MINISTERO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE
IL GOVERNO RIDUCE SALARIO E DIRITTI ANCHE
ALLE LAVORATRICI ED AI LAVORATORI DELLA EX P.I.
Il decreto legge del Governo in materia di “sviluppo economico, semplificazione, competitività, stabilizzazione della Finanza Pubblica e perequazione tributaria”, interviene in modo pesantissimo su tutto il mondo del lavoro pubblico.
Si conferma il vero obiettivo del Governo e della campagna da tempo avviata contro “i pubblici dipendenti fannulloni”: smantellamento del lavoro pubblico, irrigidimento normativo ed attacco alla contrattazione e al sindacato.
Si minano i fondamentali diritti di cittadinanza e, tra questi, pesantissimo sarà il costo che è destinata a pagare l’istruzione pubblica di questo Paese con tagli di risorse e di organico (circa 140.000 unità in meno tra docenti e personale ATA).
Mentre, poi, da un lato si richiede maggiore efficienza, produttività e valutazione del merito, cose, peraltro, sostenute e riaffermate anche dai contratti nazionali di lavoro di tutte le categorie pubbliche, di fatto si mettono le Amministrazioni nell’impossibilità di funzionare.
Nel nostro Ministero l’impatto del decreto sarà devastante.
Blocco delle assunzioni e riduzione dell’ organico: A fronte di personale con una media di età compresa tra i 56 ed i 58 anni e centinaia di domande di pensionamento all’anno, si inasprisce il blocco delle assunzioni. Inoltre, dopo quelli già fatti negli scorsi anni, si dispone un taglio indiscriminato degli organici. E’ evidente che in tali condizioni non sarà più possibile il funzionamento degli Uffici Scolastici Provinciali, già oggi in affanno, che hanno scoperture di organico su tutto il territorio nazionale, che al Nord superano il 50%, mettendo così in ginocchio qualsiasi ipotesi di riorganizzazione e miglioramento dei servizi.
Peggioramento delle condizioni di lavoro del personale: si inaspriscono le norme sulla malattia; si eliminano i trattamenti aggiuntivi per infermità derivante da causa di servizio; si modifica il Part-time che non sarà più un diritto del lavoratore ma una facoltà dell’Amministrazione, intervenendo unilateralmente su materie soggette alla contrattazione.
Riduzione del salario accessorio: dal 2009 taglio del 10% del Fondo Unico di Amministrazione, che già era vincolato come tetto a quello del 2004; blocco del comma 553 della Finanziaria per il 2007, quello che aveva reperito per il personale P.I. i 7 milioni di euro in parte destinati dal CCNL all’Indennità di Amministrazione.
Si mettono, di fatto, le mani in tasca alle lavoratrici ed ai lavoratori della ex Pubblica Istruzione con tagli che porteranno ad una riduzione del salario accessorio di almeno 700 euro pro capite per il 2009, taglio che sarà di oltre 750 euro pro capite dal 2010.
E tale riduzione, che riguarda la parte fissa e ricorrente del Fondo, mette a rischio il Contratto Integrativo di Ministero per quanto riguarda la nuova fase di passaggi all’interno delle aree, che è finanziata col FUA, e riduce le somme per la contrattazione di posto di lavoro delle RSU ad una vera “elemosina”, alla faccia del merito e della maggiore produttività.
E tutto questo si aggiunge alle insufficienti risorse economiche destinate dal Governo ai Contratti Nazionali di lavoro, che non coprono nemmeno l’aumento dell’inflazione programmata.
La FP CGIL si impegnerà, anche nel nostro Ministero, contro la conversione in legge del decreto, a tutela del servizio pubblico reso dalle lavoratrici e dai lavoratori e dei loro diritti e salari.
Roma, 30 giugno 2008
FP CGIL P.I.
Angelo Boccuni
Si è svolto, ieri, 24 febbraio, a Roma il coordinamento nazionale dei Responsabili FP CGIL delle CCIAA per decidere l’orientamento da assumere sulla iniziativa dell’Unioncamere Nazionale di costituzione di un Fondo nazionale che desse vita ad una Mutua nazionale integrativa al Sistema. Sanitario:Nazionale. per l’ intero Sistema Camerale. (CCIAA, Unioni, Aziende speciali).
