Pubblichiamo la lettera di un medico ospedaliero comparsa oggi sul Corriere della Sera, del quale condividiamo lo spirito, pur rimarcando che la stragrande maggioranza dei dirigenti medici ospedalieri è ben al di sotto del reddito annuale di 100.000 euro lordi annui.
AAROI – AIPAC – ANPO – FEDERAZIONE CISL MEDICI – FEDERAZIONE MEDICI UIL FPL –
FESMED – FP CGIL MEDICI — SIMET – SNR
COMUNICATO STAMPA
Oggi, a tutela dei dirigenti medici ospedalieri e del territorio, la maggioranza delle OO.SS dell’area medica, ha scritto una lettera ai Ministri Maurizio Sacconi e Giulio Tremonti, e per conoscenza al Parlamento, per chiedere di non approvare il nuovo Statuto della Fondazione Onaosi.
I sindacati medici ritengono che la proposta del nuovo Statuto della Fondazione Onaosi – deliberato dal Consiglio di Amministrazione dell’11 e 12/1/2008 ed in fase di approvazione presso i Ministeri vigilanti del Lavoro, Salute e Politiche Sociali, e dell’Economia e Finanze – sia lesivo del diritto di rappresentanza dei propri iscritti, così come definito dalla legge 222/2007 e possa configurare un conflitto di interesse.
Rilevano la carente democraticità nella composizione del Comitato di Indirizzo e del Consiglio di Amministrazione, in quanto la garanzia della partecipazione ai due organismi di numerosi componenti delle singole categorie professionali e di designati da parte dei rispettivi Ordini Professionali e di alcuni Ministeri, lede nella sostanza il diritto dei contribuenti ad eleggere democraticamente i propri rappresentanti, in modo proporzionale al loro legittimo numero.
Peraltro, i sindacati medici denunciano che questa logica, non condivisa, ha portato ad un numero totale di ben 48 componenti degli organi statutari, con spese gestionali sproporzionate rispetto alle finalità ed alla funzionalità dell’Ente.
Complessivamente, più del 40% dei componenti del Comitato di Indirizzo non sono eletti in modo paritario da tutti i contribuenti, ma assumono la connotazione di designati-garantiti.
Le OO.SS ricordano infine che la maggioranza dei dirigenti medici e veterinari del Ssn è contraria ad un aumento della quota mensile per l’Onaosi, per il quale la Fondazione ha già deliberato la procedura, deciso anche da chi non rappresenta i contribuenti.
In conclusione la maggioranza dei sindacati dei dirigenti medici e veterinari contribuenti obbligatori della Fondazione Onaosi, ritengono che lo Statuto vada cambiato a tutela dei propri iscritti, alla luce delle sopraesposte osservazioni, corrispondenti alle vigenti norme legislative.
Per questi motivi hanno scritto oggi al Governo ed al Parlamento, chiedendo di intervenire e riservandosi ogni ulteriore iniziativa.
L’accordo separato sul Pubblico Impiego di Palazzo Chigi del 30 aprile 2009 sulla riforma del modello contrattuale, che dovrebbe partire dal 2010, rappresenta una diminuzione programmata della retribuzione e del potere contrattuale anche dei medici e dei veterinari pubblici. E’ un accordo a perdere, che pone condizioni sempre peggiori per i dirigenti medici e veterinari.
Il CCNL ha durata triennale tanto per la parte economica che normativa.
La definizione del calcolo delle risorse da destinare agli incrementi salariali sarà demandata ai Ministeri competenti, previa concertazione con le Organizzazioni sindacali, nel rispetto e nei limiti della necessaria programmazione prevista dalla legge finanziaria, (non per il privato !) assumendo l’indice IPCA (l’indice dei prezzi al consumo armonizzato in ambito europeo per l’Italia, effettivamente osservato) al netto dei prodotti energetici importati, quale parametro di riferimento per l’individuazione dell’ indice previsionale. L’indice viene applicato ad una base di calcolo costituita per il pubblico dalle sole voci di carattere stipendiale (perderemo oltre la rivalutazione della indennità di esclusività anche la rivalutazione di tutte le altre voci accessorie !!!!) e mantenuto invariato per il triennio di programmazione. Nel settore del lavoro pubblico la verifica degli eventuali scostamenti sarà effettuata alla scadenza del triennio contrattuale, previo confronto con le parti sociali, ai fini dell’eventuale recupero nell’ambito del successivo triennio, tenendo conto dei reali andamenti delle retribuzioni di fatto dell’intero settore (mentre nel privato il recupero è nello stesso triennio e non si tiene conto delle retribuzioni di fatto !!). Nella contrattazione decentrata l’incentivo fiscale contributivo sarà concesso, gradualmente e compatibilmente con i vincoli di finanza pubblica, ai premi legati al conseguimento di obiettivi quantificati di miglioramento della produttività e qualità dei servizi offerti, tenendo conto degli obiettivi e dei vincoli di finanza pubblica.
