BANDO PROGRESSIONI ECONOMICHE
SONDAGGIO DEI LAVORATORI PER IL LAVORO SUL SIN
Dopo la vergognosa campagna contro i dipendenti del pubblico impiego,
dopo la decantata e promessa efficienza della pubblica amministrazione,
dopo i roboanti Piani Industriali,
dopo il bellissimo esempio fornito dalla ns. classe politica,
dopo i numeri calati dall’ alto stabiliti da chi non capisce NULLA delle realtà e delle problematiche locali,
ora abbiamo il reiterato ed incommensurabile piacere di sperimentare quotidianamente le fantasmagoriche meraviglie del nuovo sistema informatico (SIN).
Ciò premesso c’è qualcuno che ha ancora il coraggio di trattare di qualità e quantità di produzione, Piano della performance, valutazione del personale?
NON C’ E’ PROPRIO PIU’ IL SENSO DELLA VERGOGNA!
OGNI RISPOSTA PUO’ ESSERE INVIATA ALLA CGIL CHE HA L’OBIETTIVO DI PRESENTARE I RISULTATI DEL SONDAGGIO AL DIRETTORE GENERALE E A CHIUNQUE CONTINUA A SOSTENERE CHE NON E’ IL SIN CHE NON FUNZIONA, MA SONO I LAVOARTORI CHE NON LO SANNO USARE!!
Roma 11/3/2011
Il Coordinatore Nazionale FPCGIL Inpdap
Marinella Perrini
L’Amministrazione, con nota datata 8 ottobre, ci comunica che le graduatorie provvisorie per l’accesso ai profili delle posizioni C1 e B1 saranno pubblicate il 25 ottobre prossimo, invece che il 20 settembre, come ufficialmente comunicato il 22 maggio scorso. Che l’Amministrazione fosse in ritardo ce ne eravamo accorti, ma mai avremmo immaginato che il ritardo assumesse queste proporzioni: peraltro, comunicateci solo dopo che abbiamo verbalmente preteso un atto ufficiale, di fronte a un ritardo che non sapevamo diversamente spiegare.
Non abbiamo dubbi sulla capacità del personale impiegato in quegli uffici, che da anni lavora – e bene -sui processi di riqualificazione; né abbiamo dubbi sulle responsabilità della dirigente dell’ufficio concorsi, che più volte in questi ultimi anni abbiamo denunciato senza che la Direzione Centrale delle Risorse Umane prendesse adeguati provvedimenti. Pertanto, non possiamo che ritenere responsabile di questo inaccettabile ritardo la Direzione Centrale stessa, alla quale chiederemo nei prossimi giorni di adottare ogni utile iniziativa per recuperare il ritardo attuale, e garantire – unica cosa davvero importante – la chiusura delle procedure della terza riqualificazione entro l’anno.
INPS E TERRITORIO
L’Amministrazioni ci ha presentato un progetto di riorganizzazione degli assetti territoriali.
Ecco come immagina le strutture territoriali questo progetto:
Direzioni Regionali:
Governance dei processi istituzionali e gestione dei processi di supporto, assicurando l’attuazione degli indirizzi e dei programmi definiti dalla Direzione Generale.
Direzioni Metropolitane e Provinciali:
Gestione dell’intero ciclo delle entrate contributive, coordinamento e controllo dei livelli di servizio delle Agenzie e dei punti INPS.
Coordinamento e controllo delle attività professionali, di vigilanza e prevenzione e contrasto dell’economia sommersa.
Agenzie ( comprese le sedi subprovinciali che saranno trasformate in agenzie):
Erogazione dei servizi all’utenza (gestione, assistenza e informazione);
Erogazione dei servizi attivati attraverso il contact center;
Punti INPS:
Erogazione dei servizi all’utenza (gestione, assistenza e informazione in modo integrato e sinergico con altre Pubbliche Amministrazioni);
Erogazione dei servizi attivati attraverso il contact center.
Come CGIL abbiamo chiesto di entrare nel merito del progetto per verificarne fattibilità, impatto sull’organizzazione del lavoro, e ruolo della dirigenza anche in un’ottica di percorso di carriera.
Alcuni dubbi, ad esempio, ci vengono sulla fattibilità della gestione centralizzata a livello regionale delle risorse umane e dell’economato per quelle regioni ad alta complessità, o sulla ristrutturazione di alcune aree metropolitane come ad esempio quella romana.