Il Coordinamento,dopo aver fatto il punto sulla contrattazione decentrata in atto, sulla situazione della vertenza precari, ed informato sull’andamento della trattativa per il rinnovo del CCNL, in merito alla questione Mutua è giunto alle seguenti conclusioni.
Il Coordinamento, tenuto presente che ogni CCIAA a livello di contrattazione locale ha da tempo istituito una forma di rimborso per alcune prestazioni sanitarie non coperte dal S.S.N, considerando che l’ipotesi Unioncamere caricherebbe di fatto sulle singole Camere costi aggiuntivi relativi all’organizzazione nazionale e non garantirebbe più la gestione diretta e trasparente di questi fondi, essendo assolutamente contrari alla proposta dell’Unioncamere che i fondi per tale operazione le amministrazioni camerali potrebbero recuperarli dai fondi della contrattazione decentrata , non ritenendo giusto che le lavoratrici ed i lavoratori paghino gli emolumenti e le spese del Presidente del Vice presidente dei sette componenti del Consiglio e dei componenti del Colleggio dei revisori dei conti di detto Fondo con i soldi destinati alla contrattazione decentrata, ma soprattutto avendo fiducia nel Servizio Sanitario Nazionale, INVITA I LAVORATORI E LE LAVORATRICI DELLE CCIAA A NON ISCRIVERSI AL FONDO; INVITA I RAPPRESENTANTI FP CGIL ED I COMPAGNI CGIL PRESENTI NEI CONSIGLI AD OSTACOLARE QUESTA INIZIATIVA; INVITA GLI AMMINISTRATORI CAMERALI A VALUTARE BENE LA SCELTA DI ADESIONE VOLONTARIA AL FONDO.
Il coordinamento nazionale FP CGIL
delle lavoratrici e dei lavoratori delle CCIAA
Roma, 6 febbraio 2007
Care compagne, cari compagni,
vi inviamo l’ordine del giorno scaturito dall’assemblea del personale di CONI SERVIZI SpA in merito al piano industriale 2007-2009 che ci è stato presentato il 25 gennaio scorso.
Il piano industriale infatti oltre a mostrare i risultati relativi ad un gestione improntata al risanamento e che su questo piano avrebbe ricevuto il plauso dell’azionista unico, disegna uno scenario che dal punto di vista del rapporto di lavoro e del futuro dello sport italiano rifiutiamo.
Si prevede il passaggio di 830 dipendenti CONI Servizi Spa alle Federazioni Sportive nazionali senza che ciò sia accompagnato da un ragionamento sulla necessità di questo passaggio, sugli strumenti per attuarlo e sulle necessarie garanzie per i lavoratori e le lavoratrici.
CONI Servizi Spa rimarebbe in prima battuta con poco più di 500 dipendenti ma il quadro rischia di diventare più fosco perché sono in previsione ulteriori smembramenti .
Il piano industriale può andare bene dal punto di vista contabile e anche della teoria economica dominante, meno se ragioniamo di sport e di persone che lavorano e che da alcuni anni vedono la loro condizioni professionale messa continuamente in discussione.
L’assemblea unitaria di oggi ha posto proprio il problema di una risposta ferma da parte dei lavoratori, che sia il punto iniziale di una riflessione cui a questo punto nessuno deve sottrarsi.
Il mandato è stato chiaro:si va alla proclamazione di uno sciopero con manifestazione che riguarderà il rifiuto dell’ipotesi del piano industriale e tutte le altre questioni che ancora sono sul tappeto e che vanno dal rinnovo del contratto di lavoro alla definizione dei profili professionali propedeutici alla corretta collocazione di ogni lavoratore nell’organizzazione del lavoro con il conseguente inquadramento economico.
Restiamo fermi nel reclamare un contratto unico di tutti i lavoratori CONI Servizi SpA e Federazioni Sportive Nazionali, restiamo fermi nelle nostre vertenze contro il precariato.
