Logo dei Vigili del Fuoco

Adesione dei Vigili del Fuoco allo sciopero generale

Roma, 10 giugno 2010

Alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento della Funzione Pubblica
Palazzo Vidoni
Corso Vittorio Emanuele, 116
00187 – ROMA

Alla Commissione di Garanzia per l’attuazione della
Legge sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali
Via Po, 16/A
00198 – ROMA

 
 

Oggetto: Adesione dei Vigili del Fuoco allo sciopero generale

La scrivente Segreteria nazionale comunica l’adesione del Comparto in oggetto, ai sensi e per gli effetti della Legge 146/1990 e successive modifiche e integrazioni, allo sciopero generale proclamato dalla CGIL, per il 25 giugno 2010.

Lo sciopero si effettuerà per la durata dell’intera giornata o turno di lavoro.

Nella predetta giornata saranno garantiti solo i servizi minimi essenziali. 

                                                                                            La Segretaria Generale della CGILFP
                                                                                                          Rossana DETTORI


Logo dei Vigili del Fuoco

Sciopero generale CGIL, 6 maggio 2011: modalità partecipazione

02.05.2011 – Allegata, di seguito, la nota relativa alle modalità di partecipazione del personale VVF allo sciopero generale della CGIL; in allegato anche la nota relativa all’adesione del Comparto VVF al medesimo sciopero.

 

 

Alla Presidenza del Consiglio dei Ministri
Dipartimento della Funzione Pubblica – Palazzo Vidoni
Corso Vittorio Emanuele, 116 – 00187 ROMA

Al Dipartimento dei Vigili del Fuoco, del Soccorso
Pubblico e della Difesa Civile
Ufficio Relazioni Sindacali
Piazza del Viminale, 1 – 00186 ROMA

Alla Commissione di Garanzia per l’attuazione
della Legge sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali
Piazza del Gesù, 46 – 00186 ROMA

 

Oggetto: Sciopero Generale CGIL del 06 maggio 2011. Modalità di partecipazione del Personale del Corpo Nazionale Vigili del Fuoco.

Lo scrivente Coordinamento Nazionale, ai sensi e per gli effetti della Legge 146/1990 e successive modifiche e integrazioni, dando seguito alla nota del 4 marzo u.s. di adesione del Comparto Vigili del Fuoco allo sciopero generale nazionale della CGIL – che ad ogni buon conto si allega – comunica che, in ragione della peculiarità del servizio, delle caratteristiche organizzative dell’orario di lavoro in turni, e nel rispetto dei servizi minimi essenziali, l’astensione dal lavoro si articolerà con la seguenti modalità.

* personale operativo turnista in servizio nelle sedi aeroportuali, dalle ore 10.00 alle ore 14.00;
* personale operativo turnista intero turno di lavoro
* personale operativo, tecnico, amministrativo, informatico, a servizio giornaliero, per l’intera giornata lavorativa.

Durante l’astensione dal lavoro sarà in ogni caso garantita l’attività di soccorso tecnico urgente alla popolazione.

Distinti saluti.

 

Segretario Nazionale FPCGIL Adriano SGRO’

FPCGIL VVF Nazionale Mario MOZZETTA – Adriano FORGIONE

 

 

Nota della FP CGIL VVF al Capo Dipartimento per proroga concorsi

Roma 9 Agosto 2006 

                   DIPARTIMENTO DEI VIGILI DEL FUOCO
                   SOCCORSO PUBBLICO E DIFESA CIVILE

Alla c.a. del: Capo Dipartimento 
                   Dottoressa Anna Maria D’Ascenzo 
                   Capo Dipartimento Vicario
                   IGC CNVVF 
                   Dott. Ing. Giorgio Mazzini
E p.c.           Direttore Centrale Affari Generali
                   Dott. Francesco Raiola

Oggetto: concorsi straordinari banditi ai sensi dell’art. 167 del DL 217/05.

