Venerdì 18 abbiamo firmato l’accordo definitivo, che vi alleghiamo, per la stabilizzazione dei lavoratori con contratto a tempo determinato dell’Istituto per la promozione Industriale (società in house del Ministero dello Sviluppo Economico).
L’accordo prevede la stabilizzazione di 60 tempi determinati.
Tutta la procedura selettiva, che riguarderà tutto il personale con contratto a termine presente nell’Istituto alla data della firma dell’ipotesi di accordo, si dovrà concludere entro il mese di marzo 2008, nel fra tempo verranno riconfermati tutti i contratti a termine e la graduatoria resterà in vigore per due anni.
Roma, 21 gennaio 2008
FP CGIL
Funzioni Centrali
Francesca De Rugeriis
Il contratto dei dirigenti medici e veterinari è stato pubblicato sulla GU n. 257 del 3-11-2008. A fine mese (novembre) gli aumenti in busta paga, con la possibilità di avere anche tutti o una parte degli arretrati.
Per quanto riguarda la contrattazione integrativa, a partire dalla regolamentazione del riposo, le aziende devono:
* trasmettere la documentazione relativa all’ammontare dei fondi contrattuali e fornirne contestuale informazione alle organizzazioni sindacali, entro 30 giorni dalla firma del contratto nazionale, cioè entro il 15 novembre 2008
* avviare la contrattazione aziendale entro 60 giorni dalla firma del contratto nazionale, cioè entro il 16 dicembre 2008
Convegno – Ruolo e funzioni dei Consorzi industriali per un moderno e
compatibile sviluppo del territorio e dei sistemi economici locali.
19 Maggio 2009 dalle ore 9,30 alle 15.00.
Hotel Le Monacelle – via Riscatto 10, 75100 MATERA
La FP CGIL Nazionale e la FP CGIL Regionale Basilicata promuovono per il 19 Maggio 2009 una iniziativa di rilievo nazionale al fine di rilanciare ruolo e funzioni dei Consorzi ed Enti di Industrializzazione.
I Consorzi Industriali, se riformati, possono avere un ruolo più marcato e cogente nella promozione della competitività delle piccole e medie imprese, ed implementare l’attrattività dei diversi e peculiari sistemi territoriali.
In molti casi invece i Consorzi vengono utilizzati per meri scopi clientelari e per occupazione di poltrone da parte di politici di ritorno.
La FP CGIL ritiene ancora del tutto intera la missione per cui furono istituiti, anzi, si può ipotizzare per essi una “seconda giovinezza” se correlati e in sinergia con i distretti industriali.
Lo scopo del Convegno è quello di contribuire con proposte e analisi alla definizione di un nuovo sistema di leggi regionali e di una necessaria e coerente sintesi nazionale, comunque rispettosa dei principi dettati dalla modifica del titolo V della Costituzione.
interverranno:
– rappresentanti delle Istituzioni regionali e Nazionali;
– Associazioni Imprenditoriali;
– Camere di Commercio;
– Presidente Nazionale Ficei Dott. Andrea Ferroni.
Conclusioni Antonio Crispi Segretario Nazionale FP CGIL
FP CGIL CISL FP UIL PA CONFSAL/SALFi
SEGRETERIE NAZIONALI AGENZIE FISCALI
AGENZIA DELLE ENTRATE
PASSAGGI DALLA II^ ALLA III^AREA
In data odierna le scriventi OO.SS. hanno firmato con l’Agenzia delle Entrate un protocollo d’intesa che proroga al 15 marzo 2010 il termine per la presentazione delle domande di partecipazione alla procedura concorsuale di passaggio dalla II alla III area.
L’intesa è stata sottoscritta allo scopo di scongiurare:
– ogni possibile ipotesi di retrocessione del personale oggi inquadrato nella posizione ex C1 – area III F1 – proveniente dalla posizione ex B3 soprannumeraria nella precedente selezione;
– danni alla nuova procedura bandita, per le contestazioni che sarebbero certamente sollevate dai soggetti interessati.
