OCCASIONE PERSA
Si è consumata ieri una delle pagine più nere della storia delle relazioni sindacali all’INPS.
Il patto unitario richiesto da tutti i lavoratori dell’Istituto è stato fatto saltare dalla Cisl, che coerentemente con l’atteggiamento assunto a livello confederale e di categoria sul 112, la riforma della Pubblica Amministrazione, e per ultima la Manovra Finanziaria, si è appiattita sulle posizioni dell’Amministrazione, sottoscrivendo le linee guida in materia di sistema premiante 2010.
Non regge la giustificazione che tale scelta è stata dettata per consentire l’erogazione dell’anticipazione incentivante di luglio.
Nel corso della trattativa lo stesso Direttore Generale, a precisa domanda, aveva risposto che le due cose non erano collegate e la stessa Cisl durante il confronto ha più volte ribadito che l’anticipazione era dovuta ai sensi degli artt 26 e 27 del CCNI 2003 e quindi svincolata da qualsiasi accordo sulle linee guida 2010.
(L’anno scorso, e non solo, l’anticipazione non è stata legata ad alcun accordo)
Cisl e Amministrazione concordano sull’articolazione del sistema premiante 2010, un sistema premiante che inserisce la riforma Brunetta, la valutazione dell’apporto del dipendente, la valutazione della performance genericamente citata, la valutazione di alcune particolari categorie di personale, come ad esempio gli ispettori per i quali oltre all’accertato verrà considerato anche il riscosso.
Il tutto in modo farraginoso non chiaro e senza un quadro generale che parli complessivamente di valutazione.
Un atteggiamento scomposto testimoniato anche dalla previsione di un sistema di valutazione del personale a cui è stata conferita una posizione organizzativa.
Argomento sicuramente importante ma che a nostro avviso non può essere scisso da un sistema di valutazione serio della dirigenza (l’Amministrazione nel CCNI 2009 per la Dirigenza si è rifiutata di farlo) e soprattutto da un nuovo sistema di attribuzione delle posizioni organizzative stesse.
Le linee guida del 2010 per quanto ci riguarda dovevano avere priorità imprescindibili quali:
* piena esigibilità normativa ed economica del CCNI 2009.
La certificazione non è ancora arrivata e impegnarsi oggi sul 2010 senza avere certezza delle risorse economiche equivale a mandare allo sbaraglio i lavoratori dell’istituto. C’è una sola certezza rispetto al 2009: lo scorrimento della graduatoria che era previsto per circa 3000/4000 posizioni si è ridotto a poco più di 600 posti.
* Spostamento di parte del salario accessorio da aleatorio a retribuzione fissa e continuativa e “blindatura” della parte variabile nella sua esigibilità, visto il blocco delle retribuzioni per prossimi anni.
* Riconoscimento economico e professionale per tutti i colleghi in area A e B che vengono fortemente penalizzati dalla riforma Brunetta.
* Nessun aumento dei piani di produttività rispetto al 2009 preso atto dei tagli di risorse economiche e strumentali varati dal Governo.
Cisl e Amministrazione hanno invece concordato su azioni dirette all’aumento dei carichi di lavoro.
* Nessun riferimento al nuovo modello organizzativo se non dopo aver dato avvio all’osservatorio sulla fase sperimentale in atto e averne verificato l’applicabilità a tutto il territorio.
Erano punti che, se mantenuto il fronte unitario, si potevano ottenere visto che questa Amministrazione si è già impegnata con il Governo rispetto a pezzi importanti della Manovra finanziaria 2010.
L’apporto dei lavoratori dell’Inps diventa fondamentale ma a fronte di quanto ci viene richiesto nulla ci viene dato.
In pratica lo smacco è doppio,da una parte si bloccano retribuzioni e progressioni economiche e dall’altra, come lavoratori dell’istituto, ci viene chiesto un maggiore impegno con sempre meno risorse e sempre meno strumenti utilizzando l’arma del ricatto e il “collare stretto”.
Se qualcuno è disposto a sottostare e ad avallare questo nuovo modo di fare da parte dell’Amministrazione faccia come crede, la FP CGIL non si piegherà ad alcun ricatto.