A presto le informazioni sull’indizione di tutte le iniziative di lotta.
Per FPCGIL Funzioni Centrali
Cosimo Arnone
Alle Federazioni Regionali
Alle Compagne e ai Compagni del
Coordinamento Nazionale delle CCIAA
In allegato la richiesta di incontro all’Unione Nazionale delle Camere di Commercio per iniziare a ragionare dell’immissione in ruolo dei lavoratori precari delle CCIAA. Dopo l’incontro che sarà, ovviamente, interlocutorio convocheremo le compagne e i compagni del Coordinamento nazionale anche per avere un quadro dettagliato per ogni singola CCIAA della quantità di personale precario e dei diversi tipi di contratti applicati.
Per il Comparto Autonomie Locali
Marco Benedetti
Roma 5/2/2007
Al Presidente Unioncamere
Dott. Andrea Mondello
P.zza Sallustio, 21
00184 ROMA
Preg.mo Presidente,
Con riferimento alle norme contenute nella Legge Finanziaria 2007 le scriventi OO.SS chiedono un incontro urgente per analizzare la situazione del personale precario in servizio nelle CCIAA e le azioni da attuare per la sua stabilizzazione.
Certi di un Suo sollecito riscontro Le inviamo i nostri cordiali saluti.
CGIL FP
Crispi
CISL FP
Alia
UIL FPL
Fiordaliso
Roma 02/02/2007
Roma, 1 giugno 2007
Al Ministro dello Sviluppo Economico
Pier Luigi Bersani
Al Ministro per le Riforme nella Pubblica Amministrazione
Luigi Nicolais
Oggetto: Richiesta di incontro
Alla luce della discussione in atto alla Camera in merito al Titolo IV del ddl 2272/bis A, recante “Misure per il cittadino consumatore e per agevolare le attività produttive e commerciali, nonché interventi in settori di rilevanza nazionale”, in particolare per la parte relativa all’abolizione del Pubblico Registro Automobilistico e del trasferimento delle competenze di registrazione degli autoveicoli al Dipartimento trasporti Terrestri – Ministero dei Trasporti, le scriventi Federazioni Nazionali sottolineando le difficoltà che tale provvedimento provocherebbe sia nei confronti dell’utenza che dei lavoratori coinvolti nel processo così come previsto, chiedono un immediato confronto al fine di attivare il diretto confronto con le SS.LL., fino ad oggi mai realizzatosi, indispensabile per addivenire a soluzioni concordate.
Le scriventi sono convinte della necessità che al Paese e alla collettività sia fornito uno strumento che potrebbe configurarsi con la nascita di un nuovo soggetto pubblico che accorpi in sé le funzioni e le attività pubbliche oggi svolte dall’A.C.I. e dal D.T.T. – Ministero dei Trasporti.
Da tale confronto dovranno risultare chiare e puntualmente indicate le tutele di tutti i lavoratori coinvolti in tale processo. Non sfuggirà alle SS.LL. che il perdurare del mancato immediato confronto con la parte governativa comporterebbe un ulteriore inasprimento delle iniziative di lotta in corso e del coinvolgimento dell’opinione pubblica.
Distinti saluti
FP CGIL
FPS CISL
UIL PA
FIALP-CISAL
RDB PI
(V. Di Biasi)
(M. Giuliattini)
(E. M. Ponti)
(R. Gironi)
(L. Rocchi)
Vi allego la circolare sul corso di formazione relativo alle visite ispettive, e per facilitare la lettura ve la inoltro in due formati.
Roma, 3 ottobre 2007
FP CGIL NAZIONALE
Gianni Massimiani
Dichiarazione di Massimo Cozza, segretario nazionale FP CGIL Medici
Il Ddl Turco, collegato alla Finanziaria 2008, riguardante gli interventi per la qualità e la sicurezza del Ssn, approvato oggi al Cdm, porta per i medici notizie buone e meno buone.
