NEWS

Parte all'Aran la Commissione per la copertura assicurativa e legale

 
E’ arrivata oggi alle OO.SS la convocazione formale all’Aran per martedì 21 gennaio 2009 della Commissione – prevista dall’articolo 16 del contratto nazionale del 17 ottobre 2008 – per una ridefinizione della normativa contrattuale in riferimento alla copertura assicurativa e al patrocinio legale dei dirigenti, che tenga conto della rilevanza e delle criticità della materia in ambito sanitario.

E’ una piccola buona notizia ” ha dichiarato Massimo Cozza, segretario nazionale FPCGIL Medici ” che ci auguriamo possa consentire un confronto costruttivo su una materia di grande rilevanza per il mondo medico, troppo spesso costretto a impegnare ingenti risorse economiche per avere una adeguata assicurazione e per essere difeso dagli avvocati, a fronte delle sempre più frequenti denunce”.

Abbiamo già chiesto alla Camera – ha continuato Cozza – che la prossima legge sul Governo Clinico preveda l’obbligo della copertura assicurativa per la responsabilità civile di tutte le strutture sanitarie a tutela dei cittadini e di tutti i dipendenti. Il contratto deve però rappresentare il luogo prioritario per dare una migliore risposta ad una situazione sempre più drammatica. Un ulteriore passo in avanti rispetto a quanto già abbiamo ottenuto nei precedenti contratti, rappresenterebbe un fatto positivo per la qualità dell’assistenza.”

Lo slittamento di un solo mese rispetto alla convocazione prevista entro sessanta giorni dalla stipula del contratto ” ha concluso Cozza” fa ben sperare sulla volontà dell’Aran di affrontare realmente, e non solo formalmente, questa rilevante tematica”.

RSU CNEL 17 e 18 marzo

 

Risultati:

Lista 1 UIL: voti 17

Lista 2 CGIL: voti 16

Lista 3 CISL: voti 25

Lista 4 UGL: voti 8

La CGIL elegge un rappresentante con il secondo miglior risultato in termini di preferenza individuali.

Roma, 19 marzo 2009

FP CGIL CNEL

 

Comunicato incontro sistema valutazione

 

MINISTERO INFRASTRUTTURE E TRASPORTI

 

Ieri mattina si è svolto il terzo incontro del tavolo tecnico per la valutazione del personale non dirigenziale.

Alla riunione ha partecipato, per l’Amministrazione, l’ing. Esposito, Capo del Servizio di Controllo interno, al quale ad inizio dei lavori abbiamo chiesto quale fosse stato il risultato dell’indagine sul problema da noi sollevato nella precedente riunione del 27 maggio u.s. in merito alla impossibilità di applicare il sistema di valutazione in discussione al personale civile del Ministero Infrastrutture e Trasporti in servizio presso le Capitanerie di Porto. L’ing. Esposito ci ha fatto sapere che , secondo quanto dal suo staff appurato e stante la normativa in loro possesso, le Capitanerie di Porto sono organi periferici del Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto e che come logica conseguenza potrebbe essere il personale militare il “VALUTATORE” del personale civile in servizio presso tali strutture.

Abbiamo ovviamente dissentito con forza su questa interpretazione che è frutto di una non conoscenza della “storia” normativa dell’ex Ministero della Marina Mercantile e di quanto avvenuto dal suo accorpamento con il Ministero dei Trasporti.

Dopo un’ampia discussione sulla questione abbiamo concordato di fornire noi le indicazioni normative all’ing. Esposito, disponibile a trovare una soluzione che non penalizzi questo personale.

Auspichiamo che la disponibilità dichiarata possa portare alla soluzione del problema di circa 800 lavoratrici e lavoratori fino ad oggi dimenticati dall’Amministrazione, problematica che abbiamo evidenziato anche in occasione dell’ultimo Decreto di Riorganizzazione.

