Rottamazione, Brunetta prenda atto del parere della Commissione Affari Sociali

 
Dichiarazione di Massimo Cozza, segretario nazionale FP CGIL Medici
e di Rossana Dettori segretaria nazionale FPCGIL

Oggi la Commissione Affari Sociali della Camera ha espresso un parere favorevole e vincolante sullo stop alla rottamazione dei medici e dei dirigenti del SSN con 40 anni di contributi e sul 30% da destinare obbligatoriamente al salario accessorio.
E’ un primo risultato della nostra protesta che ha visto convergere maggioranza ed opposizione sulle nostre buone ragioni.
Adesso a Brunetta non rimane che scegliere tra l’eliminazione per tutti, e non solo per i primari, della possibilità di prepensionamento anticipato oppure di far valere solo i 40 anni effettivi di lavoro, non conteggiando i riscatti per la laurea e per la specializzazione. Il Ministro dovrebbe inoltre prendere atto dei danni previdenziali ai quali porterebbe lo spostamento del 30% della retribuzione nel risultato, come evidenziato nello stesso parere.
Domani le Commissioni Lavoro e Affari Costituzionali – che ieri avevano bocciato lo stop alla rottamazione e al 30% sul risultato – prenderanno in esame il parere e la prossima settimana ci sarà la discussione in Aula. Almeno questa volta il Ministro Brunetta prenda atto dei suoi errori dettati da un pregiudizio ideologico nei confronti di chi quotidianamente lavora nel pubblico negli ospedali e nei servizi territoriali.
Potrebbe eliminare due delle diverse motivazioni per le quali i medici ed i dirigenti del Ssn sciopereranno e saranno in piazza San Giovanni il 13 febbraio insieme a tutto il pubblico impiego ed ai metalmeccanici.

Ecco il vero Brunetta, fa firmare i contratti anche a chi non è rappresentativo

 
Comunicato Stampa di Carlo Podda Segretario Generale FP CGIL Nazionale

Il Ministro Brunetta, pur continuando la sua opera di propaganda verbale sull’efficienza, la trasparenza ed il merito nel pubblico impiego, nei fatti contraddice clamorosamente i principi da lui stesso sostenuti.
L’Aran, l’Agenzia che porta avanti le trattative sotto la sua direzione politica, ha fatto firmare il 26 marzo 2009 il contratto della dirigenza medico-veterinaria relativo al quadriennio normativo 2006-2009, ed al biennio economico 2006-2007, anche ad un sindacato considerato non rappresentativo per quel periodo dalla stessa Agenzia, l’Anpo-Ascoti-Fials Medici.
La nuova trovata è la firma per adesione, fattispecie non prevista da nessuna normativa del pubblico impiego. Lo riteniamo un atto grave, fuori dalle regole e da ogni buon senso.
Chiediamo al Ministro: è questa la trasparenza ed il rispetto delle regole democratiche che intende perseguire?
I lavoratori pubblici si stanno accorgendo della beffa, ed i cittadini presto li seguiranno.
Noi, comunque, non staremo zitti nei luoghi istituzionali, nei tribunali, ed anche nelle piazze, a partire dalla grande manifestazione della CGIL del 4 Aprile al Circo Massimo.  

 


Vigili del Fuoco: Brunetta interviene sulla Contrattazione – Comunicato Stampa CGIL CISL UIL VVF

Di seguito pubblichiamo il comunicato stampa unitario CGIL CISL UIL VVF riguardante il decreto approvato, su proposta del Ministro della Funzione Pubblica Brunetta, dal Consiglio dei Ministri del 7 Maggio u.s. in materia di contrattazione.
 
Roma, 11 maggio 2009
 


 

NEWS

Pacchetto-sicurezza: sui medici spia chiediamo chiarezza al governo

 
Comunicato Unitario

ANAAO ASSOMED – CIMO ASMD – AAROI – FP CGIL MEDICI – FVM –
FEDERAZIONE CISL MEDICI – FASSID – FESMED – FEDERAZIONE MEDICI UIL FPL

Siamo fortemente preoccupati – denunciano i Medici – e ci vediamo costretti a lanciare un serio allarme per il vulnus alla nostra deontologia professionale, per la tutela della salute degli immigrati privi del permesso di soggiorno e per la salute di tutti i cittadini.

Con l’odierno voto di fiducia del Senato al Pacchetto-sicurezza non è stato possibile emendare il testo con una norma che avrebbe introdotto, definitivamente e senza equivoci, una precisa e specifica esenzione – per i medici e per quanti abbiano un incarico nel Ssn – dall’obbligo di denuncia di situazioni di irregolarità relative alla cittadinanza o immigrazione di persone sottoposte a trattamento sanitario.