Bene l’inserimento all’ultimo momento, su nostra sollecitazione, della esclusività per i primari. Va infatti messa la parola fine all’attuale situazione, dove perfino i primari ed i direttori di dipartimento possono contemporaneamente operare negli ospedali e nelle cliniche private, senza alcuna regolamentazione.
L’obbligatorietà della esclusività di rapporto di lavoro con la sanità pubblica – da estendere a tutti i dirigenti medici, a partire da chi ha responsabilità gestionali – deve essere però accompagnata dalla rivalutazione della specifica indennità, ferma ai valori del 1999, impegnando le giuste risorse già nella finanziaria 2008, oltre quelle mancanti per il rinnovo del contratto 2008-2009.
Le nuove regole per i concorsi da primario sono insufficienti a garantire trasparenza e merito, per la mancanza di criteri oggettivi, e continua a prevalere il ruolo decisivo dei Direttori Generali, nominati dalla politica. I componenti della Commissione giudicatrice, in modo gattopardesco, vengono sostanzialmente scelti dalle Aziende. Il Direttore Generale sceglie il vincitore nell’ambito di una terna, con la possibilità di escludere il medico più bravo sulla base del merito professionale documentato. Totalmente assente è poi una nuova regolamentazione per la nomina dei responsabili delle strutture semplici, che pertanto rimane saldamente nelle mani del Direttore Generale.
Finalmente si affronta la questione del Governo Clinico -senza lasciare esclusivamente al Direttore Generale ogni decisione – con una valorizzazione dei dirigenti sanitari presenti nel Collegio di Direzione, che diventa organo aziendale, nei Dipartimenti e nei Distretti.
La condivisa centralità del Dipartimento viene però clamorosamente contraddetta dalla scelta di lasciare al Direttore del Dipartimento anche la titolarità della struttura complessa, quando i due incarichi sono nei fatti incompatibili, considerando i nuovi impegnativi compiti da svolgere.
Si rimanda il giusto rilancio del territorio con le unità di medicina generale ad un successivo decreto delegato, ma ancora una volta viene negata alla guardia medica la pari dignità professionale con i medici di famiglia.
Infine per l’accesso alla dirigenza medica dei Dipartimenti di Emergenza ed Urgenza, positiva è la possibilità per le Regioni di considerare valida l’esperienza quinquennale, in alternativa alla specializzazione.
Dichiarazione di Massimo Cozza, segretario nazionale FP CGIL Medici
Domani – per lo sciopero nazionale dei medici e dei dirigenti della sanità pubblica – potranno saltare le attività programmate – come gli interventi, le visite e gli esami diagnostici – negli ospedali e nei presidi territoriali della Asl, ma saranno garantite le urgenze.
Ci scusiamo con i cittadini, ma il Governo non rispetta gli impegni assunti nei confronti di 135 medici e dirigenti pubblici del Servizio Sanitario Nazionale, così come non li sta rispettando per tutto il pubblico impiego.
Le ragioni dello sciopero sono l’impossibilità di rinnovare i vecchi contratti scaduti da due anni e l’assenza delle risorse per i nuovi contratti, la mancata rivalutazione della indennità di esclusività, e 12.000 medici precari senza certezza per il futuro.
Siamo stufi di sentirci dire da diversi mesi che abbiamo ragione e che le nostre rivendicazioni sono giuste, proprio da chi è inadempiente.
Per far sì che gli impegni assunti diventino cifre e norme nella finanziaria, lunedì siamo pertanto costretti a scioperare, per la terza volta da quando c’è il Governo Prodi.
Roma 6 maggio 2008
Al Capo Dipartimento delle politiche di sviluppo economico e rurale
Dr. Giuseppe Ambrosio
Al Capo Dipartimento dell’ICQ
Dr. Giuseppe Serino
Al Direttore generale dei servizi amministrativi
Dr. Stefano Vaccari
LORO SEDI
Oggetto: richiesta di contrattazione nazionale per l’applicazione del CCNL 2006-09, FUA 2008 e sviluppi economici nelle nuove aree professionali.