Roma 15 luglio 2010
p. il Coordinamento Nazionale FP CGIL INPS
Oreste Ciarrocchi
Al Sottosegretario di Stato
Sen. Giacomo Caliendo
Al Capo Dipartimento
Presidente
Luigi Birritteri
Gentili Signori,
voglio evidenziare prima di ogni cosa, per evitare strumentalizzazioni da parte di chicchessia, che questa è una lettera scritta a titolo personale.
Vi scrivo in qualità di dipendente del Ministero della Giustizia, ex Esperto Linguistico ed oggi, in virtù di un Contratto Integrativo firmato da voi e da alcune OO.SS., Assistente linguistico.
Ho lavorato per 16 anni presso il Ministero, ho seguito corsi di specializzazione, ho migliorato le mie competenze fino ad acquisire una elevata professionalità tecnica nel campo della traduzione giuridica.
Dal 29 luglio la mia professionalità è stata gettata alle ortiche e da ‘Esperto linguistico’ quale ero, unica figura professionale che comprendeva tutte le posizioni economiche presenti nel mio ufficio, sono stata tramutata in ‘Assistente linguistico’, relegata dopo 16 anni di professionalità tecnica alla traduzione di ‘atti semplici’, dicitura peraltro incompatibile con qualsiasi tipo di traduzione giuridica, di per sé altamente specializzata.
Per questo, signori, alla vostra procedura di progressione economica all’interno della seconda area rispondo con un fermo ‘no grazie’; pur rispettando il valore del denaro in un momento economico difficile, mi trovo costretta a rinunciare per rispetto della mia dignità di lavoratrice e della professionalità da me conquistata in questi 16 anni.
Distinti saluti,
Roma, 30 settembre 2010
Nicoletta Grieco
Fp-Cgil Inps, Uil-Pa Inps, Fialp-Cisal Inps, Rdb/Usb
1° OTTOBRE 2010, SEDI INPS CHIUSE PER PROTESTA.
A ROMA IN 1.500 ALL’ASSEMBLEA NAZIONALE ALL’EUR.
Era da tempo che all’Inps non si assisteva ad una simile dimostrazione di forza da parte dei lavoratori. Il 1° ottobre le sedi sono rimaste pressoché deserte per la grande partecipazione alle assemblee regionali indette da CGIL–UIL-CISAL-RdB. All’assemblea nazionale, convocata presso la Direzione Generale dell’ente, a Roma Eur, hanno partecipato più di 1.500 lavoratori, provenienti da tutto il territorio, che hanno riempito Piazzale delle Nazioni Unite, sotto le finestre degli uffici del Presidente e del Direttore Generale dell’Inps.
“Abbiamo reso la protesta visibile agli occhi di un’amministrazione che si ostinava a non vedere il malessere dei lavoratori – dichiarano i coordinatori di CGIL–UIL-CISAL-RdB dell’Inps – Da oltre dieci mesi aspettiamo la firma definitiva del contratto integrativo 2009, fermo ai ministeri vigilanti”.
“Ma la nostra non è solo una vertenza economica – proseguono gli esponenti sindacali – nella piattaforma, al primo punto, abbiamo messo il rilancio della previdenza pubblica, per assicurare in futuro una pensione dignitosa ai giovani di oggi. Vogliamo che l’Inps torni ad essere realmente l’asse centrale di un Welfare che guardi ai meno fortunati e mantenga in mani pubbliche i servizi erogati oggi ai cittadini”.
“Abbiamo circondato il palazzo dell’Inps con una catena umana, indossando magliette con la scritta “Difendiamo l’Inps” – riferiscono i responsabili di CGIL–UIL-CISAL-RdB – perché sia chiaro a tutti che i lavoratori non accetteranno politiche di ridimensionamento delle funzioni dell’Inps e difenderanno l’ente da ogni tentativo di smantellamento ed esternalizzazione di servizi”.
“Nel corso della manifestazione il Presidente Mastrapasqua ci ha voluto incontrare – riferiscono i sindacalisti – per prometterci lo sblocco del contratto integrativo 2009 entro una settimana e la disponibilità a rivedere i contenuti dell’accordo sul 2010 firmato solo dalla CISL. Abbiamo colto favorevolmente queste aperture, ribadendo, tuttavia, che non accetteremo una versione definitiva del contratto integrativo peggiorativa di quella che abbiamo firmato a novembre del 2009″.
