschi
 
p. Dip. Welfare-MdL
Gian Guido Santucci

Roma 26 novembre 2006

Mercato del Lavoro – AS 949 di conversione DL 112/08

In allegato il testo dell’Atto Camera 1386 (già DL 112/08), comprensivo dei cambiamenti apportati in sede di discussione nelle commissioni ed i aula, così come approvato dalla Camera dei Deputati lo scorso 24 luglio.

Il disegno di legge è ora passato all’esame del Senato (AS. 949).

Secondo il piano dei lavori stilato dalla Presidenza l’iter dovrebbe concludersi con il definitivo passaggio in aula entro il prossimo 8 agosto anche se è probabile che si renda necessario un ulteriore passaggio alla Camera nel caso fossero apportate modifiche al testo.

Sarà cura del Dipartimento Welfare-MdL inoltrare a tutte le strutture in indirizzo il testo commentato del decreto, con le relative modifiche, appena il DL 112 sarà diventato legge dello stato.

Dipartimento Welfare- Politiche del Lavoro
Gian Guido Santucci

Roma, 29 luglio 2008

Il Governo, Impugnando le leggi finanziarie vuole fermare la stabilizzazione dei precari – Comunicato stampa di Mauro Beschi Segretario Nazionale FP Cgil

 
Ancora una volta l’intervento a gamba tesa del Governo volto ad impedire che con legge regionale abbiano luogo le stabilizzazioni dei lavoratori precari, in particolare della Sanità, evidenzia le reali intenzioni di un Governo che si proclama paladino del federalismo e dell’autonomia mentre in realtà esercita fortissimi controlli e limitazioni ad ogni decisone assunta dalle Regioni nell’esercizio dei poteri e della autonomia conferitigli dalla Costituzione.

La CGIL Funzione Pubblica giudica le motivazioni addotte per le impugnative fuorvianti e pretestuose, lesive della dignità dei lavoratori precari ed estremamente gravi per le conseguenze che si potrebbero determinare per il mantenimento degli attuali livelli di eccellenza dello stato sociale nel nostro paese.

Così facendo si limitano le prerogative delle Regioni, si nega a centinaia e centinaia di lavoratrici e lavoratori non solo la prospettiva di essere finalmente assunti dopo anni di precariato, ma la possibilità di continuare a garantire i servizi ai cittadini, gestiti grazie anche a questo personale.

Questo continuo attacco ai diritti, sia individuali che collettivi, svolto in mille forme e modi, anche impugnando, come in questo caso, le leggi regionali che vedono la stabilizzazione del personale precario, non è più tollerabile!

Le intenzioni sono chiare: si vuole smantellare il sistema pubblico, si vogliono cancellare anni di conquiste sociali, frutto di dure lotte politiche e sindacali per conquistare dignità nel lavoro, tutele e diritti.

Noi non tradiremo le aspettative dei lavoratori e delle lavoratrici che hanno partecipato alla manifestazione di Roma lo scorso 13 febbraio;
 
per questa ragione continueremo a combattere le politiche del ministro Brunetta volte a buttare via i precari, a partire dal prossimo 30 giugno, e sosterremo ovunque, ed in tutte le sedi il ritiro delle pretese governative affinché le Regioni possano procedere il più rapidamente possibile al completamento dei processi di stabilizzazione e continuare a garantire, così, la qualità e l’efficienza dei servizi e una prospettiva di lavoro stabile ai precari.

Roma, 24 febbraio 2009

Lettura Finanziaria

Finanziaria 2007 – disposizioni relative il lavoro pubblico e privato e la stabilizzazione del precariato

Fp Cgil – Commento su Finanziaria

La manovra Finanziaria 2007

Le considerazioni che seguono vogliono offrire un quadro ragionato e sintetico della manovra Finanziaria 2007, con la consapevolezza che, per come è stata costruita e per le caratteristiche dell’attuale quadro politico, potrà subire modifiche anche non marginali nel corso del suo iter parlamentare.

Mercato del Lavoro – Illustrazione dei commi della Finanziaria 2008 relativi al Pubblico Impiego ed alle stabilizzazioni

Commento analitico dei commi della Finanziaria 2008 che riguardano il Pubblico Impiego ed i processi di stabilizzazione del precariato, al fine di facilitare il lavoro nella non facile azione di difesa e rilancio del ruolo del lavoro pubblico secondo i principi ed i contenuti del “Memorandum” Governo Sindacati.
 