Il nuovo contratto cambia profondamente il modello organizzativo del comparto dello Stato; prevede differenti modalità per l’erogazione del salario accessorio ed offre grandi opportunità per la concreta valorizzazione delle professionalità interne, per garantire alla collettività prestazioni di elevata qualificazione ed il conseguimento di obiettivi di efficacia – flessibilità nella gestione delle risorse umane in correlazione all’effettivo sviluppo professionale; per ciascun profilo, in relazione all’arricchimento professionale conseguito dai dipendenti nello svolgimento della propria attività, viene individuato un sistema di progressioni economiche, che si attua mediante l’attribuzione di successive fasce retributive.
La CGIL pertanto, per offrire a tutti i lavoratori le medesime opportunità di progressione professionale, segnala l’urgenza di avviare un confronto per garantire uno sviluppo economico a tutto il personale dell’ICQ, anche tramite lo slittamento delle graduatorie ancora vigenti – in considerazione delle minori opportunità ad essi offerte con il precedente contratto – nonché al personale del ruolo agricoltura che non ha ancora potuto beneficiarne, dando priorità, per questi ultimi, agli sviluppi per le carriere apicali, F6 ed F7 della terza area.
Riteniamo essenziale far presente, al fine di garantire l’applicazione del contratto e l’approvazione delle relative procedure da parte del Dipartimento della Funzione Pubblica, che tali possibilità possono essere esercitate – a nostro avviso – esclusivamente previa revisione dell’ordinamento professionale, quindi urge avviare il confronto prioritariamente per definire le modifiche da apportare al modello ordinamentale; un’esigenza dettata anche dalla necessità di adeguare gli accordi precedentemente sottoscritti in materia di mobilità volontaria del personale dell’ICQ.
Consideriamo doveroso esprimere il nostro apprezzamento per l’intenzione a garantire pari diritti ed opportunità tanto ai dipendenti dell’ICQ quanto a quelli del ruolo agricoltura, attraverso l’unificazione della delegazione amministrativa.
Torniamo infine a sollecitare l’avvio del confronto anche riguardo la definizione dei criteri per l’erogazione del Fondo Unico di amministrazione 2008.
p. la FP CGIL Mipaf
Savino Cicoria
Si pubblicano i nominativi dei membri delle nuove Commissioni del Parlamento che si occuperanno delle questioni inerenti la sanità: la XII Commissione Affari Sociali della Camera e la XII Commissione Igiene e Sanità del Senato.
MINISTERO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE
CORSO CONCORSO
Il 17 giugno abbiamo avuto un incontro con l’Amministrazione sul corso concorso.
Abbiamo insistito nel richiedere un indice degli argomenti da trattare nei vari moduli formativi e da allegare al bando che l’Amministrazione completerà nei prossimi giorni.
Queste le prime indicazioni:
Dalla pubblicazione del bando sulla Intranet, il personale avrà 60 giorni di tempo per la presentazione delle domande.
Al corso concorso potrà partecipare tutto il personale dell’area B in servizio presso il Ministero della Pubblica Istruzione in possesso dei requisiti:
– laurea
– ovvero diploma di istruzione secondaria con l’anzianità prescritta dal CCNL (5 anni in B3, 7 anni in B2, 9 anni in B1).
Il corso concorso è su base regionale e di AC. Gli interessati potranno fare domanda presso una sola sede regionale ovvero presso l’AC. In tale sede, in caso di vincita, dovranno permanere almeno 5 anni.
Tutti parteciperanno ai primi due moduli che si concluderanno con un test a risposta multipla (100 domande in 2 ore sui contenuti dei moduli formativi).
Le domande saranno predisposte e corrette dalla commissione, che sarà unica.
Supererà il test un numero di partecipanti doppio rispetto ai posti regionali o di AC messi a concorso.
Al termine dei tre moduli successivi verranno effettuate una prova scritta ed una orale presso la sede centrale dell’Amministrazione.
Per i partecipanti che avranno superato le prove finali saranno predisposte le graduatorie regionali e di AC in cui si terrà conto anche dei titoli prodotti e previsti dalla tabella allegata al CCNI/2001 di Amministrazione.
