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PATTO PER UNA NUOVA EUROPA SOCIALE FP CGIL – VER.DI – UNISON

Londra 28 Marzo 2009: Difendere i servizi pubblici in Europa.

Funzione Pubblica CGIL, UNISON e VER.DI  firmano il patto per un’agenda comune di una nuova Europa Sociale.

In occasione della manifestazione indetta a Londra dalla coalizione Put The People First (Mettere le persone al primo posto) sabato 28 marzo, Unison, il sindacato britannico dei servizi pubblici, ha invitato i colleghi tedeschi di Ver.di e la FP CGIL ad una tavola rotonda che ha messo al centro il ruolo fondamentale dei servizi pubblici per far fronte alla crisi e rafforzare la coesione sociale.

Dave Prentis, Segretario generale di Unison (Regno Unito), Frank Bsirske, Presidente di Ver.di (Germania), e Carlo Podda, segretario generale della Funzione Pubblica CGIL, si sono confrontati sulle ragioni della crisi e sulle richieste da avanzare ai governi e all’Unione Europea per difendere i lavoratori e i cittadini che pagano il conto più salato della crisi economica, per rilanciare i servizi pubblici che sono un investimento socialmente ed economicamente produttivo e che sono l’unica risposta possibile alla crisi in grado di assicurare equità e solidarietà e rinnovare la dimensione dell’Europa sociale.

I tre segretari ne hanno discusso con Carola Fischbach-Pyttel, Segretaria generale della FSESP, Peter Waldorf, Segretario generale dell’ISP e con i rappresentanti dei sindacati dei servizi pubblici olandese di Abvakabo, spagnolo di Comisiones Obreras, francese di CGT, irlandese di Impact e svedese di Kommunal.

la firma del patto
D.Prentis – F. Bsirske – C.Podda

L’iniziativa, anticipata da un appello al G20 (che si riunisce a Londra giovedì 2 aprile) pubblicato venerdì 27 sul quotidiano inglese “The Guardian” e sull’Unità” si è conclusa con la firma dei tre segretari di un patto di azione ed un’agenda comune per “METTERE TE AL PRIMO POSTO IN EUROPA”.

La manifestazione di Londra ha segnato l’inizio di un piano sindacale per ulteriori partecipazioni congiunte in Europa con le manifestazioni organizzate dalla CES a Madrid (14 maggio), Bruxelles, (15 maggio) Berlino e Praga (16 maggio)

 
 
Documentazione

 
I link alle pagine di Unison
 
Link alla pagina di EPSU (European Public Services Union)
 
Le foto

 

Contratto unico: intervista di Carlo Podda pubblicata da Il Riformista

Pubblichiamo il testo dell’intervista rilasciata da Carlo Podda, Segretario generale Funzione Pubblica CGIL, a Tonia Mastrobuoni del quotidiano Il Riformista.
 
Roma, 5 maggio 2009
 
 

Rosa Pavanelli eletta Vicepresidente della Federazione Sindacale Europea dei Servizi Pubblici (FSESP)


Nota Stampa di Carlo Podda
Segretario Generale FP CGIL Nazionale

Comunichiamo con soddisfazione l’elezione alla carica di Vicepresidente della Federazione Sindacale Europea dei Servizi Pubblici (FSESP) della compagna Rosa Pavanelli, Segretaria Nazionale della Funzione Pubblica Cgil, avvenuta oggi in occasione della chiusura del Congresso tenutosi a Bruxelles.


Roma, 11 Giugno 2009

Firmati i contratti nazionali di lavoro di enti locali e sanità pubblica – Comunicato Stampa di Carlo Podda Segretario Generale FP CGIL Nazionale

 

 
Esprimo profonda soddisfazione per la conclusione degli iter per la sottoscrizione dei contratti nazionali di lavoro dei dipendenti di enti locali e sanità, oltre milione e 200 mila lavoratori.

In entrambe i casi le organizzazioni sindacali sono riuscite ad ottenere incrementi salariali sostanziosi e facilmente rilevabili, a dispetto di quanto era avvenuto con i contratti precedentemente non sottoscritti dalla Funzione Pubblica Cgil.