Per quanto attiene la parte del sistema di valutazione che riguarda i criteri di valutazione dei “Comportamenti Organizzativi”, si è proceduto ad alcune modifiche dei descrittori formulati dall’amministrazione tenuto conto che, anche se questi si riferiscono al 25% della valutazione di ogni singolo impiegato, sarà proprio questa parte della valutazione che maggiormente ed in modo significativo influenzerà la possibilità o meno di ottenere l’attribuzione del trattamento accessorio.

Per quanto riguarda la definizione dei cosiddetti “Pesi” da attribuire e del sistema di applicabilità degli stessi si è deciso di rinviare la discussione alla prossima riunione al fine di poter valutare meglio la questione.

Vi informeremo prontamente sulle prossime riunioni.

Roma, 11 giugno 2009

 

Per la delegazione Nazionale FP CGIL Ministero Infrastrutture e Trasporti
Ferdinando Lattanti – Mario Mellano

 
 

 

 

Documento della delegazione nazionale trattante

 
 

 
 
 
Nel corso della riunione tenutasi lo scorso 25/05 tra la delegazione trattante nazionale e la segreteria nazionale FP CGIL, abbiamo analizzato e valutato i temi da discutere con l’Amministrazione, anche per definire compiutamente il nuovo contratto integrativo nazionale; si tratta di istituti non secondari, come le dotazioni organiche, la mobilità, i criteri di assegnazione delle posizioni organizzative, l’individuazione dei servizi essenziali in caso di sciopero, ed altro ancora. Questo incontro si è reso necessario e non procrastinabile alla luce dell’imminente cambio della segreteria generale dell’Avvocatura, per strutturare un percorso di continuità e nello stesso tempo per imprimere nuovo impulso all’attività sindacale.

In questo quadro è da collocare la notizia, arrivata praticamente in tempo reale nel corso della nostra riunione, dell’ultima “mirabile” iniziativa di governo: un decreto legislativo, correttivo ed interpretativo della “riforma Brunetta”, in forza del quale tutte le norme previste dalla stessa (d.lgs. 150/2009) sono “immediatamente applicabili” sin dalla sua entrata in vigore (novembre 2009). E’ anche troppo facile capire che tale intervento è diretto a contrastare la giurisprudenza, sempre più copiosa, secondo cui l’entrata in vigore del decreto Brunetta non può collocarsi prima del prossimo rinnovo contrattuale (che, lo ricordiamo, non ci sarà prima del 2014).

In attesa di verificare come quest’ultimo intervento legislativo verrà recepito dall’Amministrazione, è evidente che non possiamo rimanere inerti; parallelamente a quanto la nostra O.S. deciderà come funzione pubblica, noi – come delegazione trattante – abbiamo deciso di proseguire con le nostre rivendicazioni, rispetto alle quali riteniamo necessario ed opportuno aprire un confronto con le delegate e delegati di posto di lavoro, e i nostri componenti nelle RR.SS.UU. A tale scopo, abbiamo intenzione di organizzare, se sarà possibile entro l’ultima decade del mese di giugno, un’iniziativa che coinvolgerà tutti i soggetti interessati, e di cui vi daremo conto nei prossimi giorni.

Roma, 26/05/2011

LA DELEGAZIONE TRATTANTE NAZIONALE
FP CGIL AVVOCATURA DELLO STATO

 
 

Contratto Statali: Interviste di Carlo Podda a L'Unità e Il Manifesto

Pubblichiamo i testi di due interviste rilasciate da Carlo Podda, segretario generale Fp Cgil, a L’Unità e Il Manifesto  sul Contratto degli statati 
 
L’UNITA’  17 luglio 2007

CARLO PODDA Il segretario generale Cgil Funzione pubblica valuta la novità dell’accordo per i ministeriali

«E ora non si parli più di fannulloni»
/ Milano – gp.r.

Carlo Podda, per i lavoratori dei ministeri arrivano 101 euro di aumento. È un premio ai “fannulloni”?