Riteniamo molto positivo l’avvio del corso concorso che consentirà a 500 colleghe/i di effettuare il passaggio di area che era bloccato da anni, dando a tutto il personale dell’area B la possibilità di partecipare.
Anche la costituzione di un’unica commissione dovrebbe essere di garanzia su correttezza ed univocità di valutazione delle prove e dei titoli.
Resta comunque la nostra perplessità, già rappresentata all’Amministrazione, sull’organizzazione dei corsi e sulla mancanza di idonei strumenti di supporto alla formazione (dispense e materiale didattico).
La organizzazione dei corsi e la individuazione dei docenti restano, infatti, a carico delle Direzioni Regionali. A tale proposito, appena pubblicato il bando, sarà opportuno chiedere a livello regionale un incontro con il Direttore Generale su tali argomenti.
Continueremo a seguire l’avvio della procedura ed attendiamo eventuali segnalazioni di disfunzioni o richieste di chiarimento.
FUA 2007
Lo avevamo già segnalato in un precedente comunicato: l’Ufficio Centrale di Bilancio (UCB) ha bloccato la certificazione dell’accordo sulla risorse economiche per il 2007 derivanti dall’assestamento di bilancio dell’anno scorso, chiedendo di recuperare dal FUA le somme necessarie per pagare le retrodatazioni dei passaggi all’interno delle aree a seguito dei ricorsi fatti dal personale.
Nell’incontro del 17 abbiamo espresso con CISL e UIL la posizione contraria del Sindacato che è contenuta nel comunicato unitario allegato e che vi invitiamo a diffondere.
Come FP CGIL riteniamo tale richiesta molto grave perché, tra l’altro, rischia di compromettere la riqualificazione prevista dall’ipotesi di CCNI di Ministero, destinata prioritariamente a coloro che non hanno potuto partecipare alla precedente (i passaggi all’interno delle aree vanno finanziati con le risorse del FUA).
Il mantenimento di tale decisione renderà necessario mettere in piedi tutte le iniziative possibili, a partire dalla proclamazione dello stato di agitazione del personale.
RICHIESTA DI INCONTRO AL MINISTRO
Ad un mese dalla richiesta di incontro, il nuovo Ministro non ci ha ancora convocato.
Speriamo che, viste le gravi questioni relative alla Scuola di questi ultimi giorni, si tratti solo di un ritardo, e, di non dover seguire la stessa trafila già fatta in passato col Ministro Moratti.
Vi inviamo la nota unitaria di sollecito dell’incontro.
DIRIGENZA
Finalmente l’Amministrazione ci ha convocato per la retribuzione di risultato e la disciplina delle modalità di utilizzo dei compensi per incarichi aggiuntivi affluiti al fondo di Amministrazione dei dirigenti di seconda fascia per l’anno 2006.
L’incontro è previsto per il 25 giugno.
Roma, 23 giugno 2008
FP CGIL NAZIONALE P.I.
Angelo Boccuni
INCONTRO CON IL CAPO DI GABINETTO
DEL MINISTERO INFRASTRUTTURE E TRASPORTI
Ieri si è svolto l’incontro tra il Capo di Gabinetto Iafolla e le Organizzazioni Sindacali, incontro che avevamo chiesto per tutto il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ma che si è svolto in due puntate, ieri c’è stata la seconda per le Infrastrutture.
Come FP CGIL abbiamo partecipato come delegazione unica Infrastrutture e Trasporti ritenendo comuni a tutti i lavoratori del Ministero le problematiche da evidenziare al Capo di Gabinetto.
Entrando nel merito della riunione, il Capo di Gabinetto ha premesso che per l’Amministrazione questo incontro era interlocutorio (come il precedente per i Trasporti) per preparare l’incontro che il Ministro Matteoli avrà, entro la prima metà di dicembre, con le Organizzazioni Sindacali, precisando che alcune problematiche possono essere risolte per via amministrativa ed altre per via politica.