Tale intesa è importante anche perché ha permesso la formalizzazione, da parte dell’Agenzia, della garanzia del mantenimento di tutti i posti messi a concorso senza “cippo” alcuno.
Nelle prossime ore le scriventi OO.SS. attiveranno ogni utile iniziativa per la salvaguardia dei diversi interessi in campo, tutti legittimi e tutti meritevoli della massima tutela.
Roma, 21 gennaio 2010
FP CGIL CISL FP UIL PA CONFSAL/SALFi
Boldorini Silveri Cefalo Sempreboni
Agenzia delle Entrate
Resoconto riunione 21/1/2010
Nel corso della riunione del 21 gennaio sono stati affrontati diversi argomenti.
Il primo, relativo alla definizione dell’accordo FPSRUP 2008, non ha dato esito positivo dato che non è stata sottoscritta alcuna intesa. Su tale argomento abbiamo ancora da definire alcuni aspetti relativi al tipo e al livello di partecipazione sindacale da attivare a livello locale e regionale. L’Amministrazione deve ancora fornire i dati relativi all’azione di prevenzione e contrasto all’evasione (verifiche, indagini fiscali, accessi mirati, accessi brevi, etc.), quelli sulle prestazioni complessive di lavoro consuntivate dai front office e quelli relativi al totale delle ore consuntivate negli uffici. Senza questi dati non è possibile dare un giudizio complessivo sulla proposta di ripartizione delle diverse quote del fondo. Dobbiamo, infine, ancora concordare sulla parte del testo che si ricollega alla normativa di riferimento.
Per questi motivi la riunione è stata aggiornata al prossimo 4 febbraio, nel corso della quale dovremmo firmare l’intesa.
Sul secondo punto all’ordine del giorno, “procedura per il passaggio dalla seconda alla terza area funzionale”, abbiamo concordato “di prorogare al 15 marzo prossimo la data di scadenza dei termini di partecipazione al concorso”.
Come si evince dal testo del verbale della riunione, che alleghiamo, il rinvio ha la finalità di consentire una soluzione condivisa sulla questione delle possibili retrocessioni, col carico di tensioni che tale circostanza si porterebbe dietro. Allungare i tempi di presentazione delle domande di partecipazione consente al sindacato e all’amministrazione di ragionare senza l’assillo di scadenze imminenti e rende possibile la ricerca di accordi che garantiscano tutti i lavoratori oggi coinvolti. In pratica la procedura viene confermata e si aprono tutta una serie di possibilità che dovranno essere attentamente vagliate al fine di non penalizzare nessuno, né quei lavoratori che hanno già superato un concorso, né quelli che lo devono ancora superare.
L’Amministrazione ha dichiarato che, in ogni caso, i 2000 posti a concorso dovranno essere occupati tutti da dipendenti che attualmente ricoprono posizioni economiche di seconda area e che, se sarà necessario, proporrà una integrazione del bando.
Infine abbiamo concordato definitivamente l’utilizzo dei fondi ricavati per “l’iniziativa di solidarietà in favore dei dipendenti dell’Agenzia colpiti dal terremo del 6 aprile 2009”.
Roma, 22/1/2010
FP CGIL nazionale
Coordinamento Agenzia Entrate
Luciano Boldorini
Il Capo Dipartimento per la digitalizzazione della Pubblica Amministrazione e l’innovazione tecnologica ha convocato sulla procedura per la trasmissione teleamtica dei dati delle certificazioni di malattia i sindacati medici convenzionati e dipendenti per venerdì 11 febbraio p.v. alle ore 12 presso Palazzo Vidoni.
Sempre più insistentemente circola la notizia che il Consiglio dei Ministri di martedì approverà la privatizzazione dell’Ente.
La CGIL esprime il più totale disaccordo sia nel metodo che nel merito del provvedimento.
Ricordiamo, sia all’Amministrazione che al governo, che la nostra disponibilità alla discussione su una riforma dell’ente non è mai mancata.
Quello che sicuramente mancherà è la nostra disponibilità a tacere in merito ad un atteggiamento “occulto” che non tenga conto del futuro dei lavoratori.
