16.01.2008 – Allegato di seguito il comunicato con cui CGIL CISL RDB e CONFSAL commentano gli esiti dell’incontro avvenuto con il Sottosegretario Rosato.
COMUNICATO STAMPA
Il giorno 11 gennaio 2008 a seguito richiesta d’incontro, i rappresentanti delle OO.SS. RdB, Cisl, Cgil e Confsal, sono stati ricevuti dall’On. Rosato per esporre e discutere le innumerevoli problematiche del Corpo Nazionale.
Le OO.SS. hanno presentato una carrellata generale di problemi sia a livello nazionale che provinciale.
Al primo punto è stata discussa la demotivazione del personale dovuta in primo luogo allo stipendio inadeguato e alla carenza d’organico.
L’On. Rosato rimanda alla già avvenuta discussione in sede nazionale, informandoci che saranno ritoccati gli importi relativi alle ore straordinarie.
A livello locale l’On. Rosato ha ribadito il suo costante interessamento per gli impegni già assunti nell’ultimo incontro avvenuto a Trieste, quali l’acquisto del distaccamento di Muggia, non appena superate le pratiche burocratiche; l’acquisto della palazzina adiacente la sala operativa della sede centrale e la riqualificazione delle sedi di servizio.
A seguito della riclassificazione del Porto vecchio, viste le nuove assunzioni si arriverà gradatamente a ricoprire le 50 unità previste, mentre per la riqualificazione della sede, i tempi saranno più lunghi in quanto bisognerà attendere la definizione del piano regolatore della zona portuale, in seguito al quale verrà deciso se ristrutturare la vecchia sede o la costruire una nuova in altra zona.
Si sta trattando inoltre per la ristrutturazione di quella parte della sede centrale ancora dimessa in collaborazione con il 118.
Alla nostra richieste d’aumento d’organico per il completamento del nucleo NBCR che prevede 31 unità distaccate alla direzione regionale, il Sottosegretario assicura l’invio nel prossimo futuro di detto personale e il completamento delle attrezzature.
Si coglieva l’occasione per chiedere un riconoscimento economico per le cosiddette specializzazioni “NBCR, SAF” alla quale rispondeva che è gia stata presentata da parte delle OO.SS. Nazionali in occasione nella discussione per il Patto del Soccorso, il quale prevede anche le risorse per la formazione del personale nonché le indennità di trasferta e missione.
Visto l’arrivo del sistema antinquinamento ” DIRTY HARRY” di nuova assegnazione al nucleo SMZ che prevede almeno 3 operatori di cui: n° 1 SMZ in immersione, n° 1 SMZ di soccorso vestito senza casco indossato, n° 1 SMZ alla consolle e almeno n° 2 assistenti per manovra ombelicali abbiamo chiesto che l’ampliamento del nucleo SMZ sia di almeno n° 2 unità per turno. L’On Rosato ha preso visione del documento ricevuto dalle OO.SS. presenti riservandosi una risposta dopo l’esame del documento.
Al quesito sulla carenza dei CS e CR formulato dalle OO.SS. presenti il Sottosegretario rispondeva che a seguito della trattativa Nazionale sui passaggi di qualifica è previsto per l’anno 2008 la formazione di 1700 CS, ribadiva inoltre la propria contrarietà al cambiamento di sede in seguito al passaggio di qualifica.
Alla modifica da noi proposta riguardante il DPR 139 inerente alla formazione dei VVD ci veniva risposto che è allo studio degli organi competenti in sede di contrattazione Nazionale.
Si passa quindi all’esame della situazione riguardante gli infortuni sul lavoro. Si faceva presente al Sottosegretario che a fronte di circa 2.500 infortuni annui, il personale non dispone di un’assicurazione contro gli infortuni (INAIL).
Pur essendo favorevole c’informava che tale assicurazione in termini economici equivaleva a mezzo punto del PIL.
Al termine dell’incontro l’On. Rosato si diceva soddisfatto dell’incontro e si rendeva disponibile per ulteriori confronti.
S. Bologna (FP–CGIL) – M. Zeriali (Federazione CISL) – A. Civran (RDB PI CUB) – D. Russignan (CONFSAL)
31.07.2008 – Intervento del rappresentante CGIL VVF di Perugia durante l’incontro con il Sottosegretario On. Nitto Palma avvenuto il giorno 28 luglio u.s..
Ringrazio, a nome dei lavoratori iscritti alla CGIL il Sottosegretario Palma, il Capo Dipartimento e tutte le autorità presenti, della visita che oggi ci riservano, perché pensiamo sia una operazione molto utile per chi deve poi decidere le strategie generali, conoscere la situazione reale ed instaurare anche dei genuini rapporti personali.
Spero perciò che questa visita non si riduca ad un mero esercizio formale di buone maniere, o peggio ad un tentativo di minimizzare i problemi ostentando un’ottimismo di facciata, ma che rappresenti un passo costruttivo verso la soluzione dei tanti problemi che affliggono la periferia.
