Sistema Integrato di Emergenza Sanitaria: per la CGIL è indispensabile governare in maniera uniforme il sistema in tutta Italia

 
Dichiarazione di Giosué Di Maro, Responsabile Nazionale Emergenza Sanitaria (118)

 
Si è svolto a Roma, in data 11.09.2007, presso il Ministero della Salute un incontro richiesto dalle OO.SS. per discutere in merito alla riorganizzazione del Sistema Integrato di Emergenza Sanitaria.
All’incontro erano presenti per la parte ministeriale il Sottosegretario del Ministero della Salute, dr. S. Zucchelli, ed il Consigliere del Ministro, dr. S. Inglese, e per la delegazione sindacale i responsabili nazionali di settore della FIMMG_ES, della FP_CGIL_Medici e dello SMI. Assente lo SNAMI che ha condiviso la proposta.
I rappresentanti sindacali partendo dalla constatazione che per l’ Emergenza Sanitaria Territoriale esistono 20 modelli organizzativi disomogenei, tanti quante sono le Regioni, che solo in alcune realtà regionali si è attuato quanto previsto dall’ art. 8 comma 1_bis del DL n° 229/99 (Riforma Bindi) con il passaggio alla dipendenza di tutti i medici convenzionati addetti al sistema 118 e che l’integrazione tra servizi territoriali e servizi ospedalieri di emergenza sanitaria è attuata “a macchia di leopardo”, hanno chiesto un intervento del Ministero teso ad un governo unitario del complesso Sistema Integrato di Emergenza Sanitaria.
Pertanto, tutte le OO.SS. presenti all’incontro hanno chiesto che nel Disegno di Legge presentato dal Ministro della Salute concernente gli “Interventi per la qualità e la sicurezza del Servizio Sanitario Nazionale” vengano inseriti alcuni elementi certi e necessari affinché il Sistema Integrato di Emergenza Sanitaria venga omogeneamente organizzato in tutta Italia.
I punti salienti della richiesta sono i seguenti : inserimento dell’ assistenza sanitaria di emergenza-urgenza tra i LEA, collegamento funzionale della emergenza sanitaria territoriale nel Dipartimento di Emergenza Urgenza, obbligo delle Regioni di trasformare il rapporto di lavoro da convenzionato in dipendenza per tutti i medici in servizio a tempo indeterminato in emergenza sanitaria territoriale, necessità di garantire in questa fase transitoria i medici ancora convenzionati in attesa della conclusione del passaggio alla dipendenza, facoltà alle Regioni che hanno già attuato quanto previsto dall’art. 8 comma 1_bis del DL 229/99 di arruolare, mediante concorso, dirigenti medici da impiegare nelle attività di emergenza sanitaria, una reale integrazione tra servizi territoriali e servizi ospedalieri afferenti al Sistema Integrato di Emergenza Sanitaria.
La parte pubblica nel mostrare una sensibilità rispetto alle problematiche illustrate ed una condivisione in merito alle richieste avanzate dalla delegazione sindacale si è impegnata ad adottare dei provvedimenti utili al fine di realizzare un Sistema Integrato di Emergenza Sanitaria funzionale ed efficace rispetto alle aspettative degli operatori e soprattutto dei cittadini, con ricadute positive sull’assistenza sanitaria ai pazienti bisognevoli di cure urgenti.
La FP_CGIL_Medici nell’esprimere viva soddisfazione per l’esito dell’incontro si impegna a vigilare in merito all’attuazione degli impegni assunti, in quanto ritiene indispensabile una riorganizzazione del Sistema Integrato di Emergenza Sanitaria omogenea in tutte le Regioni nell’ottica di un SSN sempre più equo, solidale, universalistico e capace di assicurare uniformemente i LEA in tutta Italia.

Unione per il Mediterraneo: Comunicazione della Commissione

La Commissione europea ha presentato le sue proposte per intensificare le relazioni con i partner mediterranei attraverso il processo di Barcellona: Unione per il Mediterraneo. In seguito alla decisione del Consiglio europeo di primavera sono state presentate le strutture del processo di Barcellona: Unione per il Mediterraneo, volte a rilanciare e a rendere più visibili le relazioni dell’UE con i partner della regione mediterranea. Queste strutture comprendono la creazione di un segretariato e l’istituzione di un comitato permanente di rappresentanti euromediterranei. Le proposte contenute nella comunicazione saranno presentate in occasione del vertice inaugurale del processo di Barcellona: Unione per il Mediterraneo, che si terrà a Parigi il 13 luglio 2008.

