27.10.2010. – Di seguito, in allegato, pubblichiamo la nota riassuntiva della riunione con l’Assessore regionale al Bilancio Dott. Gaetano Armao e il suo Capo segreteria avv. Nicosia.
Coordinamento Regionale Vigili del Fuoco
Puglia
Bari, lì 25/03/2011
Al Direttore Regionale VV.F. Puglia
Ing. Michele Di Grezia
E p.c. A tutti i Comandi VV.F. pugliesi
Oggetto: Istituzione di un campo accoglimento profughi provenienti dal nord-Africa, presso Manduria (Ta) – Proclamazione di raddoppio dei turni del personale VV.F. Puglia.
Egregio Ingegnere,
con la presente si chiede un urgente incontro, così come previsto dall’art. 34 del Contratto Collettivo Integrativo del CNVVF.
Inoltre si sottolinea sin da ora che, considerata la gestione delle ultime emergenze, non si tollereranno comportamenti che vadano a ledere i lavoratori e le corrette procedure sottoscritte, in riferimento alle emergenze, dai vari accordi e contratti vigenti.
Distinti saluti.
p. FPCGIL VVF Puglia
Coordinatore Regionale
Carmelo Pesola
COORDINAMENTO REGIONALEVIGILI DEL FUOCO
TOSCANA
Al Direttore Regionale
VVF Toscana
FIRENZE
Al Presidente
Regione Toscana
FIRENZE
Al Coordinamento Regionale
VVF/FP CGIL
Loro Indirizzi
(per l’inoltro sui posti di lavoro)
Oggetto: campo profughi di Coltano.
La vergognosa politica di accoglienza del Governo coinvolge, loro malgrado, i lavoratori del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco.
La FP CGIL ha partecipato alla riunione presso la Direzione Regionale VV.F. Toscana con all’ordine del giorno “Campo profughi di Coltano (PI)”.
Nel corso della riunione ci è stato illustrato il piano, coordinato dalla Prefettura di Pisa, con cui sarà approntato un campo tende per i profughi di Lampedusa; i Vigili del Fuoco saranno utilizzati per il montaggio delle circa 75 tende che dovranno ospitare circa 500 immigrati ad oggi a Lampedusa.
Molte sono le cose che non piacciono alla CGIL a cominciare dalla politica di accoglienza messa in campo dal Governo o meglio della mancata politica fatta di accordi onerosi mai rispettati dai paesi del Nord Africa, fatta di mancata programmazione, di mancati finanziamenti per costruire una dignitosa accoglienza ai migranti che giungono nel nostro paese. Ed invece si prendono gli immigrati a Lampedusa si “spacchettano” in gruppi di 500/1000 persone e riversano in tendopoli costruite in fretta e furia a colpi di ordinanze prefettizie; si chiamano operazioni di Difesa Civile come se il suolo italiano dovesse essere difeso dall’invasione di un nemico. Certo meglio del “Fora di ball” pronunciato da un Ministro della Repubblica.
Non è questa l’accoglienza che vuole la CGIL.
In questa situazione manca la Protezione Civile, ma questo avrebbe obbligato il Governo a dialogare con le Regioni e gli Enti Locali, quindi fuori anche il grande gestore delle ultime emergenze sotto l’egida di Bertolaso. Siamo a fianco del Presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, ad alzare la voce perché non si possono calare certe decisioni sul territorio senza discutere con gli interlocutori istituzionali locali, tanto più quando gli stessi avevano prospettato soluzione per accogliere in maniera dignitosa almeno 500 immigrati in piccole comunità sparse per la Toscana. Ma niente, il Viminale non vuol sentire e va avanti come un rullo compressore rifiutando ogni dialogo.
In tutto questo i Vigili del Fuoco, ostaggi del Ministero dell’Interno, sono costretti a servire questo scellerato piano Governativo. Mentre rivendichiamo il riconoscimento della nostra professionalità il signor Ministro ci utilizza come manovalanza per il montaggio delle tende; non bastasse i colleghi della Toscana sono stati inviati in Puglia per l’allestimento del campo di Manduria, con i soliti vetusti mezzi di vent’anni fa, quasi 20 ore di viaggio per andare a montare, alloggiati alla bene e meglio, senza bagni e docce a disposizione per giorni. Non vogliamo medaglie ma neanche essere sfruttati a costo zero solo perché i Prefetti hanno bisogno di braccia da lavoro, possibilmente gratis.