Cogliamo quindi questa occasione per rappresentarvi le opinioni di chi, ogni giorno, si trova in prima linea per garantire ai cittadini quella sicurezza di cui il Paese ha bisogno per progredire in ogni direzione.
In questi giorni si fa un gran parlare del famigerato decreto 112 Tremonti-Brunetta, con il quale si è attuato un duro attacco contro tutto il Pubblico Impiego, accusando in modo indiscriminato tutti i lavoratori di non compiere il proprio dovere.
Sia chiaro che il sindacato non ha mai voluto difendere i furbi, perché i comportamenti disonesti di alcuni soggetti danneggiano la maggior parte dei lavoratori onesti che fanno funzionare ogni giorno il sistema pubblico.
Altrettanto chiara però, è la nostra contrarietà ad una strategia che umilia agli occhi della nazione anche i molti che si impegnano ed ha per obiettivo finale quello di porre dei veti in modo preventivo alle richieste che i lavoratori formuleranno nei prossimi rinnovi contrattuali.
Risulta inoltre inaccettabile che in tutto questo polverone ci si dimentichi di quanto il settore della Pubblica Amministrazione soffra per la mancata completa attuazione della riforma pensionistica voluta dal Ministro Dini.
Mi riferisco alla possibilità, ancora negata per noi pubblici dipendenti di poter attivare quelle forme di accantonamento economico senza le quali, andare in pensione, soprattutto per gli assunti dopo il 2001, significherà diventare improvvisamente poveri, perché costretti a far fronte alle necessità quotidiano con circa il 60% dell’ultimo stipendio.
Il Governo pertanto è in debito con i lavoratori del Pubblica Impiego che continuano ad aspettare che venga risarcito quel danno economico che ogni anno diventa più grande.
Per rimanere nel campo delle promesse non mantenute, noi Vigili del Fuoco abbiamo subito una riforma che lasciava intravedere allettanti possibilità, ma che poi si è rivelata una scatola vuota, che non ha prodotto nulla di radicalmente positivo, ma si è limitata a chiamare in modo diverso le solite cose.
Abbiamo quindi subito un sostanziale blocco delle assunzioni che ha prodotto problemi sulla copertura degli organici adibiti al soccorso e sugli avanzamenti di carriera, se così si può chiamare quella situazione per cui per avere pochi euro in più al mese per diventare Capo Squadra o Capo Reparto, devi renderti disponibile ad affrontare tutti i problemi economici e morali conseguenti all’abbandono del nucleo famigliare per un tempo indefinito.
Nonostante la riforma abbiamo lo stipendio ancorato ai livelli più bassi del panorama lavorativo, subiamo continui tagli ai capitoli di spesa anche su settori legati all’operatività come carburanti e D.P.I., formazione professionale, per non parlare di altre indennità accessorie: viviamo in uno stato di perenne improvvisazione per cui si iniziano progetti ambiziosi senza la capacità di portarli a compimento, si veda ad esempio i settori SAF, NBCR.
Grazie alla riforma però abbiamo avuto la soppressione delle RSU che, considerata la loro capacità di amalgamare le varie sigle sindacali, evidentemente rappresentavano un problema per la Dirigenza visto che sono state velocemente tolte di mezzo.
Infatti ora il sindacato si ritrova indebolito nella sua capacità di rivendicazione perché spezzettato nei vari particolarismi, in balia dei dirigenti locali che hanno buon gioco nell’eludere le richieste dei rappresentanti dei lavoratori.
I Vigili del Fuoco di Perugia, finalmente, con l’ultima proposta sulla distribuzione degli organici elaborata dall’Amministrazione, hanno visto riconosciute alcune esigenze proprie che consistevano nella necessità di un rafforzamento degli organici a Foligno e Spoleto, nonché all’Aeroporto internazionale perugino.
Non vorremmo che tale lavoro rimanesse solamente una buona intenzione e faremo di tutto affinché venga data una pratica attuazione a questo lavoro teorico.
Lo stillicidio di pensionamenti che si stanno susseguendo, anche qui da noi, allargano ogni volta di più il problema degli organici che ha come unica soluzione quello dell’arrivo di personale nuovo, qualificato e non qualificato.
In particolare Perugia è alle prese con la questione aeroportuale che oramai esige di essere risolta in modo consono ai parametri di sicurezza che devono essere garantiti agli utenti passeggeri in transito.
Per consentire allo scalo di nascere, abbiamo acconsentito negli scorsi anni ad una soluzione temporanea di compromesso sotto l’aspetto delle strutture logistiche e degli operatori VV.F. .
Oggi però, fortunatamente, a causa dell’elevato numero di movimenti di aeromobili, non è possibile attendere oltre un provvedimento che sani una situazione di precarietà non più sostenibile.
Come CGIL, in questi giorni, abbiamo attivato uno stato di agitazione che tra i punti salienti annovera proprio la questione aeroportuale ed il modo con cui il Comando Provinciale intende approcciarla.
