Domani mattina dalle 9.06 alle 9,56 Massimo Cozza, segretario nazionale FPCGIL Medici, parteciperà alla puntata di Radio anchio, l’approfondimento del GR di Radio1, sul tema del Nuovo piano sanitario, insieme ad ospiti istituzionali e al Tribunale dei diritti del malato. Di seguito i temi che saranno proposti dalla trasmissione.
“L’assistenza sanitaria in Italia, clima tesissimo. A ogni manovra finanziaria si ripropone il problema dei costi, e quest’anno non fa eccezione, anzi. Il Governo promette maggiore efficienza, ma in molti lanciano l’allarme tagli. E’ possibile conciliare la cura dei cittadini con la riduzione delle spese? E come? “
Si pubblica l’articolo del quotidiano La Repubblica di Palermo, che comprende una dichiarazione del segretario regionale della FPCGIL Medici Renato Costa, nel quale si illustra la nuova legge siciliana sulla sanità con il divieto di segnalazione degli immigrati irregolari che si presentano nelle strutture sanitarie.
Si pubblica la circolare Inps sui certificati on line, che, secondo le normative del Ministro Brunetta, dovrebbero essere già trasmessi sia dai medici dipendenti che convenzionati dal 3 aprile 2010.
C’è comunque la possibilità fino al 19 giugno 2010 di poter continuare a procedere al rilascio cartaceo, e le sanzioni scatteranno dopo un ulteriore mese di collaudo, cioè dal 19 luglio 2010.
Dopo questa data saranno possibili solo deroghe per specifiche aree territoriali.
Comunque, grazie alla tempestiva e decisa protesta della FP CGIL Medici, alla quale nel tempo sono seguite anche quelle di altri sindacati, il medico poterà essere punito (licenziamento) solo per condotta “attiva” rispetto alla inosservanza degli obblighi di trasmissione (vedi circolare del 19 marzo 2010 che si allega). Rimane invece ancora irrisolto il problema della documentazione clinica per le assenze brevi per malattia, sulle quali il Ministero ha promesso una ulteriore Circolare che dovrebbe riconoscere l’impossibilità di documentare patologie quali la cefalea. La FPCGIL Medici continua la vigilanza “attiva” nei confronti del Ministro Brunetta….
Ai lavoratori agli iscritti CGIL del ministero del Lavoro e della P.S.
e del ministero della Solidarietà Sociale
INCONTRO CON I MINISTRI
La scorsa settimana, come preannunciato, si sono tenuti i programmati incontri con il Ministro del Lavoro On.le Cesare Damiano e con il Ministro della Solidarietà Sociale On.le Paolo Ferrero.
Diamo atto ai predetti esponenti politici di una disponibilità a confrontarsi con le OO.SS. che denota una certa considerazione in ordine alle problematiche del personale in servizio presso le rispettive Amministrazioni, posto che dal loro insediamento è il terzo confronto promosso con i rappresentanti dei lavoratori.
La necessità di un incontro con i massimi vertici istituzionali, è stata determinata da alcuni provvedimenti unilaterali posti in essere dall’Amministrazione, riguardanti materie attinenti il CCNI in aggiunta ad una assoluta mancanza di informazioni sui contenuti del D.P.C.M. riguardanti “lo spacchettamento” dei Ministeri.
La mancata pubblicazione in Gazzetta Ufficiale di tale norma, ha posto la contrattazione nazionale in evidente difficoltà, poiché come più volte evidenziato, dal posizionamento delle diverse funzioni istituzionali discendono la collocazione e la connotazione delle diverse attività richieste al personale in servizio, con immediato riflesso sui futuri aspetti negoziali quali il piano di formazione pluriennale, la ripartizione del Fondo Unico di Amministrazione e non ultimo la riorganizzazione delle strutture centrali e periferiche dei due Ministeri.
Finalmente, in merito a ciò, nel corso degli incontri è stata consegnata una copia del provvedimento attualmente in discussione presso le competenti Commissioni di Camera e Senato.
Per corretta informazione, è da sottolineare la disponibilità di ambedue i Ministri, ad un costruttivo confronto rispetto a le materie di specifica attinenza al personale in servizio.
Naturalmente, da parte della nostra O.S. vi era la forte esigenza di reclamare un adeguato intervento politico, atto a finalizzare le risorse – già accantonate dalla Finanziaria 2007 per i passaggi d’area e risultanti residuali rispetto alla sottoscrizione dei contratti individuali – per la definizione del percorso verso il profilo professionale di Collaboratore Amministrativo posizione economica C1.
