Emergenza carceri: il Ministro Alfano ed il "suo" piano carceri. Comunicato stampa di Antonio Crispi Segretario nazionale FP CGIL

Dall’incontro avuto ieri tra il Ministro della Giustizia Alfano e le organizzazioni sindacali dei lavoratori penitenziari del comparto ministeri, la FpCgil esprime forti perplessità in merito al contenuto del progetto rappresentato e assoluta insoddisfazione riguardo le risposte del Ministro alle richieste di chiarimenti riguardo le palesi contraddizioni che il piano carceri evidenzia.

Il governo ha dichiarato lo stato di emergenza delle carceri ma non dell’intero sistema carcerario tant’è vero che le soluzioni racchiuse nel cosiddetto piano carceri, così come illustrate, risultano di forte impatto mediatico, la cosiddetta arte del fare,uno dei tanti spot a cui la compagine governativa ci ha abituati !

Prioritaria, infatti, è risultata la costruzione di nuove strutture carcerarie e/o padiglioni finalizzati all’accoglimento della popolazione detenuta in continua crescita: elementare … direbbe qualcuno, una soluzione che trova giusto spazio in quella logica!

E quindi va da sè la nomina di un commissario straordinario con poteri straordinari che affiancato al commissario della Protezione Civile spa – strumento attraverso il quale, apportando una modifica materiale alla Costituzione, la Presidenza del Consiglio si sottrae al controllo del Parlamento e della Corte dei Conti – si occupi della costruzione o ricostruzione di strutture utilizzando ” procedure di urgenza”, ovvero, superando i tempi previsti nella pubblica amministrazione ed in deroga ad ogni principio di trasparenza previsto per legge nel codice degli appalti.

Con procedura di urgenza si annunciano assunzioni di personale di polizia penitenziaria … si annunciano provvedimenti legislativi in materia di esecuzione penale … si annuncia la disponibilità delle necessarie risorse economiche delle quali 500ml di euro stanziati dalla finanziaria altri attinti laddove presenti …60 ml di euro dal previsto Fondo Giustizia (non doveva essere utilizzato per l’amministrazione giudiziaria…?) e 100ml euro dalla Cassa delle Ammende… le cui finalità istituzionali sono state appositamente e maldestramente modificate con una norma inserita nel cd pacchetto milleproroghe del 2008 .

Annunci, troppi annunci che perdono di vista i principi dell’art.27 della Costituzione e i compiti istituzionalmente demandati alle professionalità che a ciò tendono.
 
Ci riferiamo, in particolare, agli operatori del trattamento – Educatori ed Assistenti sociali – professionalità centrali ed essenziali per il raggiungimento dell’obiettivo rieducativo e risocializzante della pena.

Se è vero com’è vero che di emergenza si tratta ci chiediamo e abbiamo chiesto al Ministro:

perché nella predisposizione del piano carceri è mancata una visione complessiva del contesto e delle varie componenti che lo caratterizzano?

Perché non si è escluso dal taglio delle risorse, dalla riduzione delle piante organiche, dal blocco delle assunzioni, operate dalla finanziaria e dal Ministro della funzione Pubblica, un così delicato e peculiare settore già da tempo in odore di collasso e quindi di emergenza?

“Oggi la priorità è la costruzione di nuove strutture, poi viene da se… occuparci in seguito anche dell’altro personale” …” mi impegno a confrontarmi sulla questione con i Ministri Brunetta e Tremonti”… questa la risposta del Ministro Alfano.

Una risposta disarmante, accampata e quanto mai prevedibile!

Una risposta che evidenzia da un lato l’incapacità del governo di possedere una visione organica del sistema paese e dall’altro ci conferma che sono a rischio le garanzie e i diritti costituzionali.

Ciò detto attendiamo, comunque, ma non in religioso silenzio l’esito dell’impegno che il Ministro si è assunto a conclusione dell’incontro.