La conciliazione non sarà semplice perché in mancanza di personale, a nostro avviso, l’unica strada percorribile risulta essere quella del ricorso allo straordinario, mentre la dirigenza ritiene più conveniente abbassare il livello si sicurezza fornito ai cittadini, attingendo dalle squadre ordinarie gli operatori aeroportuali che risultino mancanti di giorno in giorno.
Con la visita di oggi abbiamo l’opportunità di portare alla vostra diretta conoscenza le nostre aspettative nella speranza che il Dipartimento proceda ad avviare un progetto preciso che ci porti ad avere un numero di assunzioni tali da soddisfare le esigenze di tutto il CNVVF, perché sappiamo fin troppo bene che l’ormai clamoroso problema degli organici è comune in tutto il territorio nazionale.
E’ venuto il momento di reperire idonee risorse e idee per consentire a tutti i Vigili del Fuoco di contribuire con il proprio lavoro al benessere generale del Paese.
Il Coordinatore FP–CGIL VVF
Mauro BALLARIN
13.10.2008 – Riceviamo dai compagni Santoro (FP–CGIL) e Cuoghi (Coordinamento Provinciale FP–CGIL VVF) la lettera relativa all’oggetto, che condividiamo e di seguito pubblichiamo.
Nei giorni scorsi si è avuto modo di registrare, nell’ambito degli atti parlamentari, la presentazione di una interrogazione a risposta in commissione (5-00352) sottoscritta da alcuni deputati del Partito Democratico mediante la quale viene sostenuta la richiesta, da parte di un rappresentante di un sindacato autonomo, di equiparazione sia giuridica che economica dei vigili del fuoco alle forze di polizia.
La materia che è stata più volte oggetto di dibattito non può non considerare il fatto che i maggiori sindacati rappresentativi dei vigili del fuoco ed i massimi vertici dell’omonimo Dipartimento, pur con diverse sfumature, hanno sempre puntualizzato la netta separazione della mission istituzionale dei vigili del fuoco preposti alla “safety” da quella delle forze dell’ordine preposte alla “security” che costituisce l’elemento fondamentale di esclusione dell’accorpamento con le forze di polizia sia dal punto di vista ordinamentale che contrattuale.
Il conforto per il mantenimento del ruolo dei vigili del fuoco quale componente fondamentale del servizio di protezione civile e quindi non come organo di pubblica sicurezza, oltre che essere dato dalla legge è stato anche elemento di forte sostegno proprio da parte del Partito Democratico che, nella regione Emilia Romagna, è stato manifestato palesemente anche nel corso delle varie iniziative organizzate dalla Funzione Pubblica C.G.I.L.
Per cui, pur nel rigoroso rispetto dell’ autonomia di ogni parlamentare, sorprende che la necessità di un giusto riconoscimento della specificità dei vigili del fuoco – sopratutto sotto l’aspetto contrattuale e previdenziale – venga confusa con l’esigenza di una assimilazione alle forze dell’ordine la cui attività professionale ha una destinazione ben diversa.
Si vuole aggiungere, a mero titolo di informazione ed a conferma di quanto espresso, che l’On.le Sesa Amici, tra i firmatari della suddetta interrogazione, fosse addirittura contraria alla ripubblicizzazione del rapporto di lavoro dei vigili del fuoco.
Siamo certi che la sensibilità dei parlamentari firmatari dell’interrogazione verso i reali problemi della categoria consentirà agli stessi di fare le opportune valutazioni, già nell’immediato, in merito all’attenzione da prestare verso coloro che – utilizzando il nome dei vigili del fuoco – stanno mirando a creare confusione nei ruoli e servizi all’interno di particolari amministrazioni dello Stato.
Per questi motivi diventa sempre più necessaria le certezza di vedere confermata da parte del Partito Democratico la posizione da tempo assunta in merito all’assetto organizzativo ai compiti ed alle funzioni del Corpo Nazionale e che non sono sopravvenuti elementi per un radicale cambio di opinione, il che indurrebbe gli scriventi ad esprimere un giudizio politico negativo.
Si ringrazia per l’attenzione e si coglie l’occasione per inviare distinti saluti.
Segreteria FP–CGIL
Vincenzo SANTORO
Coord.to Prov.le FP–CGIL VVF
Massimo CUOGHI
01.10.2008 – Abbiamo ricevuto dal compagno Paolo Balardini, Coordinatore Provinciale FP–CGIL VVF di Sondrio, una riflessione sull’argomento in parola, peraltro inoltrato anche al segretario provinciale del PD: lo condividiamo senza riserve e di seguito lo pubblichiamo.
Ho avuto modo di leggere un atto parlamentare – ,un’interrogazione a risposta in commissione del 23/09/08 – in cui, esponenti del Partito Democratico interrogano il Ministro dell’Interno e il Ministro della Pubblica Amministrazione e Innovazione su problematiche inerenti il CNVVF, poste dal seg. nazionale del CONAPO.