La comunicazione valuta i risultati del processo di Barcellona su cui la nuova iniziativa si baserà, rafforzandoli, e individua al tempo stesso le carenze che hanno impedito di progredire con maggiore rapidità.

L’impostazione differenziata che la politica europea di vicinato applica alle esigenze della regione nell’ambito delle relazioni bilaterali con i partner mediterranei sarà integrata dal processo di Barcellona: Unione per il Mediterraneo facendo leva sui suoi punti di forza e sull’espressione dell’impegno politico regionale.

Il documento di strategia risponde alla richiesta del Consiglio europeo del 13-14 marzo, che approvava il principio di un’ Unione per il Mediterraneo e invitava la Commissione a presentare proposte per definirne le modalità. La dichiarazione di Barcellona e il relativo acquis rimangono i cardini della nuova iniziativa, che ne conserva immutati gli obiettivi e i settori di cooperazione.

Il processo di Barcellona, varato nel 1995, è stato fin dall’inizio lo strumento centrale delle relazioni euromediterranee, con un partenariato di 39 governi e oltre 750 milioni di cittadini. Il processo ha rappresentato un fattore di pace, sicurezza e prosperità condivisa in una regione in cui i progressi sono stati spesso frenati dal perdurare dei conflitti e dall’inadeguatezza delle riforme. Il partenariato fornisce, in tale contesto, un quadro in cui proseguire il dialogo, l’impegno e lo sviluppo. Dal 1995 ad oggi, la Commissione europea ha erogato 16 miliardi di euro provenienti dal bilancio comunitario per sostenere il processo di Barcellona.

 

Il testo della Comunicazione si può trovare nelle diverse lingue al sito

http://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=CELEX:52008DC0319:IT:NOT
 
 

La bozza Sisac corretta dalla FPCGIL Medici con Intesa Sindacale

 
Si pubblica il testo della bozza Sisac per il rinnovo delle convenzioni con inserite le proposte di correzione avanzate da FP CGIL MEDICI con INTESA SINDACALE. La bozza corretta è stata ufficialmente inviata questa mattina alla SISAC.
 

Comunicato della Fp Cgil Regionale Puglia

Bari, 16 Marzo 2009
 

Abbiamo prodotto di più…
Tremonti & Brunetta, ci hanno premiato di meno !

I dipendenti dell’Agenzia delle Entrate del Puglia, analogamente ai loro colleghi delle altre regioni, riceveranno, alla fine di questo mese, il premio di produttività 2007, decurtato mediamente di circa il 30% rispetto a quello percepito lo scorso anno (premio produttività 2006). Il tutto in dispregio all’impegno profuso dai “fannulloni delle entrate” nella lotta all’evasione fiscale che nel 2007 ha fruttato alle casse dello Stato un incremento di entrate superiori del 46% rispetto all’anno 2006 (dati ufficiali Agenzia Entrate).

Nel 2008 sempre quegli stessi fannulloni non hanno percepito nemmeno un euro di produttività collettiva – 3.000 euro medie annuali a testa, al lordo di ritenute fiscali e previdenziali – di cui, prima del Decreto Tremonti-Brunetta, essi percepivano i 10/12esimi, nel corso dell’anno di competenza.

Un bel premio non c’è che dire !

E’ bene non dimenticare che tutto ciò è avvenuto per effetto del D.L. 112, meglio conosciuto come Decreto Tremonti – Brunetta, approvato l’estate scorsa, che ha tagliato il fondo di produttività per il passato (anno 2007) e, ancor di più, per il futuro (anno 2008 e seguenti), tagli che non sono stati eliminati né dal protocollo Brunetta né dal CCNL Agenzie Fiscali 2008/2009, firmati, non ci stancheremo mai di denunciarlo, da CISL, UIL e SALFI e non firmati dalla CGIL.

p. CGIL FP Regionale Puglia
(Giuseppe Gesmundo/Rocco Altamura)

 
 
 

Comunicato

 

 
Roma, 9 Aprile 2009

Al Segretario Generale del
Ministero del Lavoro, della Salute e
delle Politiche Sociali
Dott. Francesco VERBARO