Egregia dottoressa D’Ascenzo,

con riferimento all’oggetto, corre l’obbligo di ricordare che, con nota del 17 maggio u.s. – ad ogni buon conto se ne allega copia -, la scrivente O.S. aveva già avanzato circostanziate critiche alle bozze fatte pervenire alle OO.SS. dall’Amministrazione, la quale, comunque, non ha mai ritenuto necessario convocare nessuna riunione sull’argomento.
Posto che le obiezioni della CGIL a riguardo si riferiscono, innanzitutto, alle disposizioni contenute nel nuovo ordinamento, che non valorizzano assolutamente le professionalità del personale del CNVVF, anzi sono addirittura penalizzanti rispetto al vecchio ordinamento, sulle quali la nostra O.S. ha presentato proposte di revisione molto radicali: nello specifico appare assolutamente insensato, sotto tutti i punti di vista, procedere a nuovi concorsi indirizzati a personale già proveniente da profili per diplomati e ampiamente selezionato dalle riqualificazioni del 2004, per quanto riguarda gli interni e dai concorsi pubblici per gli esterni, per inserirlo in un nuovo ruolo indirizzato agli stessi diplomati.
Sul piano del metodo risulta quantomeno contradditorio che, da una parte si sia avviato un rinnovato confronto tra le parti, favorito dal cambiamento politico alla guida del paese e del Ministero dell’Interno e dall’impegno personale del nuovo Sottosegretario, nel quale è stata manifestata l’unanime esigenza di tutte le OO.SS. di modificare profondamente il decreto, mentre, dall’altra, il vertice del Dipartimento tentava di forzare l’applicazione dell’attuale decreto.
Per quanto attiene al merito degli elementi di contrarietà espressi dalla scrivente sui bandi di concorso straordinario in parola essi sembrano altrettanto gravi: esame concorsuale estremamente difficoltoso – addirittura improponibile per gli ex assistenti tecnici, trasformati per legge in informatici, che hanno sempre espletato mansioni amministrative – con un’evidente disparità di trattamento con gli ispettori antincendi, che sono stati sottoposti ad una selezione per titoli, aprioristica ed immotivata esclusione del personale più anziano del CNVVF (ex 285) dal concorso per “collaboratore”, al quale si consente di partecipare solo al concorso per “Vice collaboratore”, per altro a stipendio ridotto di 500 Euro l’anno, chiare e ingiustificate diversificazioni nelle valutazioni delle prove di esame e dei titoli per concorsi di accesso nel medesimo ruolo.
Nonostante tutto questo, i bandi contestati venivano emanati dall’Amministrazione, in data 25 giugno u.s., senza alcuna modifica delle bozze contestate, né con l’espletamento, a riguardo, di un minimo di confronto con le OO.SS. e, malgrado l’intervento del nuovo Sottosegretario ne avesse bloccato le procedure, la stessa le reiterava in data 25 luglio u.s., per lo più a ridosso del mese di agosto, quando la coincidenza con le ferie estive accresce le difficoltà del personale a presentare le istanze entro i termini di scadenza.
Per questi motivi, si richiede di riaprire i termini di scadenza di presentazione delle domande quanto meno fino alla fine di settembre e si auspica che, nel frattempo, possa avvenire un confronto tra le parti che annulli gli effetti negativi dei suddetti concorsi straordinari.
Distinti saluti.

Il Coordinatore Nazionale FPCGIL Vigili del Fuoco
Adriano Forgione

Ispezioni sulla seconda attività dei Vigili del Fuoco: prove di autoritarismo paternalista

Il 27 giugno u.s. si è tenuta presso l’ISA, convocata dall’Ufficio Centrale Ispettivo, una riunione con le OO.SS. – non solo quelle maggiormente rappresentative, anche se su due tavoli separati – per discutere i criteri di scelta del personale del Corpo da sottoporre ad ispezione, in caso di doppia attività, come previsto dalla legge 662/96. Secondo le ultime disposizioni del Capo Dipartimento, contenute nella nota del 16 marzo 2006, l’Ufficio Centrale Ispettivo dovrà procedere con rapidità alle suddette ispezioni su tutto il personale del Corpo Nazionale. Un irrigidimento che, secondo noi, unitamente alla restrizione operata dagli Uffici del personale nella concessione delle autorizzazioni, equivale ad una proibizione. Una scelta assolutamente in linea con la fine del rapporto di lavoro privatistico e la restaurazione di quello pubblicistico, determinata dalla riforma 252/04 soprattutto se, come scritto nelle bozze di regolamento di servizio, il lavoratore VF dovrà sempre essere disponibile, se chiamato, a prestazioni straordinarie richieste dall’Amministrazione. A che pro dunque la riunione con le OO.SS.? Non ingannino i toni conciliatori dei responsabili dell’Ufficio Centrale Ispettivo: in realtà dietro a certo paternalismo di maniera si nasconde un’offensiva considerazione del Sindacato, “da usare e gettare”, soprattutto quando si tratta di avallare politiche restrittive, ovvero, diritti e tutele non si possono togliere unilateralmente con l’emanazione di un bel regolamento o di un bel decreto ministeriale. Ebbene, se questo è il giochetto, la CGIL non si renderà disponibile a concordare nulla e, semmai, intensificherà la vigilanza in difesa delle lavoratrici e dei lavoratori.
 