Abbiamo rappresentato i problemi legati ai tagli previsti dalla legge 133 che taglia i fondi necessari per l’equiparazione Infrastrutture e Trasporti (ricordiamo che in busta paga i soldi ci saranno ma saranno finanziati con tutto il FUA restante delle Infrastrutture che corrisponde alla somma necessaria ai fondi per l’equiparazione) e che pertanto, per il settore Infrastrutture nel 2009, non ci saranno fondi per nessun istituto contrattuale (produttività, passaggi dall’area A all’area B, progressioni economiche all’interno dell’area). I tagli dei fondi per l’equiparazione riguardano anche i dipendenti dell’ex Ministero della Marina Mercantile. Abbiamo anche richiamato l’attenzione sulla riduzione dell’incentivo alla progettazione che dal 1° gennaio 2009 passa dal 2% allo 0,50%, sottolineando che la tanto necessaria professionalità del dipendente pubblico in questo modo viene solo mortificata e non è sicuramente la strada per migliorare la Pubblica Amministrazione.
Inoltre, visto che il prossimo 17 e 18 Dicembre ci saranno le elezioni per la Cassa di Previdenza ed Assistenza abbiamo chiesto fondi sufficienti da parte delle Infrastrutture e su questo, come sui fondi tagliati dalla legge 133, (equiparazione ed incentivo alla progettazione) abbiamo chiesto un forte impegno del Ministro Matteoli.
Per quanto riguarda il Registro Italiano Dighe abbiamo ricordato che dopo due anni questi lavoratori non hanno ancora trovato ne una giusta collocazione all’interno del Ministero, né hanno visto, finora, applicata la norma di soppressione dell’Ente che prevedeva, per tutto il personale, il mantenimento dello Stato giuridico ed economico in godimento. E’ per questo che al Capo di Gabinetto, anche in questa occasione, abbiamo chiesto un forte ed autorevole intervento del Ministro per arrivare ad una soluzione che riconosca i diritti dei lavoratori e garantisca al Paese l’efficienza del Servizio.
Infine, abbiamo evidenziato che, nonostante protocolli e contratti sottoscritti da alcuni sindacati e dal Governo, il Ministro Tremonti ha emanato una circolare sul fabbisogno del 2009 dove si ricorda a tutte le amministrazioni pubbliche di applicare tutti i tagli previsti dalla legge 133.
Al termine degli interventi di tutte le Organizzazioni Sindacali, le risposte del Capo di Gabinetto Iafolla sono state alquanto imbarazzanti, ci siamo sentiti direi che il Ministro Matteoli ha scritto a suo tempo al Ministro Tremonti ma è “sinceramente” dispiaciuto per non aver potuto risolvere il problema dei tagli.
Ci dispiace per il Sig. Ministro, ma questo per noi non è una risposta.
Come non sono risposte quelle date dal Direttore Cappiello che sostiene che entro giugno 2009 saranno rassegnati i fondi e che questo consentirà di fare passaggi tra le aree, poiché ci saranno risorse disponibili.
Ma la circolare Tremonti del 14 novembre non riguarda anche il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti?
La riunione si è conclusa con notizie riguardanti il regolamento del Ministero che dovrebbe entrare in vigore al massimo entro i primi di gennaio 2009 e questo significherà la decadenza automatica di tutti i contratti dei dirigenti di 1^ e 2^ fascia.
Durante la riunione il Dott. Cappiello ci ha fornito copia del Bando per la riqualificazione del personale dell’ex RID prevista da un accordo integrativo di circa un anno e mezzo fa.
Sulla Cassa di Previdenza ed Assistenza l’unica risposta fornita è che il Direttore Crocco è stato incaricato di trovare i fondi aggiuntivi.
In attesa di essere convocati dal Sig. Ministro Matteoli, visto come il Governo sta trattando tutto il mondo del lavoro, vi invitiamo a partecipare allo sciopero generale indetto dalla CGIL per il 12 Dicembre.
Per noi è inaccettabile che di fronte ai soldi tolti ai lavoratori si risponda che il Ministro è dispiaciuto.
Roma, 21 novembre 2008
La Delegazione Nazionale Trattante FPCGIL
Ministero Infrastrutture e Trasporti