 

Decreto su Stabilizzazione lsu – Circolare Min. Lavoro su trasformazione co.co.co in tempo determinato

Decreto su Stabilizzazione LSU ai sensi comma 1156 legge 296/06; Circolare Ministero del Lavoro su trasformazione co.co.co in tempo determinato ai sensi comma 1202 e seguenti della legge 296/06.
 
Per opportuna conoscenza, in allegato il testo del decreto del Ministero del Lavoro concernente la stabilizzazione dei 2450 LSU-LPU prevista per i comuni sotto i 5000 abitanti dal comma 1156, lettera f) della Finanziaria 2007, con le relative graduatorie.

Inoltre, la Circolare del Ministero del Lavoro, dello scorso 31.1.2008, di chiarimento rispetto la trasformazione dei rapporti di collaborazione in tempo determinato.

Dipartimento Welfare-Mercato del Lavoro
Gian Guido Santucci.

Mercato del Lavoro – Primi provvedimenti governativi relativi al MdL

 
Come avete avuto modo di apprendere dai mass media, continua l’iniziativa di questo Esecutivo nei confronti del mondo del lavoro, sia pubblico che privato, per rimettere in discussione quanto di positivo era stato prodotto dal precedente Governo in termini di welfare sociale e diritto del lavoro.

Già le prime dichiarazioni del Ministro della Funzione Pubblica che hanno definito “carta straccia” il Memorandum sulla valorizzazione del lavoro pubblico fanno ben intravedere quali sono i reali obiettivi che l’attuale Maggioranza intende perseguire riguardo la Pubblica Amministrazione.

Per non parlare della manifesta volontà di porre mano al blocco delle assunzioni, e quindi alla stabilizzazione del precariato, o la velenosa proposta di considerare necessarie le esternalizzazioni per dare migliori servizi ai cittadini utilizzando come testo di base per la discussione in Parlamento la proposta di legge dell’ On.le Lanzillotta, già accantonato nella precedente legislatura a seguito dei tanti pareri negativi che aveva suscitato non solo nei partiti, ma anche da parte del sindacato, dei movimenti e dell’associazionismo.

Per quanto invece riguarda i settori privati, anche quelli gestiti dalla nostra categoria, il Governo ha emanato lo scorso 3 giugno un DECRETO-LEGGE riguardante alcune disposizioni urgenti in materia fiscale e di proroga di termini, e di spesa pubblica, con il quale vengono abolite le norme attuative del Decreto n. 223 del luglio 2006 con le quali si rendeva esigibile le corresponsabilità tra appaltatore e subappaltatore per quanto attiene il rispetto degli adempimenti fiscali, previdenziali, assicurativi per i lavoratori dipendenti dei subappalti.

Da parte del Ministro dell’Economia, con proprio decreto, sono stati cancellati gli obblighi di comunicazione del codice fiscale dei dipendenti impiegati dal subappaltatore e la successiva comunicazione di quest’ultimo al committente degli stessi; in particolare la documentazione inerente il versamento delle ritenute fiscali, la documentazione relative alla compilazione del nuovo modello informativo F24, l’attestazione dell’avvenuto versamento dei contributi previdenziali ed assicurativi.

In questo modo, per ironia della sorte, rimane in piedi il principio della responsabilità solidale senza alcuna possibilità però di poterlo sostenere perché cancellata tutta la parte strumentale e di controllo che era stata predisposta a sostegno della sua esigibilità.

E’ evidente che in conseguenza di questa “illuminata azione” saranno di nuovo privati di ogni tutela e garanzia i tanti lavoratori che prestano la loro opera in attività di sub-appalto mentre ai datori di lavoro (per lo più piccole imprese o cooperative spurie) sarà concesso di continuare ad operare senza più vincoli precisi in termini di legalità e trasparenza.

Fortunatamente, questi primi provvedimenti ancora non sono stati trasformati in disposizioni di legge; pertanto c’è ancora il tempo per impedire quest’attacco ai diritti dei lavoratori e dei cittadini che il Governo sta portando avanti.