È in corso un’indagine parlamentare presso la Commissione Igiene e Sanità del Senato che prevede l’audizione di tutte le parti sociali.
I lavori della commissione dovranno essere la base su cui avviare il riordino dell’Ente e invece il governo, con un provvedimento urgente e in tutta segretezza, pone le basi per la privatizzazione della CRI, in spregio ai lavori parlamentari e finalizzata all’utilizzo del patrimonio.
A TUTTO QUESTO DICIAMO NO.
Siamo disponibili a discutere su tutto ma alla luce del sole e con le garanzie per tutti i lavoratori precari, di ruolo, militari.
Per questo motivo indiciamo lo stato di agitazione in CROCE ROSSA.
Diamo mandato ai territoriali di organizzare assemblee e indiciamo un’assemblea nazionale di tutti i lavoratori. La cui data sarà indicata al più presto.
Non resteremo inerti di fronte a questo gioco al massacro che sembra essere la prerogativa di questo governo.
Il coordinatore nazionale
Pietro Cocco
Roma, 2 ottobre 2006
MINISTERO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE
Dopo l’incontro col Ministro Fioroni, nonostante la ferma presa di posizione della FP CGIL e delle altre sigle di Ministero, sia sul versante delle relazioni sindacali che su quello della direttiva, nonostante l’apertura da noi dimostrata nel ricercare comunque un confronto, ad oggi “tutto tace”.
Eppure le aspettative, col cambio di governo e di Ministro, di tutto il personale di questa Amministrazione e, diciamocelo francamente, anche della nostra Organizzazione Sindacale erano molte, sia pure nella consapevolezza del forte degrado dei nostri Uffici e della limitatissima disponibilità di risorse economiche dovuta alla cattiva gestione degli ultimi cinque anni.
Abbiamo considerato incidenti di percorso l’emanazione del dpcm di “spacchettamento” del MIUR in due ministeri, avvenuto senza alcuna informativa alle Organizzazioni Sindacali, la conseguente disattenzione nella predisposizione della prima definizione degli organici del nuovo Ministero, fortunatamente rivedibile in fase di DPR di organizzazione.
Ci siamo cominciati a preoccupare quando abbiamo notato la dilatazione del numero di personale esterno chiamato negli Uffici di diretta collaborazione.
Non possiamo invece ritenere semplice disattenzione, la mancanza di un confronto vero con le Organizzazioni Sindacali sulla nuova organizzazione e sui problemi delle lavoratrici e dei lavoratori del Ministero, che peraltro viola le regole contrattuali in materia di relazioni sindacali .
Intendiamo a tale proposito aprire una riflessione che sia di base ad una discussione sul futuro e sul ruolo di questa Amministrazione, che pensiamo di avviare con incontri ed assemblee sul territorio e lo facciamo partendo dalla direttiva emanata.
Il 7 settembre il Ministro Fioroni ha emanato la direttiva n. 7551/FR (e non 7751/FR come erroneamente da alcuni riportato) con la quale vengono individuate una serie di competenze per i CSA, che ampliano quelle fissate dal DPR di organizzazione n. 319/2003. Il provvedimento stesso attribuisce ai CSA la nuova denominazione di Uffici Scolastici Provinciali.
Il metodo attuato dall’Amministrazione nell’emanare la direttiva non può trovarci d’accordo.
Infatti, dopo aver dato una informativa, sia pur generica, alle Organizzazioni Sindacali della scuola ed aver invece rinviato un incontro sull’argomento con quelle di Comparto, l’Amministrazione pubblica in Internet e sulla Intranet di Ministero la direttiva, per di più citando nelle premesse di aver “sentito le Organizzazioni Sindacali”.
Di fronte alle forti proteste delle Organizzazioni Sindacali di settore, l’Amministrazione ha attribuito a problemi di comunicazione interna la pubblicazione della direttiva prima del confronto, ha espresso la volontà di avviare un tavolo tecnico, ha garantito un incontro urgente col Ministro ed ha pubblicato una nota, in data 8 settembre, in cui si informa che “La circolare di trasmissione formale” del provvedimento “terrà conto di quanto emergerà dagli incontri tecnici”.