I sanitari, infatti, vengono esonerati dall’obbligo di segnalazione ma non, in quanto pubblici ufficiali, da quello di denuncia di un reato, quale quello di immigrazione clandestina introdotto con la nuova legge, la cui omissione o ritardo comporta il rischio di sanzioni penali.

Si tratterebbe di una norma iniqua e pericolosa che lede il diritto fondamentale alla salute, per la quale, se applicata, non potremo che ricorrere alla Corte Costituzionale.

Rischiano di rimanere, malgrado le forti critiche e proteste provenienti anche da parte della maggioranza di Governo, i Medici-spia, con l’impossibilità di una adeguata prevenzione e cura delle malattie infettive trasmissibili – a partire dal crescente pericolo della tubercolosi fino alle epidemie influenzali quali l’influenza A/H1N1 – per la paura degli immigrati clandestini di rivolgersi alle strutture sanitarie pubbliche.

I medici italiani hanno bisogno di operare nel rispetto dei principi del proprio Codice deontologico nonché in condizioni di sicurezza, propria e dei pazienti che assistono, senza vedere aggravata dal peso della burocrazia o da compiti impropri una attività troppo spesso svolta in condizioni di estrema difficoltà.

Chiediamo pertanto ai Ministri dell’Interno e della Giustizia, al Ministro del Lavoro, Salute e Politiche Sociali nonché al Vice Ministro della Salute di emanare con urgenza una circolare interpretativa di questa legge che stabilisca i confini dell’agire dei professionisti sanitari in modo da spazzare via ogni possibile e pericoloso equivoco.

 

Protocollo d'intesa per l'emergenza calore

Firmato dalla FP CGIL Medici il protocollo d’intesa per l’emergenza calore con il Ministero della Salute ed il Ministero della Solidarietà Sociale

Ministero della Salute –  Ministero della Solidarietà – Sociale.
Protocollo d’intesa tra il Ministero della Salute , il Ministero per la Solidarietà Sociale, le Regioni, i Comuni e i Medici di Medicina Generale per contenere l’emergenza caldo nella popolazine anziana a rischio.

Premesso che:
 
La promozione e la tutela del diritto alla salute, richiedono, ancora più che in passato, il riconoscimento di un ruolo di attiva collaborazione tra il Ministero della Salute, impegnato a sostenere adeguatamente i bisogni di salute e la domanda effettiva di prestazioni sanitarie della popolazione con particolare riguardo a situazioni d’emergenza, le autonomie locali e gli operatori professionali sanitari in quanto più vicini alle esigenze del territorio in tutte le sue articolazioni.
Considerato che il Ministero della Salute, in relazioni alle particolari condizioni metereologiche previste per i mesi estivi del 2007 con un elevato innalzamento delle temperature, ha promosso un piano di azione strategico al fine di attivare tempestivamente tutti gli interventi preventivi che si rendono necessari per prevenire gravi danni alla salute delle categorie più esposte a rischi ed in particolar modo delle persone anziane, come anche indicato nel documento del Ministero della Salute “Linee guida per preparare piani di sorveglianza e risposta verso gli effetti sulla salute di ondate di calore anomalo”
Pertanto in relazione a tale emergenza, fra il Ministero della Salute, rappresentato dal Sottosegretario Gian Paolo Patta, il Ministero per la solidarietà sociale rappresentato dal Sottosegretario Cecilia Donaggio le Regioni i Comuni ed i Medici di Medicina Generale, convocati presso il Ministero della Salute in data 22 maggio/07, presso la sede Lungotevere Ripa n° 1,
si conviene quanto segue:

1. Il Medico di Medicina Generale (MMG) in relazione alla diretta conoscenza dei propri assistiti è in grado di valutare quali siano le reali condizioni di rischio per la popolazione anziana, sia in relazione alle patologie da questa presentate, sia in relazione alle eventuali condizioni di esclusione sociale e di isolamento che rappresentano un pericolo altrettanto grande per la salute, specie in situazioni di caldo estremo e di condizioni climatiche avverse;

2. Al fine di consentire che la stagione calda sia vissuta serenamente dagli anziani cosiddetti a rischio per presenza di malattie o di condizioni sociali di isolamento ed esclusione, i MMG si impegnano a collaborare attivamente , a specifici progetti e procedure condivisi con le ASL e con i Comuni di riferimento e di valutare localmente, per individuare i soggetti in condizioni di rischio

