Sicurezza: Fp Cgil scrive a Mattarella, rinnovo contratto per Vigili del Fuoco

Comunicato stampa Fp Cgil 

‘Bene attestati di stima e riconoscenza, ma corpo merita rispetto e tutela’

Roma,
22 novembre – Oltre gli attestati di stima e di riconoscenza assegnati
ai Vigili del Fuoco, questi meritano anche rispetto e tutela, sul fronte
economico e previdenziale, a partire dal rinnovo del contratto. A
sottolinearlo in una lettera inviata al Presidente della Repubblica,
Sergio Mattarella, è la segretaria generale della Fp Cgil, Serena
Sorrentino.

Nel testo della missiva, che parte dai fatti del
sisma che nei giorni scorsi ha colpito l’Italia centrale, la dirigente
sindacale scrive: “In queste drammatiche settimane non solo la terra è
stata scossa dalla tragedia del terremoto, ma lo sono state anche le
coscienze degli italiani che ancora una volta hanno visto nel Corpo
Nazionale dei Vigili del Fuoco un’opera meritoria in favore delle
popolazioni e dei territori”.

La Fp Cgil Nazionale, aggiunge
Sorrentino, dichiara al presidente Mattarella “sin d’ora la nostra
riconoscenza e l’orgoglio delle donne e degli uomini che siamo onorati
di rappresentare, dopo aver appreso della Sua intenzione autorevole e di
grande valore civile e morale, di insignire della Medaglia d’oro la
bandiera del Corpo”. 

La categoria dei lavoratori dei servizi
pubblici della Cgil coglie quindi questa occasione per portare a
conoscenza del Quirinale “il fatto che, nonostante gli attributi di
stima e riconoscenza che ai Vigili del Fuoco vengono assegnati e il
riconoscimento diffuso dei cittadini, il Governo e il Parlamento non
portano a coerenza concretamente tale considerazione e stima.
All’indomani, infatti, del verificarsi dell’evento calamitoso, gli
impegni assunti nelle fasi concitate dell’emergenza, non trovano certa
corrispondenza”.

Da qui, la lettera della Fp Cgil per Mattarella:
“A tal fine ci rivolgiamo a Lei, Signor Presidente, confidando in un
Suo autorevole intervento al fine di garantire per i Vigili del Fuoco il
rispetto e la tutela che meritano, anche in ordine ai riconoscimenti
economici e previdenziali, attraverso un rinnovo contrattuale che sia
degno del valore e della testimonianza del lavoro svolto giornalmente in
favore di tutti i cittadini del nostro Paese. Siamo certi che Lei
prontamente darà riscontro a ciò”, conclude Sorrentino.

MIBACT: Comunicato su apertura di Capodanno e Protocollo di intesa

Ieri il tavolo nazionale
quasi all’unanimità ha raggiunto l’accordo per l’apertura del primo dell’anno.
Il protocollo di intesa, che vi alleghiamo, ricalca in gran parte precedenti
accordi di apertura straordinaria, con alcune significative novità in parte
dovute alla singolarità dell’evento: ricordiamo che l’apertura di Capodanno
proviene da una disposizione contenuta nel DM di rimodulazione degli orari
recentemente approvato dal Ministro, in base al quale, la coincidenza con
quella giornata con la prima domenica del mese ad ingresso gratuito ne
determina l’apertura al pubblico di musei e aree archeologiche. Nel progetto
non vengono coinvolte le Biblioteche e gli Archivi posti in  siti monumentali per espressa scelta
dell’Amministrazione.

Le novità stanno
anzitutto nella riduzione dell’apertura ad un solo turno di otto ore,
orientativamente con orario 9.00 – 17.00 le aree archeologiche e 11.00 – 19.00
i musei. I lavoratori coinvolti sono tutti coloro per i quali è prevista la
prestazione  in ordinario incidente
l’orario di effettuazione dell’apertura e naturalmente coloro che aderiranno al
progetto nella misura prevista dal protocollo di intesa, in tutto circa 4000
lavoratori potenzialmente interessati per un turno di sei ore ciascuno, secondo
le stime dell’amministrazione. Pertanto vi invitiamo alla massima attenzione
nella definizione dei progetti ai tavoli locali, avendo cura di raccogliere le
adesioni di tutti i lavoratori coinvolti. Conosciamo l’Amministrazione,  le fantasiose interpretazioni che spesso i
dirigenti producono sui tavoli locali e la singolarità dell’evento non aiuta a
snellire le loro menti.