Le due riunioni, che hanno preceduto l’incontro col Ministro, ci hanno consentito di puntualizzare anche le nostre osservazioni nel merito della direttiva di cui condividiamo il principio di fondo che si propone di mantenere e rafforzare il ruolo degli Uffici scolastici provinciali, nel ridisegnare la struttura centrale e periferica di questo Ministero.
Questi Uffici dovranno svolgere attività di effettivo sostegno all’autonomia scolastica, aprire e/o consolidare rapporti serrati con regioni, comuni, ecc. in materia di istruzione, ma anche essere in grado di garantire l’unitarietà sul territorio del sistema scolastico pubblico nazionale. E proprio a livello provinciale, questo potrà essere meglio realizzato dagli USP, costruendo strutture snelle a diretto contatto con le esigenze dei fruitori del sistema scolastico, non per riproporre nuove o vecchie “centralizzazioni”, ma per produrre un servizio che obbedisca a criteri di maggiore efficienza ed efficacia per l’utenza senza ricorrere ad ulteriori entità (vedi CIS), peraltro non previste a partire dal regolamento De Mauro, inserite nelle linee guida per gli Uffici periferici e sperimentate per alcuni mesi solo in qualche provincia, con risultati mai verificati.
Semmai sarà indispensabile, finalmente, stabilire all’interno delle nuove strutture amministrative se e quale ruolo attribuire all’enorme numero di unità di personale della scuola (peraltro mai quantificato, oltre 1000 unità?) che fino ad oggi spesso invece di adempiere a compiti squisitamente organizzativo-didattici, viene utilizzato in attività prettamente amministrative, che, in alcuni casi, si sovrappongono a quelle di competenza istituzionale, che devono essere assegnate al personale del ministero (in diminuzione fisiologica costante, non sostituito da anni a causa dell’ormai permanente blocco del turn-over). Questa situazione genera anche grandi difficoltà nella gestione di personale con contratti di lavoro ed istituti contrattuali differenziati, spesso con ricadute negative sulla tutela dei diritti.
L’attuale organizzazione periferica del Ministero della Pubblica Istruzione, basata su Uffici che insistono nell’ ambito regionale (USR) e si articolano in ambito provinciale (USP) non è mai stata compiutamente attuata, nonostante le due riorganizzazioni (DPR 347/2000 e DPR 319/2003).
Ad oggi il ruolo e la finalità di questi uffici sono ancora male definiti, spesso confusi e/o sovrapposti.
Dobbiamo, però, tenere presente che anche l’Autonomia amministrativa delle scuole, così come previsto dalle norme vigenti, è ancora ben lungi dall’essere completamente attuata e, lì dove è stata realizzata, è stata spesso diversamente interpretata ed applicata dagli stessi operatori della Scuola creando disomogeneità ed incertezza, tanto è vero che alcuni compiti non sono stati presi in carico dalla scuola ovvero sono ritornati di fatto nell’alveo degli ex C.S.A..
Solo due esempi, ma rilevanti:
Mobilità del personale scolastico – E’ difficile comprendere come le scuole possano inserire nel sistema informativo le domande di mobilità, senza entrare nella valutazione di merito delle stesse e che poi spetti agli USP la correzione di queste istanze, oltre all’espletamento dei successivi adempimenti.
Reclutamento del personale – Si è creata una progressiva sovrapposizione ed una commistione di compiti fra gli Uffici dell’Amministrazione periferica e le istituzione scolastiche; la qual cosa ha portato alla gestione di alcune graduatorie permanenti da parte degli USP e di altre da parte delle Scuole. Altre ancora, come la cosiddetta 3^ fascia, “godono” poi di una sorta di “gestione mista”.
La conseguente trattazione caotica di queste attività “vitali” per un corretto funzionamento del “sistema pubblico dell’istruzione” ha necessità di un urgente riordino.