Roma, 28 gennaio 2010

Nota delle Direzione Generale del personale

Concorso pubblico per esami a 36 posti nel profilo professionale di “Collaboratore”. Area III FI
 
 

 
 
 
 

Lettera al Capo DAP

Roma, 02.03.2010

Al Capo del Dap
Pres. F. Ionta

Al Vice Capo del DAP
Dott. E. di Somma

Al Direttore Generale
del Personale e della Formazione
Dott. M. De Pascalis

e, per conoscenza
All’ Ufficio per le Relazioni Sindacali
Dott.ssa P. Conte

Prot.n. CM 043/2010
Oggetto: Mobilità personale comparto ministeri

La Fp CGIL intende rappresentare il notevole disagio e lo stato di incertezza nel quale versano i lavoratori, educatori e contabili, risultati vincitori all’interpello sulla mobilità che a tutt’oggi non sanno quando effettivamente potranno essere trasferiti presso la nuova sede di servizio.
Per molti di essi l’amministrazione, ai sensi dell’art. 7 dell’accordo sulla mobilità, ha differito il trasferimento in attesa dell’assunzione degli educatori e contabili vincitori dei concorsi pubblici ritenendo di avviare contestualmente i provvedimenti di assunzione e di mobilità.
In particolare ci risulta che il differimento in alcuni casi sembra non giustificarsi con quanto dettato dall’articolo in questione – ci riferiamo alle unità di organico nelle sedi di servizio che in qualche caso ed in particolare per i contabili, risulta ben oltre il 75% -, né tanto meno ci risulta rispettoso dei tempi indicati.
Considerata la necessità per i lavoratori di provvedere all’organizzazione familiare e personale che tale mobilità comporta, questa O.S. ritiene quanto mai opportuno che codesta amministrazione comunichi con urgenza la data entro cui si prevede la mobilità tenendo conto di non eludere i tempi previsti dall’art.7 del citato accordo.
Riteniamo, infatti, evidenziare che il procrastinare ulteriormente i tempi della mobilità risulta una palese violazione sindacale avverso la quale e a tutela dei lavoratori la Fp CGIL avvierà tutte le azioni di sua prerogativa.
In attesa di sollecito riscontro si porgono distinti saluti.

La coordinatrice nazionale
Penitenziari – Ministeri

Lina Lamonica

 

 
 

Lettera al Direttore Generale

 
 
Roma, 16 Febbraio 2011

Al Direttore Generale del Personale e della Formazione
Dott. R. Turrini Vita

e, per conoscenza

Al Capo del DAP
Pres. F. Ionta

Al Vice Capo Vicario del DAP
Dott. E. di Somma

Al Provveditore Regionale dell’A.P.Triveneto
Dott. F. Bocchino
P A D O V A

All’Ufficio per le Relazioni Sindacali
Dssa P. Conte

Alle Segreterie Regionale e Provinciali FpCGIL
Ai Delegati ed eletti RSU FpCGIL nei posti di lavoro

Oggetto: Permessi ex art.33, comma 3,Legge 104/1992

Eg. Dott. Turrini

Intendiamo porre alla Sua attenzione una questione, quella dei permessi ex art. 33 comma 3 legge n.104/1992, che negli Istituti penitenziari del Triveneto e nella fattispecie presso la Casa Circondariale di Trieste, sta assumendo livelli di problematicità tali da richiedere un Suo autorevole intervento.
Dalle informazioni in nostro possesso, suffragate da un puntuale carteggio, risulta che a seguito della circolare ministeriale n.0365765 del 9.9.2010 di codesta Direzione Generale, il Provveditorato ha impartito, sulla questione, perentorie disposizioni, a nostro parere discutibilissime, che riguardano la sospensione dei permessi ex art.33 comma 3 della legge 104/92 ai lavoratori che, in virtù degli specifici richiesti requisiti, assistono da tempo i proprio familiari disabili.
Tale provvedimento ha determinato forte disagio e giusta indignazione tra il personale interessato ma soprattutto preoccupazione tra i familiari disabili ai quali è indirizzata la tutela prevista dalla normativa in questione.
Riteniamo del tutto impropria la disposizione del Provveditorato del Triveneto che, in attesa di ulteriori determinazioni di codesta Direzione Generale ed in ottemperanza (a suo dire !) alle precedenti disposizioni impartite nella indicata circolare, ha sospeso detti permessi inducendo il personale ad utilizzare il congedo ordinario piuttosto che il recupero delle ore in eccedenza.
La Fp Cgil, considerando la questione davvero delicata, visto che la ricaduta di tale infausta e verosimilmente arbitraria interpretazione delle Sue determinazioni sono sul disabile al quale non viene riconosciuto il diritto di assistenza e, considerando, altresì, che dalla emanazione della indicata circolare sono sopravvenute modifiche normative derivate dalla Legge 183/2010, chiede con urgenza un Suo intervento mirato a dirimere la problematica.
In attesa di urgente riscontro si porgono cordiali saluti.
 