“La risposta è un no secco. Tanto per cominciare perché l’accordo firmato sabato, al di là dell’aspetto economico, contiene elementi di fortissima innovazione, che creano le condizioni per il rapido rinnovo anche degli altri contratti ancora aperti e per un’amministrazione pubblica finalmente moderna e più efficiente che dimostrano che i sindacati sono pronti ai fatti concreti».

E quali sono questi elementi?

«Primo: norme più stringenti in materia di estenalizzazioni. Un piano di riorganizzazione che prevede alcuni rientri e un sistema di valutazione, insieme ai sindacati, che precede ogni futura esternalizzazione: prima si valuta se quel servizio costerà di meno o renderà di più.  
Secondo: un riavvicinamento tra cittadini e lavoratori pubblici attraverso l’esposizione della Carta dei diritti degli utenti in ogni ufficio, per mezzo di un sistema di rilevazione del grado di soddisfazione dei cittadini per ciascun servizio e, anche, con un premio di risultato individuale attraverso una precisa definizione di ciascuna mansione degli obiettivi e con la valutazione finale dei risultati effettivamente raggiunti».

Significa che si potrà misurare la produttività e la qualità del servizio pubblico?

«Proprio così e con questo considero serviti tutti coloro che sostenevano che i sindacati si oppongano a questo. Semplicemente abbiamo sempre chiesto di mettere in campo  strumenti idonei a farlo. Adesso noi abbiamo compiuto questo passo, spetta all’altra parte organizzarsi per rendere attuabile tutto questo nuovo impianto contrattuale”

Cioè, lei dice che sulla base di queste nuove norme se ci saranno ancora fannulloni sarà colpa di una sbagliata organizzazione del lavoro?
 
«Proprio così. Perché, se mi consente un paragone, come non si combatte la criminalità organizzata arrestando gli scippatori, che comunque devono essere arrestati, non si combatte l’improduttività licenziando il singolo fannullone.
L’organizione del lavoro nei pubblici uffici è qualcosa di più complesso, e tra l’altro lo stesso professor lchino ultimamente ha riconosciuto che si tratta di una minoranza…».

Con queste innovazioni ci avviciniamo al modello francese, dove la parola “burocrate” non evoca disprezzo ma rispetto?

«Credo di sì, dipende anche da come risponderà l’organizzazione statale, il mio sogno è vedere, come è accaduto in
Francia, i cittadini che difendono i lavoratori pubblici anche quando scioperano. 
 
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IL MANIFESTO 17 luglio 2007
 
«Contratto triennale? Non esiste»

Podda (Fp Cgil) sull’accordo dei ministeriali: incentivi al merito su pagelle stilate dagli utenti. Modello contrattuale: «Di triennio non si parla più. Io sono contro le deroghe»
Antonio Sciotto

Il segretario generale dei lavoratori pubblici Fp Cgil, Carlo Podda, spiega al manifesto il senso del contratto siglato per i ministeriali, che porta con sé una sensibile novità: incentivi individuali, erogati in base alle pagelle che i cittadini faranno sui singoli uffici, e anche secondo la produttività misurata dai dirigenti, sulla griglia di obiettivi contrattati e controllabili in ogni passaggio dal sindacato. «Una piccola rivoluzione per il lavoro pubblico», spiega. Ma prima ci tiene a sottolineare un punto, riguardo ai modelli contrattuali: «Come si può vedere, abbiamo firmato per il quadriennio normativo e il biennio economico, dunque perfettamente in linea con le regole vigenti. il triennio non esiste neppure all’orizzonte: e d’altra parte sarebbe molto difficile proporcelo per il fu-turo, dato che il governo dovrebbe trovare almeno altri 3 miliardi di euro di risorse a fine anno».

