Per le Regioni l'indennità di esclusività nella malattia non è da decurtare, prima vittoria

 
Il documento della Conferenza delle Regioni del 6 novembre 2008 – di interpretazione per il personale sanitario delle norme di Brunetta che prevedono una decurtazione economica in caso di assenza, a partire dalla malattia – rappresenta una prima vittoria della FPCGIL Medici e della FPCGIL riguardo alla nostra diffida alle aziende di non colpire anche l’indennità di esclusività. Nelle diffide inviate alle aziende abbiamo infatti evidenziato la nascita da fonte normativa della indennità di esclusività, legata alla scelta del solo rapporto di lavoro con il Servizio Sanitario Nazionale. Paradossalmente la decurtazione della indennità di esclusività in caso di assenze per malattia avrebbe portato ad una penalizzazione nei confronti proprio dei dirigenti sanitari in costanza di rapporto esclusivo di rapporto, rispetto a chi ha scelto l’extramoenia.
L’interpretazione delle Regioni dà ragione alle nostre richieste sottolineando lo stretto legane tra indennità di esclusività e sistema vigente delle incompatibilità, e limita la decurtazione in caso di assenza per malattia solo alla retribuzione di posizione oltre la minima fissata dal contratto, ed alla retribuzione di risultato. 
Continuiamo il nostro impegno a tutela dei dirigenti sanitari che scelgono di lavorare esclusivamente per la sanità pubblica e diffidiamo il Ministro Brunetta dall’emanazione di chiarimenti in contrasto con la giusta interpretazione delle Regioni in merito alla mancata decurtazione della indennità di esclusività in caso di malattia.
Il documento chiarisce inoltre che per le Regioni non ci deve essere nessuna decurtazione per la convalescenza post ricovero. Afferma infine che per quanto riguarda le decurtazioni per le altre assenze queste dovrebbero scattare solo in presenza di una sistema premiante legato all’effettiva presenza in servizio. Di seguito riportiamo il documento delle Regioni ed una tabella esplicativa a cura della FPCGIL Medici.

Circolare Ministeriale su integrazioni allegati fua 2008

 
 
Circolare Ministeriale prot. E11 13993 del 26 febbraio 2009
 
Integrazioni agli allegati A, B e C dell’accordo FUA 2008

 
 

NEWS

La FPCGIL Medici oggi con la CGIL al Circo Massimo a Roma. Foto

 
La FPCGIL Medici ha partecipato dietro ai suoi striscioni alla grande manifestazione della CGIL oggi al Circo Massimo e dal Palco è intervenuto il segretario regionali della FPCGIL Medici della Sicilia Renato Costa.
 
 “Vi porto la mia testimonianza da una terra difficile, complicata, la Sicilia. Quella Sicilia dove la sanità è la più costosa, i ticket piu’ pesanti e le liste d’attesa più lunghe; dove ci si ammala di meno, ma si muore di più. Una terra dove fare il medico non è esattamente come farlo nel resto d’Italia, dove la cura è spesso sostituita dal prendersi cura delle fragilità, delle paure, delle piaghe e non soltanto del corpo. Una terra di frontiera dove centinaia di immigrati ogni giorno sbarcano nella speranza di una vita migliore”.
Sono queste le parole di Renato Costa, pronunciate durante la manifestazione nazionale della Cgil, con le quali ha voluto stigmatizzare in qualità di medico le norme che prevedono la possibilità di denunciare i clandestini.
 “Il ministro Maroni è riuscito a pensare che i medici, trasformati per l’occasione in gendarmi. Non ci sono parole è una scelta che sottintende una ideologia razzista; che pretende di relegare gli immigrati a ruolo di ‘non persone'”. 
 

 

FPCGIL Medici Roma e Lazio
Lo striscione della FPCGIL Medici Roma e Lazio
Il Circo Massimo strapieno
Il Palco
L’intervento di Renato Costa, segretario regionale FPCGIL Medici Sicilia
Lo striscione della FPCGIL Medici Sardegna con il segretario regionale Antonello Murgia (al centro con cappello e pettorina !)
La FPCGIL Medici di Roma e Lazio con Massimo Cozza, segretario nazionale (penultimo a sx con fazzoletto rosso !) e Stefano Mele, segretario di Roma e Lazio (al centro con giubbotto rosso !)
Lo striscione della FPCGIL Medici Campania con il segretario regionale Giosuè Di Maro (a destra in giacca !)
Lo striscione della FPCGIL Medici Campania con Santo Buonanno (al centro con cappello fischietto e bandiera avvolta !)
Lo striscione della FPCGIL Medici Abruzzo e Chieti

NEWS

Turno di 30 ore al pronto soccorso, medico si sente male. La denuncia della FPCGIL.