In sostanza si prospetta un taglio medio del 30%degli incrementi per i prossimi rinnovi contrattuali.
Le proposte sindacali per il rinnovo del contratto collettivo nazionale saranno presentate sei mesi prima della scadenza del rinnovo del contratto e comunque in tempo utile per consentire l’apertura della trattativa tre mesi prima della scadenza del contratto.
Durante i sei mesi antecedenti e nel mese successivo alla scadenza del contratto collettivo nazionale di lavoro e comunque per un periodo complessivamente pari a sette mesi dalla data di presentazione delle proposte di rinnovo, le parti non assumeranno iniziative unilaterali, né procederanno ad azioni dirette. Niente manifestazioni e scioperi !
Di seguito il testo dell’accordo con il Ministro Brunetta sottoscritto – per quanto riguarda le Confederazioni che comprendono categorie della dirigenza medico veterinaria – da CISL, UIL e CONFEDIR.
MINISTERO ISTRUZIONE UNIVERSITA’ E RICERCA
Le RSU insieme ai lavoratori dell’USR della Toscana esprimono parere contrario alla manovra finanziaria annunciata e in via di pubblicazione sulla G.U.
– Una manovra pesantissima che coinvolge i giovani, i lavoratori dipendenti, che determina il licenziamento di decine di migliaia di precari, taglia le risorse alle regioni e quindi al welfare, toglie autonomia e linfa agli enti di ricerca. Questa manovra aggrava sempre più la crisi, scaricandone i costi sul mondo del lavoro nel suo complesso. Una vera e propria manovra di classe, condita con alcune insignificanti misure demagogiche (taglio del 10% dello stipendio dei politici).
– Colpisce indiscriminatamente il lavoro pubblico, svilendo il nostro ruolo come servizio indispensabile per la vita del paese. Dopo la lunghissima propaganda denigratoria del Ministro della funzione pubblica, che ha criminalizzato tutti, senza operare nessun efficace risanamento dei servizi, che ci ha dipinti come fannulloni e peso per la società, oggi si può annunciare senza temere alzate di scudi o
solidarietà da parte dell’opinione pubblica,che fino al 2013 non ci verrà riconosciuto nessun incremento stipendiale, che non sarà erogato il salario accessorio , che nel nostro comparto è già ben poca cosa!
– Attraverso noi si colpirà, se ce ne fosse ancora bisogno, la scuola pubblica mettendo definitivamente in discussione il suo ruolo formativo e garante per l’accesso di tutti all’istruzione. Ma un paese che decide in poche ore di tagliare associazioni e fondazioni culturali è un paese che ha deciso, per volontà del suo governo, di fare a meno della cultura e quindi di avere uno sguardo corto sul futuro, anzi di non averlo affatto.
– la responsabilità della crisi finanziaria ricade quindi interamente sulle categorie deboli e, come dice Epifani, questa è “… una manovra caratterizzata da una forte iniquità sociale, in cui il grosso dei sacrifici è sulle spalle dei lavoratori pubblici, ma anche privati e senza alcuna misura di sostegno a occupazione e investimenti… chi ha un reddito di un milione l’anno non viene toccato, chi invece guadagna poco più di mille euro non potrà andare in pensione. Questo dà il segno dell’iniquità di questa manovra”. Non potremmo dirlo con parole migliori e
soprattutto non possiamo accettare la richiesta di ulteriori sacrifici senza che ci sia la prospettiva futura di un paese migliore con la garanzia di un futuro dignitoso per i giovani.
31 maggio 2010
RSU e lavoratori dell’U.S.R. e degli Uffici Territoriali della Toscana
Si pubblica l’articolo del Fatto Quotidiano che riporta le dichiarazioni della segretaria generale della FPCGIL Rossana Dettori e del segretario nazionale FPCGIL Medici Massimo Cozza in merito alla Circolare 11/2011 del Ministro Brunetta per la quale devono passare 24 mesi tra incarico sindacale ed incarico di responsabile del personale.
MINISTERO ISTRUZIONE UNIVERSITA’ E RICERCA
Facciamo il punto
La bella giornata del 6 maggio che ha visto anche nel nostro Ministero una buona adesione allo sciopero generale indetto dalla sola CGIL per cambiare la politica economica e sociale del Governo, ci incoraggia a riprendere con maggiore impegno la nostra attività a partire dal sostegno ai prossimi referendum sull’acqua pubblica e contro il nucleare.
Per quanto riguarda invece le questioni interne al MIUR vi inoltriamo il comunicato che insieme a tutte le Organizzazioni Sindacali abbiamo predisposto sugli incarichi di revisore presso le istituzioni scolastiche dopo l’incontro col Direttore Generale del Bilancio.