Al Direttore Generale delle Risorse Umane
e Affari generali del Ministero del Lavoro,
della Salute e delle Politiche Sociali
Dott. Massimo PIANESE

Al Direttore Generale per l’Innovazione Tecnologica
E Comunicazione
Dott.ssa Grazia STRANO

Al Direttore Generale per l’Attività Ispettiva
del Ministero del Lavoro,della Salute e
delle Politiche Sociali
Dott. Paolo PENNESI

Alle strutture Regionali e Territoriali FP CGIL

Ai lavoratori e agli iscritti CGIL del Ministero
del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali

INFORMATICA: TRA LE TANTE PAROLE (e la Polizia) UNA SOLA PROPOSTA … LA NOSTRA

_________________________________________________________________________________________________
Da: Centro Servizi SIL
Inviato: mercoledì 26 aprile 2006 12.51
A:
Oggetto: Rilevazione portatili
Priorità: Alta

“E’ in procinto di essere avviata nelle Regioni in indirizzo la sperimentazione dell’applicazione Vigilanza.
In tal senso a questa Direzione occorre conoscere il numero di portatili ed il tipo di modello in dotazione agli Ispettori, Ispettori tecnici e Carabinieri in servizio presso le sedi.
Si pregano quindi codeste Direzioni del Lavoro di inviare, utilizzando
l’allegato modello in formato .xls, all’indirizzo mail centroservizisil@welfare.gov.it i seguenti dati entro il giorno 8 maggio 2006:

– Numero di ispettori in servizio

– Numero di Ispettori tecnici in servizio

– Numero di CC che svolgono attività ispettiva

– Numero di Portatili in dotazione

– Marca e Modello

Cordiali Saluti”

___________________________________________________________________________________________________

Tra le parole, parole, parole soltanto parole una proposta concreta la FP CGIL l’ha avanzata ed intende sostenerla nel prosieguo del confronto.

Per cominciare, però, un piccolo riassunto delle domande che costantemente poniamo all’amministrazione su argomenti che, in assenza di risposte, sono diventati “storici”:

* Dov’è il portale della vigilanza? Quanto è costato? Quanto costerà il “cruscotto” per la vigilanza e la non meglio specificata “integrazione di applicazioni già esistenti”? Quali sono le applicazioni già esistenti? Che una di queste sia lo SGIL che si dice collaudato ed in fase di sperimentazione? Meno male che da stinger a fato qualche applicazione che funziona c’è.
* Quanti incroci domanda/offerta di lavoro ha prodotto la “Borsa continua Lavoro” (costo iniziale 23 MM di euro)? Come mai la tecnologia utilizzata per un progetto tanto ambizioso ed importante, e con un così consistente dispiego di risorse economiche, puo’ essere dichiarata obsoleta dopo i pochi anni dall’entrata in esercizio?
* A che punto sta il programma per la gestione del personale? Meno male che glpers che funziona c’è.
* Protocollo informatico: come mai c’è voluto tanto tempo per implementare l’applicazione con la gestione documentale?
* Perchè a distanza di tre anni dalle riqualificazioni il personale informatico viene ancora prevalentemente impiegato in attività amministrative o, se informatiche, di solo supporto? E nel frattempo vorremmo capire quanto è vasto il fenomeno di quel personale che pur avendo un diverso profilo ha garantito la necessaria attività informatica per il buon andamento degli uffici, e vorremmo sapere in che modo l’amministrazione intende risolvere tutti i problemi connessi.

A proposito di quest’ultima domanda un tema ricorrente ci colpisce sempre: il lamento dell’amministrazione sulla carenza di personale con specifiche e/o alte professionalità.
Non ci sfugge, ma all’amministrazione evidentemente sì, che la crescita professionale è un processo permanente che deve essere irrorato dal sistema organizzativo, dalle risorse strumentali, dalla formazione, e soprattutto dalle opportunità professionali.

Si tratta di una proposta che decliniamo, in questa occasione, per la crescita professionale del personale informatico di questa amministrazione, ma che riteniamo un circuito virtuoso valido per tutti i profili professionali.