Siamo tuttavia convinti che una nuova INPS sempre più vicina alle esigenze del cittadino e sempre più in grado di rispondere alla richiesta di stato sociale, sia auspicabile al fine di “blindare” il nostro ruolo all’interno della P.A. ed evitare tentativi di privatizzazioni.
Dobbiamo fare in modo che sia il cittadino stesso a scendere per primo in campo a difesa dell’INPS e dei suoi lavoratori.
La riunione proseguirà giovedì.
Nel frattempo vi inviamo la documentazione fornitaci dall’Amministrazione.
Roma, 16 dicembre 2008
p. il Coordinamento Nazionale FP CGIL INPS
Oreste Ciarrocchi
UNA RIUNIONE, TANTI PROBLEMI E POCHE RISPOSTE
avviene anche questo al MIBAC
La riunione che recava all’ordine del giorno le integrazioni per i giorni di Pasqua, Pasquetta e Ferragosto nonché i progetti di apertura per il 1 maggio e il 14 maggio (notte bianca dei musei) ha avuto un lungo preliminare in merito alla questione del cedolino unico, partecipate ex Lsu e rarefazione degli incontri di contrattazione. Termine quest’ultimo, il cui uso genera incubi alla delegazione pubblica: ” c’è la Brunetta, c’è la norma (e perché non la Traviata?) alla quale ci dobbiamo uniformare ecc”.
Abbiamo fatto rilevare come per la CGIL le informazioni siano parziali e soprattutto non tengano conto delle richieste e necessità. Mentre ripercorrevamo lo “stato dell’arte” a partire dalla richiesta di incontro col Ministro – che continua ad essere disatteso mentre si profonde in dichiarazioni come quella di voler incontrare i sindacalisti di Pompei (cosa che è senz’altro utile) o quella di affidare ad Ales le assunzioni o, ancora, un’insistenza sul ruolo del privato nella gestione dei servizi ecc.- abbiamo rilevato l’insufficienza e i ritardi con i quali vengono date le risposte in merito a:
1) confluenza degli ex Lsu nell’Ales: una riunione con le aziende fissata è saltata per indisponibilità della parte pubblica. A quando quella con le OO.SS. per stendere una road map?;
2) siamo alla conversione del DL34: perché non appoggiare l’emendamento nostro che eleva la quantità delle assunzioni (sempre in base alle disponibilità economiche del turn over)?;
3) cedolino unico: il pauroso ritardo con cui si è inviata la nota per gli accrediti del FUA al MEF e l’inazione degli uffici centrali e periferici sta generando malessere fra il personale che non si vede corrispondere le competenze accessorie da novembre del 2010!;
4) fondi per le progressioni economiche: bisogna rimpolpare in qualche modo il Fua. L’attuale consistenza non ci consente di procedere con gli accordi sottoscritti in merito alla quota da destinare alla contrattazione d’Istituto e alle “progressioni “. Occorre che alcune spese “improprie” come i progetti di apertura siano imputate ad altri capitoli. E sulla base di queste considerazioni oggi diciamo no! Alle aperture del 1 e 14 maggio.
5) Chiusura delle questioni aperte quali: revisione della declaratoria dell’assistente tecnico restauratore; conclusione della riqualificazione; emanazione dei bandi per le progressioni economiche; accordo sul 2% per la progettazione; conclusione e discussione degli elaborati dei gruppi paritetici contrattuali; accordo sui riposi festivi del personale, infine, la revisione della circolare del “progetto apicali”eliminando il riferimento all’art.18 della l.150 del 2009 e in modo di contemplare i soli aventi diritto.
La discussione ha ruotato attorno a questi punti e si è conclusa con la sola approvazione dell’aumento delle posizioni di lavoro per i giorni di Pasqua, Pasquetta e Feriae Augusti.
Sui restanti punti attendiamo l’incontro col Ministro e l’apertura di un tavolo con l’Amministrazione.
Sul cedolino unico alla denuncia del pauroso ritardo deve seguire la certezza dei pagamenti in tempi certi. A tal fine seguirà una dichiarazione di stato di agitazione da parte della Cgil.
Roma, 16 aprile 2011
Fp-Cgil bac
Libero Rossi
A TUTTI I LAVORATORI
Come è ormai noto a tutti, con la firma del protocollo di intesa del 14 marzo 2007 abbiamo riavviato le relazioni sindacali all’interno dell’Istituto.
La lunga stagione dell’interruzione sta comportando qualche disagio di troppo che rende ancora difficile attivare un percorso pienamente costruttivo risentendo, come è ovvio, di ruggine accumulata, di incomprensioni non del tutto chiarite e di una complessiva diffidenza nella capacità di dare le risposte necessarie che i lavoratori dell’Inail e più in generale tutti coloro che si confrontano con i servizi che eroghiamo, giustamente attendono da troppo tempo.