Nel corso dell’incontro, data la mancata programmazione di una proficua e composita riorganizzazione ministeriale, immediata derivazione del decreto sullo “spacchettamento”, abbiamo riproposto l’interrogativo ritenuto da noi fondamentale circa il posizionamento dei due Ministeri e quali prerogative istituzionali affidare alle due Amministrazioni, posto che i vari progetti di riforma, almeno per quanto riguarda il Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale, sono stati indirizzati in termini quasi esclusivi all’attività di vigilanza.
Quest’ultima affermazione va letta quale provocazione al Ministro del Lavoro e della Previdenza Sociale per l’assoluta necessità che complesso ed armonico progetto di riforma possa e debba coinvolgere tutte le attività istituzionali oggi a capo della nostra Amministrazione con il superamento dell’attuale composizione strutturale e con l’adeguamento delle professionalità da coinvolgere.
Quanto appena sottolineato, tuttavia, non ha impedito a questa O.S. di evidenziare la gravissima carenza delle risorse economiche assegnate al Ministero del Lavoro sui capitoli di spesa riguardanti le missioni e la formazione professionale, determinando una ricaduta assolutamente negativa e contraddittoria rispetto alla volontà di potenziamento dell’attività ispettiva contro ogni forma di lavoro irregolare.
Abbiamo altresì evidenziato l’assoluto silenzio circa l’avvio del “portale per l’attività ispettiva”, in teoria perfettamente funzionante dal 29 gennaio u.s. ed a tutt’oggi perfettamente sconosciuto, attuato tenendo le OO.SS. lontane da ogni possibile e dovuto coinvolgimento, considerate le implicazioni che tale innovazione determina sull’organizzazione del lavoro.
Inoltre abbiamo evidenziato le tante problematiche in essere e vissute dal nostro personale all’interno dello sportello unico sull’immigrazione, dove a fronte di impegno e responsabilità profusi a tutt’oggi sono mancati sufficienti ed adeguate risorse ed incentivi.
Questa sconveniente esperienza a provocato una ulteriore richiesta rappresentata ai due Ministri.
Vale a dire che nel momento in cui i dipendenti del nostro Ministero devono svolgere funzioni in avalimento per conto di altre Amministrazioni devono essere stanziate e concordate con le OO.SS. le risorse economiche aggiuntive ed appropriate, congiuntamente ai criteri di ripartizione a favore delle professionalità coinvolte.
In merito alla discussione intervenuta, nel corso dei due incontri, si attendono le conseguenti azioni opportune e necessarie, da parte dei due interlocutori, mirate al superamento di tutte quelle difficoltà oggi presenti all’interno dei vari uffici e che determinano un dannoso rallentamento delle funzioni istituzionali da espletere.
CODE CONTRATTUALI
In un incontro immediatamente successivo si è proceduto alla predisposizione di una bozza di accordo e di protocollo d’intesa indispensabili per il superamento delle problematiche esposte.
Il conseguente accordo, (vedi allegato) in omogeneità con il C.C.N.I. e la finanziaria 2007, sottoscritto in quanto contenente tutte le rivendicazioni “formalizzate” dalla scrivente, mirante ad un preciso e concreto impegno dell’Amministrazione per ottenere in tempi brevissimi la validazione da parte dei soggetti previsti dal CCNL (Funzione Pubblica e MEF) delle intese a tal fine attualizzate e sottoscritte che determinano la stipula dei contratti individuali da parte degli idonei all’interno delle aree e lo scorrimento delle graduatorie esistenti per tutte le posizioni Super precedentemente già individuate.
Contestualmente si è proceduto alla firma del protocollo d’intesa (vedi allegato) nel quale attraverso una prima fase operativa si è pianificata la conclusione di tutte le procedure di riqualificazione nel CCNI vigente con la contemporanea riattualizzazione degli eventuali passaggi orizzontali e la rivisitazione di alcuni profili professionali risultando non più appropriati rispetto all’evoluzione normativa. Nella 2° fase si sono poste alcune prerogative che dovranno caraterizzare il prossimo contratto integrativo quali la rimodulazione di un complessivo programma di nuove progressioni professionali, con particolare valorizzazione del personale sino ad oggi rimasto escluso da ogni opportunità di riqualificazione unitamente alla collocazione delle professionalità dell’attività ispettiva secondo le previsioni del CCNL di comparto.