30 giugno 2006
 
(Franco Moretti)

Pubblicata la nuova graduatoria di capi reparto con decorrenza 2005

28.12.2006 – ROMA – Di seguito la graduatoria succitata relativa al concorso per 336 Capi Reparto, decorrenza 2005 integrata con l’inserimento dei vincitori del supplemento di concorso per 87 CR., medesima decorrenza.


Logo dei Vigili del Fuoco

Bozza selezione per la partecipazione al corso di formazione per Capo Nucleo Elicotteri

07.09.2007 – Ieri, 6 settembre 2007, si è tenuto il previsto incontro finalizzato a discutere congiuntamente la “bozza per la selezione per la partecipazione al corso di formazione per Capi Nucleo Elicotteri”.

A fronte dell’ampia introduzione all’argomento da parte del Capo del Corpo, Ing. Mazzini, tutte le OO.SS., prima di entrare nel merito specifico della riunione, hanno sottolineato, in premessa, le varie problematiche che insistono sul Settore Aeronavigante del Corpo, sia per quanto riguarda, in generale, gli aspetti organizzativi e le dotazioni organiche, sia, più nello specifico, per quanto riguarda disfunzioni le cui ricadute incidono sulle condizioni del lavoro e dei lavoratori.

Per quanto ha riguardato, invece, le osservazioni sul sistema di selezione dei Capi Nucleo ipotizzato dall’Amministrazione, si è registrata una sostanziale convergenza di tutte le sigle nel rigettare l’impianto proposto, poichè presenta molti elementi di criticità, primo fra tutti, l’assoluta mancanza della benchè minima spiegazione sui motivi che hanno indotto l’Amministrazione – malgrado la delicatezza del momento – ad avviare una simile procedura e ad orientarsi su quei particolari requisiti.
 
In ragione, pertanto, delle pesanti perplessità di Parte Sindacale, l’Amministrazione ha convenuto con la necessità di istituire un apposito tavolo tecnico sui cui lavori terremo costantemente informati.

Adriano Forgione


Logo dei Vigili del Fuoco

Redistribuzione delle dotazioni organiche del CNVVF: iniziato il confronto al tavolo tecnico

13.12.2007 – Ieri, in sede di Amministrazione, si è tenuta la prima riunione del tavolo tecnico congiunto Amministrazione e OO.SS. del personale e dei direttivi e dirigenti, per discutere delle piante organiche stabilite dal d.lgs. 217/05 e della distribuzione degli organici sul territorio, che dovrebbe esaurirsi, secondo l’Amministrazione con l’emanazione a breve di un decreto della Presidenza del Consiglio (DPCM), nel quale sarà fissato un numero standard in sede periferica e centrale per ruoli e qualifiche tecnico-operative, dirigenti e direttivi e ammininistrativi.
 
A tale riguardo, la bozza presentata dall’Amministrazione  è stata ritenuta da tutti una base di partenza non affidabile in quanto, a partire dall’ultima pianta organica stabilita con il DPCM del 29.4.1997, la stessa presenta uno stravolgimento determinato dalle modifiche della 217/05, nonchè dalle assegnazioni dei potenziamenti di organico susseguitesi fino ad oggi,  distribuite in modo diversificato  e disomogeneo, secondo logiche non dettate solo da valutazioni inerenti la stretta esigenza di servizio.
 
Nella prima sessione si è, pertanto, convenuto di affrontare i lavori ripartendo dalla precedente pianta organica per ristabilire, almeno in teoria, una condizione di coerenza con il servizio.
 
Da parte nostra, confermiamo la disponibilità a dare un contributo attivo ai lavori del tavolo tecnico, ma non possiamo che rilevare il paradosso di una discussione intorno ad una pianta teorica che rischia di rimanere tale anche per gli anni a venire, visto che la finanziaria 2008, in discussione in Parlamento, prevede da qui al 2010 non più di qualche centinaio di assunzioni per il turn-over a fronte di carenze di circa 4.000 unità tra operativi, dirigenti e direttivi e amministrativi. 
 