Nel merito dell’interrogazione, andando per ordine, ritengo non solo gli art. 70/71, ma bensì tutto il decreto 112, estremamente penalizzante per l’intero mondo del lavoro pubblico.
– Cosa prevede il 112, legge 133/08?
Blocco del turn-over, con coseguente ridimensionamento degli organici; blocco dei processi di stabilizzazione dei precari che produrrà l’interruzione di molti rapporti di lavoro; attacco ai diritti acqusiti con modifiche di normative contrattuali e legislative; tagli alla contrattazione integrativa con la potenziale decurtazione dei salari; insufficenti fondi per il rinnovo dei contratti (attualmente la disponibilita è di 8 euro per il 2008 e 65 per il 2009).
– Rilevazione deleghe sindacali.
L’effettiva certificazione della rappresentanza è un punto focale che la CGIL, da anni, continua a chiedere.
– Equiparazione trattamento economico VVF ed altri Corpi dello Stato.
Le interrogazioni sono un atto dovuto da parte dei parlamentari votati a risolvere i problemi del paese e del mondo del lavoro, tuttavia è bene ricordare quali incertezze, riduzioni di spazio contrattuale e altro ha prodotto la legge 252/04 e il decreto 217/05 e, piu in generale, il passaggio a diritto pubblico: sappiano i presentatori dell’interrogazione che per migliorare le condizioni di lavoro dei Vigili del Fuoco serve ben altro che inseririrli nel comparto sicurezza, oltre tutto solo con la motivazione di riconoscere loro un miglior trattamento economico, tutto da verificare, sia in termini di modalità, che di specifiche voci stipendiali.
01.10.2008 – Dopo le “roventi” polemiche scoppiate nello scorso mese di agosto sull’inserimento dei Vigili del Fuoco nel “Comparto Sicurezza” e sui soggetti politici che di volta in volta, legittimamente (per carità), decidono di sostenere un’idea simile, nei giorni scorsi è riavvampata la polemica, stavolta perchè, udite, udite, il sostegno è arrivato addirittura da alcuni “autorevoli” parlamentari del PD (Allegata di seguito l’interrogazione a risposta).
La cosa, ovviamente, non poteva passare inosservata, tanto è vero che alcuni responsabili territoriali FP–CGIL VVF hanno deciso di verificare “lo stato dell’arte” interpellando direttamente i parlamentari, del partito succitato, eletti nei collegi territoriali di loro pertinenza.
E’ quanto ha già fatto il compagno Carlo NULLIROSSO, coordinatore FP–CGIL VVF del Piemonte e di seguito ne pubblichiamo la nota che condividiamo senza riserve.
EGREGI,
la scrivente O.S. è venuta a conoscenza della interrogazione in oggetto, nella quale un gruppo di parlamentari del PD, ha garantito sostegno ad un sindacato autonomo dei vigili del fuoco (al disotto della soglia di rappresentatività del 5%), su questioni che riguardano, la parificazione giuridica, economica previdenziale dei vvf con le forze dell’ordine.
A prescindere da questioni di merito, per le quali la CGIL ribadisce con forza l’elemento di atipicità del servizio svolto dal Corpo Nazionale, la cui valorizzazione economico-giuridico-previdenziale non può essere funzione di un inesistente dualismo funzionale con le forze del comparto sicurezza, ribadito fra l’altro dallo stesso Ministro interrogato.
Ma ciò che risulta straordinariamente singolare, pur nel rispetto delle posizioni politiche del Partito Democratico e dei suoi singoli appartenenti, è che in un recente passato, durante le iniziative promosse dal Coordinamento Nazionale CGIL, alcuni degli stessi appartenenti al gruppo interrogante, On. Sesa Amici, On. Angelo Capodicasa, On. Marilena Samperi, parevano condividere posizioni diametralmente opposte a quelle sostenute dal succitato Sindacato autonomo.
Nel particolare, ritenevamo che la stessa On. Sesa Amici, fosse assolutamente contraria alla ripubblicizzazzione del Corpo Nazionale Vigili del Fuoco, oggi invece ne richiede la collocazione nel comparto sicurezza.
La scrivente vorrebbe comprendere, da voi parlamentari del Piemonte se, nel merito dell’assetto organizzativo, dei compiti, delle funzioni e della valorizzazzione del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, è possibile continuare a contare sull’appoggio che il PD ha sempre assicurato, oppure se c’è stato un radicale cambio di opinione, nell’eventualità del quale, però, non potremmo che esprimere un giudizio politico profondamente negativo.
Il Coordinatore Regionale FP–CGIL VVF
Carlo NULLIROSSO
13.01.2009 – Alla Direzione Regionale VVF Emilia Romagna:
Il Dipartimento, con nota prot.n 0089224 del 12/12/2008, ha individuato le sedi (poli didattici regionali) presso cui si svolgeranno le prove per le selezioni a capo squadra (40%) con decorrenza 2007; con nota successiva, lo stesso Dipartimento ha informato le Direzioni Regionali che in data 2 febbraio 2009 avrà inizio il corso per CS 2006 (40%).