A questo aggiungiamo la nota, anch’essa unitaria, in cui si sollecita l’incontro sugli incarichi attribuiti al personale dell’ex MUR su cui, nonostante le numerose richieste, non abbiamo ancora ricevuto alcuna convocazione.
Abbiamo inoltre concordato con l’Amministrazione di avviare sia il tavolo sulla formazione che quello sulla mobilità per sottoscrivere in tempi brevi contratti che consentano di adottare criteri certi e trasparenti.
Per quanto riguarda la formazione bisognerà dare a tutti la possibilità di partecipare ai percorsi formativi, a differenza di quanto avvenuto negli ultimi anni (questa è stata la ragione per cui non abbiamo inserito la partecipazione a corsi di formazione tra i criteri individuati per le progressioni economiche).
Intanto abbiamo avviato la discussione sul piano di formazione triennale 2011 – 2013 e si è cominciato ad entrare nel merito delle somme stanziate dal bilancio.
A tale proposito dovremo fare i conti con i tagli del Governo che limitano tale somma al solo 50% delle risorse effettivamente utilizzate per la formazione del 2009.
Sulla mobilità dobbiamo darci, invece, regole certe sia per quanto riguarda i trasferimenti all’interno del Ministero che per la mobilità da e per altre Amministrazioni o altri comparti.
Su tale argomento abbiamo intanto avviato il confronto sulla determinazione dei nuovi organici regionali (che mancano a questo Ministero dal 2001 a causa degli innumerevoli regolamenti che da allora si sono susseguiti) e che sono necessari per definire, appunto, i nuovi criteri sulla mobilità.
L’accordo sulla mobilità dovrà inoltre, sia pure con ritardo notevole, prevedere il completamento dei trasferimenti dalla Lombardia in altre sedi del Ministero, concordati da anni e non ancora attuati completamente.
A proposito del nuovo regolamento di organizzazione del MIUR (quello resosi necessario per applicare l’ennesima riduzione del 10% dell’organico nazionale della dirigenza e delle aree), ce ne è stato comunicato l’imminente invio alla Presidenza del Consiglio dei Ministri per l’esame definitivo da parte del C.d.M.
Sulle progressioni economiche l’Amministrazione continua a confermare la pubblicazione delle graduatorie relative al 2009 entro giugno.
Entro tale mese si attende anche la pubblicazione del d.p.c.m. che autorizza le nuove assunzioni dei vincitori dei concorsi regionali esterni per l’area terza conclusisi nel 2010 e il passaggio di area dei vincitori del corso concorso definito nel Contratto Integrativo di Ministero del 2001!!!!!!!!
Sulle singole questioni e sul prosieguo degli incontri con l’Amministrazione vi daremo tempestiva informazione.
FP CGIL MIUR
Angelo Boccuni
Roma 24 aprile 2008
Ai delegati ed eletti RSU Fp Cgil
Ministero della Difesa
Vi trasmetto così come pervenuto dal Gabinetto del Ministro la predisposizione delle tabelle organiche degli uffici giudiziari di Roma, Verona e Napoli avvenute a seguito dell’incontro del 9 aprile.
Si prega di voler far pervenire a questo coordinamento nazionale, con estrema urgenza, eventuali osservazioni in merito al fine di poter procedere alle consultazioni locali che dovranno chiudere la fase relativa agli adempimenti previsti dalla legge finanziaria 2008.
Fp Cgil Difesa
Noemi Manca
Dichiarazione di Massimo Cozza, segretario nazionale FPCGIL Medici,
e Rossana Dettori, segretaria nazionale FPCGIL
Chiedevamo un Ministro e scopriamo oggi di avere solo sottosegretari, ai quali facciamo comunque auguri di buon lavoro.
Ribadiamo la richiesta di un Ministro per la Salute, per l’unitarietà del servizio sanitario nazionale, per contrastare le disuguaglianze tra Nord e Sud, per una migliore tutela dei cittadini e di tutti gli operatori della Sanità.
Roma, 2 dicembre 2008
Ministero della Difesa
Al Direttore Generale per il Personale Civile
Dr. Carlo LUCIDI
Viale dell’Università, 4
00186 Roma
Ministero Difesa
Al Capo del IV Reparto
Direzione Generale Per il Personale Civile
Viale dell’Università, 4
00186 Roma
Oggetto: attribuzione posizione economica B3 Super – Anno 2006
Egregio Direttore,
questa organizzazione sindacale Le fa presente che a seguito delle comunicazioni relative ai tempi previsti per la elaborazione della graduatoria -posizioni economica B3 super (requisiti al 31.12.2005), il 16 ottobre 2007 la Direzione comunicava nelle news, che le richieste relative allo stato di avanzamento delle attività di codesta Direzione, dato l’ingente numero di dipendenti interessati, avrebbero dovuto attendere circa un anno. Tale tempo era quello stimato da codesta Direzione per giungere all’emanazione della graduatoria.