Le tariffe sono le
stesse del progetto del Primo Maggio scorso (170 euro la seconda area e 200 la
terza) e i fondi sono le economie del capitolo 1321 derivanti dal piano di
valorizzazione 2016, E’ salvaguardata l’opzione volontaria alla partecipazione.
Quindi il finanziamento non intacca il FUA: è prevista una integrazione solo
qualora la somma stanziata non dovesse essere sufficiente.  Resta intonsa la somma derivante dalle
economie FUA 2015 (6,5 milioni di euro circa), somma utile, insieme alle
economie da quantificare sul FUA 2016, a finanziare i progetti locali.

Un accordo che noi
giudichiamo in modo positivo: la riduzione dell’orario di apertura consente di
ragionare su numeri inferiori salvaguardando chi non intende aderire e la
retribuzione è di gran lunga superiore a quella prevista dalla improvvida
Circolare della DG Musei ed è per tutti i lavoratori che presteranno servizio
in quel giorno.  Per tale motivo
invitiamo le nostre strutture territoriali a garantirne la piena applicazione:
gli accordi soddisfacenti per i lavoratori a nostro avviso devono essere
onorati con senso di responsabilità e spirito di servizio verso i cittadini.

Claudio Meloni

FP CGIL NAZIONALE MIBACT

 

Sicurezza nelle operazioni con tecniche SAF in attività di soccorso, di addestramento e di formazione.

 
 

30.11.2016 – Sicurezza nelle operazioni con tecniche SAF in attività di soccorso, di addestramento e di formazione.

 

 

Attività di rilevamento danno – Schede AeDES.

 
 

30.11.2016 – Attività di rilevamento danno – Schede AeDES.

 

 

DGMC: lettera al Ministro su riforma nuovo dipartimento

Sig. Ministro,

come sa abbiamo sin dal primo momento condiviso
l’impianto della riforma del Ministero della Giustizia nella parte che
istituiva il nuovo Dipartimento di Giustizia Minorile e di Comunità. Alla luce
delle modifiche normative che hanno istituito la messa alla prova anche per gli
adulti riteniamo infatti che la creazione di un Dipartimento dedicato
prevalentemente alla esecuzione penale esterna ed alle misure alternative sia
cruciale per operare un cambio di passo nell’intero sistema.

           
Tuttavia,
sin dalla prima ora, abbiamo messo in evidenza come questa riforma non avrebbe
sortito effetti positivi se non si fosse dato spazio ad un progetto complessivo
nel quale investire risorse adeguate per il personale, oramai ridotto al
lumicino ed incapace di svolgere serenamente il suo importante mandato.     Sino
ad oggi ci risulta che la riforma stia procedendo a rilento ed  in maniera confusa. Nell’ultimo incontro con
il Capo Dipartimento non abbiamo avuto soddisfacenti risposte alle nostre
osservazioni relative al decreto riguardante l’istituzione dei nuclei di
polizia penitenziaria negli UEPE, in particolare con riferimento alla mancata
definizioni dei compiti che questo personale dovrà esercitare negli Uffici in
questione.

           
In
relazione a ciò torniamo a segnalare che la presenza della Polizia
Penitenziaria negli UEPE si giustifica solo se a questa sono assegnati
compiti  precisi nell’ambito del proprio
mandato istituzionale  e che non  interferiscano  con quelli della professionalità di servizio
sociale, specificamente afferenti per mandato al settore dell’esecuzione penale
esterna. Né a nostro parere è possibile che il personale di polizia
penitenziaria sia adibito,  per carenza
di altre professionalità, a svolgere compiti non istituzionalmente previsti
dalle norme.

           
Il
personale degli UEPE ha manifestato e continua a manifestare gravissimo disagio
poiché all’aumento del carico di lavoro, determinato dalle nuove misure, non è
corrisposto l’adeguamento degli organici. Sulla questione delle risorse, dei 10
milioni da lei annunciati lo scorso 4 ottobre, non abbiamo ancora riscontri
positivi che confermino che le stesse saranno destinate a nuove assunzioni, in
particolare di personale di servizio sociale, rimuovendo ostacoli normativi che
le impediscano.

           
Ritenendo
non ulteriormente prorogabile il tempo che ci siamo imposti sostenendo il
processo di riforma da Lei avviato, con rammarico evidenziamo che  in assenza di risposte concrete sulle
questioni suesposte, il nostro giudizio positivo sulla riforma non potrà essere
confermato.