Da parte sindacale metteremo in campo tutte le iniziative di contrasto che si riterranno necessarie, anche per evitare ripercussioni negative sulle trattative in corso che riguardano la riforma della Pubblica Amministrazione, le nuove regole contrattuali, l’attuazione delle deleghe della legge 247/2007 con particolare riguardo ai servizi all’impiego, ammortizzatori sociali, incentivi all’occupazione, emersione dal lavoro nero, salute e sicurezza.

Nello stesso tempo dovrà essere avviata nei posti di lavoro una capillare attività d’informazione su quanto sta accadendo e sulle perniciose conseguenze che tutto ciò potrebbe determinare per ognuno all’atto di rivendicare i propri diritti di cittadinanza garantiti dalla Costituzione.

FP CGIL Dipartimento Welfare-MdL
Gian Guido Santucci

Roma, 19 giugno 2008

20 luglio 2010: Convocazione Dipartimento Welfare-MdL

E’ convocato il prossimo 20 luglio 2010 presso il Centro nazionale , ore 10  sala azzurra del IV piano, la riunione del Dipartimento Welfare-Mercato del Lavoro sul seguente ordine del giorno:

– Effetti nei nostri comparti, sia pubblici che privati, delle nuove norme sul rapporto di lavoro : proposte ed iniziative, osservatorio della contrattazione;
– Manovra economica 2010, iniziative di contrasto al tentativo di licenziare i precari a partire dal primo gennaio 2011;
– Ripresa iniziativa contro le disposizioni del Ministro del Lavoro volte a depotenziare il ruolo e le funzioni degli ispettori di vigilanza;
– vertenza pilota sui Centri per l’Impiego per affermare la Centralità del Servizio Pubblico rispetto le politiche volte a depotenziarne la presenza.

Alla riunione sarà presente, la compagna Rossana Dettori Segretaria Generale della Funzione Pubblica CGIL.
 
Oggi, in conseguenza dei molteplici impegni che siamo chiamati ad affrontare, si rende sempre di più necessario un forte intreccio tra il Centro Nazionale ed i compagni e le compagne delle strutture territoriali, in particolare per quanto riguarda l’azione di contrasto alle politiche del lavoro praticate dal Governo con particolare riguardo alle intenzioni di privare migliaia di precari della prospettiva di essere stabilizzati.

p. la Segreteria Nazionale FP CGIL Fabrizio Fratini   p. Dipartimento Welfare-MdL Gian Guido Santucci

Roma 12 luglio 2010

Stabilizzazioni: il Ministro Sacconi demagogico e fuori luogo – Comunicato Stampa di Rossana Dettori Segretaria Generale Fp-Cgil

“Il Ministro Sacconi come sempre mostra una propensione alla banalizzazione e alla propaganda. Non capisco come si possa sostenere, rispondendo al Governatore della Banca d’Italia e alle sue comprensibili preoccupazioni sul rischio di un calo di produttività del sistema Paese, a causa dell’eccessiva precarizzazione, che stabilizzare i precari si tradurrebbe nel “trasformarli tutti in dipendenti della Pa””. Con queste parole Rossana Dettori, Segretaria Generale dell’Fp-Cgil, risponde alle dichiarazioni del Ministro del Welfare.

“La tendenza a trattare il lavoro pubblico – continua Rossana Dettori – come un lavoro di serie b, una sorta di zavorra per il paese, e a confondere le legittime richieste di una maggiore stabilità del mercato del lavoro tutto, con un’assunzione in massa nella pubblica amministrazione, è strumentale e demagogico”.

“Per quanto riguarda i costi di quelle stabilizzazioni, che invece nella Pubblica Amministrazione sono necessarie per mantenere il livello essenziale dei servizi, suggeriamo al Ministro di pensare a una riallocazione delle risorse. Gli ricordiamo che, al netto di quel 1,5 miliardi di euro speso in consulenze, degli emolumenti dorati e di tutti quegli sprechi di cui tanto si blatera, salvo poi lasciare tutto immutato, le risorse si potrebbero reperire, con vantaggi in termini di efficienza e di ottimizzazione dei costi. Sempre che – conclude la Segretaria Generale della Fp-Cgil – l’intenzione sia davvero quella di affrontare e risolvere i problemi”.

Roma, 9 novembre 2010

 

 
 
 
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