Agenzie Fiscali, Enti pubblici non economici, Ministeri: Documenti finali Esecutivi Unitari del 12 aprile 2007

In data odierna si sono riuniti a Roma gli Esecutivi unitari dei comparti Agenzie Fiscali, Enti pubblici non economici e Ministeri per approfondire i contenuti del documento unitario concernente le linee di indirizzo relative alle piattaforme dei CCNL 2006-2009 del personale non dirigente dei tre comparti.
 
Pubblichiamo di seguito i testi dei tre documenti finali.
 

Mafia: Comunicato stampa di Lorenzo Mazzoli Segretario Nazionale Fp Cgil

CCA’ U’ SI BBABI’A

Non possiamo che esprimere grande soddisfazione per i successi delle forze dell’ordine di queste ore nei confronti della criminalità organizzata.

Da Napoli a Catania, a Gela gli arresti di boss ed affiliati rappresentano segnali incoraggianti per dare forza e speranza ai cittadini onesti ed a quanti si battono concretamente per la legalità e per il futuro del mezzogiorno.

Uno stato autorevole ed istituzioni locali credibili (che vanno incoraggiati e sostenuti) e vicini ai cittadini possono ridare un volto nuovo a questa parte del Paese.

Sviluppo, servizi che funzionano, rispetto della legalità sono il vero antidoto alla malavita.

Se, come dicono i ragazzi di Gela, “Ccà ù si bbabìa”  (qua non si scherza) e si fanno le cose concretamente, il futuro si può riempire di fiducia.

Roma, 4 dicembre 2007

Volantino sciopero del 3 novembre

 
SIAMO STANCHI

di leggere sui quotidiani, di sentire dagli opinionisti e dai politicanti di turno che la pubblica amministrazione è un covo di nullafacenti, di fannulloni, un esercito di parassiti che ogni giorno ruba il proprio salario.
Produttività, valutazione, meritocrazia, incentivazione, efficienza, efficacia: queste le parole d’ordine per creare il consenso e porre le premesse per l’adozione di ben altri provvedimenti: riduzione dei salari, mobilità coatta, licenziamenti, limitazione del diritto di sciopero, discriminazione.
Provvedimenti ovviamente che colpiscono i dipendenti, i fannulloni siamo noi, non questa classe di dirigenti pubblici che ha sperperato il denaro pubblico e consentito l’espansione delle spese a beneficio di soggetti pubblici e privati.
Prendiamo i Dirigenti del Ministero dell’Ambiente corresponsabili delle scelte politiche antiambientali dell’attuale governo, che forniscono numeri, cifre e dati utili ai Berlusconi, Prestigiacomo, Brunetta, Scajola per spiegarci che per salvare i posti di lavoro – e non i profitti delle imprese – è necessario difendere l’inquinamento,perché il sistema industriale italiano non è in grado di sopportare il costo delle “imposizioni” ambientali dell’Unione Europea. Così ci dicono. E se la pecore e le capre di Taranto sono alla diossina, e se l’aria che respiriamo è mefitica, non importa. Prima la crescita, poi l’ambiente ed eventualmente poi la salute. E sempre con lo stesso tono vengono a spiegarci che le amministrazioni dello Stato sono uno sprechi, dalla scuola all’università al pubblico impiego, che non ci sono i soldi perché c’è la crisi (delle banche), che bisogna tagliare i nostri stipendi perché ci pagano troppo, che lavoriamo per gentile concessione, che siamo troppi, che i nostri servizi li svolgono meglio i privati e si possono acquistare sul mercato, che i precari sono precari e devono tornare a casa.

SONO DISCORSI CHE NON ACCETTIAMO E RISPEDIAMO AI MITTENTI ORA NON DOMANI QUANDO SARA’ TROPPO TARDI.

Bisogna fermare questo attacco che vorrebbe spazzare via ogni diritto, che ha già tagliato il nostro fondo di produttività e la perequazione, che ci decurta lo stipendio quando siamo ammalati, perché noi assenteisti sfegatati, non ci ammaliamo ma fingiamo di ammalarci.