 
Al pronto soccorso dell’ospedale di Fondi nel Lazio un medico è stato costretto ad un turno di 30 ore, nonostante si sia sentito male.

Purtroppo avevamo ragione a denunciare gli irresponsabili blocchi del turn over, e le inique misure della manovra economica che aggraveranno ancora di più una situazione già problematica, a partire dal dimezzamento dei precari.
Ma adesso abbiamo tutti il dovere di contestare le condizioni inaccettabili di lavoro nelle quali i medici si vengono a trovare, in particolare nelle Regioni soggette ai piani di rientro, ed insieme impegnarci per trovare le soluzione adeguate chiedendo tavoli di confronto con Governo, Regioni e Aziende.

Di seguito il link all’articolo del quotidiano Il Tempo che ha ripreso, insieme al Messaggero, la nostra denuncia.
 
 

NEWS

Il testo del decreto sui costi standard approvato oggi dal Governo, ora al vaglio delle Regioni

 
Il Cdm ha approvato oggi il decreto sui costi standard in sanità.  Il prossimo passaggio è il vaglio da parte della Conferenza Stato-Regioni e del Parlamento. Poi, il ritorno in Cdm per l’approvazione definitiva.
 

NEWS

Nota Inpdap sulle nuove norme per il pensionamento dei medici, generali e per i 70 anni

 
Si pubblica la Nota operativa n. 56 dell’Inpdap che affronta alcune questioni generali sulle nuove norme sul pensionamento nonché sulle specifiche norme riguardanti il pensionamento a 70 anni dei dirigenti medici e veterinari.

In particolare si chiarisce che l’accesso al pensionamento in base al nuovo regime di decorrenze (trascorsi 12 mesi dalla data di maturazione dei previsti requisiti), può essere riconosciuto dal giorno successivo ai 12 mesi dalla maturazione del requisiti, senza aspettare quindi il primo giorno del mese successivo.

Per quanto concerne, in seguito alla legge 183/2010 (Collegato Lavoro), la riformulazione del comma 1 dell’articolo 15-nonies del D.lgs. n. 502/1992,  (“II limite massimo di età per il collocamento a riposo dei dirigenti medici e del ruolo sanitario del Servizio sanitario nazionale, ivi compresi i responsabili di struttura complessa, è stabilito al compimento del sessantacinquesimo anno di età, ovvero, su istanza dell’interessato, al maturare del quarantesimo anno di servizio effettivo. In ogni caso il limite massimo di permanenza non può superare il settantesimo anno di età e la permanenza in servizio non può dar luogo ad un aumento del numero dei dirigenti“) nella Nota Inpdap si precisa che:

1) per “servizio effettivo” sono da ricomprendersi tutte le attività lavorative effettivamente rese e, in particolare, oltre al servizio prestato presso l’amministrazione o ente di appartenenza, anche i servizi comunque resi per lo Stato [quale ad esempio il servizio militare purché già valorizzato a fini pensionistici), i servizi ricongiungibili ai sensi della legge n. 523/1954 o 1092/1973, i servizi correlati ad attività lavorativa e ricongiunti ai sensi della legge n. 29/1979 o n. 45/1990 ovvero totalizzati ai sensi del Reg. CE 1606/1998 o ai sensi del D.lgs. n. 42/2006 ed i servizi riscattati (ad es. per lavoro prestato all’estero);

2) restano, per contro, esclusi i periodi valorizzati attraverso il riscatto di periodi non connessi con attività effettivamente resa ma correlati a titoli di studio (es. laurea, dottorato di ricerca ecc..).

Si conferma, inoltre, che la nuova formulazione dell’articolo 15-nonies del D.lgs. n. 502/1992, nello stabilire il limite massimo per il collocamento a riposo dei dirigenti medici e del ruolo sanitario del Servizio sanitario nazionale al compimento del sessantacinquesimo anno di età ovvero, su istanza dell’interessato al maturare del quarantesimo anno di servizio effettivo, ha eliminato ogni riferimento all’applicazione dell’articolo 16 del D.lgs. n. 503/1992. Di conseguenza, dalla data di entrata in vigore della legge n. 183/20l0, la facoltà di permanere in servizio per un biennio oltre i limiti di età per il collocamento a riposo di cui al citato articolo 16 (cioè da 65 a 67 anni) non è più esercitabile da parte dei dirigenti medici e del ruolo sanitario nazionale.