E allora, vanno verificati i risultati raggiunti dall’autonomia, partendo da un attento esame delle competenze e delle funzioni amministrative decentrate alle scuole, ma non solo (vedi INPDAP), dall’effettivo o meno trasferimento delle stesse e da un attento esame dei compiti, delle funzioni, delle attribuzioni e delle responsabilità di tutti i soggetti coinvolti (Amministrazione, Scuola, Enti Locali).
Da questa analisi deve scaturire l’individuazione delle competenze da assegnare alle strutture centrali e periferiche dell’Amministrazione, tenendo presente che una riforma che vuole essere realmente tale non può essere realizzata riducendo le risorse necessarie e questo vale certamente per le istituzioni scolastiche e per i docenti, ma anche per il personale del Ministero.
Bisogna quindi affrontare la carenza di personale dovuta al blocco del turn-over, alla elevata età media dello stesso e quindi al gran numero di pensionamenti in corso e previsti per i prossimi anni e porsi il problema delle risorse economiche, in consistente e costante calo, da destinare al personale.
Anche questo abbiamo detto al Ministro nell’incontro del 15 settembre sulla direttiva in questione, anche perché, dopo la destrutturazione degli Uffici del MPI avvenuta nella precedente legislatura, devono essere adottate soluzioni stabili, risolvendo e non rinviando ulteriormente i problemi e le incertezze esistenti da anni sull’assetto dell’intero “sistema istruzione”, che si ripercuotono negativamente sul personale e sulla qualità del servizio reso.
Non siamo appassionati a mettere “etichette” a nuove o vecchie centralizzazioni, ma siamo fermamente convinti che una autonomia scolastica accuratamente realizzata da un lato ed una Amministrazione ben articolata ed efficiente dall’altro siano i cardini fondamentali per garantire a studenti e famiglie il fondamentale diritto di cittadinanza ad una istruzione pubblica laica e di qualità per tutti.
FP CGIL MIUR
Angelo Boccuni
Accordo di contrattazione integrativa per la definizione dei criteri per la riconversione professionale del personale proveniente dai laboratori
Roma, 20 luglio 2007
Alle lavoratrici ed ai lavoratori del Ministero
MINISTERO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE
Sabato 14 luglio è stata sottoscritta l’ipotesi di accordo per il rinnovo del CCNL 2006/2009 parte normativa e 2006/2007 parte economica, per il Comparto Ministeri.
di seguito il comunicato sull’incontro
Comunicato sull’incontro il 25 u.s.della delegazione delle Capitanerie di Porto con il Vice-Ministro On.Cesare de Piccoli, con unsa piccola premessa sulla mappatura RSU, che saranno di posto di lavoro in tutto il Ministero ed anche presso le Capitanerie di Porto, sulle quali la FP–CGIL sta lavorando per restituire la pari dignità alle lavoratrici e lavoratori civili, ai quali chiedo espressamente di sostenerci con il voto e candidarsi nelle nostre liste.
La XII Commissione Affari Sociali della Camera, nell’ambito del parere sul Decreto Legge Fiscale 159/ 2007 ha espresso “apprezzamento per l’articolo 29 sull’ONAOSI, le cui disposizioni sono state oggetto di approfondimento da parte della Commissione nel corso di una audizione informale di tutte le organizzazioni di categoria interessate, sulla base della quale la Commissione ha ritenuto opportuno un futuro monitoraggio dello stato di attuazione di tali disposizioni, attraverso prossime audizioni dei rappresentanti dei Ministeri vigilanti, al fine di verificare la trasparenza e la democraticità delle regole che la Fondazione adotterà“
Si pubblica l’articolo del Sole24Ore in merito ai lavori usuranti, sul quale si è aperto uno scontro su i turnisti, tra i quali dovrebbero essere ricompresi nella sanità anche i medici e gli infermieri. La FPCGIL Medici continua il suo impegno anche su questo tema, con la posizione della CGIL per abbassare il limite delle notti annuali per il riconoscimento di lavoro usurante.