Ovviamente l’incalzare l’Amministrazione ad una puntuale e scrupolosa applicazione di tutti gli istituti contrattuali, è indirizzato a valorizzare ed evidenziare quanto sottolineato nel preambolo del CCNI, cioè pervenire alla massima professionalità dei dipendenti in servizio per rendere più efficiente ed efficace la propria azione amministrativa. A tal fine è di tutta evidenza che non si può ipotizzare all’interno dei singoli uffici un improprio utilizzo delle professionalità presenti, per questo la nostra pressante richiesta in ordine al fatto che i profili ispettivi devono svolgere attività di vigilanza, gli informatici devono svolgere attività informatica e così per ognuno dei diversi altri profili professionali individuati in attinenza alle precise attività istituzionali da svolgere presso la nostra Amministrazione.
Sintesi dell’accordo e del protocollo d’intesa del 15/2/2007
Accordo siglato 15 febbraio 2007 (riattualizzazione dell’attuale C.C.N.I)
Protocollo d’intesa siglato 15 febbraio 2007
Prima fase (riattualizzazione dell’attuale C.C.N.I.)
Finalizzazione delle risorse disponibili di cui alla legge finanziaria per il 2007, al percorso di riqualificazione, già previsto con accordo sindacale 13 giugno 2001, per il passaggio verso la p.e. C1 – profilo di collaboratore amministrativo;
Definire contrattualmente soluzioni
Seconda fase (nuovo C.C.N.I.)
Si ribadisce ancora una volta che i file dell’accordo e del protocollo d’intesa (completo di tutti i relativi dettagli) saranno inviati appena disponibili.
Roma, 28 febbraio 2007
Il Coordinatore nazionale FP CGIL
Ministero del lavoro e delle politiche sociali
Giuseppe Palumbo
Allegati:
CGIL FP CISL FP UIL PA
La situazione di crisi in cui versa l’amministrazione della Difesa ed il permanere di una condizione di forte stallo nel sistema delle relazioni sindacali ed istituzionali, il tutto in un quadro di totale assenza di un benché minimo approccio organico da parte dei Vertici Politici del Ministero alle numerose problematiche delle diverse aree che compongono la Difesa, compresa quella dell’A.I.D., impone al Sindacato Confederale l’obbligo di dare una precisa e ferma risposta, anche nei termini di una mobilitazione generale dei lavoratori civili.
A fronte di un atteggiamento delle nostre controparti di complessiva condivisone circa il bisogno di riformare il Ministero della Difesa, di intervenire con investimenti economici e professionali sull’Area Tecnico-Industriale, di investire sulla contrattazione integrativa e sull’Ordinamento Professionale dei lavoratori civili, di procedere ad un’immediata ridefinizione dei Vertici dell’Agenzia Industrie Difesa, di dare prospettive ad alcuni importanti insediamenti industriali storicamente in crisi (Capua e Pavia), continuiamo, per contro, a registrare un assordante silenzio della politica
Manca un disegno strategico riformatore per la Difesa, assenza che pesa oltremodo proprio in un periodo in cui, sia per le previsioni contenute nella legge finanziaria sia per gli impegni reciprocamente assunti nel memorandum per il lavoro pubblico, tutte le altre Amministrazioni stanno avviando processi di forte riorganizzazione.
Questo, infatti, riteniamo sia il punto fondamentale: dopo undici mesi dall’insediamento, il Ministro PARISI e più complessivamente il Governo, non sono ancora riusciti ad offrire un punto di prospettiva certa ai lavoratori civili della Difesa.
La tanto caotica quanto improduttiva attività di relazione che ci ha visti comunque impegnati in questi mesi si va sempre più sostanziando per quel che poi in realtà è: una vera e propria “strategia della distrazione” che tenta di mascherare, ormai nemmeno tanto bene, l’assenza di una visione di prospettiva, di quel quadro d’insieme necessario per uscire dal vicolo cieco in cui questo Ministero è ormai, da tempo, sempre più relegato.
CGIL CISL UIL ed i lavoratori non staranno certo a guardare quella che possiamo definire un’anemizzazione finanche della speranza di evoluzione ed avanzamento delle condizioni di vita e di lavoro.