* CONTRO LA SCHIZOFRENIA DI CHI INVOCA L’AIUTO DI STATO PER SALVARE LE BANCHE AD USCIRE DALLA CRISI, MA CHE VUOLE DISTRUGGERE LA MACCHINA CHE FA FUNZIONARE LO STATO;
* CONTRO LA MALAFEDE DI CHI CHIEDE ANCORA SACRIFICI A CHI LAVORA E INTANTO UTILIZZA RISORSE PUBBLICHE PER APRIRE SEDI DISTACCATE DEL MINISTERO DELL’AMBIENTE A SIRACUSA E ATTRAVERSO LA SOGESID DESTINA 2 MILIONI DI EURO PER ALLESTIRE LA NUOVA STRUTTURA ;
* CONTRO GLI SPRECHI CHE NOI LAVORATORI CONOSCIAMO BENE COME NEL CASO DELLA DIREZIONE RAS CHE INVECE DI ORGANIZZARE I PROPRI UFFICI RICHIEDE AD UNA SOCIETA’ ESTERNA UNO STUDIO PER ORGANIZZARLI;
* CONTRO CHI LICENZIA I PRECARI E ASSUME AMICI E PARENTI NELLE SEGRETERIE E NEGLI ENTI PUBBLICI CHE CREDE DI “SUA PROPRIETA'”;
* PER UNA NUOVA STAGIONE DI UNITA’ TRA TUTTI I LAVORATORI DIPENDENTI, I PRECARI E I DISOCCUPATI;

CONTRO LA RIDUZIONE DELLO STIPENDIO
CONTRO IL LICENZIAMENTO DEI PRECARI

3 novembre 2008
SCIOPERO
PARTECIPIAMO UNITI

 
 

 
 

Comunicato

 

 

Nel cambio di guardia dal Ministro Pecoraro all’attuale abbiamo registrato un sensibile cambiamento nelle forme e nei contenuti dell’azione politica.
Nei circa due anni del governo di Pecoraro abbiamo assistito soprattutto ad uno sforzo mediatico, con il Ministro molto in televisione e poco al Ministero.
Con il nuovo Ministro le cose sono cambiate!!.
Il Ministero (e il Ministro) sono sostanzialmente spariti dall’informazione e dalla scena politica, salvo, come in occasione del tentativo di contrastare il protocollo di Kyoto, raccogliere solo discredito in sede internazionale ed in sede scientifica.

In compenso la presenza del Ministro ha cominciato a farsi sentire pesantemente nella struttura.

Da un lato, il Ministro, coadiuvato da qualche direttore generale, ha quasi risolto il problema dei precari negando la loro esistenza e lasciandoli a casa, dall’altro ha portato avanti in maniera decisa l’impoverimento di competenze della struttura, attraverso l’esternalizzazione di funzioni e compiti importanti, verso commissioni varie e soprattutto verso SOGESID (società pubblica del MATTM, al cui vertice è stato collocato un amministratore “vicino” del Ministro).
Il risultato di questa azione è stato un centinaio di precari a casa da oltre 6 mesi e alcune strutture ministeriali sostanzialmente bloccate.

In questa vicenda vi è, poi, un’aggravante: il processo è stato per così dire “selettivo”, infatti mentre alcune strutture come le direzioni RAS e QdV hanno continuato ad fare un alto numero di contratti esterni, un’ altra come la DSA è stata sostanzialmente strangolata. È, infatti, stato impedito alla Direzione di far ritornare al lavoro, attraverso una convenzione con SOGESID, circa ottanta persone impiegate in settori strategici come la VIA e la VAS.
E ci piacerebbe sapere quali sono i motivi: forse il Ministro, dimenticando la separazione tra funzioni politiche ed amministrative, dà ordini su come e quando va data applicazione ai contratti firmati e registrati dagli organi di controllo?

Va detto, naturalmente, che la convenzione in questione era scandalosa come e quanto le altre fatte in passato, si tratta, infatti, di un impegno di spesa di circa 6 milioni di euro, che dovrebbero servire ad assumere per un anno circa 80 persone assunte con contratti di collaborazione sui 28-32.000 euro l’anno, garantendo così alla SOGESID un’abbondante guadagno alle spalle dei contribuenti.