Non dovesse cambiare nulla in finanziaria, anche la spalmatura degli organici rischia di restare un esercizio sterile, visto che, comunque, tutto il Corpo Nazionale dovrebbe continuare ad operare in un contesto di grave carenza di organici. 

 

Franco Moretti


 

A conferma di quanto preannunciato al temine della riunione in data 12 dicembre u.sc., sopra relazionata, ci è già stato comunicato che il prossimo 17 dicembre, alle ore 15.30, presso il Dipartimento VVFSPDC, si terrà il secondo incontro tecnico concernente la ridistribuzione delle piante organiche nelle strutture centrali e periferiche dell’Amministrazione.


Logo dei Vigili del Fuoco

Regolamento recante la disciplina del concorso pubblico di accesso alla qualifica iniziale del ruolo dei VVF

22.01.2008 – In data odierna si è tenuta la prima riunione tra OO.SS. e Amministrazione per discutere la bozza del regolamento – di seguito allegata – recante “la disciplina del concorso pubblico di accesso alla qualifica iniziale del ruolo dei VVF“.

Tutte le OO.SS. hanno fatto rilevare il divario tra le modalità di selezione contenute nell’attuale proposta rispetto a quelle tradizionalmente utilizzate nei precedenti concorsi pubblici, tra le quali, le più eclatanti sono l’ipotesi di concorso su base regionale e l’abolizione del reclutamento per mestiere.

Da parte nostra, per quanto riguarda il mancato possesso di un “mestiere” e della manualità ad esso associata, riteniamo che una professione atipica come quella di vigile del fuoco si fonda anche sul saper fare, pertanto, occorrerà calibrare diversamente i punteggi, in modo che la capacità lavorativa del candidato, sia se certificata dal datore di lavoro, sia se certificata con attestati di scuole professionali, abbia un valore meno residuale rispetto alla preparazione atletica (60/100) ed alla conoscenza dell’informatica e della lingua straniera (30/100); in tal senso, i mestieri potrebbero essere appunto valorizzati tra i titoli (allegato A) da rivedere, comunque, nel loro complesso, anche per farli influire in una misura maggiore dei 10/100 per ora proposti.

Abbiamo anche richiesto che la presidenza della commissione d’esame e la gestione delle procedure sia, senza alcun dubbio, assegnata alle carriere del Corpo e che la predisposizione dei quiz relativi alla preselezione – da tarare il più possibile sulle attitudini necessarie al Vigile del Fuoco – non sia affidata a ditte esterne, spesso specializzate su altri contenuti professionali, ma elaborata dagli Uffici del Corpo che ne hanno competenza.

Infine, la parte più scabrosa della discussione è stata senz’altro quella relativa all’ipotesi di concorsi su scala regionale, sulla quale le altre OO.SS. hanno operato un vero e proprio fuoco di sbarramento pregiudiziale, mentre, per quanto ci riguarda, stabiliti alcuni punti irrinunciabili, meriterebbe, almeno, qualche approfondimento: in particolare, fermo restando che il concorso deve rimanere nazionale e che, in ogni caso, andrebbero esaurite preventivamente le aspirazioni di mobilità di tutto il personale attualmente in servizio, stabilire, poi, nuove regole per coloro verranno assunti nel futuro, non è né impossibile, né drammatico, soprattutto se tali regole serviranno a coprire le carenze di ogni singolo territorio senza alimentare i continui processi migratori che tutti conosciamo nei loro effetti più deleteri.

Si tratta di una discussione complessa e delicata che va affrontata senza veti preventivi ma avendo ben chiari gli attuali elementi di criticità del Corpo – mobilità ed organici, sicuramente lo sono – ed i riflessi degli stessi sulla qualità del servizio e sulle condizioni di lavoro.

A fronte di tutte le osservazioni formulate dalle OO.SS. l’Amministrazione si è riservata di emanare una nuova bozza, della quale si discuterà nella riunione già convocata per il 31 p.v..

Resta, ovviamente, intesa la necessità di procedere celermente, anche perché, approvato il regolamento in parola da parte degli organi di controllo, si potrà dare immediatamente seguito al bando del concorso pubblico per 814 VF approvato dal Consiglio dei Ministri lo scorso anno.
 