“A fine assemblea i lavoratori presenti a Roma ci hanno dato il mandato di dichiarare lo sciopero – concludono gli esponenti di CGIL–UIL-CISAL-RdB – qualora entro 15 giorni non si arrivi alla ratifica del contratto integrativo 2009″.
Roma, 2 ottobre 2010
Accogliamo con favore le parole del Presidente Napolitano sull’importanza delle tecnologie per garantire il giusto processo per i cittadini italiani: parole che richiamano ciò che chiediamo da tempo, ovvero un progetto di modernizzazione e informatizzazione che porti una maggiore efficienza del servizio.
Da parte del Governo, nei due anni di legislatura, si sono visti comportamenti opposti: tagli indiscriminati che hanno portato al licenziamento di centinaia di tecnici informatici esterni e convenzioni fallimentari che hanno provocato continue interruzioni del sistema, gravi arretramenti sul fronte dell’innovazione e meno sicurezza per gli uffici giudiziari.
In questi anni il Ministro Alfano ed il Governo hanno perpetrato azioni di metodica distruzione di ciò che resta della giustizia: tagli al personale, alle risorse, e un ordinamento professionale entrato in vigore lo scorso luglio che sta bloccando i Tribunali di tutta Italia, creando il caos e sottraendo alle loro funzioni 7900 cancellieri e 1800 ufficiali giudiziari. Il Ministro Alfano è distratto dai suoi compiti istituzionali, non solo dal Presidente del Consiglio ma anche da qualche suo concittadino, come nel caso della nomina di un dipendente della Provincia di Agrigento, la cui specializzazione è quella di essere stato direttore della Sagra del Mandorlo in fiore, come esperto nella “Commissione indipendente per la valutazione, la trasparenza e l’integrità delle amministrazioni pubbliche”.
Roma, 13 ottobre 2010
Inps: Capricci, bisticci, pasticci: i “vizi” della CISL – comunicato unitario …
al Direttore Generale della DGSIA
Dr. Stefano Aprile
Oggetto: piano straordinario digitalizzazione della giustizia
In relazione alla sua comunicazione a tutto il personale della giustizia sul piano straordinario di digitalizzazione della giustizia le comunichiamo che ogni iniziativa volta alla modernizzazione della giustizia che preveda investimenti virtuosi è da noi accolta con estremo favore.
Tuttavia, poiché tale progetto avrà certamente dei riflessi sui lavoratori e sull’organizzazione degli uffici, le chiediamo, nel rispetto del sistema di partecipazione di cui al CCNL, di calendarizzare un incontro per discutere della questione.
Distinti saluti.
Roma 21 marzo 2011
Per Funzioni Centrali FPCGIL
Nicoletta Grieco
Di seguito la risposta che il Gabinetto del Ministro ha inviato relativamente all’emergenza dell’Arsenale di Taranto e in allegato la calendarizzazione degli incontri relativi a tutta la vertenza Difesa.
Piano Industriale
Parliamone… prima!
Stiamo assistendo, in questi ultimi giorni, ad un susseguirsi di notizie sugli organi di stampa relativamente alle linee guida dell’imminente Piano Industriale dell’Istituto.
Da ultimo, la notizia di una riunione, svoltasi nei giorni scorsi, tra i Presidenti/Commissari e i Direttori Generali di Inps, Inail e Inpdap in cui è stato preso l’impegno di siglare, entro il prossimo 10 marzo, un protocollo di intesa che definisca un percorso per rendere operative le sinergie tra i tre Enti. La prima fase del Piano Industriale dovrebbe riguardare la riorganizzazione e la razionalizzazione delle risorse professionali a partire dagli avvocati e dai medici dei tre Istituti, per poi svilupparsi, in una seconda fase, in un obiettivo più ampio che porti alla realizzazione della “casa del welfare” così come previsto dalle indicazioni del Ministero del lavoro, della salute e politiche sociali.
Fermo restando la necessità e l’obbligo dell’Istituto di “lavorare” in sinergia con gli altri Enti per predisporre il Piano Industriale che dovrebbe, ambiziosamente, ridefinire una buona parte del welfare italiano, ci appare piuttosto strano che di tutto questo non si senta il bisogno di parlarne con le OO.SS dell’Istituto.