Ma non sembra sia stato questo il motivo dell’intervento del Ministro, infatti, nello stesso momento si dava via libera ad analoga convenzione ad uso della Direzione Qualità della Vita che recentemente è stata lasciata in eredità, con un procedimento alquanto bizzarro, ad un giovane e fedele dirigente portato al MATTM dal Ministro. La motivazione non sembrerebbe neppure legata a irregolarità amministrative (la convenzione che ha avuto l’assenso del Capo di Gabinetto è stata regolarmente registrata dalla Corte).

Sembra, invece, che tale intervento sia dovuto al cattivo rapporto tra il Direttore generale della DSA e il Ministro stesso che ha deciso, per così dire, tenere in ostaggio l’intera Direzione generale, in attesa di risolvere i suoi problemi con il Direttore generale.

Il risultato di questa diatriba è, naturalmente, la paralisi di molte importanti attività del Ministero. In questo modo sarà più facile per il Ministro Brunetta parlare di inefficienza della PA e per il nostro Ministro procedere al trasferimento di funzioni delicate di controllo e valutazione, che hanno a che fare con la trasparenza e con la garanzia dei diritti dei cittadini, a compiacenti strutture private che già hanno avuto l’incarico di seguire temi scottanti come ad esempio le bonifiche, e che forse, domani, si occuperanno di questioni come la localizzazione delle centrali nucleari!.
E’ già scandaloso che ancora una volta non ci sia la volontà di risolvere in maniera trasparente un problema, quello dell’utilizzo di lavoratori precari, ma che questo problema diventi un arma di lotta tra poteri. e tutto a spese dei contribuenti e sulle spalle dei lavoratori ci sembra davvero troppo!

E’ da anni che chiediamo un censimento dei lavoratori che dia conto delle attività svolte e degli anni di servizio e che soprattutto combatta lo “spoil sistem” dei precari, per cui a ogni cambio di governo qualcuno resta a casa e qualcuno viene assunto.
E’ da anni che chiediamo una soluzione condivisa e pubblica che possa in maniera graduale arrivare alla stabilizzazione dei lavoratori precari.

Ma le risposte purtroppo continuano a mancare!

Roma, 25 giugno 2009

FP CGIL MINISTERO AMBIENTE

 
 

Patto di competitività: da Ue grave interferenza su contrattazione. La crisi non la paghi il lavoro pubblico. Comunicato stampa di Rossana Dettori, Segretaria Generale Fp-Cgil Nazionale

 
Il documento sul patto di competitività presentato dai presidenti della Commissione Europea Barroso e del Consiglio Europeo Van Rompuy non è meno pericoloso del testo franco-tedesco, che voleva inserire nella Costituzione il taglio dei bilanci pubblici, nonostante da più parti lo si commenti come una smussatura di quest’ultimo.

Il testo contiene invece misure che peggioreranno la vita di milioni di lavoratori e cittadini europei, proprio mentre la crisi nordafricana fa aumentare il prezzo dei prodotti energetici ed espone al rischio dell’inflazione: riduzione dei servizi pubblici, contenimento dei salari nella zona Euro, indebolimento dei sistemi di contrattazione collettiva e dei contratti nazionali, precarizzazione del lavoro, intervento nei sistemi pensionistici.

Tutto questo, in base a quanto sostenuto dagli estensori del documento, servirebbe ad allineare i salari alla produttività.

I sindacati tedeschi hanno ricordato che solo il nazismo è intervenuto per abolire l’autonomia della contrattazione collettiva, elemento di democrazia economica che oggi è presente nella Costituzione della Repubblica Federale. Allo stesso modo l’Italia è una repubblica fondata sul lavoro, non sul lavoro in rapporto alla produttività.

Non possono essere poche decine di persone a stravolgere le regole fondamentali e i valori di almeno 17 stati dell’Unione Europea. Ha quindi ragione il sindacato europeo dei servizi pubblici quando afferma che un così grande cambiamento dell’Unione deve essere sottoposto, attraverso un referendum, al vaglio di tutti i cittadini europei.

L’Europa pensa di risolvere la sua crisi economica colpendo i salari dei dipendenti pubblici?