Purtroppo, anche per il campo della Toscana, per i Vigili del Fuoco non ci sono certezze: gli alloggiamenti? forse. Le tende? Forse. I logistici? Forse. Le sedi VF? forse…… I pasti? Forse nelle sedi VF? forse una ditta esterna presso il campo, forse un ristorante in zona, forse…… I bagni e le docce? forse….. Gli straordinari? Autorizzati, forse finanziati sicuramente no. Ed allora la CGIL dice NO a questo modo di procedere, alla mancanza di dialogo con i rappresentanti del personale, così come con gli Amministratori locali, ad una politica di accoglienza che di accogliente non ha niente.
p. Coord. Reg. VVF/FP CGIL Toscana
Notari – Spinicci
08.04.2011 – In allegato, pubblichiamo la nota su festività 17 marzo
15.02.2007 – LIGURIA – Con nota del 22 gennaio u.s. il Coordinatore Regionale FP–CGIL VVF, Josè Sannino, pur apprezzando l’impegno del Direttore Regionale finalizzato all’istituzione della “Banca del Tempo”, segnalava allo stesso talune difformità con le norme contenute nel CCNL di riferimento. In tal senso, veniva richiesto un incontro chiarificatore. Ebbene, invece di convocare apposita riunione il Direttore ha risposto con nota scritta, in conseguenza della quale, il compagno Sannino ha ulteriormente precisato. Crediamo sia utile, qualora ci fossero medesime situazioni e/o contraddizioni anche in altri territori, informare del merito della vicenda pubblicando, di seguito, tutto il carteggio.
(Adriano Forgione)
09.11.2007 – Di seguito il comunicato ai lavoratori con le ragioni – che si evincono anche dal verbale di conciliazione allegato- per cui la FP–CGIL VVF ha sospeso lo stato di agitazione.
COMUNICATO AI LAVORATORI
Nella giornata di ieri, abbiamo ricevuto copia del verbale della riunione tenutasi il 23 ottobre u.s., che si riporta in allegato, durante la quale, il Direttore Regionale VV.F. dell’Umbria ha svolto, in presenza del Dirigente del Comando Provinciale VV.F. di Perugia, il tentativo di conciliazione con i rappresentanti della FP–CGIL VV.F. di Perugia.
Come ricorderete, dopo aver visto trascorrere invano dei mesi, in attesa di una risposta da parte del Dirigente Dott. Ing. Raffaele Ruggiero, in merito a questioni ritenute dal personale di assoluto rilievo, come la video sorveglianza nelle sedi di servizio, gli incendi boschivi, l’Ufficio Servizi del Comando Provinciale, ecc.. , la CGIL rompendo gli indugi, dichiarò in data 8 ottobre lo stato di agitazione.
Al di là di quanto si può evincere dallo stringato riassunto riportato nel verbale di conciliazione, la riunione, durata più di due ore, è stata caratterizzata da uno stato di tensione piuttosto elevato, soprattutto da parte dei rappresentanti dei lavoratori che con forza e chiarezza, hanno rimarcato come l’atteggiamento tenuto dal Dirigente da diverso tempo a questa parte, non corrispondesse a quanto sancito dal CCNL per quanto riguarda le corrette relazioni sindacali.
L’ obiettivo per noi da raggiungere era duplice: ottenere la dovuta attenzione nei rapporti sindacali in generale e riuscire a discutere dei problemi ancora aperti in un’apposita riunione con l’ Amministrazione e tutte le OO.SS. .
Documenti alla mano, sostenuta dall’evidenza dei fatti, la CGIL ha messo in evidenza tutte le occasioni in cui si è verificato il mancato rispetto delle norme contrattuali, che lo ricordiamo, prevedono il coinvolgimento delle OO.SS. nella organizzazione del lavoro in tre diverse modalità: informazione, consultazione, concertazione.
La controparte in prima battuta, si è limitata ad asserire di non aver avuto tempo per rispondere !!? Di aver risposto con i fatti !!? Affermazioni queste che hanno fatto ancor più capire quanto fosse legittima la nostra indignazione, e il nostro impegno per ottenere il rispetto delle regole.