 

Comunicato: linee contrattazione

Alle strutture Regionali e territoriali FP CGIL
Agli iscritti CGIL del Ministero del Lavoro e della Solidarietà Sociale

 
Sulla contrattazione………

 
Questa O.S. ritiene opportuno informare i lavoratori circa le linee che nello specifico intende seguire durante la contrattazione appena avviata:

  • La firma entro il mese di marzo p.v. anche ai colleghi risultati idonei nei percorsi all’interno delle aree;
  • Attivazione delle procedure per il passaggio verso la qualifica di Collaboratore Amministrativo – posizione economica C1;
  • Scorrimento delle graduatorie relative a tutte le posizioni economiche “super”.
  • Un protocollo d’intesa nel quale le parti si impegnino a tracciare le linee di soluzione per tutte le questioni ancora pendenti e nel quale vengano poste le basi per sviluppare una nuova e più efficace professionalità all’interno dell’Amministrazione, da attuare con un nuovo CCNI (es. passaggi orizzontali, giusto inquadramento per chi svolge effettivamente attività ispettiva nel profilo professionale previsto dal CCNL, nuovi profili professionali ecc.).

Vi informiamo inoltre che vincitori ed idonei dei passaggi d’area firmeranno i contratti entro il mese di febbraio e che le procedure di assunzione per gli idonei al concorso esterno per gli ispettori del lavoro di vigilanza ordinaria inizieranno nel prossimo mese di marzo.
Teniamo a sottolineare la necessità che chi è, o sarà inquadrato, a qualsiasi titolo nei profili informatici o ispettivi deve e dovrà svolgere l’attività attinente al suo profilo. Questa non è soltanto una presa di posizione sindacale, ma corrisponde ad una logica più ampia rispetto al riordino dell’utilizzo delle professionalità presenti nell’Amministrazione in un’ottica di maggiore efficacia dei servizi svolti.
In particolare riteniamo, ed è del tutto evidente, che l’utilizzo del personale ispettivo nelle mansioni proprie (per maggiore chiarezza non può essere adibito ad attività amministrativa) è indispensabile per rispondere alla pressante richiesta di presenza dello Stato sul territorio a tutela dei diritti di tutti i lavoratori.

Roma, 8 febbraio 2007

Il Coordinatore nazionale FP CGIL Ministero del lavoro e delle politiche sociali
Giuseppe Palumbo