Ebbene ancora una volta, rileviamo che il personale della regione Emilia Romagna, sebbene questa regione disponga di una nuova ed adeguata struttura, è costretto “ad emigrare” presso altri poli didattici – anzi a dividersi su due poli didattici.
Premesso quanto sopra con la presente si richiede un incontro urgente:
-per sapere quali iniziative ha posto in essere la Direzione Regionale Emilia Romagna per “qualificare” ed utilizzare il polo didattico regionale;
-per valutare eventuali iniziative per una adeguata “qualificazione” ed utilizzazione della struttura sia in ambito regionale che in ambito nazionale.
In attesa di riscontro si porgono Distinti Saluti.
Per il Coordinamento Regionale
FP–CGIL VVF Emilia Romagna
Massimo MONTANARI
07.02.2009 – Nei giorni scorsi il Comitato degli Iscritti FP–CGIL Vigili del Fuoco di Varese, alla presenza della compagna Maria Graziella Sierchio (Segreteria FP–CGIL), ha provveduto a rinnovare il Coordinamento Provinciale FP–CGIL VVF, a comporre l’Esecutivo e ad individuare i compiti principali della neo struttura sindacale.
Coordinamento Provinciale: Fabio BARBONETTI, Omar BATTILOCCHIO, Marco BINDA, Antonino Igor CIRINA, Lorenzo DI BLASI, Daniele GARZOLINI, David GUGLIELMINI, Mauro MASSARENTI, Antonio MAZZA, Viviano MOLINARI.
Esecutivo Provinciale: Fabio BARBONETTI (Coordinatore), Omar BATTILOCCHIO (Vice-Coordinatore), Antonio MAZZA (componente).
Delegato a rappresentare la Segreteria Provinciale FP–CGIL, Giorgio CARDINELLI, già componente degli organismi dirigenti provinciali e regionali dell’Organizzazione.
– A nome del Coordinamento Nazionale un sincero augurio di buon lavoro a tutti i compagni succitati, ricco di risultati e soddisfazioni; un saluto particolarmente affettuoso ed un ringraziamento al compagno di tante battaglie, Giorgio Cardinelli, le cui innegabili qualità, malgrado un ruolo diverso, non mancheranno di essere da stimolo e da aiuto ai compagni che si apprestano ad avvicendarlo.
Adriano FORGIONE
27.02.2009 – A seguito dei mancati pagamenti del personale – per le prestazioni straordinarie relative ad AIB COP SOUP 2008 – si dovrà provvedere a mettere in atto tutte le iniziative utili a sbloccare la vicenda.
A nostro avviso, oltre agli effetti che potrà produrre la nota fatta all’Amministrazione Centrale – e che il Coordinamento Nazionale FP–CGIL VVF ha già assicurato di sostenere – bisognerebbe agire anche nei seguenti modi:
1) ogni singolo lavoratore dovrà mettere in mora il proprio dirigente/datore di lavoro (allegato 1);
2) ogni Coordinatore Provinciale, assieme alla Funzione Pubblica territoriale, dovrà sensibilizzare la propria prefettura con un fax-simile come da lettera allegata (allegato 2);
Intanto abbiamo contattato l’avvocato della FP–CGIL di Prato per un parere e la questione sembra essere abbastanza complessa, anche a causa della rilegificazione del rapporto di lavoro nel diritto pubblicistico – altrimenti con il Giudice del Lavoro la questione era risolvibile in mezza giornata.
Tuttavia non intendiamo demordere, vedremo cosa si riesce a fare, anche perchè l’alternativa di subire…non ci interessa!!!
Il Coordinatore Regionale FP–CGIL VVF Toscana
Andrea Milani
06.03.2009 – Comunicato ai lavoratori:
LA PROGRAMMAZIONE DELL’AMMINISTRAZIONE SI CHIAMA IMPROVVISAZIONE!
Il giorno 2 c.m. le scriventi hanno incontrato il Dirigente della S.F.B., allo scopo di risolvere le problematiche logistiche ed organizzative delle palazzine “corpo di guardia” e “autorimessa”.
Preliminarmente, le OO.SS. hanno cercato di individuare le responsabilità in merito ai mancati lavori di ristrutturazione dei locali in parola, chiedendo copia della documentazione relativa.
Dagli atti prodotti dal Dirigente della Scuola, appare evidente che, reiteratamente, sono stati richiesti al Dipartimento diversi interventi straordinari, finalizzati alla messa in sicurezza, alla riparazione e alla ristrutturazione dei locali in questione.
Allo stato, le richieste prodotte sono inevase a causa delle esigue risorse di bilancio e, pertanto, siamo al paradosso!
Un triste paradosso che vede il Corpo Nazionale come l’istituzione deputata a garantire la sicurezza dei cittadini, nel mentre, per incuria e mancanza di programmazione, alcuni locali della S.F.B. vengono interdetti perché fatiscenti e privi di sicurezza.