Pertanto, così come avevamo preannunciato nell’ultima lettera unitaria al Ministro PARISI, le scriventi Federazioni Nazionali convocano per il giorno 21 marzo p.v. ore 9,30 presso i locali della CISL FP, via Lancisi – 25, ROMA, l’Attivo Unitario dei quadri e delegati della Difesa.
L’Attivo dovrà decidere forme e tempi della mobilitazione straordinaria che abbiamo in animo di organizzare non esclusa l’azione di lotta più estrema: quella dello sciopero.
Appare superfluo sottolineare come la delicatissima fase politico-sindacale che stiamo vivendo presuppone fin d’ora una forte capacità delle strutture sindacali territoriali di coinvolgere i lavoratori della Difesa nella preparazione sia di questo Attivo sia, soprattutto, della successiva fase di mobilitazione.
Roma, 20 febbraio 2007
CGIL FP – Manca
CISL FP – Caffarata
UIL PA – Colombi
Roma, 3 luglio 2008
Al Ministro della Giustizia
On. Angelino Alfano
e, p. c.
Al Capo del Dipartimento per la Giustizia Minorile
Presidente Melita Cavallo
Al Direttore Generale del Personale e della Formazione del
Dipartimento per la Giustizia Minorile
Dr. Luigi Di Mauro
On. Ministro,
ormai da tempo il Dipartimento per la Giustizia Minorile ha concluso le prove selettive destinate alla stabilizzazione delle 174 unità di lavoratori con contratto a tempo determinato, che da oltre dieci anni operano stabilmente nei servizi del Dipartimento.
Nella quasi totalità dei casi si tratta di personale impegnato in ruoli amministrativi, che opera in servizi periferici dove risultano fortemente carenti tali figure professionali.
Allo stato esiste l’autorizzazione per l’assunzione di 96 unità, mentre deve ancora essere autorizzata l’assunzione per i restanti 78 lavoratori, per i quali, tuttavia, sarebbe possibile attivare le previsioni del comma 526 della Legge 27 dicembre 2006, n. 296.
La positiva conclusione di una vicenda che ormai si trascina da troppo tempo, oltre a soddisfare le legittime aspettative di 174 lavoratori che da oltre dieci anni, ogni anno, hanno vissuto nell’incertezza del rinnovo del contratto, consentirebbe ai servizi della giustizia minorile di continuare ad usufruire del lavoro di operatori che nel tempo hanno positivamente consolidato la propria professionalità.
Le chiediamo di condurre a buon fine il processo di stabilizzazione, sollecitando la Direzione della giustizia minorile affinché vengano finalmente concluse le procedure di stabilizzazione dei 174 lavoratori a tempo determinato.
Confidiamo nel suo interessamento e restiamo a disposizione per qualsiasi eventuale chiarimento.
Il Segretario Nazionale FPCGIL
Alfredo Garzi
IL NUOVO CHE AVANZA………SECONDA PUNTATA
CHI VALUTA LA DIRIGENZA?
Con messaggio 024248 del 03/11/2008 il commissario ci comunica, per effetto del riassetto organizzativo, di aver conferito nuovi incarichi di livello dirigenziale generale.
Non vogliamo entrare nel merito delle scelte ma quello che proprio non riusciamo a comprendere è il metodo di scelta.
Come si diventa dirigenti di livello generale?
Quale percorso un dirigente dell’Istituto deve intraprendere per ambire a tale promozione?
Noi immaginiamo un percorso fatto di conoscenza (lavorativa!!!) e di esperienza nonché di valutazione dei risultati conseguiti nel proprio lavoro.
Può un dirigente ambire ad una promozione che sia frutto del riconoscimento del lavoro svolto?
O forse sono ben altre le qualità/caratteristiche che si richiedono a un dirigente?
Un criterio valutativo nelle scelte della dirigenza tutela in primo luogo i dirigenti stessi, che otterrebbero il giusto riconoscimento per il loro lavoro e soprattutto tutelerebbe il lavoro che l’Istituto è chiamato a fare nei confronti della collettività.
Un dirigente che è stato scelto perché oggettivamente “più bravo” è garanzia di indipendenza e di buoni risultati.
E’ per questo motivo che da anni come FP CGIL INPS chiediamo un sistema di valutazione meritocratico della dirigenza che non guardi solo alla retribuzione di risultato ma anche al percorso di carriera.