La nostra proposta, sulla quale aprire un confronto serio con l’amministrazione, è questa: pubblicare una sorta di annuncio, anche attraverso l’intranet, per la ricerca di personale interno da impegnare sui progetti da avviare o già avviati.
Molti sono i progetti, dei sistemi informativi, nell’ambito dei quali il personale informatico interno puo’ collaborare: su analisi, conduzione, sviluppo e gestione.

Il personale interno è una risorsa preziosa: conosce le esigenze dell’amministrazione e le procedure , è in grado di comprendere le proposte delle società appaltatrici (nei casi di realizzazioni affidate all’esterno), è in grado di sviluppare software (anche “integrato”, se messo a parte delle scelte architetturali dell’amministrazione).
Un segnale, per la verità, è arrivato: verifichiamo con piacere un atteggiamento nuovo dell’amministrazione riguardo le applicazioni sviluppate dal personale interno.
Nel rispondere ad una richiesta di parere formulata da una Dpl, riguardo l’installazione e l’utilizzo dell’applicazione Fato 2, la direzione generale dell’innovazione tecnologica non esprime un parere negativo, pur dichiarando di non poter gestire la manutenzione ed il supporto alla entrata in esercizio per mancanza di documentazione e sorgenti .
Risulta invece a questa O.S. che i sorgenti della suddetta applicazione sono stati messi a disposizione dell’Amministrazione già da diverso tempo.

Il Coordinatore nazionale FP CGIL
Ministero del lavoro e delle politiche sociali
Giuseppe Palumbo

 
 

Resoconto incontro del 23 settembre – Milano

 
Resoconto dell’incontro con la Direzione Regionale svoltosi il 23 settembre u.s., redatto, con la consueta tempestività e rapidità, dal coordinatore regionale Luca Berrafato.
 
 

 

Lettera unitaria

FP CGIL FPS CISL UIL PA

   
Roma, 20 aprile 2010

Al capo Dipartimento
Dr. Domenico Crocco

Al Capo Dipartimento
Ing. Amedeo Fumero

Al Dir. Gen. Pers e AA.GG.
Dr. Alberto Migliorini

In relazione alla nota inviata alle SS.LL. dalle OO.SS. di Napoli, le sottoscritte OO.SS. Nazionali chiedono un urgentissimo incontro allo scopo di affrontare i tanti problemi che si stanno verificando su tutto il territorio nazionale, in particolare negli Uffici periferici dove a tutt’oggi non è stata assegnata una dirigenza stabile.
Ci preme segnalare la gravissima situazione dell’UMC di Napoli che vive un’enorme criticità nella gestione operativa legata anche allo svolgimento di compiti istituzionali.
Abbiamo, da tempo, chiesto un’informativa sull’assegnazione degli incarichi di 1° e 2° fascia dei Dirigenti di questo Ministero e degli Uffici rimasti senza assegnazione. Ad oggi, nulla ci è stato consegnato.
A quanto risulta, informalmente, molti Uffici sono ancora senza Dirigenza.

Non condividiamo la scelta di lasciare Uffici Provinciali anche di notevoli dimensioni (Napoli, Firenze ecc.) senza una dirigenza stabile capace di avviare processi di riorganizzazione interna e applicare direttive che riguardano il lavoro quotidiano.
E’ necessario affrontare, nella collaborazione e nel rispetto dei ruoli, le situazioni più critiche, dando risposte ai lavoratori e agli utenti, primi tra tutti a subire i disagi del mal funzionamento dei nostri Uffici.

In attesa di riscontro, si porgono distinti saluti.

FP CGIL FPS CISL UIL PA
Francesca De Rugeriis Carlo Amato Vincenzo Lichinchi

 
 

 

Documenti dai territori

 
Incontro regionale del 24 Maggio

 
Regionali Lombardi Fp Cgil
 

 
 

Comunicato

Questa mattina abbiamo sottoscritto definitivamente l’accordo FUA 2008 ex infrastrutture e ex Trasporti, apportando, ad entrambe le ipotesi precedentemente sottoscritte, le modifiche necessarie a seguito delle osservazioni del Ministero di Funzione Pubblica.

Tali modifiche riguardano la decorrenza delle progressioni economiche che non potranno essere antecedenti al 1 gennaio 2009, anno di sottoscrizione del nuovo ordinamento professionale.