Adriano FORGIONE – Franco MORETTI – Michele D’AMBROGIO 

 


Logo dei Vigili del Fuoco

Area Dirigenza e Direttivi: rinnovo CCNL, quadriennio normativo 2006-2009, biennio economico 2006-2007

13.02.2008 – Il giorno 12/03/2008 si è tenuto l’incontro programmato per discutere l’ipotesi di accordo contrattuale per il personale dirigente e direttivo del CNVVF, quadriennio normativo 2006/2009 e biennio economico 2006/2007.
 
La discussione si è incentrata sulle bozze degli articoli consegnati a seguito dell’incontro del 07/03/2008.
 
Purtroppo ancora una volta la fa da padrona la fretta, per cui, per quanto ampia possa essere la discussione non potrà mai essere sufficientemente approfondita e si è reso necessario rimandare molti istituti alla contrattazione di secondo livello, confidando che in quella fase ci siano tempi più corerenti alle necesiità della trattativa.
 
Per grandi linee l’articolato proposto ricalca quello del CCNL del quadriennio 2002/2005 e per la parte economica, considerato che non vi sono risorse aggiuntive tranne quelle provenienti del patto per il soccorso, si è dovuto far riferimento alle tabelle del DPR del 29/11/2007 (accordo non firmato dalla CGIL).
 
Le quote attibuite ai dirigenti e direttivi, valide solo per l’anno 2008, assommano rispettivamente a 121.000 € e 164.000 € e saranno allocate sul fondo.
 
Ancora per la parte economica è stato chiesto di prevedere un istituto giuridico che consenta di restringere la forbice – sia sul tabellare sia sulla posizione – esistente tra i direttivi, i dirigenti, i dirigenti superiori ed i dirigenti generali.
 
Tutto ciò, però, si può ottenere solo prevedendo, nella prossima tornata contrattuale, risorse fresche.
 
In linea con quanto è stato sempre sostenuto dalla CGIL è stato chiesto di predisporre un articolato unico per dirigenti e direttivi.
 
Tutti gli istituti previsti, quali oggetto di negoziazione, dall’articolo 82 del 217/05 possono essere contenuti negli stessi articoli sia per i dirigenti che per i direttivi senza effettuare sdoppiamenti, come è stato fatto per la parte economica.

In tale ottica è stato proposto di inserire, anche per i direttivi, oltre all’indennità di rischio, come per i dirigenti, anche quella di posizione e di risultato, demandando alla contrattazione di secondo livello le problematiche per la individuazione delle risorse necessarie.
 
Identica soluzione è stata proposta per gli articoli che riguardano la formazione, in quanto tale istituto, essendo disciplinato dall’articolo 142 del 217/05, può essere trattato più approfonditamente senza creare precedenti che potrebbero complicare la trattativa successiva.
 
Purtroppo come ha sostenuto la CGIL in tempi non sospetti, il ritorno al contratto pubblicistico comporta notevoli difficoltà per il riconoscimento di alcuni istituti contrattuali che attualmente risultano retribuiti, pertanto, se saranno trovate modalità tali da non far regredire il Settore sia giuridicamente che economicamente potrebbe essere già un buon risultato !!!!!.

La FPCGIL VVF di certo non farà passi indietro, anche se le difficoltà che abbiamo riscontrato fino ad ora non autorizzano facili ottimismi.
 
Terremo puntualmente informati del prosieguo del negoziato.

 

Per l’Area della Dirigenza e dei Direttivi
Emilio OCCHIUZZI


Logo dei Vigili del Fuoco

Trasferimento Uffici Centrali Formazione e Prevenzione a Capannelle

13.06.2008 – Ieri, nel corso di una riunione specifica, una delegazione di parte pubblica, in rappresentanza del vertice del Dipartimento, ha informato le OO.SS. del personale e dei direttivi/dirigenti di voler procedere, in tempi rapidi, al trasferimento degli Uffici Centrali della Formazione e della Prevenzione e Sicurezza Tecnica, da Via Cavour 5 e dal Viminale, agli edifici recentemente ristrutturati presso il centro VVF di Capannelle.
 
In estrema sintesi, si tratterebbe di un trasferimento che interessa 50 unità complessive di personale di vari ruoli e qualifiche del Corpo, più i Direttori Centrali e i Dirigenti dei servizi interessati.