Un tale sistema lo pretendiamo anche a tutela delle lavoratrici e dei lavoratori INPS.
Nel protocollo truffa si parla di: “criteri rigorosamente selettivi, con particolare riferimento all’introduzione di meccanismi premiali dei profili qualitativi e quantitativi della prestazione lavorativa”
In altre parole valutazione selettiva.
Ma chi ha valutato il valutatore?
Quali criteri valutativi sono stati applicati nella scelta dei nuovi dirigenti generali?
Aspettiamo dal commissario risposte.
Una cosa è certa…..il nuovo che avanza non sembra poi così nuovo!!
Roma, 5 novembre ’08
p. il Coordinamento Nazionale FP CGIL
Oreste Ciarrocchi
Roma, 21 novembre 2008
Al Ministro del Lavoro, della Salute e
delle Politiche Sociali
On.le Maurizio Sacconi
REVOCA INCARICO CONSIGLIERA NAZIONALE DI PARITA’
E’ con rammarico e sdegno che apprendiamo la notizia della revoca dell’incarico di Consigliera nazionale di parità della Prof.ssa Fausta Guarriello, avvenuta con Decreto ministeriale del 4 novembre u.s.; rammarico, perché è venuta meno per tutte le donne di questo Paese l’opportunità di avere a garanzia dell’attuazione dei principi di pari opportunità e di non discriminazione in ambito lavorativo, una personalità di assoluto rilievo, che si contraddistingue per professionalità ed esperienza.
Rammarico altresì, perché si è interrotto volutamente ed in modo repentino, un valido percorso di lavoro in un momento in cui i diritti delle donne lavoratrici sembrano proclamati a parole, ma non praticate nei fatti. L’Italia è agli ultimi posti in Europa in tema di occupazione femminile e di politiche di conciliazione tra lavoro produttivo e riproduttivo ovvero domestico, di cura e assistenza di bambini e anziani che grava sulle donne, a causa delle carenze del welfare del paese.
Sdegno per le motivazioni addotte e per le modalità adottate. Non vogliamo negare il rilievo politico dell’azione che la figura della consigliera di parità è chiamata a svolgere, ma difendere con forza una condizione espressamente prevista dalla legislazione nazionale e comunitaria che è l’ineludibilità dell’indipendenza dal potere politico di tale organo istituzionale, con funzioni di garanzia di un principio costituzionale, e la cui durata temporale non può che essere quella legale, di fine mandato. Riteniamo che la scelta governativa, rispondente a logiche di spoil system, peraltro mai praticata fino ad ora, assuma evidenti caratteri di natura censoria ed autoritaria.
Alla vigilia della celebrazione della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne dobbiamo constatare oltre alla mancanza di politiche attive di contrasto degli atti violenti di qualunque natura sulle donne, anche l’aggravarsi dell’inoccupazione, il persistere del fenomeno della sottoretribuzione, e della sottorappresentazione al femminile nei luoghi in cui si decide. In questo scenario, la revoca dell’incarico della Prof.ssa Fausta Guarriello assume un rilievo ancor più drammatico e dà sempre più la consapevolezza della volontà di questo governo di procedere su un percorso che accrescerà il disagio sociale, l’arretratezza del nostro Paese e la vulnerabilità delle donne.
Le donne della delegazione nazionale
FP CGIL Ministero del lavoro e delle politiche sociali
Il Coordinatore nazionale FP CGIL
Ministero del lavoro e delle politiche sociali
Giuseppe Palumbo
Le indiscrezioni – uscite oggi sulle pagine del Sole24 Ore – sui contenuti dello schema di intesa per il nuovo Patto per la Salute 2010/2011, sulla base del quale si consumerà nei prossimi giorni il confronto fra il Governo e la Conferenza delle Regioni, confermano la dimensione di una manovra ormai palesemente orientata a ridurre non più solo i finanziamenti al Servizio Sanitario Nazionale, ma anche gli spazi di autonomia delle Regioni, gli standard di erogazione delle prestazioni, la presenza “pubblica” nel servizio sanitario nazionale e, infine, le retribuzioni e i diritti degli operatori sanitari, compresa la dirigenza medico-veterinaria. È confermata una forte contrazione di risorse per la sanità pubblica ( -7 miliardi nel solo biennio 2010/2011); è prevista una diminuzione del rapporto “posti letto per abitanti” dal 4,5 al 4,0 per mille abitanti, concretizzando, per tale via, una riduzione complessiva di più di 10.000 posti letto; è prevista l’introduzione di un meccanismo di partecipazione al costo delle prestazioni sanitarie da parte dei cittadini: nelle Regioni con squilibrio di bilancio tale partecipazione dovrà necessariamente coprire il 75% del disavanzo (i ticket riguarderebbero tutti i cittadini, anche quelli a qualsiasi titolo esenti ai sensi della vigente normativa).