Resoconto dell'incontro sul DPR sul Riordino del Mipaaf

Nel corso della riunione del giorno 27 aprile 2007, le scriventi OO.SS. hanno consegnato al Capo di Gabinetto un proprio documento contenente le osservazioni sulla bozza di riordino del Mipaaf ed hanno comunicato che non avrebbero potuto esprimere alcun parere sul riordino qualora non fosse stato possibile conoscere il documento contente le modifiche apportate. Il Capo di Gabinetto ha comunicato di essere disponibile al dialogo ed a modificare, direttamente nel corso della riunione, i contenuti della proposta di riordino.
L’Amministrazione quindi ha aperto il dibattito e dalle parti sindacali sono stati formulati vari suggerimenti di modifica.
Di questi l’Amministrazione ha comunicato di volerne accogliere solo alcuni; sinteticamente elenchiamo i principali :
– la rimodulazione della dotazione organica in funzione dell’applicabilità dell’accordo sulle nuove progressioni professionali per i passaggi tra le aree per il personale del ruolo agricoltura, i cui contenuti sono stati definiti solo pochi giorni fa; abbiamo inoltre chiesto di modificare la dotazione organica eliminando alcuni posti vuoti in A1 e spostando la relativa disponibilità economica su altri profili professionali, al fine di dare maggiori opportunità di progressioni professionali al personale.
– la ridefinizione della competenza sui sistemi informativi, che verrà attribuita alla D.G. dell’Amministrazione;
– la revisione della propria posizione circa il personale in servizio presso il Gabinetto del Ministro, che usufruisce della relativa indennità e che non può percepire contestualmente il Fondo Unico di Amministrazione. Tale aumento del contingente, da 75 a 100 unità, se introdotto nel DPR, determinerebbe una sensibile riduzione della citata indennità. Il personale assegnato rimarrebbe quindi nel numero massimo di 75 unità.
– la rettifica delle declaratoria inerente la contrattazione nazionale – sia per l’ICQ che per l’Amministrazione centrale – la quale, essendo una attribuzione che spetta al Ministro conferire, dovrà essere delegata dal Ministro stesso e per la quale, nell’ambito del ruolo agricoltura, è razionale che sia competente la Direzione dell’Amministrazione.
Abbiamo apprezzato davvero, invece, l’aumento della dotazione organica dell’ICQ – di circa un centinaio di unità – che viene apportata non per un aumento delle competenze previste dal riordino (di fatto irrisorie rispetto a quelle che vengono trasferite ed inerenti la gestione unificata del personale) quanto piuttosto per consentire ulteriori progressioni professionali per il personale, che finora ha avuto minori opportunità rispetto al rimanente personale del Mipaaf. Inoltre, poiché è consuetudine che il trasferimento delle competenze sia seguito dal trasferimento del relativo personale, abbiamo voluto specificare, con assoluta chiarezza, che il trasferimento dei lavoratori coinvolti dovrà essere attuato garantendo la volontarietà di ciascuno al trasferimento. Tale trasferimento, secondo quanto riportato dal Capo di Gabinetto, dovrà essere attuato soprattutto per la gestione unificata del personale e riguarderebbe trasferimenti di personale dal ruolo ICQ al ruolo agricoltura.
Le rappresentanze sindacali di CGIL e CISL hanno anche sostenuto la richiesta formulata dalla Uil, tendente ad avere ulteriori modifiche dei contingenti dei livelli professionali del ruolo agricoltura, ma l’Amministrazione ha bocciato questa proposta – in quanto assolutamente non condivisibile – così come anche quella relativa ad un ulteriore incremento della dotazione organica dell’ICQ, proposta sulla quale si è dichiarata contraria praticamente l’intera delegazione amministrativa.
Ma, oltre a queste proposte, avevamo avanzato una profonda critica riguardo l’istituzione dell’ufficio dirigenziale di prima fascia previsto presso il gabinetto, con i compiti di cui all’art. 7, comma 1, argomento per il quale continuiamo ad essere assolutamente contrari in quanto tale istituzione sminuirebbe le funzioni del primo Dipartimento e delle relative DD.GG., generando una sovrapposizione delle funzioni proprie del Capo Dipartimento e delle relative DD.GG..
Manteniamo inoltre il nostro dissenso sulla soppressione della D.G. della tutela del consumatore, in quanto riteniamo che essa debba avere la denominazione di D.G. della comunicazione ed informazione e debba avere l’effettiva attribuzione di alcune delle competenze che nel progetto sono invece attribuite alla D.G. dei servizi amministrativi ed alla D.G. dello sviluppo agroalimentare, qualità e tutela del consumatore.
CGIL e CISL quindi, nel prendere atto che le proposte da loro formulate sono state accolte solo in parte e per alcuni aspetti non sostanziali nel riordino della struttura ministeriale, ribadiscono di non poter esprimere il proprio parere sul riordino senza prendere visione della versione definitiva della proposta di DPR.
Roma, 9 maggio 2007

FP CGIL     CISL FPS


Richiesta di incontro al Direttore Generale

Roma, 11 giugno 2007

Al Direttore Generale Reggente
dell’Ufficio Centrale Archivi Notarili
dottor Antonio Oricchio

Oggetto: Richiesta incontro sindacale

Egregio dottor Orecchio,
con la presente le chiediamo un incontro urgente allo scopo di verificare lo stato di attuazione degli accordi sottoscritti in merito alle progressioni professionali e più in generale sulle prospettive contrattuali con particolare riferimento al sistema delle deleghe sollevato per quanto ci risulta dall’ufficio di Caltanissetta.
Distinti saluti

Per FP CGIL Funzioni Centrali
Cosimo Arnone

Relazioni sindacali a Pavia

Roma, 15 giugno 2007

Al Capo Dipartimento
dell’Organizzazione Giudiziaria
Claudio Castelli

p.c. Al Direttore Generale del Personale
e della Formazione
Carolina Fontecchia

Signor Capo dipartimento,
Risulta a questa O.S. che al Tribunale di Pavia vige una situazione di forte disagio tra il personale dovuta al comportamento di un dirigente, peraltro condannato a seguito di un ricorso ex art. 28 promosso dalla nostra struttura territoriale.
Nonostante la sentenza del 31.5.2007 dalle segnalazioni che continuano ad arrivarci, ci risulta che il suddetto Dirigente continui con comportamenti lontani dalle regole che dovrebbero presiedere al buon andamento dell’ufficio in special modo nei confronti dei delegati sindacali.
Data la gravità della situazione riteniamo necessario un suo tempestivo intervento per porre fine a questa situazione che si trascina da troppo tempo.

Per FPCGIL Funzioni Centrali
Cosimo Arnone

Reimpiego del personale – riordino SMA

 
Piano di reimpiego per provvedimenti riordino SMA 2005/2006 aggiornate con le desiderate espresse dai dipendenti 

 


 

Comunicato unitario e lettera al Ministro Sacconi

  
COMUNICATO UNITARIO – CHE NE SARA’ DI QUESTO MINISTERO?

LETTERA AL MINISTRO ON.LE SACCONI 
   

 
 

 
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