Con tale movimentazione l’Amministrazione sostiene di voler cogliere due obiettivi: riaccorpare in un’unica sede uffici con competenze analoghe e decongestionare il sovraffollamento di Via Cavour e del Viminale.

Per raggiungere tale scopo si è detta disponibile a mettere a disposizione una navetta e a favorire la mobilità volontaria, oltre a risolvere qualche altro problema logistico delle Capannelle.

Le OO.SS. in maniera abbastanza omogenea, seppure in modi e con motivazioni diverse, hanno rigettato l’ipotesi di un trasferimento obbligatorio riguardante esclusivamente i dipendenti attualmente in servizio in quegli uffici.
 
In alternativa, hanno invece chiesto di mettere in atto una mobilità volontaria riguardante tutti gli uffici del Dipartimento, incluso il personale dell’Amministrazione Civile e tutto il personale del Corpo in servizio nelle sedi dell’area romana e, qualora non si dovesse reperire su base volontaria, stabilire a monte dei criteri prioritari di scelta, al fine di garantire diritti e tutele di tutti.

Sempre da parte sindacale è anche emersa la critica alla estemporaneità di un’ipotesi di provvedimento che, a fronte di una preoccupazione, seppur legittima, dell’Amministrazione, di risolvere problemi di carattere logistico e funzionale, in realtà affronta la materia con uno spirito di valutazione limitato ad aspetti importanti, ma non certo risolutivi delle esigenze complessive del servizio.

Ad esempio, non è stata presentata alle OO.SS. alcuna pianificazione, nè sull’uso dei locali lasciati liberi, nè di quelli che si andranno ad occupare alle Capannelle.
 
Non solo: come si integrerà la parte dell’ISA e dello SFO all’ipotetico ricongiungimento dell’intero servizio della formazione? Perchè non si è pensato, ad esempio, a rimodernare alcune strutture della SFB strettamente connesse all’attività formativa e ai laboratori, alla mensa di servizio ed al riscaldamento dei locali adibiti ad alloggio per i corsisti, o agli stessi uffici già dislocati alle Capannelle?

Infine, oltre alle osservazioni su esposte, relativamente al coinvolgimento della dirigenza, come delegazione FPCGIL VVF – Franco MORETTI, Michele D’AMBROGIO, Emilio OCCHIUZZI – abbiamo rappresentato che se da una parte può essere utile ed auspicabile la riunificazione, nella stessa sede, tra dirigenti di aree omogenee, dall’altra abbiamo espresso perplessità circa lo spostamento dei Dirigenti Centrali dell’Area della Formazione e della Prevenzione e Sicurezza Tecnica dal Palazzo Viminale: secondo noi è riduttivo pensare all’alta Dirigenza deputata a semplice ruolo di supervisione della gestione.
 
Al contrario, deve svolgere attività di coordinamento ed indirizzo delle attività del Corpo, in un clima di collegialità con tutto il vertice tecnico e prefettizio, a partire dal Capo del Corpo e dal Capo Dipartimento: il trasferimento, dal “Centro”, di due Dirigenti dell’area tecnica, sarebbe tanto ingiustificata sotto l’aspetto funzionale, quanto pericolosamente involutiva, se rapportata alla necessaria integrazione delle diverse componenti del Corpo.

In conclusione, la delegazione dell’Amministrazione si è impegnata a prendere in esame le obiezioni delle OO.SS., sia per i criteri della mobilità da adottare, che per i tempi e le modalità del trasferimento, da analizzare più nel dettaglio in un successivo incontro tra le parti.

 

Per la delegazione FPCGIL VVF
Aree del personale e dei dirigenti/direttivi 
F. Moretti


Logo dei Vigili del Fuoco

Discontinui/Precari VVF: non siamo Pompieri a mezzo servizio!!!

18.06.2008 – Abbiamo ricevuto – e di seguito pubblichiamo – alcune puntuali riflessioni, dai colleghi e compagni responsabili dei Coordinamenti  FPCGIL VVF Discontinui di Parma, Ancona e Genova, sullo stato del precariato VVF e sulla necessità di superare tale condizione.
 
Si badi bene, non solo attraverso una eventuale assunzione – che rimane l’obiettivo primario – ma anche strutturando un rapporto di lavoro coerente con i diritti e le tutele del personale permanente e rendendo fruibili specifici percorsi formativi, mezzi, attrezzature e DPI adeguati, mirati al miglioramento professionale ed alla qualità del servizio, ma, soprattutto, alla sicurezza degli operatori.  
 