Ma allora perché varie associazioni d’impresa chiedono di prolungare la vigenza proponendo a modello il contratto pubblico?
Perché è vero che si parlò dei tre anni, quando in maggio ottenemmo i 101 euro di aumento, ma serviva al governo per dire ai giornali che stavano ottenendo qualcosa in cambio. E’ però una cosa che oggi non esite, e che non vedo neppure all’orizzonte: se infatti è già difficile reperire risorse per il biennio 2008-2009, figurarsi cosa dovrebbe fare l’esecutivo per trovare i 3 miliardi, entro fine anno, per proporci un triennio 2008-2010. Ma voglio sottolineare una cosa: se un merito ha la Fp, è che in questi anni non ha mai deviato rispetto alle linee confederali, ne ha tentato di forzarle. E ci è parso ingeneroso essere indicati, anche dal Manifesto, come possibili responsabili di una depressione delle linee confederali.

Visto che stiamo in tema, come giudica la Fp le deroghe al contratto nazionale siglate di recente da alcune categorie?
Quella non è la mia idea del contratto nazionale: io non firmerei mai delle deroghe per il mio contratto, se mi venissero proposte.

Bene, veniamo finalmente al merito del contratto siglato. Come funzionano gli incentivi?
L’aumento è di 101 euro, 8 dei quali dedicati alla produttività e contrattabili con l’integrativo, in particolare, 5 di questi verranno erogati in base ai nuovi strumenti. Ma dico subito una cosa: non sono le uniche risorse che arricchiranno il salario accessorio; si devono agiungere  i fondi della contrattazione integrativa e poi, importante novità, i risparmi di gestione del personale: prima venivano restituiti al bilancio statale, ora torneranno in parte ai dipendenti. In base a tutte queste risorse il salario accessorio si potrà incrementare fino a un 30% in più, ma solo con tutte le voci al massimo. Tornando comunque ai 5 euro, possiamo dire che circa 3 saranno destinati in base ai risultati di qualità giudicati dal pubblico: ogni ufficio dovrà affiggere una Carta dei servizi, e i cittadini potranno compilare apposite schede di valutazione. Credo sia una conquista importante di «democrazia partecipata dei servizi: gli uffici pubblici sono una «fabbrica dei servizi», la titolarità è dei cittadini, e loro così giudicano la qualità. 

E la quota del dirigente?
Ecco, si tratta degli altri 2 euro: a inizio anno il dirigente fissa i compiti e gli obiettivi del dipendente, ma in base a criteri che vengono dalla contrattazione. La produttività verrà erogata in percentuale agli obiettivi raggiunti: se il dipendente
non si sente ben valutato, può ottenere un contraddittorio con il dirigente, assistito dal sindacato.

E il dirigente chi lo giudica?
Per il contratto dei dirigenti chiederemo, in linea con il memorandum, che il suo risultato sia ancorato a quello generale dell’ufficio: è un preciso impegno che il governo ha preso con noi. Infine ci sono le esternalizzazioni: abbiamo ottenuto che le prossime si potranno fare solo dopo un confronto con il sindacato, dove la dirigenza deve giustificare l’economicità e l’efficienza dell’operazione. Si è fissato poi un percorso di reinternalizzazione rispetto al passato, in base al criterio di «attività tipica della missione istituzionale dell’amministrazione».

E sui precari come stiamo? Restano oltre 300 mila nel settore.
Sugli statali si sono aperti i concorsi, restano critici enti locali e sanità. Credo che quest’anno si siano fatti accordi per 20-30 mila persone, ma certo restano pochi: giudico inadeguata la finanziaria 2006, credo che dovremmo fare di più.

Ipotizzate manifestazioni?
Penso che in autunno si potrebbe fare una manifestazione con Cisl e Uil su precari e equità del fisco.

Manifestazioni di movimento come è stata «Stop precarietà ora» dunque sono inattuali?
Diciamo che in questa fase le vedo più difficili: credo sia importante trovare adesso un’unità sindacale sul tema della precarietà.