Dove è finito l’intervento sulla speculazione finanziaria? Dov’è il taglio dei bonus dei manager delle banche ? Dov’è finita l’Europa Sociale?

Roma, 4 Marzo 2011 

 

Verbale riunione del 15/06/2007

Circolare della Cri

 
Di seguito la circolare n.22 della CRI Dipartimento Risorse Umane e Organizzazione. 
Tutti i nostri delegati dei comitati CRI sono invitati a controllare che ogni comitato risponda correttamente in merito alle convenzioni in essere e al personale a tempo determinato in esse impiegato.

FP CGIL NAZIONALE
Francesca De Rugeriis

 
 

 

Podda: Sciopero 12 dicembre. Grazie per il sostegno dai Sindacati Europei

Abbiamo ricevuto messaggi di solidarietà e di appoggio alle ragioni dello sciopero generale della CGIL di oggi.

La FSESP (Federazione Sindacale Europea dei Servizi Pubblici) ci scrive in una e-mail:  “Caro Carlo, care compagne e cari i compagni, Vi auguriamo un gran successo per lo sciopero di venerdì prossimo per ottenere più lavoro, più salario, più pensioni, più diritti! Molti sindacati europei del settore pubblico hanno organizzato vaste mobilizzazioni per le stesse rivendicazioni, recentemente i nostri colleghi in Ungheria il 29 novembre e in Grecia il 10 dicembre”.

Anche Unison, il più grande sindacato del Regno Unito (1,3 milioni di iscritti) , ha inviato una lettera di sostegno del segretario generale Dave Prentis allo sciopero “contro un governo determinato a ridurre i servizi pubblico attraverso politiche di privatizzazione e riduzione dei salari”.

Il segretario generale del sindacato spagnolo della funzione pubblica FSP UGT, Julio Lacuerda, scrive che considera “di grande valore il comportamento del vostro sindacato nell’assumere e sviluppare contributi e in un progetto serio, sereno e razionale sui mezzi per affrontare la situazione di crisi internazionale e nazionale…per dare una risposta sindacale ai problemi di oggi per costruire un progetto per il futuro.”

Anche il sindacato ADEDY, appena reduce dallo sciopero generale in Grecia dello scorso 10 dicembre, ha espresso il suo pieno sostegno e solidarietà: “la maggior parte dei paesi europei si deve scontrare con le politiche neoliberiste imposte dai governi e che hanno un impatto sull’occupazione, sulle condizioni di lavoro, sui salari e sui servizi forniti. Queste politiche puntano a ridurre il potere d’acquisto dei lavoratori e ad aumentare la precarietà con serie ripercussioni sui servizi pubblici. Dobbiamo combattere contro queste sfide che vogliono ridurre la dignità del mondo del lavoro. Dobbiamo difendere i servizi pubblici di qualità che invece corrispondono ai bisogni dei cittadini…”
 
La direzione nazionale del sindacato portoghese Stal ci scrive ” Quando la politiche europee attaccano direttamente i diritti dei lavoratori, l’occupazione, i salari e i servizi pubblici è essenziale che la risposta sia determinata. La crisi è oggi usata per attaccare i lavoratori mentre è scandaloso che si diano milioni di euro per garantire la stabilità finanziaria e i margini di profitto di coloro che sono stati la causa principale dei problemi economici che affliggono il mondo di oggi. Ai lavoratori, come sempre, tocca l’arduo compito di resistere e lottare. Per una vita migliore, un’Europa più equa e solidale, per i diritti e i salari…”

Carlo Podda, segretario generale della Funzione Pubblica CGIL , vuole ringraziare tutti coloro che ci hanno voluto esprimere il loro appoggio e la loro solidarietà. “Il nostro lavoro e la nostra lotta comune in Europa a difesa dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori pubblici sono sempre più importanti per garantire il successo di giornate come quella che ha visto oggi in piazza tutta l’Italia”.