Sul fronte normativo poi, è stato possibile neutralizzare le norme più odiose promosse dal ministro Brunetta, come nel caso delle trattenute per assenze dal lavoro per la donazione del sangue o del midollo osseo, che i contratti scongiurano. O ad esempio sul fronte del precariato, un tema sul quale l’atteggiamento delle parti datoriali ha permesso di garantire la tenuta dei servizi e la continuità dei rapporti di lavoro.

Una volta rinnovati questi contratti, che scadranno il 31 dicembre, è necessario che il Governo chiarisca come intenda garantire la prossima stagione contrattuale. Sia la manovra finanziaria dell’anno scorso, che il Dpef da poco approvato, non prevedono infatti alcuno stanziamento.

Decideremo unitariamente a Cisl e Uil in che modo rivendicare dal Governo la predisposizione di tali stanziamenti.

La positiva conclusione di queste trattative conferma come i percorsi sindacali unitari, e l’atteggiamento costruttivo delle parti datoriali, producano buoni contratti.

Roma, 31 Luglio 2009

 

Approfondimenti

 
 

Cordoglio per i giovani caduti in Afghanistan. Serve una strategia di uscita dal conflitto – Comunicato Stampa di Carlo Podda Segretario Generale FP CGIL Nazionale

 
Esprimo a nome di tutta la Funzione Pubblica Cgil profondo cordoglio per i caduti nell’attentato di stamane a Kabul. Alle famiglie di questi giovani va il nostro sostegno e la nostra vicinanza.

La tragedia a cui assistiamo richiede moderazione e rispetto per i caduti, ma non può esimerci dal riflettere su quanto accade in Afghanistan ogni giorno. La nostra opinione su una guerra che ha visto la Cgil da sempre contraria, con il maturare degli eventi non può che rafforzarsi.

Riteniamo quindi necessario avviare una seria riflessione sui tempi e le modalità con cui portare il nostro paese fuori dal conflitto tutt’oggi in corso in Afghanistan.

Roma, 17 Settembre 2009 

 
 
 
 

Pino Schettino
Pino Schettino

La scomparsa di Pino Schettino

La FP CGIL Nazionale esprime il proprio cordoglio per la scomparsa del compagno Pino Schettino, Segretario Generale della Categoria agli inizi degli anni novanta dopo aver rivestito la carica di Segretario generale aggiunto, di fatto fin dalla fondazione della Funzione Pubblica a metà degli anni ottanta, prima con Aldo Giunti Segretario Generale e successivamente quando la responsabilità generale venne assunta da Alfiero Grandi.

Pino Schettino,  nato il 19 marzo del 1945, è stato Segretario della FNDS (l’allora Federazione degli Statali) CGIL di Siena per poi diventare Segretario generale aggiunto di quella Camera del Lavoro.
 
Approda alla Segreteria regionale di Categoria dove diventa Segretario generale all’atto della costituzione della FP (1980). Dopo qualche mese, nel 1981, viene eletto in Segreteria nazionale e nominato Segretario aggiunto con Aldo Giunti Segretario generale.

Pino Schettino è stato tra gli attori principali della Riforma del rapporto di lavoro del pubblico impiego ed è stato convinto sostenitore dei processi di riorganizzazione delle Pubbliche amministrazioni.

Il suo impegno politico è stato caratterizzato dalla costante affermazione del lavoro quale baricentro per qualsiasi prospettiva riformista. In questa cornice ha sempre ricercato le ragioni dell’unità tra le componenti politiche e culturali costitutive della CGIL dando un contributo importante nel rapporto tra autonomia del sindacato e ruolo dei partiti nella costruzione di una democrazia sempre più solida e più attenta alle ragioni del mondo del lavoro.

Europeista convinto, ha sempre manifestato un’ attenzione straordinaria alla politica internazionale mettendo in risalto una capacità di analisi dei fenomeni sociali mondiali che solo più avanti sono diventati patrimonio più diffuso nell’Organizzazione.

La profonda umanità con cui ha operato accompagnata da una sensibilità artistica espressa attraverso la pittura, ne evidenziavano l’aspetto più intimo dal quale ha saputo far scaturire quell’equilibrio con cui ha operato mai venuto meno anche nei momenti più complicati.