Dopo una lunga serie di schermaglie, il Dirigente dichiarava la propria disponibilità nel ristabilire un rapporto collaborativo tra le parti e si impegnava a convocare in tempi brevi una riunione per discutere le problematiche sollevate dalla nostra Organizzazione.
Ritenendoci soddisfatti di questi primi risulti ottenuti, si accettava la chiusura della vertenza, riproponendoci di affrontare più in dettaglio, in sede diversa, le questioni in sospeso e di verificare la concretezza degli impegni presi.
Per concludere si sottolinea che se venisse confermato che l’unico modo per farsi ascoltare risultasse essere quello di alzare la voce, la CGIL non si sottrarrà dall’inasprire nuovamente i toni del confronto qualora si riscontrasse una impasse nel percorso prima indicato.
Inoltre è doveroso fare una riflessione sulle tutele previste dall’attuale contrattazione, che permettono ai lavoratori di essere considerati parte attiva del tessuto lavorativo e non solamente prestatori d’opera in balia degli umori personali del Manovratore.
In questi giorni si sta compiendo un passaggio molto importante per i Vigili del Fuoco perché stiamo traslocando da una casa che avevamo costruito mattone dopo mattone avendo come riferimento le tutele e i diritti dei lavoratori, verso una dimora sconosciuta dove, visti i preparativi (L.252/04 e D.lgs 217/05 ), è lecito aspettarsi qualche brutta sorpresa.
Ci hanno fatto passare infatti da un regime privatistico ad uno di tipo pubblicistico e dopo la delusione sofferta per non esserci arricchiti come ci era stato promesso, ora si rischia anche di perdere, nella riscrittura del contratto, anche qualche conquista normativa.
E’ il momento di vigilare con attenzione per controllare dove ci vogliono portare le nostre guide, perché già ci hanno incanalato in una strada stretta e buia, dove non c’è traccia di una vera valorizzazione economica e professionale del ruolo specifico del Vigile del Fuoco nella società civile e dove invece i diritti sindacali potrebbero subire una significativa battuta d’arresto.
21.01.2008 – La rivista bisettimanale “Nuova Società”, diretta da Diego Novelli, ha uno spazio dedicato alle opinioni ed alle critiche dei lettori: alleghiamo, di seguito, l’articolo di Enzo Ariu, Vigile del Fuoco di Torino, pubblicato sul n.2 del 15 gennaio u.s..
10.03.2008 – Abbiamo ricevuto dal Coordinamento FP–CGIL VVF di Pisa alcune riflessioni sulla difficoltosa situazione dei concorsi per capo squadra ed il nesso che sembrerebbe esserci fra le difficoltà succitate e la famigerata riforma. Le alleghiamo di seguito.
CONCORSO da CAPO SQUADRA & decreto legge 217/05: le difficoltà saranno casuali???
Cari colleghi,
a seguito nota del 14/01/2008 per la chiusura dei distaccamenti permanenti di Mantova, Vi portiamo ad un’altra riflessione …
Il decreto legge 217/05 ha introdotto nuove modalità di effettuare i concorsi per i passaggi di qualifica (C.S. e C.R.), ed i risultati si vedono.
Mentre alcuni Sindacati dimostravano enorme soddisfazione (CISL e UIL) per l’attuazione del D.L.ivo 217, altri ne motivavano le difficoltà attuative e le numerose controversie; forse era troppo semplice continuare come nel “passato” ???
Nonostante la necessità di nuove nomine di C.S., non riusciamo a comprendere la mancata effettuazione di tale concorso e la difficoltà che incontra l’Amministrazione a farlo svolgere, poiché è tutto ben scritto nella legge: il 60% riservato ai vigili coordinatori ed il 40 % riservato ai vigili del fuoco che abbiano compiuto almeno sei anni di effettivo servizio.
Poiché il D.L.ivo prevede l’effettuazione di tale concorso con la seguente cronologia: 60% C.S.2006, 40% C.S.2006, 60% C.S.2007, 40% C.S.2007, 60% C.S.2008, 40% C.S.2008, lasciamo immaginare l’enorme affluenza di personale che abbia compiuto almeno sei anni di servizio ai concorsi per il 40%.