Non possiamo che condividere una simile impostazione: da un lato assicurando il nostro convinto impegno sul fronte delle assunzioni; dall’altro, rivendicando, a nostra volta, una maggiore disponibilità ed attenzione delle nostre strutture sindacali territoriali affinchè, quanto meno sui problemi di tutti i giorni, che non sono certo meno pressanti ed importanti, la FPCGIL VVF territoriale sia sempre un punto di riferimento certo ed affidabile.  

Adriano FORGIONE


 

Cari Colleghi e Compagni, in questi giorni la stabilizzazione del personale discontinuo/precario, tanto voluta e sostenuta dalla nostra O.S., sta prendendo forma, con l’espletamento delle prove motorie e le visite mediche.
 
Finalmente, dopo anni di lavoro quanto mai “atipico”, molti colleghi potranno raggiungere una stabilità lavorativa, coronando così un sogno che durava ormai da troppi anni.
 
Il nostro impegno, però, deve continuare, affinché tutto il personale idoneo in graduatoria venga stabilizzato nei tempi più rapidi possibili, così da poter dare una prima, seppur insufficiente, risposta alla gravissima carenza di personale in cui versa il Corpo Nazionale.

In questi anni la CGIL è stata vicina ai vigili discontinui/precari portando avanti politiche mirate nonostante le mille difficoltà di una legislazione che imbriglia in un comparto pubblicistico che, purtroppo, lascia minimi spazi d’azione.
 
A testimonianza di queste politiche vi è la nascita dei numerosi coordinamenti provinciali CGIL formati esclusivamente da VD, e tra questi ci permettiamo di annoverare i nostri, quelli di Parma, Genova ed Ancona, tra i primi a muoversi in questo senso.
 
I nostri coordinamenti, collaborando attivamente con le istituzioni, gli organi regionali e nazionali CGIL, hanno fatto sentire la loro voce avanzando numerose proposte, sia a livello locale che a livello nazionale, a partire dalla tutela del personale discontinuo che opera quotidianamente nei Comandi, alle proposte di riforma del DPR 76/04, non mancando di avanzare pareri anche sulle bozze del concorso pubblico di prossima emanazione.
 
Una partecipazione attiva, dunque, all’interno di una sigla sindacale che ha dato la possibilità di far sentire la voce ad una categoria, quella dei vigili discontinui, dimenticata da tutti!
 
In questi anni di attività abbiamo avuto modo di interfacciarci con numerosi comitati spontanei di personale discontinuo formatisi in moltissime province, da Nord a Sud; abbiamo avuto modo di ascoltarne le problematiche ed i numerosi disagi vissuti quotidianamente, abbiamo avuto anche modo di sentire il profondo senso di abbandono di questi colleghi, quando, rivolgendosi al sindacato, alla politica, alla stessa amministrazione, non hanno avuto nè riscontri, nè risultati.
 
Le troppe disparità di trattamento che emergono tra il personale volontario, discontinuo (il quale, checchè se ne dica, non sono volontari) e permanente, emerse nei vari Comandi d’Italia non possono lasciarci nel silenzio e nell’indifferenza: richiami effettuati nell’assoluta mancanza di trasparenza; DPI vetusti, sporchi ed inefficienti, passati di mano in mano, quando la legge prevede siano in dotazione personale e perfettamente efficienti; trattamenti, a livello umano, da “ultimi” della classe, spesso zittiti da minacce e vessazioni dal “capoccione” di turno; accesso negato ad ogni forma di corsi professionalizzanti, etc. etc…
 
Queste sono solo alcune delle più comuni forme d’ingiustizie rilevate e tutto ciò non è più tollerabile, cari colleghi e compagni!

Nonostante le numerose e spesso ingiustificate critiche, il vigile discontinuo, in questi ultimi anni, è diventato componente fondamentale del Corpo: presta la propria opera spinto da passione e spirito di sacrificio, ma con un livello di tutele da terzo mondo!
 
Basti ricordare che alla componente discontinua non viene neanche applicato il Contratto Nazionale del Lavoro, nonostante presti il suo servizio alla pari dei permanenti anche per 6 mesi l’anno, alla faccia dello Statuto dei Lavoratori!