Pertanto, si richiede se allo stato attuale, dato l’ingente numero di domande e l’approfondito vaglio delle schede pervenute, l’Amministrazione ha espletato tutte le procedure che gli consentono di pubblicare la graduatoria.
In attesa di un cortese urgente riscontro, si inviano distinti saluti.
Fp Cgil Difesa
Noemi Manca
Dichiarazione di Massimo Cozza, segretario nazionale FP CGIL Medici
La legge sul testamento biologico che sta passando oggi in Senato è in contrasto con le evidenze scientifiche e con lo stesso codice deontologico.
Al Senato si sta imponendo una morale ed una ideologia non solo ai cittadini, ma anche ai medici che dovrebbero contravvenire al codice deontologico che prevede il rispetto del rifiuto consapevole della nutrizione e delle volontà anticipate.
L’idratazione e l’alimentazione artificiale con un tratto di penna vengono cancellate dalle terapie – come invece lo sono negli USA e nel resto del mondo – e divengono “sostegno vitale”, salvo poi continuare a chiedere sempre ai medici e agli infermieri di attuarle.
Il medico, peraltro, è tenuto dall’articolo 53 del codice deontologico a rispettare la volontà del paziente anche quando c’è il rifiuto consapevole di nutrirsi.
C’è pertanto bisogno di una mobilitazione anche del mondo scientifico e medico che difenda la professionalità, la deontologia e lo stesso rapporto fiduciario medico-paziente.
Il nuovo sito www.forumsalutementale.it consente di tornare a comunicare, ossia di mettere in comune con, la salute mentale. Che cos’è la salute mentale. Chi riguarda e perché. A che serve. Che cosa è oggi. Come sarà domani. Come vorremmo che sia. Dove si fa salute mentale e come la si fa.
Luogo di incontro e confronto tra persone attive e coinvolte nella salute mentale e dintorni, per essere informati e aggiornati sui fatti; approfondire nozioni e conoscenze, diritti e opportunità; partecipare, proporre, raccontare di sé e degli altri; valorizzare le cose belle e svelare le meno belle per cambiarle.
ABORTO:RU486; COZZA(CGIL),IDEOLOGIA CONTRO MEDICO E PAZIENTI
(ANSA) – ROMA, 1 APR – ”L’ideologia colpisce la deontologia
medica e mina il rapporto medico paziente”: il segretario
nazionale dei medici della Cgil Massimo Cozza risponde cosi’
alle dichiarazioni di ieri da parte del presidente del Piemonte,
Roberto Cota.
”Il medico ha il dovere di agire in scienza a coscienza – ha
aggiunto Cozza – secondo le conoscenze scientifiche e non sotto
le imposizioni ideologiche. Il rapporto medico paziente e’ il
luogo delle decisioni e l’ultima parola non puo’ che spettare
alla donna. Non mi risulta che il presidente Cota sia un medico,
sarebbe gravissimo impedire ai medici l’utilizzo di un farmaco
riconosciuto. Una scelta oscurantista che lede la
professionalita’ dei medico”. (ANSA).
RU486: CGIL MEDICI, IDEOLOGIA COLPISCE DEONTOLOGIA =
(AGI) – Roma, 1 apr. – “Il medico ha il dovere di agire in
scienza e coscienza secondo le conoscenze scientifiche e non
sotto imposizioni ideologiche”. Cosi’ all’AGI il segretario
nazionale della Cgil Medici Massimo Cozza riguardo alla Ru486.
Secondo Cozza “il rapporto medico-paziente e’ il luogo delle
decisioni e l’ultima parola non puo’ che spettare alla donna”.
“Non mi risulta – continua il segretario nazionale della Cgil
Medici – che il presidente Cota sia un medico. Sarebbe
gravissimo per la Regione Piemonte impedire al medico
l’utilizzo di un farmaco riconosciuto”. “E’ una scienza
oscurantista che lede la professionalita’ dei medici”. (AGI)
Cozza (Cgil medici), gravissimo impedire uso di farmaco approvato
Roma, 1 apr. – (Adnkronos/Adnkronos Salute) – “Sarebbe gravissimo impedire ai medici l’uso di un farmaco riconosciuto e autorizzato, come la Ru486”. Ad affermarlo all’ADNKRONOS SALUTE e’ Massimo Cozza, segretario della Fp Cgil medici, che commenta l’intenzione del neo governatore del Piemonte Roberto Cota di far restare “nei magazzini” le pillole abortive gia’ ordinate in Regione.
Le agenzie sono state riprese anche su SKI.it, Il Secolo XIX.it e Libero-News.it