Ci sorprende, oltretutto, perché lo stesso Presidente/Commissario, dott. Sartori, fin dal primo incontro, aveva sottolineato la necessità e l’importanza di un confronto continuo e serrato, anche durante la predisposizione del Piano, con le OO.SS. interne ed auspicando, in un clima costruttivo e partecipativo pur nella differenza dei ruoli, l’elaborazione di idee e suggerimenti che, proprio perché provenienti da coloro che conoscono da “dentro” le potenzialità dell’Istituto, potevano essere recepiti come utili elementi di valutazione e considerazione.
Peccato che a tutt’oggi ciò non sia avvenuto, malgrado lo stesso Presidente non perda occasione, in ogni situazione (giornali, incontri ufficiali, ecc.) di elogiare il positivo rapporto con le OO.SS. dell’Istituto.
Ci auguriamo che si possa recuperare velocemente il tempo perduto e avviare, da subito, il confronto necessario per evitare che, nel rincorrere le notizie pubblicate sugli organi di stampa, si crei un clima di tensione e fibrillazione all’interno dell’Istituto, che sarebbe la condizione peggiore per condividere un cambiamento, seppur in qualche modo necessario.
E’ del tutto evidente, per quanto riguarda la FP CGIL Inail, che non accetteremo mai un Piano Industriale calato dall’alto, un pacchetto “prendere o lasciare” senza un positivo confronto con le OO.SS.; ci deluderebbe anche in rapporto alle aspettative sulle relazioni sindacali che lo stesso Presidente aveva alimentato e che noi avevamo apprezzato e condiviso.
Ciò detto, ribadiamo con chiarezza che siamo pronti e disponibili al confronto, senza pregiudiziali, fin dalla prossima riunione per dare, se possibile, il nostro contributo su un tema così importante e delicato per l’Istituto e, più in generale, per tutto il sistema di sicurezza sociale del nostro Paese al fine di garantire e tutelare diritti fondamentali di cittadinanza.
Roma, 20 febbraio 2009
FP CGIL INAIL
Roberto Morelli
Circolare 0011347 del 16 febbraio 2009 – CCNL integrativo Dirigenza Area 1
FP CGIL CISL FP UIL PA FLP DIFESA CONFSAL UNSA
E’ proseguito oggi il confronto a Persociv tra le OO.SS. Nazionali e l’Amministrazione per la definizione dell’Ipotesi di accordo per la distribuzione del FUA 2009.
Le OO.SS. e l’Amministrazione si sono presentate al tavolo con differenti proposte che ponevano in particolare due questioni:
* la prima, la rivisitazione dei criteri delle posizioni organizzative, così come previsto dall’accordo FUA 2008;
* la seconda, le modalità di distribuzione del FUS con riferimento alla valutazione dell’apporto individuale.
Nel corso della riunione, le OO.SS. hanno illustrato la loro bozza di ipotesi di Accordo, cercando al contempo di operare una mediazione rispetto alle posizioni diverse espresse dalla controparte.
Purtroppo, a tal riguardo, l’Amministrazione ha espresso posizioni significativamente difformi e di contrasto rispetto agli orientamenti e ai contenuti della nostra proposta unitaria, in particolare per quanto attiene il sistema di valutazione, rispetto al quale abbiamo ribadito la richiesta di proseguire i confronti tecnici e di definire l’intera materia all’interno del nuovo Contratto Integrativo del Ministero Difesa, in applicazione del CCNL 2006/2209.
Pur tuttavia, consapevoli delle responsabilità afferenti al tavolo di negoziazione decentrata e con il fermo intendimento di consentire l’urgente avvio delle contrattazioni locali mirate alle erogazioni dei compensi correlati al FUA/FUS, le scriventi OO.SS. hanno risposto con senso di responsabilità formulando ulteriori proposte di mediazione finalizzate al superamento delle pregiudiziali emerse e alla ricerca di una soluzione condivisa.
Non essendo stato possibile raggiungere un’intesa, nel ribadire in ogni caso da parte nostra la necessità che vengano corrisposte ai lavoratori le somme spettanti, si è ritenuto di procrastinare l’incontro ad altra data, al fine di pervenire ad un accordo.
L’Amministrazione, ha conseguentemente aggiornato l’incontro al 20 maggio 2009, occasione nella quale si potrà verificare la reale volontà delle Parti di addivenire ad un accordo condiviso.