Medici ospedalieri in sciopero lunedì 26 per il contratto, garantite le urgenze

 
Dichiarazione di Massimo Cozza, segretario nazionale FP CGIL Medici

 
Lunedì 26 novembre 135.000 medici e dirigenti del Servizio Sanitario Nazionale scioperano per il diritto al contratto, la rivalutazione della esclusività ed il precariato. Le urgenze saranno comunque garantite.

Il Governo, come un vecchio disco incantato, continua a ripetere che abbiamo ragione, e che c’è il massimo impegno per rispondere alle nostre rivendicazioni. Non ci basta. I medici, insieme a tutti lavoratori del pubblico impiego, senza lo stanziamento delle giuste risorse, non possono rinnovare il contratto.

Il Governo si era inoltre impegnato, fin dal precedente sciopero del 4 maggio 2007, per la rivalutazione della indennità di esclusività ferma ai valori del 1999, e per una adeguata risposta a 12.000 medici e dirigenti precari del Servizio Sanitario Nazionale.

Nel testo della Finanziaria in discussione alla Camera abbiamo perso le tracce degli impegni. Per questo lunedì prossimo – insieme a tutti i dirigenti del Ssn – scioperiamo per l’intera giornata di lunedì, negli ospedali e nei servizi territoriali.

Logo FP CGIL Medici

Il tempo della pazienza sta per scadere: comunicato stampa di Carlo Podda Segretario Generale FP CGIL

Ancora una volta il confronto – se così si può chiamare – con il ministro Brunetta registra un nulla di fatto.

Nell’incontro di ieri, 1 luglio, i segretari generale di CGIL, CISL e UIL si sono infatti trovati di fronte ad una proposta per noi irrecevibile: attivare il tavolo Aran per il rinnovo dei contratti di lavoro senza tener conto della sua reale praticabilità in presenza del cosiddetto decreto legge Tremonti e di un’ipotesi di tasso d’inflazione per il biennio economico distante anni luce da quello reale.

Eppure, eravamo stati estremanente chiari sulle condizioni per noi imprescindibili per aprire un confronto serio e costruttivo: incrementare i salari e gli stipendi con l’intervento fiscale e la contrattazione nazionale e decentrata, a partire dalla fissazione di un indice inflattivo che consenta di recuperare la crescita del costo della vita, puntando, nello stesso tempo, alla riforma delle Pubbliche amministrazioni.

Se invece il quadro entro il quale il Governo pensa di muoversi è quello di identificare il lavoro pubblico con un esercito di fannulloni e agire attraverso un decreto che ,anziché puntare allo sviluppo, decide di tagliare salari e stipendi e smantellare l’intervento pubblico per favorire le privatizzazioni, proprio non ci siamo.

Lo abbiamo già detto e lo ribadiamo: si può imboccare un’altra strada, affermando indirizzi alternativi capaci di tutelare i lavoratori , far ripartire lo sviluppo del paese, riformare le Pubbliche amministrazione.
 
E’ su questi contenuti che chiediamo al Governo di aprire il confronto con il sindacato, abbandonando, una volta per tutte, posizioni inutili e controproducenti.
 
Aggiungiamo che il tempo della ricerca del confronto, per quel che ci riguarda, sta per scadere e che ricadrà sull’Esecutivo la responsabilità di un conflitto difficile da sanare.

Roma, 2 luglio 2008

Comunicato del 16 settembre

   
MINISTERO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE

Il Governo attacca il lavoro pubblico e i pubblici dipendenti, limitando diritti sanciti dai contratti di lavoro, riducendo stipendi e salario accessorio al personale!

PER L’ISTRUZIONE PUBBLICA
INVECE DI INVESTIRE TAGLIA RISORSE
ALLA SCUOLA E AGLI UFFICI CENTRALI E PERIFERICI
PENALIZZANDO CITTADINI E LAVORATORI.