La Coordinatrice Nazionale DAP
Lina Lamonica

 
 
 

 
 

 
 

Lettera ai Capi Dipartimento e al Sottosegretario di Stato

 
Roma, 21 febbraio 2011
 

Al Sottosegretario di Stato
Sen. Giacomo Caliendo

Al Capo del Dipartimento del Dap Pres. Franco Ionta

Al Capo Dipartimento della Giustizia Minorile Pres. Bruno Brattoli

OGGETTO: progressioni economiche Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria e Dipartimento Della Giustizia Minorile.

Spiace rilevare che il Contratto Integrativo da voi sottoscritto continui a provocare danni e, in questo caso, anche alle tasche dei lavoratori.
Spiace anche rilevare che le previsioni fatte in sede di trattativa dai sottoscritti, inascoltate Cassandre, si siano avverate.
Vi avevamo avvertito che i bandi discendenti dal Contratto Integrativo erano facilmente contestabili in quanto non rispettavano il giusto equilibrio tra esperienza professionale e titoli stabilito dal Contratto Nazionale, e che ciò avrebbe provocato, nei Dipartimenti ove la progressione non era destinata a tutto il personale, svariati problemi.
Non avete ascoltato ed oggi vi trovate ea rivedere le graduatorie del Dap ed a sospendere l’efficacia di quelle della Giustizia Minorile.
Ciò dimostra che quanto da noi asserito sul Contratto Integrativo risponde a verità.
Confidiamo, per il bene dei lavoratori che noi rappresentiamo e che voi spesso asserite di ‘avere a cuore’, che vogliate presto tornare sui vostri passi ed aprire un tavolo con tutte le Organizzazioni Sindacali per rivedere profondamente il Contratto Integrativo nel rispetto il Contratto Nazionale.

Per FPCGIL Nazionale
Grieco/La Monica/ Macigno

 
 
 

 
 

 
 

Lettera al Ministro Alfano e al Capo DAP Ionta

 

Roma, 21 febbraio 2011

Al Ministro della Giustizia
On.le Avv. Angelino Alfano

Al Capo del DAP
Pres. F. Ionta

ROMA

e, per conoscenza

Al Direttore Generale delle
Risorse Materiali, Beni e Servizi D.A.P
Enrico Ragosa

Al Direttore Generale del
Bilancio e Contabilità D.A.P.

Alle Segreterie Regionali e Provinciali FpCGIL

Ai Delegati ed eletti RSU FpCGIL
LORO SEDI

OGGETTO: Realizzazione di un locale presso il DAP destinato ad uso religioso.