Le decorrenze per le progressioni economiche riguarderanno quindi il primo gennaio del 2009, 2010 e 2011, queste modifiche hanno necessariamente avuto un impatto anche sul numero delle progressioni (circa 200 in meno) in quanto il calcolo dell’aumento economico sarà effettuato su una retribuzione tabellare più alta poiché comprendente l’ultimo aumento contrattuale.

Come da noi sempre sostenuto (per tale motivo non firmammo il FUA 2007 trasporti) le decorrenze per le progressioni non possono essere diverse da quanto stabilisce il CCNL (1° gennaio di ogni anno) e per tale motivo i fondi accantonati dal FUA 2007 ex trasporti, che prevedevano una decorrenza fissata ad ottobre 2007, non potranno essere utilizzati per le progressioni economiche ma verranno corrisposte al personale per la produttività con i medesimi criteri già individuati.

Non appena saranno chiuse tutte le contrattazioni decentrate il Fondo 2008 ex Infrastrutture sarà posto in pagamento. Invitiamo, pertanto, tutti gli uffici e le RSU ad attivarsi immediatamente per chiudere gli accordi in tempi brevissimi.

In allegato al comunicato, oltre agli accordi sottoscritti e alle tabelle modificate, troverete anche la certificazione della Funzione Pubblica sui nuovi profili professionali.

Attendiamo ora la certificazione dei FUA 2009 e 2010 e dei criteri per le progressioni. Una volta chiuso l’iter dei controlli, l’Amministrazione emanerà il Bando per le progressioni. 

Alleghiamo anche la circolare sul corso di aggiornamento previsto dal DM 28/10/2009 per l’espletamento del servizio di polizia stradale e la circolare per la richiesta di inserimento nei profili di nuova istituzione. 

Roma, 3 agosto 2010
 

FP CGIL Funzioni Centrali
la Coordinatrice Nazionale
Francesca De Rugeriis

 
 
 

Riflessioni su riorganizzazione uffici – Toscana

Firenze, 07/03/2011

Ai responsabili delle Agenzie Fiscali
FP CGIL territoriali della Toscana
LORO SEDI

Alle Lavoratrici e ai Lavoratori
Agenzia delle Entrate
Uffici della Toscana
LORO SEDI

Al Direttore Regionale della Toscana
Agenzia delle Entrate
FIRENZE

Ai Direttori Provinciali della Toscana
Agenzia delle Entrate
LORO SEDI

 
 

Oggetto: Agenzia delle Entrate – riflessioni sul modello organizzativo e assegnazione del personale alle diverse articolazioni delle Direzioni provinciali.

La recente riunione (23/2/2011) con il Direttore Regionale sulle posizioni organizzative e incarichi di responsabilità impone una pacata riflessione su quanto sta accadendo nella nostra regione.
In primo luogo ci preme ricordare che siamo arrivati ad oggi dopo una serie di passaggi che non debbono essere dimenticati:

  1. 1. la riorganizzazione in Direzioni Provinciali è stata imposta dall’Amministrazione contro l’opinione di tutte le OO.SS. rappresentative dei lavoratori dell’Agenzia,
  2. la riorganizzazione in Toscana si è conclusa prima che nelle altre regioni solo grazie alla lungimiranza del passato Direttore Regionale (Dr. Greggio) che ha convenuto con l’opinione delle OO.SS. sulla necessità di tutelare il posto di lavoro e la professionalità dei dipendenti dell’agenzia,
  3. la tenuta dell’accordo con la Direzione Regionale si è basata essenzialmente sulla garanzia della volontarietà del trasferimento dei lavoratori dalle sedi decentrate alla sede provinciale, peraltro prevista anche dall’accordo nazionale,
  4. tale garanzia è stata sostanzialmente mantenuta in tutta la regione, con alcune forzature che, comunque, sono state possibili solo grazie alla disponibilità del personale alle richieste dell’agenzia,
  5. l’accordo con il Direttore Regionale prevedeva la presenza di team o personale delocalizzato dell’ufficio controllo provinciale (cosiddette enclave controllo).