Roma, 28 aprile 2009
FP CGIL CISL FP UIL PA FLP DIFESA CONFSAL UNSA
Manca Bellotto Colombi Pittelli Braconi
Di seguito il Verbale di incontro con l’Amministrazione del 23 luglio 2007
FP CGIL – CISL FP– UIL PA
Settore Difesa
In data odierna si è svolto il previsto incontro tra l’A.D. e le OO.SS. Nazionali CGIL – CISL, UIL.
In agenda il Sottosegretario di Stato, On.le Cossiga ha preso atto della separazione dei tavoli fra le organizzazioni sindacali, riscontrando le aspettative delle medesime e precisando che l’obiettivo del raggiungimento di proficui accordi tra le parti debba essere lo scopo prevalente.
In esito alle reiterate richieste di CGIL – CISL – UIL l’On.le Cossiga ha dichiarato la decisione di fornire la più completa documentazione di quanto elaborato dal CRAMM. Il Presidente del CRAMM, Dott. Sinisi, ha dichiarato la massima disponibilità ad illustrare nel dettaglio le informazioni fornite e a dare delucidazioni e chiarimenti in merito.
Il Sottosegretario ha espresso la ripresa del confronto tecnico tra le parti, anticipando la possibilità di una nuova tipologia contrattuale per i dipendenti degli AA.MM. estendibile anche ai dipendenti dell’AID, che sarà oggetto di confronto con le OO.SS. di riferimento.
Le OO.SS, nell’apprezzare la disponibilità della parte politica a riavviare il confronto tecnico, hanno espresso le seguenti considerazioni:
– Necessità di verifica della documentazione e successivo confronto con CRAMM.
– Necessità di verifica del progetto politico relativamente alle risorse, alla formazione del personale ed alle prospettive di attività lavorative.
In merito alle riorganizzazione dell’area T.O., proposta dal Gabinetto del Ministro in tale sede, le OO.SS. hanno espresso il proprio consenso sul riordino proposto dall’A.M., in quanto detti provvedimenti sono stati già concertati in sede nazionale con lo SMA, mentre per le altre riorganizzazioni inerenti la Marina Militare si sono riservate di formulare una richiesta di incontro con lo S.M.M., dove si provvederà a concertare quanto ricevuto come informazione preventiva.
Nel contempo, queste OO.SS. Nazionali hanno ribadito che per la riorganizzazione delle DD.GG sono ancora in attesa della dovuta informazione.
A margine degli argomenti all’O.d.G. CGIL–CISL e UIL, hanno posto l’accento su alcune questioni di fondamentale e prioritario interesse per il personale civile del Ministero della Difesa, che rischia di essere profondamente penalizzato nei confronti del personale appartenente agli altri Ministeri dello stesso Comparto Contrattuale, nei quali le restrizioni normative sono state superate dai rispettivi accordi, che hanno peraltro già programmato le proprie progressioni di carriera.
Tra tali argomentazioni, spiccano l’improcrastinabilità di correggere le indicazioni diramate da PERSOCIV sulle tempistiche e sulle erogazioni del FUA/FUS, con particolare riferimento alle perequazioni delle assenze ed alle difformità rilevate sul riconoscimento delle P.O. 2008; nonché sulla necessità di concordare, entro il corrente anno, un PIANO DI FORMAZIONE, UN SISTEMA DI VALUTAZIONE INDIVIDUALE ED UNA PROGRAMMAZIONE DELLE PROGRESSIONI DI CARRIERA, per le quali CGIL–CISL e UIL anticipano sin d’ora l’imminente presentazione al Sottosegretario, On.le Cossiga, di appropriate ipotesi mirate a recuperare le carenze evidenziate. Si è infine aggiunto, (anche in considerazione delle professionalità ex A1 della Maddalena -ex Nato-, che hanno visto riconosciuto automaticamente il passaggio ad una posizione economica superiore nel transito ad altra Amministrazione pubblica), che l’inquadramento dei dipendenti civili della Difesa ex A1, per CGIL–CISL – UIL, è ritenuto INELUDIBILE.
PER QUANTO SOPRA, ora spetta al Sottosegretario Cossiga, delegato del Ministro assumere (o non assumere) le determinazioni necessarie a soddisfare le legittime aspettative del personale civile della Difesa.
Cordiali saluti.
Roma, 16 Novembre 2009
Coordinamenti Nazionali – Ministero della Difesa
FP CGIL CISL FPS UIL PA
Noemi Manca Ruggero Bellotto Sandro Colombi