Roma, 12 dicembre 2008

Allegati:

  • La lettera di Unison
  • La lettera di Adedy
  • La lettera della FSP UGT
  • La lettera di STAL
 

Lettera al Capo Dipartimento

 
 
Roma, 18 novembre 2009

Al Capo del Dipartimento per la Giustizia Minorile
Presidente Bruno Brattoli

Signor Presidente,

ieri nell’Istituto Penale per Minorenni di Firenze si è consumato l’ultimo drammatico evento, il suicidio di un minorenne del Marocco, di una serie di accadimenti negativi che, nel corso degli ultimi mesi, hanno avuto come teatro le strutture detentive minorili in tutta Italia: due suicidi, Bari e Firenze; un tentato suicidio, Milano; due evasioni di rilievo, adeguatamente riprese dalla stampa, Bologna ed Airola; tre aggressioni rilevanti ai danni del personale di polizia penitenziaria, Nisida, Airola e Milano.

A fronte di tutto ciò il Dipartimento, o meglio la dirigenza generale del Dipartimento, si è distinta per il più assoluto ed assordante silenzio: nessuna iniziativa è stata presa per porre rimedio alla situazione drammatica in cui si trovano ormai tutti i servizi della giustizia minorile, nessuno escluso.

Gli Istituti Penali per Minorenni ormai da tempo versano in gravissime condizioni di sovraffollamento. I numeri evidenziano un’utenza tornata su livelli superiori a quelli registrati prima dell’indulto, quando peraltro erano disponibili altri due istituti attualmente chiusi in attesa di ristrutturazione: Lecce e l’Aquila. A proposito, i lavori avranno mai inizio? E qual è stato l’impegno della dirigenza generale per evitare che l’istituto dell’Aquila fosse ceduto all’Università e per mantenerne l’integrità operativa? Quali iniziative si stanno prendendo per dotare gli istituti di Firenze e Bologna delle risorse di personale educativo, di polizia penitenziaria, ma anche economiche indispensabili per aprire le sezioni di recente costruzione o per renderle pienamente funzionanti?

Gli Istituti Penali Minorili versano, ormai nella loro quasi generalità, in una condizione di strutturale carenza di personale di polizia penitenziaria, soprattutto al centro nord, dove non si capisce come possano ancora continuare a restare aperti. Cosa è stato fatto per sanare tali situazioni? Noi, purtroppo, dobbiamo registrare il solito gioco delle tre carte: si assegnano pochi agenti alle strutture con le situazioni più critiche, salvo immediatamente privarle di un numero significativo, se non pari, di unità di polizia che vengono immediatamente trasferite in altre strutture: è successo a Firenze, prendiamo atto delle drammatiche conseguenze.

In molti IPM non ci sono più educatori o, quando ci sono, risultano insufficienti ed operano in condizioni che definire difficili è ormai riduttivo. Un’altra domanda Presidente: quando verranno assunti gli 80 educatori vincitori del concorso indetto dall’Amministrazione?

Insomma, le attuali condizioni degli istituti non consentono più la possibilità di effettuare livelli pur minimi di intervento per i minorenni ospitati, assimilandosi sempre più al contesto carcerario degli adulti.

Il risultato è sotto gli occhi di tutti. Dove non c’è trattamento educativo non c’è sicurezza: in pochi mesi abbiamo dovuto registrare un numero di eventi critici notevolmente superiore e drammatico di quello verificatosi negli anni passati. Tutto questo non accade per caso, ma è il frutto di insipienza e trascuratezza. Qualcuno quei problemi avrebbe dovuto affrontarli, se non risolverli. Soprattutto perché quei problemi sono stati più volte segnalati: dai direttori degli istituti; dai dirigenti dei Centri; dalle organizzazioni sindacali.

Di fronte al ripetersi della morte in carcere di un minorenne resta una profonda amarezza e la determinazione ferma ad operare perché questo non accada più. Non vada alla ricerca del solito capro espiatorio. Questa volta restiamo in attesa di risposte vere, di soluzioni ai problemi, di fatti.

Ci attendiamo una convocazione urgente.
 

Il Coordinatore nazionale
FP CGIL Giustizia Minorile
Gianfranco Macigno

 
 

 

Comunicati unitari

 
 

IMPORTANTE – URGENTE  

Precisazioni sugli sviluppi economici 2010

 
Questioni locali relativi a relazioni sindacali
 

 
Risposta Gabinetto su reimpiego personale Monterotondo.
 