Le scriventi hanno denunciato lo stato di vetustà delle palazzine in parola, unitamente alle carenze riscontrate nell’ambito della sicurezza nei luoghi di lavoro.
Altresì, unitariamente, le OO.SS. hanno richiesto un immediato intervento finalizzato a rendere decorosi, dignitosi e sicuri i locali dell’autorimessa e del corpo di guardia.
Al termine della riunione le scriventi hanno incontrato il Direttore Centrale ribadendo le richieste sopra citate, invitandolo altresì, a razionalizzare le esigue risorse economiche, al fine di individuare priorità di spesa che tengano conto delle effettive esigenze di servizio, unitamente alle legittime aspettative dei lavoratori.
Lo stato di degrado, di abbandono della Scuola, contestualmente all’assenza di progetti mirati rappresentano priorità non più dilazionabili.
Infine vi informiamo che abbiamo indirizzato una nota ai Vertici dell’Amministrazione Centrale per significare Loro lo stato di disagio e la protesta dei lavoratori del Complesso.
Nella nota in questione, in assenza di risposte significative, le scriventi hanno dichiarato che si riservano di attivate le più incisive iniziative sindacali a sostegno delle legittime rivendicazioni dei lavoratori precisando, altresì, che sarà indetto uno stato di agitazione che avrà pesanti ripercussioni in merito al regolare svolgimento dei corsi in atto.
Nel comunicarvi che sarà nostra cura informarvi in merito ai successivi sviluppi della vicenda, l’occasione è gradita alle scriventi per inviarvi cordiali saluti.
Roma lì 4 marzo 2009
C.G.I.L. (Giulianella) – C.I.S.L. (Prece) – U.I.L. (Tocci)
Al Capo Dipartimento dei VV.F. del Soccorso Pubblico e Difesa Civile Prefetto Francesco Paolo Tronca
E p.c. Al Vice Capo Dipartimento Vicario Capo del C.N.VV.F. Dott. Ing. Antonio Gambardella
Al Direttore Centrale della D.C.F. Dott. Ing. Sergio Basti
Al Direttore Centrale per le Risorse Logistiche e Strumentali Dott. Ing. Marcello Della Giovanpaola
Al Dirigente dell’Area Sedi di Servizio Dott. Ing. Michele De Vincentis
Al Dirigente della S.F.B. Dott. Ing. Luigi Cremona
Alle Segreterie Sindacali Nazionali di Categoria CGIL CISL UIL
Oggetto: Stato dell’Arte della Scuola per la Formazione di Base-richiesta intervento straordinario Locali palazzine “corpo di guardia” e “autorimessa”.
Egregio Capo Dipartimento,
alle scriventi giungono reiterate proteste del personale in servizio presso le palazzine “corpo di guardia” e “autorimessa”, della S.F.B.
Infatti, a causa del degrado e dei rilievi del R.S.P.P., nell’ambito della sicurezza nei luoghi di lavoro, il Dirigente della Scuola ha giustamente interdetto i locali dell’autorimessa e dell’officina.
In data 02 c.m. le OO.SS. hanno incontrato il Dirigente della S.F.B. per fare il punto sulla situazione.
Nell’incontro in questione, il responsabile della Scuola ha fornito una esaustiva documentazione che ha evidenziato le molteplici richieste prodotte dallo stesso e dal precedente Direttore Centrale, al fine di ottenere gli accreditamenti necessari per l’esecuzione di lavori.
Lo stato di vetustà dei locali in parola, unitamente alle carenze evidenziate dal R.S.P.P., palesano una urgenza, relativa alla esecuzione dei lavori di ristrutturazione, che è ormai improcrastinabile.
A fronte delle limitate risorse economiche disponibili, le scriventi ritengono che sia giunto il momento di stabilire delle priorità di spesa, in funzione delle reali esigenze di servizio.
Infatti, il degrado assoluto del complesso di Capannelle può essere ascritto anche alla mancanza di un reale progetto della Formazione e, contestualmente, alla assenza di una regia unica e illuminata che miri a razionalizzare le esigue risorse di bilancio, in funzione ed in rapporto delle necessità organizzative e funzionali della Direzione.
Quanto sopra per rappresentarLe le legittime proteste dei lavoratori e per SignificarLe l’indifferibile esigenza di intraprendere ogni utile ed autorevole intervento, finalizzato a sensibilizzare gli Uffici competenti, allo scopo di reperire le risorse economiche necessarie all’esecuzione dei lavori in oggetto indicati.
Egregio Prefetto, per anni le scriventi hanno segnalato incuria e denunciato inefficienza, per anni i lavoratori del Complesso hanno subito e subiscono ancora disagi e disfunzioni tuttavia, ancora una volta, ci pregiamo di invitarLa, cortesemente, ad una inversione di tendenza che miri a riqualificare la gloriosa Scuola dei Vigili del Fuoco.