Egregio Ministro, Egregio Capo del DAP,
ai fini della presente nota, riteniamo utile rammentare cosa si intende per efficacia, efficienza ed economicità dell’azione amministrativa :
1. efficacia: esprime il rapporto fra il prodotto di una determinata attività e l’obiettivo assegnato sia dal punto di vista qualitativo e quantitativo, che dal punto di vista temporale;
2. efficienza: esprime il rapporto fra il costo (risorse consumate) ed il prodotto di una determinata attività, in considerazione dell’utilizzo finale ;
3. economicità: esprime il grado di copertura dei costi di gestione per ogni singolo servizio attraverso un determinato ammontare di proventi generati dal servizio stesso.
In sostanza, fattori qualitativi, indicatori di efficienza, efficacia, economicità vanno indirizzati nell’ottica di una generale ottimizzazione del servizio pubblico, utili alla programmazione, al monitoraggio della gestione, al riscontro delle previsioni iniziali ed alla valutazione dell’operato dei dirigenti e del personale: gli indicatori ad esempio devono essere chiari ed intelligibili, poiché un numero troppo elevato di indicatori può creare confusione e non convenire ad una ponderata interpretazione.
E’ difficoltoso inquadrare in quest’ambito la rilevante somma di danaro che l’Amministrazione ha, improvvidamente, destinato alla realizzazione di una cappella nel locale sito al piano -1 del nostro edificio.
E’, altresì, oltremodo difficile accettare questa scelta, se solo si considera che, ad es., l’ambulatorio, che si trova a pochi metri dalla costruenda cappella e che dovrebbe prestare, all’occorrenza, cure di primo soccorso, è privo di un defibrillatore ovvero, ancora, se solo si volesse constatare lo stato di fatiscenza di alcuni bagni, ai limiti dell’emergenza igienico-sanitaria.
E’, quindi, più che legittimo chiedere all’Amministrazione di voler rendere noto quali siano stati i criteri, attualmente misteriosi, posti alla base della destinazione di quei fondi in favore della realizzazione di una cappella che, sulla base di quanto avvenuto in passato, vedrà due celebrazioni l’anno ( a natale e a pasqua ), per non dire, poi, della discriminazione religiosa che, ipso facto, è stata perpetrata nei confronti delle altre confessioni, evidentemente minus habentes rispetto a quella cattolica romana.
Vorremmo, anche, che si rendesse noto a chi sarà assegnata la manutenzione, la pulizia ed i relativi interventi di ordinaria e straordinaria manutenzione del nuovo locale, con eventuale tabella dei costi.
Da ultimo. Una volta avvenuta la consacrazione della cappella , quali variazioni catastali, d’uso e di personalità giuridica, cadranno in capo all’immobile del D.A.P. ?
Si sottolinea che una risposta da parte dell’Amministrazione sarebbe doverosa quanto opportuna, se non altro per fugare quei cattivi pensieri che, perdurando l’alone di mistero che circonda questa scelta, si affacciano copiosi alle menti che solo vogliano e possano pensare.

La Coordinatrice Nazionale DAP
FP CGIL
Lina Lamonica

 
 
 

 
 

 

Circolare DAP

 
 

GDAP-0237900-2011 del 14/06/2011
 
Riunione sindacale per apertura tavolo di consultazione su atto di indirizzo per miglioramento della gestione dell’esecuzione penale.
 

 
 

 
 

Lettera a Ionta su corresponsione FUA 2009

  
lavoratori – Sedi periferiche
 
 

 

 
 
 

Circolari

Obbligo di denuncia all'INAIL degli infortuni sul lavoro

DIPARTIMENTO DELL’AMMINISTRAZIONE PENITENZIARIA
UFFICIO DEL CAPO DEL DIPARTIMENTO
SEGRETERIA GENERALE

GDAP 0005677-09/01/2007

Ai Sigg. Direttori Generali
Ai Sigg. Direttori Generali Uffici di Staff
SEDE

Ai Signori Provveditori Regionali
dell’Amministrazione Penitenziaria
LORO SEDI

OGGETTO : Obbligo di denuncia all’INAIL degli infortuni sul lavoro.

Per opportuna conoscenza e norma, si trasmette copia della nota n. 0402447 datata 20/12/2006 del Servizio di Vigilanza sull’Igiene e la Sicurezza dell’Amministrazione della Giustizia, relativa all’oggetto.