           

Roma, 30 novembre 2016                                                              

                                                                                 

Il
Segretario Nazionale FPCGIL
Salvatore Chiaramonte

                                                                                                

Agenzia delle Entrate: Progressioni economiche – Riunione del 29 novembre

Come è noto da qualche tempo stiamo,
faticosamente, portando avanti una complessa trattativa per ottenere una nuova
procedura di passaggio di fascia economica utilizzando le risorse dell’anno
2016 anche se la decorrenza dei nuovi passaggi –  causa una singolare
interpretazione della funzione pubblica – potrà essere solo quella
dell.1.1.2017 perché solo nel 2017 potranno vedere la luce le relative
graduatorie.

Va ricordato in premessa come, per
tale istituto, siano utilizzabili solo le
risorse fisse e ricorrenti rivenienti nel FUA.

Solo oggi, dopo innumerevoli
richieste, l’Agenzia ha finalmente dato conto delle risorse fisse e ricorrenti
presenti nel FUA 2016 che riportiamo di seguito:

risorse
complessivamente presenti circa 210 milioni di euro

da ciò vanno detratte somme già
impegnate (progressioni 2005/2010/2015, stabilizzazione su Indennità di
amministrazione, centralinisti non vedenti) e quindi non disponibili per la contrattazione pari a circa 185 milioni di euro.

Ricapitolando nel FUA 2016 sarebbero
presenti somme fisse e ricorrenti utili per nuove progressioni economiche pari a 25 milioni di euro che consentirebbero,
numero più o numero meno,  circa 15.000 posti disponibili.

La proposta dell’Agenzia è stata
quella di utilizzare 14 milioni di euro pari a circa 9000 progressioni, la
richiesta di parte sindacale è stata quella di utilizzarne almeno 17 o 18 milioni
di euro onde evitare il prosciugamento completo delle risorse fisse.

Nessuna apertura si è registrata da
parte del Capo del Personale che continua a dare dimostrazione di irrigidimenti
fuori luogo rispetto al momento critico che sta attraversando l’Agenzia.

Per le
scriventi comunque la partita non è chiusa così come non riteniamo chiusa la
vicenda, pure trattata nel confronto odierno, della prossima scadenza degli
artt. 17 e 18 del CCNI (Posizioni Organizzative e di responsabilità) rispetto
ai quali, anticipiamo di aver chiesto espressamente l’interpello per le tutte
le posizioni e una rivisitazione complessiva delle stesse.

Chiameremo in
causa il Direttore dell’Agenzia se nelle prossime ora non si dovessero
registrare ripensamenti di migliore buon senso.

 

Roma 29
novembre 2016

Fp Cgil
Boldorini
Di Leo
Cisl Fp
Silveri
Uil Pa
Cavallaro
Salfi
Sempreboni
Sparacino

Comunicato riunione informatici del 28-11-2016

   A TUTTI I LAVORATORI 

 

  

 

Nella giornata di ieri si è
tenuto un incontro con l’Amministrazione per l’illustrazione e disamina del
documento sulla rilevazione/riqualificazione del personale delle strutture
territoriali con profilo informatico.

 
Nel corso dell’incontro
l’Amministrazione ha chiarito che, allo scopo di gestire nel modo più adeguato
gli esuberi del personale coinvolto, intende procedere nel modo seguente:
 1. Un primo interpello rivolto a
tutti gli appartenenti al profilo informatico che intendano transitare nel
ruolo amministrativo;
 2. un successivo interpello
diretto ai funzionari informatici, oggi privi di uno specifico organico
(titolari o meno di PO di secondo livello) teso a richiedere l’incardinamento
in D.C.O.D. ma con delocalizzazione nella struttura di attuale appartenenza;
 3. un ulteriore interpello dei
funzionari con  p.o. di primo livello per
il trasferimento in DCOD.

 

 

A conclusione degli interpelli, come richiesto dalle scriventi, si
terrà un nuovo incontro nel corso del quale D.C.O.D. e D.C.R.U. formalizzeranno
l’eventuale attivazione degli ipotizzati poli interregionali previo
confronto con le parti sociali.