 
 

Ministero Interno: firmato l'accordo procedure per terzo percorso di riqualificazione

Oggi abbiamo firmato l’accordo che apre le procedure per il terzo percorso di riqualificazione.
Informiamo della firma di questo accordo volutamente senza enfasi, per sottolineare come la garanzia del regolare espletamento dei percorsi di carriera, cosa che solo sette anni fa sembrava appartenere – nel Ministero dell’Interno – alla fantasia, è ormai una consolidata realtà. Certo, rimane valido il ragionamento – sviluppato con particolare attenzione in casa nostra – sulla necessità di apportare profonde modifiche alle regole tuttora in vigore, ed è altrettanto vero che questo accordo è conseguente al mandato ricevuto dalla recente consultazione, che ci ha confermato l’opportunità di procedere ad una terza riqualificazione – che appariva immediatamente disponibile, come l’accordo di oggi dimostra – allo scopo di affrontare con maggiore serenità il percorso che dovrà portarci, ci auguriamo nel giro di un paio d’anni, alla definizione di un nuovo contratto integrativo, con procedure di riqualificazione più attente alla valorizzazione delle esperienze formative e delle capacità professionali, al rapporto con la formazione, alla effettiva assunzione di nuove responsabilità nell’organizzazione del lavoro.
Alleghiamo dunque il testo dell’accordo, compresa la dichiarazione sull’inevitabile rinvio della valutazione dei corsi già seguiti (sulla quale valutazione, come sapete, non c’è consenso unitario), e le tabelle di quantificazione dei posti disponibili (compresi quelli che la legge ci impone di riservare al personale in servizio nella provincia di Bolzano).
Ora si aprono due percorsi: per i posti disponibili DENTRO le aree, finanziati dal Fondo Unico di Amministrazione, si presume che i bandi possano uscire entro l’anno (i requisiti di partecipazione, come nelle precedenti due procedure, devono essere posseduti alla data della firma dell’accordo, cioè oggi); per i posti disponibili TRA le aree, ovvero in C1 e in B1, dove è necessaria l’autorizzazione del Governo (che paga), si dovrà attendere l’inizio del nuovo anno (per queste procedure, i titoli dovranno essere posseduti, anche qui come nelle altre due procedure, alla scadenza del termine di 30 giorni dalla pubblicazione dei bandi).
 


DIPARTIMENTO PER LE POLITICHE DEL PERSONALE DELL’AMMINISTRAZIONE CIVILE E PER LE RISORSE STRUMENTALI E FINAZIARIE
Direzione centrale per le risorse umane
Ufficio relazioni sindacali

VERBALE DI CONCERTAZIONE

Il giorno 16 del mese di ottobre dell’anno 2006, presso il Dipartimento per le politiche del personale dell’amministrazione civile e per le risorse strumentali e finanziarie, si sono incontrate la delegazione di parte pubblica e la delegazione di parte sindacale, composta dai rappresentanti delle organizzazioni sindacali CGIL/FP, CISL/FPS, UIL/PA, CONFSAL/UNSA, FLP, FEDERAZIONE INTESA, per definire i seguenti aspetti relativi alle procedure di riqualificazione del personale dell’Amministrazione Civile dell’Interno.
Al termine del confronto, le parti concordano quanto segue.
I posti destinati alle procedure di riqualificazione sono specificati nell’unita tabella A che costituisce parte integrante del presente verbale. In tale ambito, sono individuati con la tabella B, che ugualmente costituisce parte integrante del presente verbale, i posti destinati alla riqualificazione del personale comunque in servizio nella provincia autonoma di Bolzano.
Qualora sia richiesto il possesso del diploma d’istruzione secondaria superiore, saranno presi in considerazione esclusivamente quelli conseguiti al termine di corsi quinquennali e quadriennali unitamente ai diplomi di qualifica per segretario d’azienda, addetto alla segreteria d’azienda, contabile d’azienda, addetto alla contabilità d’azienda, corrispondente commerciale in lingue estere di cui ai decreti ministeriali 7 dicembre 1965 e 29 maggio 1971, e quelli per operatore della gestione aziendale, operatore dell’impresa turistica, accompagnatore turistico, accompagnatrice turistica, addetto agli uffici turistici, addetto alle aziende di spedizione e trasporto, addetto alla segreteria d’azienda ad indirizzo assicurativo, applicato ai servizi amministrativi, stenodattilografo, purché conseguiti a conclusione di un ciclo di studi di durata triennale.