Alla moglie Carmen ed al figlio Emilio un caro abbraccio.

Roma, 17 settembre 2009

 

 i funerali si svolgeranno sabato 19 settembre:

– dalle ore 8 alle 10 camera ardente presso ospedale S. Giovanni (sita tra ospedale Celio e l’Addolorata)
– ore 11 funerali parrocchia ognisanti via Appia 244

Brunetta: altro che colpo di stato, la sua è strategia del terrore. Comunicato Stampa di Carlo Podda Segretario Generale FP CGIL Nazionale

“Con l’ultima delle tante dichiarazione fuori luogo di Brunetta, che oggi manda a “morire ammazzata” la sinistra dei “cattivi sindacati” e della “cattiva editoria”, utilizzando, oltre al turpiloquio, accuse fuori da ogni buon senso, contro questa elite che organizzerebbe un “colpo di stato”, si svelano per l’ennesima volta le vere attitudini del Ministro”. È il commento di Carlo Podda alle parole del Ministro della Funzione Pubblica di oggi a Cortina D’Ampezzo.

“Brunetta con la sua intolleranza al dissenso, con le sue parole piene di arroganza ed acrimonia, non fa altro che avvelenare un clima già  incerto e non privo di tensioni. Una strategia del terrore, altro che colpo di stato, che Brunetta porta avanti a 360°, accusando ogni volta una categoria diversa, sempre colpevole dei mali del paese: giornalisti, studenti, dipendenti pubblici, medici, registi, poliziotti, donne. Tutti nemici del cambiamento, e adesso, anche golpisti”. Una strategia che il Segretario Generale della Funzione Pubblica Cgil addebita al tentativo di spostare il dibattito, viste le difficoltà affrontate dal Governo nello stanziare i fondi necessari a coprire il rinnovo del contratto dei dipendenti pubblici. “Se le voci sempre più insistenti sull’assenza di copertura – afferma ancora Podda – trovassero conferma lunedì, all’incontro con le parti sociali, ci troveremmo di fronte al paradosso di un Governo che isola con un accordo separato il più grande sindacato del paese, per poi non applicare lui per primo i termini di quell’accordo” .

“Mi domando – conclude Podda — come vengano interpretate certe dichiarazioni dalle forze politiche e sociali del paese, se davvero qualcuno ancora spera di poter rivolgere appelli o ottenere garanzie da un Governo e da ministri della Repubblica che utilizzano certi toni e certi argomenti”.

Roma, 19 Settembre 2009

Per il contratto dei pubblici non c'è un euro. Travolto il nuovo modello contrattuale. Comunicato Stampa di Carlo Podda Segretario Generale FP CGIL Nazionale

“Le indiscrezioni dei giorni scorsi, e le nostre peggiori preoccupazioni sull’assenza di copertura finanziaria per il rinnovo dei contratti dei dipendenti pubblici, sembrano trovare conferma”. Queste le parole con cui il Segretario Generale dell’Fp-Cgil, Carlo Podda, commenta i primi lanci d’agenzia sull’incontro di Palazzo Chigi tra Governo e parti sociali.

“Per i contratti dei dipendenti pubblici sembra che non ci sia un singolo euro. Il nuovo modello contrattuale – continua Podda – viene così fatto a pezzi al suo primo banco di prova, quello in cui la controparte è, paradossalmente, lo stesso Governo che ha perseguito con l’accordo separato del 22 Gennaio la rottura dell’unità sindacale e la divisione del mondo del lavoro”.

Un paradosso che, se confermato, per Carlo Podda rappresenterebbe “la prova definitiva, per chi avesse ancora dubbi, dell’inattendibilità di questo Governo e del Ministro Brunetta, che nelle settimane scorse aveva dato ampie garanzie sulla copertura. Garanzie che oggi potrebbero apparire come un patetico tentativo di temporeggiare”.

“Quella di oggi – conclude Podda – potrebbe essere una bruciante sconfitta per tutto il sindacato ed il lavoro pubblico, non solo per chi quell’accordo lo ha condiviso nonostante la nostra contrarietà. Una sconfitta per i lavoratori, ai quali verrà fatto pagare il prezzo della crisi. La sola risposta possibile, a questo punto, non potrà che essere una mobilitazione forte, generalizzata e, soprattutto, unitaria”.