A che punto siamo oggi?
In queste ultime settimane abbiamo avviato un confronto serrato con l’Amministrazione sul tema dei Professionisti. Finalmente, dopo ripetuti e ingiustificati rinvii, abbiamo messo al centro della discussione, in maniera articolata ma complessiva, tutte quelle problematiche da molto tempo irrisolte, in un quadro più generale in cui vengano chiariti e definiti con puntualità il ruolo e le funzioni dei Professionisti all’interno dell’Ente, anche alla luce degli auspicati nuovi progetti evolutivi della “mission” dell’Inail.
La discussione, non semplice, sta toccando vari argomenti (livelli differenziati di professionalità, criteri per l’affidamento e revoca incarichi di coordinamento, regolamento degli incarichi svolti a titolo oneroso, compensi dei legali ecc.) con l’intenzione, per quanto riguarda noi della FP CGIL Inail, di far operare in una visione sempre più integrata le varie famiglie professionali superando, pur nella specificità della branca professionale, anacronistiche e non più funzionali chiusure nell’ambito dei propri particolarismi e steccati.
Le difficoltà ci sono, non fosse altro perchè siamo ancora in presenza di uno stato di agitazione sia dei professionisti della CONTARPP che della CTE e da più tempo ancora dei legali, ma emerge pure (forse per la prima volta dal 2001) una volontà complessiva nel chiudere positivamente la vicenda e di dare slancio e serenità ad un gruppo di lavoratori essenziali e strategici per rispondere al meglio ai compiti che l’Istituto è chiamato a svolgere.
E’ di tutta evidenza, e ci auguriamo che ciò avvenga presto, che attendiamo risposte concrete e puntuali da parte dell’Amministrazione sui temi che sono oggetto dello stato di agitazione; questo sarebbe un segnale forte di attenzione che agevolerebbe, e non di poco, la definizione dell’accordo più complessivo.
Sui singoli argomenti abbiamo bisogno di trovare un punto di equilibrio fra il riconoscimento dell’attività svolta (troppi, nel tempo passato, sono stati penalizzati da scelte opinabili e da un’organizzazione del lavoro assolutamente deficitaria) e la giusta dose di innovazione per valorizzare le nuove attività attraverso criteri obiettivi e trasparenti che permettano il puntuale e giusto riconoscimento, anche in termini economici, dell’attività che i singoli Professionisti svolgono.
Cosa ci aspettiamo da qui alla pausa estiva?
Concluso in tempi rapidi (speriamo nell’arco delle prossime due/tre riunioni) l’argomento Professionisti dobbiamo dedicarci a chiudere tutte le problematiche, ancora in sospeso, che riguardano il personale delle aree.
Crediamo sia opportuno oltre che doveroso svolgere una verifica, partendo, come crediamo sia corretto, dal CCIE 2005/2007 sottoscritto da CGIL, CISL e UIL il 4.10.2005, ed il conseguente Accordo di Programma.
Per opportuna memoria è giusto ricordare che, pur fra mille difficoltà, abbiamo già dato alcune risposte: dall’aumento del “salario di garanzia” a tutti i Lavoratori fino alla conclusione e definizione di molte procedure concorsuali.
Inoltre, siamo ormai quasi in dirittura d’arrivo per poter finalmente svolgere la procedura concorsuale verso la posizione ordinamentale C1.
L’espletamento della prova, prevista per il 10 luglio p.v., e il conseguente inquadramento dei vincitori favorirà anche la definitiva sistemazione e trasformazione a tempo indeterminato dei contratti di tutti i lavoratori “precari” all’interno dell’Inail (CFL, ex LSU e personale a tempo determinato). E’ evidente che le due problematiche non sono strettamente dipendenti una dall’altra ma non vi è dubbio come abbiano una forte relazionalità visto le ricadute che sono presenti nell’ambito della dotazione organica dell’Istituto.
Rimane da definire, per considerare pienamente realizzato il CCIE 2005/2007, tutto il percorso legato al riconoscimento delle posizioni di sviluppo economico (B3, C2 e C5). Come FP CGIL Inail siamo, come sempre, abituati ad onorare gli impegni che sottoscriviamo e lavoreremo perchè ciò possa avvenire anche stavolta tenendo conto, per la ricaduta sul salario accessorio complessivo, di una equilibrata e corretta valutazione in relazione alla compatibilità fra le risorse disponibili e l’impegno economico necessario per corrispondere gli sviluppi economici.