Atteso quanto sopra evidenziato e a fronte delle reiterate richieste delle OO.SS., ove in tempi ragionevoli non si registrassero risposte significative le scriventi, loro malgrado, si riservano di dichiarare lo stato di agitazione del personale, unitamente alle più incisive iniziative sindacali, non esclusa l’informativa ai mass media.
Ovviamente, la vertenza di che trattasi non potrà non avere pesanti ripercussioni in relazione al regolare svolgimento del 66° corso VV.PP.P. e del 66° corso bis.
Dichiarandosi sin da ora disponibili per eventuali chiarimenti e certi di un reale interessamento, che peraltro la S.V. ha già dimostrato nella recente visita presso le Scuole, l’occasione è gradita alle scriventi per inviarLe distinti saluti.
Roma lì 4 marzo 2009
C.G.I.L. (Giulianella) – C.I.S.L. (Prece) – U.I.L. (Tocci)
04.01.2010 – Cagliari – Il giorno 28 dicembre 2009 si è tenuto un incontro di contrattazione decentrata in cui si è parlato di assegnazione del personale discontinuo; di seguito, pubblichiamo la nota a verbale delle OO.SS. CGIL, CISL, UIL, Confsal vvf.
Comunicato Stampa
Una nuova penalizzazione ai Vigili del Fuoco della Toscana
Le Organizzazioni sindacali CGIL CISL UIL RDB dei Vigili del Fuoco denunciano l’atteggiamento della Regione Toscana, relativamente all’ipotesi di rinnovo della convenzione tra il Dipartimento dei Vigili del Fuoco-Ministero dell’Interno- e la Regione stessa per le attività legate alla campagna di antincendio boschivo per la stagione 2010.
La Regione Toscana mette a disposizione, per l’azione dei Vigili del Fuoco operanti in regione, una cifra pari a circa 1/24 delle risorse complessivamente stanziate per questo servizio, nonostante la diffusa consapevolezza che tale servizio antincendio viene invece svolto in maniera prevalente dai Vigili del Fuoco.
La Regione Toscana ha approvato un piano triennale per le attività AIB 2009 – 2011 e già nello scorso anno aveva riconosciuta l’esigenza di ritoccare positivamente lo stanziamento per l’attività resa dal Corpo Nazionale VVF, passando dai 520.000 euro del 2008 ai 700.000 euro del 2009 (il primo anno del piano triennale approvato). Nonostante non ci risultino tagli allo stanziamento triennale sul 2010 – e senza averci presentato le risultanze delle verifiche tecniche previste a termine di ogni stagione estiva – la Regione intende tagliare la spesa destinata al servizio richiesto ai Vigili del Fuoco e tornare all’entità di stanziamenti economici del 2008.
I rappresentanti dei lavoratori hanno espresso al Direttore Regionale dei Vigili del Fuoco della Toscana la propria contrarietà alla sottoscrizione del nuovo accordo operativo per l’anno in corso se non saranno cambiate le condizioni proposte, visto che è peggiorativo di quello precedente e mortificante per i lavoratori VVF, anche in virtù dell’impegno che il personale vigilfuoco ha reso, anche a fronte di un maggior numero di interventi la scorsa estate per lo spegnimento delle aree percorse dal fuoco
Anche rispetto a questi problemi (ma non solo per questi ) CGIL CISL UIL e RDB dei Vigili del Fuoco della Toscana hanno proclamato lo Stato di Agitazione della Categoria in tutta la regione ed attendono la convocazione di una riunione da parte del Dipartimento Centrale a Roma.
Firenze, 2 Marzo 2010
FP CGIL VVF FNS CISL VVF UIL VVF RDB VVF
MILANI A. CIUFFINI F. SERRA M. PUCCI P.
CHE BRUTTA PAGINA SINDACALE PER LA R.D.B.
Cosa non si fa per salvare una poltrona !!!
Non per scendere ai loro livelli, non lo abbiamo mai fatto, ma è necessario chiarire solo alcuni punti per dare una giusta collocazione sul perché della malriuscita manifestazione RDB, e del perché la addebitano alla CGIL, che come al solito segue con coerenza e nel rispetto delle regole le proprie vertenze, senza lasciarsi attirare da false sirene.
Rammentiamo, senza entrare nel merito la manifestazione indetta dalla C.G.I.L: che, giorno 20 Aprile 2010 ha visto la partecipazione del 100% del personale ed ha registrato un no grazie nella partecipazione da parte della R.D.B. invitata per iscritto anche se il contributo sarebbe stato inutile, seppure i problemi oggetto della vertenza riguardavano la totalità dei lavoratori, ma forse andare contro l’attuale dirigente non è mai stato nei loro programmi, mirano ovviamente ad altro, la firma a priori su ogni nuova trovata del Comandante ne è la prova evidente, alla faccia degli interessi dei lavoratori che ne stanno pagando le conseguenze!