E’ nostro intento, pertanto, lanciare un appello ai referenti locali della nostra O.S., affinchè si adoperino per una maggiore tutela di questa categoria, sostenendoli e tutelandoli alla pari degli altri lavoratori e vigilando sulle corrette applicazioni della, seppur scarna, normativa vigente.

Riteniamo si debba avere la capacità e la giusta attenzione nel percepire questi segnali deboli prima che diventino “grida di sofferenza”!

Non è più possibile assistere con indifferenza alle molteplici discriminazioni subite da colleghi che, nonostante privi di ogni tutela, prestano regolarmente servizio nelle squadre di soccorso, sostanzialmente con gli stessi compiti del personale permanente.
 
Personale grazie al quale, viste le pesantissime carenze di organico, è divenuto indispensabile affinché si possa espletare, seppur con mille difficoltà, il Soccorso Tecnico Urgente!
 
Sappiamo tutti molto bene, e lo abbiamo rivendicato centinaia di volte, che l’impianto normativo su cui si basa il Corpo è inadeguato, come è pure inadeguato l’impianto normativo che regolamenta il personale discontinuo e volontario (DPR 76/04), ma sono tutte ulteriori ragioni affinchè si proceda con una seria riforma, meglio ancora se con l’interesse, il consenso e la partecipazione attiva di tutte le componenti del Corpo!

 

Salvatore Sanfilippo (FPCGIL VVF Discontinui Parma) –  Matteo Zoppi (FPCGIL VVF Discontinui Ancona) – Marco Scorpiade (FPCGIL VVF Discontinui Genova)


 

Modifiche, integrazioni, D.L.ivo 217/05: in rete la proposta della FPCGIL VVF

19.02.2009 – Dando seguito a quanto concordato nella riunione del 15 gennaio u.s., in data odierna abbiamo consegnato – al Sottosegretario, Senatore Nitto Francesco PALMA, al Capo Dipartimento, Dott. Paolo Francesco TRONCA ed al Capo del Corpo Nazionale VVF, Dott. Ing. Antonio GAMBARDELLA – la proposta della FPCGIL VVF, nel merito delle modifiche/integrazioni del D.L.ivo 217/05 che si dovranno/potranno concretizzare nell’ambito della discussione che si aprirà, presumibilmente, nelle prossime settimane; di seguito la lettera di presentazione, nonchè la versione integrale della proposta in parola.  


 

Egregi,
dando seguito a quanto preannunciato a margine della riunione tenutasi il 15 gennaio u.s., alleghiamo alla presente le proposte di modifica di cui all’oggetto.

Come avrete modo di verificare si tratta delle medesime richieste inoltrate al precedente Vertice Politico, dell’Amministrazione e del CNVVF, sulla scorta di quanto disciplinato dalla L. 252/04, art.2, comma 3, sul cui mancato accoglimento, già allora, come si evince dalla nota di seguito allegata, manifestammo tutta la nostra contrarietà.

Non ebbero certo miglior fortuna le OO.SS. con le quali l’Amministrazione sembrava aver raggiunto un punto di mediazione, poiché non fu possibile (o, molto più probabilmente, malgrado le apparenze, non si volle) completare l’iter procedurale, prima che scadessero i termini previsti dalla legge delega succitata.

Nulla è mutato da allora, tanto meno le nostre opinioni sulla riforma, a maggior ragione poiché il 217, nel frattempo, continua a mostrare, giorno dopo giorno, tutta la sua inadeguatezza ed a produrre danni enormi al servizio ed al personale.

Anche per questo, restiamo più che mai convinti sia necessaria una modifica strutturale dell’intero impianto normativo, tuttavia, con il senso di responsabilità che ci ha sempre distinto, confermiamo fin d’ora la nostra disponibilità a cercare, senza pregiudizi di sorta – nell’ambito del confronto che si aprirà nelle prossime settimane – ogni possibile convergenza finalizzata a garantire condizioni di lavoro, economiche e professionali migliori di quelle attuali, alle lavoratrici ed ai lavoratori del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco.

Distinti saluti.

 

Segretaria Nazionale FPCGIL
Franca PERONI

Coordinatore Nazionale FPCGIL VVF
Adriano FORGIONE

 


 
« Pagina precedentePagina successiva »
X
Questo sito usa i cookie per offrirti la migliore esperienza possibile. Procedendo con la navigazione sul sito o scrollando la pagina, accetti implicitamente l'utilizzo dei cookie sul tuo dispositivo. Informativa sull'utilizzo dei cookie Accetto