Rimane, inoltre, da definire,visto il superamento della pregiudiziale normativa, il percorso per attivare lo scorrimento delle graduatorie in modo tale da rispondere, da un verso, in maniera più ampia possibile alle esigenze funzionali dell’Istituto e dall’altro dare maggiori risposte alle aspettative dei lavoratori.
Ci attendiamo, a breve termine, da parte dell’Amministrazione, un documento di lavoro che sviluppi tempi e modalità per chiudere, speriamo positivamente, tutto il “pacchetto” sopra evidenziato per lasciarci alle spalle “una stagione” che ormai esprime, in gran parte, solo criticità ed avviarci verso un percorso innovativo che prenda spunto da quanto sottoscritto nel Memorandum del 18.01.2007 e da quanto verrà declinato nell’auspicato, prossimo rinnovo del CCNL 2006/2009.
Ultimo aspetto ma di assoluta rilevanza è quello relativo alla quantificazione del Fondo 2007.
E’ bene ricordare che siamo ancora in attesa di un pronunciamento definitivo circa la vertenza ormai “storica” del Fondo 2004 ma è auspicabile accelerare la discussione sul 2007 per evitare di comprimere la discussione in poche e affannate riunioni alla scadenza del termine di fine luglio legate più alla corresponsione, pur legittima, dell’acconto sul salario accessorio che ad una sessione di lavoro seria sulla definizione, quantificazione e qualificazione degli obiettivi da mettere al centro dell’attività dell’Istituto.
Abbiamo molto da fare e per quanto ci riguarda continueremo ad impegnarci, auspicabilmente in sintonia con le altre OO.SS. rappresentative, per una stagione veramente “nuova”.
Roma, 25 maggio 2007
IL COORDINATORE NAZIONALE
FP CGIL INAIL
Roberto Morelli
Roma, 08 aprile 2009
Al Coordinatore Generale FPS CISL INPS
Giorgio Allegrini
Al Coordinatore Generale UILPA-INPS
Adriano Petricca
Al Coordinatore Generale FIALP-CISAL INPS
Michele Di Lullo
Al Coordinamento Nazionale RDB INPS
e p.c. : A tutto il personale
OGGETTO: Verbale di accordo in materia di destinazione delle risorse economiche per lavoro straordinario.
La scrivente O.S., in riferimento alla convocazione di venerdì 10 aprile 2009, chiede alle OO.SS. in indirizzo di sottoporre a consultazione tra i lavoratori il verbale in oggetto, prima dell’eventuale sottoscrizione.
p. il Coordinamento Nazionale FP CGIL INPS
Oreste Ciarrocchi
Roma, 28 aprile 2011
Al Presidente
Dr. Antonio Mastrapasqua
Al Direttore Generale
Dr. Mauro Nori
Al Direttore Centrale Risorse Umane
Dr. Ciro Toma
E p.c.
Al Dirigente dell’Ufficio
relazioni sindacali
Dr. Claudio Albanesi
Oggetto: Richiesta d’informativa.
Le scriventi OO.SS. chiedono sia fornita un’informativa, ai sensi del CCNL 2002/2005, sulle esternalizzazioni di attività e/o servizi ad altri soggetti pubblici o privati e sulle conseguenti ricadute occupazionali derivanti da tali processi.
F.P. CGIL INPS FILP FIALP-CISAL USB
O. Ciarrocchi A. Giambelli L. Romagnoli
La Panchina Vuota
Questa volta Mastrapasqua non ci mette la faccia
La panchina rimasta vuota è quella nello studio televisivo della trasmissione “mi manda raitre”.
IL conduttore, visibilmente indignato, parla e mostra filmati relativi a pensionati con pensioni basse che dopo anni di contribuzione ricevono una lettera di indebito dall’ INPS per restituire migliaia di euro.
Da alcuni interventi dei patronati quello che passa è che le lettere di indebito sono migliaia e che l’INPS pur a conoscenza dei redditi si accorge dopo 4/5 anni dell’ errore per prestazioni non dovute, chiedendo indietro i soldi ai pensionati “accanendosi” contro gli stessi.
Il conduttore definisce ” la storia scandalosa per un paese civile”, “un sopruso” e invia un filmato con telecamera nascosta presso uno sportello INPS dove si parla di provvedimenti presi “per fare cassa” e finalmente si chiarisce che si tratta dei modelli RED lavorati centralmente dall’Inps.