IL CAPO DEL DIPARTIMENTO


DIPARTIMENTO DELL’AMMINISTRAZIONE PENITENZIARIA
UFFICIO DEL CAPO DEL DIPARTIMENTO

Servizio di Vigilanza sull’Igiene e Sicurezza dell’Amministrazione della Giustizia

GDAP 0402447-20/12/2006

Alla Direzione della Casa Circondariale
Frosinone

Alla Segreteria Generale
SEDE

Alla Direzione Generale del Personale e della Formazione
SEDE

OGGETTO : Obbligo di denuncia all’INAIL degli infortuni sul lavoro.

Con riferimento alla nota n. 14423 del 29.11.06, premessi i documenti di seguito allegati, sinteticamente, si ribadisce per i punti 1, 2 e 3, l’obbligatorietà della denuncia nei termini di due giorni per tutte le categorie di lavoratori dipendenti. Per quanto riguarda il punto 4, allo stato non si scorge un regime differenziato per categorie professionali diverse.
L’elemento, dunque, discriminante è riconducibile ad una qualunque prestazione lavorativa alle dipendenze della Amministrazione pubblica. Ciò fa escludere dall’annoverare fra i soggetti per i quali vige l’obbligo di denuncia, sia il semplice “detenuto lavorante”, come pure i visitatori, ed i parenti dei detenuti, nonché gli avvocati, i magistrati ed i lavoratori dipendenti delle ditte esterne, in quanto queste tre ultime categorie, godono di separata e diversa forma di assicurazione obbligatoria contro gli infortuni.
Per una compiuta risposta, ai punti 5 e 6 del quesito si segnala che i documenti di rito (p. 5) sono costituiti dalla certificazione medico-sanitaria e dal modello INAIL da ritirare preventivamente presso le sedi di detto Istituto.
Si segnala al riguardo l’importanza della certificazione medico-sanitaria che costituisce il momento centrale, agli effetti della notizia “dell’evento infortunistico”, che secondo quanto stabilito dalla Suprema Corte di Cassazione è il termine temporale da cui inizia a decorrere il computo dei due giorni previsto per l’inoltro della denuncia, denuncia che deve essere comunicata oltre che all’INAIL, agli Uffici gerarchicamente e funzionalmente sovraordinati, nonché a questo Ufficio, ai soli fini del monitoraggio ed al Commissariato di P.S. territorialmente competente.

IL DIRETTORE
Cons. Sebastiano BONGIORNO


DIPARTIMENTO DELL’AMMINISTRAZIONE PENITENZIARIA
CASA CIRCONDARIALE DI FROSINONE
UFFICIO SEGRETERIA

Prot. 14423 Frosinone, 29/11/2006

URGENTE

GDAP 0379899/29/11/2006

Al Ministero della Giustizia
DAP – Ufficio Capo del DAP-
Servizio di Vigilanza sull’igiene e la sicurezza
dell’Amministrazione della Giustizia
Via di Brava 99, ROMA

Al Provveditorato Regionale del Lazio-
Servizio VISAG
Via S. Francesco di Sales n. 55, ROMA

OGGETTO : quesito in merito alle denunce d’infortuni.

Si rappresenta che questa Direzione ha l’urgente necessità di avere chiarimenti in merito alle modalità di denuncia dell’infortunio.
Pertanto, si chiede di voler far conoscere quanto segue:
1. in quali casi vanno fatte le denunce d’infortunio;
2. entro quanto tempo bisogna fare le comunicazioni;
3. per quali categorie di lavoro vanno fatte le denunce di infortunio;
4. se per tutte le categorie di lavoro, di seguito elencate, devono essere adottate le stesse procedure oppure necessita adottare per ciascuna di esse procedure diverse:
Comparto Ministeri
Polizia Penitenziaria
dipendenti a contratto
detenuti, distinti in lavoranti e non lavoranti
visitatori: avvocati, magistrati, parenti detenuti, ditte esterne, insegnanti, ecc.
5. quali sono i documenti di rito che devono essere prodotti in sede di denuncia d’infortunio
6. a quali Uffici dell’Amministrazione e a quali Uffici e/o Enti esterni vanno fatte le comunicazioni
Si ringrazia e si resta nell’attesa di conoscere cortesi urgenti determinazioni.