Nel corso della riunione, a cui hanno dato un significativo apporto
anche colleghi del territorio, è stata formulata da parte sindacale la proposta
di una gestione centralizzata del personale informatico con incardinamento in
D.C.O.D. e delocalizzazione sulla struttura di appartenenza in coerenza con i più
evoluti modelli di organizzazione anche per conciliare interessi aziendali ed
esigenze del personale.

Sarà nostra cura aggiornarvi non appena avremo ulteriori notizie.

 

 

 
Roma, 29 novembre 2016 

FP CGIL 
Morelli
CISL FP
Molinari
UIL PA
Di Cristo
CISAL
Savarese
FLEPAR
Cignarelli

Centro Operativo Avanzato di Cittareale – Predisposizione Campo pesante – Nota ai vertici dell'Amministrazione.

 
 

30.11.2016 – Centro Operativo Avanzato di Cittareale – Predisposizione Campo pesante – Nota ai vertici dell’Amministrazione.

Al Capo Dipartimento Vigili del Fuoco,
Soccorso Pubblico e Difesa Civile
Dott. Bruno FRATTASI

Al Vice Capo Dipartimento Vicario
Capo del CNVVF 
Dott. Ing. Gioacchino GIOMI

Al Direttore Centrale per le Risorse 
Logistiche e Strumentali
Dott. Ing. Guido PARISI

e, p.c.           Al Responsabile dell’Ufficio III: Relazioni Sindacali
Dott.ssa Silvana LANZA BUCCERI

Oggetto: Centro Operativo Avanzato di Cittareale – Predisposizione Campo pesante.

Egregi,
in occasione dell’incontro del 14 novembre u.s., la scrivente O.S. aveva chiesto informazioni circa l’apertura del Campo pesante presso il COA di Cittareale.

A tale richiesta ci venne risposto che il Campo era già pronto e che necessitavano soltanto alcuni giorni per provvedere alla sanificazione dell’impianto di condizionamento.

Ebbene, a tutt’oggi, il Campo risulta ancora non operativo.

Tenuto conto del brusco calo delle temperature e delle condizioni meteorologiche che andranno sicuramente a peggiorare con il passare dei giorni, la FP CGIL VVF chiede, con la presente, l’immediata apertura degli alloggi per il personale e di essere messa a conoscenza delle eventuali ulteriori problematiche che ne hanno ritardato la predisposizione.

In attesa di un sollecito riscontro si porgono distinti saluti.

Coordinatore Nazionale FP CGIL VVF 
Danilo ZULIANI 

 

 

Enna – Nota unitaria al Dirigente.

 
 

29.11.2016 – Enna – Nota unitaria al Dirigente.

CGIL e UIL scrivono al Dirigente sulla mancata emanazione di Disposizioni di Servizio, necessarie al raggiungimento degli obiettivi concordati in sede di riunione sindacale.

Ritengono l’atteggiamento assunto dal Dirigente, un tentativo che mira a sminuire l’attività sindacale fin qui svolta e lo invitano ad evitare ulteriori distrazioni che potrebbero intaccare definitivamente lo spirito collaborativo.

 

 

Comunicato Unitario

Incontro del 24 Novembre

Il giorno 24 novembre u.s. si è svolto l’incontro sindacale con la controparte aziendale in cui è stata sottoscritta una semplice integrazione all’accordo di Premio di Risultato 2016 per consentire l’applicazione di una imposta sostitutiva dell’Irpef e delle addizionali comunali e regionali nella misura del 10%.
L’integrazione non comporta una modifica dei criteri oggi vigenti ai fini del raggiungimento delle soglie di risultato del DPR 2016 ma individua unicamente un criterio che, messo a confronto con l’anno 2015, possa oggettivamente misurare l’incremento di indicatori economici legati ad obiettivi di produttività, redditività e qualità per accedere al suddetto sgravio fiscale.

                             FP CGIL     CISL FP      UIL PA
                            Boldorini     Bonomo     Colombi

News

Nota congiunta FP CGIL/Nidil su precari della ricerca IRCCS IZS

Oggi 27 luglio
al Ministero della Salute si è tenuto l’incontro per l’analisi della proposta
presentata sul personale precario della ricerca negli IRCCS e IZS (che
alleghiamo).

Il dott.
Leonardi ha chiesto al tavolo l’espressione di un parere sulla bozza di
proposta di un decreto legislativo che prova a declinare quanto illustrato in
precedenza con la “piramide”.

Abbiamo
confermato le perplessità già espresse negli incontri precedenti su un sistema
che non da soluzione ai tanti precari della ricerca sanitaria.