All’ Istituto sono imputati la mancanza di trasparenza, di chiarezza, provvedimenti “incomprensibili” presi nonostante l’INPS abbia i dati per evitare tutto ciò.
Infine, il conduttore lancia un minuto di silenzio in studio per l’assenza dell’ Inps, regolarmente invitata, il cui logo, su una panchina dello studio, è inquadrato mentre in piedi tutti osservano il minuto di silenzio. Il conduttore chiude dicendo di aver capito che l’INPS, con questi provvedimenti, ha solo necessità di fare cassa a danno dei pensionati!
L’INPS invitato in trasmissione, non si è presentato.
L’immagine della panchina, tragicamente vuota, destinata ad un qualche rappresentante dell’istituto, è stata poi ripresa e rimandata in onda il giorno successivo anche da “BLOB”
Un minuto che ha procurato un danno di immagine difficilmente riparabile e spazzato via i 3 milioni di Euro spesi per gli “inutili spot” dell’INPS con attore protagonista, ma non certo nella vita quotidiana dell’Istituto, Antonio Mastrapasqua.
L’INPS alla stregua del venditore truffaldino ha fatto mancare la sua presenza in studio.
Ha perso un’occasione per difendere il proprio ruolo e i propri lavoratori, per evidenziare la difficoltà di operare in un contesto normativo in continuo movimento e con sempre meno risorse a disposizione.
Avrebbero dovuto cogliere l’occasione per spiegare ai nostri utenti che se ci sono difficoltà nel nostro agire quotidiano è colpa dei tagli lineari, del blocco della contrattazione, del blocco delle assunzioni e della politica del Governo tesa a “far cassa” sul pubblico impiego e sui lavoratori dipendenti e pensionati.
Ma questo avrebbe voluto dire metterci la faccia in difesa dei cittadini e dei lavoratori e criticare la politica governativa sulla pubblica amministrazione fatta solo di tagli e di nessun investimento.
E’ forse per questa ragione che la panchina è rimasta pavidamente vuota.
Se fosse stata una poltrona da consigliere, da consulente o per un altro prestigioso incarico probabilmente il nostro Presidente ci si sarebbe fiondato sopra.
Ma si sa… lui colleziona “poltrone” non panchine.
Roma, 9 giugno 2011
F.P. CGIL INPS FILP FIALP-CISAL USB PI INPS
O. Ciarrocchi A. Giambelli L. Romagnoli
FP CGIL
Contratto integrativo di ente 2007 e Organico
Il giorno 18.6.2007 si è tenuta la prevista riunione sul Contratto integrativo dell’Inpdap 2007. Essa faceva seguito a quella del 4 giugno scorso nel corso della quale fu presentato il primo testo dell’ipotesi. Già in quella sede la Cgil espresse un cauto giudizio positivo in quanto il testo approntato dall’Amministrazione rispondeva sostanzialmente alle linee programmatiche che i Coordinamenti Nazionali Cgil Cisl Uil Inpdap avevano inviato al Presidente dell’Ente con nota del 21.3.2007. L’incontro del 18 doveva entrare nel merito delle singole questioni.
Prima di affrontare l’argomento all’ordine del giorno, l’Amministrazione ha fornito una interessante informativa sulla riunione avuta in precedenza con il Dipartimento della Funzione Pubblica, in merito alle note carenze d’organico dell’Inpdap, sia per l’acquisizione di sempre maggiori funzioni, sia per quanto attiene il forte pensionamento dei colleghi. Un altro aspetto dell’informativa ha riguardato la stabilizzazione dei precari elementi su cui avevamo sempre segnalata l’urgenza di adottare misure positive.
Secondo il Dipartimento della Funzione Pubblica, a seguito del recente provvedimento del Mef, relativo alla soppressione di 80 Direzioni Provinciali del Tesoro e di alcune sedi della Ragioneria Generale dello Stato, l’Inpdap può riattivare l’istituto della mobilità, specie per quelle sedi che maggiormente hanno deficienze di personale, aumentando contestualmente la pianta organica dell’Ente. Inoltre la Funzione Pubblica, sulla scorta di quanto fatto all’Inps e all’Inail consentirebbe l’autorizzazione a bandire pubblici concorsi con il 50% dei posti riservato al personale interno.
Sulla stabilizzazione dei precari l’Amministrazione ha riferito che in merito ai lavoratori temporanei ex Lsu, il processo è pressoché definito. Essi dovranno presentare, entro il 30 giugno prossimo, apposita domanda di stabilizzazione, il cui modulo, da chiedersi alla Direzione Centrale del personale, potrà essere ritrasmessa via fax alla medesima Direzione.