3. Nei confronti degli anziani a rischio i MMG effettueranno il monitoraggio delle condizioni cliniche tramite accessi eseguiti in assistenza domiciliare programmata (ADP) sulla base di specifiche integrazioni e/o revisioni dei tetti delle prestazioni così come concordato in sede di accordo aziendale o regionale;

4. I MMG si rendono, inoltre, disponibili a collaborare alla campagna informativa per la prevenzione degli effetti del caldo anche attraverso la diffusione di materiale appositamente predisposto dal Ministero e dagli Enti locali e di esporre l’eventuale numero verde dedicato

5. Il ministero della salute ritiene prioritario la realizzazione di una concreta integrazione tra interventi in ambito sanitario, sociale e socio-assistenziale attraverso la definizione di strategie condivise tra i diversi soggetti istituzionali che valorizzino il lavoro in team garantendo l’appropriatezza degli interventi
6. I Comuni tramite i propri uffici ed i propri servizi, in collaborazione con le organizzazioni di volontariato operanti sul territorio, si impegnano ad organizzare un adeguato servizio di sostegno agli anziani a rischio, sottoposti a monitoraggio , ivi compreso la istituzione di un numero dedicato a cui i MMG e i cittadini possano rivolgersi .

Letto, confermato e sottoscritto in Roma, presso la sede del Ministero della Salute, Lungotevere Ripa,1.

Il Sottosegretario alla Salute, Gian Paolo Patta
Il Sottosegretario alla Solidarietà Sociale, Cecilia Donaggio
Per la Conferenza Stato Regioni, Dr. E. Rossi
Per l’ANCI, Giacomo Bazzoni
Per la FNOMCeO, Dr. R.Lala
Per la FIMMG, Dr. G. Milillo
Per lo SNAMI, Dr. G.E. Rivolta
Per il SUMAI, Dr. R.Lala
Per il SIMETSIND, Dr. M. Mazzoni
Per la F.P. Cgil Medici, Dr. N. Preiti
Per la Cisl Medici, Dr. G. Garaffo
Per la Federazione Medici Uil, Dr. S. Ricci
Per la SIMG,Dr. C. Cricelli
Per lo SNAMID, Dr. V. Bosisio

Le proposte per il contratto 2006-2009 dei medici, veterinari e dirigenti STPA del Ssn

 
In vista della prossima apertura delle trattative per il rinnovo del contratto 2006-2009 per le aree dirigenziali medico-veterinaria e STPA, la FPCGIL Medici e la FPCGIL hanno elaborato le loro proposte che, in assemblee pubbliche aziendali, sottoporranno all’attenzione ed alla discussione di tutti i medici ed i dirigenti del Ssn. Di seguito alcune delle principali proposte.

Nel contratto nazionale si dovrà prevedere, a livello regionale, il diritto-dovere di adottare meccanismi sanzionatori e sostitutivi per le aziende inadempienti nella contrattazione aziendale, ed in particolare nella attuazione della normativa sulla libera professione intramoenia, nella tutela assicurativa, nel rispetto dell’orario di lavoro. In questo ambito si rivendica, non solo nella legge ma anche nel contratto, il riposo giornaliero di undici ore ogni ventiquattro.

Gli straordinari e le pronte disponibilità, che superano i limiti contrattuali previsti, non dovranno più essere finanziati con l’utilizzazione impropria dei fondi contrattuali aziendali, ma con le risorse del bilancio aziendale, e dovranno comunque terminare, attraverso un piano di rientro contrattato con le organizzazioni sindacali, a partire da una appropiata politica occupazionale.

Per la parte economica si propone di destinare il 90% degli aumenti nel salario fondamentale, già nel contratto nazionale, garantendo un congruo aumento del tabellare e la valorizzazione della esperienza professionale, prevedendo premi economici in caso di valutazioni positive.

Due fermi no sono nei confronti del tentativo sia di superare il vincolo del parere del Comitato dei Garanti in caso di recesso, sia di scippo dai fondi contrattuali delle risorse della retribuzione individuale di anzianità lasciate dai dirigenti che cessano da servizio.

Dal punto di vista organizzativo si richiede la collocazione delle strutture semplici, dotate di reale autonomia gestionale, in linea con le strutture complesse.

La valutazione deve superare il mero giudizio individuale, considerando l’attività del singolo medico all’interno della unità operativa, anche sulla base di indagini sulla percezione dell’utenza raccolte attraverso modalità che andranno definite tra le parti.