IL DIRETTORE

Incontro del 7 maggio con il Capo Dipartimento

Roma, 9.05.2007

Alle Segreterie Regionali e Comprensoriali FP CGIL
Ai delegati ed eletti FP CGIL RSU nei posti di lavoro

CM125/2007

Come vi avevamo informato nei giorni scorsi, il 7 maggio 2007 presso il DAP alla presenza del Capo del Dipartimento Dott. Ferrara, si è svolto l’incontro con le OO.SS. avente per oggetto lo schema di decreto regolamentare attuativo dell’art. 72, co. 1, della legge 25 luglio 1975 n. 354, come modificato dalla legge 27 luglio 2005, n. 154 (Legge Meduri).
Alla richiesta da parte dell’Amministrazione Penitenziaria di avviare il confronto sulla proposta, la Fp Cgil ha, innanzitutto, evidenziato la circostanza di aver preso visione della documentazione soltanto il giorno precedente l’incontro e ha richiesto, pertanto, di rinviare la discussione ritenendo, altresì opportuno, aprire sulla questione il confronto tra gli operatori degli UEPE in quanto la delicatezza e l’importanza della tematica che cambia il regolamento dei CSSA oggi UEPE, in vigore da circa trenta anni, esige , sicuramente , una riflessione ed un approfondimento
Nel corso dell’incontro abbiamo, inoltre, ribadito, come negli ultimi cinque anni questi Servizi abbiano fortemente risentito delle conseguenze devastanti della politica di immobilismo perpetuata da parte dell’Amministrazione che non ha voluto affrontare le problematiche che da tempo affliggono gli uffici e più volte denunciate da questa O.S. riconducibili alla carenza di risorse umane, materiali ed economiche .
Il Capo del Dap prendendo atto di quanto rappresentato ha accolto la richiesta di fissare il prossimo incontro tra circa un mese.
Pertanto, vi inviamo la proposta del nuovo regolamento (come potete constatare dal materiale che vi inviamo la confusione al DAP è sovrana, delle due bozze di regolamento allegate, A e B, dovete esaminare lo schema B.) invitandovi a discuterlo in assemblea sindacale nei posti di lavoro ritenendo necessaria e preziosa ogni vostra osservazione e contributo che dovranno pervenire, via Fax o e-mail, alla stanza sindacale Fp Cgil DAP entro 15 giorni.

Per la delegazione nazionale trattante
Settore Penitenziario Comparto Ministeri
Paola Fuselli

Comunicato sulla riqualificazione

 
Roma, 06.02.2008

Ai Delegati ed Eletti RSU FpCgil nei posti di lavoro

COMUNICATO
RIQUALIFICAZIONE: FINALMENTE AL TERMINE !!

Il giorno 11 febbraio p.v. si concludono, finalmente, i processi di riqualificazione riguardanti il passaggio di area dall’area B all’area C, posizione economica C1. Saranno, infatti, circa 200 i lavoratori vincitori dei corsi-concorsi che, esclusi per carenza di fondi dalla prima fase di assunzione avvenuta il 2 aprile 2007, sottoscriveranno il contratto individuale di assunzione nella nuova area e posizione economica.
Un traguardo che i lavoratori attendevano da tempo e che ha visto la Fp Cgil impegnata in prima linea sin dall’avvio dell’accordo e durante tutto il percorso che si è protratto, purtroppo, per un lungo periodo.
Si conclude, quindi, una fase importantissima per i lavoratori penitenziari che con l’acquisizione di nuove o maggiori abilità hanno valorizzato il loro bagaglio professionale; un percorso che continuerà come prevede il nuovo CCNL e in merito al quale questa O.S. è impegnata sin d’ora a delinearne l’articolazione e i criteri specifici attraverso l’elaborazione del nuovo Contratto Integrativo di comparto.
Con l’occasione la Fp Cgil vuole evidenziare che tutti i lavoratori, afferenti alle funzioni sanitarie, collocati nell’area B, che firmeranno il contratto di passaggio dall’area B all’area C e che escono dal settore sanitario, in virtù dell’applicazione della Legge Finanziaria che prevede al 31.12.2007 il transito del settore sanitario penitenziario al Servizio Sanitario Nazionale saranno inseriti negli elenchi del personale interessato al passaggio e sarà loro garantita la possibilità di esercitare l’opzione.
Pertanto la Fp Cgil nel confermare e ribadire le sue posizioni in merito alla problematica intende rassicurare tutti i lavoratori interessati al passaggio circa la sottoscrizione, comunque, del contratto di assunzione nell’area C non risultante ostativo all’ eventuale richiesto transito.
Vi terremo informati circa lo sviluppo della questione.