Infatti il
testo prevede la trasformazione dei contratti precari in assunzioni a tempo
determinato per coloro che abbiamo già superato una selezione e abbiano avuto
un contratto di almeno tre anni, e l’avvio per i nuovi di un percorso a tempo
determinato di 10 +5 anni per i ricercatori e 6+3 anni per i “professionisti
della ricerca”.

Questo decreto
dovrebbe trovare poi applicazione all’interno dei CCNL ,ancora da avviare,
(comporto e Dirigenza) con apposite sezioni e retribuzioni.

Gli attuali
contratti di collaborazione esistenti dovrebbero essere “congelati” e prorogati
in attesa dell’iter parlamentare e della conclusione dei negoziati
contrattuali.

Appare del
tutto evidente che il percorso delineato non offre certezze né di una futura
stabilizzazione nel SSN, né tanto meno della continuità dei contratti che
rimangono legati alle risorse stanziate per i singoli progetti di ricerca.

Nessuna
certezza sulle risorse che saranno messe a disposizione per la realizzazione
della proposta.

Convinti
dell’urgenza di trovare soluzioni per i tanti lavoratori precari, nel riconfermare
la piena volontà di affrontare, anche in maniera innovativa, percorsi che diano
la stabilità e la certezza del lavoro, riteniamo che con questa proposta si
prospetti una nuova forma di lavoro precario senza dare soluzione al problema.

La delegazione,
presieduta dal dott. Leonardi, ha confermato la volontà di procedere con il
proseguimento del confronto con i ministeri competenti e le Regioni per avviare
l’iter parlamentare del decreto nel mese di settembre.

Seguiremo
l’intera fase coinvolgendo tutte le lavoratrici ed i lavoratori, anche con
iniziative mirate ad ottenere la modifica del decreto, convinti che la
soluzione al precariato non può essere il

precariato stesso.
Roma, 27 Luglio 2016

p. La Segreteria Nazionale       p. La Segreteria Nazionale

FP CGIL

Nidil

      Cecilia Taranto                                          Silvia Simoncini

 

Nota di Cecilia Taranto al Ministro Lorenzin

   Roma, 8
Novembre 2016

Alla C.A. del
Ministro della Salute

On. Beatrice Lorenzin

Onorevole
Ministro Beatrice Lorenzin,

lo scorso 20
giugno le abbiamo inviato una lettera aperta in merito alla proposta da lei
avanzata nel corso degli Stati generali della ricerca per affrontare il
drammatico problema della precarietà dei ricercatori negli IRCCS e negli
Istituti Zooprofilattici.

Avevamo lì
esplicitato la nostra contrarietà al provvedimento, invitandola ad aprire
urgentemente un confronto per offrire una prospettiva occupazionale certa a chi
oggi vive sulla propria pelle una condizione di precarietà pluriennale e a chi
vorrà entrare nel mondo della ricerca sanitaria nei prossimi anni.

Ad oggi nessuna
risposta è stata data alle proposte da noi avanzate, se non la conferma di
voler procedere, attraverso un percorso legislativo, sulla base delle proposte
da lei avanzate e da noi non condivise.

È però del
tutto evidente che, anche dopo la lettura della Legge di stabilità, ad oggi di
questi documenti e delle risorse da mettere a disposizione non vi è traccia.

Resta nel
frattempo completamente irrisolto il problema, aggravato dall’urgenza, della
scadenza delle collaborazioni coordinate e continuative che dal 1 gennaio 2017
non potranno più essere prorogate.
Senza un intervento risolutivo immediato,
alla scadenza dei contratti, si perderanno circa 3.500 posti di lavoro
producendo gravissimi danni al funzionamento degli IRCSS e degli IZS.

Torniamo quindi
a darle da subito la nostra disponibilità ad un confronto sul merito che dia
risposte all’emergenza e che traguardi un obiettivo non più rinviabile, il
Contratto nazionale di lavoro, strumento per riconoscere i diritti di questi e
di tutti i lavoratori coinvolti.

E’ necessario
riportare sul tavolo del confronto sindacale questioni che, a nostro parere,
non possono essere affrontate in altra sede; il pericolo è che vengano meno
ruoli e funzioni fondamentali dei lavoratori coinvolti con gravi danni al
sistema.

Cordiali
saluti.

p. la Segreteria Fp Cgil Nazionale
  

Cecilia Taranto

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