Anche per i CFL l’orizzonte si schiarisce: è in arrivo il relativo DPCM che deve essere registrato alla Corte dei Conti, così si spera di poter chiudere, al massimo entro settembre questa questione, che già doveva essere definita da anni.
In merito agli Interinali, sulla scorta di quanto è stato concordato al Ministero dell’Interno, di cui la Cgil fu la prima a chiedere un’azione analoga, l’Amministrazione si doterà di un apposito Regolamento per l’accesso all’Inpdap, secondo quanto già sperimentato altrove, per la valorizzazione della esperienza lavorativa individuale, attribuendo un punteggio per il lavoro svolto presso gli EPNE ed un ulteriore punteggio per i lavori svolti all’Inpdap. Ciò consentirà a coloro che possano vantare almeno un’esperienza triennale di lavoro pubblico, di poter partecipare, per la parte riservata agli esterni, ai concorsi pubblici che l’Inpdap si appresta a bandire.
In merito a quest’informativa la Cgil ha preso atto con soddisfazione dei positivi risultati conseguiti dall’ Amministrazione perché questa disponibilità della Funzione Pubblica fuga i dubbi ed i sospetti su un presunto immobilismo dell’Ente, in attesa che si compiano chissà quali destini.
Anche in merito al riordino degli enti previdenziali le cui notizie non durano più dello spazio del mattino, le voci su esuberi da mettere in mobilità sono solamente allarmistiche oltrechè infondate.
Tuttavia in questo quadro positivo, la Cgil ha sottolineato con rammarico come non sia stato fatto niente per quei lavoratori che lamentano da anni un presunto erroneo inquadramento.
Sulla mobilità abbiamo chiesto l’approvazione del relativo Regolamento di Mobilità dall’esterno già approvato dalla specifica Commissione Paritetica per meglio tutelare le professionalità interne.
Dopo quest’ampia informativa si è passati alla discussione del CCIE che ha registrato ulteriori passi concreti verso la sua definizione.
Tre sono gli elementi caratterizzanti del nuovo contratto:
1. il Fondo aumentato di circa 2 milioni di euro per effetto dell’inclusione della RIA derivante dai pensionamenti,
2. l’istituzione sperimentale dei Progetti Compartimentali, intesa come fase di reale di decentramento decisionale sul territorio, il cui finanziamento in parte è reso possibile anche dall’incremento del fondo, che rimane tuttavia a nostro avviso ancora troppo esiguo
3. l’istituzione sperimentale degli indici di efficientamento
Rimangono alcuni punti da approfondire, come l’individuazione delle figure da indennizzare ai sensi dell’art 32.
In merito al “progetto Scuola” la Cgil ha nuovamente rimarcato il mancato coinvolgimento delle OOSS, perché oltre ad essere una violazione del Protocollo delle Relazioni sindacali, probabilmente con le forze sociali si sarebbe potuto effettuare un progetto che avrebbe consentito di evitare eccessive ricadute negative sulle sedi, ammesso che ci siano istaurando altresì un rapporto sinergico fruttuoso fra Centro e Periferia maggiore di quello esistente.
Sui progetti locali la Cgil ha respinto la richiesta della istituzionalizzazione dei rientri pomeridiani che pensavamo essere definitivamente superati.
La prossima riunione che dovrebbe essere conclusiva, salvo slittamenti dell’ultimo minuto è prevista per il giorno 22 p.v. Il giorno 21 invece ci sarà una sessione di approfondimento sugli indici di efficientamento.
Roma, 19.6.2007
Il coordinatore nazionale
Camillo Linguella
Roma 11 gennaio 2008
In data odierna è stato firmato in via definitiva il contratto integrativo Inpdap per il 2007. Poiché sono risultate delle somme non attribuite, è stato firmato un apposito verbale per l’individuazione della loro destinazione.
Successivamente sono stati ratificati i lavori della Commissione Paritetica sui Benefici Sociali per la parte che riguarda i nuovi criteri per l’attribuzione dei prestiti ai dipendenti. Criteri migliorativi rispetto ai precedenti.
Successivamente sono stati affrontati alcuni temi che saranno approfonditi nella prossima riunione già convocata per il 17 p.v,. fra i quali la stabilizzazione dei lavoratori interinali e i criteri per la mobilità ed i comandi.
Il coordinatore nazionale
Camillo Linguella