Corre l’obbligo rilevare che in alcune regioni d’Italia (per esempio la Lombardia) sono state attivate tutte le Direzioni provinciali senza alcun team delocalizzato, mentre in altre regioni (per esempio il Lazio) sono presenti anche aree legali delocalizzate, assolutamente vietate nella nostra regione nonostante le insistenti richieste sindacali. Tutto ciò a dimostrazione che la riorganizzazione in Direzioni Provinciali è chiamata dagli stessi addetti ai lavori (in primo luogo il capo delle Relazioni sindacali dell’Agenzia) una riorganizzazione “a tendere”, da non attuare rigidamente in tempi prefissati e “costi quel che costi”. Questa riorganizzazione non voluta dal sindacato e avvenuta senza il coinvolgimento attivo dei dipendenti né, tantomeno, con il loro assenso, sta creando non pochi problemi (e non lo dice solo la CGIL).
In occasione dell’attivazione delle procedure sul conferimento delle posizioni organizzative e degli incarichi di responsabilità, anche grazie al mutamento del sistema di relazioni sindacali voluto da CISL, UIL e SALFI, e confermato dall’accordo del 4 febbraio 2011 non firmato dalla CGIL, non è stato possibile concordare a livello decentrato la graduazione delle stesse posizioni organizzative e degli incarichi di responsabilità. Tanto è vero che la Direzione Regionale ha dato alle OO.SS. presenti il 23 febbraio 2011 una informativa generica, riservandosi di fornire il giorno dopo dati precisi sull’articolazione e sulla assegnazione dei diversi incarichi fra gli uffici della Toscana. Siamo ancora in attesa dei dati che il Direttore regionale si era impegnato formalmente a dare.
Ma quello che ci preme osservare è che la Direzione Regionale ci ha fornito un quadro regionale dove tutte le cosiddette enclave del controllo venivano confermate, con un’unica eccezione, quella dell’ufficio di Empoli della Direzione Provinciale di Firenze.
Riteniamo un errore quanto paventato dal Direttore Regionale e poi confermato dal Direttore Provinciale di Firenze.
Abbiamo più volte espresso la nostra opinione: non condividiamo la riorganizzazione e, nell’interesse dei lavoratori coinvolti, riteniamo importante proseguire sulla strada della gradualità impostata dal Dr. Greggio. Riteniamo che forzature non siano utili all’Agenzia e recenti orientamenti normativi ci confortano sulla bontà della nostra posizione.
E’ possibile completare la riorganizzazione “rispettando” la professionalità dei dipendenti, facendo sì che anche gli Uffici Territoriali assumano una veste orientata a fornire non solo servizi ma anche a svolgere attività di controllo sempre più importanti. Riteniamo che solo in questo modo, investendo sugli Uffici Territoriali, sostanzialmente ripensando la riorganizzazione, sarà possibile evitare che nel prossimo futuro queste strutture possano continuare a svolgere in modo efficiente ed efficace entrambe le missioni dell’Agenzia (quella di fornitrice di servizi alla comunità e quella di lotta all’evasione), mettendoli al riparo, se non nel lungo periodo nel breve periodo, da possibili “dismissioni”. Anche con queste scelte si misura la effettiva volontà dell’Agenzia di investire in ugual misura nelle diverse articolazioni delle Direzioni Provinciali e in quella che una volta era considerata la sua maggiore risorsa: “i suoi dipendenti”.
Ci corre l’obbligo di ricordare che il quadro d’insieme contrattuale (blocco sostanziale del rinnovo dei contratti per 4 anni) e il nuovo modello di relazioni sindacali che si avvicina a tappe forzate, frutto degli accordi separati degli ultimi tempi, voluto dal governo ed accettato supinamente da CISL UIL e SALFI, dove i lavoratori contano sempre meno, non aiuta certo a modificare la situazione a favore degli interessi dei lavoratori dell’Agenzia delle Entrate. Comunque tutta questa situazione non ci impedisce di cercare con l’Agenzia a tutti i livelli, compreso quello regionale e di singola Direzione Provinciale, soluzioni operative che garantiscano sia le esigenze dell’amministrazione sia quelle di tutela della professionalità dei dipendenti.
A tal proposito la recente esperienza della regione Piemonte è un valido esempio; invitiamo tutti i Dirigenti della Toscana, a partire dal Direttore Regionale e dal Direttore Provinciale di Firenze, a prendere in seria considerazione l’opportunità di estendere tali scelte anche nella nostra regione discutendone col sindacato.
A tal proposito alleghiamo la “Nota a supporto della concertazione avviata nell’incontro del 16/2/2011 in materia di attribuzione risorse e lavorazioni agli Uffici Territoriali” consegnata dalla Direzione Regionale del Piemonte alle OO.SS. di quella regione.