Viene posto sul tavolo contrattuale il nodo fondamentale del precariato, per il quale si chiede un programma di stabilizzazione.

Si chiede infine l’istituzione in ogni Regione dei Comitati per le pari opportunità per le aree dirigenziali medica, veterinaria e STPA.

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Comunicato unitario su lavoro straordinario e controllo dell'orario

 
CONTROLLO DELL’ORARIO E LAVORO STRAORDINARIO: pubblichiamo il comunicato unitario, seguito all’odierno incontro con il Capo del Personale (8 febbraio 2008)


 

Lettera al Capo Dipartimento su assegnazione borse di studio – concorso

Roma, 22 settembre 2008

Al Capo Dipartimento
Dott. Niglio

In merito alla circolare n.63670 del 19/09/2008 riguardante il “concorso per l’assegnazione delle borse di studio per il personale” ci teniamo a precisare quanto segue.
Ancora una volta l’amministrazione penalizza una parte del personale della Croce Rossa che in quanto precario non è ammesso al bando.
Si fa presente che questo non è che l’ennesimo episodio di discriminazione da parte delle diverse emanazioni dell’amministrazione (comitati locali, provinciali, regionale e sede centrale) che vengono attuati sulle spalle dei precari.
Questa organizzazione sindacale ritiene che questi comportamenti siano non solo discriminatorio di una parte del personale, ma anche lesivi dei diritti contrattuali dello stesso personale.
Chiediamo quindi l’immediata uscita di un bando, ad integrazione del precedente, che inserisca TUTTO IL PERSONALE come beneficiario delle borse di studio e l’immediata attivazione del Capo Dipartimento per porre fine al proliferare di questi comportamenti.

FP CGIL CRI
Pietro Cocco

 

 

NEWS

Delibera Aran sulla rappresentatività

 
Il Comitato Direttivo dell’ARAN ha assunto una delibera formale con la quale si afferma che “i soggetti sindacali che, insieme alle RSU, fanno parte delle delegazioni trattanti i contratti sono sia “le OO.SS. firmatarie del solo CCNL quadriennale e del primo biennio economico, sia le OO.SS. firmatarie del solo CCNL relativo al secondo biennio economico”. Di seguito si pubblica la delibera dell’Aran.
 

Affitti per gli studenti universitari

Al Presidente ANCI Nazionale
ON Sergio Chiamparino

Al Ministro Istruzione Università e Ricerca
ON Mariastella Gelmini

Al Ministro Gioventù
ON Giorgia Meloni

OGGETTO: Affitti per gli studenti universitari.

Illustrissimi,
facendo seguito alla pregressa comunicazione in materia di ” Affitti per gli studenti fuorisede”, per la quale siamo ancora in attesa di cenno di risposta, la scrivente Organizzazione Sindacale ripropone all’attenzione delle SS,LL, l’annoso problema.
Siamo grati alla Guardia di Finanza, che anche a Milano, Firenze, Padova e nei giorni scorsi a Roma ha smantellato una prassi largamente diffusa di affitto in nero a studenti fuori sede.
Il fenomeno elusivo ed evasivo degli affitti per studenti fuori sede alimenta in Italia una economia sommersa e speculativa di dimensioni insopportabili per un paese democratico.
Gli studenti fuori sede in ricerca di alloggio sono in Italia circa 700 mila, oggi più di ieri alle prese con gli affitti delle stanze o di semplici posti letto ormai alle stelle.
Molte case affittate agli studenti sono in pessime condizioni, spesso senza riscaldamento e prive di ogni comfort e di livelli di sicurezza.
Da una recente indagine di fonte sindacale risulta che molte città metropolitane ed anche in centri minori sedi di università un contratto di locazione su due non è registrato, si stima che il gettito sottratto all’erario sia di circa 5 miliardi di euro all’anno.
La Guardia di Finanza a Roma ha riscontrato che su 200 controlli fiscali nessuno ha avuto esito regolare. Si stima un evasione fiscale di circa 3 milioni e mezzo di euro. Il blitz della Finanza nella capitale ha permesso di appurare 600 universitari senza contratto di affitto e oltre 300 immobili irregolari.
Per molti studenti, l’insostenibilità dei canoni di affitto in nero, preclude il diritto allo studio.
Poiché il problema non può essere affidato solo alla pur preziosa opera della Guardia di finanza, riteniamo che la politica debba affrontare e risolvere il grave problema.
La non curanza della politica, alimenta il mercato speculativo e vessatorio degli immobili.
Sarebbe auspicabile, e per questo ci stiamo battendo, una accorta politica abitativa di tipo sociale e pubblica, per dare risposte ad una sempre crescente richiesta di studenti fuori sede ed anche di giovani lavoratori in mobilità.
Per far fronte a questa emergenza le OO. SS. FPCGILCISL FPUIL FPL, nel Dicembre 2007 sottoscrissero con L’ANCI Giovane un protocollo di intesa per la selezione di progetti tesi a favorire l’autonomia abitativa dei giovani studenti fuori sede.
Il protocollo, in sinergia con il progetto POGAS predisposto dal Ministero per le Politiche giovanili e le Attività sportive e destinato alle 14 città metropolitane italiane (Bari, Bologna, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Roma, Torino, Venezia, Palermo, Catania, Messina, Trieste, Cagliari) ha prodotto parziali risultati.
Al fine di operare un opportuno monitoraggio del progetto, che conserva intatte tutele potenzialità e le soluzioni innovative finalizzate all’aumento dell’offerta di alloggi a basso costo per i giovani, la scrivente O.S. chiede l’attivazione urgente di un tavolo di concertazione esteso a tutte le parti firmatarie del protocollo di intesa.