“Coloro” che hanno ideato tale marchingegno e coloro che lo hanno sostenuto (CISL e UIL) riescono ad immaginarsi quante migliaia di vigili avranno il diritto a fare tale concorso (del 40%), con le conseguenti difficoltà operative per potervi partecipare ???
OPPURE, QUESTO RITARDO DELL’INIZIO DEL “CONCORSO C.S.” NASCONDE QUALCHE SOTTERFUGIO CHE RECHI DANNO A TALUNI VIGILI PERMANENTI ???
Poiché il D.L. 217/2005 non è mai stato coerente alle necessità dei pompieri, figurarsi se lo può essere per i passaggi di qualifica.
STAREMO A VEDERE …
Il Coordinamento FP–CGIL VVF Pisa
01.07.08. – Allegata di seguito la richiesta di parere, da parte dell’Amministrazione, sul mantenimento dell’orario differenziato a Lampedusa e la risposta della FP–CGIL VVF.
17.07.2008 – Riceviamo dal Coordinamento FP–CGIL VVF del Veneto un comunicato stampa relativo al famigerato decreto (112) Tremonti – Brunetta: volentieri lo pubblichiamo, anche quale stimolo per altri territori a far sentire con forza, come CGIL, meglio ancora dove possibile unitariamente, il dissenso dei Pompieri nei confronti del attuali politiche di Governo.
LETTERA APERTA AI CITTADINI
COMUNICATO STAMPA
Vorremmo ricordarVi che noi lavoratori Vigili del Fuoco siamo dipendenti pubblici, e come noi sono dipendenti pubblici, ad esempio, i Medici, gli Infermieri di Ospedali Pubblici e del 118, come sono dipendenti pubblici gli Insegnanti della Scuola Pubblica o anche i Carabinieri e la Polizia di Stato.
Vorremmo anche, sommessamente, informarVi che gli attacchi a noi dipendenti pubblici, definiti “fannulloni” o “assenteisti” e colpiti pesantemente dal DL 112 del 25/06/2008 (decreto Tremonti – Brunetta che, tra le tante cose, incentiva il lavoro precario ed il “lavoro nero”) non sono fini a se stessi…
Vorremmo, altresì evidenziare che le leggi per colpire assenteisti e fannulloni ci sono da anni, ma, come troppo spesso avviene in questo Paese, mai applicate… (e non per colpa dei lavoratori).
Permetteteci di segnalarVi che il rischio non è perdere quei famigerati privilegi di cui godremmo…ma, piuttosto, il rischio per tutti noi (a nostra volta utenti di servizi pubblici e come Voi pesantemente tar…tassati) è lo smantellamento dello stato sociale.
Nel decreto Tremonti DL 112 che anticipa i contenuti della manovra di bilancio vengono previste misure che affossano il servizio reso dai Vigili del Fuoco e mettono a grave repentaglio l’attività di protezione e soccorso nei confronti dei cittadini.
Tra i lavoratori Vigili del Fuoco la delusione è profonda, in quanto, malgrado la riconosciuta valenza sociale di un servizio la cui efficacia ed efficienza si riflette
direttamente sul “Sistema Paese” e sulla popolazione, invece di maggiori attenzioni e di precisi e concreti impegni nei loro confronti, si vedono costretti a subire ulteriori ed insopportabili tagli agli acquisti di mezzi, attrezzature, dispositivi di protezione individuale e riduzioni delle squadre di soccorso ed inoltre, si rifletterebbero negativamente sul già insufficiente e mortificante trattamento economico dei lavoratori, i quali, come è noto, operano quotidianamente in condizioni di rischio ed usura difficilmente riscontrabili nell’intero panorama lavorativo e con un organico sottodimensionato rispetto al rischio antropico e industriale delle città della nostra regione.
Noi Vi garantiamo il massimo del nostro impegno e della nostra professionalità.
Vi chiediamo quindi, anticipatamente, di scusare le eventuali future iniziative che dovremo intraprendere a difesa della dignità del nostro lavoro, del nostro salario e dei diritti di tutti noi cittadini utenti.
Per il Coordinamento FP–CGIL VVF Veneto
Andrea RESIDORI