Restiamo in attesa di risposta e chiediamo l’apertura di un serio e costruttivo confronto sulle tematiche affrontate.

                                                                                                          FP CGIL Toscana
                                                                                                Il Segretario del Comparto A.F.
                                                                                                             S. Bartuccio

Comunicato

 
 

 
INCONTRI DEL 25 E DEL 28 MARZO
 

Il giorno 25 marzo presso la sede di Via Caraci, l’Amministrazione ha convocato le OO.SS. al fine di completare quanto previsto dal sistema di misurazione e valutazione della performance.
In particolar modo l’Organismo indipendente di valutazione ha avviato le procedure per la predisposizione del Bilancio sociale individuando le categorie dei “portatori di interessi”.
In tale contesto l’Amministrazione (OIV) ha interessato le OO.SS. in quanto rappresentative della categoria “dipendenti”.
Abbiamo ribadito che non abbiamo né contrattato né condiviso il sistema di valutazione di cui il bilancio sociale costituisce parte integrante e ancora una volta, esprimiamo il nostro disappunto sulle scelte dell’Amministrazione che tende a coinvolgere le OO.SS. solo per informarci e mai per contrattare materie che riguardano l’organizzazione del lavoro del Ministero.

Ieri, si è tenuta un’altra riunione con i rappresentanti della Direzione Generale del Personale (Dr. Migliorini, Dr.ssa Furlai e Dr.ssa Tedaldi) in merito al passaggio di area dei colleghi di are I.
Non abbiamo condiviso l’ipotesi di Accordo integrativo presentata dall’Amministrazione , poiché elemento indispensabile per poter procedere al passaggio di area è, come già precedentemente rappresentato, il coinvolgimento della parte politica che a tutt’oggi non ci risulta essere coinvolta per trovare soluzione al problema.

Il superamento dei limiti dati dalla carenza di posti nelle piante organiche e, le condizioni stringenti dettate dal Decreto “Brunetta” non consentono allo stato attuale la riqualificazione di detto personale se non con l’intervento dell’Ufficio di Gabinetto.
Congiuntamente a tutte le altre sigle, abbiamo predisposto una lettera al Ministro tesa ad ottenere un suo diretto coinvolgimento. Vi invieremo la nota che stiamo predisponendo appena formalizzata.
 
Roma 29 marzo 2011

La Coordinatrice Nazionale FP CGIL
Alessandra Allegrucci

 

NEWS

A fianco degli specializzandi per chiedere a Sacconi l'abrogazione dell'iniquo balzello all'INPS

 
Questa mattina la FLC CGIL e la FPCGIL Medici hanno portato la loro solidarietà agli specializzandi che manifestavano sotto la sede del Ministero del Welfare, unitamente all’astensione dall’attività assistenziale.
Bisogna mettere la parola fine ad una iniqua decisione dell’Inps, scaturita da una circolare del Ministero del Lavoro, Salute e Politiche Sociale, che sta portando le Università a decurtare le retribuzioni di oltre 20.000 specializzandi, imponendo una seconda aliquota previdenziale piena da pagare all’INPS, oltre l’iscrizione obbligatoria all’Enpam.
Intervenga subito il Ministro Sacconi per una moratoria che consenta un unico giusto inquadramento dei medici specializzandi presso l’Enpam, e non più come lavoratori parasubordinati presso l’Inps, al quale peraltro dovrebbero pagare una aliquota ridotta trattandosi di doppia iscrizione obbligatoria.
E’ questa una ulteriore questione da risolvere per arrivare ad un vero e proprio contratto che tuteli in modo pieno i medici in formazione che lavorano nei Policlinici e negli ospedali pubblici.
A fronte di scelte che rischiano di far pagare la crisi ai settori più deboli ed in primo luogo a tutto il mondo dell’istruzione, non rimane altro che la mobilitazione per costringere questo Governo ad un altro mezzo passo indietro anche per i medici specializzandi, così come abbiamo ottenuto per il maestro unico.
La FLC CGIL e la FPCGIL Medici continueranno a stare a fianco agli specializzandi per il rispetto dei loro diritti ad una formazione che non diventi uno sfruttamento.

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