Roma, 21 Settembre 2009

Agli aquilani serve un progetto di futuro, Emergenza mai finita, si rischia di dimenticare – Comunicato Stampa di Carlo Podda Segretario Generale FP CGIL Nazionale

“Finite le passerelle, spenti i riflettori, bisogna tornare a parlare dei problemi degli aquilani, della loro città e del loro lavoro”. Con queste parole Carlo Podda, Segretario Generale della Fp-Cgil Nazionale, conclude la sua giornata aquilana, iniziata nel Campo Base dei Vigili del Fuoco, proseguita con la perlustrazione della “zona rossa”, e conclusa con un’assemblea di presentazione della mozione congressuale “La Cgil che vogliamo”.

“Nonostante la propaganda del Governo e di Bertolaso, qui l’emergenza non è mai finita. Va costruito un progetto di futuro – aggiunge Podda – va ridata agli aquilani la speranza. Ma qui non ci sono ne risposte, ne finanziamenti”.

“L’Aquila è l’esempio di quanto il sistema pubblico, il lavoro ed i servizi pubblici, possano fare la differenza – continua Podda – possano rappresentare un elemento di coesione e di superamento delle crisi. Qui i Vigili del Fuoco hanno rappresentato lo Stato, nel senso più esteso, rispondendo a tutti i bisogni dei cittadini, fino a quelli più essenziali, accettando di fare lavori che non rientrerebbero nelle loro mansioni. Lo spirito di abnegazione di queste donne e di questi uomini è la migliore risposta alla propaganda sul cosiddetto “fannullonismo”. Aggiungo che quanto accaduto in questa città, la straordinaria risposta del lavoro pubblico nell’affrontare la tragedia, rappresenta esattamente la ragione per cui il sistema di Protezione Civile va mantenuto pubblico. Le privatizzazioni come quella della Protezione Civile servono solo al businness e non ai cittadini. Qui in molti sentono odore di businness, e si sfregano le mani al sol pensiero che una tale quantità di appalti possa essere in un futuro non troppo lontano gestita da una Spa”.

“Il lavoro pubblico è stato una risorsa per gli aquilani. Temo che altrettanto non si possa dire per il Governo che, superata l’emergenza, passato il G8, ha di fatto lasciato nel cassetto le tante promesse fatte. Scopro che gli aquilani devono pagare 27 euro persino per spostare il domicilio ai fini postali, un obbligo a cui sono tenuti. Chiedo a Brunetta e Calderoli: è questa la semplificazione, l’innovazione, la pubblica amministrazione vicina al cittadino? Particolari, certo, ma che fanno capire quanta poca attenzione ci sia nei confronti della vita delle persone in carne ed ossa”.

“Pensare alle case è sacrosanto, ma una comunità va ricostruita a partire dalle sue fondamenta, partendo da economia e lavoro, sapere e servizi. Credo che la politica debba dare risposte e debba trovare soprattutto le risorse. In queste condizioni la città non ha futuro, e credo che sia responsabilità anche del sindacato fare il possibile per non lasciare l’Aquila e la sua ricostruzione agli aquilani. Questa – conclude Podda – è un’emergenza per il paese”.

L’Aquila, 18 Gennaio 2010

La nuova Cgil Podda e Rinaldini, torna la strana coppia – Articolo pubblicato da Il Manifesto

 
Il Manifesto, 26 Gennaio 2010

I segretari di Fiom e Funzione Pubblica a due anni dall’avvio della lunga marcia verso il Congresso fanno un primo bilancio. A Epifani chiedono un cambiamento di passo e alla Confederazione una politica all’altezza dello scontro durissimo aperto dall’accordo separato che ha dato vita alla controriforma del sistema contrattuale. Rivendicano democrazia e pluralismo nella Cgil. E stanno con i migranti.