Il Coordinatore nazionale FP CGIL
Settore Penitenziario
Lina Lamonica 

 
 

Sottoscritto l'accordo sugli accordi di mobilità

Roma, 24 luglio 2008

Ai Delegati ed Eletti RSU FPCGIL nei posti di lavoro

Prot. CM 188/2008

Si è svolto il 22 luglio u.s. l’incontro con l’amministrazione per la sottoscrizione dell’accordo riguardante i criteri per la mobilità del personale del comparto ministeri che annulla quello precedente sottoscritto nel 2003.
L’accordo è stato l’ultimo atto del lungo ed approfondito esame della materia che le OO.SS. e la Direzione Generale del Personale hanno avviato nel corso degli incontri del cosiddetto “tavolo tecnico” necessari a ridefinire alcuni punti dell’accordo precedente ma, soprattutto, a regolamentare, stabilendone criteri e durata, quella mobilità “temporanea” (distacco) alla quale spesso e con criteri opinabili e poco trasparenti si è fatto ricorso consolidando, in tal modo, una prassi che ha determinato nel tempo in alcune sedi soprattutto del nord una grave carenza di organico già fortemente compromesso dal blocco delle assunzioni che oramai dura da anni.
La FpCgil anche nel corso di questo incontro ha ribadito all’amministrazione la necessità di porre fine a tali consuetudini sostenendo con forza la necessità di avviare un nuovo corso rispetto alla questione, più chiaro e rispettoso delle esigenze di legalità espresse più volte dai lavoratori.
In questa ottica si colloca, infatti, la necessità rappresentata da questa O.S. di sistematizzare distacchi che si protraggono da anni liberando dalla precarietà di sede, che in alcuni casi è divenuta quasi decennale, quei lavoratori interessati e avviare in un quadro meglio definito una più equilibrata razionalizzazione delle risorse umane che tenga conto dei bisogni dei lavoratori e dell’amministrazione.
La FpCgil è riuscita, nel corso dell’incontro, ad ottenere dal vice Capo del DAP Dott. D’Alterio, delegato alla trattativa, la rassicurazione, con espressa nota a verbale, che appena siglato l’accordo l’amministrazione congiuntamente alle OO.SS. affronterà, definendola, la problematica.
Il drammatico scenario politico ed economico che stiamo vivendo ci sconforta circa le nuove sperate assunzioni di personale tali da poter consentire nell’imminente una mobilità di personale a livello nazionale e, pertanto, un pensiero doveroso va a quei lavoratori che nelle regioni più carenti di organico si trovano a dover supplire alle vacanze esercitando la loro professionalità in una o, addirittura, più sedi.
Riteniamo tale disagio davvero scandaloso ed insostenibile e crediamo che l’Amministrazione debba farsene carico in termini politici ed amministrativi.
Nel frattempo, l’accordo siglato prevede che i criteri per la mobilità a livello nazionale in linea di principio dovranno essere applicati anche per quella in ambito regionale di concerto con le OO.SS..
E’ ovvio che la FpCgil tenendo in debito conto le peculiarità del territorio di riferimento sosterrà le esigenze dei lavoratori definendo accordi, in sede territoriale, mirati a non penalizzare esclusivamente alcuni lavoratori.
La Fp Cgil vi terrà informati sugli sviluppi e vigilerà per l’attenta applicazione dell’accordo.
 

Il Coordinatore Nazionale
Penitenziari -Ministeri
Lina Lamonica


 
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