La spesa complessiva e le dotazioni organiche per il personale non dovranno essere superiori a quelle previste nella regione in equilibrio economico e con il miglior risultato (o, in subordine al valore medio delle regioni).
Viene previsto un inasprimento delle norme previste già nei decreti e nelle leggi “Brunetta” per il blocco del turn-over con l’introduzione, di fatto, del divieto di assumere personale anche per le sostituzioni delle uscite per quiescenza. Accanto a ciò, ed è questo il vero elemento di novità, viene prevista l’impossibilità di alimentare i fondi per la contrattazione integrativa aziendale con le quote pro-capite del personale che cessa il suo rapporto di lavoro con l’Azienda ( pensioni, dimissioni, ecc).
Si fissano parametri standard per l’individuazione delle strutture semplici e complesse, senza alcun confronto sindacale.
Queste sono solo alcune delle “novità” contenute nello schema di Patto per la Salute sul quale a giorni si aprirà il confronto Stato/Regioni.
La FPCGIL Medici e la FPCGIL, insieme alla CGIL, sono già impegnate nel contrastare la sciagurata ipotesi di una approvazione del Patto per la Salute 2010 – 2011 con simili contenuti.
Si allegano gli articoli del Sole 24 Ore e la dichiarazione stampa della segretaria nazionale FP CGIL per la sanità, Rossana Dettori.
Ministero dello sviluppo economico – Comunicazioni
Il 7 ottobre si è tenuta la prevista riunione per verificare le proposte della delegazione di parte pubblica in merito ai progetti di produttività e alla definizione e all’attribuzione delle posizioni organizzative per il 2009.
Per quanto attiene ai progetti si è aggiornata la discussione di merito, in attesa di una puntuale e corretta quantificazione delle risorse disponibili, comunque esigue e assoggettate alle norme che prevedono la partecipazione di una limitata percentuale di colleghi. Si dovranno, inoltre, approfondire le questioni inerenti alla ripartizione delle somme, con particolare riguardo alle problematiche degli uffici periferici ad evitare eventuali inaccettabili disparità di trattamento tra i lavoratori del Ministero.
In relazione alle posizioni organizzative, sono stati definiti la tipologia e il corrispettivo, entrambi rilevabili nell’accordo (Allegato). Abbiamo sottolineato che accediamo all’accordo proposto, anche in ragione del processo di unificazione dei tre Ministeri e delle loro risorse, unicamente per rispettare gli istituti previsti dal contratto e ripresi nell’integrativo di Ministero vigente, ma che ne intendiamo limitata l’efficacia all’anno in corso, ribadendo che per il futuro occorrerà procedere a una nuova contrattazione, che definisca puntualmente procedure, criteri di individuazione e di conferimento e i relativi impegni di spesa. Abbiamo, in sostanza, accettato di sanare temporaneamente una situazione, con la piena consapevolezza che sia necessario concordare modalità puntuali che non affidino compiti così importanti e delicati alla pura discrezionalità dei dirigenti.
Siamo stati anche informalmente rassicurati, dopo la positiva conclusione delle procedure per il contratto di Ministero 2008, che prevedeva gli sviluppi economici all’interno delle aree, sulla prossima certificazione dell’accordo 2009 e, quindi, sugli scorrimenti delle graduatorie, permettendo così l’attesa progressione economica dei lavoratori dell’ex Ministero delle comunicazioni.
Infine, sempre informalmente, abbiamo appreso che, con la firma del Ministro Tremonti, sono state rese disponibili le somme residue del FUA 2008 e, pertanto, a breve saranno poste in pagamento.
Roma 9 ottobre 2009
FP CGIL
Ministero dello sviluppo economico Comunicazioni
Francesco di Carlo
Provvedimenti di riordino della Marina Militare: MARIUGP Ufficio Trattamento Pensionistico; MARIDIRAM La Spezia; CENTRO LOGISTICO M.M. di Miliscola (NA)