Ci si accusa della partecipazione allo sciopero di altre O.S. fino a ieri non riconosciute, sarebbe forse il caso che si chiedessero, visto che la CGIL non ha perso un solo iscritto mentre continuiamo a registrare disdette dalla RDB chi ha reso possibile che tutto ciò avvenisse , forse la politica di tutelare solo pochi intimi?
Per quanto riguarda le note vicende del 18/05/2010 riferite alla visita del Sottosegretario, del Capo Dipartimento e del Capo del Corpo, precisiamo: siamo stati i primi ad inviare una colorita nota di disappunto sulla questione al Comandante e al Direttore Regionale, gia’ sabato sera era su tutte le bacheche CGIL delle sedi VV.F., ciò ha causato il ritiro dell’O.D.G, a differenza dei proclami che mirano solo a recuperare una ormai perduta visibilità.
La strana manifestazione della R.D.B., una quindicina di persone anche di altri comandi della Regione, molti dei quali incappucciati per paura di essere riconosciuti, dapprima indirizzata contro il Comandante e le sue ultime disposizioni e poi sfociata, ovviamente, in una manifestazione contro il Direttore Regionale e le Maestranze intervenute, ci ha confermato le reali motivazioni, alla faccia degli interessi dei lavoratori che continuano a pagarne le conseguenze!
All’arrivo del Sottosegretario la delegazione C.G.I.L. era insieme agli altri rappresentanti Regionali in sala riunione per l’incontro ufficiale, sicuramente i cappucci hanno offuscato la vista.
E’ vero, dietro evidente insistenza sono stati ricevuti in delegazione, stranamente rappresentata dai livelli locali, anche se vi era la presenza dei livelli Nazionali e provinciali, dal Sottosegretario che dopo solo pochi minuti e’ intervenuto alla riunione ufficiale, cosa sia avvenuto in quei pochi minuti possiamo solo immaginarlo.
Nella riunione ufficiale con tutte le OO.SS. Regionali tranne la R.D.B., oltre ovviamente a mettere sul tavolo i tanti problemi che attanagliano il corpo con ricadute sui livelli regionali e provinciali, si e’ avuta una netta concretezza che lo strano errore prodotto dal Comandante aveva infastidito e non poco tutte le autorita’ presenti, ma di questo non avevamo dubbi, a quel punto vista la manifestata volonta’ dei convenuti, abbiamo acconsentito di condividere il pranzo con tutto il personale operativo, senza sfarsi e utilizzando il menu’ previsto per la giornata.
Questi i fatti.
I proclami, gli attacchi personali, o denigrare altri dirigenti a cui in passato per necessità di sopravvivenza hanno sempre offerto i loro servigi, come nel nostro Comando sono abituati a fare da sempre, altro non fa se non delineare una ormai palese difficolta’ che ha la R.D.B. a relazionarsi all’interno del Comando e della Regione, i progetti erano sicuramente altri e a vari livelli, per onesta’ intellettuale forse qualcuno dovra’ dirgli che ormai farebbero meglio a rendersi conto della cruda realtà.
La Segreteria Provinciale / Regionale
F.P. C.G.I.L. VV.F. C A T A N Z A R O
22.07.2010 – Pubblichiamo di seguito, in allegato, l’intervista rilasciata da Antonio Lattuga, coordinatore FP CGIL VVF di Agrigento nel corso del sit-in di protesta davanti alla prefettura.
COORDINAMENTO AREE DELLA FORMAZIONE
Scuola Formazione di Base
Al Dirigente della SFB
Ing. Dott. Domenico De Bartolomeo
e p.c. Al Direttore Centrale della Formazione
Ing. Dott. Gregorio Agresta
Oggetto: Riorganizzazione del lavoro della SFB
Egregio Ingegnere,
nella riunione del 22 u.s. tenutasi presso la Direzione Centrale della Formazione, la scrivente O.S ha appreso la notizia dalla S.V. di voler procedere alla consegna di una bozza di riorganizzazione del lavoro della SFB.
A tal fine, con la presente la invitiamo ad inviarci la documentazione in questione così da poter aprire, nell’immediato futuro, un tavolo di discussione con tutte le OO.SS. ed individuare insieme le eventuali problematiche degli uffici/settori all’interno di codesta struttura.
Solamente dopo una attenta e capillare analisi sarà possibile procedere, là dove ve ne sia la necessità, ai possibili spostamenti del personale o a eventuali variazioni di orario.
Nel frattempo, alla luce dei nuovi incarichi dirigenziali che il Dipartimento si appresta ad assegnare, per rispettare quanto precedentemente concordato e dar valore ad un progetto di più ampia levatura quale è la riorganizzazione generale della struttura, la invitiamo a non prendere iniziative che potrebbero risultare per tutti inopportune e facilmente attaccabili.
Sicuri di una collaborazione certa e costruttiva, distinti saluti
Roma, 24/11/2010
Per il Coordinamento FP CGIL VVF
Aree della Formazione
Mauro Giulianella