 
 
DIPARTIMENTO PER LE POLITICHE DEL PERSONALE DELL’AMMINISTRAZIONE CIVILE E PER LE RISORSE STRUMENTALI E FINAZIARIE
Direzione centrale per le risorse umane
Ufficio relazioni sindacali

I requisiti per l’ammissione alle procedure di riqualificazione inerenti al passaggio alle posizioni economiche B2, B3, C2 e C3, nonché i titoli valutabili ai fini della formazione della graduatoria per l’accesso ai relativi corsi di riqualificazione, conformi a quanto previsto dall’articolo 15, comma 1, lettera b) del Contratto collettivo nazionale di lavoro per il quadriennio 1998-2001, dovranno essere posseduti alla data del presente verbale.
In relazione allo svolgimento delle procedure di riqualificazione concernenti l’accesso ai profili professionali delle posizioni economiche B1 e C1 è stata richiesta alla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento della Funzione Pubblica l’autorizzazione, in conformità alla circolare del 25 Gennaio 2006 e al parere espresso dalla Commissione Speciale Pubblico Impiego del Consiglio di Stato nell’adunanza del 9 Novembre 2005.
In attuazione dell’art 10 del Contratto collettivo integrativo del Ministero dell’Interno per il quadriennio 1998-2001, si terrà conto di tutti gli accordi e gli atti conseguenti intervenuti al riguardo tra questa Amministrazione e le Organizzazioni sindacali a decorrere dal 12 ottobre 2000 fino ad oggi.

Per l’Amministrazione
Per le OO.SS.
CGIL/FP
CISL/FPS
UIL/PA
CONFSAL/UNSA
FLP
FEDERAZIONE INTESA 

 
 
DIPARTIMENTO PER LE POLITICHE DEL PERSONALE DELL’AMMINISTRAZIONE CIVILE E PER LE RISORSE STRUMENTALI E FINAZIARIE
Direzione centrale per le risorse umane
Ufficio relazioni sindacali

DICHIARAZIONE CONGIUNTA

Il giorno 16 del mese di ottobre 2006 si è svolta una riunione tra la delegazione pubblica e la delegazione di parte sindacale del personale dell’Amministrazione civile dell’interno destinatario del CCNL del comparto Ministeri allo scopo di avviare la terza fase delle procedure di riqualificazione.
Considerato che non si è ancora concluso il programma di formazione per tutto il personale dell’Amministrazione civile dell’interno del comparto Ministeri, le parti concordano di sospendere ai fini dell’attuale fase di riqualificazione l’attribuzione di punteggio relativo alla formazione. 

Per l’Amministrazione
Per le OO.SS.
CGIL/FP
CISL/FPS
UIL/PA
CONFSAL/UNSA
FLP
FEDERAZIONE INTESA 


Comunicato unitario

Riprendiamo l’attività sindacale puntando l’attenzione sulle questioni più rilevanti, a partire dal confronto sull’art.36 della legge 121/81, riguardo al quale vi pubblichiamo l’odierno comunicato stampa unitario, e la lettera inviata al viceministro Minniti e al sottosegretario Pajno. Nell’occasione, segnaliamo che abbiamo anche chiesto – insieme a Cisl e Uil – urgente convocazione per esaminare le misure previste in Finanziaria 2008 per l’Amministrazione Civile, e per iniziare la trattativa sul FUA 2007, oltre che per chiudere entro il 14 p.v. la mappatura definitiva delle sedi di elezione RSU negli uffici della Polizia. Abbiamo anche chiesto un incontro ai prefetti De Gennaro, nuovo Capo di Gabinetto, e Antonio Manganelli, nuovo Capo della Polizia.

Cogliamo l’occasione per comunicarvi che il bando di selezione riservato ai lavoratori interinali, per l’accesso ai contratti di lavoro a tempo determinato, dovrebbe uscire in G.U. venerdì 7 o, al più tardi, martedì 11 p.v.


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