p. il Comparto AA.LL
Mauro Ponziani
 
p. la Segreteria Nazionale
Rossana Dettori

Roma, 13.11.09

NEWS

Due anni di proroga dell'intramoenia allargata nel Decreto Millieproroghe

 
Nella bozza del decreto Milleproroghe – ancora in fase di elaborazione e affinamento e che arrivera’ domani sul tavolo del Consiglio dei ministri- è previsto, secondo quanto riferito dall’ANSA, uno slittamento dal 31 gennaio 2010 al 31 dicembre 2011 della scadenza per la libera professione intramoenia allargata, per realizzare tutte le iniziative che dovranno consentire ai medici dipendenti delle Asl di esercitare la libera professione intramuraria.

NEWS

Il CCNL non ferma la Vertenza Salute. Il 16 febbraio a Milano e il 9 marzo a Roma

 
Cari Colleghi,
a fronte della preintesa del Ccnl 2008-2009 e del contratto integrativo del Ccnl 17 ottobre 2008 vi diciamo che la Vertenza Salute non si ferma, anzi va avanti con maggiore determinazione, perché le ragioni che ci hanno spinto a creare questo movimento erano e restano molte e non si esaurivano con la richiesta di rinnovare il contratto di lavoro.
Con maggiore forza dobbiamo proseguire la nostra azione sindacale e concentrarci sugli altri importantissimi temi:
* pretendere maggiore attenzione al tema del finanziamento del Ssn per promuovere un piano nazionale per la ristrutturazione, l’ammodernamento e la messa in sicurezza del patrimonio sanitario pubblico;
* chiedere soluzioni definitive per eliminare la politica dalla sanità, a partire dalle nomine di manager e pri-mari che devono essere affidate a criteri basati solo sul merito professionale;
* pretendere l’abrogazione della norma che autorizza i Direttori Generali a rottamare colleghi con 40 anni di contributi;
* pretendere un’accelerazione dell’iter parlamentare dei disegni di legge sul governo clinico e sul rischio clinico per vedere riconosciuto un diverso e più incisivo ruolo della categoria nelle scelte decisionali e ve-dere ridotti i rischi sia per noi operatori che per i cittadini;
* pretendere che venga risolta la scandalosa condizione di migliaia di precari.
Cari Colleghi, i problemi da affrontare sono molti e molto impegnativi e per tentare di ottenere una soluzione positiva è indispensabile la vostra collaborazione, il vostro impegno, la vostra motivata presenza alle iniziative che continueremo a promuovere. La prima è la manifestazione del 16 febbraio a Milano a cui seguirà, il 9 marzo, la manifestazione nazionale a Roma.
Dobbiamo resistere alla tentazione di abbassare la guardia e impegnarci fino in fondo per raggiungere i nostri obbiettivi.
Vi aspettiamo a Milano e a Roma per proseguire la nostra pacifica battaglia.
Grazie.

ANAAO ASSOMED Carlo Lusenti
CIMO-ASMD Riccardo Cassi
AAROI-EMAC Vincenzo Carpino
FP CGIL MEDICI Massimo Cozza
FVM Aldo Grasselli
FASSID Francesco Lucà
FESMED Carmine Gigli
SDS SNABI Paolo Levoni
AUPI Mario Sellini
SINAFO Giangiuseppe Console
FEDIR SANITA’ Giampaolo Fiorio
SIDIRSS Franco Socci

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