Elezioni RSU: Nota di Rossana Dettori Segretaria generale FP CGIL

L’esito, seppur parziale, della discussione in corso all’Aran sulla ridefinizione dei comparti contrattuali conferma, se mai ce ne fosse stato il bisogno, che la vicenda delle elezioni delle RSU attraverserà sempre più intensamente il dibattito politico-sindacale nella categoria e nel sistema diffuso delle relazioni con il Governo e con le altre organizzazioni sindacali.

La dichiarata impossibilità, per adesso, a concordare un calendario per le elezioni RSU, se non a fronte della sottoscrizione di un accordo sui nuovi comparti di contrattazione, è stato e continua ad essere il punto principale complessivamente emerso negli incontri che l’ARAN ha convocato specificatamente sul tema delle elezioni.

A questo dato sembra aggiungersi, oggi, quello di una pari impossibilità nel raggiungere un accordo sui nuovi comparti se non a fronte di una modifica del decreto legislativo 150 e/o della legge 15.

Continuiamo a pensare che le due cose non siano così strettamente consequenziali o, meglio, che l’una non debba e non può pregiudicare l’altra e continueremo a rivendicare, nelle sedi di confronto all’ARAN, la formalizzazione immediata del calendario per le elezioni.

Sta però a noi fare in modo che sia scongiurato il pericolo che un tema così decisivo, quale quello della democrazia partecipativa e della rappresentanza sindacale, venga disperso in una discussione tattica  che potrebbe avere come obiettivo quello di negare il diritto al voto o, nella migliore delle ipotesi, di posticiparlo sine die.

Abbiamo di fatto avviato la prima fase della campagna di informazione “DIRITTI AL VOTO – ELEZIONI RSU 2010″ concordando sulla sua assoluta priorità in termini di azione politica della Fp Cgil.

Ciò comporta un conseguente e visibile intensificarsi delle iniziative a sostegno di questa battaglia di civiltà e di democrazia da parte di tutti i livelli della nostra organizzazione.

Dobbiamo rendere chiaro a tutto il mondo del lavoro pubblico (e non solo) i rischi di questa operazione: in gioco c’è la tutta la legge sulla rappresentanza, non le sole elezioni RSU 2010.

E allora, se questo è il rischio, non possiamo non mettere in campo tutta la nostra capacità di mobilitazione e coinvolgimento, a partire da una capillare attività di informazione nei luoghi di lavoro, dalla diffusione delle locandine “Vogliamo Votare” e dall’assunzione di una serie di visibili iniziative (alcune già programmate) a sostegno di questa battaglia.

Questo sarà ovviamente uno dei temi principali del direttivo già fissato per il 14 settembre e, altrettanto ovviamente, l’argomento centrale dell’iniziativa già calendarizzata per il 24 settembre.

Roma, 8 settembre 2010

La vera notizia è che diminuiscono i servizi ai cittadini – Comunicato stampa di Rossana Dettori Segretaria Generale Fp Cgil

Le cifre sui tagli all’occupazione nelle Pubbliche Amministrazioni fornite dal Ministro della Funzione Pubblica sono vere. Ma non nuove.

La Funzione Pubblica Cgil aveva previsto e denunciato con largo anticipo questo calo occupazionale, derivante dalle norme emanate dal Governo sul blocco del turn over e dei contratti di lavoro flessibili, del licenziamento dei precari e dei pensionamenti.

Su quest’ultimo punto, peraltro, nonostante la decisione, forse un po’ schizofrenica, di aumentare l’età pensionabile delle lavoratrici pubbliche.
Fin qui quindi nessuna notizia!

Il Ministro però afferma che questo calo occupazionale non avrebbe prodotto alcun effetto sulla quantità di servizi erogati e questo invece non è vero.

Basterebbe leggersi le pagine locali dei giornali per sapere che siamo di fronte in tutto il Paese a riduzioni, o addirittura alla chiusura, di servizi pubblici essenziali. Per questa strada avanza una privatizzazione sempre più rilevante di pezzi di funzioni pubbliche.

Proprio per contrastare queste politiche, la Funzione Pubblica Cgil ha indetto per il 6 novembre una giornata nazionale di mobilitazione: saremo nelle piazze del nostro Paese per costruire un’alleanza con i cittadini per difendere il diritto a poter usufruire di servizi pubblici di qualità e il nostro lavoro.

Roma 28 Ottobre 2010

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