– Nega il giusto rinnovo del biennio economico 2008/2009 stanziando solo 8 euro lordi di aumento medio per il 2008 e 65 euro lordi per il 2009;
– Riduce il fondo unico di amministrazione del Ministero del 10%;
– Blocca i 7 milioni di euro in parte assegnati dall’ultimo contratto nazionale all’indennità di Amministrazione per il personale PI;
– Unifica i Ministeri della PI e dell’Università senza omogeneizzare la indennità di amministrazione del personale riaccorpato;
– Modifica nuovamente regolamento e strutture, inasprisce il blocco delle assunzioni, riduce ulteriormente l’organico rendendo impossibile di fatto qualsiasi riorganizzazione del Ministero;
– Prevede la possibilità di chiudere i nostri uffici provinciali;
– Interviene unilateralmente su materie regolate da contratti di lavoro, peggiorando le condizioni di lavoro del personale e le norme sulla malattia, eliminando i trattamenti aggiuntivi per infermità derivante da causa di servizio, modificando il part-time che non sarà più un diritto del lavoratore ma una concessione dell’amministrazione.

A questo si aggiungono i ritardi nell’erogazione del Fondo Unico di Amministrazione del 2007 e i tagli sulle spese di funzionamento del Ministero che, invece di eliminare gli sprechi, rischiano di portare gli uffici alla paralisi.

Nel confermare lo stato di agitazione del personale del Ministero proclamato unitariamente con CISL e UIL, esortiamo le lavoratrici ed i lavoratori della Pubblica Istruzione a partecipare alle iniziative di mobilitazione dei pubblici dipendenti organizzate unitariamente a livello territoriale.

Primo appuntamento:
22 settembre: Assemblee generali dei lavoratori del Comparto Stato e delle Agenzie Fiscali presso tutte le Prefetture.

  FP CGIL PI
Angelo Boccuni 

 

 

NEWS

I medici e gli immigrati irregolari. Conferenza stampa intersindacale l'11 marzo a Roma

 
Le organizzazioni sindacali della dirigenza medica, mercoledì 11 marzo alle ore 11 a Roma presso la sede dell’Enpam ini via Torino 38, illustreranno alla stampa la loro posizione in merito alla norma prevista dal decreto sicurezza approvato al Senato, che elimina il divieto di denuncia dei pazienti immigrati irregolari che si rivolgono alle strutture sanitarie.

Decreto di riordino CCIAA

In allegato il documento, elaborato dal gruppo di lavoro individuato nel coordinamento nazionale u.s., sul decreto del Ministro Scajola di riordino delle CCIAA. Entro il mese il decreto riceverà il parere della Conferenza delle Regioni e delle Provincie autonome e inizierà l’iter parlamentare in commissione che dovrebbe concludersi entro il 15 febbraio 2010, data di decadenza della delega prevista dall’art.53 della legge 99/09.
Il decreto non risulta ancora assegnato ad alcuna commissione.
Come Federazione abbiamo già avviato le richieste di incontro e stiamo lavorando per una posizione unitaria con Cisl e UIL, abbiamo richiesto all’Ufficio Giuridico della Confederazione il parere sulla legittimità di alcuni commi del decreto, abbiamo sollecitato la Confederazione per la costruzione di una posizione unitaria CGIL CISL UIL per il confronto con il Ministro Scajola. In attesa degli sviluppi di cui vi terremo informati, pur consapevoli degli impegni congressuali, vi invitiamo ad confrontare con le lavoratori e i lavoratori delle CCIAA la nostra posizione sul riordino delle CCIAA proposto dal Governo.

P. il comparto
Marco Benedetti
 
p. la segreteria
Rossana Dettori 

 

Accordi

In data odierna è stato sottoscritto unitariamente CGIL, CISL, e UIL l’accordo in merito alle progressioni economiche. 
Di seguito il comunicato unitario, e l’accordo sottoscritto.
Roma, 28 luglio 2010

FPCGIL NAZIONALE MEF
Daniele Nola

 
 
 

Lettera unitaria al D.G.

CGIL CISL e UIL sui nuovi sistemi di videosorveglianza
 

 
 
 
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